INTEGRAZIONE ED ESPANSIONE DEL SISTEMA DI VIDEOSORVEGLIANZA DEL COMUNE DI CASTELLAMMARE DI STABIA. TITOLO ELABORATO: relazione generale

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1 INTEGRAZIONE ED ESPANSIONE DEL SISTEMA DI VIDEOSORVEGLIANZA DEL COMUNE DI CASTELLAMMARE DI STABIA TITOLO ELABORATO: relazione generale 1

2 INDICE 1. PREMESSA 2. ANALISI SPECIFICA DELLE ESIGENZE 3. MODULO VIDEOSORVEGLIANZA 4. MODULO RILEVAMENTO URLA E SPARI 5. MODULO CITOFONI DI EMERGENZA SOS 6. MODULO VIDEOSORVEGLIANZA MOBILE 7. MODULO ISOLE WI-FI HOT SPOT 8. MODULO RETE DI COLLEGAMENTO 9. PRESCRIZIONI TECNICHE DI INSTALLAZIONE 10. CRONOPROGRAMMA 2

3 1. PREMESSA Nell ambito del Documento di orientamento Strategico Più Europa, P.O.R. Campania FESR , si sottolinea come una condizione imprescindibile per la qualità della vita dei cittadini e per lo sviluppo economico, è la creazione di condizioni diffuse e permanenti di legalità e sicurezza, da attuarsi anche attraverso l aumento del controllo e della coesione sociale. La percezione di scarsa sicurezza è una limitazione allo sviluppo della Campania, insieme a quello di tutto il mezzogiorno, perché concorre a determinare il modesto interesse di investimenti, a disincentivare la crescita del turismo, a condizionare negativamente le esportazioni. A tal proposito, è emblematico il dato riguardante la percentuale delle famiglie che avvertono molto o abbastanza disagio al rischio di criminalità nella zona in cui vivono: al 2006, è pari al 51,3%; un dato di gran lunga superiore a quello nazionale (31,3%). Altro dato da tenere sotto osservazione, in tema di sicurezza e legalità, è quello che concerne la fiducia nelle forze dell ordine, ovvero il riconoscimento delle capacità di queste ultime di riuscire a controllare la criminalità. Dato, che ha subito netti miglioramenti rispetto a precedenti rilevazioni, al punto da poter dire che quasi due italiani su tre ritengono che «tutto sommato le forze dell ordine, in primis i Carabinieri e la Polizia, riescano a tenere sotto controllo la criminalità». Questa valutazione, però, scende per i residenti in Campania. L indice di criminalità diffusa che si registra in Campania è il più elevato del Mezzogiorno (22,6% contro il 18,1%, al 2003). Al 2004, le percentuali sul totale nazionale di rapine e di furti sono pari rispettivamente al 35% - con la sola provincia di Napoli che si attesta al 27% - e al 7,8%. La Campania risulta essere infatti la Regione con il dato più significativo in termini di rapine annue: circa 14 mila, ben oltre la metà del dato aggregato relativo alle regioni del Sud che ammonta a circa 21 mila. Per quanto concerne l indice di criminalità violenta, nel 2005, la Campania risulta la Regione dove è più elevato il numero di omicidi volontari (125 su un totale nazionale di 712, con un incidenza del 17,5% sul dato nazionale e di quasi un quarto sul dato relativo al Mezzogiorno). Anche per quanto concerne la criminalità organizzata, ed in particolare gli omicidi per motivi di mafia, la Campania risulta essere la Regione più colpita nel 2003, con un dato pari a 70, rispetto a quello nazionale di 126. Nel periodo , l indice di criminalità organizzata è risalito da 78,8 a 105,1 (fatto 100 il dato dell anno base 1995). Il P.O.R. Campania, sembra infatti assegnare alle reti di Comuni, il ruolo di spinta propulsiva alla organizzazione e implementazione di nuovi servizi al cittadino ed alle imprese; la sicurezza è un servizio possibile grazie alla diffusione di nuovi moduli tecnologici di comunicazione che rendono più facile ed economico che in passato, la diffusione dei punti di controllo, la integrazione tra i diversi supporti tecnologici, la 3

