Unico 2010: nel quadro CM tutte le novità del regime dei minimi
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- Serena Corradi
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1 Unico 2010: nel quadro CM tutte le novità del regime dei minimi Di Cinzia Bondì Le peculiarità del regime contabile agevolato dei contribuenti minimi (art. 1, cc , L. 244/2007 in vigore dall'1 gennaio 2008) - nel al secondo anno della sua applicazione, ha imposto numerose modifiche al quadro CM, il corrispondente modulo di dichiarazione dell UNICO Sono stati aggiunti : i righi CM 15 e CM 16, per il riporto delle eccedenze di imposta; il rigo CM 17, destinato all indicazione degli acconti 2009; i righi CM 22 e CM 23 in cui vanno riportate le perdite. Altre modifiche riguardano in particolare, la nuova casella impresa familiare che si aggiunge alle due dell Unico 2009 ( impresa - autonomo ), gli effetti della detassazione prevista dalla Tremonti ter (rigo CM, colonna 1), ed infine, il calcolo dei contributi previdenziali (rigo CM 7) con riferimento ai quali le istruzioni rimandano alla circolare Inps n. 79 del Il presente intervento si propone di approfondire, attraverso l illustrazione delle modifiche introdotte nel modello CM, le disposizioni di legge ed i documenti di prassi, recenti e meno recenti, che le hanno determinate. Sintesi normativa Il Regime dei minimi, introdotto dall art. 1 cc della L. 244/2007, in sostituzione dei regimi dei contribuenti minimi in franchigia, delle attività marginali e del regime cd super semplificato, nell ambito di un azione legislativa di semplificazione degli adempimenti e di riduzione dei costi, è in vigore dall'1 gennaio 2008.
2 Il reddito del contribuente minimo è determinato secondo il principio di cassa, calcolato come differenza tra ricavi/compensi e spese - incluse plusvalenze e minusvalenze - e tassato forfetariamente con un'imposta sostitutiva dell'irpef e delle relative addizionali regionale e comunale, pari al 20%. Le agevolazioni che caratterizzano tale regime consistono: nell esclusione da Irap e studi di settore; nell esonero dagli obblighi di registrazione e tenuta delle scritture contabili ai fini Iva e delle imposte sui redditi nell esonero dagli obblighi di liquidazione e versamento dell IVA e da tutti gli altri obblighi previsti dal D.P.R. n. 633/1972 (registrazione delle fatture emesse e di acquisto, dichiarazione e comunicazione annuale, compilazione elenchi clienti e fornitori, ecc.); Rimane obbligatoria: la numerazione delle fatture d acquisto e delle bollette doganali; la certificazione dei corrispettivi; la conservazione dei documenti emessi e ricevuti; l integrazione delle fatture di acquisto intracomunitario o di reverse charge. Possono adottare tale regime impositivo le persone fisiche residenti, che iniziano un attività, e pensano di poter rispettare i requisiti previsti dalla normativa in esame, ed i lavoratori autonomi e gli esercenti attività d impresa che nell anno solare precedente hanno avuto un volume di compensi/ricavi non superiore a euro (tenendo conto che, in caso di inizio di attività in corso d anno, il limite dei euro di ricavi o compensi deve essere ragguagliato all anno). Questo tuttavia non è l unico requisito richiesto dalla normativa, è infatti indispensabile che sussistano i successivi requisiti e cioè che:
3 nell anno solare precedente a quello di entrata nel regime non abbiano effettuato cessioni all esportazione, ovvero operazioni assimilate alle cessioni all esportazione, servizi internazionali o connessi agli scambi internazionali, operazioni con lo Stato della Città del o con la Repubblica di San Marino, trattati ed accordi internazionali; sostenuto spese per lavoro dipendente o per collaboratori, anche assunti con le modalità riconducibili ad un progetto o programma di lavoro, o fase di esso, ad eccezione delle spese per prestazioni di natura occasionale; nei tre anni precedenti a quello di entrata nel regime non abbiano acquistato, anche mediante contratti di appalto e di locazione, anche finanziaria, beni strumentali di valore complessivo superiore a euro - limite riferito all intero triennio precedente e non ragguagliato ad anno (in caso di beni promiscui, si considera il 50% del valore). Il valore dei beni strumentali cui far riferimento è costituito dall ammontare dei corrispettivi relativi alle operazioni di acquisto effettuate anche presso soggetti non titolati di partita IVA. Non possono accedervi: i soggetti non residenti; coloro che si avvalgono di regimi speciali di determinazione dell Iva gli esercenti arti e professioni in forma individuale che contestualmente partecipano a società ed associazioni; coloro che svolgono in via esclusiva o prevalente cessioni di fabbricati o porzioni degli stessi, terrei edificabili e di mezzi d trasporto nuovi. Durante la permanenza nel regime agevolato, non è possibile esercitare il diritto di rivalsa né è possibile detrarre l Iva assolta sugli acquisti nazionali e comunitari e sulle importazioni. La fattura emessa non deve, pertanto, recare l addebito dell imposta. Il regime può essere disapplicato per opzione o per legge. Nel primo caso: esprimendo l opzione nella prima dichiarazione dei redditi successiva alla scelta operata o per comportamento concludente (addebitando ad esempio l imposta sul
