Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini e i lavoratori

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1 Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini e i lavoratori (ex art. 6 comma 5 D. Lgs 334/99 ed in accordo all Allegato V D. Lgs 334/99 come modificato dal D. Lgs. 238/05) SEZIONE 1 Nome della Società : TERREMERSE Soc. Coop. (Ragione Sociale) Sede legale: Bagnacavallo Ravenna (comune) (provincia) Via Cà del Vento, 21 (indirizzo) Stabilimento di: Bagnacavallo Ravenna (comune) (provincia) Via Cà del Vento, 21 (indirizzo) Portavoce della società: Alberto Valpiani - Cristiana Soldati (Telefono) (Fax) La società ha presentato la Notifica prescritta dall art. 6 del D. Lgs 334/99 La società ha presentato il Rapporto di Sicurezza prescritto dall art. 8 D. Lgs 334/99 Responsabile dello stabilimento: [si X ] [no _ ] [si _ ] [no X ] Pasini Andrea (Gestore) firma Il presente documento costituisce AGGIORNAMENTO della Scheda emessa nel Marzo 2008, resosi necessario a seguito del cambio Gestore. Si sottolinea come la suddetta modifica abbia indotto il presente aggiornamento formale senza di fatto indurre alcuna modifica nelle ipotesi incidentali e negli scenari conseguenti già analizzati all interno della Scheda Tecnica come trasmessa, ai sensi della Legge Regionale n. 26/2003, alla competente Provincia di Ravenna che ne ha positivamente concluso il procedimento di valutazione con Provvedimento del Dirigente Settore Ambiente e Suolo n. 402 del 25/07/2005. Pag. 1 di 13

2 SEZIONE 2 Riferimenti Pubblica Amministrazione Copia della presente documentazione è contestualmente inviata a: Ministero dell'ambiente, Direzione per la Salvaguardia Ambientale, Divisione VI Rischio industriale, Via Cristoforo Colombo 44, Roma; Regione Emilia Romagna - Assessorato Agricoltura, Ambiente e Sviluppo sostenibile - Direzione Generale Ambiente - Servizio Risanamento atmosferico, acustico, elettromagnetico; Via dei Mille 21, BOLOGNA Provincia di Ravenna, Piazza Caduti per la Libertà 2/4, Ravenna; Sindaco di Bagnacavallo, Piazza della Libertà 5, Bagnacavallo (RA); Prefetto di Ravenna, Piazza del Popolo, Ravenna; Comitato Tecnico Regionale, c/o Direzione Regionale VVF Emilia Romagna, Via Aposazza 3, Bologna Comando Provinciale VVF Ravenna, Viale Randi 25, Ravenna così come previsto dall art. 6 comma 5 del D. Lgs. 334/99 come modificato dal D. Lgs. 238/05. Per conoscenza si invia anche a: ARPA Emilia Romagna Sezione Provinciale di Ravenna Servizio Territoriale Distretto di Ravenna e Faenza, Via Alberoni, 17/ Ravenna Comitato Tecnico di Valutazione (CVR) c/o ARPA Direzione Tecnica, L. go Caduti del Lavoro, Bologna Autorizzazioni e certificazioni adottate in campo ambientale Nessuna Pag. 2 di 13

