Petrolchimico. Alimentare ATEX. Milano, 29 novembre Gli atti dei convegni e più di contenuti su
|
|
- Giulietta Bellucci
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Petrolchimico Alimentare ATEX Milano, 29 novembre 2018 Gli atti dei convegni e più di contenuti su
2 CONVEGNO ATEX / SICUREZZA E ANTINCENDIO NEGLI IMPIANTI A RISCHIO MILANO 29/11/ 2018 CROWNE PLAZA HOTEL / SAN DONATO MILANESE I sistemi antincendio negli impianti a rischio di incidente rilevante Domenico Barone Comitato Termotecnico Italiano (CTI) CT 266 "Sicurezza degli impianti a Rischio di Incidente Rilevante"
3 Attività a "Rischio di Incidente Rilevante" (RIR) 2 Ø Sono le attività soggette agli adempimenti del D.Lgs. 105/15 "Attuazione della direttiva 2012/18/UE relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose", più comunemente conosciuta come "legge Seveso III" Ø Esempi di attività RIR sono : - Raffinerie dipetrolio - Stabilimenti chimici e petrolchimici - Industrie farmaceutiche - Depositi digas liquefatto (GPL,GNL)e depositidioli minerali Ø A seconda dei quantitativi di sostanze pericolose presenti/previste in sito, le attività RIR sidividonoin due categorie : - Stabilimenti disoglia Superiore (SS) - Stabilimenti disoglia Inferiore (SI)
4 3 Ø Le attività soggette agli obblighi di Prevenzione Incendi (PI) sono definite dal D.P.R 151/11 "Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi, " Ø Esempi di attività soggette alla prevenzione incendi sono : - Depositi e/o rivendite di liquidi infiammabili e/o combustibili (> 1 m 3 ) - Depositi di gas infiammabili disciolti o liquefatti, in serbatoi fissi ( 0,3 m 3 ) - Gruppi per la produzione di energia elettrica (> 25 kw) - Alberghi, pensioni, motel (>25 posti letto) - Scuole (> 100 persone), asili (> 30 persone) Ø A seconda del livello di rischio connesso all incendio, le attività si dividono in tre categoria A, B, C
5 4 Ø La maggior parte delle attività a Rischio di Incidente Rilevante (RIR), soggette quindi al D.Lgs 105/15, sono soggette anche agli obblighi di Prevenzione Incendi (PI) cioè al D.P.R. 151/11, come ad esempio - Raffinerie dipetrolio - Stabilimenti petrolchimici - Depositi digas liquefatto (GPL,GNL)e depositidioli minerali - Produzione o deposito di esplosivi Ø Il D.Lgs. 105/15 prevede procedure semplificate di prevenzione Incendi per gli stabilimenti di Soglia Superiore Ø Esempi di attività RIR non soggette alla prevenzione incendi sono : - Depositi disoluzioni diipoclorito disodio - Stoccaggi di cloro
6 I principali obblighi per le attività RIR sono : 5 Notifica ed informazione per i cittadini ed i lavoratori sui rischi di incidente rilevante Politica di Prevenzione degli Incidenti Rilevanti (PIR) e sistema di Gestione dellasicurezza per PIR Rapporto di Sicurezza (RdS), per stabilimenti di Soglia Superiore Pianificazione Emergenza Interna (PEI) Pianificazione di emergenza all esterno (PEE) Pianificazione territoriale delle aree circostantilo stabilimento
7 I principali obblighi per le attività soggette a PI sono: 6 Istanzadivalutazione progetto Relazione tecnica antincendio ed elaborati grafici Sistema di Gestione della Sicurezza Antincendio (SGSA), in caso di utilizzo dell approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio Segnalazione Certificata diinizio Attività (SCIA) Asseverazione di conformità ai requisiti di prevenzione incendi, certificazioni e dichiarazioni a corredo della SCIA Sopralluogo per verifiche tecniche e rilasciocpi per attività dicategoria C Attestazione di rinnovo periodico di conformità antincendio ed asseverazioni
8 7 Sistemi antincendio negli impianti RIR Ø Progettazione, costruzione e manutenzione, secondo : Standard e/o linee guida di Enti o Compagnie assicurative (es. API, AIChE, MARSH, FM, ) Standard e/o linee guida aziendali ( es. BP, Esso, Total, ENI, ) Regole Tecniche diprevenzione Incendi (Min. Interno VV.F) Ø Gli scenari incidentali credibili,es. quelli del Rapporto di Sicurezza : Incendi di pozze (pool fire) Incendi a getto (jet fire) sono generalmente considerati per una verifica di adeguatezza dei sistemi antincendio per fronteggiare gli effetti degli irraggiamenti prodotti (kw/m 2 )
9 8 Pool fire in campo prove
10 Irraggiamenti da pool fire (simulazione) e sistemi antincendio 9
11 Jet fire in campo prove 10
