LA CESSIONE DEL QUINTO DELLO STIPENDIO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "LA CESSIONE DEL QUINTO DELLO STIPENDIO"

Transcript

1 Incontro informativo I SEMINARI DEL LAVORO LA CESSIONE DEL QUINTO DELLO STIPENDIO Milano, 18 novembre 2010

2 I SEMINARI DEL LAVORO LA CESSIONE DEL QUINTO DELLO STIPENDIO Relatori: Valeria Innocenti Area Lavoro e Previdenza Claudia Lesioli - Area Lavoro e Previdenza Milano, 18 novembre 2010

3 La cessione dello stipendio Atto di autonomia privata con il quale il lavoratore (cedente) trasferisce il proprio credito alla retribuzione ad altro soggetto banca, finanziaria (cessionario) verso il quale il datore di lavoro (debitore ceduto) è tenuto ad eseguire la prestazione

4 Lo schema della cessione LAVORATORE CREDITORE CEDENTE DATORE DI LAVORO TERZO DEBITORE CEDUTO SOCIETA FINANZIARIA CESSIONARIO

5 La cessione del quinto è una cessione di credito Il creditore può trasferire a titolo oneroso o gratuito il suo credito, anche senza il consenso del debitore, purché il credito non abbia natura personale o il trasferimento non sia vietato dalla legge (art c.c)

6 Elementi qualificanti la cessione del credito Automaticità della cessione, non è necessario il consenso del debitore ceduto La cessione è efficace dal momento della notifica al debitore ceduto Il credito non deve avere carattere strettamente personale Il trasferimento non deve essere vietato dalla legge

7 La specificità della normativa sulla cessione della retribuzione per i dipendenti privati: evoluzione normativa Fino al 1 gennaio 2005 (entrata in vigore della Legge n. 311/2004, Finanziaria 2005): nessuna regolamentazione specifica, si applica il codice civile La Legge Finanziaria 2005 estende al settore privato alcune disposizioni del D.p.r. n. 180/1950 relativo ai dipendenti pubblici. Viene fissato il limite quantitativo del quinto La Legge n. 80/2005 (decreto competitività) introduce alcune modifiche, ad esempio in tema di cedibilità del tfr La Legge Finanziaria 2006 apporta ulteriori modifiche, in tema di notifica, tfr, successione di cessioni Per definire il regime applicabile è MOLTO IMPORTANTE verificare QUANDO è stata effettuata la cessione

8 Il legislatore ha adeguato un testo concepito per il comparto pubblico (il D.p.r. n. 180/50) al settore privato reso le norme al passo con i tempi (es. estensione ai parasubordinati) favorito indirettamente il credito al consumo

9 Le norme che si applicano alla cessione del quinto Codice Civile art D.P.R. del 5 gennaio del 1950, n. 180 Legge 30 dicembre 2004, n. 311, comma 137, art. 1 - Legge Finanziaria 2005 D.L. 14 marzo 2005, art. 13 bis - Decreto Competitività (convertito dalla Legge 14 maggio 2005, n. 80) Legge 23 dicembre 2005, n. 266, comma 346, art. 1 - Legge Finanziaria 2006

10 Il fenomeno cessione nella gestione del personale Aumento del numero delle cessioni Incertezza normativa causata dal testo legislativo Aggressività delle società finanziarie Incertezza dovuta ad un possibile aumento del contenzioso e scarsità di pronunce giurisprudenziali Aumento degli oneri economici sostenuti dalle aziende per gestire le numerose cessioni

11 Principio generale (art.1 D.P.R 180/1950) Il principio generale è quello dell incedibilità della retribuzione L eccezione è costituita dalla disciplina della cessione del quinto

12 Che cosa può cedere il lavoratore? La Retribuzione Il Compenso (se è parasubordinato) La Pensione Il trattamento di fine rapporto Le indennità corrisposte a fine rapporto

13 La retribuzione: limiti quantitativi Per le cessioni poste in essere fino al 31 dicembre 2004: non esiste il limite quantitativo del quinto (è possibile avere ancora in atto cessioni di questo tipo) Per le cessioni poste in essere dal 1 gennaio 2005: limite quantitativo del quinto

14 La quota di retribuzione va: Calcolata Versata Pagata al netto delle ritenute fiscali e previdenziali entro il mese successivo a quello cui le quote si riferiscono sul conto corrente del creditore, salvo diverse previsioni di CCNL o usi aziendali

15 Il compenso dei parasubordinati Cedibilità dei compensi dei co.co.co, agenti, rappresentanti di commercio Compenso con carattere certo e continuativo Durata del rapporto non inferiore ai 12 mesi Durata della cessione non superiore a quella del contratto

16 La Pensione cedibilità nei limiti del quinto durata max 10 anni nel caso in cui il rapporto di lavoro si risolva per pensionamento e prima dell'estinzione della cessione, l'efficacia di essa si estende al diritto alla pensione

17 Trattamento di fine rapporto/1 Regime di cedibilità del TFR Fino al 31 dicembre 2004: totale cedibilità per i dipendenti privati (Cass. n. 4930/2003) e totale incedibilità per i pubblici (Cass. n. 1428/1999) Dal 1 gennaio 2005 (Finanziaria 2005) in vigore il D.p.r. n. 180 per le aziende private: è discussa l incedibilità totale del tfr anche per i privati Dal 15 maggio 2005 (decreto competitività) fino al 31 dicembre 2005: 1/5 di tfr per lavoratori a tempo indeterminato, intero tfr per lavoratori a termine Dal 1 gennaio 2006 totale cedibilità (Finanziaria 2006) Prassi delle finanziarie: clausole che vincolano tutto il tfr

18 Trattamento di fine rapporto/2 Orientamento Confindustria: illegittimità delle clausole dei contratti che vincolano tutto il TFR se notificati prima di gennaio 2006: verificare con attenzione il momento in cui è stato notificato l atto di cessione, al fine ricostruire la normativa applicabile al caso concreto Comportamento delle aziende: per atti notificati dopo il primo gennaio 2006 verificare l ammontare del residuo debito del lavoratore versare il TFR alla finanziaria per la parte necessaria a coprire il debito e l eventuale parte residua di tfr al lavoratore verificare sempre la sussistenza di altri limiti alla cedibilità del TFR anticipazioni del TFR: prima di concederle verificare che l intero TFR non sia stato ceduto: se è stato ceduto verificare se sia capiente

19 Trattamento di fine rapporto/3 Limiti legali alla cedibilità: decesso lavoratore Art c.c.: indennità di morte (TFR + ind. sost. del preavviso) spetta ai soggetti legittimati iure proprio (coniuge, figli, parenti convivente di 2 e affini di 3 gr.) Limiti legali di cedibilità: scioglimento del matrimonio Art. 12 bis, L. n. 898/1970: coniuge divorziato con diritto ad alimenti - ha diritto al 40% del TFR se non è passato a nuove nozze Prima di versare il TFR alla finanziaria verificare se ci siano aventi diritto (cfr. sentenza di divorzio eventualmente notificata al dat. lav.)

