Gli Tipologia di stabilimenti RIR in Emilia Romagna. IL RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI Rimini, 4 novembre 2015
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- Costanzo Molteni
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2 Gli Tipologia di stabilimenti RIR in Emilia Romagna
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4 L'assoggettabilità alla Seveso per Le azienda che trattano rifiuti esperienza in Emilia Romagna assimilare i rifiuti pericolosi detenuti/trattati alle sostanze/preparati pericolosi presenti in Allegato I al D.Lgs. 334/99 s.m.i (ora D.Lgs 105/2015). Caratterizzazione del Rifiuto Classificazione caratteristiche di pericolo H (D.Lgs 152/06 s.m.i) ora HP sostanze pericolose identificate per categoria di pericolo R (Direttiva 67/548/CEE e s.m.i. classificazione imballaggio etichettatura sostanze pericolose ) ora CLP H
5 Esempio applicativo D.Lgs 152/06 s.m.i D.Lgs 334/99 s.m.i stesso criterio D.Lgs 105/05
6 D.lgs 105/2015 Note allegato 1 Le sostanze pericolose che non sono comprese nel regolamento CE 1272/2008 compresi i rifiuti ma che si trovano o possono trovarsi in uno STB e che presentano o possono presentare nelle condizioni esistenti dello STB proprietà analoghe per quanto riguarda la possibilità di incidenti rilevanti, sono provvisoriamente assimilate alla categoria della sostanza pericolosa specifica più simile che ricade nell'ambito di applicazione del presente Decreto
7 Es. di tipologie di Impianti e Rifiuti RIR presenti nelle aziende in Emilia Romagna Impianti di Trattamento Chimico Fisico Impianto trattamento fanghi Impianto Forno inceneritore Depositi annessi agli impianti Rifiuti pericolosi RIR Rifiuti presenti pericolosi ai fini seveso H14 ecotossici Tossici per organismi acquatici R51/53 H6 tossici Tossici H3A facilmente infiammabili p.i <21 c facilmente inf. R11 H3B infiammabili p.i tra C infiammabile R10
8 L'assoggettabilità alla Seveso L'Azienda che tratta rifiuti Esperienza dell'emilia Romagna In alcuni casi si evidenzia la non completa sovrapponibilità delle definizioni tra frasi H (HP) e frasi R (H) e quindi la non sempre perfetta correlabilità. es. H 14 R 51/ 53 La correlazione è effettuata in base alla tipologia di rifiuto (caratterizzaione del rifiuto, processo industriale da cui deriva). Individuazione della sostanza pericolosa e di riferimento in grado di determinare un incidente rilevante Analisi di rischio
9 Istruttoria Tecnica per la l'individuazione dei pericoli RIR STB soglia superiore Istruttoria del RdS D.Lgs 334/99 s.m.i (ora D.Lgs 105/05) Autorità Competente Ministero Interno CTR VVF effettua l'istruttoria tecnica emette la Delibera STB soglia inferiore Istruttoria della Scheda Tecnica LR 26/03 s.m.i CVR di ARPA effettua l'istruttoria tecnica LR 13/05 individua ARPA come ente autorizzativo (ex Province) quindi emetterà il l'atto conclusivo di istruttoria
10 Istruttoria tecnica RdS/ Scheda Tecnica Analisi di rischio: esempi di eventi incidentali Rottura manichetta ATB di scarico rifiuti liquidi Rottura perdita a tubazione rifiuti liquidi Rottura fusti a seguito di caduta nella movimentazione Esempi di scenari incidentali con effetti pericolosi Rilascio di : metanolo Dispersione tossica, pool fire Dicloroetano Pool fire Acido cloridrico Dispersione tossica (HCl prodotto dalla combustione del dicloetano)
11 Esempi di Sistemi di sicurezza Serbatoi acciaio vetrificato, bacino di contenimento impermeabilizzato e rivestito da resina epossidica, Misuratori di livello alto e altissimo livello con allarme blocco delle pompe di alimentazione cc.. Vasche di trattamento rivestite con una protezione acido resistente, misuratore di livello alto e altissimo con allarme e blocco delle pompe di alimentazione Aree di carico/scarico cordolate e dotate di pendenza per convogliare lo sversato in vasca di raccolta ecc.. Se adibite ad infiammabili polmonazione con azoto Rete fognaria con intercettazione automatica verso l'esterno Rete fognaria interna allo STB con intercettazione e possibilità di convogliamento dello sversato in vasca raccolta/di trattamento
12 Es. di principali Sistemi di sicurezza Serbatoi con presenza di sost. Infiammabili: Serbatoi polmonati con azoto, sistemi di raffreddamento anello esterno ad acqua, versatori di schiuma nel bacino di contenimento misuratori di Temperatura e Pressione, controllo a DCS
13 I controlli nelle aziende Seveso Verifiche del Sistema di Gestione della sicurezza per la prevenzione degli incidenti rilevanti Commissione Ispettiva ARPA, VVF, INAIL STB soglia superiore Autorità Competente Ministero Interno STB soglia inferiore Regione o sua delegata LR 13/15 ARPA acquisisce le competenze delle Province emetterà l'atto conclusivo Analisi storica dello STB incidenti, quasi incidenti, anomalie Verifica del SGS ai sensi del DM 9 agosto 2000 ora D.Lgs 105 Verifica dei sistemi tenici critici desunti dall'analisi dei rischi
14 Esempi delle principali Criticità del SGS Organizzazione e personale 2ii 2iii attività di informazione formazione addestramento Identificazione e valutazione dei pericoli rilevanti 3i identificazione della pericolosità delle sostanze, processi definizione dei criteri di sicurezza 3ii identificazione dei possibili eventi incidentali e analisi di sicurezza 3iii pianificazione degli adeguamenti impiantistici e gestionali Il controllo operativo 4i identificazione delle apparecchiature soggette ai piani di verifica 4iv procedure di manutenzione
15 Es. di Principali criticità 3 identificazione degli gli elementi critici (manichette, tramoggia,misuratori di livello, trituratore fusti ecc.. 4. controllo operativo - Piano di manutenzione Controllo delle manichette Controllo dei misuratori di livello Tramoggia di alimentazione forno Trituratore ecc... Analisi dei rischi esperienza operativa 2.Corretta applicazione delle procedure operative formazione del personale
16 GRAZIE DELL ATTENZIONE
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