L insegnamento del massaggio cardiaco nella scuola parte da Taranto

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1 POLITICA SANITARIA L insegnamento del massaggio cardiaco nella scuola parte da Taranto Presentata in Senato, nel corso di una conferenza, la proposta di legge di iniziativa popolare Cosimo Lucaselli (cosimolucaselli@libero.it) Oggi potrebbe diventare realtà... è finalmente approdata in Senato la discussione sulla proposta di legge di iniziativa popolare per rendere obbligatorio l insegnamento del massaggio cardiaco e delle manovre salvavita nelle scuole. Infatti, a testimoniare l importanza di questo evento istituzionale, va detto che oggi le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte nei paesi occidentali ed è stimato che in Italia muoiono più di 60mila persone a causa di arresto cardiaco improvviso. E se è vero che, come più volte sottolineato nel corso della campagna di sensibilizzazione..., Soccorrere è un dovere. Sapere soccorrere è un diritto lo scopo primario è appunto insegnare a tutta la popolazione italiana a riconoscere i sintomi che precedono un arresto cardiaco, ed essere capaci di effettuare un massaggio cardiaco sino all arrivo dei primi soccorsi, combattendo le morti improvvise, potendo probabilmente salvare almeno 20mila delle circa 60mila persone che ogni anno muoiono perché colpite da arresto cardiaco. La conferenza di presentazione al Senato della Repubblica, dal titolo l Insegnamento obbligatorio nella scuola italiana ed europea del massaggio cardiaco, si è tenuta il 23 settembre scorso, presso la sala Nassirya di palazzo Madama a Roma. Promotore e portavoce del disegno di legge è Mario Balzanelli (direttore del Sistema 118 di Taranto e segretario nazionale della Società Italiana Sistema S.I.S.), che oggi ci spiega l importanza che questa legge potrebbe avere per la popolazione italiana (e non solo...), e i percorsi che hanno portato a questa scelta. Innanzitutto Balzanelli ci tiene subito a sottolineare che... Si è trattato di un evento istituzionale di assoluta importanza: l obbligo dell insegnamento del massaggio cardiaco, ovvero delle misure

2 fondamentali salva-vita del primo soccorso alla popolazione italiana in età scolastica. Nel corso dell evento inoltre Balzanelli ha spiegato che dallo scorso anno sperimentiamo nelle scuole mini corsi di due ore in tutto. Gli operatori del 118 istruiscono i docenti di educazione motoria che a loro volta tengono i corsi ai ragazzi. Il tutto a costo zero, ma con un valore enorme. E traguardo irrinunciabile di civiltà - continua il direttore centodiciottista di Taranto - massimizzare le possibilità di sopravvivenza delle vittime dell arresto cardiaco improvviso in Italia, che si susseguono ad una frequenza a dir poco impressionante, con parametri statistici di circa 8 italiani/ora e quindi di circa persone/anno. La strage della morte improvvisa nel nostro Paese va contrastata attraverso una risposta istituzionale dedicata ed efficace che impegni tutta la società civile a soccorrere le vittime di arresto cardiaco improvviso con parametri di immediatezza temporale e di appropriatezza metodologica. In questa prospettiva diventa indispensabile, per chiunque si trovi al cospetto di una vittima dell arresto cardiaco improvviso, possedere le conoscenze fondamentali che consentono di riconoscerlo - dopo aver provveduto ad allertare il Sistema 118 territorialmente competente e di effettuare al paziente un massaggio cardiaco immediato (entro i primi 3 minuti dall insorgenza dell arresto), ininterrotto (senza le ventilazioni di soccorso) e continuato (sino a quando arrivi sul posto il 118). In tale contesto ringrazio, con tutto il cuore, in qualità di promotore dell iniziativa legislativa, i italiani che hanno voluto sostenere con la propria firma la proposta di legge popolare finalizzata a sancire l obbligo di insegnamento del massaggio cardiaco e delle manovre salva - vita di Primo Soccorso nella Scuola Italiana (defibrillazione precoce, disostruzione delle vie aeree da corpo estraneo, emostasi di emergenza delle emorragie esterne immediatamente pericolose per la vita), il Sen. Luigi D Ambrosio Lettieri e l On. Gero Grassi, per aver voluto presentare - nel il testo del disegno di legge al Senato della Repubblica ed alla Camera dei Deputati, la Vice Presidente del Senato, Sen. Valeria Fedeli, la Presidente della Commissione Sanità del Senato, Sen. Emilia Grazia De Biasi, il Sottosegretario di Stato alla Pubblica istruzione, On. Gabriele Toccafondi, per aver voluto prendere - davanti alla nazione - l impegno, il 23 settembre u.s., nel corso della conferenza stampa che si è tenuta al Senato, di accelerare al massimo possibile l attivazione dei lavori parlamentari ed il conseguente varo della legge. Assicuro ai amici che credono in questa iniziativa, ai tantissimi che oggi ci interpellano riguardo gli sviluppi, presenza vigile, attenta e di massima costruttiva sollecitazione permanente presso le autorità parlamentari e governative sino a quando non avremo raggiunto l obiettivo che vedrà il popolo italiano, ai sensi di quanto sancito dall articolo n 71 della Costituzione, partecipare in qualità di legislatore. Ora si attende che la pdl venga incardinata e discussa presso la commissione Sanità del Senato. E se dovesse concretizzarsi, rendendo obbligatorio l insegnamento del massaggio cardiaco nelle scuole, l Italia

