Facoltà di Economia e Commercio
|
|
- Daniela Ventura
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Facoltà di Economia e Commercio Una analisi comparata degli obiettivi dei Piani Sanitari e Socio Sanitari delle Regioni e delle Province Autonome : di: Eleonora Todini (*) (*) Il presente contributo e tratto dalla tesi di Laurea : Politiche Socio Sanitarie per la non autosufficienza nelle regioni italiane:una rassegna, relatore: Margherita Giannoni, Facolta di Economia - Corso di Laurea in Economia e Legislazione d Impresa - Universita degli Studi di Perugia, Anno Accademico 2005/2006.
2 Il presente lavoro presenta una prima analisi comparata dei Piani Sanitari e Socio Sanitari Regionali e delle Province Autonome o, in alcuni casi, di documenti analoghi prodotti dalle Regioni. Lo scopo è quello di mettere in mostra la rispondenza dei Piani Sanitari e Socio Sanitari Regionali e delle Province Autonome con il Piano Sanitario Nazionale e le differenze emerse dall analisi dei documenti che, come era prevedibile, rispecchiano alquanto la cesura esistente in molti settori tra Nord e Sud del Paese. Dopo aver analizzato il Piano Sanitario Nazionale ed i singoli Piani Sanitari e Socio Sanitari delle Regioni e delle Province Autonome, si passa ad un raggruppamento delle regioni in funzione degli obiettivi enunciati nei singoli Piani. Per ogni Regione o Provincia Autonoma è stata costruita una tabella che include le normative e il periodo di riferimento, le evidenze socio sanitarie riscontrabili localmente e gli obiettivi di ogni piano Suddivisi in tre categorie: - obiettivi sanitari - obiettivi sociali - obiettivi economico organizzativi ed altri. La fase successiva ha concentrato l attenzione proprio sulle tre categorie di obiettivi: anche in base agli obiettivi generali del Piano Sanitario Nazionale sono stati enucleati una serie di macro obiettivi raccolti in tabelle, riportanti anche le regioni che pongono tali obiettivi nei propri Piani Sanitari. Per ogni macro obiettivo si è, poi, scelto un colore di sfondo in modo da andare ad individuare all interno delle tabelle regionali del secondo capitolo le concrete risposte locali. L analisi di tale lavoro ha portato le seguenti conclusioni:
3 3.1 Obiettivi sanitari Obiettivi sanitari Promuovere comportamenti e stili di vita per la salute e la prevenzione Contrastare le principali patologie Migliorare il contesto ambientale, sicurezza stradale e sul lavoro Integrazione tra servizi e professionisti dell area sanitaria con quella socio-assistenziale Riorganizzazione ospedaliera Riorganizzazione e miglioramento assistenza domiciliare Terapia del dolore e cure palliative Miglioramento prestazioni pediatriche e medico di base Uso razionale dei farmaci Aumentare la sopravvivenza La salute mentale Miglioramento sistema di emergenza/urgenza Ottimizzare i trapianti d organo Regioni Sicilia, Umbria, Puglia, Toscana, Val d Aosta, Lombardia, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Liguria, Piemonte, Veneto Sicilia, Umbria, Emilia Romagna, Campania, Lombardia, Liguria, Lazio, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Val d Aosta, Calabria, Veneto Sicilia, Marche, Umbria, Toscana, Val d Aosta, Lombardia, Lazio, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Calabria, Veneto Bolzano, Friuli Venezia Giulia, Calabria, Umbria, Val d Aosta, Abruzzo, Molise, Toscana, Veneto Puglia, Calabria, Lombardia, Liguria, Lazio, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Emilia Romagna, Toscana, Piemonte Toscana, Lazio, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Piemonte Toscana, Lombardia Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto Lombardia, Lazio, Friuli Venezia Giulia, Piemonte Lombardia, Umbria, Veneto Lombardia, Lazio, Veneto Liguria, Lazio, Veneto Lazio La distribuzione geografica degli obiettivi sanitari presi in esame non è del tutto omogenea, infatti, sono emerse notevoli differenze, che contribuiscono a delineare una sostanziale divisione tra regioni del Centro-Nord e del Sud. Le diversità di obiettivi tra Centro-Nord e Sud sono notevolmente evidenti per quanto riguarda il miglioramento del contesto ambientale e la sicurezza stradale e sul lavoro, infatti, quest obiettivo è documentato soltanto in Sicilia, in Campania ed in Calabria. Ancora più indicativa è la netta diversità riguardo all integrazione tra servizi e professionisti dell area sanitaria con quella socio assistenziale. Dai dati è emersa la presenza di questo obiettivo nelle regioni del Sud (Calabria, Molise, Abruzzo), del Nord (Bolzano, Friuli Venezia Giulia, Val d Aosta, Veneto) ed una parziale presenza nelle regioni del Centro (Umbria Toscana).
