DOCUMENTAZIONE A CORREDO DELL ISTANZA RELATIVA ALLA PROCEDURA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA ALLA V.I.A. 20 DEL 152/2006 1

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1 Corso Vi ttori o Emanuele II, 17 - C.F Settore Pi ani fi cazi one Terri tori ale e Trasporti. Dirigente: Arch. Maurizio Rossi PEC : protocollo@provincia.cr.it ALLEGATO 1 DOCUMENTAZIONE A CORREDO DELL ISTANZA RELATIVA ALLA PROCEDURA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA ALLA V.I.A. PER GLI IMPIANTI DI SMALTIMENTO E/O RECUPERO RIFIUTI (ART. 20 DEL D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.) 1. DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA 1.a. Istanza in bollo firmata dal legale rappresentante della Ditta (fac-simile scarica ALLEGATO A) 1.b. Certificato di destinazione urbanistica dell'area rilasciato dal Comune in originale o copia conforme; 1.c. Certificato di assenza/presenza vincoli D.Lgs. 42/04 e succ. mod. (paesaggistico), R.D.L. 3267/1923 (Idrogeologico), D.lgs. 152/06 e succ. mod. (pozzi ad uso potabile), PAI (assetto idrogeologico), D.Lgs. 334/99 e succ. mod. (Industrie a Rischio di Incidente Rilevante) dell area interessata dall impianto in oggetto rilasciato dal Comune sul cui territorio è presente l impianto; 1.d. Dichiarazione sostitutiva di certificazioni/atto di notorietà (come da ALLEGATO); 1.e. Dichiarazione del Professionista circa la conformità dei documenti prodotti su supporto informatico agli originali cartacei prodotti; 1.f. Documentazione dell avvenuta pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia ove è riportato sintetico avviso con indicazione dell avvenuta trasmissione e deposito dell istanza presso la Provincia ed il Comune ove è ubicato l impianto; 1.g. Documentazione dell avvenuta pubblicazione all Albo Pretorio del Comune ove è ubicato l impianto dell avviso con indicazione dell avvenuta trasmissione e deposito dell istanza (cui dovrà seguire copia della nota comunale attestante l effettiva pubblicazione); 1.h. Ricevuta dell avvenuto deposito di copia integrale della documentazione presso il Comune/i ove è localizzato l impianto; 1.i. Estremi del versamento degli oneri per l istruttoria tecnica (R.R. 5/2011 Allegato A); 1.j. Copia attestante l eventuale presentazione dell istanza di autorizzazione all attività Allegato_1_DOCUMENTAZIONE a corredo dell'istanzamaggio2012.doc1/5

2 2. PROGETTO Il progetto elaborato in forma completa e dettagliata in tutte le sue parti, è costituito dalla seguente documentazione, che deve essere datata, timbrata e firmata da tecnico abilitato: 2.a. localizzazione dell impianto (indirizzo, foglio, mappale, coordinate Gauss Boaga); 2.b. descrizione delle operazione di recupero e/o smaltimento svolte (rif. Allegati B e C della parte IV del D.lgs 152/06); 2.c. tipologia di rifiuti trattati (codice C.E.R., denominazione, classificazione, stato fisico); 2.d. capacità giornaliera ed annuale di trattamento (t/g e t/a) dei rifiuti (suddivisi per rifiuti pericolosi e non pericolosi), per singola tipologia di trattamento, facendo riferimento al dato di targa delle singole componenti dell impianto (vedi sezione Domande e Risposte Quesito 1 su capacità-potenzialità verifiche VIA rifiuti ); 2.e. schede tecniche degli impianti deputati al trattamento, comprensive del dato di targa; 2.f. modalità di stoccaggio di ogni tipologia di rifiuto, specificando in dettaglio le capacità volumetriche (mc) e le superfici occupate (mq); 2.g. caratteristiche costruttive delle aree di stoccaggio e delle aree dove vengono svolte le operazioni di recupero e smaltimento; 2.h. sistemi ed attrezzature utilizzate per il trattamento e la movimentazione dei rifiuti; 2.i. caratteristiche tecniche del sistema di raccolta e smaltimento delle acque reflue e meteoriche e relativo punto di scarico (fognatura, c.i.s., ecc.); 2.j. tempi di funzionamento dell impianto (ore/giorno, giorni/anno); 2.k. superficie totale utilizzata; 2.l. quantità e qualità delle emissioni nelle componenti ambientali (acqua, aria, suolo) e soluzioni tecniche adottate al fine di contenerle nei limiti stabiliti dalla normativa vigente; 2.m. utilizzazione di risorse naturali (suolo, acqua, combustibili, ecc.); 2.n. produzione di rifiuti; 2.o. fonti di potenziali fenomeni di inquinamento e/o disturbi ambientali; 2.p. rischio di incidenti per quanto riguarda le sostanze e tecnologie utilizzate; 2.q. tavola grafica comparativa tra stato di fatto e stato di progetto (per gli interventi di ristrutturazione ed ampliamento), firmata e timbrata dal proponente e da tecnico abilitato; 2.r. tavole grafiche con rappresentazione delle operazioni già autorizzate/in progetto, tipo di rifiuti trattati e loro distribuzione nell area, firmate e timbrate dal proponente e da tecnico abilitato; 2.s. Relazione tecnica del progetto; 2.t. Studio ambientale; 2.u. Elaborati grafici 3. RELAZIONE TECNICA L elaborato deve fare riferimento ai contenuti previsti sia dalla documentazione relativa alla specifica tipologia di impianto (es. impianto di recupero, depositi, ecc.). La localizzazione dell'impianto dovrà essere valutata in rapporto ai criteri per la localizzazione degli impianti di gestione rifiuti di cui al Piano Provinciale per la Gestione dei Rifiuti approvato con D.G.R. n. 8/10620 del 25/11/2009 per la specifica tipologia impiantistica ( In presenza di criteri PENALIZZANTI dovranno essere indicate le particolari attenzioni poste in essere al fine di rendere compatibile l attività con le sensibilità ambientali rilevate. 4. ELABORATI GRAFICI Gli elaborati grafici devono riportare le principali caratteristiche dell intervento da realizzare ed essere redatti nelle opportune scale, così come riportato nei punti seguenti, in relazione al tipo di intervento stesso 4.a. stralcio (in formato almeno A3) della Carta Tecnica Regionale in scala 1: con evidenziato il perimetro dell impianto, centrato rispetto al foglio; 4.b. stralcio del P.R.G./P.G.T. vigente e di quello eventualmente adottato con Allegato_1_DOCUMENTAZIONE a corredo dell'istanzamaggio2012.doc2/5