12 Le misure di prevenzione incendi negli impianti RIR sono: 11 Lay out impianti e stoccaggi Contenimentoprimarioe secondario delle apparecchiature e stoccaggi Sistemi di convogliamento, raccolta, sversamenti accidentali Valvole di intercettazione ad azionamento automatico, da remoto, o in manuale Collettamento e dispersione cariche elettrostatiche Classificazione aree pericolose (Atex) e impiego di idonee apparecchiature elettriche Captazione e dispersionescariche atmosferiche Rilevazione gas/vapori infiammabili Procedure e permessi di lavoro a fuoco
13 Le misure di protezione antincendio negli impianti RIR sono: 12 Ø Rivestimento antifuoco (fire proofing) : E una protezione passiva, in caso di incendio, per i supporti in acciaio di apparecchiature e rack, e per i recipianti metallici, ubicati all interno di "aree di fuoco" L altezza del rivestimento è generalmene 6 12 m dal piano di sviluppo del fuoco La durata della protezione è generalmente pari a 120 minuti di esposizione al fuoco (R120) I materiali impiegati per il rivestimento sono generalmente il calcestruzzo, miscele cementizie, resine/vernici intumescenti o sublimanti
14 Rivestimento antifuoco (fire proofing) 13
15 14 Ø Sistemi diraffreddamento e/o spegnimento : Impianti di raffreddamento delle apparecchiature esposte ad irraggiamento termico, con acqua (sprinkler, deluge, monitori), aventi portate specifiche per apparecchiature e stoccaggi 2 10 l/min m 2 Per la gestione dei jet fire sono necessarie portate di acqua fino a l/min, ottenute mediante monitori fissi e/o mobili Impianti di spegnimento a schiuma (deluge, monitori) con portate specifiche di miscela schiumogena, minimo 4 6,5 l/min m 2 La miscela schiumogena è costituta da acqua e liquido schiumogeno in concentrazione 3 6 % I suddetti impianti di raffreddamento/spegnimento sono alimentati dalla rete idrica antincendio distabilimento. La rete, generalmente interrata, è alimentata da dedicati gruppi di pompaggio (EE/Diesel) aventi portate m 3 /h
16 15 Raffreddamento con monitori Raffreddamento con sprinkler/deluge
17 Impianto spegnimento con monitori a schiuma 16
18 Rete antincendio di raffineria 17
19 Sistemi di Gestione della Sicurezza (SGS) 18 Ø SGS per la Prevenzione degli incidenti Rilevanti (PIR), secondo D.Lgs 105/15 ed UNI * : Politica Organizzazione e personale, informazione, formazione, addestramento Identificazione e valutazione dei pericoli di incidenti rilevanti Controllo operativo Modifiche e progettazione Pianificazione diemergenza Controllo delle prestazioni Controlloe revisione * UNI 10617: Impianti a rischio di incidente rilevante Sistemi di gestione della sicurezza Requisiti essenziali
20 19 Ø SGS Antincendio (SGSA), secondo DM9/5/2007 : Organizzazione delpersonale Identificazione e valutazione dei pericoli derivanti dall attività Controllo operativo Gestione delle modifiche Pianificazione diemergenza Sicurezza delle squadre disoccorso Controllo delle prestazioni Manutenzione deisistemidiprotezione Controlloe revisione Ø Nel SGS per PIR di un attività a Rischio di Incidente Rilevante sono presenti tutti glielementi fondamentali delsgsa
21 20 GRAZIE PER L ATTENZIONE! do.barone.tsi@gmail.com
Verifica di adeguatezza della squadra di emergenza di stabilimento
Verifica di adeguatezza della squadra di emergenza di stabilimento Barone D. 1, Damiani A. 1 1 Tecnologie Sicurezza Industriale S.r.l., Via P. Lomazzo 51, Milano, 20154, Italia SOMMARIO Le verifiche di
DettagliOrdine Ingegneri della Provincia di L Aquila
Giorno Periodo Argomento Docente Introduzione alla Prevenzione Incendi. Allegato I del D.M. 10 marzo 1998 (valutazione dei rischi di incendio nei luoghi di lavoro). Criteri generali alla luce delle norme
DettagliArea ad elevata concentrazione di stabilimenti di S. Martino
PREFETTURA di NOVARA Ufficio Territoriale del Governo PIANO DI EMERGENZA ESTERNO (Art. 21 D. Lgs. 105/2015) Area ad elevata concentrazione di stabilimenti di S. Martino Comune di Trecate ALLEGATO 2C ENI
Dettaglila prevenzione incendi nelle attività a rischio di incidente rilevante
la prevenzione incendi nelle attività a rischio di incidente rilevante procedure semplificate per stabilimenti di soglia superiore ing. Ernesto Palumbo Direzione regionale VVF Lombardia premessa necessità
DettagliORDINE DEGLI ARCHITETTI P.P.C. DELLA PROVINCIA DI CASERTA CORSO DI SPECIALIZZAZIONE IN PREVENZIONE INCENDI AI SENSI DEL D.