3 diventerebbe paese pilota del progetto all interno dell Unione europea. Cerchiamo adesso di capire meglio... In questo contesto, quindi, dopo aver riconosciuto l infarto, dopo aver iniziato tempestivamente il massaggio cardiaco, come si colloca l importanza di avere a disposizione un defibrillatore? Il defibrillatore è un apparecchio salvavita che ha un importanza assoluta nel determinare la prognosi dei pazienti che vadano incontro ad arresto cardiaco improvviso. Va precisato però che il defibrillatore deve essere inserito in un contesto complessivo di sistema di risposta specifica per arresto cardiaco improvviso. L arresto cardiaco improvviso colpisce, come dice l espressione stessa in modo subitaneo, senza che vi siano tante volte addirittura segni e sintomi premonitori ovvero l evento è inatteso. Va nuovamente ricordato, come si tratta in assoluto, della prima di causa di morte evitabile. Il 50% delle patologie cardiovascolari si verificano all improvviso, configurando quindi l arresto. In tanti casi, la prima, unica e ultima manifestazione della patologia cardiaca che porta il paziente al decesso. E come se il paziente si accorgesse una sola volta nella vita, che è anche l ultima, di avere un problema a livello cardiaco il giorno in cui muore. Allora bisogna costruire un sistema di risposta specifica per l arresto cardiaco che comprenda queste fasi: - il riconoscimento immediato dell arresto cardiaco. E questo deve essere assicurato a tutta la popolazione, perché bisogna imparare a capire che un paziente che non ti risponde, è incosciente e che non respira, cioè che ha un torace immobile è in arresto; - la chiamata tempestiva al 118; - un massaggio cardiaco ininterrotto sino all arrivo sul posto del 118 e comunque l utilizzo di un defibrillatore che deve essere immediato. Perché la morte cerebrale si produce in 180 secondi di distanza dall arresto cardiaco. Se si vuole contrastare la morte cerebrale bisogna fare un massaggio cardiaco immediatamente e quindi l arrivo di un defibrillatore che però deve essere tempestivo. Perché non fare nessuna rianimazione e portare un defibrillatore dopo i 3-4 minuti, dopo i 180 secondi, in cui si produca un danno anossico a livello cerebrale, produrrebbe soltanto il rischio di portare in vita dei vegetali e questo non deve accadere. Il defibrillatore deve essere portato entro e non oltre l ottavo minuto dall insorgenza dell arresto, avendo cura di iniziare il massaggio cardiaco immediatamente. Quindi la possibilità di implementare la rete dei defibrillatori nel territorio è reale oppure no? Deve far parte di un sistema organizzato di cura per l arresto cardiaco. Altrimenti rischia di essere inefficace e di non raggiungere gli obiettivi per cui nasce. Bisogna innanzitutto garantire che la popolazione sappia fare il massaggio cardiaco. Tutti i cittadini devono saper mettere due mani sul torace. Senza un massaggio cardiaco immediato e ininterrotto, che fa seguito con