3 evidenziato il perimetro dell impianto (in copia conforme); 4.c. estratto mappa catastale in scala 1:1.000 o 1:2.000 con l individuazione dei mappali interessati (in copia conforme); 4.d. tavola grafica in scala 1:200 o 1:500, riportante rilievo planivolumetrico quotato, illustrativo dello stato di fatto dell area interessata, comprensivo dell ingombro dell edificio da realizzare, delle strade limitrofe, dei fabbricati circostanti, delle distanze dai confini, delle consistenze arboree presenti, delle urbanizzazioni primarie esistenti; 4.e. tavola grafica comparativa tra stato di fatto e stato di progetto per gli interventi di ristrutturazione ed ampliamento in scala 1:200, sulla quale devono essere riportate, con colore giallo, le demolizioni e con colore rosso le nuove opere; 4.f. planimetria in scala non superiore a 1:200, con rappresentazione delle aree destinate alle operazioni di stoccaggio, recupero/smaltimento, la viabilità interna all impianto e, in legenda, per ogni area, la superficie, i tipi e i quantitativi dei rifiuti (mq, C.E.R., mc e t); 4.g. schema del sistema di smaltimento delle acque reflue e meteoriche, con indicazione dei pozzetti separatori, pozzetti di prima pioggia, camerette di ispezione, modalità di impermeabilizzazione, sistemi di raccolta di eventuali sversamenti ed indicazione del punto di scarico (fognatura, c.i.s., ecc.); 4.h. tavola in scala 1:1000 con rappresentazione del contesto territoriale limitrofo e relativi vincoli; 4.i. tavola in scala /1:500 con rappresentazione delle eventuali misure di mitigazione/compensazione previste per la realizzazione dell impianto. 5. STUDIO AMBIENTALE Lo studio ambientale, redatto secondo i contenuti previsti nell allegato V al D.lgs. 152/06 e s.m.i. ed al D.D.U.O. n del 22 maggio 2008, deve individuare gli impatti dell intervento sull ambiente e sulla salute nonché le misure atte a ridurre o compensare tali impatti. In particolare in tale studio essere ricompresa: 5.a. una valutazione degli impatti sull ambiente redatta seconda i contenuti previsti nella D.G.R. n del 10 febbraio 2010 e del relativo allegato IV, nonché di quanto previsto nelle tabelle che si riportano in allegato: Tabella 14 - Individuazione degli elementi di vulnerabilità considerati per l analisi dei potenziali impatti. Tabella 18 - Tipologie di impianti (stressor) considerati per l analisi cumulativa degli impatti con altri progetti. 5.b. relazione che valuti gli effetti indotti dal progetto sul traffico di zona; 5.c. una descrizione dei sistemi di monitoraggio ambientale secondo le specificazioni derivanti dalla normativa vigente o da particolari esigenze in relazione all attività; 5.d. una descrizione delle procedure atte ad individuare e a rispondere a potenziali incidenti e situazioni di emergenza nonché a prevenire ed attenuare l impatto ambientale che ne può conseguire (piano di emergenza). 6. INFORMAZIONI DI CUI ALL ALLEGATO IV DELLA D.G.R / a. scheda caratterizzazione del progetto; 6.b. scheda georeferenziazione del progetto con allegato carta in scala 1: su CTR con evidenziato il perimetro dell impianto e le coordinate Gauss-Boaga relative al baricentro del perimetro aziendale; 6.c. scheda caratterizzazione del contesto ambientale; 6.d. scheda caratterizzazione del contesto territoriale con allegato carta in scala 1: su base CTR in cui vengano evidenziati i perimetri degli impianti individuati nell intorno del sito oggetto dell istanza; 6.e. definizione del vettore A; 6.f. definizione del vettore B; Allegato_1_DOCUMENTAZIONE a corredo dell'istanzamaggio2012.doc3/5

