ASSEMBLEA D AMBITO DEL DELIBERAZIONE N. /15

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1 CONSULTA D AMBITO PER IL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO CENTRALE FRIULI ASSEMBLEA D AMBITO DEL DELIBERAZIONE N. /15 Oggetto: Programma di attività della Consulta per atti e tempi in attuazione degli artt. 147 e 149 bis Decr. Lgs. 152/2006 come modificati dal D.L. 133/2014 convertito con modificazioni in L. 164/2014 L anno 2015 il giorno del mese di, alle ore, si è riunita in seconda convocazione presso il Consorzio Acquedotto Friuli Centrale Viale Palmanova, 192 Udine Sala polifunzionale Piano terra l Assemblea d Ambito come di seguito costituita: N. Composizione delle rappresentanze dell Assemblea Presenti Assenti 1 ZTO della Carnia 14, ZTO del Gemonese, Canal del Ferro e Valcanale 10, Aiello del Friuli 0, Aquileia 0, Artegna 0, Attimis 0, Bagnaria Arsa 0, Basiliano 0, Bertiolo 0, Bicinicco 0, Buja 0, Buttrio 0, Camino al Tagliamento 0, Campoformido 1, Campolongo al Torre - Tapogliano 0, Carlino 0, Cassacco 0, Castions di Strada 0, Cervignano del Friuli 1, Chiopris-Viscone 0, Cividale del Friuli 1, Codroipo 2, Colloredo di Monte Albano 0, Corno di Rosazzo 0, Coseano 0, Dignano 0, Drenchia 0, Faedis 0, Fagagna 0,

2 30 Fiumicello 0, Flaibano 0, Forgaria nel Friuli 0, Gemona del Friuli 1, Gonars 0, Grimacco 0, Latisana 1, Lestizza 0, Lignano Sabbiadoro 0, Lusevera 0, Magnano in Riviera 0, Majano 0, Manzano 1, Marano Lagunare 0, Martignacco 0, Mereto di Tomba 0, Moimacco 0, Mortegliano 0, Moruzzo 0, Muzzana del Turgnano 0, Nimis 0, Osoppo 0, Pagnacco 0, Palazzolo dello Stella 0, Palmanova 0, Pasian di Prato 1, Pavia di Udine 0, Pocenia 0, Porpetto 0, Povoletto 0, Pozzuolo del Friuli 1, Pradamano 0, Precenicco 0, Premariacco 0, Prepotto 0, Pulfero 0, Ragogna 0, Reana del Rojale 0, Remanzacco 0, Rive d'arcano 0, Rivignano 0, Ronchis Delega permanente al Vice Sindaco Andrea Casasola 0, Ruda 0, San Daniele del Friuli 1, San Giorgio di Nogaro 1, San Giovanni al Natisone 0, San Leonardo 0, San Pietro al Natisone 0, San Vito al Torre 0, San Vito di Fagagna 0, Santa Maria la Longa Delega permanente all Assessore Denis Dusso 0, Savogna 0, Sedegliano 0, Stregna 0, Taipana 0, Talmassons 0, Tarcento 1,

3 87 Tavagnacco 1, Teor 0, Terzo d'aquileia 0, Torreano 0, Torviscosa 0, Treppo Grande 0, Tricesimo 0, Trivignano Udinese 0, Udine 11, Varmo 0, Villa Vicentina 0, Visco 0, Provincia Udine 1, Totale 100 Assiste il Direttore ing. Massimo Canali. Sono, altresì presenti i seguenti componenti dell Organo di revisione: Cognome Nome Carica Presente Assente Minardi Roberto Presidente Revisori Ovan Sandra Revisore Ronchi Dino Revisore Il Presidente, dott. Ennio Scridel, constatata la regolare costituzione dell Assemblea, mette in discussione la proposta di delibera di cui all argomento segnato in oggetto sul quale, l Assemblea medesima, preso atto dei pareri di regolarità previsti dalla normativa vigente e conservati agli atti, adotta la seguente deliberazione: 3