4 Gli obiettivi sanitari dell Umbria si distinguono per una precisa attenzione sia per quanto riguarda la prevenzione che la promozione della salute al fine di aumentare la speranza di vita senza disabilità alla nascita ed a 60 anni; ridurre la disabilità residua; ridurre il numero di anni di vita potenziale perduta per morti evitabili ed anche per ridurre i danni derivanti dall errore in sanità. 3.2 Obiettivi Sociali Obiettivi sociali Rafforzare la tutela dei deboli Lotta alla povertà Valorizzazione rete informale Priorità ai bisogni Sviluppare interventi nell area della promozione sociale e della prevenzione; Prevenzione e cura dipendenze Costruzione di un sistema di servizi integrati a rete Tutela dei malati terminali. Cure domiciliari e tutela socio - assistenziale per anziani e non autosufficienti; Supporto a famiglia, maternità e fasi della vita Integrazione reti istituzionali Centralità della persona Tutela assistenziale salute mentale Supporto immigrazione Supporto inserimento lavorativo soggetti disagiati Interventi supporto e tutela minori Utilizzo ottimale strutture Estendere e potenziare il servizio di ADE Salute e reinserimento Detenuti e Prevenzione Suicidi Sicurezza e stabilità sociale Mediazione culturale Regioni Trento, Sicilia, Marche, Puglia, Abruzzo, Molise, Sardegna, Toscana, Lombardia, Campania, Liguria, Lazio, Umbria Sardegna, Trento, Friuli Venezia Giulia, Sicilia Bolzano, Basilicata, Trento, Marche, Abruzzo, Molise, Sardegna, Toscana, Val d Aosta, Liguria, Umbria, Sicilia Abruzzo, Molise, Toscana, Lombardia, Emilia Romagna, Trento, Puglia, Molise, Val d Aosta, Umbria, Toscana, Lombardia Puglia, Sicilia, Lombardia, Val d Aosta, Veneto Molise, Umbria, Lombardia Puglia, Val d Aosta Puglia, Sicilia, Toscana, Val d Aosta, Liguria, Lazio, Friuli Venezia Giulia, Veneto Molise, Sicilia, Toscana, Val d Aosta, Liguria, Veneto Calabria, Molise, Sardegna, Toscana, Val d Aosta, Lombardia, Liguria Calabria, Molise, Lombardia, Lazio Val d Aosta, Lazio, Veneto Molise, Val d Aosta, Lombardia, Lazio Toscana, Sicilia, Val d Aosta, Liguria Toscana, Sicilia, Val d Aosta, Liguria Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Val d Aosta Val d Aosta Lombardia, Lazio, Liguria, Veneto Lazio Val d Aosta Dalla tabella presa in esame sono emerse notevoli differenze, che caratterizzano gli obiettivi sociali di ciascuna regione. Gli interventi promossi da alcune regioni (Sardegna, Trento, Friuli Venezia Giulia, Sicilia) sono mirati al superamento di difficoltà e disagi, più propriamente lotta alla povertà, inerenti proprio a tale condizione. La valorizzazione e il coinvolgimento della rete informale di assistenza, come ad esempio la famiglia e il volontariato, è uno degli obiettivi di alcune regioni tra cui la provincia a statuto autonomo di Bolzano e la Valle d Aosta. Inoltre è presente una
5 significativa concentrazione di tale obiettivo in alcune regioni del Sud: Basilicata, Abruzzo, Molise, Sardegna, Sicilia e una significativa mancanza in quasi tutte le regioni del Centro - Nord ad eccezione della Toscana, dell Umbria, delle Marche e della Liguria. Il piano socio-sanitario dell Umbria ha come obiettivo il Garantire l universalismo e l equità di accesso alle prestazioni da attuarsi mediante interventi mirati che tengano in giusta considerazione le specificità culturali e socioeconomiche dei cittadini. Per realizzare questo obiettivo sono stati programmati alcune azioni che permettano sia la realizzazione di sistemi di finanziamento per garantire l equità, sia la creazione di circuiti assistenziali differenziati, che nel rispetto di reti universalistiche di assistenza, favoriscano anche l accesso dei più svantaggi e dei più deboli a tali circuiti..3 Obiettivi Economico Organizzativi ed altri Obiettivi Economico Organizzativi ed altri (accessibilità, etica, etc.) Partecipazione Comuni ed Enti gestori a progettazione e realizzazione Reperimento e aumento risorse economiche Mobilitazione risorse del territorio Sviluppare il sistema informativo Valutazione e monitoraggio dei servizi e degli interventi Qualificazione e formazione delle risorse umane Economicità efficienza e efficacia Qualità Ricerca, innovazione e sviluppo Costituire una politica pubblica per la tutela della salute Il principio della sussidiarietà Equità Partecipazione e condivisione dei cittadini attenzione ai bisogni dei cittadini Accessibilità e libera scelta Accreditamento strutture Riorganizzare domanda e offerta di servizi Erogazione in ciascun ambito territoriale dei servizi essenziali e territorialità dei Servizi Approccio etico nell erogazione dei servizi Regioni Trento, Basilicata, Toscana, Val d Aosta, Lombardia, Emilia Romagna, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Molise, Campania, Piemonte, Veneto Basilicata, Lombardia, Liguria, Piemonte, Veneto Trento, Sardegna, Liguria, Piemonte Trento, Basilicata, Veneto Trento, Val d Aosta Trento, Puglia, Basilicata, Toscana, Campania, Liguria, Lazio, Molise, Lombardia, Abruzzo, Veneto Trento, Puglia, Campania, Lazio, Toscana, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Molise, Lombardia, Emilia Romagna, Calabria, Molise, Marche, Puglia, Abruzzo, Liguria, Sicilia, Bolzano, Trento, Toscana, Campania, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Val d Aosta, Lombardia, Lazio, Veneto Puglia, Calabria, Val d Aosta, Lombardia, Lazio, Emilia Romagna, Liguria, Piemonte, Veneto Marche, Toscana, Val d Aosta Puglia, Molise, Lombardia Basilicata, Toscana, Lazio Basilicata, Calabria, Toscana, Liguria, Lazio, Piemonte Toscana, Val d Aosta, Lombardia, Emilia Romagna, Abruzzo, Campania, Liguria, Veneto Toscana, Lombardia, Veneto Campania, Lazio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Puglia, Veneto, Piemonte, Veneto Toscana, Molise, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Veneto Toscana, Veneto
6 La tabella sopra riporta una tassonomia di obiettivi sociali indicando per ognuno di essi l elenco delle regioni che li adottano nella propria programmazione sociosanitaria. Dalla tabella si evidenzia una situazione progettuale di obiettivi economico organizzativi molto particolare in cui la distribuzione geografica degli obiettivi non risponde a criteri di omogeneità. I dati analizzati evidenziano, infatti, situazioni particolari, di sensibili differenze fra regioni del Nord, del Centro e del Sud. Le diversità riscontrate riguardano soprattutto le regioni del Centro Nord e quelle del Sud, tuttavia, sono emerse anche discrepanze tra Centro e Nord. In qualche caso è stato possibile dimostrare, anche, una conformità di obiettivi tra Nord e Sud. Molte regioni, in prevalenza del Nord, hanno previsto la partecipazione di Comuni ed Enti gestori a progettazione e realizzazione di obiettivi economico organizzativi. E importante sottolineare che la costituzione di una politica per la tutela della salute non sia presente negli obiettivi di nessuna delle regioni del Nord (eccetto la regione autonoma della Val d Aosta) e neanche di quelle del Sud, ma sia attestata soltanto per la Toscana e le Marche. In conclusione sembra possibile affermare che ancora lunga appare la strada per l integrazione socio-sanitaria e, soprattutto per il raggiungimento di un livello delle prestazioni erogate dalle regioni uniforme sul territorio nazionale cosi come previsto dai principi costitutivi del SSN. Sembre piu preoccupante appare il divario in termini di capacita di policy-making tra le regioni italiane, che l introduzione del Federalismo fiscale non sembra aver contribuito a risolvere.
