Manipolazione del Fotoperiodo

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1 Manipolazione del Fotoperiodo Regione Lombardia Progetto LaStaBen Lunedì 4 marzo 2019 ore Agriturismo Villa Delizia, Via G. Marconi, 7 Mornico al Serio (BG)

2 La manipolazione del fotoperiodo, strumento per migliorare le performance produttive e riproduttive dell allevamento Page n. 2

3 L intensità (della luce) è una grandezza fotometrica e fisica il cui flusso emesso da una sorgente luminosa si misura in lumen Page n. 3

4 Il lux misura il flusso luminoso per unità di area ed è ormai il sistema di misura internazionale di riferimento. 1 lux = 1 lumen per m 2 Page n. 4

5 LUMEN Intensità luminosa percepita emessa da una sorgente luminosa Page n. 5

6 LUX Intensità luminosa apparente Page n. 6

7 Per meglio comprendere, si consideri che l intensità solare misurata in un ambiente raggiunge indicativamente i 400 lux Page n. 7

8 Ma perché oggi sempre più diventa importante valutare il livello dell intensità e la durata dell illuminazione in un ricovero zootecnico? Page n. 8

9 Perché è ormai scientificamente, oltre che sperimentalmente, provato come l intensità luminosa sia in grado di condizionare le performance sia produttive che riproduttive delle bovine da latte Page n. 9

10 Questo risultato si ottiene modificando il fotoperiodo degli animali allevati, intervenendo cioè sulla durata dell esposizione alla luce nelle 24 ore a determinati valori di intensità luminosa Page n. 10

11 Nello specifico va precisato che, ove possibile, è ideale differenziare le aree del ricovero zootecnico. I valori ideali di intensità luminosa si attestano sui 120 lux nelle aree di riposo, mentre devono avere valori fino a 200 lux nelle aree di alimentazione Page n. 11

12 Ove sia difficile ottenere questa differenziazione, si dovrà garantire un intensità luminosa pari a 150 lux minimo a 1,50 mt di altezza, cioè in corrispondenza dei fotorecettori delle retine, che tramite il tratto nervoso retinoipotalamico stimolano la ghiandola pineale Page n. 12

13 Per effetto dei livelli di intensità luminosa richiesti, si va ad inibire la formazione di melatonina, condizionando la biologia evolutiva dell animale che risulta «più sveglio». Page n. 13

14 Con la maggiore attività delle proprie funzioni biologiche, l animale si nutre di più e risulta più attivo con incrementi produttivi individuali testati fino a 2,50 kg di latte /gg oltre a un maggior livello riproduttivo, con notevoli incrementi di valore PR. Page n. 14

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16 Parlando di fotoperiodo, si è diviso il giorno in corto e lungo, dove per ogni giorno corto si intende un esposizione alla luce di 8 ore, mentre per giorno lungo l esposizione si deve protrarre fino ad almeno16 18 ore Page n. 16

17 Tale divisione si rende necessaria in quanto, cambiando drasticamente le esigenze fisiologiche delle vacche durante il periodo di lattazione rispetto a quelle della loro fase di asciutta, si è riscontrato sperimentalmente come le vacche debbano avere l effetto «giorno lungo» durante le fasi di lattazione e nelle fasi di steaming-up, mentre ideale sarebbe l effetto «giorno corto» nei prima 40 giorni di asciutta Page n. 17

18 La manipolazione del fotoperiodo con tale sequenza rappresenta la soluzione che in assoluto ottimizza le performance produttive e riproduttive delle vacche, con sicuro effetto positivo sulla produzione di latte (+6 10%), sulla fertilità (+%PR) e sul sistema immunitario in genere. Page n. 18

19 Se così grande attenzione va data all intensità della luce, non si può assolutamente trascurare la sua necessaria uniformità distributiva all interno del ricovero zootecnico, nonché l effetto cromatico Page n. 19

20 Essendo infatti i bovini animali discromatici, che vedono molto bene il giallo e quasi per nulla il rosso, diventa fondamentale che le lampade, che devono rappresentare la luce solare nelle 16/18 ore, siano di tonalità gialla e luce calda (cioè lampade LED a 3000 Kelvin), mentre le notturne dovranno essere lampade di tonalità rossa Page n. 20

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25 Considerando infine che le bovine vedono con un intensità di 5 lux, questa soglia dovrà essere considerata quella minima notturna per garantire, oltre alle ispezioni degli addetti di stalla, anche la movimentazione degli animali fra le varie aree funzionali del ricovero zootecnico, con possibile accesso senza vincoli al fronte di alimentazione e d abbeverata Page n. 25

26 A livello impiantistico, infine, si dovrà realizzare un uniforme distribuzione dei corpi illuminati, che dovranno avere differenti intensità e regolazioni dell angolazione, in funzione dell altezza e tipologia del fabbricato, oltre che della distribuzione planimetrica delle differenti aree funzionali destinate ad ospitare gli animali allevati. Page n. 26

27 Particolare interesse dovrà essere dato alle apparecchiature di controllo dell intero sistema in quanto specifici ricettori crepuscolari dovranno rilevare l intensità della luce esterna e trasmetterla al quadro di comando, che si preoccuperà di modulare l intensità della luce all interno del ricovero zootecnico al fine di garantire sempre i livelli ideali impostati ed i conseguenti vantaggi in termine di produttività e salute degli animali Page n. 27

28 Calcolo illuminotecnico con schema di valutazione delle lampade e conseguente verifica dei valori di intensità luminosa all interno del ricovero zootecnico Page n. 28

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31 Grazie a tutti per l attenzione! Giuseppe Volta PER INFORMAZIONI: info@rotaguido.it