20 Tfr e fondi di previdenza complementare Il TFR può trovarsi c/o l azienda - INPS c/o l azienda INPS - Fondo di Previdenza c/o Il Fondo di previdenza

21 Tfr e fondi di previdenza complementare Orientamento ministeriale: la scelta di aderire al Fondo non pregiudica il credito la società finanziaria deve rivalersi prioritariamente sul TFR accantonato in azienda rispetto a quello accumulato c/o il Fondo pensione

22 Indennità corrisposte a fine rapporto Clausole che prevedono il versamento di tutte le somme corrisposte a fine rapporto, alla cessazione del rapporto illegittime se stipulate dopo il primo gennaio 2005, perché: - principio generale di incedibilità assoluta art. 1, D.p.r. n. 180: stipendi gratifiche sussidi, pensioni, compensi di qualunque specie corrisposti a qualunque persona (impiegati, dirigenti, quadri) in conseguenza ed effetto dell opera prestata - eccezioni tassative: cedibilità solo per retribuzione, TRF, pensioni, compensi dei parasubordinati Comportamento del datore di lavoro - somme di natura retributiva cedibili nel limite del quinto (es. ind sostitutiva del preavviso, ratei di 13 e 14) - somme di natura indennitaria/risarcitoria incedibili (es. indennità sost. delle ferie)

23 Quali lavoratori possono cedere la retribuzione? Lavoratori subordinati a tempo indeterminato Lavoratori subordinati a termine Parasubordinati A condizione che la durata della cessione non superi la scadenza del contratto di lavoro Pensionati

24 Il lavoratore può cedere la retribuzione se: è in servizio ha uno stipendio fisso e continuativo ha meno di 65 anni se al lavoratore mancano meno di meno di 10 anni per il collocamento a riposo non può contrarre un prestito maggiore alla cessione di tante quote mensili quanti sono i mesi necessari per il collocamento a riposo

25 Gli istituti autorizzati a concedere prestiti: istituto nazionale delle assicurazioni; società di assicurazioni legalmente esercenti; istituti e società esercenti il credito, escluse quelle in nome collettivo e in accomandita semplice; casse di risparmio e i monti di credito su pegno Importante: La cessione della retribuzione non può essere utilizzata per qualsiasi pagamento da effettuarsi a un terzo ma solo per estinguere prestiti contratti con istituti finanziari espressamente autorizzati dalla legge.

26 L efficacia della cessione La cessione acquista efficacia dalla sua notifica al debitore ceduto (l azienda). L accettazione del debitore non è necessaria a perfezionare la cessione. La notifica può avvenire in qualsiasi forma avente data certa

27 La durata della cessione non può essere superiore: a 10 anni al tempo per il conseguimento del 65 esimo anno di età Importante: la cessione si estende di diritto sulla pensione se non viene estinta prima della cessazione dal servizio

28 La determinazione e il versamento della trattenuta Determinazione trattenuta: max 1/5 della retribuzione al netto di trattenute previdenziali e fiscali Termine: il versamento della trattenuta deve avvenire entro il mese successivo a quello cui la quota si riferisce Luogo del pagamento: domicilio del creditore - versamento sul conto corrente indicato dall istituto di credito

29 I Costi di gestione della cessione E possibile addebitare al dipendente le spese inerenti al finanziamento. E opportuno disciplinare la gestione delle spese con un regolamento aziendale adeguatamente diffuso fra i dipendenti. La modalità di gestione scelta va comunicata: al lavoratore all Istituto di credito acquisire dal dipendente la conferma dell avvenuto finanziamento prima di procedere al versamento

30 La riduzione della retribuzione: conseguenze Nel caso intervengano eventi modificativi del rapporto di lavoro che riducano o sospendano la retribuzione, l azienda potrebbe dover ricalcolare la quota oggetto di cessione secondo i seguenti principi: riduzione della retribuzione in misura inferiore o pari a 1/3 riduzione della retribuzione superiore al terzo Trattenuta nella misura inizialmente stabilita Trattenuta ricalcolata su 1/5 dello stipendio netto ridotto Importante: informare la società finanziaria per calcolare la riduzione della quota

31 Notifica di più cessioni sullo stesso credito Se all azienda vengono notificati più atti di cessione relativi alla stessa retribuzione prevale la cessione che cronologicamente per prima è stata notificata al datore di lavoro o quella che - sebbene successiva rispetto alle altre - sia stata per prima accettata dallo stesso con atto di data certa (art c.c.) Importante: il lavoratore non può avere simultaneamente in corso più di una cessione

32 Il rinnovo della cessione Si ha un rinnovo di cessione quando un soggetto già titolare di una cessione stipula una nuova cessione successiva alla prima Poiché è vietata la coesistenza simultanea di due cessioni diverse, la seconda cessione per essere valida: deve comunque estinguere la prima può essere stipulata solo decorso il periodo (c.d. limiti temporali) che la legge prevede fra una cessione e l altra

33 Il rinnovo: limiti temporali Una cessione può essere validamente rinnovata se sono decorsi i seguenti periodi di tempo tra la prima cessione e il rinnovo: trascorsi almeno 2 anni dall inizio della prima cessione stipulata per 5 anni trascorsi almeno 4 anni dall inizio della prima cessione stipulata per 10 anni Il D.M. Economia e Finanze n. 313/2006 ha precisato il criterio di calcolo dei limiti temporali nel caso di rinnovo di cessione: è consentito trascorsi i due quinti della durata della prima cessione Es. 1 cessione di 35 mesi, la 2 cessione è ammissibile dopo 14 mesi dalla prima (2/5 di 35=14)

34 Il rinnovo: limiti temporali ed eccezioni Eccezioni ai limiti temporali: è possibile contrarre una cessione decennale (se fatta per la prima volta) anche prima che siano trascorsi 2 anni dalla stipula di una cessione quinquennale

35 L estinzione anticipata della cessione È la facoltà di estinguere la cessione mediante versamento anticipato del debito residuo non ci sono più limiti temporali per procedere all estinzione in caso di stipula di una nuova cessione dovrà passare almeno un anno

36 Pignoramento e sequestro Pignoramento: fase dell'esecuzione forzata del credito che un terzo creditore ha nei confronti del debitore e che ha per oggetto i crediti che il lavoratore vanta nei confronti del datore di lavoro (art. 492 c.p.c) Sequestro: mezzo di conservazione della garanzia patrimoniale. Vincolo di indisponibilità materiale e giuridica autorizzato dal giudice sui beni del debitore e su istanza del creditore che ha fondato motivo di perdere la garanzia del proprio credito (art. 671 c.p.c)

37 L'atto di pignoramento L'atto di pignoramento deve contenere tassativamente una serie di elementi Quelli che interessano il datore di lavoro sono: l'intimazione di non disporre senza ordine del giudice delle somme dovute al debitore (il datore di lavoro diventa custode ) la citazione del datore di lavoro a comparire davanti al giudice per rilasciare la c.d dichiarazione di quantità

38 Obblighi del datore di lavoro Dopo la notifica dell'atto di pignoramento il datore di lavoro: non può compiere atti che compromettano la tutela del creditore pignorante nei limiti previsti dalla legge fino al provvedimento di assegnazione del credito deve provvisoriamente trattenere e accantonare un importo pari alla garanzia che la legge riconosce al creditore (1/5 o 1/3 per i crediti alimentari)

39 Dichiarazione del terzo (art. 547 c.p.c) L'azienda cui è stato notificato il pignoramento deve presentarsi davanti al giudice per dichiarare: l entità somme dovute al lavoratore i sequestri e pignoramenti in corso le cessioni in atto Presentarsi preferibilmente con una nota scritta

40 Pignoramento e sequestro: limiti quantitativi 1/3 della retribuzione al netto di ritenute per i soli crediti alimentari 1/5 della retribuzione al netto di ritenute per tutti i debiti verso lo Stato e verso gli altri enti ed aziende da cui il debitore dipende, derivanti dal rapporto di impiego 1/5 della retribuzione al netto di ritenute per tributi allo Stato, alle province e comuni 1/5 della retribuzione per ogni specie di credito (Cort.Cost n.89/1987 e n.878/1988) Stesse regole per TFR

41 Pignoramento e sequestro: concorso Limiti quantitativi: 1/5 per simultaneo concorso di pignoramenti e sequestri per crediti di qualunque natura diversi da quelli per cause alimentari 1/2 solo per il simultaneo concorso di crediti alimentari con crediti di altra natura