Fisica Sanitaria. Roma, 17 Febbraio 2012. Michele Belluscio
Fisica Sanitaria Roma, 17 Febbraio 2012 Michele Belluscio Fisica Sanitaria: Attività La Fisica Sanitaria svolge attività connesse, in modi e misure diverse, con: -Radioterapia oncologica -Medicina nucleare
Dettagli7. Assistenza primaria
7. Assistenza primaria BSIP Marka Assistenza primaria 7.1. Medicina di base L assistenza distrettuale, allo scopo di coordinare ed integrare tutti i percorsi di accesso ai servizi sanitari da parte del
DettagliLa Psicologia in Lombardia: cornice normativa, attività e prospettive. G. De Isabella, U. Mazza, R. Telleschi
La Psicologia in Lombardia: cornice normativa, attività e prospettive G. De Isabella, U. Mazza, R. Telleschi Psicologia psicoterapia Piano Socio Sanitario Regionale (PSSR) 2002-2004 Psicologia Psichiatria
DettagliMinistero della Salute
Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA QUALITÀ DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA, DEI LIVELLI DI ASSISTENZA E DEI PRINCIPI ETICI DI SISTEMA UFFICIO III Rapporto nazionale sull utilizzo
DettagliCensimento dell assistenza psico-oncologica in Italia. Anita Caruso Istituto Regina Elena Roma
Censimento dell assistenza psico-oncologica in Italia Anita Caruso Istituto Regina Elena Roma Distress emozionale Da un indagine effettuata dalla Societa Italiana di Psico - Oncologia (SIPO) su 1108 pazienti
DettagliNon profit e capitale sociale: un'analisi alla luce dei dati censuari
Primo Convegno Nazionale Qualita della vita: territorio e popolazioni Non profit e capitale sociale: un'analisi alla luce dei dati censuari Sabrina Stoppiello, Stafania Della Queva, Manuela Nicosia Censimento
DettagliNote Brevi LE COOPERATIVE NELL AMBITO DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA ITALIANA NEL PERIODO 2007-2008. a cura di Francesco Linguiti
Note Brevi LE COOPERATIVE NELL AMBITO DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA ITALIANA NEL PERIODO 2007-2008 a cura di Francesco Linguiti Luglio 2011 Premessa* In questa nota vengono analizzati i dati sulla struttura
DettagliPensionati e pensioni nelle regioni italiane
Pensionati e pensioni nelle regioni italiane Adam Asmundo POLITICHE PUBBLICHE Attraverso confronti interregionali si presenta una analisi sulle diverse tipologie di trattamenti pensionistici e sul possibile
DettagliCalcolo a preventivo della spesa annua escluse le imposte AMBITO TARIFFARIO: CENTRALE (Toscana, Umbria e Marche) (B)
AMBITO TARIFFARIO: CENTRALE (Toscana, Umbria e Marche) ()/Bx100 120 113,93 109,46 +4,47 +4,09% 480 295,84 277,95 +17,89 +6,44% 700 401,94 375,85 +26,09 +6,94% 1.400 739,55 687,37 +52,18 +7,59% 2.000 1.026,99
DettagliL età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato
Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato
DettagliI MEDICI DI MEDICINA GENERALE a cura di Marco Perelli Ercolini
I MEDICI DI MEDICINA GENERALE a cura di Marco Perelli Ercolini Diminuiscono i medici di medicina generale. I medici di famiglia sono passati dai 47.262 del 1999 ai 46.97 del. Infatti, per garantire una
DettagliIl 38% delle strutture residenziali per anziani sono a gestione pubblica, il 58% a gestione privata ed il rimanente 4% a gestione mista.
In sensibile crescita la domanda di servizi assistenziali da parte degli anziani: in 8 anni il numero degli anziani ospiti dei presidi assistenziali è cresciuto di quasi il 30%. Gli ospiti anziani cui
DettagliLe misure di sviluppo rurale: criticità attuali
CONVEGNO La politica di sviluppo rurale verso il 2007-2013: 2013: risultati e prospettive Venezia, 18 e 19 novembre 2004 Sessione b - Sviluppo rurale Le misure di sviluppo rurale: criticità attuali Catia
DettagliLE POLITICHE SOCIOSANITARIE Relative alle IPAB - ASP CON RIFERIMENTO ALLA MAPPA-RETE
LE POLITICHE SOCIOSANITARIE Relative alle IPAB - ASP CON RIFERIMENTO ALLA MAPPA-RETE POLITICHE SOCIOSANITARIE I.P.A.B. - Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza SCHEDA ISTITUZIONALE ENTI AUTONOMI
DettagliSTUDIO PER LA PIANIFICAZIONE DEL RIASSETTO ORGANIZZATIVO E FUNZIONALE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE DELLA REGIONE SICILIANA
STUDIO PER LA PIANIFICAZIONE DEL RIASSETTO ORGANIZZATIVO E FUNZIONALE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE DELLA REGIONE SICILIANA Il quadro di contesto e la normativa di settore in materia di Trasporto Pubblico.
