Regolamento CE 1272/2008 (CLP)

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1 Regolamento CE 1272/2008 (CLP) Il nuovo regolamento su etichettatura e classificazione Santa Croce sull Arno, 27 giugno 2011

2 Il Reg. 1272/2008/CE Scopo Armonizzare il sistema di classificazione ed etichettatura nel rispetto del testo GHS-ONU modificare il meno possibile il sistema attuale creare un nuovo aggiornato inventario delle sostanze e della loro etichettatura CLP = Classification,Labelling and Packaging of substances and mixtures In vigore da Periodo transitorio 20 gennaio

3 Cos è GHS Globally Harmonized System of Classification and Labbelings Sistema globale armonizzato per la classificazione e l etichettatura dei prodotti chimici Programma volontario mondiale elaborato dalle Nazioni Unite (1992) Scopo protezione della salute dell'uomo e dell'ambiente libera circolazione delle sostanze, delle miscele e degli articoli

4 Perché il GHS

5 Il Reg. 1272/2008/CE ARMONIZZA i criteri di classificazione e le norme di etichettatura ed imballaggio per tutte le norme correlate PRESCRIVE OBBLIGHI in materia di classificazione, etichettatura ed imballaggio immesse sul mercato o soggette a registrazione o notifica STABILISCE un elenco di sostanze con classificazione ed etichettatura armonizzata (allegato VI) ISTITUISCE l inventario delle sostanze che contiene gli elementi di classificazione ed etichettatura (ex Titolo XI REACh)

6 Il Reg. 1272/2008/CE Campo di applicazione sostanze e miscele classificate come pericolose senza limiti di quantità prodotte Cosa comporta la riclassificazione delle sostanze e delle miscele; la riformulazione delle Schede Dati di Sicurezza (SDS) e delle etichette di pericolo Sostituisce Direttiva 67/548/CEE (Sostanze Pericolose) Direttiva 1999/45/CE (Preparati Pericolosi)

7 Il sistema UE Dal 2006 Regolamento REACH Non includeva i criteri di classificazione ed etichettatura, che fanno ancora riferimento alle dir. 67/548/CEE e 1999/45/CE 2009 Regolamento CLP 2010 Regolamento 453/2010 SDS - All. 2

8 Il sistema UE Interazioni tra REACH e CLP REACH Inventario sostanze immesse sul mercato in quantità > 1 ton La trasmissione delle informazioni nella catena di fornitura Scenari di esposizione Sostanze pericolose CLP Classificazione di sostanze e miscele pericolose Etichettatura e imballaggio SDS Scheda Dati di Sicurezza

9 Il Reg. 1272/2008/CE Periodo di transizione SOSTANZE MISCELE 2 anni (1 dicembre 2010) altri 4.5 anni (1 giugno 2015) Dal 1 dicembre giugno 2015 SOSTANZE: Sistema doppio - EU/CLP obbligatorio MISCELE: EU obbligatorio CLP facoltativo Dal 1 giugno 2015 nuova C&L a regime

10 CLP SCADENZE 1/12/2010 1/12/2012 1/06/2015 1/06/2017 Tutte le sostanze CLP + DSP CLP CLP Immesse sul mercato DSP CLP prima del 1/12/2010 Tutte le miscele DPP CLP Immesse sul mercato prima del 1/06/2015 DPP CLP Obblighi Classificazione Etichettatura, imballaggio Classificazione, etichettatura, imballaggio Etichettatura, imballaggio DSP DPP Direttiva 67/548/CEE (Sostanze) Direttiva 1999/45/CE DPP

11 CLP-REACh Scadenze

12 Il Reg. 1272/2008/CE Concetti chiave Classificazione (Titolo II) Categorie di pericolo si riferiscono alle intrinseche caratteristiche di sostanze/miscele Etichettatura (Titolo III) Informazione di base che traduce in termini schematici le categorie di pericolo Nuove classificazioni più restrittive Numero aggiuntivo di categorie di pericolosità