4 gestione degli apparati, la condivisione e la diffusione delle informazioni. Sono così favoriti progetti tecnologici, finalizzati alla interconnessione delle sale operative delle Forze di Polizia, al controllo del territorio e delle vie di comunicazione attraverso impianti di videosorveglianza. Questo Ente Comune di Castellammare di Stabia, è stato uno tra i primi comuni italiani ad aver realizzato un Sistema Integrato di Videosorveglianza Urbana il più performante ed economico possibile, privilegiando le soluzioni wireless e adottando una rete di comunicazione tra gli apparati con la realizzazione di uno o più centri di acquisizione e controllo. I centri di acquisizione ed elaborazione dei dati, sono stati inseriti nei contesti appropriati (Polizia Municipale, Polizia di Stato, Arma Carabinieri) e dotati di tutti gli strumenti che ne facilitino l adozione, l uso e la integrazione con i servizi esistenti per agevolare la comunicazione e le sinergie tra le diverse forze di polizia presenti sul territorio. 4

5 2. ANALISI SPECIFICA DELLE ESIGENZE Castellammare di Stabia è interessata da fenomeni di criminalità organizzata che rappresentano un pericolo e un freno per lo sviluppo economico di tutta l area. Sono ben noti, dalle cronache degli ultimi mesi, i tragici eventi legati all azione dei clan camorristici presenti in città e nelle aree circostanti. A questo si aggiunge un elevato tasso di quella che viene definita microcriminalità che insieme ai fenomeni di criminalità organizzata non favoriscono certo un fattore di attrazione degli investimenti nell area. La sicurezza delle aree urbane, dei cittadini e degli operatori economici, rappresenta uno dei fattori vitali per lo sviluppo del tessuto socio economico e ne costituisce un valore fondamentale sia per la permanenza delle attività nell area, sia per quanto riguarda lo sviluppo di nuove Aree, come il Water Front oggetto di Piu Europa. L analisi svolta, parte dalle seguenti considerazioni: 1 presenza in Castellammare di Stabia di organizzazioni criminali; 2 controllo di aree del territorio da parte di tali organizzazioni; 3 aree circostanti che presentano lo stesso problema. Partendo da tali considerazioni, è stato elaborato un modello di sicurezza che, facendo da supporto alle Forze dell Ordine, andasse a colpire le organizzazioni malavitose, sorvegliando le zone territoriali dove risiedono e dove esplicano le attività illecite e tracciandone tutti gli spostamenti mediante la lettura ottica automatica delle targhe degli autoveicoli in loro possesso. Un sistema di sicurezza integrata con il quale il Comune di Castellammare di Stabia, delinea un modello standard che prevede la creazione di un perimetro di sicurezza definibile come un anello entro il quale è monitorato tutto quanto entra ed esce dalla città, tracciando eventuali spostamenti di elementi o gruppi radicati in specifiche aree urbane ad alto tasso criminale. All interno di questo anello, posto a controllo di tutta l area perimetro della città, è effettuato sia il Video Controllo dell area, sia la rilevazione in tempo reale delle targhe dei veicoli in transito, in linea con l esperienza dei progetti realizzati su indicazione del Ministero degli Interni. La finalità dell intervento è quindi, in modo chiaro e netto, quella di rispondere alla pressante richiesta di sicurezza da parte dei cittadini e degli operatori economici presenti dando un segnale inequivocabile di presenza, padronanza e controllo di tutto il territorio. In quest ottica si desidera ampliare il numero dei punti di ripresa del Sistema di sicurezza e Videosorveglianza Urbana recentemente realizzato ed integrare lo stesso con strumenti tecnologici innovativi in grado di migliorarne l operatività. 5

