Enterprise Europe Network

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1 FOCUS Enterprise Europe Network La rete al servizio delle imprese Enterprise Europe Network Lazio TECNOLOGIE ABILITANTI FONDAMENTALI (KETs) N 1 ANNO FOCUS TECNOLOGIE ABILITANTI FONDAMENTALI (KETs) Gli approfondimenti del Gruppo regionale del Lazio Il focus è uno strumento informativo realizzato dai partner del Gruppo regionale Lazio (APRE, BIC Lazio, CNR, Confcommercio, Unioncamere Lazio, Università di Roma Tor Vergata - Parco Scientifico), che fanno parte del progetto CINEMA (Central Italy Network to Enhance competitive business Activities) nodo della rete europea Enterprise Europe. Ogni numero è dedicato ad approfondire una tematica specifica rilevante per le attività delle imprese e dei ricercatori della Regione. La rete Enterprise Europe NetworK Il presente numero è dedicato alle KETs-Key Enabling Technologies o Tecnologie abilitanti fondamentali, uno dei temi chiave del futuro programma Horizon Gruppo regionale del Lazio

2 KETs-Tecnologie abilitanti fondamentali Individuate dagli Stati Membri dell Unione Europea (UE) e dalla Commissione Europea (CE) nel 2009, le KETs sono tecnologie di potenziale impatto per il rafforzamento della capacità industriale e d innovazione dell'europa. La Commissione le definisce come tecnologie ad alta intensità di conoscenza e associate a elevata intensità di R&S, a cicli d'innovazione rapidi, a consistenti spese di investimento e a posti di lavoro altamente qualificati. Rendono possibile l'innovazione nei processi, nei beni e nei servizi in tutti i settori economici e hanno quindi rilevanza sistemica. Sono multidisciplinari, interessano tecnologie di diversi settori e tendono a convergere e a integrarsi. Possono aiutare i leader nelle tecnologie di altri settori a trarre il massimo vantaggio dalle loro attività di ricerca. Le KETs identificate dall UE includono: 1. Nanotecnologia 2. Micro e nano-elettronica 3. Fotonica 4. Materiali avanzati 5. Biotecnologie industriali 6. Sistemi manifatturieri avanzati Le tecnologie abilitanti sono una fonte essenziale di innovazione. Costituiscono l'indispensabile base tecnologica di tutta una serie di applicazioni produttive, come quelle necessarie per sviluppare tecnologie a bassa emissione di carbonio, migliorare l'efficienza energetica e delle risorse, arginare il cambiamento climatico, permettere di invecchiare in buona salute o migliorare la qualità della vita. Per la loro stessa natura, permettono di realizzare progressi in tutti i settori industriali (es. energia, trasporti, manifatturiero, chimica, ambiente, informazione e comunicazione, medicina, beni di consumo, etc.) e mettono in moto lo sviluppo di settori completamente nuovi. Le KETs in Europa 2020 Lo scorso 26 giugno 2012, la Commissione Europea ha lanciato una Strategia europea per le tecnologie abilitanti Un ponte verso la crescita e l occupazione ( T:PDF) dalla quale emerge che le KETs sono un elemento chiave per Europa Gli strumenti di finanziamento dell'ue, quali il futuro programma UE per la ricerca e l innovazione Horizon 2020, la nuova politica di coesione in materia di fondi strutturali e le politiche della BEI-Banca Europea per gli Investimenti, si integreranno a vicenda in maniera sinergica nel sostegno alle iniziative riguardanti le tecnologie abilitanti. La strategia della Commissione europea intende in questo modo stimolare la produzione industriale delle KETs attraverso un approccio integrato per il finanziamento della ricerca e un parallelo approccio strategico per finanziare la modernizzazione delle industrie a livello regionale. Horizon 2020 prevede, infatti, lo stanziamento complessivo di 6,7 miliardi di euro per il

