N 1 FOLDER GIUGNO Utilizzo improprio degli strumenti aziendali e licenziamento. L iphone in Cina? È una borsa.

Transcript

1 FOLDER N 1 GIUGNO 2016 Utilizzo improprio degli strumenti aziendali e licenziamento. L iphone in Cina? È una borsa. Patent Box: la nuova disciplina fiscale degli intangibles.

2 Utilizzo improprio degli strumenti aziendali e licenziamento Sottoporre a controllo l uso da parte del dipendente di PC o smartphone aziendali è possibile, ma la violazione delle regole per l utilizzo di tali strumenti non è sempre sufficiente a giustificare il licenziamento. Con la sentenza n /2015, la Corte di Cassazione è tornata ad occuparsi di uso improprio di beni aziendali, in un caso in cui un lavoratore era stato licenziato per aver continuato ad utilizzare a scopo personale computer, rete internet e casella di posta elettronica aziendali, nonostante ripetuti richiami al rispetto delle policy interne. La Corte ha ritenuto che, nel caso di specie, l utilizzo per fini personali della navigazione internet e dell uso della posta elettronica non avessero determinato una effettiva sottrazione del tempo all attività lavorativa, né blocchi o danni per l attività produttiva. I giudici hanno dunque concluso che il licenziamento fosse una misura disciplinare non proporzionata all illecito contestato, tanto più che il CCNL applicabile prevedeva una sanzione di tipo conservativo proprio in riferimento alla condotta di uso improprio degli strumenti aziendali. In un tal caso, il datore di lavoro può intimare il licenziamento solo ove dimostri che la condotta illecita del lavoratore è autonoma e più grave rispetto alla fattispecie richiamata dal CCNL. La sentenza della Corte è giunta a poco tempo dall introduzione di nuove regole in materia di controlli a distanza del dipendente. Il Decreto Semplificazioni n. 151/15, nell ambito della riforma del Jobs Act, ha infatti modificato l art. 4 dello Statuto dei Lavoratori e reso ammissibili i) il controllo sugli strumenti utilizzati dal lavoratore per rendere la prestazione lavorativa (come pc, cellulare aziendale, rete intranet), nonché ii) l utilizzo delle informazioni raccolte tramite gli strumenti di registrazione degli accessi e delle presenze a tutti i fini connessi al rapporto di lavoro, previa adeguata informativa al lavoratore e nel rispetto delle norme a tutela della privacy. In questo quadro normativo e giurisprudenziale diventa dunque sempre più importante per le aziende dotarsi di policy interne che definiscano le regole per l utilizzo degli strumenti aziendali e adeguare il proprio codice disciplinare con l introduzione di specifiche sanzioni per la violazione delle predette regole. 3

3 L iphone in Cina? È una borsa L importanza della tutela di marchi e segni distintivi sul mercato cinese Apple ha perso (ancora) la battaglia legale per l uso esclusivo del celebre marchio Iphone sul mercato cinese. Con una sentenza del 31 marzo scorso, l Alta corte municipale di Pechino ha rigettato il ricorso della società di Cupertino nella controversia con la Xiatong Tiandi Technology Co. Ltd., emettendo un verdetto del tutto analogo a quello già reso nel 2013, tra le medesime parti, dall Autorità cinese per la tutela di marchi e brevetti. La Xiatond Tiandi può dunque continuare ad usare il marchio iphone sui propri prodotti di pelletteria: borse, portafogli, custodie per cellulare e tablet. Questi i fatti. Nel 2002 la Apple presenta la propria domanda per la registrazione del marchio iphone nel settore dell elettronica (hardware e software): la domanda viene approvata solo nel Nel frattempo, nel 2007 la Xiatong Tiandi ottiene la registrazione del marchio iphone nel settore della pelletteria. Entrambe le decisioni sfavorevoli ad Apple fanno leva sulla circostanza che nel 2007, allorquando la Xiatong Tiandi iniziava ad usare la controversa dicitura sulla propria linea di accessori, iphone non era ancora un marchio noto e riconoscibile nel mercato cinese: il primo cellulare della Apple è stato infatti venduto in Cina solo nel Apple intende proseguire la battaglia per la protezione del proprio marchio e, forte di altri precedenti positivi, presenterà ricorso alla Corte suprema del Popolo. Questo è solo uno dei molti casi sorti in conseguenza della pratica di registrare sul mercato locale brand popolari all estero, ma non ancora conosciuti in Cina. Una pratica in molti casi lecita, giacché nell ordinamento cinese vale il principio del first filed, first served : prevale chi per primo ha depositato il marchio. E importante dunque per le aziende che intendono distribuire o produrre in Cina dotarsi di una efficiente politica di protezione dei marchi/segni distintivi ed intraprendere tempestivamente le necessarie azioni di tutela. 5