DettagliPercorso formativo ECM/ANCoM all interno del progetto IMPACT
Percorso formativo ECM/ANCoM all interno del progetto IMPACT Fabrizio Muscas Firenze, 29-30 Giugno 2012 Percorso formativo ECM/ANCoM all interno del progetto IMPACT La normativa La Normativa 38 ha riportato
DettagliTOTALE DEI RISULTATI DEL CONTO ENERGIA (PRIMO, SECONDO, TERZO, QUARTO E QUINTO CONTO ENERGIA)
DEI RISULTATI DEL CONTO ENERGIA (PRIMO, SECONDO, TERZO, QUARTO E QUINTO CONTO ENERGIA) (aggiornamento al 31 DICEMBRE 2014) REGIONE PUGLIA 11.310 31.758 22.145 168.396 2.866 208.465 1.819 1.566.140 55 172.237
DettagliIL PROGRAMMA SOSTIENE I GIOVANI INTERESSATI ALL AUTOIMPIEGO E ALL AUTOIMPRENDITORIALITÀ
Roma, 26 Giugno 2015 I giovani Neet registrati al Programma Garanzia Giovani sono 641.412, quasi 12 mila in più rispetto alla scorsa settimana SONO OLTRE 361 MILA I GIOVANI PRESI IN CARICO E A QUASI 119
DettagliLe cure domiciliari nella programmazione nazionale. Carola Magni Ministero della Salute
Le cure domiciliari nella programmazione nazionale Carola Magni Ministero della Salute Alcune evidenze L incremento degli anziani >65 anni (oggi sono il 20% della popolazione, nel 2050 costituiranno il
DettagliRIEPILOGO REGIONALE PER SPECIALIZZAZIONE RIEPILOGO REGIONALE PER SPECIALIZZAZIONE
ESERCIZI SPECIALIZZATI. AL 31/12/2013 PIEMONTE Altri prodotti 19 41.235 113 168 281 0 2 3 Articoli igienico-sanitari/materiali da 1 2.493 2 0 2 0 0 0 Articoli sportivi/attrezzatura campeggi 9 25.694 119
Dettaglistabile o una serie di appartamenti dove l immigrato può permanere per un periodo già fissato dalla struttura stessa. Sono ancora tantissimi gli
P R E M E S S A Con la presente rilevazione, la Direzione Centrale per la Documentazione e la Statistica si propone di fornire un censimento completo delle strutture di accoglienza per stranieri, residenziali
DettagliIl percorso assistenziale alla non autosufficienza:
Il percorso assistenziale alla non autosufficienza: Ruolo e prospettive degli operatori del settore socio-sanitario 30 Marzo 2011 A cura di Chiara Bartolini DATI NAZIONALI E CONFRONTI REGIONALI SULLA NON
DettagliMinistero dello Sviluppo Economico
Ministero dello Sviluppo Economico Direzione Generale per la politica industriale, la competitività e le piccole e medie imprese ex DIV.VIII PMI e artigianato IL CONTRATTO DI RETE ANALISI QUANTITATIVA
DettagliConferenza Stampa. Garanzia Giovani. Roma, 10 dicembre 2014
Conferenza Stampa Garanzia Giovani Roma, 10 dicembre 2014 2 Garanzia Giovani Obiettivo: migliorare l occupabilità Nasce da una raccomandazione europea 1.135 mln di fondi europei 378 mln. cofin. nazionale,
DettagliDossier rincari ferroviari
Nel 2007 i pendolari in Italia hanno superato i 13 milioni (pari al 22% della popolazione) con un incremento del 18% rispetto al 2005. La vita quotidiana è quindi sempre più caratterizzata dalla mobilità,
DettagliIndice. p. 1. Introduzione. p. 2. Il consumo medio annuo pro capite di gas. p. 2. Il costo del gas con la tariffa di Maggior Tutela dell AEEG p.