4 L ASSEMBLEA DELLA CONSULTA D AMBITO PER IL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO CENTRALE FRIULI PREMESSO: che il è stato costituito il Consorzio di funzioni denominato Autorità d Ambito ATO Centrale Friuli mediante scrittura privata autenticata registrata presso l Ufficio del Registro di Udine il 02/11/2006 al nr Serie 2 Privati; che al , in conformità al combinato disposto dell art. 2 comma 186bis L. 191/2009 e delle successive proroghe disposte da ultimo con l art. 13, 2 comma D.L. 216/2011, sono venute a cessare le Autorità d Ambito Territoriali Ottimali e, quindi, anche l Autorità d Ambito Centrale Friuli; che a seguito dell art. 4 commi 44, 45 e 46 L.R. 22/2010 alle Autorità d Ambito soppresse sono subentrate le Consulte d Ambito per il servizio idrico integrato istituite con la richiamata normativa regionale per l attuazione delle medesime funzioni e con riferimento agli ambiti territoriali ottimali già previsti agli artt. 2 e 4 L.R. 13/05 che dette Consulte d Ambito, e quindi anche la Consulta d Ambito per il servizio idrico integrato dell ambito territoriale Centrale Friuli (CATO) subentrano in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi che facevano capo alle cessate Autorità d Ambito e quindi all Autorità d Ambito Centrale Friuli VISTO l art. 7, c.2 dello statuto dell AATO, il quale prevede che L'AATO subentra ai Comuni nell'esercizio delle funzioni amministrative a far data dalla deliberazione in tal senso dell'assemblea, come deliberato dall Assemblea con i propri provvedimenti in data , ed in particolare con l atto 38/10 per i Comuni assegnati in gestione a CAFC S.p.A.; VISTO l art. 16, c.2, lettera g) dello statuto dell AATO, il quale prevede che spetta al Consiglio di amministrazione l'adozione dei seguenti atti: le proposte all'assemblea degli atti di cui alle lettere da e) a n) e lett. p) del comma 2 dell'articolo 10; VISTE le attribuzioni di competenze in capo all Assemblea, ai sensi dell art.10, c.2, lettera e) del vigente statuto della Consulta; RICHIAMATO in particolare l art.10, c.2, lettera r) dello statuto di CATO, in base al quale è di competenza dell Assemblea "ogni altro provvedimento...demandato al suo voto dal Consiglio di Amministrazione" CONSIDERATO che l attività di CATO, ed ancor prima dell Autorità d Ambito cui CATO è succeduta, è stata scandita da deliberazioni assembleari con oggetto analogo a quello del presente atto, a partire dalla deliberazione assembleare dell Autorità , n. 10/2007, successivamente integrata con il proprio provvedimento n. 22/10 dd ; CONSIDERATO quanto segue: - ad oggi i soggetti affidatari (gestori salvaguardati) del servizio idrico integrato individuati da CATO, ciascuno operante su uno specifico territorio assegnato, sono CAFC SpA Acquedotto Poiana SpA Carniacque SpA CAP Camporosso; 4

