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1 Relazione tecnica sulla: VALUTAZIONE DELLA DIDATTICA DA PARTE DEGLI STUDENTI FREQUENTANTI Anno Accademico 2001/2002 Firenze, 15 luglio 2002

2 PRESENTAZIONE La rilevazione dell opinione degli studenti frequentanti 1 fornisce informazioni complementari a quelle disponibili presso gli archivi di ateneo (dati sui corsi e sugli insegnamenti attivati, dati sui docenti, sul personale tecnico ed amministrativo, sulle attività di supporto ed orientamento, sugli immatricolati, sugli iscritti, sui laureati, sugli abbandoni, sui tempi di conseguimento del titolo, ecc..) nell'ambito di un processo in cui il Corso di Studi sia parte attiva nell'utilizzare informazioni caratterizzanti la didattica, e in cui la Facoltà, e/o l'ateneo, siano in grado di produrre in modo appropriato elementi (dati, indicatori) che consentano innanzitutto per ciascun Corso di Studi la formulazione di appropriate valutazioni su materie quali: obiettivi di formazione e relativa formulazione dei programmi; aggiornamento e livello dei contenuti disciplinari; coordinamento tra insegnamenti per quanto attiene il profilo formativo generale; adeguatezza delle risorse strutturali ed umane. Gli indicatori provenienti dall elaborazione dell'opinione degli studenti sono, pertanto, soltanto uno degli elementi, di rilevanza certamente non marginale, su cui basare la valutazione del processo formativo; ne consegue, quindi, che al questionario studenti non può e non deve essere affidato il compito di coprire tutte le "dimensioni" del processo di valutazione della qualità della didattica. La valutazione della didattica per mezzo di un questionario unico per tutti gli insegnamenti impartiti è giunta, nell Ateneo Fiorentino, alla quinta edizione. L attuale rilevazione, curata come in passato dal Dipartimento di Statistica G. Parenti, si basa su un questionario sostanzialmente identico a quello dello scorso anno, così da garantire la confrontabilità dei risultati di due Anni 1 Si ricorda che il tema della valutazione interna nelle Università è stato introdotto, dal punto di vista normativo, dalle leggi 168/89 e 537/93. La prima istituisce il Ministero dell Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica (MURST) e prevede l attuazione di forme di controllo interno sull efficienza e sui risultati della gestione nelle Università; la seconda prevede l istituzione nelle Università dei Nuclei di valutazione interna. Una nuova legge (L. 19 ottobre, n. 370 G.U. n. 252 del ) dispone norme volte a disciplinare, più compiutamente, la valutazione del sistema universitario: Le università adottano un sistema di valutazione interna della gestione amministrativa, delle attività didattiche e di ricerca, degli interventi di sostegno al diritto allo studio. (art. 1, comma 1). Le funzioni di valutazione di cui al comma 1 sono svolte in ciascuna università da un organo collegiale disciplinato dallo statuto dell università, denominato nucleo di valutazione di ateneo,. Le università assicurano ai nuclei l autonomia operativa, il diritto di accesso ai dati e alle informazioni necessari, nonché la pubblicità e la diffusione degli atti, nel rispetto della normativa a tutela della riservatezza. I nuclei acquisiscono periodicamente, mantenendo l anonimato, le opinioni degli studenti frequentanti sulle attività didattiche e trasmettono un apposita relazione, entro il 30 aprile di ciascun anno, al Ministero dell università e della ricerca scientifica e tecnologica, e al Comitato per la valutazione del sistema universitario.(art. 1, comma 2). Le Università che non applicano le disposizioni di cui ai commi 1 e 2 entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge sono escluse per un triennio dal riparto dei fondi relativi alla programmazione universitaria, nonché delle quote di riequilibrio... (articolo 1, comma 3). La stessa legge, all articolo 2, prevede l istituzione del Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario. Il comitato: a) fissa i criteri generali per la valutazione delle attività delle Università previa consultazione della conferenza dei rettori delle università italiane (CRUI) del Consiglio universitario nazionale (CUN) e del Consiglio nazionale degli studenti universitari (CNSU), ove costituito; b) promuove la sperimentazione, l applicazione e la diffusione di metodologie e pratiche di valutazione; c) determina ogni triennio la natura delle informazioni e i dati che i nuclei di valutazione degli atenei sono tenuti a comunicare annualmente; d) predispone ed attua, sulla base delle relazioni dei nuclei di valutazione degli atenei e delle altre informazioni acquisite, un programma annuale di valutazioni esterne delle Università o di singole strutture didattiche, approvato dal MURST, con particolare riferimento alla qualità delle attività universitarie sulla base di standard riconosciuti a livello internazionale nonché della raccomandazione 98/561/CE del Consiglio, del 24 settembre 1998, sulla cooperazione in materia di garanzia della qualità nell istruzione superiore; e) predispone annualmente una relazione sulle attività di valutazione svolte; f) svolge i compiti assegnati dalla normativa vigente, all Osservatorio per la valutazione del sistema universitario... ; g) svolge, su richiesta del MURST, ulteriori attività consultive, istruttorie, di valutazione, di definizione di standard, di parametri e di normativa tecnica, anche in relazione alle distinte attività delle università, nonché ai progetti e alle proposte presentate dalle medesime.. 2