3 SEZIONE 3 Descrizione delle attività svolte nello stabilimento Il deposito TERREMERSE oggetto del presente documento è ubicato in Via Cà del vento 21 in Bagnacavallo (RA). Nelle immediate vicinanze del deposito si trovano: a nord e a nord-ovest, strada comunale Via Cà del vento, scolo Fosso Vecchio e terreni agricoli; a sud e ad est terreni agricoli; a sud-ovest una zona artigianale. In Allegato 1 si riporta un estratto topografico dell area di interesse in formato A3. Presso detto impianto, TERREMERSE esercita un attività di deposito di prodotti chimici confezionati per l agricoltura (fitosanitari). L attività del Deposito è esclusivamente commerciale. I preparati fitosanitari vengono ricevuti in azienda già confezionati, su pallet, e vengono stoccati all interno del deposito, sempre su pallet, mantenendoli nelle confezioni originali predisposte dai fabbricanti. Le confezioni sono costituite da sacchi o scatole per prodotti solidi (polvere o granuli) e da fusti o bottiglie metallici o plastici per prodotti liquidi. I prodotti, sempre nelle loro confezioni originali, sono quindi rivenduti all esterno, previo carico su automezzi, oppure trasferiti (in esigui quantitativi) nel punto vendita del sito TERREMERSE. Lo schema di flusso delle attività può essere rappresentato come segue: A Arrivo su autocarri dei prodotti confezionati ed imballati, collocati su pallet B Trasferimento dei pallet pieni mediante carrello a forche all interno del magazzino C Stoccaggio dei pallet pieni nel magazzino D E A fronte di ordine di spedizione o di necessità del punto vendita, ripresa mediante carrello a forche dei prodotti, sempre nelle loro confezioni originali Ricomposizione dei pallet, carico degli stessi su automezzi ed invio a terzi o a punti vendita della Cooperativa Il magazzino ha una superficie complessiva di ca. 720 m 2, dei quali 600 m 2 effettivamente adibiti a deposito ed i restanti, fisicamente separati dall area di deposito, occupati da uffici e servizi per il personale. L area di deposito è suddivisa in due comparti denominati A e B. Pag. 3 di 13

4 SEZIONE 4 Sostanze e preparati soggetti al D. Lgs. 334/1999 In riferimento alle sostanze e preparati compresi nell Allegato I del D. Lgs. 334/99, come modificato dal D. Lgs. 238/05, va innanzitutto precisato che nessuno dei prodotti stoccati all interno del deposito TERREMERSE rientra nell elenco di sostanze di cui alla Parte 1 Allegato I del decreto. Sono invece stoccati all interno del deposito alcuni prodotti classificati, ai sensi della normativa di riferimento in materia di classificazione di sostanze e preparati, come di seguito descritto (per le diverse classificazioni dei prodotti presenti si riportano anche le categorie di riferimento di cui alla Parte 2 dell Allegato I al D. Lgs. 334/99): PERICOLOSI PER L AMBIENTE R50/53 Molto tossico per gli organismi acquatici, può causare effetti negativi a lungo termine nell'ambiente acquatico [categoria 9 i) Parte 2 Allegato I D. Lgs. 334/99] R51/53 Tossico per gli organismi acquatici, può causare effetti negativi a lungo termine nell'ambiente acquatico [categoria 9 ii) Parte 2 Allegato I D. Lgs. 334/99] TOSSICI [categoria 2 Parte 2 Allegato I D. Lgs. 334/99] R23/25 Tossico per inalazione e per ingestione R24/25 Tossico a contatto con la pelle e per ingestione MOLTO TOSSICI [categoria 1 Parte 2 Allegato I D. Lgs. 334/99] R26 Molto tossico per inalazione R27 Molto tossico a contatto con la pelle. Data la numerosità dei prodotti presenti (60/70 prodotti compresi in Allegato I D. Lgs. 334/99 e circa 420 prodotti in totale), non si ritiene rappresentativo fornire un elenco degli stessi, anche in considerazione del fatto che tale elenco non fornirebbe alcun elemento integrativo di valutazione in termini di applicabilità al deposito TERREMERSE delle disposizioni di cui al D. Lgs. 334/99. Va infatti specificato che: le quantità singole di ciascun prodotto non possono che essere indicative e pur tuttavia le condizioni complessivamente descritte non mutano; il settore dei fitosanitari è contraddistinto da forti variazioni stagionali che inducono condizioni di stoccaggio nei depositi dedicati estremamente variabili, fino ad arrivare in alcuni mesi a quantitativi stoccati praticamente nulli; i picchi dei singoli prodotti non sussistono contemporaneamente data la forte dipendenza delle quantità stoccate dalle necessità dei clienti che, come detto, possono subire variazioni rilevanti nel corso dell anno per la variabilità nelle richieste di stoccaggio sopra illustrata. Pag. 4 di 13