42 Concorso cessione/pignoramento/sequestro cessione successiva al pignoramento o sequestro La cessione = 2/5 della R netta la quota pignorata: Esempio retribuzione al netto delle trattenute è pari a 100, pignoramento nel limite del quinto (20), la quota di retribuzione cedibile è pari alla differenza tra i 2/5 di 100 (40) e la quota pignorata (20), ossia sarà pari a 20 cessione anteriore al pignoramento o sequestro Pignoramento = ½ della retribuz netta quota ceduta Esempio: R netta è pari a 100, cessione nei limiti del quinto (20), il pignoramento successivo non potrà superare la differenza tra 50 e 20 ossia ( non oltre) 30 (fermi i limiti di cui all art. 2 D.p.r. n. 180: si potrà arrivare fino a 30 solo nel caso di crediti alimentari (cfr. art. 2, c. 1) ovvero nel caso di concorso tra crediti alimentari e crediti di altra natura (cfr. art. 2, c. 2)

43 Delegazione: indicazioni operative Disciplina applicabile ai privati: cod.civ Nozione: atto trilaterale che si perfeziona con l accettazione del terzo delegato e non con la semplice notifica dell atto, come per la cessione Efficacia: il terzo delegato/datore di lavoro non è obbligato ad accettare l incarico/sottoscrivere il contratto Non accettare le delegazioni di pagamento notificate perché: dubbi sulla applicabilità D.p.r. n. 180 (limiti/requisiti): rischi contenzioso la gestione amministrativa comporta un aggravio di oneri pecuniari e organizzativi per le aziende che si aggiungono a quelli già gravosi dovuti alle cessioni della retribuzione

44 Responsabilità del datore di lavoro In base alla normativa del codice civile il terzo debitore non deve verificare la sussistenza dei presupposti di validità della cessione (Cass. n. 2055/1972). Al contrario il debitore ceduto è obbligato a dare esecuzione alla cessione, senza poter opporre al cessionario le eccezioni sulla validità della cessione (salvo eccezioni che derivano dal rapporto di lavoro con il cedente), perché è rimasto estraneo e tale rapporto non incide in alcun modo sull obbligo di adempiere (Cass. n. 1257/1988)

45 Operativamente: alla notifica della cessione l azienda deve verificare la validità dell atto di notifica (requisiti oggettivi e soggettivi) Non è necessaria l accettazione del datore di lavoro ceduto Non sottoscrivere atti non richiesti dalla legge

46 Operativamente: alla notifica della cessione Il datore di lavoro è soltanto tenuto a ricevere la notifica e non anche a sottoscrivere atti Poichè non esiste un obbligo di legge e sconsigliato firmare: il Certificato di stipendio: E sufficiente per il dipendente presentare all istituto di credito la busta paga. E consigliabile rispondere all Istituto di credito con una comunicazione informale, indicando solo le informazioni autorizzate dal dipendente ex D.lgs. n. 196/2003 (anzianità di servizio, R, numero mensilità, trattenute su R, tfr, adesione ai Fondi) l Atto di benestare: E preferibile una comunicazione informale all istituto di credito, prendendo atto della notifica, dove si dichiara che a decorrere del mese di riferimento la società eseguirà la trattenuta (nei limiti e alle condizioni di legge)

47 Operativamente: notifica di più cessioni in caso di pluralità di cessioni diverse sullo stesso credito, prevale la cessione notificata o accettata per prima (art c.c.) L azienda comunicherà all istituto di credito che non potrà dar corso alla seconda cessione sino all estinzione di quella in corso Nel caso di rinnovo di cessione è opportuno che l azienda verifichi il rispetto dei presupposti di legge : capienza nel quinto, limiti temporali, avvenuta estinzione della prima cessione E opportuno che l azienda comunichi la precedente cessione al secondo Istituto di Credito, chiedendo al dipendente la prova dell avvenuta estinzione della prima cessione. Ove non venisse fornita tale prova dal lavoratore, è consigliabile per l azienda non dar corso alla nuova cessione, valutando caso per caso, in relazione al rischio di possibili contenziosi

48 Operativamente: notifica di atti diversi dalla cessioni L azienda non è obbligata ad effettuare il versamento di quote di retribuzione qualora gli vengano notificati contratti di finanziamento diversi da quelli garantiti dalla cessione se si tratta di negozi che richiedono il consenso del datore di lavoro (es delegazioni, mandato irrevocabile del lavoratore ex art. 1720,c.c.)

49 Operativamente: la trattenuta Calcolo trattenuta nei limiti del quinto Versamento della trattenuta nel mese successivo a quello cui la quota si riferisce Scelta della politica di addebito dei costi di gestione amministrativa delle pratiche da comunicare a dipendenti e finanziaria Monitoraggio di eventi sopravvenuti che possono incidere sulla retribuzione per un eventuale ricalcolo e conseguenti comunicazioni: in caso di riduzione/sospensione della retribuzione superiore al terzo è opportuno che l azienda dia comunicazione alla istituto di credito

50 Operativamente: cessione e risoluzione del rapporto E opportuno che l azienda comunichi all istituto di credito la cessazione del rapporto di lavoro e si faccia indicare dalla finanziaria il debito residuo al fine di verificare le eventuali competenze da liquidare alla finanziaria. le somme spettanti a titolo retributivo al lavoratore liquidabili nei limiti previsti dalla legge Il TFR, nei limiti di quanto ceduto e cedibile per legge Verificare eventuali ulteriori obbligazioni assunte con la sottoscrizione di atti inoltrati dalla finanziaria Tfr e previdenza complementare: è opportuno che l azienda informi l Istituto di credito dell eventuale scelta del lavoratore di aderire al Fondo di previdenza complementare

51 Operativamente: cessione e pensionamento E consigliabile che l azienda dia comunicazione all Istituto di credito contenente la precisazione che il lavoratore percepirà il trattamento pensionistico dall Istituto di previdenza E opportuno che l azienda informi anche l Istituto previdenziale che sulla retribuzione è in corso una cessione, comunicando tutti dati necessari affinché l Istituto possa disporre, fin dall inizio, la trattenuta delle ulteriori quote sulla pensione

Cessione, pignoramento e sequestro dei crediti di lavoro

Cessione, pignoramento e sequestro dei crediti di lavoro Cessione, pignoramento e sequestro dei crediti di lavoro Assolombarda 27 Settembre 2007 Area relazioni Industriali e affari Sociali Tiziana Cardone Argomenti trattati Le somme oggetto della cessione (retribuzione,

Dettagli

Pignoramento e cessione della retribuzione: istruzioni per l uso. Annalisa Cristellon Area Lavoro, Previdenza ed Education Vicenza, 23 aprile 2015

Pignoramento e cessione della retribuzione: istruzioni per l uso. Annalisa Cristellon Area Lavoro, Previdenza ed Education Vicenza, 23 aprile 2015 Pignoramento e cessione della retribuzione: istruzioni per l uso Annalisa Cristellon Area Lavoro, Previdenza ed Education Vicenza, 23 aprile 2015 CESSIONE DEL CREDITO DPR n. 180/1950 (e successive modifiche)

Dettagli

SCHEDA INFORMATIVA CESSIONE DEL QUINTO DELLO STIPENDIO

SCHEDA INFORMATIVA CESSIONE DEL QUINTO DELLO STIPENDIO CHE COS È LA La Cessione del Quinto dello Stipendio è una particolare forma di prestito personale che viene rimborsata dal soggetto finanziato (Cliente) mediante la cessione pro solvendo alla Banca di

Dettagli

Implicazioni con la previdenza complementare. Anna Ilaria Orlando 23/10/2009 1

Implicazioni con la previdenza complementare. Anna Ilaria Orlando 23/10/2009 1 Implicazioni con la previdenza complementare 1 Cos è la cessione del quinto dello stipendio? La cessione del quinto dello stipendio è una forma di prestito garantito a tasso fisso, svincolato da particolari

Dettagli

SCHEDA INFORMATIVA CESSIONE DEL QUINTO DELLO STIPENDIO

SCHEDA INFORMATIVA CESSIONE DEL QUINTO DELLO STIPENDIO CHE COS È LA La Cessione del Quinto dello Stipendio è una particolare forma di prestito personale che viene rimborsata dal soggetto finanziato (Cliente) mediante la cessione pro solvendo alla Banca di