Gas: le Regioni Italiane con il maggior numero di consumi e quelle con il risparmio più alto ottenibile Indice: Indice. p. 1 Introduzione. p. 2 Il consumo medio annuo pro capite di gas. p. 2 Il costo del
DettagliL assistenza domiciliare integrata nella ASL di Lecce. Cabina di regia aziendale Polo didattico 07.2.2013
L assistenza domiciliare integrata nella ASL di Lecce Cabina di regia aziendale Polo didattico 07.2.2013 Definizione (da Flussi informativi ministeriali per la costruzione degli indicatori LEA) Per ADI
DettagliGaranzia Giovani PON Iniziativa Occupazione Giovani. Valentina Curzi
Garanzia Giovani PON Iniziativa Occupazione Giovani Valentina Curzi Garanzia Giovani (2013) Raccomandazione del Consiglio (22/4/2013) Entro 4 mesi i giovani < 25 anni devono ricevere un offerta qualitativamente
DettagliAzioni e strumenti per la nuova l imprenditorialità. Ferrara - Novembre 2015
Azioni e strumenti per la nuova l imprenditorialità Ferrara - Novembre 2015 1 Invitalia per la crescita e la competitività del sistema produttivo Sosteniamo la nascita di nuove imprese la realizzazione
DettagliIntesa 2 sottoscritta il 25 ottobre 2012 in sede di Conferenza Unificata Ministro Pari opportunità, Regioni e Autonomie locali
Roma, 7 maggio 2013 Intesa 2 sottoscritta il 25 ottobre 2012 in sede di Conferenza Unificata Ministro Pari opportunità, Regioni e Autonomie locali E la naturale prosecuzione degli interventi previsti da
DettagliIndagine sulla procreazione medicalmente assistita
Indagine sulla procreazione medicalmente assistita L indagine relativa alla procreazione medicalmente assistita ha prodotto solo 96 risposte, che è la percentuale del 27% rispetto al totale di 351 dei
DettagliPopolazione e famiglie
23 dicembre 2013 Popolazione e famiglie L Istat diffonde oggi nuovi dati definitivi del 15 Censimento generale della popolazione e delle abitazioni. In particolare vengono rese disponibili informazioni,
DettagliREGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA. Report Co.Ge.A.P.S. Statistiche e informazioni delle partecipazioni a eventi regionali e nazionali
REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA Report Co.Ge.A.P.S. Statistiche e informazioni delle partecipazioni a eventi regionali e nazionali Friuli Venezia Giulia I dati di seguito presentati sono estrapolati da quelli
DettagliIncentivi all occupazione
, Incentivi all occupazione L. 92/2012 Soggetti interessati - Oltre 50 anni, disoccupati da 12 mesi. - Donne disoccupate da 24 mesi (6 mesi area a disagio occupazionale, settori particolari, definiti da
DettagliI GIOVANI REGISTRATI AL PROGRAMMA SUPERANO LE 870 MILA UNITÀ, OLTRE 9 MILA IN PIÙ NELL ULTIMA SETTIMANA
Roma, 20 Novembre 2015 I giovani presi in carico sono 537.671. A più di 228 mila è stata proposta almeno una misura. Crescere in Digitale: oltre 35.100 gli iscritti a dieci settimane dal lancio I GIOVANI
DettagliAgenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali
Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali PRIMA INDAGINE NAZIONALE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DELLE RETI ONCOLOGICHE REGIONALI (Dicembre 2014 - Febbraio 2015) Programma Azioni Centrali: DEFINIRE
DettagliMcDONALD S E L ITALIA
McDONALD S E L ITALIA Da una ricerca di SDA Bocconi sull impatto occupazionale di McDonald s Italia 2012-2015 1.24 McDONALD S E L ITALIA: IL NOSTRO PRESENTE Questo rapporto, frutto di una ricerca condotta
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA RAPPORTO REGIONALE SULLA SALUTE MENTALE IN SARDEGNA 2004-2008
DELLA SARDEGNA RAPPORTO REGIONALE SULLA SALUTE MENTALE IN SARDEGNA 2004-2008 Obiettivi Fornire informazioni attendibili su: lo stato della salute mentale in Sardegna I programmi di sviluppo previsti e
DettagliL Irpef pagata dagli stranieri nelle regioni italiane
Studi e ricerche sull economia dell immigrazione L Irpef pagata dagli stranieri nelle regioni italiane Anno 2011 per l anno di imposta 2010 Avvertenze metodologiche p. 2 I principali risultati dello studio
DettagliA.L.I.Ce. Italia Onlus
ICTUS, PREVENZIONE E (IN)FORMAZIONE Paolo Binelli A.L.I.Ce. Italia Onlus ROMA, 12 novembre 2013 ALIC A.L.I.Ce. Italia Onlus È una Federazione a cui aderiscono 20 Associazioni A.L.I.Ce. Regionali ubicate
Dettaglivalutazione comparativa dei costi dei sistemi regionali italiani riferiti all area delle dipendenze (Progetto Ancos.ben2 del Ministero Della Salute)
valutazione comparativa dei costi dei sistemi regionali italiani riferiti all area delle dipendenze (Progetto Ancos.ben2 del Ministero Della Salute) 2 Giovanni Serpelloni Introduzione L analisi qui presentata
DettagliControllo Interno. Aree Territoriali. RUO Sviluppo Organizzativo e Pianificazione
Controllo Interno Aree Territoriali RUO Sviluppo Organizzativo e Pianificazione Agenda 2 Il modello organizzativo : logiche e obiettivi Il perimetro organizzativo/geografico Controllo Interno: Aree Territoriali
DettagliIncidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Italia
Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Sintesi L incidenza e la mortalità per il tumore del polmone stimate in nel periodo 197-215 mostrano andamenti differenti tra uomini e donne:
DettagliSupporto alle Politiche Sociali nella Programmazione nazionale e regionale 2014-2020
Obiettivo Competitività Regionale e Occupazione Programma Operativo Nazionale Azioni di Sistema (FSE) 2007-2013 [IT052PO017] Obiettivo Convergenza Programma Operativo Nazionale Governance e Azioni di Sistema
DettagliLa Raccolta Differenziata in Italia
120 Da una prima quantificazione dei dati relativi all anno 2002, la raccolta differenziata si attesta intorno ai,7 milioni di tonnellate che, in termini percentuali, rappresentano il 19,1% della produzione
DettagliManuale Utente (Presentazione Progetti 15 maggio - 30 giugno 2015) Versione 1.0.0
Manuale Utente (Presentazione Progetti 15 maggio - 30 giugno 2015) Versione 1.0.0 SOMMARIO 1 PREMESSA... 3 2 PROGETTI DI SERVIZIO CIVILE NAZIONALE... 7 3 PROGETTI GARANZIA GIOVANI... 7 4 PROGETTI BANDO
DettagliIl ruolo dei generi: Indagine sul rapporto tra genere e professioni tra gli italiani
Il ruolo dei generi: Indagine sul rapporto tra genere e professioni tra gli italiani Il campione 2 Chi è stato intervistato? Un campione di 100 soggetti maggiorenni che risiedono in Italia. Il campione
DettagliTavola rotonda Centri benessere tra sviluppo turistico e nuova regolamentazione. Rimini Wellness, 14 Maggio 2010
AICEB (Associazione Italiana Centri Benessere) IL MERCATO DEL BENESSERE: IMPRESE E SERVIZI OFFERTI* Tavola rotonda Centri benessere tra sviluppo turistico e nuova regolamentazione Rimini Wellness, 14 Maggio
DettagliINCONTRO ANNUALE 2010
Cagliari,14-15 ottobre 2010 INCONTRO ANNUALE 2010 tra la Commissione Europea e le Autorità di Gestione dei Programmi Operativi FESR La ricerca nei POR 1 Presentazione 1. Attività di ricerca delle imprese
DettagliObiettivi dello studio
La riforma della finanza decentrata in Italia: prospettive attuali e future. L IRAP. Maria Pia Monteduro Se.C.I.T. Obiettivi dello studio Analisi della situazione attuale Osservazioni sul disegno di legge
DettagliFormazione post laurea. Domenico Montemurro
Formazione post laurea Domenico Montemurro SALUTE: ENPAM, 900MILA ITALIANI SENZA MEDICO FAMIGLIA DA 2016 Roma, 8 giugno 2013 SALUTE: ENPAM, 900MILA ITALIANI SENZA MEDICO FAMIGLIA DA 2016 Roma, 8 giugno
DettagliRiorganizzazione Trenitalia. 14 luglio 2005
Riorganizzazione Trenitalia 14 luglio 2005 2 Riorganizzazione processi di manutenzione Strutture centrali Pianificazione industriale (Nuova) Ingegneria degli impianti e della manutenzione (riorganizz.