4 immediatezza all insorgenza dello stato di arresto, dopo 180 secondi, quel paziente avrà danni irreversibili a livello della corteccia cerebrale e nessun sistema al mondo può consentire in 180 secondi l arrivo sul posto di un defibrillatore. Quindi se vogliamo vincere veramente la sfida occorre avere gente che sappia fare il massaggio cardiaco e dei defibrillatori rapidamente utilizzabili, che siano portati sulla scena entro il quinto minuto e comunque non oltre l ottavo, nella finestra che va dai 5 agli 8 minuti che fanno seguito all insorgenza dell arresto. Se riusciamo a costruire dei progetti di defibrillazione pubblica, altrimenti definita di comunità, così ben strutturati, saremmo davvero capaci di determinare un inversione radicale della prognosi di questi pazienti. Ed è questo lo sforzo istituzionale al quale tutto il paese, l'italia e tutte le regioni devono tendere. A questo proposito va aggiunto che Balzanelli, insieme ad ACLI, è promotore del progetto che prevede di poter fornire in dotazione ad alcuni bar, dislocati in punti strategici della città, di defibrillatori rapidamente utilizzabili... Sì... Il defibrillatore deve essere posizionato in punti strategici nel contesto di un ottica valutativa complessiva del Sistema 118. Perché solo la centrale operativa operativa del 118 sa dove sono le sue postazioni e, quindi, dove sono i suoi defibrillatori. Noi abbiamo scelto a Taranto due reti fondamentali. Quella delle farmacie che è stata inaugurata con la presidenza dell Ordine dei Farmacisti del compianto Egidio Bianchi. Questo perché riteniamo che la farmacia sia un posto dove il farmacista possa avere e debba avere una competenza di primo soccorritore indispensabile. Perché la farmacia è nella città, tutti sanno dov è una farmacia e le farmacie fanno turni notturni. Quindi secondo la nostra visione strategica la farmacia è un presidio fondamentale per le reti di defibrillazione precoce aperte al pubblico. Quindi abbiamo scelto i bar. Perché i bar sono nella città, in punti conosciuti da tutti. Alcuni bar, individuati appositamente, hanno anche delle aree ampie, dove soprattutto i giovani si raccolgono, tante volte con orari di apertura di esercizio che durano h 24 e durante i fine settimana. Quindi sono dei posti ideali, conosciuti anche dal circondario dei palazzi immediatamente viciniori, nel contesto dei quali laddove dovesse essere un defibrillatore necessario, indispensabile, tutti sanno dove trovarlo. Questo è un merito delle ACLI di Taranto e del presidente Aldo La Fratta, che, in collaborazione con il 118, ha voluto sovvenzionare un progetto di defibrillazione precoce di comunità, dotando 15 bar di Taranto, che abbiamo scelto per essere strategici nei vari punti di dislocazione nella città, con un defibrillatore semiautomatico. E con il 5 per mille l ACLI ha voluto sovvenzionare i corsi, perché la formazione che è stata effettuata dal Sistema 118 potesse far sì che tutto il personale che opera nei bar possa essere in grado di utilizzare il defibrillatore stesso. E completa oggi la mappa dei defibrillatori a Taranto?

5 La mappa non è ancora completa, perché le ACLI hanno idea di espandere questo progetto anche agli altri 29 comuni della provincia a partire dal prossimo anno. Apriamo una parentesi... un anno fa ci siamo detti che il 118 di Taranto era fra i più veloci d Italia. Come va in questo senso? I nostri percorsi di monitoraggio continuo della qualità del servizio e di individuazione precoce degli eventi sentinella, cioè quegli eventi che sul piano del risk management ci consentono di identificare eventuali problematiche che siano insorte a carico di quel intervento, ci dicono che confermiamo questo trend, siamo soddisfatti per le tempistiche di arrivo, siamo molto veloci.

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