13 Il Reg. 1272/2008/CE Il nuovo regolamento coinvolge inoltre più o meno direttamente alcune normative correlate a: agenti chimici nei luoghi di lavoro industrie a rischio di incidente rilevante emissioni in atmosfera e composti organici volatili scarichi idrici classificazione dei Rifiuti normativa antincendio

14 Il Reg. 1272/2008/CE Cosa cambia Denominazione ed etichettatura DSP / DPP Preparati Simboli Frasi di rischio R Consigli di prudenza S CLP Miscele Pittogrammi Avvertenze Indicazioni di pericolo H Consigli di prudenza P

15 Il Reg. 1272/2008/CE Cosa cambia Criteri di classificazione DSP / DPP CLP - valori limite per la tossicità acuta orale, cutanea e inalatoria - categorie per la corrosione cutanea, in funzione del tempo di esposizione - soglie di temperatura per i liquidi infiammabili - il metodo per la classificazione delle miscele

16 CLP - Cosa cambia Classificazione dei pericolo (Titolo II - All.1) Pericoli FISICI Pericoli per la SALUTE Pericoli per l AMBIENTE 16 classi 10 classi 1+1* classi Categorie (sottoclassi) Categorie diff. Via d esposizione Categorie * Pericolo per lo strato di ozono (classe aggiuntiva CE)

17 Il Reg. 1272/2008/CE Classe di pericolo: la natura del pericolo fisico, per la salute o l ambiente Categoria di pericolo: la suddivisione interna a ciascuna classe di pericolo, sulla base dei criteri di classificazione, che specifica la gravità del pericolo. Per taluni pericoli, la suddivisione comprende anche sottocategorie Es. Liquidi inf. 1 Liquidi inf. 2 Liquidi inf. 3 Es. Cancerogeno 1A Cancerogeno 1B Cancerogeno 2

18 CLP - PERICOLI FISICI

19 CLP - PERICOLI PER LA SALUTE

20 CLP - PERICOLI PER L AMBIENTE Ambiente Pericoloso per lo strato di ozono

21 CLP - ETICHETTATURA Nuova Etichetta (All. 1-2) Identificazione fornitore Identificazione prodotto Avvertenza Indicazioni di pericolo Consigli di prudenza Quantità

22 CLP - ETICHETTATURA Deve essere etichettata ogni sostanza o miscela contenuta in un imballaggio se: è classificata come pericolosa; è una miscela contenente una o più sostanze classificate come pericolose in concentrazioni superiori a una determinata soglia; si tratta di un articolo esplosivo L etichetta deve essere Unica Nella lingua del Paese di immissione sul mercato Scritte in posizione orizzontale quando la confezione è riposta normalmente aggiornate entro 18 mesi in caso di aggravio di informazioni

23 CLP - ETICHETTATURA Pittogrammi

24 CLP - ETICHETTATURA Pittogrammi Nuovo design per i simboli esistenti

25 CLP - ETICHETTATURA Pittogrammi Nuovi Gas sotto pressione Indica le categorie di rischio più basse Cancerogeno, mutageno, tossico per la riproduzione, tossico per organi bersaglio

26 CLP - ETICHETTATURA Pittogrammi - Ordine di precedenza Esiste un ordine di precedenza dei pittogrammi (art. 26). Per ogni classe di pericolo si riporta solo il pittogramma indicante il pericolo più grave.

27 CLP - ETICHETTATURA Avvertenza (Signal word) PERICOLO (Danger) indicare nel caso di sostanze pericolose oppure ATTENZIONE (Warning) indicare nel caso di sostanze con pericoli poco significativi Ordine di precedenza: Pericolo Attenzione

28 CLP - ETICHETTATURA Indicazioni di pericolo (All. III) (Hazard statements) Nuova codifica e formulazioni delle ex frasi di rischio H (o EUH) + n frase codificata es. H300 = Letale se ingerito Ordine di precedenza: Il Regolamento prescrive che si riportino tutte le indicazioni, salvo evidenti ripetizioni o ridondanze.