ORDINE DEGLI ARCHITETTI P.P.C. DELLA PROVINCIA DI CASERTA CORSO DI SPECIALIZZAZIONE IN PREVENZIONE INCENDI AI SENSI DEL D.Lvo 139/006 P R O G R A M M A Modulo A: Obiettivi e fondamenti della prevenzione
DettagliSeconda Giornata Provinciale Sicurezza sul Lavoro
Seconda Giornata Provinciale Sicurezza sul Lavoro La Formazione nei Sistemi di Gestione della Sicurezza (SGS e SGSA) e dell Emergenza Il Responsabile del servizio di prevenzione e protezione provvede a:
DettagliGli Tipologia di stabilimenti RIR in Emilia Romagna. IL RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI Rimini, 4 novembre 2015
Gli Tipologia di stabilimenti RIR in Emilia Romagna L'assoggettabilità alla Seveso per Le azienda che trattano rifiuti esperienza in Emilia Romagna assimilare i rifiuti pericolosi detenuti/trattati alle
DettagliGli effetti del D.Lgs. 105/2015 sulle attività degli stabilimenti a rischio di Incidente Rilevante Attuazione della direttiva 2012/18/UE SEVESO III
Gli effetti del D.Lgs. 105/2015 sulle attività degli stabilimenti a rischio di Incidente Rilevante Attuazione della direttiva 2012/18/UE SEVESO III Elementi di novità nella valutazione degli incidenti
DettagliINDICE SOMMARIO Soccorso e prevenzione: il modello italiano Nuovi scenari per la prevenzione incendi
INDICE SOMMARIO Capitolo 1 - Soccorso e prevenzione: il modello italiano p 1 11 Premessa» 1 12 Il modello italiano a confronto con l Europa» 1 Capitolo 2 - Nuovi scenari per la prevenzione incendi» 5 21
DettagliGli effetti del D.Lgs. 105/2015 sulle attività degli stabilimenti a rischio di Incidente Rilevante Attuazione della direttiva 2012/18/UE SEVESO III
Gli effetti del D.Lgs. 105/2015 sulle attività degli stabilimenti a rischio di Incidente Rilevante Attuazione della direttiva 2012/18/UE SEVESO III Possibili modalità applicative degli adempimenti in materia
DettagliDIRETTIVA SEVESO Industrie a Rischio di Incidente Rilevante e Pianificazione Territoriale
DIRETTIVA SEVESO Industrie a Rischio di Incidente Rilevante e Pianificazione Territoriale Ruolo e attivita del Comitato Tecnico Regionale in materia di Rischi di Incidenti Rilevanti e controllo dell urbanizzazione
DettagliDOCUMENTO TECNICO DI RIFERIMENTO STABILIMENTO A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE PROCTER & GAMBLE ITALIA S.P.A. INDICE 1. INFORMAZIONI DI BASE
PROCTER & GAMBLE ITALIA S.P.A. Indirizzo VIA DELL`INDUSTRIA, 31 Comune GATTATICO Provincia RE Soglia D.Lgs.105/2015 SOGLIA SUPERIORE Codice Ministero NH153 INDICE 1. INFORMAZIONI DI BASE 2. SOSTANZE PERICOLOSE
DettagliDOCUMENTO TECNICO DI RIFERIMENTO STABILIMENTO A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE STOGIT S.P.A. - STOCCAGGI GAS ITALIA S.P.A
Stabilimento STOGIT S.P.A. - STOCCAGGI GAS ITALIA S.P.A Indirizzo STRADA COMUNALE RONCODIGA`, - Comune TRESIGALLO Provincia FE Soglia D.Lgs.105/2015 SOGLIA SUPERIORE Codice Ministero NH175 INDICE 1. INFORMAZIONI
DettagliSCHEMA DI SCHEDA DI INFORMAZIONE SUI RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE PER I CITTADINI ED I LAVORATORI
SCHEMA DI SCHEDA DI INFORMAZIONE SUI RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE PER I CITTADINI ED I LAVORATORI ai sensi dell Allegato V del D. Lgs. 334/99 e smi. Detto Schema è stato predisposto per il Gestore che
DettagliArea ad elevata concentrazione di stabilimenti di S. Martino
PREFETTURA di NOVARA Ufficio Territoriale del Governo PIANO DI EMERGENZA ESTERNO (Art. 21 D. Lgs. 105/2015) ad elevata concentrazione di stabilimenti di S. Martino Comune di Trecate ALLEGATO 2B EIGENMANN&
DettagliIng. Salvatore Concolino D.M /9/2012 2/10/2012
Decreto del Ministro dell interno 7 agosto 2012, recante Disposizioni relative alle modalità di presentazione delle istanze concernenti i procedimenti di prevenzione incendi e alla documentazione da allegare,
DettagliDOCUMENTO TECNICO DI RIFERIMENTO STABILIMENTO A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE INDICE 1. INFORMAZIONI DI BASE 2. SOSTANZE PERICOLOSE
ZANNONI SERVIZI S.R.L. Indirizzo VIA CA` MINGOZZI, 1/A Comune FORLI' Provincia FC Soglia D.Lgs.105/2015 SOGLIA INFERIORE Codice Ministero NH132 INDICE 1. INFORMAZIONI DI BASE 2. SOSTANZE PERICOLOSE 3.
DettagliORDINE DEGLI ARCHITETTI DI LIVORNO PROGRAMMA 2019
Associazione Pro Fire Via Lorenteggio 36-20146 Milano Tel. 02.422.93.407 - Fax 02.36.21.56.39 www.pro-fire.org - segreteria@pro-fire.org C.F. 06644300961 ATTIVITA FORMATIVA DI AGGIORNAMENTO PREVENZIONE
DettagliLa Prevenzione Incendi nelle Strutture Sanitarie. il DM 19 marzo 2015
La Prevenzione Incendi nelle Strutture Sanitarie il DM 19 marzo 2015 Le Procedure Autorizzative Sulla Gazzetta Ufficiale n 221 del 22 settembre 2011 è stato pubblicato il testo del DPR 1 agosto 2011 n
DettagliDOCUMENTO TECNICO DI RIFERIMENTO STABILIMENTO A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE CONSORZIO AGRARIO DI RAVENNA SOC. COOP. A.R.L.