4 6.g. analisi relativa agli indici IA e IB; 6.h. analisi relativa agli indici IC e ID; 7. RELAZIONE CHE VALUTI GLI EFFETTI INDOTTI DAL PROGETTO SUL TRAFFICO DELLA ZONA, CHE CONTENGA ALMENO I SEGUENTI ELEMENTI MINIMI 7.a. rapporto veicolare imputabile all impianto (n mezzi/giorno in ingresso ed uscita); nel caso di modifica ad impianto esistente, dati relativi alla situazione attuale e incremento a seguito delle modifiche in progetto; 7.b. viabilità utilizzata dall impianto alla/e prima/e strada/e di grande comunicazione (almeno provinciale) da indicarsi su CTR; TGM (traffico giornaliero medio) e livello di servizio di tale/i arteria/e, dati di traffico relativi all ora di punta ed effetti indotti dal traffico generato dall impianto su tali valori; 7.c. necessità di attraversamento dei centri abitati; 7.d. adeguatezza della viabilità di accesso (calibro della strada, presenza di punti di particolare criticità, ); 7.e. sussistenza di limitazioni puntuali alla circolazione a seguito di provvedimenti comunali e copia di tali provvedimenti (ordinanze); 8. FORMATO DOCUMENTAZIONE Tutta la documentazione predisposta dovrà essere allegata in copia conforme all originale, oltre che in formato cartaceo anche su supporto digitale (secondo le modalità indicate nell ex Decreto Regionale n del della D.G. Territorio e Urbanistica). Si precisa le estensioni dei file di testo dovranno essere in MSWord, Open Office, PDF o compatibili, mentre relativamente alla rappresentazione cartografica del progetto dovrà essere fornita in formato shape - file ESRI (*shp) oppure in formato *dwg. - *dxf, georeferenziati nel sistema Gauss-Boaga. NOTE Tutte le relazioni, gli elaborati tecnici e cartografici, anche parziali, lo studio di compatibilità ambientale dovranno essere datati e firmati da professionisti abilitati nelle specifiche materie. Gli elaborati grafici ed i paragrafi della relazione tecnica dovranno essere identificati con indice alfanumerico. In caso di successive modifiche documentali (per integrazioni od altro), l elaborato sostitutivo dovrà mantenere lo stesso riferimento alfanumerico dell elaborato sostituito e riportare il numero e la data di revisione. Qualora la documentazione di rito non fosse completa, comprensiva del versamento degli oneri istruttori sarà interrotta l istruttoria sull istanza presentata ai sensi dell art. 20 del d.lgs. 152/2006 e s.m.i.. L interruzione avverrà per non più di una volta e per un periodo massimo di 30 giorni. I termini dell istruttoria ricominceranno a decorrere dal momento in cui perverrà la documentazione carente. Qualora il soggetto istante non dovesse provvedere entro il termine sopraccitato, la domanda di autorizzazione sarà respinta. Qualora la documentazione richiesta ai punti precedenti sia già in possesso dell'amministrazione Provinciale, dovrà essere compilata apposita dichiarazione (scarica facsimile allegato). Ai sensi dell'art. 38 del DPR 445 del , l'istanza e/o le dichiarazioni rese ai sensi degli artt. 43, 46 e 47 del medesimo DPR 445/00 sono sottoscritte dall'interessato alla presenza del dipendente addetto ovvero sottoscritte e presentate o inviate anche per fax o via telematica unitamente a copia fotostatica non autenticata di un documento d'identità del sottoscrittore. L'istanza inviata per via telematica è valida se sottoscritta mediante la firma digitale o quando il sottoscrittore è identificato dal sistema informatico con l'uso della carta d'identità elettronica. Le dichiarazioni sostitutive rese ai sensi degli artt. 46 e 47 del DPR 445/00 sono considerate come fatte a pubblico ufficiale e pertanto, qualora dai controlli effettuati ai sensi degli artt. 71 e segg. del DPR 445/00, emerga la non veridicità del contenuto delle dichiarazioni: il dichiarante decade dai benefici eventualmente conseguenti al provvedimento emanato sulla base delle dichiarazioni non veritiere, previa adozione di apposito provvedimento; Allegato_1_DOCUMENTAZIONE a corredo dell'istanzamaggio2012.doc4/5

5 il nominativo del dichiarante, poiché il rilascio di dichiarazioni mendaci o false è punito ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia, sarà segnalato - unitamente agli atti - alla competente Procura della Repubblica. Allegato_1_DOCUMENTAZIONE a corredo dell'istanzamaggio2012.doc5/5