5 Per descrivere l applicabilità al Deposito TERREMERSE delle disposizioni di cui al D. Lgs. 334/99, si forniranno quindi indicazioni in termini di quantitativi massimi potenzialmente presenti di prodotti appartenenti alle categorie di cui alla Parte 2 del decreto. In tale ambito va evidenziata l adozione di un software di gestione degli stoccaggi (giacenze) in grado di fornire, anche in tempo reale, i quantitativi massimi presenti delle sostanze appartenenti alle suddette categorie di pericolo. Tale software è stato impostato in modo da poter determinare direttamente i quantitativi presenti relativi alle suddette categorie di pericolo (come somma dei quantitativi delle singole sostanze appartenenti a tali categorie) grazie ad un collegamento alle frasi di rischio R delle singole sostanze. Il software permette inoltre di predisporre adeguata evidenza documentale in forma cartacea riportante indicazione dei quantitativi presenti dei prodotti appartenenti alle categorie di pericolo di cui alla Parte 2 Allegato I del D. Lgs. 334/99 rispetto alle soglie massime che determinano l applicabilità degli art. 6 e 7 (Notifica e Sistema di Gestione della Sicurezza) o anche dell art. 8 (Rapporto di Sicurezza) del decreto. Nella seguente tabella si riportano i quantitativi massimi potenzialmente presenti in deposito dei preparati (e quindi delle sostanze in essi contenuti) rientranti nelle categorie di cui alla Parte 2 Allegato I del D. Lgs. n. 334/99, con indicazione dei valori di soglia (espressi in tonnellate ove non diversamente indicato) rispetto all applicabilità degli adempimenti del decreto. Rif.to in All. I D. Lgs. 334/99 come mod. da D. Lgs. 238/05 Soglia col. 2 (art. 6) Soglia col. 3 (art. 8) Quantità max Applicabilità D. Lgs 334/99 SOSTANZE PERICOLOSE PER L AMBIENTE (1) Parte 2 al n. 9 i) SOSTANZE PERICOLOSE PER L AMBIENTE (1) Parte 2 al n. 9 ii) MOLTO TOSSICHE Parte 2 al n Artt. 6 e Artt. 6 e 7 TOSSICHE Parte 2 al n (1) Allegato I Parte 2 D. Lgs. 334/99, come modificato dal D.Lgs. 238/05, categoria 9 lettera i): 9. Sostanze Pericolose per l Ambiente In combinazione con le seguenti frasi che descrivono il rischio: i) R50: Molto Tossico per gli organismi acquatici; ii) R51/53: Tossico per gli organismi acquatici, può causare effetti negativi a lungo termine nell'ambiente acquatico Pag. 5 di 13