Dettagli

DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA DIREZIONE CENTRALE PER LE RISORSE UMANE

DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA DIREZIONE CENTRALE PER LE RISORSE UMANE DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA DIREZIONE CENTRALE PER LE RISORSE UMANE ALLEGATO A Art. 1 I competenti Uffici periferici del Dipartimento della Pubblica Sicurezza operano le ritenute sulle competenze

Dettagli

ALLEGATO A PROCEDURA OPERATIVA

ALLEGATO A PROCEDURA OPERATIVA ALLEGATO A PROCEDURA OPERATIVA INDICE 1. premessa 2. introduzione 3. FASI DEL PROCEDIMENTO fase 1 primo contatto tra dipendente/istituto di credito fase 2 Stipula e notifica del contratto di finanziamento

Dettagli

MODELLO STANDARD CESSIONE DEL QUINTO DELLA PENSIONE

MODELLO STANDARD CESSIONE DEL QUINTO DELLA PENSIONE INFORMAZIONI EUROPEE DI BASE SUL CREDITO AI CONSUMATORI 1. Identità e contatti del finanziatore/ intermediario del credito Finanziatore Mandataria Telefono Email Fax Sito web Conafi Prestitò S.p.A. Via

Dettagli

IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE

IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE Prestiti ai dipendenti pubblici anche da intermediatori finanziari (Decreto Ministero delle economia e delle Finanze 27.12.2006, n. 313) Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, n. 32, serie generale, del

Dettagli

2. Cessione della retribuzione Risposta quesito a)

2. Cessione della retribuzione Risposta quesito a) PARERE n. 2 Oggetto: a) eventuale obbligo della società Tizia, in qualità di datore di lavoro, di concedere o meno ad un proprio dipendente la possibilità di ottenere un prestito da un ente finanziatore

Dettagli

Circolare N.181 del 11 Dicembre 2013

Circolare N.181 del 11 Dicembre 2013 Circolare N.181 del 11 Dicembre 2013 Accordi di prepensionamento. L istituto ed i benefici Gentile cliente, con la presente desideriamo fornirle alcuni chiarimenti circa l istituto del prepensionamento

Dettagli

Cessione 5 Linee Guida per la gestione dei contratti di finanziamento con cessione del quinto dello stipendio e delegazioni di pagamento

Cessione 5 Linee Guida per la gestione dei contratti di finanziamento con cessione del quinto dello stipendio e delegazioni di pagamento Cessione 5 Linee Guida per la gestione dei contratti di finanziamento con cessione del quinto dello stipendio e delegazioni di pagamento Premessa Le presenti Linee Guida forniscono indicazioni operative

Dettagli

UD7 I prestiti garantiti

UD7 I prestiti garantiti UD7 UD7 I prestiti garantiti La cessione del quinto e la polizza obbligatoria La struttura: una polizza obbligatoria con caratteristiche fissate dalla legge; prestazioni: morte o perdita di impiego del

Dettagli

DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA DIREZIONE CENTRALE PER LE RISORSE UMANE

DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA DIREZIONE CENTRALE PER LE RISORSE UMANE DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA DIREZIONE CENTRALE PER LE RISORSE UMANE ALLEGATO A Art. 1 I competenti Uffici periferici del Dipartimento della Pubblica Sicurezza operano le ritenute sulle competenze

Dettagli

CONVENZIONE TIPO FINALIZZATA ALLA CONCESSIONE DI PRODOTTI DI FINANZIAMENTO A PENSIONATI ENASARCO

CONVENZIONE TIPO FINALIZZATA ALLA CONCESSIONE DI PRODOTTI DI FINANZIAMENTO A PENSIONATI ENASARCO CONVENZIONE TIPO FINALIZZATA ALLA CONCESSIONE DI PRODOTTI DI FINANZIAMENTO A PENSIONATI ENASARCO L anno, il giorno del mese di in Roma Via TRA La FONDAZIONE ENASARCO, con sede in Roma, Via Antoniotto Usodimare

Dettagli

Novità in materia di Rimborsi IVA

Novità in materia di Rimborsi IVA Circolare 4 del 2 febbraio 2015 Novità in materia di Rimborsi IVA INDICE 1 Premessa...2 2 Ambito applicativo...2 3 Rimborsi di importo fino a 15.000,00 euro...3 4 Rimborsi di importo superiore a 15.000,00

Dettagli

SCHEDA PRODOTTO (ed. Dicembre 2008) PRESTITI A LAVORATORI DIPENDENTI CON RIMBORSO MEDIANTE TRATTENUTA SULLO STIPENDIO

SCHEDA PRODOTTO (ed. Dicembre 2008) PRESTITI A LAVORATORI DIPENDENTI CON RIMBORSO MEDIANTE TRATTENUTA SULLO STIPENDIO SCHEDA PRODOTTO (ed. Dicembre 2008) PRESTITI A LAVORATORI DIPENDENTI CON RIMBORSO MEDIANTE TRATTENUTA SULLO STIPENDIO Contraente: CONSEL S.p.A., quale Istituto mutuante. Assicuratore: l Impresa di Assicurazioni

Dettagli

f e r d i n a n d o b o c c i a

f e r d i n a n d o b o c c i a Circ. n. 10 del 22 gennaio 2013 A TUTTI I CLIENTI L O R O S E D I Oggetto: COMPENSAZIONE E CESSIONE DEI CREDITI NEI CONFRONTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. Procedura di certificazione degli stessi 1.

Dettagli

SCHEDA TECNICA IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO NEL PUBBLICO IMPIEGO - TFR

SCHEDA TECNICA IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO NEL PUBBLICO IMPIEGO - TFR SCHEDA TECNICA IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO NEL PUBBLICO IMPIEGO - TFR COSA È Il trattamento di fine rapporto (Tfr) è una somma che viene corrisposta al lavoratore dipendente al termine del rapporto

Dettagli

Oggetto: ISTRUZIONI QUIR

Oggetto: ISTRUZIONI QUIR A TUTTE LE AZIENDE INTERESSATE Conegliano, lì 04 Maggio 2015 Circolare 22/2015 Oggetto: ISTRUZIONI QUIR Con la circolare n.82/15 l Inps ha diffuso le istruzioni operative per la liquidazione della quota

Dettagli

Nota operativa n. 45 Ai Coordinatori delle Consulenze Professionali

Nota operativa n. 45 Ai Coordinatori delle Consulenze Professionali Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell Amministrazione Pubblica Direzione Centrale Pensioni Ufficio I Normativo Roma, 28/11/2008 Ai Direttori delle Sedi Provinciali e Territoriali Alle

Dettagli

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE (A) Regime fiscale applicabile agli iscritti a partire dal 1 gennaio 2007ed ai contributi versati dal 1 gennaio 2007dai lavoratori già iscritti 1. I Contributi 1.1 Il regime

Dettagli

CONTABILITA GENERALE

CONTABILITA GENERALE CONTABILITA GENERALE 6 II) SCRITTURE DI GESTIONE E) SCRITTURE RELATIVE AL LAVORO DIPENDENTE 14 novembre 2010 Ragioneria Generale e Applicata - Parte seconda - La contabilità generale 1 E. Scritture relative

Dettagli

La nuova Previdenza: riforma e offerta. Direzione commerciale - Sviluppo previdenza e convenzioni

La nuova Previdenza: riforma e offerta. Direzione commerciale - Sviluppo previdenza e convenzioni La nuova Previdenza: riforma e offerta Direzione commerciale - Sviluppo previdenza e convenzioni Previdenza: situazione attuale 140 Alcuni fattori rilevanti: 120 100 80 22 2015 pensionamento persone nate

Dettagli

Il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale

Il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale Visto l articolo 2120 del codice civile; Visto l articolo 3 della legge 29 maggio 1982, n. 297; Visto il decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252; Visto l articolo 1, comma 755, della legge 27 dicembre