3 sostegno alle politiche di supporto e sviluppo delle KETs. In particolare, nel capitolo prioritario Leadership nelle tecnologie abilitanti e industriali si propone un approccio sistemico con obiettivi strategici e operativi per ciascuna delle sei tecnologie abilitanti. Questo approccio prevede un sostegno alla ricerca sia specifica che multidisciplinare e ha soprattutto un carattere fortemente integrato. Si sottolinea l importanza e il supporto delle singole tecnologie abilitanti, ma anche la fecondazione tra le tecnologie, fondamentale per il passaggio dalla R&S alla produzione pilota e su scala industriale. Una parte notevole delle attività nei campi delle KETs programmate nel quadro di Horizion 2020 sarà dedicata alle attività trasversali, che riuniranno diverse tecnologie abilitanti per sviluppare prodotti innovativi e contribuire a dare una risposta alle sfide sociali mediante il sostegno specifico a linee pilota su larga scala e a progetti dimostrativi che sfruttano la natura interdisciplinare delle tecnologie abilitanti. Le KETs nel panorama italiano Accogliendo le indicazioni della Commissione europea, AIRI- Associazione Italiana per la Ricerca Industriale a partire dal luglio 2012 ha dato avvio a uno studio finalizzato a proiettare il quadro tecnologico settoriale delle imprese nazionali nella dimensione europea delle tecnologie abilitanti fondamentali, integrando le priorità industriali con il patrimonio delle nuove conoscenze che scaturiscono dalla ricerca pubblica. Il documento conclusivo della ricerca è stato reso pubblico lo scorso aprile ( 13_ENG1.pdf). Il documento ha identificato 84 tecnologie prioritarie per lo sviluppo industriale dei prossimi anni appartenenti a 8 settori industriali: (1) Informatica e Telecomunicazioni; (2) Microelettronica e semiconduttori; (3) Energia; (4) Chimica; (5) Farmaceutica e biotecnologie; (6) Trasporto su strada, ferro e marittimo; (7) Aeronautica; (8) Beni Strumentali. Dal punto di vista dei settori industriali, tutte le tecnologie legate a microelettronica e semiconduttori, energia, chimica, farmaceutica e biotecnologie, trasporti, produzione includono almeno una tecnologia abilitante. Nei settori dell'ict, della chimica e dell aeronautica l'impatto (da un punto di vista quantitativo) è inferiore, e alcune tecnologie non mostrano alcuna relazione con le KETs. In sintesi: le KET sono abilitanti per tutte le 84 tecnologie prioritarie oltre l'80% delle tecnologie prioritarie comprende almeno una KET più del 50% delle tecnologie prioritarie comprende almeno 3 KETs. Micro e nano-elettronica: strettamente collegata all industria dei semiconduttori, settore alla base di diversi prodotti in una grande varietà di comparti produttivi.

4 Il solo mercato dei semiconduttori è stimato a 340 miliardi di dollari (dati 2012) a livello globale, con una previsione di crescita di circa 413 miliardi di dollari nel La quota di mercato per l Europa è circa del 12,5%. I settori trainanti a livello europeo sono telecomunicazioni, applicazioni elettroniche per automotive, prodotti di consumo, prodotti industriali e medicali, aerospazio e difesa, elaborazione di dati. In Italia il mercato dei semiconduttori impiega in maniera diretta oltre 15mila addetti. La KET micro e nano-elettronica ha rilevanza su tutti gli 8 settori considerati nel rapporto, contribuendo a circa il 60% delle 84 tecnologie prioritarie. Nanotecnologia: trasversale alle altre KETs. I settori su cui impatta sono numerosi e diversi, spaziando dai materiali alla medicina, l'elettronica, l energia, l'ambiente e i processi di produzione. Le proprietà dei nano-materiali sono utilizzate sia per applicazioni tecniche sia per prodotti di consumo (es. materiali leggeri, materiali isolanti, trattamenti per superfici, sensori, cosmetici, etc.). Il loro mercato globale è stimato in circa 250 miliardi di dollari (dati 2009), con una previsione di crescita tra 1 e 3 trilioni di dollari nel In Italia ci sono circa 200 realtà con specifiche attività di R&S sulle nanotecnologie, metà delle quali sono organizzazioni private nate negli ultimi anni. Nanotecnologie e nano-materiali sono presenti negli 8 settori industriali citati nel rapporto, contribuendo al 50% circa delle 84 tecnologie prioritarie. Biotecnologie industriali: integrate in un crescente numero di prodotti e processi per migliorarne qualità e prestazioni e ridurre l impatto ambientale, contribuendo così alla cosiddetta bioeconomia. L'impatto delle biotecnologie nel settore farmaceutico (red biotech), agroalimentare (green biotech) e industriale (white biotech) è in continuo aumento e include la produzione di specialità bio, biomateriali, biocombustibili, prodotti chimici e altri prodotti a base biologica. Il dato di mercato in UE si attesta attorno ai 2000 miliardi di euro. L Italia si colloca al terzo posto, dopo Germania e Regno Unito, per numero di aziende nel settore con 400 aziende attive delle quali più della metà red biotech. Le biotecnologie sono correlate a sei dei settori industriali citati nel rapporto AIRI, contribuendo a circa il 30% delle 84 tecnologie prioritarie. Fotonica: applicazioni e prodotti per uso industriale e domestico. Il mercato globale della fotonica produce più di 300 miliardi di euro, con un incremento di crescita annuale tra l 8 e il 10 %. Basti pensare che le tecnologie fotoniche sono alla base della conversione della luce solare in elettricità, processo fondamentale per la produzione di energie rinnovabili e di una varietà di componenti elettronici come fotodiodi, LED e tecnologie laser. L Europa detiene il 20% circa di questo mercato, con oltre PMI e circa 300 mila addetti. La quota italiana è tra l 8 e il 18% rispetto alla media europea e le PMI nel settore sono circa 200. Le tecnologie fotoniche incidono su tutti gli 8 settori industriali