5 - gli elementi caratterizzanti ciascun soggetto affidatario, dal punto di vista giuridico amministrativo, economico finanziario, gestionale operativo, storico, e la coerenza di ciascun affidamento assegnato furono a suo tempo oggetto di formale ricognizione, valutazione ed approvazione da parte di CATO (e sono al momento oggetto di verifica, come da prosieguo, per quanto riguarda Carniacque SpA); - a ciascun soggetto è stato formalmente affidato il servizio sul territorio di riferimento, e ciascuno è sottoscrittore di una convenzione con CATO, relativa agli obblighi ed ai diritti, nonché alle prerogative dell affidatario nello svolgimento dell attività di investimento e di esercizio; CONSIDERATO che, con riferimento al punto precedente, sono stati approvati e pubblicati sul sito di CATO i seguenti atti assembleari cui si rinvia: per CAFC SpA: 20/2007 dd ; 3/2008 dd ; 4/2008 dd , 23/08 dd , 36/08 dd , 39/08 dd , 10/09 dd , 16/09 dd , 26/09, 38/09, 38/10, 39/10, 41/10, 42/10, 43/10, 4/11, 5/11, 23/11, 41/11, 42/11, 43/11, 47/11, 17/12, 22/12, 16/13 per Acquedotto Poiana SpA: 20/2007 dd , 23/08 dd , 36/08 dd , 42/08 dd , 11/09 dd , 16/09 dd , 26/09, 34/09, 36/ 10, 39/10, 44/11, 21/12, 17/13 per Carniacque SpA: 20/2007 dd , 23/08 dd , 36/08 dd , 41/08 dd , 12/09 dd , 16/09 dd , 26/09, 36/09, 33/10, 35/10, 39/10, 45/11, 23/12, 14/13 per CAP Camporosso: 49/11; CONSIDERATO che, per ciascun soggetto gestore salvaguardato, la scadenza della convenzione con CATO risulta essere la seguente: - il per CAFC SpA; - il per Acquedotto Poiana SpA; - il per Carniacque SpA; - il per CAP Camporosso; RITENUTO auspicabile che anche prima delle scadenze sopra riportate si possa pervenire ad integrazioni societarie tra i gestori oggi salvaguardati, in particolare attraverso fusioni ex art.2501 e ss c.c., con il duplice obiettivo di: - perseguire in maniera graduale l integrazione gestionale nel territorio di competenza, in coerenza con i programmi, gli atti e l attività fin qui realizzati dall Ente d ambito, che, attraverso il superamento delle gestioni in economia e le aggregazioni societarie hanno all attualità consentito di raggiungere un primo risultato con la compresenza di tre enti gestori salvaguardati; - tutelare gli attuali livelli occupazionali delle società salvaguardate attivando nelle procedure di aggregazione le tutele previste dall art c.c.; VISTE le nuove norme in materia di servizio idrico introdotte dal DL 133 / 2014 convertito con modificazioni in Legge 164 / 2014 delle quali, ai fini della presente deliberazione, vanno evidenziate le novelle agli artt bis e 172 del D. Lgs. 152/2006; 5

6 CONSIDERATO che, con il provvedimento n. 127/2014 dd , il Consiglio di Amministrazione ha inteso affidare allo Studio Legale avv. Prof. Giuseppe Caia di Bologna l incarico per la redazione di un parere pro veritate, sugli atti e sui loro contenuti, che la Consulta d Ambito dovrà adottare in attuazione delle nuove norme introdotte dal D.L. 133/2014 convertito con modificazioni nella L. 164/2014, tra l altro al fine di garantire il rispetto del principio di unicità della gestione all interno dell ambito territoriale ottimale di riferimento; CONSIDERATI i contenuti del parere rilasciato dallo Studio Legale sopra indicato in data e acquisito al protocollo della Consulta al n. 291 dd ; CONSIDERATO che, come anticipato, sono in corso le verifiche di carattere economico finanziario patrimoniale sull attuale situazione di Carniacque SpA nell ambito delle funzioni assegnate alla Consulta dalla vigente convenzione (con particolare riferimento all art.12) di affidamento del servizio idrico integrato; CONSIDERATA, alla luce di quanto contenuto nel parere dello Studio Legale prof. avv. Giuseppe Caia e delle novità normative in esso evidenziate, la necessità per CATO di provvedere, entro il con propria deliberazione, all affidamento del servizio idrico integrato a favore del gestore unico sull intero ambito territoriale ottimale ai sensi degli artt. 147, 149bis, e 172 DLgs 152 / 2006, procedendo a quest ultimo fine a quanto segue: - individuazione del gestore unico d ambito; - fatte salve le verifiche in corso circa Carniacque SpA e le auspicabili integrazioni societarie tra i gestori, in particolare attraverso fusioni ex art.2501 e ss c.c., riconoscimento ex art.172, cc. 1 e 2 DLgs 152 / 2006 della prosecuzione delle gestioni salvaguardate diverse dal gestore unico sino alla scadenza naturale della salvaguardia, ai fini della successiva obbligatoria integrazione del servizio nel gestore unico d ambito, esclusa ogni proroga delle richiamate salvaguardie; - aggiornamento, ex art.149 DLgs 152 / 2006, del piano d ambito approvato con i propri provvedimenti dal n. 19/14 al 25/14 dd , ai fini di tener conto del principio di unicità del gestore del servizio idrico integrato, previsto dalla normativa vigente come recentemente modificata; - approvazione, ex art.34, c.20 DL 179 / 2012 e tenuto conto di quanto all art.3bis, c.1bis DL 138 / 2011 integrato dall art.1, c.609 e ss. Legge 190 / 2014, della relazione che accolga: o il modello di affidamento individuato per il gestore unico tra le seguenti alternative: società interamente pubblica in house; società mista pubblico privato con socio operatore; affidamento del servizio con procedura di evidenza pubblica; o la durata dell affidamento di cui sopra; o il confronto economico, di qualità del servizio, di efficienza, di costi / benefici a supporto del modello individuato; o il piano economico finanziario del gestore unico (asseverato da istituto di credito o società di revisione) per la durata di cui sopra, con dettaglio di costi, ricavi, finanziamenti, investimenti; 6

