Distretto del Fiume Serchio PRESENTAZIONE DEL PIANO

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1 Distretto del Fiume Serchio PRESENTAZIONE DEL PIANO Dicembre 2015

2 Riferimenti normativi: Legge 27 febbraio 2009 n. 13 (articolo 1, comma 3-bis) Direttiva 2000/60/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2000 Comitato Tecnico: Seduta del 10 dicembre 2015 Collaboratori: La Segreteria Tecnico Operativa Gruppo di lavoro tecnico: B. Lenci, N. Del Seppia, N. Coscini, A. Di Grazia, F. Falaschi, C. Lagazzi Consulente per l analisi economica: IMT Institute for Advanced Studies Lucca Comitato Istituzionale allargato (L.13/2009): seduta del 17 dicembre 2015 Segretario Generale Prof. Raffaello Nardi

3 Presentazione del Piano di gestione delle acque del distretto del fiume Serchio Il presente Piano costituisce il primo aggiornamento del Piano di Gestione delle Acque, che è stato redatto ai sensi di quanto stabilito dalla Direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del consiglio del 23 ottobre 2000 che istituisce un quadro per l azione comunitaria in materia di acque, entrata in vigore il 22 dicembre 2000 con la sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee. Riconosciuto che l'acqua non è un prodotto commerciale al pari degli altri, bensì un patrimonio che va protetto, difeso e trattato come tale, lo scopo della direttiva è istituire un quadro per la protezione delle acque superficiali interne, delle acque di transizione, delle acque costiere e sotterranee che: - impedisca un ulteriore deterioramento, protegga e migliori lo stato degli ecosistemi acquatici e degli ecosistemi terrestri e delle zone umide direttamente dipendenti dagli ecosistemi acquatici sotto il profilo del fabbisogno idrico; - agevoli un utilizzo idrico sostenibile fondato sulla protezione a lungo termine delle risorse idriche disponibili; - miri alla protezione rafforzata e al miglioramento dell'ambiente acquatico, anche attraverso misure specifiche per la graduale riduzione degli scarichi, delle emissioni e delle perdite di sostanze prioritarie e l'arresto o la graduale eliminazione degli scarichi, delle emissioni e delle perdite di sostanze pericolose prioritarie; - assicuri la graduale riduzione dell'inquinamento delle acque sotterranee e ne impedisca l'aumento; - contribuisca a mitigare gli effetti delle inondazioni e della siccità (articolo 1). Occorre segnalare che la Direttiva 2000/60/CE è stata di recente modificata con la Direttiva 2014/101/UE, entrata in vigore il 20 novembre Le modifiche riguardano in particolare aggiornamenti inerenti i metodi impiegati per il monitoraggio dei parametri delle acque ai sensi dell'articolo 8 della direttiva 2000/60/CE. Il Piano di Gestione delle Acque del Distretto idrografico del fiume Serchio è stato adottato dal Comitato Istituzionale dell'autorità di Bacino nella seduta del 24 Febbraio 2010 con delibera n. 164, ed è stato approvato definitivamente con D.P.C.M. dell 8 febbraio Tale Piano è stato sottoposto a Valutazione Ambientale Strategica che si è conclusa positivamente con il giudizio di compatibilità ambientale (decreto DVA DEC del 01/04/2010). 1

4 Ai sensi della stessa Direttiva 2000/60/CE (art. 13, comma 7), nonché del D. Lgs 10/12/2012, n 219, art. 4, comma 1, lettera a, entro il 22 Dicembre 2015 le Autorità di bacino di rilievo nazionale devono provvedere al primo aggiornamento del Piano di Gestione delle Acque. Per giungere al presente Piano che costituisce il primo aggiornamento, condotto ai sensi dell art. 14 della Direttiva 2000/60/CE, sono state seguite tre specifiche tappe per consentire la partecipazione attiva di tutte le parti interessate, concedendo un periodo minimo di sei mesi per la presentazione di osservazioni scritte sui seguenti documenti: 1. il calendario e il programma di lavoro per la presentazione dell aggiornamento del piano, inclusa una dichiarazione delle misure consultive (da attivare almeno tre anni prima dell'inizio del periodo cui il piano si riferisce): tale documento, per il bacino del fiume Serchio, è stato elaborato e reso noto il 22 dicembre 2012, mediante sua pubblicazione sul sito alla pagina: aggiornamento; 2. una valutazione globale provvisoria dei principali problemi di gestione delle acque nel bacino (da effettuarsi almeno due anni prima dell'inizio del periodo cui si riferisce il piano): tale documento è stato elaborato e reso noto entro il 22 dicembre 2013; 3. copie del Progetto del Piano di Bacino, da predisporre almeno un anno prima dell'inizio del periodo cui il piano si riferisce: tale documento è stato elaborato e pubblicato il 22 dicembre Sempre nel rispetto dell articolo 14 comma 1 della Direttiva 2000/60CE, nonché ai sensi degli articoli 1 e 26 della L. 241/1990 s.m.i., a seguito della delibera del Comitato Istituzionale dell Autorità di bacino del Serchio n. 178 del 22 dicembre 2014, è stata avviata la partecipazione sul Progetto di Piano di Gestione delle acque del Distretto idrografico del fiume Serchio Primo aggiornamento che si è concluso con la presentazione a questa Autorità di numerose osservazioni in parte recepite. La procedura di formazione del Piano si concluderà nel Dicembre 2015 con la formalizzazione del Piano di Gestione delle Acque Primo Aggiornamento. Appare utile ricordare che dall entrata in vigore del primo Piano di Gestione delle Acque ad oggi, la Segreteria Tecnica dell Autorità di Bacino del fiume Serchio ha prodotto numerosi documenti, alcuni aventi riferimento al succitato articolo 14 della Direttiva 2000/60, che hanno consentito di seguire l attuazione del Piano e le evoluzioni delle problematiche ambientali trattate dallo stesso Piano. A tal proposito si ricorda che per l aggiornamento del Piano sono stati redatti i seguenti documenti: 2