29 CLP - ETICHETTATURA Indicazioni di pericolo (All. III) (Hazard statements) Numero progressivo del gruppo H226 Liquido e vapori infiammabili Gruppi di pericolo: 2. Pericoli fisici (28 ) 3. Pericoli per la salute (29) 4. Pericoli per l ambiente (5)

30 CLP - ETICHETTATURA Indicazioni di pericolo (All. III) (Supplemental Hazard statements) Vecchia numerazione frase R EUH203 Contiene Cromo (VI). Può provocare reazione allergica Gruppi di pericolo: 0. Indicazioni di pericolo supplementare derivate da DSP o DPP 2. Indicazioni di pericolo per particolari sostanze e miscele 401 Per evitare rischi per la salute umana e per l'ambiente, seguire le istruzioni per l'uso

31 CLP - ETICHETTATURA Consigli di prudenza (All. IV) (Precautionary statements) Nuova codifica e formulazioni dei consigli di prudenza P + n frase codificata P211 = non esporre i vapori a fiamma o ad altre fonti di ignizione

32 CLP - ETICHETTATURA Consigli di prudenza (All. IV) Numero progressivo del gruppo P310 Contattare immediatamente un centro antiveleni o un medico Gruppi consigli di prudenza : 1. generale 2. Prevenzione 3. Reazione 4. Conservazione 5. Smaltimento Da riportarsi in quest ordine senza riportare consigli palesemente superflui

33 CLP - ETICHETTATURA Identificatore del prodotto SOSTANZE MISCELE Identità chimica - denominazione e numero di identificazione (all.vi o inventario classificazioni) - numero CAS e denominazione IUPAC ( o altra denominazione riconosciuta; - se il numero CAS non esiste, denominazione figurante nella nomenclatura IUPAC o un altra denominazione riconosciuta Componenti pericolosi Sostanze che contribuiscono alla classificazione di pericolosità per la salute, non per pericoli chimico-fisici e per l ambiente. Informazioni riservate: dovrà essere richiesta specifica autorizzazione

34 CLP - PERICOLI FISICI Liquidi infiammabili CRITERI DI CLASSIFICAZIONE CATEGORIA PUNTO DI INFIAMMABILITA PUNTO DI EBOLLIZIONE 1 < 23 C 35 C 2 < 23 C > 35 C 3 23 C 60 C

35 CLP - PERICOLI FISICI Liquidi infiammabili CRITERI DI CLASSIFICAZIONE 60 DSP CLP R10 F / R11 F+ /R12 Cat.1 Cat.3 Cat.2 Punto di infiammabilità Punto di ebollizione

36 CLP - Elementi etichetta Liquidi infiammabili

37 CLP - PERICOLI PER LA SALUTE E PER L AMBIENTE Tossicità acuta CLASSIFICAZIONE T+ T Xn DSP Cat. 1 Cat. 2 Cat. 3 Cat. 4 CLP Tossicità acuta orale dermica inalatoria

38 CLP - PERICOLI PER LA SALUTE E PER L AMBIENTE Tossicità acuta CRITERI DI CLASSIFICAZIONE Via di esposizione Categoria 1 Categoria 2 Categoria 3 Categoria 4 DL 50 orale ATE < 5 5 < ATE < < ATE < < ATE < 2000 DL 50 dermica ATE = < ATE < < ATE < < ATE < 2000 Gas (ppm volume) ATE < < ATE < < ATE < < ATE < Vapori (mg/l) Polveri e nebbie (mg/l) ATE < < ATE < < ATE < < ATE < 20.0 ATE < < ATE < < ATE < < ATE < 5.0 ATE = acute toxicity estimate