7 o nel caso di affidamento in house providing, sviluppo completo dello stato patrimoniale previsionale, con particolare riferimento al patrimonio netto ed all indebitamento verso terzi, con aggiornamento triennale; - indicazioni, ex art.172, c.5 DLgs 152 / 2006, relative agli accadimenti di fine affidamento, per le gestioni salvaguardate di cui sopra con particolare riferimento alle reti, agli impianti ed alle dotazioni infrastrutturali afferenti il servizio idrico integrato; - eventuale aggiornamento, ex art.150, c.1 DLgs 152 / 2006, delle convenzioni che regolamentano Il rapporto tra l'ente di governo dell'ambito ed il soggetto gestore del servizio idrico integrato, sulla base delle convenzioni tipo, con relativi disciplinari, [eventualmente] adottate da AEEGSI ; CONSIDERATO anche quanto contenuto nei verbali delle deliberazioni delle ZTO della Carnia e della Val Canale dd e tutte acquisite al protocollo CATO n. 348 dd ; RITENUTO, nella fase di attuazione dell art.147, c. 2-bis, prima parte DLgs 152 / 2006 (che recita Qualora l'ambito territoriale ottimale coincida con l'intero territorio regionale, ove si renda necessario al fine di conseguire una maggiore efficienza gestionale ed una migliore qualità del servizio all'utenza, è consentito l'affidamento del servizio idrico integrato in ambiti territoriali comunque non inferiori agli ambiti territoriali corrispondenti alle province o alle città metropolitane. di rappresentare ai competenti organi regionali l opportunità che dagli stessi vengano fatti propri i seguenti criteri ed indirizzi: - nell ipotesi di una futura normativa regionale che individui un ambito territoriale unico per il servizio idrico integrato, che venga prevista la salvaguardia dell affidamento del servizio per aree corrispondenti alle Province; - il riconoscimento da parte della Regione di due sub bacini idrogeologici, rispettivamente della zona montana e della bassa pianura a valle della linea delle risorgive definire nel redigendo Piano di Tutela delle Acque al fine di garantire anche piani tariffari agevolati; RILEVATO, stante l attuale quadro normativo, che risulta evidente la necessità per Carniacque SpA di avviare dei percorsi di verifica ed approfondimento volti a valutare la possibilità di aggregazioni societarie con il gestore CAFC SpA. L opportunità di avviare tali percorsi prima della scadenza naturale dell affidamento deriva proprio dal fatto di poter intavolare una trattativa non rigidamente ancorata alle previsioni legislative di regolazione di passaggio di affidamento, che potrebbero per assurdo non tutelare pienamente le esigenze del territorio montano. RITENUTO in particolare di auspicare che l Assemblea di Carniacque dia mandato al Consiglio di Amministrazione della stessa e ai rappresentanti delle ZTO di avviare un tavolo di confronto con il gestore CAFC SpA volto a valutare un percorso di aggregazione fra le due realtà societarie che comunque garantisca: 1. la gestione del servizio con la formula dell in-house providing e quindi il controllo dei Comuni sul futuro gestore unico 2. il mantenimento dell attuale struttura operativa a Tolmezzo 7