Stabilimento CONSORZIO AGRARIO DI RAVENNA SOC. COOP. A.R.L. Indirizzo VIA DELL`ARROTINO, 4 Comune RAVENNA Provincia RA Soglia D.Lgs.105/2015 SOGLIA SUPERIORE Codice Ministero NH142 INDICE 1. INFORMAZIONI
DettagliPROGRAMMA GENERALE PER CORSO DI SPECIALIZZAZIONE DI PREVENZIONE INCENDI AI FINI DELL ISCRIZIONE DEI PROFESSIONISTI
PROGRAMMA GENERALE PER CORSO DI SPECIALIZZAZIONE DI PREVENZIONE INCENDI AI FINI DELL ISCRIZIONE DEI PROFESSIONISTI NEGLI ELENCHI DEL MINISTERO DELL INTERNO ART. 1 LEGGE 818/84 MILANO - ottobre 2003 / febbraio
DettagliMercoledì 13 Marzo 2013 Best Western Hotel Piacenza Assemblea Generale Associazione
Mercoledì 13 Marzo 2013 Best Western Hotel Piacenza Assemblea Generale Associazione Novità normative per la prevenzione incendi il D.M. 20/12/12 Impianti di protezione attiva contro l incendio Geom. Luca
DettagliA. SEVESO III E PREVENZIONE INCENDI
Protezione Ambiente Sicurezza Studio associato professionale Via Lana, 1 25020 FLERO (Brescia) Telefono 030.3583956 Fax 030.3583957 www.studiopas.it e-mail : segreteria@studiopas.it Partita IVA : 03539590178
DettagliManutenzioni, Ispezioni Impianti, Attrezzature Antincendio
Manutenzioni, Ispezioni Impianti, Attrezzature Antincendio La manutenzione delle attrezzature antincendio è un OBBLIGO a carico del datore di lavoro ed è regolamentata dalla legge italiana, che prevede
DettagliAdempimenti D.Lgs. 105/15
Adempimenti D.Lgs. 105/15 Adempimento D.Lgs. 105/15 SSS SSI Aggiornamento Nuovo Preesistente Altro Sanzioni Verifica sostanze di cui Effettuare una disamina delle Effettuare una disamina delle Attività
DettagliArea ad elevata concentrazione di stabilimenti di S.Martino
PREFETTURA di NOVARA Ufficio Territoriale del Governo PIANO DI EMERGENZA ESTERNO (Art. 21 D. Lgs. 105/2015) Area ad elevata concentrazione di stabilimenti di S.Martino Comune di Trecate ALLEGATO 2E - LIQUIGAS
DettagliDIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO ALESSANDRIA
DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO ALESSANDRIA DPR 151/2011 Istruttoria e modulistica di Prevenzione incendi Regolamento
DettagliScheda di informazione sui rischi di incidenti rilevanti per i cittadini ed i lavoratori SEZIONE I
Scheda di informazione sui rischi di incidenti rilevanti per i cittadini ed i lavoratori SEZIONE I Nome della Società: Solvay Chimica Italia S.p.A. (ragione sociale) Stabilimento/Deposito di: Rosignano
DettagliPROGRAMMA DIDATTICO MODULO ARGOMENTI ORE. Obiettivi e fondamenti di prevenzione incendi e competenze del CNVVF
dei professionisti negli elenchi del Ministero dell Interno (D.M. 05/05/0 PROGRAMMA DIDATTICO MODULO ARGOMENTI ORE Obiettivi, direttive, legislazione e regole tecniche di prevenzione incendi 6. Obiettivi
DettagliPROGRAMMA FORMATIVO. Evento realizzato con il contributo incondizionato di
PROGRAMMA FORMATIVO Corso base di specializzazione in prevenzione incendi Finalizzato all iscrizione dei professionisti negli elenchi del Ministero dell Interno, di cui all art. 4 del D.M. 5 agosto 2011
DettagliMODULO ARGOMENTO ORE DOCENTE DATA 1 Obiettivi, direttive, legislazione e regole tecniche di prevenzione incendi
CONFORME AL D.M. 05/08/0 E CIRCOLARE N. 8 DEL 0.0.06 MODULO ARGOMENTO ORE DOCENTE DATA Obiettivi, direttive, legislazione e regole tecniche di prevenzione incendi. Obiettivi e fondamenti di prevenzione
DettagliPrevenzione incendi nelle strutture sanitarie. L evoluzione normativa dopo l emanazione del D.M 19/03/2015, il ruolo del RTSA
Prevenzione incendi nelle strutture sanitarie L evoluzione normativa dopo l emanazione del D.M 19/03/2015, il ruolo del RTSA Dott. Ing. Luca Crobu - 7 Giugno 2016-1 Il concetto di SGSA - D.Lgs. 334/99:
DettagliSGSA e impianti rilevanti ai fini della sicurezza antincendio. ing. Luigi Giudice Dirigente della Direzione Regionale Campania dei Vigili del Fuoco
SGSA e impianti rilevanti ai fini della sicurezza antincendio ing. Luigi Giudice Dirigente della Direzione Regionale Campania dei Vigili del Fuoco 1 Sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro
DettagliCollegio Geometri e Geometri Laureati di Monza e Brianza
Collegio Geometri e Geometri Laureati di Monza e Brianza Corso di Specializzazione in prevenzione incendi ex legge 818/8 Giorni Orario Ore Moduli 0.0.010 0.0.010 09.0.010 11.0.010 16.0.010 Presentazione
DettagliPrevenzione incendi nelle strutture sanitarie: evoluzione normativa Dal D.M al D.M
Prevenzione incendi nelle strutture sanitarie: evoluzione normativa Dal D.M. 18.09.2002 al D.M. 19.03.2015 Il responsabile tecnico della sicurezza antincendio RTSA Lorenzi Maurizio Direttore SPP Responsabile
DettagliLA PREVENZIONE INCENDI E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE. Informazioni relative alla prevenzione, alla lotta antincendio e alla gestione dell emergenza
LA PREVENZIONE INCENDI E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE Informazioni relative alla prevenzione, alla lotta antincendio e alla gestione dell emergenza Definizione di incendio L incendio è la combustione sufficientemente
DettagliDLgs 105/2015 MODIFICHE IN STABILIMENTI SOGGETTI A NOTIFICA
Oggetto DLgs 105/2015 MODIFICHE IN STABILIMENTI SOGGETTI A NOTIFICA Queste note si riferiscono ad una prima lettura del DLgs 105/2015 che ha recepito la nuova Direttiva 2012/18/UE ed abrogato il DLgs 334/99
Dettagli1.1. DATI AZIENDALI 1.2. DATI OCCUPAZIONALI 1.3. CONSULENTE ESTERNO 1.4. DATORE DI LAVORO 1.5. MEDICO COMPETENTE 1.6. RLS 1.7.