39 CLP - PERICOLI PER LA SALUTE E PER L AMBIENTE Tossicità acuta

40 CLP - PERICOLI PER LA SALUTE E PER L AMBIENTE Tossicità orale acuta Classificazione Categoria 1 Categoria 2 Categoria 3 Categoria 4 Consigli di prudenza preventivi P264 P270 P264 P270 P264 P270 P264 P270 Consigli di prudenza di pronto intervento Consigli di prudenza di immagazzinamento P301 + P310 P321 P330 P301 + P310 P321 P330 P301 + P310 P321 P330 P405 P405 P405 P301 + P312 P330 Consigli di prudenza per lo smaltimento P501 P501 P501 P501

41 CLP - ETICHETTATURA MISCELE Se disponibili i dati si classificano direttamente Se vi sono miscele simili si utilizzano i principi di estrapolazione Per alcune classi, formule e valore soglia Es. Tossicità acuta ATE = acute toxicity estimate (DL50, CL 50 ecc.)

42 CLP - ETICHETTATURA MISCELE Limiti di concentrazione, valori soglia e fattori M I limiti di concentrazione specifici e i limiti di concentrazione generici sono limiti assegnati a una sostanza che indicano una soglia alla quale o al di sopra della quale la presenza di tale sostanza in un'altra sostanza o in una miscela come impurezza, additivo o singolo componente identificato determina la classificazione della sostanza o miscela come pericolosa. I fattori M sono dei fattori moltiplicativi, stabiliti dai fabbricanti, dagli importatori e dagli utilizzatori a valle, che si applicano alla concentrazione di una sostanza classificata come pericolosa per l ambiente acquatico, tossicità acuta cat. 1, tossicità cronica cat.2, per determinare la classificazione della miscela in cui la sostanza è presente. Valore soglia: soglia di ogni impurezza, additivo o singolo costituente classificati presenti in una sostanza o in una miscela al di sopra della quale la loro presenza è presa in considerazione per determinare se la sostanza o la miscela debba essere classificata;

43 CLP - ETICHETTATURA MISCELE Generici Valore soglia Specifici Inferiori ai limiti di concentrazione generici

44 REGOLAMENTO 1872/2008 & LEGISLAZIONE A VALLE Normativa in materia di salute e sicurezza in ambiente di lavoro Normativa ambientale

45 Impatti diretti LEGISLAZIONE A VALLE Ambiente di lavoro D.Lgs. 81/2008 Titolo IX - Analisi e valutazione del rischio fatta sulla base di etichettatura e frasi R - Difformità in relazione alle definizione di agenti chimici Impatti indiretti - Eventualità di nuove analisi dell esposizione ai lavoratori ad agenti chimici - Necessità di informare e formare il personale sui nuovi criteri di classificazione ed etichettatura - Nuove SDS

46 LEGISLAZIONE A VALLE La valutazione del rischio chimico sarà comunque un aspetto da tenere attentamente monitorato anche perché l implementazione del REACh potrà comportare modifiche alla classificazione delle sostanze, quindi delle miscele con il conseguente obbligo dell aggiornamento della valutazione del rischil chimicop - Aggiornamento segnaletica Ambiente di lavoro D.Lgs. 81/2008 Titolo IX D.Lgs. 81/2008 Titolo V

47 LEGISLAZIONE A VALLE Ambiente di lavoro Protezione dei giovani sul lavoro (minori) D.Lgs. 345/99 (art. 8 - All. I pt I) a) sostanze e preparati classificati tossici (T), molto tossici (T+), corrosivi (C), esplosivi (E) o estremamente infiammabili (F+)...; b) sostanze e preparati classificati nocivi (Xn).. Omissis.. comportanti uno o piu' rischi descritti dalle seguenti frasi: R39, R40, R42, R43, R46, R48, R60, R61 c) sostanze e preparati classificati irritanti (Xi) e comportanti uno o piu' rischi descritti dalle seguenti frasi: R42, R43 d) sostanze e preparati cancerogeni e mutageni; e) piombo e composti; f) amianto.