8 3. una rappresentanza del territorio montano negli organi societari e/o di controllo analogo del CAFC 4. il rimborso del credito vantato dei comuni nei confronti di Carnia Acque per rate mutui con tempistiche migliorative rispetto al piano di rientro già deliberato 5. riavvio degli investimenti previsti nel piano d ambito e per ora sospesi proprio in conseguenza del novellato quadro normativo 6. l adozione di un piano tariffario agevolato laddove la Regione dovesse riconoscere un sub bacino montano all interno del sub ambito attualmente perimetrato nella provincia udinese CONSIDERATO che: - l art.147, c. 2-bis seconda parte DLgs 152 / 2006, introdotta dal DL 133 / 2014, prevede che Sono fatte salve le gestioni del servizio idrico in forma autonoma esistenti nei comuni montani con popolazione inferiore a abitanti istituite ai sensi del comma 5 dell'articolo 148, - la norma fa riferimento all art.148, c.5 DLgs 152 / 2006, articolo abrogato dalla Legge 191 / 2009, come modificata dal DL 216 / 2011, c.5, norma la quale, prima dell abrogazione, prevedeva quanto segue: Ferma restando la partecipazione obbligatoria all'autorità d'ambito di tutti gli enti locali ai sensi del comma 1, l'adesione alla gestione unica del servizio idrico integrato e' facoltativa per i comuni con popolazione fino a abitanti inclusi nel territorio delle comunità montane, a condizione che gestiscano l'intero servizio idrico integrato, e previo consenso della Autorità d'ambito competente ; - che tra CATO e tre Comuni con popolazione inferiore a 1000 abitanti si è sviluppato un contenzioso che può essere riassunto come segue: a seguito delle deliberazioni dell Assemblea CATO n. 25/08 dd , si provvedeva di indicare ai comuni con popolazione fino a abitanti inclusi nel territorio delle comunità montane di obbligatoriamente mantenere o assumere la propria partecipazione societaria diretta nel soggetto gestore salvaguardato di riferimento, e di consentire a quest ultimo lo svolgimento del ciclo idrico integrato sul territorio comunale, non rilasciando l AATO in alcun caso il consenso di cui all art.148, c.5 DLgs 152 / 2006; con la deliberazione assembleari CATO n. 41/08 dd , si provvedeva ad approvare il definitivo passaggio di funzioni e trasferimento di attività dai Comuni all Autorità d Ambito Friuli Centrale, nonché all approvazione della convenzione tra l Autorità d Ambito Friuli Centrale ed il soggetto gestore salvaguardato CARNIACQUE S.p.A. ex artt. 16 e 17 L.R. 13/2005 e relativi allegati; i Comuni di Cercivento, Comeglians, Forni Avoltri e Ligosullo presentavano ricorso al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche (TSAP) per l annullamento delle predette deliberazioni e di ogni atto inerente e conseguente; il TSAP, con sentenze n. 136/2011 e n. 137/2011 depositate in Cancelleria in data , dichiarava, per entrambi i ricorsi, estinto il giudizio per intervenuta rinuncia al ricorso, condannando, in solido, i Comuni ricorrenti a rifondere all AATO tutte le spese e gli oneri processuali; in seguito il Comune di Comeglians rinunciava ad ulteriori azioni giudiziarie, mentre gli altri Comuni di Cercivento, Forni Avoltri e Ligosullo ricorrevano al TSAP per l annullamento della nota n. 162 del , con cui il 8