4 valore aggiunto ai propri cessionari o committenti), ovvero esercitando il diritto alla detrazione dell imposta. I contribuenti che optano per il regime ordinario devono porre in essere tutti gli adempimenti contabili ed extracontabili dai quali erano precedentemente esonerati. Nel secondo caso (disapplicazione per legge), il regime dei minimi cessa di avere efficacia - dall anno successivo - quando alternativamente viene meno una delle condizioni di applicazione dello stesso; dallo stesso anno in cui il contribuente consegue ricavi/compensi superiori a euro). Le novità del modello CM I contribuenti minimi presentano la dichiarazione ai fini IRPEF con le modalità ed entro i termini previsti dal D.P.R. n. 322/1998 (art. 1 c. 109 della L. n. 244/2007), quindi, esclusivamente in via telematica, direttamente o tramite un intermediario abilitato, entro il 30 settembre dell'anno successivo a quello di chiusura del periodo d'imposta (si vedano gli artt. 2 cc. 1 e 3 del D.P.R. n. 322/1998 e l'art. 1 c. 218 della L. n. 244/2007). Come accennato, il modello CM quest anno presenta numerose novità, assolutamente prevedibili, quali, ad esempio, l introduzione dei righi per gestire il riporto sia delle eccedenze dell imposta sostitutiva sia delle perdite, derivanti dalla precedente dichiarazione. Esaminiamole adesso nel dettaglio. Impresa familiare Quest anno, il titolare di un impresa in regime dei minimi che si avvale di collaboratori familiari deve indicarlo in dichiarazione. E stata, infatti, inserita una nuova casella che si aggiunge a quelle in cui veniva già indicato il tipo di attività svolta. Oltre a barrare la casella del modello CM, il contribuente dovrà compilare il quadro RS nella sezione dedicata all imputazione del reddito dell impresa familiare. Per le imprese familiari di cui all'art. 5 c. 4 del TUIR che applicano tale regime infatti, l'imposta è calcolata sul reddito complessivo al lordo delle quote assegnate ai collaboratori. L imposta sostitutiva del 20% va dichiarata e tassata in capo al
5 titolare poiché i collaboratori familiari sono esonerati dagli obblighi dichiarativi e di versamento riferibili a tale reddito (circ. Agenzia delle Entrate 28 gennaio 2008, n. 7, 6.11, quesito a). Non dovranno quindi compilare il quadro RH. Rigo CM 5 - colonna 1 Componenti negativi Il rigo CM 5, già destinato alla indicazione dei dati inerenti i componenti negativi, è stato completato con l introduzione della colonna 1 ( di cui tremonti ter ). L esigenza di aggiungere tale colonna è nata dall applicabilità ai minimi delle agevolazioni introdotte dalla cd. Tremonti ter 1. Quindi, nel rigo CM5, (totale componenti negativi) colonna 1, deve essere indicato, si legge nelle istruzioni, l importo escluso dalla base imponibile del reddito per effetto di quanto previsto dall art. 5, comma 1, del decreto legge n. 78 del 2009, di cui al rigo RS29 col. 2 Nella colonna 2, oltre all importo di colonna 1, va indicato l ammontare complessivo dei componenti negativi determinati secondo la normativa vigente. Rigo CM 7 Contributi previdenziali I contributi previdenziali ed assistenziali dovuti per legge da titolare dell impresa sono deducibili dal reddito. Devono essere dichiarati nel rigo CM 7. L obbligo riguarda sia i contributi previdenziali corrisposti per i collaboratori compresi quelli versati per i collaboratori dell impresa familiare purchè fiscalmente a carico - e, se non è stato esercitato il diritto di rivalsa, anche per quelli non a carico. Come chiarito dalla circolare Inps n. 79 del 5 giugno 2009, la base imponibile ai fini della determinazione dei suddetti contributi si calcola operando la differenza tra il rigo CM6 (reddito lordo o perdita) ed il rigo CM9 (perdite pregresse). I contributi previdenziali pagati sono inclusi nella base imponibile da sottoporre ad imposizione 1 Detassazione dal reddito d impresa del valore degli acquisti in macchinari nuovi di cui al DL 78/2009, nella misura del 50%.