5 - Report art. 5: Report condotto ai sensi dell articolo 5 della Direttiva 2000/60/CE e contenente la caratterizzazione del Distretto Idrografico, un esame dell impatto ambientale delle attività umane e un analisi economica dell utilizzo idrico. - Documento di Valutazione Globale Provvisoria dei principali problemi di gestione delle acque. Tale documento contiene, in sintesi, una descrizione dei principali problemi di gestione delle acque del bacino del fiume Serchio, alcuni dei quali già emersi ed affrontati in occasione del Primo Piano di gestione delle Acque. - Report sul Programma di Misure (report PoM) che descrive i progressi effettuati nell attuazione delle misure previste dal Piano di Gestione delle Acque approvato, predisposto dall Autorità di Bacino nel luglio 2012 ed inviato ad ISPRA attraverso il nodo nazionale WISE nell aprile 2012 (per maggiori dettagli sullo stato di attuazione delle misure supplementari si veda il documento 9 Sintesi delle misure di Piano). - Primo e secondo Report di monitoraggio VAS (redatti rispettivamente a Dicembre 2012 e Dicembre 2013 e pubblicati sul sito web - Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a VAS del Piano di Gestione delle Acque Primo Aggiornamento. In data 21/7/2014 è stata infatti fatta richiesta di avvio della procedura di Verifica di Assoggettabilità a VAS ai sensi dell art.12 del D.Lgs.152/2006 e s.m.i. Con nota prot. n del 28/07/2014 il Ministero dell'ambiente e della Tutela del territorio e del Mare Direzione Generale per le Valutazioni Ambientali in qualità di Autorità Competente, aveva trasmesso ai soggetti competenti in materia ambientale il Rapporto preliminare di assoggettabilità a VAS per acquisirne il relativo parere nei termini e modi previsti dall'art. 12, comma 2, del d.lgs. n. 152/2006. Successivamente gli Enti competenti in materia ambientale avevano inviato le proprie osservazioni (osservazioni disponibili alla pagina assoggettabilita vas) sul Rapporto Preliminare di Verifica di Assoggettabilità. A seguito delle osservazioni ricevute, questa Autorità di Bacino aveva inviato al Ministero dell Ambiente delle prime controdeduzioni alle osservazioni degli Enti competenti in materia ambientale. Successivamente la Commissione Tecnica di Verifica dell impatto ambientale VIA VAS del Ministero (con nota prot. CTVA del 14/11/2014) aveva trasmesso alla Direzione generale per le Valutazioni Ambientali del medesimo Ministero il proprio parere favorevole, con raccomandazioni, all esclusione dalle procedure di VAS, con nota n CTVA del 31/10/2014 disponibile alla pagina assoggettabilita vas. 3

6 Obiettivi conseguiti durante le fasi di aggiornamento del Piano di Gestione Aggiornamento dei dati del contesto ambientale, pressioni e impatti sulla base dei risultati del monitoraggio condotto a partire dal 2010 dalla Regione Toscana e conseguente correzione/integrazione/calibrazione delle misure di Piano al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi di qualità; - Individuazione e calibrazione delle Key Type Measures (KTM), misure chiave individuate dall Unione Europea grazie all analisi dei Piani di Gestione delle Acque distrettuali prodotti nel primo ciclo pianificatorio di tutti i paesi e che devono essere contenute nel nuovo ciclo di pianificazione; - Individuazione della convergenza tra le Direttive 2000/60/CE e 2007/60/CE che si esplica soprattutto nella convergenza delle misure di Piano. La convergenza e sinergia delle misure per i Piani di Gestione delle Acque e Piano di Gestione Alluvione, determinante sia per l aspetto economico sia per l efficacia delle misure stesse, è stata evidenziata e resa coerente in entrambi i piani presentati; - Individuazione della convergenza e sinergia con altri piani e programmi è stata evidenziata nei confronti del PSR, dove è stata rilevata convergenza soprattutto con le misure inerenti la conservazione del suolo, il miglioramento della gestione degli input chimici e idrici, la gestione della risorsa idrica per scopi irrigui da parte delle aziende agricole e per il miglioramento della gestione e tutela della risorsa idrica; - Chiusura del processo di "partecipazione attiva" sulle parti interessate al riesame e all'aggiornamento del Piano di Gestione delle Acque che si è concluso con la presentazione a questa Autorità numerose osservazioni in parte recepite. - Redazione dell analisi economica sull utilizzo idrico ai sensi dell art. 5 della Direttiva 2000/60/CE che ha analizzato i costi finanziari, ambientali della risorsa sia in termini di costi efficacia (Articolo 5, Annex III) sia secondo il principio del recupero dei costi dei servizi idrici, inclusi i costi ambientali e della risorsa (Articolo 9, Annex III). L analisi economica ha consentito, secondo il principio dei costi sproporzionati e dell infattibilità tecnica, di prorogare al 2021 e al 2027 l obiettivo per alcuni corpi idrici e di mandare in deroga al 2021 alcuni corpi idrici in stato scarso e cattivo per i quali è accettabile il raggiungimento di un obiettivo inferiore rispetto al buono. Gli argomenti sopra elencati verranno dettagliati e approfonditi negli specifici documenti di Piano che seguiranno. Per motivi di semplicità di lettura l aggiornamento del Piano è stato impostato attraverso la modifica, ove possibile, dei documenti di Piano già prodotti. 4

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