SEZIONE 1. ANAGRAFICA DELLA DITTA 1.1. DATI AZIENDALI Ragione Sociale Indirizzo della sede legale Indirizzo del/i sito/i esaminato/i N partita IVA Attività esercitata Codice ATECO Settore di appartenenza
DettagliDirezione regionale VV.F. Lombardia
Direzione regionale VV.F. Lombardia Corsi di formazione Prevenzione incendi Stabilimenti e piccole aziende Esempi Ing. G. Sola 1 File: stabilimenti_ed_aziende.esempi Creato il 26 novembre 2005 Aggiornto:
DettagliSistema Etea Mist LP
Sistema Etea Mist LP Sistemi speciali di spegnimento incendi SISTEMI DI SPEGNIMENTO BASATI SUL PRINCIPIO DELL ACQUA NEBULIZZATA A BASSA PRESSIONE Erogare l acqua in gocce del diametro di pochi micron permette
DettagliI compiti di verifica e controllo delle ARPA per le attività a rischio di incidente rilevante
Workshop Le novità del D.Lgs 26 giugno 2015 n.105 di recepimento della direttiva Seveso III : applicazione al settore del GPL 10 settembre 2015 Roma - Centro Congressi Cavour- I compiti di verifica e controllo
DettagliIL RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE
IL RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE La Direttiva Seveso - 0 - IL SOFTWARE SEVESO 3-1 - Il software Seveso 3 DIRETTIVA 2012/18/UE Il Parlamento europeo ha approvato la Direttiva cosiddetta "Seveso III" che
DettagliArea ad elevata concentrazione di stabilimenti di S. Martino
PREFETTURA di NOVARA Ufficio Territoriale del Governo PIANO DI EMERGENZA ESTERNO (Art. 21 D. Lgs. 105/2015) Area ad elevata concentrazione di stabilimenti di S. Martino Comune di Trecate ALLEGATO 2L -
DettagliSalute e sicurezza sul lavoro, elemento determinante per la competitività delle imprese
Ferrara, 29 giugno 2015 Salute e sicurezza sul lavoro, elemento determinante per la competitività delle imprese La Prevenzione Incendi: quadro normativo e principali adempimenti del titolare dell'attività
DettagliDM 9 maggio 2001: Pianificazione del territorio e rischio tecnologico
Seminario DM 9 maggio 2001: Pianificazione del territorio e rischio tecnologico 28 Gennaio 2005 Varese Sala Convegni Villa Recalcati P.zza Libertà, 1 Walter Restani PERCORSO NORMATIVO SUI RISCHI INCIDENTI
DettagliLA FORMAZIONE. ing. Concetto APRILE Dirigente dell Area Rischi Industriali
Ambiente e Sicurezza Giornata di aggiornamento Siracusa, 31 marzo 2006 LA FORMAZIONE IN CONFORMITA ALLE DIRETTIVE SEVESO ing. Concetto APRILE Dirigente dell Area Rischi Industriali Ministero dell Interno
DettagliCoordinatore del corso: Ing. Domenico Barone. Docenti: Ing. Domenico Barone (Coordinatore CT 266 del CTI) Ing. Fabrizio Vazzana (ISPRA)
CORSO DI FORMAZIONE CTI Effettuazione di Audit sui Sistemi di Gestione della Sicurezza (SGS) per la Prevenzione degli Incidenti Rilevanti (PIR) Codice: SGS-PIR 01-17 Coordinatore del corso: Ing. Domenico
DettagliLA GESTIONE DELLA SICUREZZA ANTICENDIO. Prevenzione Incendi
LA GESTIONE DELLA SICUREZZA ANTICENDIO Nuovo Codice della Prevenzione Incendi GSA misura della strategia antincendio BS 9999-2008 Le misure previste nel «progetto antincendio» richiedono una corretta gestione
DettagliORDINE DEGLI ARCHITETTI, PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI delle Province di NOVARA VERBANO - CUSIO - OSSOLA
ORDINE DEGLI ARCHITETTI, PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI delle Province di NOVARA VERBANO - CUSIO - OSSOLA 28.100 Novara - via degli Avogadro 5 - Tel. (0321) 35.120 - Fax (0321) 36.481 email:
DettagliSCUOLE NUOVE NORME VERTICALI DI PREVENZIONE INCENDI
SCUOLE NUOVE NORME VERTICALI DI PREVENZIONE INCENDI Continua l'emanazione di regole tecniche verticali collegate al DM 3 Agosto 2105. Nella Gazzetta Ufficiale del 24 Agosto 2017 è stato pubblicato il DM
DettagliArea ad elevata concentrazione di stabilimenti di S. Martino
PREFETTURA di NOVARA Ufficio Territoriale del Governo PIANO DI EMERGENZA ESTERNO (Art. 21 D. Lgs. 105/2015) Area ad elevata concentrazione di stabilimenti di S. Martino Comune di Trecate ALLEGATO 2F MAC