6 I quantitativi massimi riportati in tabella per le singole categorie di pericolo determinano l applicabilità al deposito TERREMERSE degli art. 6 (Notifica) e 7 (Sistema di Gestione della Sicurezza per il controllo dei pericoli di incidenti rilevanti) del D. Lgs. 334/99. Per nessuna categoria di pericolo è infatti superata la soglia puntuale di cui alla colonna 3 della Parte 2 che determinerebbe l applicabilità anche dell art. 8 del D. Lgs. 334/99. È tuttavia necessario, secondo quanto riportato nella nota 4 dell Allegato I del D. Lgs. 334/99, determinare complessivamente l applicabilità delle disposizioni del decreto verificando le quantità aggregate per categorie di pericolo applicando la regola di seguito riportata. Il presente decreto si applica se il valore ottenuto dalla somma q 1 /Q u1 + q 2 /Q u2 + q 3 /Q u3 + q 4 /Q u4 + q 5 /Q u è maggiore o uguale a 1, dove q x è la quantità presente di sostanza pericolosa x (o categoria di sostanze pericolose) compresa nella parte 1 o nella parte 2 del presente allegato, e Q ux è la quantità limite corrispondente per la sostanza categoria x indicata nella colonna 3 della parte 1 o della parte 2. Il presente decreto si applica, limitatamente agli obblighi di cui agli articoli 6 e 7 del presente decreto, se il valore ottenuto dalla somma q1/ql1 + q2/ql2 + q3/ql3 + q4/ql4 + q5/ql è maggiore o uguale a 1, dove qx è la quantità presente di sostanza pericolosa x (o categoria di sostanze pericolose) compresa nella parte 1 o nella parte 2 del presente allegato, e QLx è la quantità limite corrispondente per la sostanza o categoria x indicata nella colonna 2 della parte 1 o della parte 2. Tale regola è usata per valutare i pericoli complessivi associati alla tossicità, all'infiammabilità e all' ecotossicità. Di conseguenza, deve essere applicata tre volte: a) per sommare le sostanze e i preparati specificati alla parte 1 classificati come tossici o molto tossici e le sostanze e i preparati delle categorie 1 o 2; b) per sommare le sostanze e i preparati specificati alla parte 1 classificati come comburenti, esplosivi, infiammabili, altamente infiammabili o estremamente infiammabili e le sostanze e i preparati delle categorie 3, 4, 5, 6, 7a, 7b o 8; c) per sommare sostanze e preparati specificati nella parte I e classificati come pericolosi per l'ambiente [R 50 (compresa R 50/53) o R 51/53] con le sostanze e i preparati che rientrano nelle categorie 9 i) o 9 ii). Le disposizioni pertinenti del presente decreto, si applicano se uno qualsiasi dei valori ottenuti dalle somme a), b) o c) è maggiore o uguale a 1. Poiché nel caso in esame le quantità singole superano le soglie di applicabilità degli artt. 6 e 7 del D. Lgs. 334/99, risulta necessario applicare la regola solo rispetto all art. 8 e due volte, Pag. 6 di 13

7 una per i prodotti appartenenti alle categorie 1 e 2 (TOSSICI) ed una per i prodotti appartenenti alle categorie 9 i) e 9 ii) (PERICOLOSI PER L AMBIENTE). PERICOLOSITA PER L AMBIENTE (con soglie di colonna 3) 190/ /500 = 0,97 < 1 TOSSICITA (con soglie di colonna 3) 10/ /200 = 0,6 < 1 Non essendo superato il valore unitario della sommatoria, si conferma che il deposito TERREMERSE di Bagnacavallo risulta soggetto esclusivamente alle disposizioni di cui agli articoli 6 e 7 del D. Lgs. 334/99. Si ricorda nuovamente che il monitoraggio costante del rispetto delle soglie (singole e aggregate per sommatoria) che determinano l applicabilità dell art 8 del D. Lgs. 334/99 (colonna 3) è garantito dal rigoroso controllo delle giacenze eseguito anche grazie all applicativo informatico sopra descritto. Si precisa che il magazzino TERREMERSE è suddiviso, da un muro tagliafuoco REI 180, in due comparti, denominati A e B. Per prassi operativa consolidata, i prodotti rientranti nelle categorie di pericolo di cui all Allegato I del D. Lgs. 334/99 sono stoccati solamente nel Comparto A. Pag. 7 di 13

8 SEZIONE 5 Natura dei rischi di incidenti rilevanti - Informazioni generali Incidenti INCENDIO RILASCIO (DISPERSIONE ATMOSFERICA) Sostanza coinvolta Prodotti fitosanitari Tossici e/o Pericolosi per l ambiente Fumi dalla combustione di Prodotti fitosanitari Tossici e/o Pericolosi per l ambiente Pag. 8 di 13