9 Presidente dell AATO Centrale Friuli confermava ai Comuni di Cercivento, Forni Avoltri e Ligosullo la necessità del passaggio di consegne, al soggetto salvaguardato Carniacque S.p.A., della gestione del servizio idrico integrato nei loro territori comunali, nonché della nota AATO n. 503 del ed ogni atto presupposto, connesso o conseguente; il TSAP, con sentenza n. 153/2012 depositata in Cancelleria in data , dichiarava inammissibile il ricorso presentato condannando, in solido, i tre Comuni ricorrenti a rifondere all AATO tutte le spese e gli oneri processuali; sempre dai Comuni di Cercivento, Forni Avoltri e Ligosullo è stato presentato ricorso in Cassazione per l annullamento della sentenza n. 153/2012 sopra richiamata; con successiva sentenza della Corte di Cassazione sezioni unite n /2014 pubblicata in data , è stato rigettato il successivo ricorso, con la condanna dei ricorrenti in solido al pagamento delle spese di giudizio liquidate in complessivi e 4.500,00 oltre agli accessori di legge, presentato dai Comuni ricorrenti la sentenza del TSAP sopra indicata; in data il Comune di Cercivento trasmetteva l istanza prot. 3386, inviata anche a nome dei Comuni di Ligosullo e Forni Avoltri, acquisita al protocollo della Consulta al n dd con cui chiedeva l autorizzazione almeno in via transitoria e fino al chiarimento del quadro legislativo nazionale e regionale in materia a poter proseguire la gestione del Sistema Idrico Integrato secondo le modalità dell attuale gestione ; CATO, come disposto dalla delibera del CdA n. 107/14 dd , con nota prot dd , considerato il passaggio in giudicato della sentenza del TSAP n. 153/2012, ha comunicato la irricevibilità/inammissibilità di ogni ulteriore istanza autorizzativa alla gestione del servizio, per intervenute inoppugnabilità dei precedenti provvedimenti ed in particolare del provvedimento Assembleare n. 25/08 dd e coerentemente al nuovo assetto normativo introdotto con l art. 147 comma 2 D.Lgs. 152/2006, novellato dalla L. 164/2014, ha invitato l Ente gestore Carniacque S.p.A. a prendere possesso degli impianti e ad assumere la gestione del servizio stesso nei Comuni di Cercivento, Forni Avoltri e Ligosullo entro e non oltre il ; i Comuni di Cercivento, Forni Avoltri e Ligosullo, con ricorso ex art. 143 R.D. 1775/1933 hanno adito, con atto notificato a CATO in data e acquisito al n. 63 di protocollo, il TSAP per l annullamento, previa sospensione degli effetti, della delibera del CdA della Consulta d Ambito n. 107/14 dd , della nota prot dd e di ogni ulteriore atto presupposto connesso e consequenziale; RILEVATO, quindi che alla luce di quanto sopra esposto e conseguentemente alle sentenze pronunciate dal Giudice di merito e da quello di legittimità sopra descritte, all interno dell Ambito Centrale Friuli non sussistono casi di comuni con popolazione fino a abitanti, inclusi nel territorio delle comunità montane, che gestiscono l'intero servizio idrico integrato a fronte del previo consenso di CATO (ed ancor prima dell Autorità d'ambito cui CATO è succeduta), o comunque a fronte di convenzioni, accordi, atti di consenso stipulati con AATO / CATO; 9

10 VISTA la deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 12/15 dd che adotta il presente provvedimento ACQUISITO il parere di regolarità tecnica ex art.49 DLgs 267 / 2000; VISTO lo Statuto della CATO; VISTI il DLgs 267 / 2000, la LR 1 / 2006 e la LR 13 / 2005; All. dei voti espressi in modo palese DELIBERA a) di precisare che: - ad oggi i soggetti affidatari (gestori salvaguardati) del servizio idrico integrato individuati da CATO, ciascuno operante su uno specifico territorio assegnato, sono CAFC SpA Acquedotto Poiana SpA Carniacque SpA CAP Camporosso - ciascun soggetto è sottoscrittore di una convenzione con CATO, relativa agli obblighi ed ai diritti, nonché alle prerogative dell affidatario nello svolgimento dell attività di investimento e di esercizio - per ciascun soggetto gestore salvaguardato, la scadenza della convenzione con CATO risulta essere la seguente: - il per CAFC SpA; - il per Acquedotto Poiana SpA; - il per Carniacque SpA; - il per CAP Camporosso b) di prendere atto che sono in corso verifiche di carattere economico finanziario patrimoniale sull attuale situazione di Carniacque SpA nell ambito delle funzioni assegnate alla Consulta dalla vigente convenzione (con particolare riferimento all art.12) di affidamento del servizio idrico integrato; c) di prendere atto delle nuove norme in materia di servizio idrico introdotte dal DL 133 / 2014 convertito con modificazioni in Legge 164 / 2014 delle quali, ai fini della presente deliberazione, vanno evidenziate le novelle agli artt bis e 172 del D.Lgs. 152/2006; d) di acquisire e condividere i contenuti del parere richiesto allo Studio Legale prof. avv. Giuseppe Caia con provvedimento del CDA n. 127/2014 dd , rilasciato in data e acquisito al protocollo della Consulta al n. 291 dd , ai fini del necessario supporto a CATO con riferimento alla rilevante evoluzione normativa di cui al punto precedente ed alla relativa attuazione; 10