DettagliRaccolta dati: Aprile Maggio 2014
Analisi Fabbisogni Formativi Raccolta dati: Aprile Maggio 2014 Con l'obiettivo di effettuare un continuo monitoraggio i sui bisogni formativi, abbiamo chiesto a tutte le categorie operanti in sanità in
DettagliATTIVITA DI DOCUMENTAZIONE L.285/97
ATTIVITA DI DOCUMENTAZIONE L.285/97 1) Banca dati dei progetti annualità 2012 2) Analisi dei piani di zona delle città riservatarie e dei piani regionali socio-sanitari 2012 STATO d IMPLEMENTAZIONE della
DettagliLa multidisciplinarietà delle cure a casa: quali competenze. F. Saverio Proia Ministero della Salute
III GIORNATA NAZIONALE DELLE CURE A CASA Qualità, tecnologie e sostenibilità nelle cure domiciliari Ospedale S. Giovanni Calibita Fatebenefratelli, Sala Assunta Isola Tiberina, Roma 12 settembre 2011 -
DettagliDELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d
32 Oggetto: Istituzione della rete di cure palliative della d Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto del
DettagliCOMUNICATO STAMPA presente sul sito: www.unrae.it
COMUNICATO STAMPA presente sul sito: www.unrae.it unione nazionale r a p p r e s e n t a n t i autoveicoli esteri Analisi UNRAE delle immatricolazioni 2008 AUMENTA DI OLTRE 3 PUNTI LA QUOTA DI CITY CAR
Dettagli9. Assistenza ospedaliera
9. Assistenza ospedaliera Keystone LaPresse Assistenza ospedaliera 9.1. Assistenza ospedaliera per acuti e lungodegenti Il sistema SSN si avvale per l assistenza ospedaliera di 1.410 Istituti di ricovero
DettagliI risultati del Progetto Mattone Internazionale - PMI Pasqualino Rossi, Ministero della salute
I risultati del Progetto Mattone Internazionale - PMI Pasqualino Rossi, Ministero della salute 02 LUGLIO 2015 Roma Il contesto di riferimento sul quale, nei suoi 5 anni di attività, il PMI ha costruito
DettagliECONOMIA E GESTIONE DEI SERVIZI PUBBLICI E SANITARI II PARTE I SERVIZI SANITARI
ECONOMIA E GESTIONE DEI SERVIZI PUBBLICI E SANITARI II PARTE I SERVIZI SANITARI OBIETTIVI 1. DARE STRUMENTI PER COMPRENDERE MEGLIO LA REALTA E LE SPECIFICITA DELLA GESTIONE DELLE AZIENDE SANITARIE 2. APPREZZARE
DettagliLe azioni di Italia Lavoro a supporto dell allargamento della rete dei servizi
Area Servizi per il Lavoro Progetto PON Qualificazione dei servizi per il lavoro e supporto alla governance regionale Le azioni di Italia Lavoro a supporto dell allargamento della rete dei servizi Paola
DettagliSTUDIO SUGLI INCENDI IN ITALIA DAL 2007 AL 2010. Dirigente Superiore Dott. Ing. Maurizio D ADDATO
STUDIO SUGLI INCENDI IN ITALIA DAL 2007 AL 2010 Dirigente Superiore Dott. Ing. Maurizio D ADDATO La ricerca sviluppata ha preso in esame tutte le segnalazioni pervenute al Centro Operativo Nazionale del
Dettagliwww.fondoest.it Assistenza Sanitaria Integrativa Commercio Turismo Servizi e Settori Affini
www.fondoest.it Assistenza Sanitaria Integrativa Commercio Turismo Servizi e Settori Affini Responsabilità sociale dell Impresa e Welfare Contrattuale Previdenza Integrativa - Fon.Te Formazione- For.Te
DettagliANALISI DELLE GRADUATORIE DEI
ANALISI DELLE GRADUATORIE DEI CONCORSI REGIONALI PER L ACCESSO AL CORSO DI FORMAZIONE SPECIFICA IN MEDICINA GENERALE ANNO 2013 a cura di FIMMG Formazione puglia Il 17 Settembre di quest anno si è svolto,
DettagliConferenza delle Regioni: definiti i coordinamenti delle Commissioni
Pagina 1 di 5 Conferenza delle Regioni: definiti i coordinamenti delle Commissioni giovedì 17 settembre 2015 Chiamparino: soddisfazione per una scelta condivisa, ora accelerazione nei confronti con il
DettagliI percorsi assistenziali nel post-acuto: la riabilitazione
Criteri di appropriatezza strutturale, tecnologica e clinica nella prevenzione, diagnosi e cura della patologia cerebrovascolare I percorsi assistenziali nel post-acuto: la riabilitazione Stefano Paolucci
DettagliMOVIMPRESE RISTORAZIONE
Le pillole di Notizie, commenti, istruzioni ed altro MOVIMPRESE RISTORAZIONE Anno 2011 Ufficio studi A cura di L. Sbraga e G. Erba MOVIMPRESE RISTORAZIONE A dicembre del 2011 negli archivi delle Camere
DettagliPROGETTO Pianificazione Operativa Territoriale Apprendistato: ricognizione sullo stato di attuazione nelle Regioni
PROGETTO Pianificazione Operativa Territoriale Apprendistato: ricognizione sullo stato di attuazione nelle Regioni (aggiornamento del 13 marzo 2014) NOTA ALLA LETTURA La tabella sottostante riporta lo
DettagliNota metodologica a cura del Ministero della salute su richiesta COPAFF