48 LEGISLAZIONE A VALLE Ambiente di lavoro Lavoratrici gestanti, puerpere e in allattamento D.Lgs. 151/2001 (art. 7, All. B) Art. 7 Comma 2 - Tra i lavori pericolosi, faticosi ed insalubri sono inclusi quelli che comportano il rischio di esposizione agli agenti ed alle condizioni di lavoro, indicati nell'elenco di cui all'allegato B. Tra cui: agenti citati nel D.Lgs.345/99

49 LEGISLAZIONE A VALLE Di norma i decreti autorizzativi non si basano sulla classificazione. Nel CLP comunque cambiano le soglie per definire l infiammabilità sia rispetto al precedente sistema, sia rispetto alle norme italiane di prevenzione incendi. Può rendersi necessaria l integrazione dei piani di emergenza. Impatto basso Prevenzione incendi

50 Regolamento CE 1272/2008 (CLP) Ricadute sulla legislazione ambientale S.Croce S/A 27/06/2011

51 Dir 67/548/CEE e 1999/45/CE Il Reg CLP: sostituisce le direttive in materia di classificazione, etichettatura, imballaggio di sostanze e miscele pericolose ha abrogato all.i della Dir 67/548/CE, sostituendolo con la Tab. 3.2 l eliminazione di alcune soglie di concentrazione per la classificazione delle miscele ne ha modificato la classificazione (es soluzioni diluite di sostanze per cui è stato eliminato il limite di concentrazione ora sono pericolose)

52 D.Lgs 334/1999 e sm.i (Seveso) La Seveso impone regole di sicurezza per gli stabilimenti che producono determinate sostanze pericolose (T+, T, O, E; R2 e R3) ecc. Il CLP definisce nuove regole per la classificazione delle sostanze e delle miscele pericolose, quindi la Seveso subirà modifiche nel campo di applicazione Data la complessità del problema, la CE ha attivato un gruppo di lavoro presso il JRC di Ispra, con l obiettivo di evitare un ampliamento della lista delle sostanze al momento inserite

53 Rifiuti: D.Lgs 205/2010 Classificazione dei rifiuti (allegati D ed I) Nell ambito dei criteri di attribuzione di pericolosità dei rifiuti, nel caso in cui il rifiuto abbia un Codice CER specchio, devono essere considerate anche le seguenti caratteristiche di pericolo, in precedenza escluse: H1-esplosivo H2-comburente H9-infettivo H12-rifiuti che a contatto acqua, aria, acido sprigionano gas tossico o molto tossico H13-sensibilizzante H14-ecotossico

54 Rifiuti: D.Lgs 205/2010 H14-ecotossico Il fatto che un rifiuto sia ecotossico non implica che sia pericoloso, ovvero, se è classificato H14 non è pericoloso, a meno che la sostanza che lo rende H14 sia anche pericolosa

55 Rifiuti: D.Lgs 205/2010 L allegato D non riporta specifiche soglie di concentrazione per le sostanze che possono determinare le caratteristiche di pericolosità E plausibile ritenere che debbano essere utilizzati i criteri applicati alle sostanze e alle loro miscele, in parallelo a quanto succede nel CLP a seguito della variazione di classificazione della pericolosità di una sostanza dovrebbe variare anche la classificazione del rifiuto

56 Emissioni: D Lgs Anche in questo caso non ci sono riferimenti diretti alla E possibile che si rivedano le classi di COV previste dal D.Lgs parte V, a fronte di eventuale variazione di classe di pericolosità dei COV. In particolare, il decreto 152 stabilisce specifiche disposizioni e limitazioni a: sostanze o preparati classificati come cancerogeni, mutageni, tossici per la riproduzione (R45, R46, R49, R60, R61) a causa del loro tenore in COV. In caso di variazione di classificazione di un COV a una delle classi sopra elencate (o loro corrispondente frase H), dovranno essere applicate le relative disposizioni effluenti gassosi che emettono COV alogenati ai quali sono state assegnate frasi di rischio R40, R68.

57 Acque: D Lgs Anche in questo caso non ci sono riferimenti alla 1272.

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