6 Tali finalità verranno raggiunte realizzando le seguenti opere: 1) Perfezionamento ed espansione del sistema di videosorveglianza attuale con integrazione di nuove postazioni di ripresa nei punti individuati sia sul territorio che a protezione di tutte le strutture pubbliche ed attivazione delle licenze software già integrate nel sistema attuale, per analisi video avanzata e per la rilevazione di allarmi intelligenti quali: Rilevamento di congestione troppe persone in uno spazio troppo piccolo; Rilevamento del movimento persone o veicoli che si muovono, ad es., da sinistra a destra in una scena; Rilevamento di oggetti abbandonati abbandono dei rifiuti in posti non autorizzati; Contro flusso una persona che si muove in senso contrario nel percorso di immigrazione; Tripwire virtuale rilevamento e allarme quando viene interrotta una linea definita; Rilevamento in base alla forma rilevamento di veicoli; Rilevamento di oggetti e rilevamento di furto un oggetto che viene prelevato da una scena molto piena; 2) Realizzazione di un grande anello di protezione, tramite l adozione di sistemi di lettura ottica automatica delle targhe nei punti di accesso al territorio comunale; videosorveglianza nei quartieri a rischio; il tutto gestito dalla Sala Operativa della Polizia Municipale e collegato con i centri di controllo già esistenti, ubicati presso il Commissariato di P.S. ed il Comando Compagnia Carabinieri della città; 3) Realizzazione di unità di ripresa e registrazione a bordo di alcuni veicoli delle forze dell ordine, capaci di seguire gli eventi che si svolgono su ampi scenari (fughe, inseguimenti, cortei, ecc); 4) Installazione di analizzatori di spettrali di suono, nei punti sensibili del territorio al fine di rilevare in modo automatico urla, spari, etc.; 5) Realizzazione sul territorio, di colonnine con citofoni di emergenza SOS collegate con la sala operativa della Polizia Municipale e con i centri di controllo di cui al punto precedente, al fine di offrire i seguenti servizi: Richiesta soccorso di polizia; Informazioni; Richiesta soccorso medico. 6) Ammodernamento ed espansione della Sala Operativa già esistente della Polizia Municipale e di centri di controllo della Polizia di Stato e del Comando Compagnia Carabinieri, in modo da garantire l interoperabilità anche con Protezione Civile e Vigili del Fuoco; 7) Creazione di isole Wi-Fi hot spot su vari punti del territorio per il collegamento tramite strumenti portatili e stazioni mobili alla sala operativa. Il suddetto Sistema di sicurezza e Videosorveglianza, risulterà, così, distribuito su tutto il territorio comunale e costituito da differenti moduli in grado di interagire ed interfacciarsi l un l altro. 6

7 2) MODULO VIDEOSORVEGLIANZA Il modulo videosorveglianza illustra le opere ed i dispositivi per la fornitura e l installazione allo stato dell arte delle infrastrutture necessarie al perfezionamento ed all espansione del sistema di videosorveglianza attuale mediante integrazione di nuove postazioni di ripresa. Sono state modellate due differenti classi di postazioni in funzione della tipologia di applicazione; una di esse sarà adottata per il controllo degli edifici e delle strutture pubbliche e delle aree del territorio individuate allo scopo, l altra, invece, verrà utilizzata per controllare le vie di accesso alla città ed i principali punti di accesso ai quartieri ritenuti a rischio. In tal modo, saranno realizzati un anello di protezione nei quartieri a rischio a mezzo dell adozione di sistemi di lettura targhe ed un secondo anello di postazioni di lettura targhe su accessi alla città. Saranno adottate telecamere di ultima generazione, di tipo speed dome e di tipo fisso da esterni, in grado di garantire prestazioni adeguate alla circostanza e consentire visione nitida sia diurna che notturna. Infine, sono previsti interventi di potenziamento delle apparecchiature presenti nelle sale operative già esistenti alla Polizia Municipale e Polizia di Stato. 3) MODULO RILEVAMENTO URLA E SPARI Il modulo rilevamento urla e spari descrive le tecnologie e le apparecchiature a mezzo delle quali si realizzerà il potenziamento di alcune delle postazioni di videosorveglianza a protezione del territorio e degli edifici e delle strutture pubbliche. Esse saranno dotate di unità periferiche capaci di catturare le emissioni sonore ed inviare le suddette informazioni ad una unità centrale di analisi per il rilevamento di eventuali spettri relativi ad eventi quali urla e spari. Il sistema sarà in grado di discriminare le emissioni sonore indicative di potenziali eventi di caos e pericolo da quelle di sottofondo tipiche del contesto urbano. Saranno adottati sensori completi di microfoni panoramici ed un sistema centrale di elaborazione dotato di analizzatore di spettro. 4) MODULO CITOFONI DI EMERGENZA SOS Il modulo citofoni di emergenza illustra un ulteriore modulo di potenziamento delle postazioni di videosorveglianza. Esso assolve allo scopo di dotare il territorio di punti di contatto diretto con le Centrali Operative per il controllo e la gestione immediata delle situazioni di allarme, pericolo ed emergenza. 7