Nota metodologica a cura del Ministero della salute su richiesta COPAFF Gli indicatori sono riferiti all anno 2008, pertanto la loro utilizzabilità al fine di simularne l impatto a seguito dell entrata
DettagliCapitolo 8 La mortalità per diabete mellito
Capitolo 8 La mortalità per diabete mellito Introduzione el 27 il diabete mellito ha causato 1.92 decessi (2,5% del totale) (tabella 8.1). Complessivamente il diabete causa il decesso in età avanzata:
DettagliPATTO DI STABILITA INTERNO: L OPZIONE REGIONALIZZAZIONE
Direzione Affari Economici e Centro Studi PATTO DI STABILITA INTERNO: L OPZIONE REGIONALIZZAZIONE La regionalizzazione, principale strumento a disposizione delle Regioni per liberare i pagamenti bloccati
DettagliDott. Gaetano D Onofrio Direzione Sanitaria AOU Federico II
Il Budget di Salute quale strumento per l integrazione sociosanitaria. Quadro comparato della legislazione dei paesi membri UE (Francia, Spagna, Italia) e delle Regioni italiane (Toscana, Emilia Romagna,
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l istruzione Direzione Generale per il personale scolastico IL DIRETTORE GENERALE Roma, 7 settembre 2011 Visto il Decreto Legislativo
DettagliMinistero della Salute
Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA QUALITÀ DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA, DEI LIVELLI DI ASSISTENZA E DEI PRINCIPI ETICI DI SISTEMA UFFICIO III Tempi di attesa nei siti web delle
DettagliFocus Raccomandata1. Presentazione alle OOSS Roma 01 / 03 / 2011. Servizi Postali 01/03/2011
1 Focus Raccomandata1 Presentazione alle OOSS Roma 01 / 03 / 2011 Obiettivo 2 Sostenere e massimizzare i ricavi attesi dal servizio Raccomandata1 attraverso un assetto logistico produttivo più efficiente
DettagliProgrammazione e tempi di riparto
Laboratorio FIASO sul riparto dei fondi sanitari regionali Programmazione e tempi di riparto La ripartizione dei fondi tra le Aziende sanitarie avviene in quadro di programmazione definito dai Piani sanitari
DettagliOpen Data & Energia. Patrizia Saggini. Bologna, 24 ottobre 2014
Open Data & Energia Patrizia Saggini Bologna, 24 ottobre 2014 Chi sono: Direttore Area Amministrativa e Innovazione del Comune di Anzola dell Emilia LinkedIn: http://www.linkedin.com/in/patriziasaggini
DettagliIl 69% del deficit sanitario è prodotto da Campania, Lazio e Sicilia
Il 69% del deficit sanitario è prodotto da Campania, Lazio e Sicilia L aziendalizzazione della sanità in Italia è il titolo del Rapporto Oasi 2011, analisi annuale sul Sistema sanitario nazionale a cura
DettagliLe Segnalazioni di Sofferenze Bancarie in Italia negli anni 1998-2007
Le Segnalazioni di Sofferenze Bancarie in Italia negli anni 1998-2007 Analisi statistica a cura di: Tidona Comunicazione Dipartimento Ricerche Responsabile del Progetto: Sandra Galletti Luglio 2008 Questa
DettagliL ATLANTE DELLE DONNE IMPEGNATE IN AGRICOLTURA
L ATLANTE DELLE DONNE IMPEGNATE IN AGRICOLTURA ll database degli indicatori territoriali della Rete Rurale Nazionale come strumento per lo sviluppo, il monitoraggio e la valutazione delle poli che di sviluppo
DettagliRelazione illustrativa. al piano di rimodulazione estiva degli Uffici Postali ANNO 2014
Relazione illustrativa al piano di rimodulazione estiva degli Uffici Postali ANNO 2014 Roma, 30 aprile 2014 1 RELAZIONE ILLUSTRATIVA AL PIANO DI RIMODULAZIONE ESTIVA DEGLI UFFICI POSTALI ANNO 2014 Il piano
DettagliNEGLI ULTIMI 15 ANNI SONO RADDOPPIATI I CONTRIBUENTI CHE PRESENTANO IL MODELLO 730
NEGLI ULTIMI 15 ANNI SONO RADDOPPIATI I CONTRIBUENTI CHE PRESENTANO IL MODELLO 730 Per chi decide di compilare on line il proprio 730 non ci sono problemi : il fisco mette a disposizione un manuale di
DettagliCensimento delle strutture per anziani in Italia
Cod. ISTAT INT 00046 AREA: Amministrazioni pubbliche e servizi sociali Settore di interesse: Assistenza e previdenza Censimento delle strutture per anziani in Italia Titolare: Dipartimento per le Politiche
DettagliREGIONE N. SITI ANTROPICI NATURALI
Parere tecnico (emesso in merito alla nota n. 2128/TRI/DI del 31/01/2012 sul Decreto ministeriale 18/3/2003, n. 101, Regolamento per la realizzazione di una mappatura del territorio nazionale interessate
DettagliIl Telefono Verde contro il Fumo
Il Telefono Verde contro il Fumo Dott.ssa Luisa Mastrobattista Osservatorio Fumo Alcol e Droga OSSFAD Istituto Superiore di Sanità XVII Convegno Tabagismo e Servizio Sanitario Nazionale AGGIORNAMENTO DEI