11 e) di provvedere, entro il con propria deliberazione, all affidamento del servizio idrico integrato a favore del gestore unico sull intero ambito territoriale ottimale ai sensi degli artt. 147, 149bis, e 172 DLgs 152 / 2006, procedendo a quest ultimo fine a quanto segue: - individuazione, del gestore unico d ambito; - fatte salve le verifiche in corso circa Carniacque SpA e le auspicabili integrazioni societarie tra i gestori, in particolare attraverso fusioni ex art.2501 e ss c.c., riconoscimento ex art.172, cc. 1 e 2 DLgs 152 / 2006 della prosecuzione delle gestioni salvaguardate diverse dal gestore unico sino alla scadenza naturale della salvaguardia, ai fini della successiva obbligatoria integrazione del servizio nel gestore unico d ambito, esclusa ogni proroga delle richiamate salvaguardie; - aggiornamento, ex art.149 DLgs 152 / 2006, del piano d ambito approvato con i propri provvedimenti dal n. 19/14 al 25/14 dd , ai fini di tener conto del principio di unicità del gestore del servizio idrico integrato, previsto dalla normativa vigente come recentemente modificata; - approvazione, ex art.34, c.20 DL 179 / 2012 e tenuto conto di quanto all art.3bis, c.1bis DL 138 / 2011 integrato dall art.1, c.609 e ss. Legge 190 / 2014, della relazione che accolga: o il modello di affidamento individuato per il gestore unico tra le seguenti alternative: società interamente pubblica in house; società mista pubblico privato con socio operatore; affidamento del servizio con procedura di evidenza pubblica; o la durata dell affidamento di cui sopra; o il confronto economico, di qualità del servizio, di efficienza, di costi / benefici a supporto del modello individuato; o il piano economico finanziario del gestore unico (asseverato da istituto di credito o società di revisione) per la durata di cui sopra, con dettaglio di costi, ricavi, finanziamenti, investimenti; o nel caso di affidamento in house providing, sviluppo completo dello stato patrimoniale previsionale, con particolare riferimento al patrimonio netto ed all indebitamento verso terzi, con aggiornamento triennale; - indicazioni, ex art.172, c.5 DLgs 152 / 2006, relative agli accadimenti di fine affidamento, per le gestioni salvaguardate di cui sopra con particolare riferimento alle reti, agli impianti ed alle dotazioni infrastrutturali afferenti il servizio idrico integrato; - eventuale aggiornamento, ex art.150, c.1 DLgs 152 / 2006, delle convenzioni che regolamentano Il rapporto tra l'ente di governo dell'ambito ed il soggetto gestore del servizio idrico integrato, sulla base delle convenzioni tipo, con relativi disciplinari, [eventualmente] adottate da AEEGSI ; f) di rappresentare ai competenti organi regionali, nella fase di attuazione dell art.147, c. 2-bis prima parte DLgs 152 / 2006, l opportunità che dagli stessi vengano fatti propri i seguenti criteri ed indirizzi: - nell ipotesi di una futura normativa regionale che individui un ambito territoriale unico per il servizio idrico integrato, che venga prevista la salvaguardia dell affidamento del servizio per aree corrispondenti alle Province; 11