9 SEZIONE 6 Tipo di effetto per la popolazione e per l ambiente I possibili danni associati all accadimento di eventi incidentali prevedibili all interno del deposito TERREMERSE riguardano il rilascio di prodotti con caratteristiche di pericolosità per l ambiente acquatico, l esposizione degli individui ad irraggiamento termico derivante da incendio all interno del deposito e l esposizione degli individui a sostanze tossiche prodotte durante l incendio. Le sostanze di riferimento per la valutazione delle conseguenze degli eventi incidentali sono state: BIOSSIDO DI AZOTO (T+ R26) prodotto della combustione Per quanto riguarda l incendio analizzato, che interesserebbe un automezzo al carico, è stato considerato quale riferimento un carico tipico medio di prodotti fitosanitari diversi. Nella tabella seguente si riportano le distanze di danno massime a cui potrebbero manifestarsi gli effetti degli eventi pericolosi identificati nel Rapporto di Sicurezza. DISTANZE di DANNO (m) INFIAMMABILITA Elevata Inizio Lesioni Scenario incidentale letalità letalità irreversibili Scenario (Sostanza) Evento incidentale Incendio automezzo INCENDIO (**) Lesioni reversibili 12.5 Kw/m 2 7 kw/m 2 5 kw/m 2 3 kw/m DISTANZE di DANNO (m) TOSSICITA Scenario incidentale Evento incidentale Incendio automezzo Incendio nel magazzino Scenario (Sostanza) DISPERSIONE FUMI TOSSICI DI COMBUSTIONE (biossido d azoto) DISPERSIONE FUMI TOSSICI DI COMBUSTIONE (biossido d azoto) Elevata letalità LC50 (105,5 mg/m 3 ) Non raggiunta Non raggiunta (*) valore pari al TLV-STEL della sostanza (**) fitosanitari presenti in un carico medio di un automezzo Inizio letalità - Lesioni irreversibili IDLH (37,7 mg/m 3 ) Lesioni reversibili LOC (*) (9,4 mg/m 3 ) Pag. 9 di 13

10 Misure di prevenzione e di sicurezza adottate I preparati fitosanitari vengono ricevuti in azienda già confezionati, su pallet, e vengono stoccati all interno del deposito, sempre su pallet, mantenendoli nelle confezioni originali predisposte dai fabbricanti. Le confezioni sono costituite da sacchi o scatole per prodotti solidi (polvere o granuli) e da fusti o bottiglie metallici o plastici per prodotti liquidi. Non vengono effettuate operazioni o lavorazioni di alcun tipo, neppure riconfezionamenti con apertura delle confezioni originali. La pavimentazione interna ai magazzini è in cemento lisciato di tipo industriale (e quindi impermeabile) e non consente la diffusione nel sottosuolo di sostanze rilasciate accidentalmente. Anche le aree esterne al magazzino interessate dalla movimentazione dei pallet sono asfaltate e impermeabili. La fognatura interna del deposito è normalmente intercettata verso l esterno, pertanto un eventuale rilascio di prodotti liquidi non potrebbe interessare la fognatura esterna. Il magazzino è inoltre dotato di un sistema antincendio automatico a schiuma connesso ad impianto di rilevazione fumo e calore. Infine si evidenzia che gli impianti elettrici presenti nel magazzino sono conformi alla norma CEI 64-8 per le regole generali, alla norma CEI (fascicolo 2825-EN ) per la definizione dei luoghi, e alla norma CEI 64-2 per la linea guida. Pag. 10 di 13

11 SEZIONE 7 Il P.E.E. è stato redatto dall'autorità Competente? [si X ] [no _ ] Mezzi di segnalazione di incidenti Le situazioni di emergenza interna sono segnalate al personale con l utilizzo di sistemi ottici ed acustici. Qualsiasi situazione di emergenza interna che non sia gestibile e controllabile con mezzi propri della società, sarebbe immediatamente segnalata agli Enti preposti mediante comunicazione telefonica e via fax, con le modalità previste nel Piano di Emergenza Interno. Comportamento da seguire In caso d emergenza, tutto il personale che si trova nel Deposito TERREMERSE si comporterà seguendo le istruzioni del Piano di Emergenza Interno approntato ai sensi dell art. 11 del D. Lgs. 334/99 ed in accordo all Allegato IV del decreto. Per quanto riguarda la popolazione esterna, in linea generale è opportuno: evitare di avvicinarsi allo stabilimento, non sostare a curiosare sulle sedi stradali prossime allo stabilimento, evitare di effettuare chiamate telefoniche allo stabilimento, rimanere o portarsi in ambiente chiuso, chiudere le finestre, spegnere gli impianti di ventilazione e condizionamento; spegnere tutti i fuochi, non fumare, non usare il telefono; ascoltare la radio o la stazione televisiva locale per gli eventuali messaggi dell Autorità competente; se si avverte la presenza di odori o senso di irritazione alla gola e agli occhi, proteggersi con un panno bagnato la bocca e il naso. La popolazione dovrà inoltre seguire le direttive emanate dalle Autorità Competenti nella gestione del Piano di Emergenza Esterno. Mezzi di comunicazione previsti SEZIONE A CURA DELL AUTORITA COMPETENTE Presidi di Pronto Soccorso SEZIONE A CURA DELL AUTORITA COMPETENTE Pag. 11 di 13