5 considerati e per il 30% sulle 84 tecnologie prioritarie. Sistema manifatturiero avanzato-ams: identifica sistemi di produzione e servizi associati, processi, impianti e attrezzature, che consentono margini di guadagno di produttività in settori diversi come automotive, aerospazio, beni di consumo, elettronica, ingegneria, agroalimentare e industria ottica. AMS fornisce uno dei maggiori contributi alla crescita europea. Queste tecnologia produce un fatturato di circa miliardi di euro con 2 milioni di imprese e oltre 30 milioni di addetti. A livello europeo l industria manifatturiera italiana è seconda solo alla Germania e i maggiori comparti produttivi sono la meccanica, l industria dei macchinari, i prodotti chimici, i prodotti farmaceutici, le materie plastiche, l industria alimentare e il tessile. AMS incide su tutti gli 8 settori industriali considerati e impatta su oltre il 55% delle 84 tecnologie prioritarie (47 tecnologie su 84). Materiali avanzati: offrono miglioramenti incrementali in un ampia varietà di campi: dall aerospazio ai trasporti, dall edilizia al campo della salute. I materiali avanzati sono utilizzati per la produzione di molti prodotti, oltre che come prodotti finiti. Tali materiali consentono la realizzazione di prodotti con nuove e migliorate funzionalità, sostituendo materiali esistenti con altri aventi prestazioni migliorate, più efficienza e minor impatto ambientale. Il mercato dei materiali avanzati produce dai 50 ai 100 miliardi di euro ogni anno. Tra i settori di maggiore incidenza ci sono ICT, salute, energia, ambiente e trasporti. A livello europeo, il settore dei prodotti chimici vede l Italia al terzo posto, dopo Germania e Francia. I materiali avanzati incidono su tutti gli 8 settori industriali considerati e per il 55% sulle 84 tecnologie prioritarie. Un esempio di convergenza delle KETs: i beni culturali: i beni culturali La problematica rappresentata dallo sviluppo di sistemi innovativi nell'ambito dei beni culturali rappresenta un eccellente esempio di convergenza delle KETs. Il tema dei materiali e dei metodi per il restauro delle opere d arte è, ad esempio, particolarmente vasto a causa delle tipologie dei manufatti oggetto di restauro che sono molteplici e dal fatto che il restauro si articola in singole operazioni, esse stesse numerose e diversificate. A tale complessità si aggiungono le interazioni ambientali che possono variare in funzione del sito di locazione dell'opera. Diventa quindi necessario sviluppare nuovi materiali multifunzionali che siano in grado di includere marcatori del degrado, rilasciare molecole protettive, e contemporaneamente capaci di essere manipolati mediante tecniche non invasive e sostenibili. E altresì di grande attualità la necessità di sviluppare applicazioni e processi riguardanti "l industria creativa e culturale" ovvero nuovi materiali e tecnologie in settori come l e-publishing per il quale un progetto CNR intende progettare e sperimentare strumenti enabling technology flessibili e dinamici per lo sviluppo, assieme ai privati, di nuovi modelli dell editoria digitale e l ottimizzazione dei costi di ricerca. Fra queste l e-book che collocato su dispositivi interfaccia open

6 access e restricted access retti da un software il più possibile semplice, è il dispositivo che mette a disposizione testi in formato TEI compatibili con l harvesting di Europeana, ricchi di metadati e pienamente interoperabili. Azioni future italiane a supporto delle KETs Le tecnologie abilitanti fondamentali hanno un forte impatto sull industria italiana: impatto trasversale sulla catena del valore di molte applicazioni e prodotti industriali. Hanno un diverso stadio di maturità: alcune hanno forte potenziale innovativo nel medio o lungo periodo, altre sono già in una fase dimostrativa, sul mercato. Il rapporto AIRI sottolinea la necessità di un approccio coordinato e sinergico tra le diverse KETs e la necessità per gli stakeholders nazionali di operare secondo un approccio sinergico pubblicoprivato per favorire Ricerca & Sviluppo e per coordinare efficientemente le diverse iniziative europee indirizzate allo sviluppo delle KETs. Il diverso livello di maturità delle tecnologie abilitanti potrebbe richiedere diversi approcci di cooperazione e modelli di sviluppo per favorire il trasferimento di tecnologie. La valorizzazione dei risultati delle attività di Ricerca e Sviluppo è un risultato fondamentale nell implementazione delle politiche nazionali per lo sviluppo delle KETs. Occorre, infatti, ridare slancio e competitività alle piccole e medie imprese promuovendo il trasferimento delle tecnologie dal laboratorio al mercato attraverso il potenziamento delle KETs. Fonti: T:PDF n.htm en.pdf t:pdf ON%20PAPER%20on%20H%202020% _1.pdf Neither the European Commission nor any person acting on behalf of the European Commission is responsible for the use which might be made of the information contained herein. The views in this publication are those of the author and do not necessarily reflect the policies of the European Commission.