12 - il riconoscimento da parte della Regione di due sub bacini idrogeologici, rispettivamente della zona montana e della bassa pianura a valle della linea delle risorgive definire nel redigendo Piano di Tutela delle Acque al fine di garantire anche piani tariffari agevolati; g) di considerare che, stante l attuale quadro normativo, che risulta evidente la necessità per Carniacque SpA di avviare dei percorsi di verifica ed approfondimento volti a valutare la possibilità di aggregazioni societarie con il gestore CAFC SpA. L opportunità di avviare tali percorsi prima della scadenza naturale dell affidamento deriva proprio dal fatto di poter intavolare una trattativa non rigidamente ancorata alle previsioni legislative di regolazione di passaggio di affidamento, che potrebbero per assurdo non tutelare pienamente le esigenze del territorio montano. h) di auspicare che l Assemblea di Carniacque dia mandato al Consiglio di Amministrazione della stessa e ai rappresentanti delle ZTO di avviare un tavolo di confronto con il gestore CAFC SpA volto a valutare un percorso di aggregazione fra le due realtà societarie che comunque garantisca: 1. la gestione del servizio con la formula dell in-house providing e quindi il controllo dei Comuni sul futuro gestore unico 2. il mantenimento dell attuale struttura operativa a Tolmezzo 3. una rappresentanza del territorio montano negli organi societari e/o di controllo analogo del CAFC 4. il rimborso del credito vantato dei comuni nei confronti di Carnia Acque per rate mutui con tempistiche migliorative rispetto al piano di rientro già deliberato 5. riavvio degli investimenti previsti nel piano d ambito e per ora sospesi proprio in conseguenza del novellato quadro normativo 6. l adozione di un piano tariffario agevolato laddove la Regione dovesse riconoscere un sub bacino montano all interno del sub ambito attualmente perimetrato nella provincia udinese i) di demandare al Consiglio di Amministrazione e agli uffici della Consulta la predisposizione degli atti inerenti e conseguenti l attuazione del presente provvedimento ed in particolare l adozione dell atto deliberativo previsto dal novellato art comma Decr.Lgs. 152/2006 da sottoporre all esame e all approvazione dell Assemblea entro il termine perentorio del ; j) di dare atto che all interno dell Ambito Centrale Friuli non sussistono casi di comuni con popolazione fino a abitanti, inclusi nel territorio delle comunità montane, che gestiscono l'intero servizio idrico integrato a fronte del previo consenso di CATO (ed ancor prima dell Autorità d'ambito cui CATO è succeduta), o comunque a fronte di convenzioni, accordi, atti di consenso stipulati con AATO / CATO; k) di dichiarare, con successiva separata votazione unanime espressa per alzata di mano, il presente atto immediatamente eseguibile ai sensi dell art. 1 c. 19 della L.R. 21/

13 Il Presidente comunica che hanno votato a favore, computando fra questi i Comuni delle ZTO, n.. componenti che corrispondono ad un totale di quote pari al..% dell Assemblea. Il presente provvedimento è stato, quindi, approvato con le maggioranze richieste all art. 12, comma 3 dello statuto trattandosi di materia disciplinata dall art. 12, comma 2 L.R. 13/05 che, quindi, necessita per la sua approvazione della maggioranza dei componenti determinata sia in termini di rappresentanza di cui all art. 11, commi 8 e 9 della L.R. 13/05 sia in termini di numero degli Enti così come previsto all art. 11 comma 5 lett. a) della L.R. stessa. L approvazione, pertanto, è da considerarsi efficacie e produttiva di effetti. Letto, approvato e sottoscritto. IL DIRETTORE (ing. Massimo Canali) IL PRESIDENTE (dr. Ennio Scridel) 13

14 CONSULTA D AMBITO PER IL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO CENTRALE FRIULI PROPOSTA DI DELIBERAZIONE PER L ASSEMBLEA DELLA CONSULTA D AMBITO OGGETTO: Programma di attività della Consulta per atti e tempi in attuazione degli artt. 147 e 149 bis Decr. Lgs. 152/2006 come modificati dal D.L. 133/2014 convertito con modificazioni in L. 164/2014 TIPO ATTO: TIPO VOTAZIONE: IMMEDIATA ESECUZIONE: Delibera di Assemblea voto palese si VISTO IL RELATORE (Dr. Ennio Scridel) Parere favorevole ai sensi dell'art. 49, c. 1 del D.Lgs. 267/2000. IL DIRETTORE (ing. Massimo Canali) OSSERVAZIONI IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO (dott. Mauro Ballarin) 14

15 ATTESTAZIONE DI PUBBLICAZIONE (Non immediatamente esecutiva) Si certifica che la presente deliberazione è stata affissa all Albo pretorio il.. ove è rimasta per 15 giorni consecutivi e precisamente fino al ai sensi dell art. 1, comma 15, della Legge Regionale 11/12/2003, n. 21. Lì IL RESPONSABILE DELLA PUBBLICAZIONE (ing. Massimo Canali) ATTESTAZIONE DI PUBBLICAZIONE (Immediatamente esecutiva) La presente deliberazione è stata dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi dell art.1, comma 19, della Legge Regionale n.21/2003. Si attesta che la presente deliberazione oggi.. viene affissa all Albo pretorio ove vi rimarrà a tutto il... Lì IL RESPONSABILE DELLA PUBBLICAZIONE (ing. Massimo Canali) 15

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