12 SEZIONE 8 Informazioni per le Autorità Competenti sulle sostanze elencate in sezione 4 Nel Deposito TERREMERSE sono stoccati numerosissimi prodotti: 60/70 prodotti compresi in Allegato I D. Lgs. 334/99 e circa 420 prodotti in totale. Per chiarezza, si ritiene rappresentativo fornire in Allegato 2 al presente documento le Schede di Sicurezza di 4 prodotti, rientranti nelle categorie di cui alla Parte 2 dell Allegato I del D. Lgs. 334/99, cui sono associate le caratteristiche di pericolo significative in ambito analisi di rischio di incidente rilevante descritte in Sezione 4 (Tossicità e Pericolosità per l Ambiente). Si riporta per completezza anche la Scheda Informativa di Sicurezza del Biossido d azoto, sostanza presa a riferimento per la valutazione della dispersione dei prodotti della combustione. Pag. 12 di 13

13 SEZIONE 9 Informazioni per le autorità competenti sugli scenari incidentali con impatto all esterno dello stabilimento Coordinate del baricentro dello stabilimento Longitudine : 12 00' 13" EST Latitudine : 44 24' 48" NORD (rif. Greenwich) EVENTO INIZIALE INCENDIO SI [ _ ] NO [ X ] ESPLOSIONE SI [ ] NO [X ] RILASCIO (*) SI [ X ] NO [ _ ] localizzato in aria confinata Condizioni in fase liquida Modello sorgente incendio da recipiente (tank fire) [ ] incendio da pozza (pool fire) [ ] in fase gas/vapore getto di fuoco (jet fire) [ ] ad alta velocità incendio di nube (flash fire) [ ] in fase gas sfera di fuoco (fire ball) [ ] reazione sfuggente (run away reaction) [ ] miscela gas/vapori infiammabili [ ] polveri infiammabili [ ] non confinata miscela gas/vapori infiammabili (U.V.C.E.) [ ] transizione rapida di fase esplosione fisica [ ] in fase liquida in fase gas/vapore in acqua sul suolo dispersione liquido/liquido (fluidi solubili) [ ] emulsioni liquido/liquido (fluidi insolubili) [ ] evaporazione da liquido (fluidi insolubili) [ ] dispersione da liquido (fluidi insolubili) [ ] dispersione [ ] evaporazione da pozza [ ] ad alta o dispersione per turbolenza (den. nube inf. all'aria) [ ] bassa velocità dispersione per gravità (den.nube sup. all'aria) [ ] I zona (1) (m) Non raggiunta II zona (2) (m) III zona (3) (m) (*) si è indicato il rilascio sul suolo anche se l evento iniziale è un incendio per segnalare il modello sorgente pertinente (dispersione) (1) Incendio: 12.5 kw/m 2 ; Rilasci infiammabili: LFL; Rilasci tossici: LC50 (2) Incendio: 5 kw/m 2 ; Rilasci infiammabili: LFL/2; Rilasci tossici: IDLH (3) Incendio: 3 kw/m 2 (soglia di effetti relativa a lesioni reversibili ai sensi del DM 20/10/98); Rilasci infiammabili: n.p. (= non prevista); Rilasci tossici: LOC (preso pari al TLV-STEL) Pag. 13 di 13

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