DettagliDM 7 agosto Attività Allegato I del DPR 151/2011
DM 7 agosto 2012 Allegato I Documentazione tecnica allegata all istanza di valutazione dei progetti Stessa struttura allegato I del DM 4.05.98 Riferita a istanze del DPR 151/2011 e aggiorna quella da allegare
DettagliDATA ARGOMENTO N. ORE ORARIO DOCENTE
DATA ARGOMENTO N. ORE ORARIO DOCENTE Venerdì 13/01/2017 1. OBIETTIVI, DIRETTIVE, LEGISLAZIONE E REGOLE TECNICHE DI PREVENZIONE INCENDI - TOTALE ORE 6 1.1 Obiettivi e fondamenti di prevenzione incendi e
DettagliI compiti di verifica e controllo delle ARPA per le attività a rischio di incidente rilevante
Workshop Le novità del D.Lgs 26 giugno 2015 n.105 di recepimento della direttiva Seveso III : applicazione al settore del GPL 10 settembre 2015 Roma - Centro Congressi Cavour- I compiti di verifica e controllo
DettagliEdison S.p.A. Milano, Italia
Rev. 1 APRILE 2016 Edison S.p.A. Milano, Italia Accosto e Deposito Costiero di GNL nel Porto di Oristano Relazione Tecnica per la Valutazione del Progetto ai Fini della Prevenzione Incendi Rev. 1 - APRILE
DettagliConvegno Nazionale VALUTAZIONE E GESTIONE DEL RISCHIO NEGLI INSEDIAMENTI CIVILI ED INDUSTRIALI. Palazzo dei Congressi Pisa, Ottobre 2000
Convegno Nazionale VALUTAZIONE E GESTIONE DEL RISCHIO NEGLI INSEDIAMENTI CIVILI ED INDUSTRIALI Palazzo dei Congressi Pisa, 24-26 Ottobre 2000 LA FORMAZIONE DEI VERIFICATORI DEI SISTEMI DI GESTIONE DELLA
DettagliALLEGATO 3.1 TABULATI DI DETTAGLIO DI APPLICAZIONE DEL METODO AD INDICI
Rapporto Preliminare di Sicurezza 2014 Deposito Costiero di Santa Giusta (OR) Annesso 3 Modulo Metodo ad Indici ALLEGATO 3.1 TABULATI DI DETTAGLIO DI APPLICAZIONE DEL METODO AD INDICI Annesso 3 Allegati
DettagliLA PREVENZIONE DEGLI INCENDI
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MESSINA Facoltà di Ingegneria LA PREVENZIONE DEGLI INCENDI DPR 1 AGOSTO 2011, N 151 Dott. Ing. Antonio TOMASELLO 24 Aprile 2012 ARGOMENTI Rischio incendio DPR 1 Agosto 2011, n
Dettagli4 CONGRESSO NAZIONALE S.I.S. 118 PIANI DI INTERVENTO NELL EMERGENZA NELLE AREE INDUSTRIALI
4 CONGRESSO NAZIONALE S.I.S. 118 PIANI DI INTERVENTO NELL EMERGENZA NELLE AREE INDUSTRIALI Dr. C. LALLI C.O. 118 PESCARA STRUTTURA DELLA PRESENTAZIONE DEFINIZIONE TIPI DI EVENTO CENNI LEGISLATIVI PROCEDURE
DettagliIl certificato di prevenzione incendi
Il certificato di incendi Attività1 Categoria Valutazione dei progetti Controlli antincendio Attestazione di rinnovo periodico Alberghi, pensioni, motel, villaggi albergo, residenze turistico - alberghiere,
DettagliPROGRAMMA DEL CORSO (artt. 4 e 7, D.M. 5 agosto 2011 e Circolare ministeriale n del )
1 1.1 1.2 1.3 1.4 Obiettivi, direttive, legislazione e regole tecniche di prevenzione incendi Obiettivi e fondamenti di prevenzione incendi e competenze del CNVVF Legislazione sulla sicurezza antincendio
DettagliORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI MESSINA PROGRAMMA
ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI PROGRAMMA CORSO DI SPECIALIZZAZIONE "PREVENZIONE INCENDI" AI SENSI DEL D.M. 05/08/011 dal marzo al 14 giugno 016 Data Ora Modulo 1 Ore: 6 Argomenti Docente Obiettivi
DettagliArea ad elevata concentrazione di stabilimenti di S. Martino
PREFETTURA di NOVARA Ufficio Territoriale del Governo PIANO DI EMERGENZA ESTERNO (Art. 21 D. Lgs. 105/2015) Area ad elevata concentrazione di stabilimenti di S. Martino Comune di Trecate ALLEGATO 2G -
DettagliRuolo del CNVVF nel D.Lgs 105/2015 e le nuove procedure di prevenzione incendi
Ruolo del CNVVF nel D.Lgs 105/2015 e le nuove procedure di prevenzione incendi Ing. Settimio Simonetti Dirigente Area Rischi Industriali Ministero dell Interno Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso
DettagliOrario delle lezioni ( )