6 contributiva previdenziale. I contributi che non trovano capienza nel rigo CM6, devono essere indicati nel rigo CM1 e sono deducibili dal reddito complessivo. Righi CM15 E CM16 Eccedenze d imposta Debuttano i righi dedicati alle eccedenze d imposta relative all anno Il Rigo CM15 conterrà i dati di cui alla colonna 4 del rigo RX 17 del modello Unico PF 2009, cioè l eccedenza d imposta di cui non è stato chiesto il rimborso nella precedente dichiarazione. Precisamente se la liquidazione di tale dichiarazione si è chiusa con il riconoscimento di un credito d importo maggiore di quello indicato, il contribuente deve dichiarare l importo comunicato; anche nel caso contrario deve essere sempre riportato il dato comunicato (quindi il minore) tranne che non sia stata versata la differenza tra reddito dichiarato e reddito riconosciuto, nel qual caso il credito va interamente riportato. L eccedenza di imposta risultante dall Unico 2009, utilizzata in compensazione, così come il maggior credito riconosciuto in sede di liquidazione utilizzato anch esso in compensazione, vanno indicati nel rigo CM Rigo CM 17 - Acconti Le regole di determinazione dell acconto sono contenute nelle due circolari dell Agenzia delle Entrate: La circolare circolare n. 73 del 21 dicembre 2007, che chiarisce che il criterio di determinazione dell acconto è quello storico, e la circolare dell Agenzia delle Entrate n. 13 del 26 febbraio 2008, che esclude la possibilità di ricorrere al criterio previsionale. Ad esse si aggiunge il disposto dell art. 1 c. 117 della Legge n. 244/2007 secondo cui nell'anno in cui avviene il passaggio dal regime ordinario di tassazione a quello 2 I contribuenti minimi possono chiedere il rimborso delle ritenute operate in eccedenza rispetto alle somme dovute come imposta sostitutiva mediante indicazione nel quadro RX del modello UNICO (circ. Agenzia delle Entrate 28 gennaio 2008 n. 7, 6.14, quesito a).
7 presente, l'acconto IRPEF è calcolato senza tener conto delle disposizioni dettate con riferimento al regime dei contribuenti minimi. Il nuovo rigo CM 17, assente nell Unico 2009, presenta la sezione di cui sospesi dove indicare gli acconti dovuti ma non versati perché sospesi a causa di eventi eccezionali (fino all emanazione del decreto per la ripresa delle relative riscossioni), e la colonna Eccedenza d imposta compensata in F24 che deve essere compilata con l indicazione del credito d imposta di cui all art. 2 c. 6 della finanziaria L'imprenditore, titolare dell'impresa familiare, deve sommare al proprio acconto (determinato con il metodo storico), anche quello dei propri collaboratori (discrezionalmente determinato, invece, col criterio storico o con quello previsionale), per la quota riferibile al reddito di partecipazione all'impresa familiare, determinata in proporzione all'incidenza del reddito di partecipazione sul reddito complessivo del collaboratore. 3 Righi CM 22 e CM 23 - Perdite non compensate Le perdite fiscali relative a periodi d'imposta precedenti a quello da cui decorre il regime in esame possono essere computate in diminuzione del reddito secondo le regole ordinarie stabilite dal TUIR (art. 1 comma 107 della L. n. 244/2007). Al riguardo, la circolare dell Agenzia delle Entrate n. 73 del 21 dicembre 2007 precisa che l'art. 8 comma 3 del TUIR, nella formulazione previgente l'entrata in vigore della L. n. 244/2007, stabilisce che le perdite derivanti dall'esercizio di imprese commerciali nonché quelle derivanti dall'esercizio di arti o professioni (limitatamente a quelle prodotte nei periodi di imposta 2006 e 2007) sono computate in diminuzione dei relativi redditi conseguiti nel periodo d'imposta e, 3 Nel caso di impresa familiare, l'acconto è dovuto dal titolare anche per la quota imputabile ai collaboratori dell'impresa stessa. Al tal fine, i collaboratori familiari sono esonerati dagli obblighi dichiarativi e di versamento, limitatamente alla parte riferibile al reddito derivante dalla partecipazione all'impresa familiare (circ. Agenzia delle Entrate n. 7/2008, 6.11). Per quanto sopra, la determinazione degli acconti dovuti per l'anno di accesso al regime dei minimi è correttamente operata nei termini riportati dalla circ. Agenzia delle Entrate 26 febbraio 2008, n. 13, 3.7.
8 per la differenza nei successivi, ma non oltre il quinto, per l'intero importo che negli stessi trova capienza. Con riferimento alle attività di impresa e di lavoro autonomo trova, inoltre, applicazione, per espresso rinvio del citato art. 8 comma 3, l'art. 84 comma 2 del TUIR (riporto illimitato delle perdite realizzate nei primi 3 esercizi di attività ). Pertanto, se le perdite riferite ai periodi d'imposta precedenti l'entrata nel regime dei contribuenti minimi (relative al 2006 e al 2007) sono state realizzate nei primi tre periodi di imposta di esercizio dell'attività, le stesse potranno essere portate in deduzione dai relativi redditi di impresa o di lavoro autonomo (sempre con riferimento alle perdite prodotte nei periodi di imposta 2006 e 2007) prodotti nel corso di applicazione del regime, per l'importo che in essi trova capienza, senza tener conto di eventuali limiti temporali di riporto. Nella sezione perdite compensate (righi CM 22 e CM 23) trovano ospitalità le perdite non compensate nel 2009 distintamente per periodo di formazione ( ) nel rigo CM 22, e nel rigo CM23, le perdite formatesi in regime dei minimi, non compensate e riportabili senza limiti di tempo. 4 Palermo, 6 maggio I righi CM 22 e CM 23 non vanno compilati nell ipotesi di fuoriuscita dal regime dei minimi. In questa ipotesi va infatti compilato l apposito quadro RS.
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