DettagliAREE PRIORITARIE DI INTERVENTO
AREE PRIORITARIE DI INTERVENTO minori e famiglia anziani disabilità dipendenze e salute mentale disagio e marginalità sociale altro (ove la specificità territoriale lo richieda, possono essere individuate
DettagliI programmi di screening mammografico in Italia e nel Veneto: criticità e prospettive
Padova, 7 dicembre 2010 I programmi di screening mammografico in Italia e nel Veneto: criticità e prospettive Manuel Zorzi Istituto Oncologico Veneto IRCCS Registro Tumori del Veneto Estensione dello screening
DettagliL ambiente scolastico e sua influenza su alimentazione ed attività fisica
Roma 20 novembre 2008 Conferenza Nazionale su OKkio alla SALUTE: risultati del primo anno di indagini L ambiente scolastico e sua influenza su alimentazione ed attività fisica E. MASTANTUONO M.T. SILANI
DettagliItalia divisa: le disomogeneità territoriali nella gestione dell anziano fragile sul territorio
Simposio SIGG-AGE La fragilità della Geriatria Italia divisa: le disomogeneità territoriali nella gestione dell anziano fragile sul territorio Dott. Gianluca Isaia Nel 2011 gli ultrasessantacinquenni in
DettagliTeresa Di Fiandra. Ministero della salute Direzione generale prevenzione sanitaria. Firenze, 2 Aprile 2014
Le prospettive aperte dal Piano di Azioni per l Autismo Teresa Di Fiandra Ministero della salute Direzione generale prevenzione sanitaria Firenze, 2 Aprile 2014 Il documento Linee di indirizzo per la promozione
DettagliI nuovi scenari della medicina
Dove sta andando la medicina? L appropriatezza terapeutica e la ricerca di nuove evidenze I nuovi scenari della medicina Sergio Dompé Presidente Farmindustria Milano, 12 dicembre 2009 Dalle nuove tecnologie
DettagliAsili nido: 17 nuovi servizi per far crescere l Italia
Asili nido: 7 nuovi servizi per far crescere l Italia I risultati dei Bandi Un asilo nido per ogni bambino - area Mezzogiorno e Sette asili nido per sette Regioni 20 settembre 20 Goffredo Modena Presidente
DettagliCONFEZIONI PER ADULTI BIANCHERIA PERSONALE, MAGLIERIA, CAMICIE OMBRELLI, GUANTI E CRAVATTE CALZATURE E ACCESSORI DI PELLETTERIA E DA VIAGGIO
STUDIO DI SETTORE VM05U ATTIVITÀ 47.71.10 COMMERCIO AL DETTAGLIO DI CONFEZIONI PER ADULTI ATTIVITÀ 47.71.20 COMMERCIO AL DETTAGLIO DI CONFEZIONI PER BAMBINI E NEONATI ATTIVITÀ 47.71.30 COMMERCIO AL DETTAGLIO
DettagliCome costruire itinerari turistico responsabili
Come costruire itinerari turistico responsabili GIUSEPPE MELIS INTRODUZIONE AL CONVEGNO ITINERARI TURISTICO-RESPONSABILI: STRUMENTI PER ATTIVARE PERCORSI DI QUALITÀ ORISTANO, 27 MAGGIO 2008 AUDITORIUM
DettagliPROGETTO Pianificazione Operativa Territoriale Apprendistato: ricognizione sullo stato di attuazione nelle Regioni
PROGETTO Pianificazione Operativa Territoriale Apprendistato: ricognizione sullo stato di attuazione nelle Regioni (aggiornamento del 26 febbraio 2014) NOTA ALLA LETTURA La tabella sottostante riporta
DettagliPROGETTO Pianificazione Operativa Territoriale Apprendistato: ricognizione sullo stato di attuazione nelle Regioni
PROGETTO Pianificazione Operativa Territoriale Apprendistato: ricognizione sullo stato di attuazione nelle Regioni (aggiornamento del 4 febbraio 2014) NOTA ALLA LETTURA La tabella sottostante riporta lo
DettagliÈ possibile usare i dati PASSI per monitorare la sicurezza dei bambini in automobile?
È possibile usare i dati PASSI per monitorare la sicurezza dei bambini in automobile? IV Workshop 2013 Coordinamento Nazionale PASSI Dati PASSI a supporto delle politiche per la sicurezza stradale Gianluigi
DettagliATTIVITÀ DELLE SEZIONI PROVINCIALI DELL ANVVF SVOLTE NELL ANNO 2015
Associazione Nazionale Vigili del Fuoco del Corpo Nazionale Iscritta al n. 161/2002 del Registro delle Persone Giuridiche presso l UfficioTerritoriale del Governo Roma Firmissima est inter pares amicitia
DettagliOsservatorio banda larga e ultralarga e digital divide regioni Italia
Osservatorio banda larga e ultralarga e digital divide regioni Italia Qual è la percentuale di popolazione in Italia raggiunta da servizi di accesso a Internet a banda larga e a banda ultralarga? Quanto
DettagliL attività di vigilanza, formazione e informazione per la sicurezza nei luoghi di lavoro delle Regioni
L attività di vigilanza, formazione e informazione per la sicurezza nei luoghi di lavoro delle Regioni Verona, 28 gennaio 2011 3 Domande Perché siamo arrivati alla costruzione di un sistema informativo
Dettagli