SCIENZA E TECNICA DELLA PREVENZIONE INCENDI 2014-2015 Orario delle lezioni ( ) DATA PERIODO ARGOMENTO ORE DOCENTE 04.10.2014 09,30-11,30 Breve introduzione al Corso Obiettivi e fondamenti di prevenzione
DettagliIng. G. G. Amaro. Bari, 4 ottobre media partner
VISITA VIRTUALE PRESSO UN ATTIVITA SOGGETTA L IMPIEGO PIÙ EVOLUTO DEGLI STRUMENTI DI MODELLAZIONE TRIDIMENSIONALE NEL SETTORE DEL FIRE ENGINEERING [PROGETTO - COSTRUZIONE AUTORIZZAZIONE - GESTIONE SOCCORSO]
DettagliPROGRAMMA GENERALE PER TOTALE 40 0RE ( 6 ore per i primi 6 corsi e 4 ore per il VII corso)
CALENDARIO CORSI PER AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PREVENZIONE INCENDI OBBLIGATORIO PER IL MANTENIMENTO DELL'ISCRIZIONE NEGLI ELENCHI DEL MINISTERO DELL'INTERNO PREVISTO DALL ART. 7 DEL D.M. 5/8/011 PROGRAMMA
DettagliNuovo Codice della Prevenzione Incendi S.5 - LA GESTIONE DELLA SICUREZZA ANTICENDIO
Nuovo Codice della Prevenzione Incendi S.5 - LA GESTIONE DELLA SICUREZZA ANTICENDIO Misura Antincendio S.5 GSA misura della strategia antincendio BS 9999-2008 Le misure previste nel «progetto antincendio»
DettagliVia Costa d Argento Perugia - Tel..336/
ALLEGATO Disposizioni relative alla alimentazione idrica degli impianti antincendio estratte dalle vigenti norme di prevenzione incendi per le seguenti attività Autorimesse e simili Edifici di civile abitazione
DettagliGENOVA, 16 MAGGIO Ing. G. Giuseppe Amaro
GENOVA, 16 MAGGIO 2018 Ing. G. Giuseppe Amaro Quale futuro I T E R T R A D I Z I O N A L E PROGETTO DEFINITIVO PROGETTO ESECUTIVO COSTRUZIONE PRESTAZIONE FISICA/ORGANIZZATIVA Definizione delle strategie
DettagliA MMINIS TRAZIONE PROVINCIALE DI IMPERIA
A MMINIS TRAZIONE PROVINCIALE DI IMPERIA COLLETTAMENTO REFLUI DEL DIANESE ADDUZIONE AL DEPURATORE DI IMPERIA NONCHE' REALIZZAZIONE RETE IDRICA - 1 LOTTO - PROGETTO ESECUTIVO Tavola n Scala TIM 106 2010
DettagliSchema di Decreto Legislativo di recepimento della Direttiva 2012/18/UE. Aspetti positivi e perplessità
Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale Associazione Italiana Di Ingegneria Chimica SEZIONE CENTRO Schema di Decreto Legislativo di recepimento della Direttiva 2012/18/UE Aspetti positivi e perplessità
DettagliGestione della Sicurezza Antincendio
Gestione della Sicurezza Antincendio Corso di formazione per professionisti antincendio Capitolo 5.6 Sistema di Gestione della Sicurezza Strategia antincendio S5 del D. M. 3 agosto 2015 Docente: ing. Massimo
DettagliAspetti connessi con la gestione della sicurezza
Ministero dell Interno LE NUOVE NORME ANTINCENDIO PER LE STRUTTURE SANITARIE Convegno Nazionale Istituto Superiore Antincendi Roma 25 marzo 2015 Aspetti connessi con la gestione della sicurezza Ing. Claudio
DettagliCorso base di specializzazione in prevenzione incendi (art. 4 del D.M. 05/08/2011)
Via Salinella 9/ 74 Taranto Segreteria: Tel 099 4564 fax 099 987406 (art. 4 del D.M. 05/08/0) PROGRAMMA CORSO BASE DI SPECIALIZZAZIONE IN PREVENZIONE INCENDI - 0 ORE Finalizzato alla iscrizione dei professionisti
DettagliDM 07/08/2012 MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE ISTANZE E DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE
DM 07/08/2012 MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE ISTANZE E DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE Con il D.M. 07/08/2012 (g.u. N. 201 DEL 29/08/2012) si dà concreta attuazione al DPR 151/2011 DM 07/08/2012 Riferimenti
DettagliLa gestione delle emergenze in una azienda a Rischio di Incidente Rilevante RELATORE Ing. Pasquale Fontana
VII CONVEGNO NAZIONALE SALUTE E SICUREZZA Napoli, 31 maggio 2017 La gestione delle emergenze in una azienda a Rischio di Incidente Rilevante RELATORE Ing. Pasquale Fontana 2 Indice o o o o o Definizione
DettagliARGOMENTO DOCENTI ORE DATE - ORARI 1 Obiettivi, Direttive, legislazione e regole tecniche di prevenzione incendi
