la prevenzione incendi nelle attività a rischio di incidente rilevante
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- Evangelina Cortese
- 5 anni fa
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1 la prevenzione incendi nelle attività a rischio di incidente rilevante procedure semplificate per stabilimenti di soglia superiore ing. Ernesto Palumbo Direzione regionale VVF Lombardia
2 premessa necessità di aggiornamento delle procedure vigenti: nuove procedure di p.i. (DPR 1/8/2011 n.151) nuova direttiva 2012/18/UE sul controllo dei pericoli di incidenti rilevanti dal 1/1/2014 applicazione del DPR 151/2011 anche alle attività art.8 del D.Lgs. 334/99 (D.L 101 del 31/08/2013)
3 attuazione D.Lgs. 26 giugno 2015, n. 105: attuazione della direttiva 2012/18/UE relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose Art.31: Prevenzione incendi per gli stabilimenti di soglia superiore Allegato L: procedure semplificate di prevenzione incendi per gli stabilimenti di soglia superiore
4 principi armonizzare i procedimenti RIR con quelli specifici di prevenzione incendi eliminare la duplicazione di adempimenti proporzionare gli adempimenti in funzione della pericolosità dell'impianto/deposito prevenzione incendi come endoprocedimento dell'istruttoria
5 procedure per attività ordinarie (DPR 151/2011)
6 stabilimenti di soglia superiore
7 modalità nulla osta di fattibilità valutazione progetto parere tecnico conclusivo controlli p.i., SCIA, c.p.i. aggiornamento RdS attestazione di rinnovo
8 documentazione Documentazione parte integrante del RdS preliminare Aree RIR e VVF NOF VP documentazione relativa alle attività soggette ai controlli VVF che sono oggetto dell'analisi di rischio, in conformità all'allegato C del D.Lgs. 105/2015 (Allegato I.11 RdS preliminare) Documentazione integrativa Aree VVF non RIR documentazione relativa alle attività soggette ai controlli VVF che non sono oggetto dell'analisi di rischio, in conformità al DM 7/08/2012 Allegato I + oneri amministrativi tutta la documentazione viene presentata alla Direzione regionale VVF
9 esempio Deposito liquidi infiammabili > 50 m 3. Attività 12.3.C DPR 151/2011 Documentazione: All.I.11 RdS preliminare (valutazione progetto) NOF VP Impianto di cogenerazione P>700 kw. Attività 49.3.C DPR 151/2011. Documentazione: All.I.B DM 7/08/2012 Depositi prodotti pericolosi per l'ambiente < 1000 m 2 Attività n.s. 151/2011
10 documentazione Documentazione parte integrante del RdS definitivo Aree RIR e VVF RdS SCIA documentazione relativa alle attività soggette ai controlli VVF che sono oggetto dell'analisi di rischio, in conformità all'allegato C del D.Lgs. 105/2015 (Allegato I.10 RdS) Documentazione integrativa Aree VVF non RIR certificazioni e dichiarazioni relative alle attività soggette ai controlli VVF che non sono oggetto dell'analisi di rischio, in conformità al DM 7/08/2012 Allegato II + oneri amministrativi tutta la documentazione viene presentata alla Direzione regionale VVF
11 documentazione Documentazione parte integrante dell'aggiornamento del RdS Aree RIR e VVF RdS ARPCA documentazione relativa alle attività soggette ai controlli VVF che sono oggetto dell'analisi di rischio, in conformità all'allegato C del D.Lgs. 105/2015 Documentazione integrativa Aree VVF non RIR dichiarazione di assenza di variazione delle condizioni di sicurezza antincendio (art.5 DPR 151/2011) + asseverazione (art.5 DM 7/08/2012) relative alle attività soggette ai controlli VVF che non sono oggetto dell'analisi di rischio + oneri amministrativi tutta la documentazione viene presentata alla Direzione regionale VVF
12 modifiche senza aggravio di rischio NAR SCIA Dichiarazione di non aggravio di rischio (all.d punto 2) Modifiche all. D punto 3 (non NAR e non NOF) nell'abito del riesame periodico del RdS Documentazione Allegati I e II DM 7/8/2012 Oneri amministrativi Esame progetto per modifiche particolari Adempimenti secondo DPR 151/2011 (rilevanti con aggravio, rilevanti senza aggravio, non sostanziali) Il Comando VVF trasmette al CTR le proprie determinazioni per le opportune valutazioni nell'ambito del riesame periodico del RdS
13 prime indicazioni Per il CTR Il Direttore regionale VVF può nominare i componenti del CTR sulla base delle designazioni degli enti rappresentati. Nelle more dell'adozione del regolamento i Direttori regionali concorderanno con i componenti del CTR modalità di funzionamento dello stesso. Per i gestori Fornite indicazioni provvisorie per la corresponsione delle tariffe dovute ai sensi dell'art.30, All. I del D.Lgs. 105/2015 (istruttorie e ispezioni). Indicate le causali ed i codici IBAN (Tesorerie provinciali dello Stato sedi delle Direzioni regionali VVF)
14 prime indicazioni Codici IBAN Tesorerie Provinciali dello Stato Causale di versamento: Capitolo 3560/5 Tesoreria provinciale dello Stato di - tariffa per istruttori (ispezione) ai sensi del D.Lgs. 105/2015
15 GRAZIE PER L'ATTENZIONE
A. SEVESO III E PREVENZIONE INCENDI
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