Dettagli

Cumulo contributivo. ( Totalizzazione retributiva)

Cumulo contributivo. ( Totalizzazione retributiva) Cumulo contributivo ( Totalizzazione retributiva) Cumulo contributivo o Totalizzazione retributiva La legge di stabilità 2013 -Legge 24/12/ 2012 n. 228- introduce una nuova istituzione : il cumulo contributivo,

Dettagli

LA RESPONSABILITA SOLIDALE NEI CONTRATTI DI APPALTO

LA RESPONSABILITA SOLIDALE NEI CONTRATTI DI APPALTO LA RESPONSABILITA SOLIDALE NEI CONTRATTI DI APPALTO In questa Circolare 1. Premessa 2. La responsabilità solidale fiscale 3. La responsabilità solidale retributiva / contributiva 1. PREMESSA Come noto

Dettagli

Art. 2 - Condizioni per il deposito di prestito sociale presso la Cooperativa

Art. 2 - Condizioni per il deposito di prestito sociale presso la Cooperativa REGOLAMENTO DEI PRESTITI SOCIALI Art. 1 - Definizione dei prestiti sociali 1. I depositi in denaro effettuati da soci esclusivamente per il conseguimento dell oggetto sociale con obbligo di rimborso per

Dettagli

Firenze 19 aprile 2012 FEDERLEGNOARREDO FENAL UIL FILCA CISL FILLEA CGIL

Firenze 19 aprile 2012 FEDERLEGNOARREDO FENAL UIL FILCA CISL FILLEA CGIL Visto il D.Lgs.14 settembre 2011, n. 167 Testo unico ell'apprendistato, a norma dell'articolo 1, comma 30, della legge 24 dicembre 2007, n. 247 le parti concordano che la normativa presente nel ccnl firmato

Dettagli

CONVENZIONE. per la disciplina delle operazioni di delegazione di pagamento di cui al D.P.R. 180/1950 Il giorno del mese di dell anno 2015 in Firenze

CONVENZIONE. per la disciplina delle operazioni di delegazione di pagamento di cui al D.P.R. 180/1950 Il giorno del mese di dell anno 2015 in Firenze CONVENZIONE per la disciplina delle operazioni di delegazione di pagamento di cui al D.P.R. 180/1950 Il giorno del mese di dell anno 2015 in Firenze TRA - L Azienda Regionale per il Diritto allo Studio

Dettagli

BILANCIO DI PREVISIONE PLURIENNALE PER IL TRIENNIO 2016/2018" IL CONSIGLIO REGIONALE ha approvato. IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Promulga

BILANCIO DI PREVISIONE PLURIENNALE PER IL TRIENNIO 2016/2018 IL CONSIGLIO REGIONALE ha approvato. IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Promulga 770 N. 6 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA - 9-2-2016 Parte I Legge Regionale 9 febbraio 2016, n. 4 BILANCIO DI PREVISIONE PLURIENNALE PER IL TRIENNIO 2016/2018" IL CONSIGLIO REGIONALE ha

Dettagli

a cura del Rag. Vassilli TIENGO

a cura del Rag. Vassilli TIENGO Carlin Laurenti & associati STUDIO COMMERCIALISTI e REVISORI 45014 PORTO VIRO (RO) Via Mantovana n. 86 tel 0426.321062 fax 0426.323497 per informazioni su questa circolare: evacarlin@studiocla.it Circolare

Dettagli

PRESTAZIONE DI LAVORO AUTONOMO OCCASIONALE ART. 2222 del codice civile

PRESTAZIONE DI LAVORO AUTONOMO OCCASIONALE ART. 2222 del codice civile PRESTAZIONE DI LAVORO AUTONOMO OCCASIONALE ART. 2222 del codice civile Tra L Università di, Dipartimento di con sede in alla Via, codice fiscale, in persona del rappresentante legale sig., di seguito denominata

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA RACCOLTA DEL PRESTITO SOCIALE. Art. 1) Il presente Regolamento disciplina la raccolta di prestiti dai soci (sia persone fisiche

REGOLAMENTO PER LA RACCOLTA DEL PRESTITO SOCIALE. Art. 1) Il presente Regolamento disciplina la raccolta di prestiti dai soci (sia persone fisiche REGOLAMENTO PER LA RACCOLTA DEL PRESTITO SOCIALE Art. 1) Il presente Regolamento disciplina la raccolta di prestiti dai soci (sia persone fisiche che giuridiche) in conformità all'art. 18 lettera 4 dello

Dettagli

6. CONTABILITA GENERALE

6. CONTABILITA GENERALE 6. CONTABILITA GENERALE SCRITTURE DI GESTIONE SCRITTURE RELATIVE AL LAVORO DIPENDENTE 1 E. Scritture relative al lavoro dipendente Definizione Il lavoro rappresenta un fattore della produzione che contabilmente

Dettagli

INDICE. Premessa Pag. 2

INDICE. Premessa Pag. 2 INDICE Premessa Pag. 2 CAPITOLO 1 Cessione della retribuzione Pag. 3 1.1 Ambito di applicazione Pag. 4 1.2 Istituti autorizzati a concedere prestiti Pag. 5 1.3 Limite quantitativo e di durata delle cessioni

Dettagli

Factoring Tour: Bari

Factoring Tour: Bari Factoring Tour: Bari Il factoring: la gestione professionale dei crediti al servizio dell impresa LA CESSIONE DEI CREDITI IVA E NOVITA IN TEMA DI REVOCATORIA FALLIMENTARE Intervento di Massimo Lupi, avvocato

Dettagli

D E T E R M I N A Z I O N E D E L D I R E T T O R E N. 3 8 D E L 2 1 A G O S T O 2 0 1 5

D E T E R M I N A Z I O N E D E L D I R E T T O R E N. 3 8 D E L 2 1 A G O S T O 2 0 1 5 D E T E R M I N A Z I O N E D E L D I R E T T O R E N. 3 8 D E L 2 1 A G O S T O 2 0 1 5 OGGETTO: INCARICO A TEMPO DETERMINATO ALLA SIG.RA DURANTE ALESSANDRA PER SVOLGERE LE MANSIONI DI OPERATORE SOCIO

Dettagli

II) SCRITTURE DI GESTIONE E) SCRITTURE RELATIVE AL LAVORO DIPENDENTE

II) SCRITTURE DI GESTIONE E) SCRITTURE RELATIVE AL LAVORO DIPENDENTE CONTABILITA GENERALE 19 II) SCRITTURE DI GESTIONE E) SCRITTURE RELATIVE AL LAVORO DIPENDENTE 29 novembre 2005 Ragioneria Generale e Applicata - Parte seconda - La contabilità generale 1 E. Scritture relative

Dettagli

CONVENZIONE. premesso che

CONVENZIONE. premesso che Allegato A CONVENZIONE....... (codice fiscale.. ), di seguito Amministrazione, nella persona di., nato il... a., in qualità di.. e.... con sede legale in..... (codice fiscale.... e iscrizione all albo

Dettagli

Il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale

Il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale Visto l articolo 2120 del codice civile; Visto il decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, ed, in particolare, gli articoli 8, concernente l espressione della volontà del lavoratore circa la destinazione

Dettagli

RIFORMA DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE

RIFORMA DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE RIFORMA DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE DESTINAZIONE DEL TFR MATURANDO A PARTIRE DALL 01.01.2007 IN APPLICAZIONE DELL ART. 8 COMMA 8 DEL DECRETO LEGISLATIVO 5 DICEMBRE 2005 N. 252 Ogni lavoratore del settore

Dettagli

SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO

SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO ARTT. 30 40 D.LGS 81/2015 IL CONTRATTO DI È IL CONTRATTO, A TEMPO INDETERMINATO O DETERMINATO, CON IL QUALE UN AGENZIA DI AUTORIZZATA METTE A DISPOSIZIONE DI UN UTILIZZATORE UNO O PIÙ LAVORATORI SUOI DIPENDENTI,

Dettagli

Oggetto: La destinazione del TFR in busta paga per i dipendenti iscritti al Fondo Pensione Circolare operativa per l applicazione del D.