4 Patent Box La nuova disciplina fiscale degli intangibles La l. 190/2014 (legge di Stabilità 2015) ha finalmente introdotto, anche nel nostro Paese, il Patent Box, un regime opzionale di tassazione agevolata per i redditi derivanti dall utilizzo di beni immateriali. Questa nuova disciplina fiscale, così come successivamente modificata dall art. 5 d.l. 3/2015 e dall art. 1 co. 148 l. 208/2015, ha durata quinquennale, è irrevocabile, rinnovabile ed ha il principale scopo di incentivare l investimento sui beni immateriali in Italia. A tale regime di tassazione agevolata possono accedere sia soggetti italiani che esteri, purché titolari di reddito d impresa in Italia, in ragione delle attività di ricerca e sviluppo effettuate nel nostro Paese. L ambito applicativo del Patent Box intende incentivare, infatti, la collocazione in Italia dei cd. intangibles, cioè brevetti industriali, marchi, knowhow e tutti i beni immateriali giuridicamente tutelabili dal cui utilizzo l imprenditore ne faccia conseguire un ricavo. La recentissima circolare 11/E/2016 dell Agenzia delle Entrate (del 7 aprile 2016 e reperibile presso il sito web ha precisato alcune questioni interpretative sorte in seguito all introduzione del nuovo regime di tassazione agevolata e riguardanti, ad esempio, la posticipazione degli effetti positivi dell opzione nel caso in cui l uso dell intangible generi una perdita, l autocertificazione in materia di knowhow e la definizione di complementarietà dei beni immateriali per l individuazione di un solo asset. La percentuale di reddito agevolabile, ai sensi del co. 45 l. 190/14, è crescente, arrivando alla soglia del 50% nel Il calcolo viene effettuato sulla base dei costi sostenuti dalle imprese per le attività di R&D, posti in relazione al reddito derivante dall utilizzo, diretto o indiretto, dei beni immateriali agevolati. Per determinare tale importo, il contribuente sarà chiamato ad attivare una procedura di ruling (accordo preventivo) con l Agenzia delle Entrate (redatto ai sensi e con le modalità di cui all art. 8 d.l. 269/2003), obbligatorio nel caso di impiego diretto del bene immateriale, e facoltativo nel caso di suo impiego indiretto, ad esempio nell ambito di operazioni infragruppo. Tale ruling ha la funzione di chiarire il trattamento fiscale del bene immateriale ed è finalizzato ad individuare quale parte del reddito sia realmente ascrivibile all utilizzo degli intangibles. L opzione per l impiego del Patent Box ha, dunque, lo scopo di premiare le imprese, anche straniere, che sviluppano ed allocano in Italia beni immateriali, attuando una fiscalità di vantaggio per rendere il mercato italiano più attrattivo per gli investimenti nazionali ed esteri e creare, in una prospettiva futura, maggiore occupazione. 7

5 STUDIO LEGALE NORDESTAVVOCATI Progetto grafico: Anna Polon Atelier du Design STUDIO LEGALE NORDESTAVVOCATI