8 Saranno realizzate e dislocate sul territorio colonnine con citofoni di emergenza SOS collegate con le sale operative. Esse consentiranno ai cittadini di effettuare richieste di soccorso Polizia, richieste informazioni e richieste soccorso medico. Grazie all adozione dei suddetti citofoni ed all ammodernamento che sarà apportato presso le sale operative già esistenti alla Polizia Municipale e Polizia di Stato, i cittadini potranno inoltrare richieste di aiuto in caso di incendi, risse, caos, etc. Saranno adottati citofoni di ultima generazione e software di gestione e centralizzazione degli stessi. 5) MODULO VIDEOSORVEGLIANZA MOBILE In questo modulo si descrivono gli interventi tecnologici ed i dispositivi atti a dotare alcune delle vetture delle forze dell ordine di un sistema di videosorveglianza mobile. Esso consentirà il monitoraggio delle aree di aggregazione sociale, il controllo ed il tracciato delle azioni di sversamento dei rifiuti ed il controllo delle aree con scarsa illuminazione quali spiagge, area costiera, etc. I suddetti sistemi, solidali con i veicoli delle forze dell ordine, garantiranno flessibilità di acquisizione, prontezza di intervento ed immediatezza di riscontro. Saranno adottate telecamere brandeggiabili a brandeggio veloce ed illuminatore ad infrarossi e registratori digitali di immagini. 6) MODULO ISOLE Wi-Fi HOT SPOT Il modulo isole Wi-Fi Hot Spot illustra i dispositivi e le tecnologie per la realizzazione di aree a copertura wireless direttamente collegate alla centrale operativa della Polizia Municipale. Esse garantiranno al personale abilitato la possibilità di collegamento alla sala operativa a mezzo di strumenti portatili e stazioni mobili. Saranno utilizzati dispositivi radio operanti nelle bande di frequenza libere ed implementanti tecnologie standard riconosciute. 7) MODULO RETE DI COLLEGAMENTO Il modulo rete di collegamento descrive le apparecchiature e le tecnologie che saranno adottate per la realizzazione dell infrastruttura di trasporto delle informazioni e delle immagini provenienti dai diversi moduli in campo. Il sistema di sicurezza e videosorveglianza esistente consta di una infrastruttura di rete wireless basata su tecnologia in ponti radio Hiperlan. Le immagini catturate dalle telecamere vengono trasmesse alla sala di controllo e visualizzazione principale a mezzo della rete wireless sulla quale è implementata la suite di protocolli Internet TCP/IP; ciò conferisce al sistema eccezionali doti di 8

9 modularità, flessibilità, scalabilità ed espansibilità. Tuttavia, per l installazione dei nuovi punti di ripresa ed il trasporto dei dati generati dai dispositivi relativi ai diversi moduli, si prevede la realizzazione di una rete mista che veda l adozione di ponti radio e cavi in fibra ottica capace di integrarsi con la rete esistente al fine di costituite un unica infrastruttura di trasporto. 8) PRESCRIZIONI TECNICHE DI INSTALLAZIONE Le prescrizioni tecniche di installazione riportano le modalità e le tecniche di installazione degli apparati e dei dispositivi di cui ai moduli precedenti attuati al fine di garantire la posa in opera secondo lo stato dell arte. Saranno adottate tutte le norme circa la sicurezza e verranno impiegati operai specializzati. 9) CRONOPROGRAMMA Il cronoprogramma descrive le fasi ed i tempi di realizzazione delle opere di installazione dei dispositivi e degli apparati di cui ai moduli precedenti per ciascuna postazione. E stato adottato, quale riferimento, il calendario italiano, sono state previste otto ore lavorative giornaliere ed il Sabato e la Domenica quali giorni di riposo settimanale. Il tutto sarà riportato in forma di diagramma di Gantt. 9

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