Oggetto: La destinazione del TFR in busta paga per i dipendenti iscritti al Fondo Pensione Circolare operativa per l applicazione del D. Oggetto: La destinazione del TFR in busta paga per i dipendenti iscritti al Fondo Pensione Circolare operativa per l applicazione del D.Lgs 29/2015 Spett.le Azienda, con la presente il Fondo Pensione Fon.Te.

Dettagli

Circolare N. 60 del 21 Aprile 2015

Circolare N. 60 del 21 Aprile 2015 Circolare N. 60 del 21 Aprile 2015 TFR in busta paga: la richiesta di finanziamento a copertura delle somme erogate al lavoratore (Art. 1 commi da 26 a 34 legge n. 190 del 23.12.2014, DPCM n. 29 del 20.02.2015)

Dettagli

CONVENZIONE. premesso che

CONVENZIONE. premesso che Schema di convenzione- tipo per contratti di finanziamento CONVENZIONE L Università degli Studi di Roma La Sapienza (codice fiscale 80209930587) di seguito Amministrazione, nella persona di., nato il...

Dettagli

Schema convenzione tipo per contratti di assicurazione

Schema convenzione tipo per contratti di assicurazione Schema convenzione tipo per contratti di assicurazione CONVENZIONE L Università degli Studi di Roma La Sapienza (codice fiscale 80209930587) di seguito Amministrazione, nella persona di., nato il... a.,

Dettagli

Allegato 1. Legge 30 luglio 2010, n. 122 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78. Art.42.

Allegato 1. Legge 30 luglio 2010, n. 122 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78. Art.42. Allegato 1 Legge 30 luglio 2010, n. 122 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78 Art.42. Reti di imprese 1. (soppresso dalla legge di conversione) 2. Alle imprese

Dettagli

CIRCOLARE N. 49/E. 2. Rimborsi dovuti ai sensi dell articolo 68 del d.lgs. n. 546 del 1992...4. 2.1. Tempestiva esecuzione dei rimborsi...

CIRCOLARE N. 49/E. 2. Rimborsi dovuti ai sensi dell articolo 68 del d.lgs. n. 546 del 1992...4. 2.1. Tempestiva esecuzione dei rimborsi... CIRCOLARE N. 49/E Roma, 01 ottobre 2010 Direzione Centrale Affari Legali e Contenzioso OGGETTO: Esecuzione dei rimborsi dovuti per effetto di sentenze nei giudizi tributari INDICE 1. Premessa...2 2. Rimborsi

Dettagli

Le Politiche Pensionistiche. Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012

Le Politiche Pensionistiche. Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012 Le Politiche Pensionistiche Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012 In generale la pensione è una prestazione pecuniaria vitalizia

Dettagli

Assicurato/Beneficiario: il soggetto cui l Impresa deve corrispondere l indennizzo in caso di sinistro.

Assicurato/Beneficiario: il soggetto cui l Impresa deve corrispondere l indennizzo in caso di sinistro. Condizioni di Assicurazione della Polizza per l Assicurazione sul Credito a garanzia delle perdite patrimoniali derivanti dalla Contraente in caso di perdita dell impiego del mutuatario relativa a prestiti

Dettagli

L Istituto di Credito con sede in Via iscritto al Registro delle Imprese

L Istituto di Credito con sede in Via iscritto al Registro delle Imprese ALLEGATO 1 CONVENZIONE PER LO SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO DI CASSA tra L Associazione Pistoia Futura Laboratorio per la Programmazione Strategica della Provincia di Pistoia, con sede in Pistoia Piazza San

Dettagli

HELVETIA AEQUA PIANO INDIVIDUALE PENSIONISTICO DI TIPO ASSICURATIVO FONDO PENSIONE DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE

HELVETIA AEQUA PIANO INDIVIDUALE PENSIONISTICO DI TIPO ASSICURATIVO FONDO PENSIONE DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE HELVETIA AEQUA PIANO INDIVIDUALE PENSIONISTICO DI TIPO ASSICURATIVO FONDO PENSIONE DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE Helvetia Aequa è iscritto all Albo tenuto dalla COVIP con il n. 5079. Helvetia Vita S.p.A.,

Dettagli

GENERAFUTURO Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale (ed. 08/14)

GENERAFUTURO Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale (ed. 08/14) GENERAFUTURO Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale (ed. 08/14) Allegato alla Nota Informativa Pagina 2 di 6 - Pagina Documento bianca sul regime

Dettagli

IL CONSIGLIO REGIONALE ha approvato. IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Promulga

IL CONSIGLIO REGIONALE ha approvato. IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Promulga Parte I N. 4 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA - 31-1-2015 253 Parte I LEGGI, DECRETI E REGOLAMENTI DELLA REGIONE Legge Regionale 27 gennaio 2015, n. 6 BILANCIO DI PREVISIONE PLURIENNALE

Dettagli

Le Circolari della Fondazione Studi

Le Circolari della Fondazione Studi Le Circolari della Fondazione Studi ANNO 2016 CIRCOLARE NUMERO 7 PART TIME E PREPENSIONAMENTO Premessa L art. 1 comma 284 della legge 208/2015 introduce uno strumento di flessibilità per lavoratori prossimi

Dettagli

Risoluzione n. 17/E ESPOSIZIONE DEL QUESITO

Risoluzione n. 17/E ESPOSIZIONE DEL QUESITO Risoluzione n. 17/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 29 gennaio 2003 Oggetto: Istanza di interpello Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Disciplina applicabile, ai fini dell Irpef,

Dettagli

COMUNE DI SPOTORNO Provincia di Savona

COMUNE DI SPOTORNO Provincia di Savona REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA E ASSISTENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DEL COMUNE DI SPOTORNO APPROVATO CON DELIBERAZIONE CONSIGLIO COMUNALE N. 10 DEL

Dettagli

Circolare del Ministero delle Finanze (CIR) n. 221 /E del 30 novembre 2000

Circolare del Ministero delle Finanze (CIR) n. 221 /E del 30 novembre 2000 Circolare del Ministero delle Finanze (CIR) n. 221 /E del 30 novembre 2000 by www.finanzaefisco.it OGGETTO: Trattamento tributario degli atti di costituzione del fondo patrimoniale. L argomento oggetto

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEI DIRITTI DI PROPRIETA INTELLETTUALE (emanato con decreto rettorale 5 agosto 2011, n. 786) INDICE

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEI DIRITTI DI PROPRIETA INTELLETTUALE (emanato con decreto rettorale 5 agosto 2011, n. 786) INDICE REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEI DIRITTI DI PROPRIETA INTELLETTUALE (emanato con decreto rettorale 5 agosto 2011, n. 786) INDICE Articolo 1 (Ambito di applicazione) Articolo 2 (Titolarità dei diritti sull

Dettagli

1. Smobilizzo dei crediti vantati dalle imprese nei confronti della Pubblica Amministrazione; 2. Plafond Progetti Investimenti Italia.