ALLEGATO Corso Base di Specializzazione in Prevenzione Incendi finalizzato alla iscrizione dei professionisti negli elenchi del Ministero dell Interno, di cui all art. 4 del D.M. 5 Agosto 0. DATE ORARI
DettagliORDINE INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI CREMONA CORSO BASE IN PREVENZIONE INCENDI / LEZ. DATA Mod. Argomento Ore Docente 1 08/04/2016
LEZ. DATA Mod. Argomento Ore Docente 1 08/04/2016 1 OBIETTIVI, DIRETTIVE, LEGISLAZIONE E REGOLE TECNICHE DI PREVENZIONE INCENDI (6) Salone 1.1 Obiettivi e fondamenti di prevenzione incendi e competenze
DettagliIl nuovo codice di prevenzione incendi Un caso di studio
Corso di aggiornamento Il nuovo codice di prevenzione incendi Un caso di studio Coorganizzato dagli Ordini degli Ingegneri d Italia con il coordinamento della Scuola Superiore di Formazione Professionale
DettagliCollegio Provinciale Geometri e G.L. della Provincia di BAT in collaborazione con il gestinnovation organizza:
Collegio Provinciale Geometri e G.L. della Provincia di BAT in collaborazione con il gestinnovation organizza: CORSO BASE DI SPECIALIZZAZIONE IN PREVENZIONE INCENDI Autorizzato dal Ministero dell Interno
DettagliCorso base di specializzazione in Prevenzione Incendi
Corso base di specializzazione in Prevenzione Incendi Modulo Argomento Ore Data Orario 1 Obiettivi, direttive, legislazione e regole tecniche di prevenzione incendi 1.1 Obiettivi e fondamenti di prevenzione
DettagliAllegato 2 - Check-list per la registrazione EMAS di un'impresa
Organizzazione/Sito : Sede legale: Sito Produttivo: Responsabile legale: Allegato 2 - Check-list per la registrazione EMAS di un'impresa Accertamento relativo alla verìfica di conformità legislativa ai
DettagliORDINE ARCHITETTI VARESE N. 5 CORSI DA 8 ORE - 40 ORE TOTALI PROTEZIONE ATTIVA E PASSIVA & DECRETO IMPIANTI D.M
Associazione Pro Fire Via Lorenteggio 36-20146 Milano PROPOSTA FORMATIVA 2016 Ai sensi del ART. 7 DM 5/08/2011 PER IL MANTENIMENTO DEI PROFESSIONISTI ISCRITTI NEGLI ELENCHI DI CUI ALLA LEGGE EX 818/84.
DettagliCOMMISSIONE SICUREZZA E PREVENZIONE INCENDI N. DATA CORSO/SEMINARIO/VISITA n. ore note ANNO 2009
COMMISSIONE SICUREZZA E PREVENZIONE INCENDI N. DATA CORSO/SEMINARIO/VISITA n. ore note ANNO 2009 1 1/0/2009 cantieri alla luce del nuovo Testo Unico per la sicurezza (D.Lgs. 1/200) 2 25/09/2009 cantieri:
DettagliGestione delle emergenze Rev. 00 del
ING. TOMMASO CICCOPIEDI 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO CICCOPIEDI 2. SCOPO Preparazione e controllo delle emergenze ambientali e di salute e sicurezza. In questa procedura
DettagliLE DIRETTIVE SEVESO E LA LORO ATTUAZIONE IN ITALIA
LE DIRETTIVE SEVESO E LA LORO ATTUAZIONE IN ITALIA 22 giugno 2015 Avv. Diego Mangia Direttiva 82/501/CEE - Seveso I Il 10 luglio 1976, nell azienda ICMESA di Meda (Milano), dalla valvola di sicurezza di
DettagliLA PREVENZIONE INCENDI NELLE AZIENDE A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE. Ing. Silvano Barberi Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
LA PREVENZIONE INCENDI NELLE AZIENDE A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE Ing. Silvano Barberi Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco LA SICUREZZA DI PROCESSO Seminario 20 settembre 2018 RemTech Expo 2018 (19,
DettagliModulo DATA ARGOMENTO DURATA ORARIO DOCENTE. OBIETTIVI, DIRETTIVE, LEGISLAZIONE E REGOLE TECNICHE DI PREVENZIONE 6 ore INCENDI
Giornate 1 2 COLLEGIO DEI PERITI INDUSTRIALI E PERITI INDUSTRIALI LAUREATI DI ASCOLI PICENO E FERMO 1 OBIETTIVI, DIRETTIVE, LEGISLAZIONE E REGOLE TECNICHE DI PREVENZIONE 6 ore INCENDI 1.1 Obiettivi e fondamenti
DettagliRisultanze del CTR nei confronti della aziende galvaniche in Seveso. Leonardo Denaro (Direttore Generale dei VVF del Veneto)
Convegno Nazionale L applicazione della normativa Grandi Rischi Industriali al settore della Galvanotecnica Italiana: problematiche e soluzioni Venerdì 14 ottobre 2011 Villa Cordellina Lombardi, Via Lovara,
Dettagli