1. Smobilizzo dei crediti vantati dalle imprese nei confronti della Pubblica Amministrazione; 2. Plafond Progetti Investimenti Italia. Protocolli Confindustria-ABI. Smobilizzo crediti PA e Investimenti Roma, 29 Maggio 2012 Confindustria Fisco, Finanza e Welfare Il Direttore Elio Schettino Si allegano i protocolli firmati il 22 maggio

Dettagli

Inventario, custodia e reperimento delle attività

Inventario, custodia e reperimento delle attività Inventario, custodia e reperimento delle attività Genova 28 marzo 2014 La gestione della crisi d impresa Dott. Marco Abbondanza abbondanzamarco@odcge.it Effetti sul patrimonio del fallito LO SPOSSESSAMENTO

Dettagli

FOGLIO INFORMATIVO ANALITICO

FOGLIO INFORMATIVO ANALITICO FOGLIO INFORMATIVO ANALITICO FOGLIO INFORMATIVO ANALITICO Foglio informativo analitico recante le condizioni contrattuali praticate per i rapporti di prestito sociale dalla Cooperativa G. di Vittorio Società

Dettagli

INFORMAZIONI EUROPEE DI BASE SUL CREDITO AI CONSUMATORI

INFORMAZIONI EUROPEE DI BASE SUL CREDITO AI CONSUMATORI 1. IDENTITÀ E CONTATTI DEL FINANZIATORE/INTERMEDIARIO DEL CREDITO Finanziatore Intermediario del credito 2. CARATTERISTICHE PRINCIPALI DEL PRODOTTO DI CREDITO Tipo di contratto di credito Importo totale

Dettagli

LA RIFORMA DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE E L UTILIZZO DEL TFR

LA RIFORMA DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE E L UTILIZZO DEL TFR LA RIFORMA DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE E L UTILIZZO DEL TFR 1 SISTEMA PENSIONISTICO ATTUALE 1^ PILASTRO: previdenza obbligatoria (Inps,Inpdap,Casse professionali ecc ) ASSICURA LA PENSIONE BASE 2^ PILASTRO

Dettagli

FATA Futuro Attivo. Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione

FATA Futuro Attivo. Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale - Allegato alla Nota informativa - Documento sul regime fiscale Allegato alla Nota informativa Pagina 1

Dettagli

aggiornato al 31 luglio 2014

aggiornato al 31 luglio 2014 aggiornato al 31 luglio 2014 Regime fiscale applicabile ai lavoratori iscritti a una forma pensionistica complementare dopo il 31 dicembre 2006 e ai contributi versati, a partire dal 1 gennaio 2007, dai

Dettagli

LA RIFORMA DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE E DEL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO

LA RIFORMA DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE E DEL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO Sono interessati alla riforma della previdenza complementare attuata con il decreto legislativo n. 252/2005 che, secondo quanto previsto dalla legge finanziaria per l anno 2007, entrerà in vigore dal 1

Dettagli

COMMISSIONE DI VIGILANZA SUI FONDI PENSIONE

COMMISSIONE DI VIGILANZA SUI FONDI PENSIONE COMMISSIONE DI VIGILANZA SUI FONDI PENSIONE DELIBERAZIONE 21 marzo 2007 Direttive recanti chiarimenti operativi circa l applicazione del decreto ministeriale del 30 gennaio 2007, adottato ai sensi dell

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DEL COMUNE DI FINALE LIGURE

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DEL COMUNE DI FINALE LIGURE REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DEL COMUNE DI FINALE LIGURE ALLEGATO SUB A) alla deliberazione di C.C. N. 41 del 20.04.2009

Dettagli

COMUNICAZIONI RELATIVE ALLA RIFORMA DEL PROCESSO ESECUTIVO D.L.132/2014

COMUNICAZIONI RELATIVE ALLA RIFORMA DEL PROCESSO ESECUTIVO D.L.132/2014 COMUNICAZIONI RELATIVE ALLA RIFORMA DEL PROCESSO ESECUTIVO D.L.132/2014 Con l entrata in vigore della riforma del processo esecutivo ex D.L. 132/2014, limitatamente agli aspetti pratici e in attesa di

Dettagli

LA CESSIONE DEL QUINTO DELLA PENSIONE 1 INDICE

LA CESSIONE DEL QUINTO DELLA PENSIONE 1 INDICE LA CESSIONE DEL QUINTO DELLA PENSIONE 1 INDICE PRESTITI AI PENSIONATI CONDIZIONI GENERALI DELLA CESSIONE DEL QUINTO I PUNTI DI FORZA L ANTICIPO LE ASSICURAZIONI NELLA CESSIONE DEL QUINTO RISCHIO VITA LA

Dettagli

del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE

del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE Circolare n. 5 del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE 1 Premessa... 2 2 Detassazione dei premi di produttività... 2 2.1 Regime

Dettagli

Costi nella fase di accumulo

Costi nella fase di accumulo Costi nella fase di accumulo Tipologia di costo Spese di adesione Importo e caratteristiche Non previste Se all adesione si accompagna il trasferimento alla Linea Assicurativa della posizione individuale

Dettagli

Reti d impresa - Profili fiscali

Reti d impresa - Profili fiscali Reti d impresa - Profili fiscali Dott.ssa Stefania Saccone Udine 10 ottobre 2013 AGENDA Rete contratto vs Rete soggetto L agevolazione fiscale Gli investimenti Il distacco del personale nella rete Altri

Dettagli

Consorzio Granterre Società Cooperativa Agricola Via Polonia 30/33 41100 Modena TEL. 059-31.21.62 FAX 059-45.04.41

Consorzio Granterre Società Cooperativa Agricola Via Polonia 30/33 41100 Modena TEL. 059-31.21.62 FAX 059-45.04.41 REGOLAMENTO PER LA RACCOLTA DEL PRESTITO SOCIALE Consorzio Granterre Società Cooperativa Agricola Via Polonia 30/33 41100 Modena TEL. 059-31.21.62 FAX 059-45.04.41 www.granterre.it Art. 1 Il presente Regolamento

Dettagli

RISOLUZIONE N. 102/E

RISOLUZIONE N. 102/E RISOLUZIONE N. 102/E Roma, 26 novembre 2012 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Interpello ART. 11, legge 27 luglio 2000 n. 212 FONDO DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA BANCA Regime fiscale

Dettagli

La fiscalità dei trust di interesse familiare: casi particolari e confronto con strumenti alternativi

La fiscalità dei trust di interesse familiare: casi particolari e confronto con strumenti alternativi La fiscalità dei trust di interesse familiare: casi particolari e confronto con strumenti alternativi Avv. Massimo Antonini 11 marzo 2011 massimo.antonini@chiomenti.net Patti di famiglia Caratteristiche

Dettagli

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE www.health-management.it

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE www.health-management.it 1 OGGETTO RAPPORTI DI LAVORO A TEMPO DETERMINATO QUESITI (posti in data 3 aprile 2014) Sono stato assunto quale dirigente medico a tempo determinato presso un azienda ospedaliera del SSN, per la sostituzione

Dettagli

Residente a Via e numero. Telefono.. Codice Fiscale Documento d Identità.. Numero. Rilasciato da. il. Dipendente dell Azienda con sede in..

Residente a Via e numero. Telefono.. Codice Fiscale Documento d Identità.. Numero. Rilasciato da. il. Dipendente dell Azienda con sede in.. ALLEGATO 1 Spettabile. Banca. Filiale di. Città, Oggetto: comunicazione ai sensi della Convenzione per la realizzazione del progetto Anticipazione Sociale in favore dei lavoratori in cassa integrazione

Dettagli

ORDINE DEGLI ASSISTENTI SOCIALI Consiglio Regionale Marche

ORDINE DEGLI ASSISTENTI SOCIALI Consiglio Regionale Marche Partita Iva: vantaggi e svantaggi L apertura della partita iva consente di diventare liberi professionisti, con conseguenti vantaggi e svantaggi. Lavorare come liberi professionisti, consente di poter

Dettagli

VADEMECUM T.F.R. E PENSIONE COMPLEMENTARE

VADEMECUM T.F.R. E PENSIONE COMPLEMENTARE UNIONE ITALIANA DEL LAVORO SEDE C.S.P. U.I.L. BRESCIA SEGRETERIA PROVINCIALE BRESCIA 26126 BRESCIA VIA VANTINI 20 TELEFONO 030/3753032-294111 TELEFAX 030/2404889 E-MAIL cspbrescia@uil.it VADEMECUM T.F.R.

Dettagli

Capitale di credito PRESENTAZIONE DI EFFETTI SALVO BUON FINE

Capitale di credito PRESENTAZIONE DI EFFETTI SALVO BUON FINE PRESENTAZIONE DI EFFETTI SALVO BUON FINE Definizione È una forma di finanziamento basata sulla presentazione all incasso, da parte dell impresa, di crediti in scadenza aventi o meno natura cambiaria e

Dettagli

ACCORDO. Il giorno.2007, In Padova. tra. la ROMA SERVIZI INFORMATICI S.P.A. (di seguito R.S.I. )

ACCORDO. Il giorno.2007, In Padova. tra. la ROMA SERVIZI INFORMATICI S.P.A. (di seguito R.S.I. ) ACCORDO Il giorno.2007, In Padova la (di seguito Banca ); la (di seguito R.S.I. ) tra e le SEGRETERIE NAZIONALI, le SEGRETERIE DEGLI ORGANI DI COORDINAMENTO e le RAPPRESENTANZE SINDACALI AZIENDALI di Padova

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL VOTO MAGGIORATO

REGOLAMENTO PER IL VOTO MAGGIORATO Via Brera 21, 20121 Milano Capitale sociale i.v. Euro 306.612.100 Codice fiscale, Partita IVA ed iscrizione al Registro imprese di Milano n. 07918170015 Soggetta ad attività di direzione e coordinamento

Dettagli

CIRCOLARE N. 62 /E. Roma, 31 dicembre 2003. Direzione Centrale Normativa e Contenzioso

CIRCOLARE N. 62 /E. Roma, 31 dicembre 2003. Direzione Centrale Normativa e Contenzioso CIRCOLARE N. 62 /E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 31 dicembre 2003 Oggetto: Modificazioni delle disposizioni tributarie riguardanti i contratti assicurativi stipulati con imprese non

Dettagli

È nato Fondo Pensione Perseo

È nato Fondo Pensione Perseo È nato Fondo Pensione Perseo / Il futuro in cassaforte è nato Perseo Da oggi puoi pensare più serenamente al tuo futuro. Perseo è il Fondo pensione complementare destinato ai lavoratori delle Regioni

Dettagli

Aviva Top Pension. Documento sul regime fiscale. Piano Individuale Pensionistico di Tipo Assicurativo - Fondo Pensione

Aviva Top Pension. Documento sul regime fiscale. Piano Individuale Pensionistico di Tipo Assicurativo - Fondo Pensione Aviva Top Pension Piano Individuale Pensionistico di Tipo Assicurativo - Fondo Pensione Forme pensionistiche complementari individuali attuate mediante contratti di assicurazione sulla vita (art. 13 del

Dettagli

INFORMAZIONI EUROPEE DI BASE SUL CREDITO AI CONSUMATORI

INFORMAZIONI EUROPEE DI BASE SUL CREDITO AI CONSUMATORI 1. IDENTITÀ E CONTATTI DEL FINANZIATORE/INTERMEDIARIO DEL CREDITO Finanziatore Intermediario del credito INFORMAZIONI EUROPEE DI BASE SUL CREDITO AI CONSUMATORI Agos Ducato S.p.A. Via Bernina, 7-20158

Dettagli

GENERALI GLOBAL Fondo Pensione Aperto a contribuzione definita Documento sul regime fiscale (ed. 03/15)

GENERALI GLOBAL Fondo Pensione Aperto a contribuzione definita Documento sul regime fiscale (ed. 03/15) GENERALI GLOBAL Fondo Pensione Aperto a contribuzione definita Documento sul regime fiscale (ed. 03/15) Allegato alla Nota Informativa Pagina 2 di 8 - Pagina bianca Edizione 03.2015 Documento sul regime

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PER RESPONSABILI ED ADDETTI AL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE AI SENSI DEL D. LGS. N 81/2008. Modulo A

CORSO DI FORMAZIONE PER RESPONSABILI ED ADDETTI AL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE AI SENSI DEL D. LGS. N 81/2008. Modulo A CORSO DI FORMAZIONE PER RESPONSABILI ED ADDETTI AL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE AI SENSI DEL D. LGS. N 81/2008 Accordo Stato Regioni del 26 gennaio 2006 Modulo A Le verifiche periodiche in collaborazione

Dettagli

Viale Regina Margherita n. 206 - C.A.P. 00198 Tel. n. 06854461 Codice Fiscale n. 02796270581 DIREZIONE GENERALE LORO SEDI LORO SEDI

Viale Regina Margherita n. 206 - C.A.P. 00198 Tel. n. 06854461 Codice Fiscale n. 02796270581 DIREZIONE GENERALE LORO SEDI LORO SEDI Viale Regina Margherita n. 206 - C.A.P. 00198 Tel. n. 06854461 Codice Fiscale n. 02796270581 DIREZIONE GENERALE Area Contributi e Prestazioni Direzione Prestazioni Previdenziali CIRCOLARE N. 11 DEL 23/06/2008

Dettagli

COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI IMPRESE MEDIANTE CONFERIMENTO DI MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA

COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI IMPRESE MEDIANTE CONFERIMENTO DI MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI IMPRESE MEDIANTE CONFERIMENTO DI MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA I sottoscritti: a) (Capofila). nato a il. nella sua qualità di.. e legale rappresentante

Dettagli

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE CASSA DI PREVIDENZA INTEGRATIVA PER I DIPENDENTI DELLE AZIENDE CONVENZIONATE FONDO PENSIONE (iscritto al n. 1137 della Sezione Speciale I dei Fondi Preesistenti dell Albo Covip) DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE

Dettagli

COMUNE DI PANTELLERIA Provincia di Trapani

COMUNE DI PANTELLERIA Provincia di Trapani COMUNE DI PANTELLERIA Provincia di Trapani Oggetto: convenzione disciplinante modalità per la concessione di finanziamenti ai dipendenti da parte di banche ed intermediari finanziari con delegazione convenzionale.

Dettagli

IL CALCOLO DELLA BUSTA PAGA

IL CALCOLO DELLA BUSTA PAGA IL CALCOLO DELLA BUSTA PAGA REQUISITI DELLA BUSTA PAGA Corrispettività: deve trattarsi di importi che trovano causa diretta ed indiretta nel rapporto di lavoro; Onerosità: la prestazione di lavoro subordinato

Dettagli

CIRCOLARE INFORMATIVA DEL 24.03.2015. Area Consulenza del Lavoro

CIRCOLARE INFORMATIVA DEL 24.03.2015. Area Consulenza del Lavoro CIRCOLARE INFORMATIVA DEL 24.03.2015 Area Consulenza del Lavoro SOMMARIO: Esonero contributivo per le nuove assunzioni con contratto di lavoro a tempo indeterminato nel corso del 2015 (Pag.2) Contratto

Dettagli

personale della scuola docenti, educatori, personale Ata (amm.vo, tecnico, ausiliario)

personale della scuola docenti, educatori, personale Ata (amm.vo, tecnico, ausiliario) Ministero della Pubblica Istruzione Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto Ufficio Scolastico Provinciale di Padova Area della comunicazione e web personale della scuola docenti, educatori, personale

Dettagli

RISOLUZIONE N. 74/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 74/E QUESITO RISOLUZIONE N. 74/E Direzione Centrale Normativa Roma, 6 novembre 2013 OGGETTO: Interpello - ART. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Imposta sul valore dei contratti assicurativi: chiarimenti in materia

Dettagli

FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE PER I LAVORATORI DELLE IMPRESE INDUSTRIALI ED ARTIGIANE EDILI ED AFFINI. Documento sul regime fiscale del Fondo Pensione

FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE PER I LAVORATORI DELLE IMPRESE INDUSTRIALI ED ARTIGIANE EDILI ED AFFINI. Documento sul regime fiscale del Fondo Pensione FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE PER I LAVORATORI DELLE IMPRESE INDUSTRIALI ED ARTIGIANE EDILI ED AFFINI Iscritto all Albo tenuto dalla Covip con il n. 136 Documento sul regime fiscale del Fondo Pensione (allegato

Dettagli