3 Accademici consecutivi. La preziosa esperienza delle passate rilevazioni, grazie anche al contributo di tutti coloro che hanno mosso critiche o fornito suggerimenti, ha consentito di migliorare l efficienza del sistema di monitoraggio (modalità di distribuzione dei questionari, raccolta, lettura e analisi). Come previsto, la riforma dei corsi di studio universitari ha reso più difficile l attività di valutazione. A parte il fattore novità, la riforma rende problematica la programmazione della rilevazione a causa della frammentazione dei corsi e del loro disallineamento temporale. Per questo motivo in alcune Facoltà la modalità di rilevazione è stata modificata, coinvolgendo direttamente i docenti. In tutti i casi la rilevazione è stata effettuata in aula durante l ora di lezione, insegnamento per insegnamento. Per gli insegnamenti del Corso di Laurea in Statistica, e limitatamente al primo semestre, gli studenti hanno espresso le valutazioni via Web. In generale, sia i docenti che gli studenti hanno acquisito familiarità con la valutazione della didattica, mostrando un buon grado di partecipazione. Tuttavia, in alcune realtà si sono manifestati sporadici ma preoccupanti segnali di disinteresse o insofferenza, soprattutto, a causa della mancata pubblicità dei risultati e/o dell assenza di provvedimenti correttivi a seguito delle rilevazioni degli anni precedenti. Si sottolinea inoltre che, come per il passato, la partecipazione di studenti e docenti è stata maggiore nei casi in cui gli organi istituzionali (Presidenti di Corso di Studi, Commissioni per la Didattica, Rappresentanti degli studenti ecc.) si sono attivamente impegnati, valorizzando le informazioni raccolte nelle precedenti edizioni e promuovendo un'adeguata campagna informativa sulle modalità e finalità della rilevazione. La relazione 2 si articola in sei paragrafi. I primi due paragrafi sono dedicati, rispettivamente, alla descrizione del questionario e delle caratteristiche della rilevazione. Nel terzo paragrafo vengono presentate alcune statistiche riassuntive, nel quarto vengono proposte alcune considerazioni sullo svolgimento della rilevazione. Nel quinto paragrafo vengono sommariamente illustrate le tabelle e i grafici trasmessi alle strutture didattiche competenti. Il sesto e conclusivo paragrafo contiene alcune conclusioni preliminari sull opinione degli studenti in merito alla riforma dei cicli di studio universitari 3. La relazione è corredata da quattro allegati contenenti il questionario, le tabelle e i grafici commentati nel testo. Per ogni Corso di studi sono state predisposte e rese disponibili (consegnate ai responsabili delle Commissioni per la Didattica) le seguenti informazioni: 1. archivio integrale dei dati individuali della rilevazione (ivi inclusi i questionari cartacei in modo da consentire ai docenti la lettura delle osservazioni personali degli studenti riportate nel retro dello scheda); 2. tabella riassuntiva degli insegnamenti monitorati (qualunque sia il numero di schede raccolte), con indicazione del numero di schede raccolte e del numero medio di frequentanti; 3. tabelle e grafici comparativi (il profilo del singolo insegnamento rispetto al profilo medio del corso di studi, il profilo medio del corso di studi rispetto al profilo medio della facoltà, il profilo medio della facoltà rispetto al profilo medio di Ateneo) che sintetizzano la valutazione (le elaborazioni hanno interessato solo gli insegnamenti con almeno 6 schede valide); Quest anno, per la prima volta, vengono sottoposte all attenzione degli interessati anche ulteriori elaborazioni statistiche che si ritiene possano rivelarsi di qualche utilità nella direzione di un primo tentativo di valutazione dell attivazione dei nuovi ordinamenti didattici. Ovviamente la valutazione non si può e non si deve esaurire nella misura dell impatto che la riforma dei cicli di 2 La relazione, che è stata predisposta da Leonardo Grilli (coordinatore del gruppo di lavoro costituito presso il Dipartimento di Statistica, di cui fanno parte Carlo Beni, Massimiliano Pardini e Simone Tattini), traccia un primo bilancio della rilevazione. 3 Per un analisi più ampia ed approfondita delle valutazioni espresse nel corso del presente A.A., anche in relazione alle valutazioni raccolte durante l A.A. 2000/2001, si rimanda al Rapporto (che sarà a breve consultabile sul sito dell Università): Valutazione della didattica nell Ateneo Fiorentino - A.A. 2001/2002 3

4 studio ha avuto nell opinione degli studenti frequentanti, ma tale misura costituisce un elemento certamente non marginale dell analisi complessiva, essendo gli studenti frequentanti i fruitori privilegiati dei servizi didattici offerti dal nostro Ateneo. In tale ottica, in aggiunta alle tabelle ed ai profili medi cui s è fatto sopra riferimento, sono stati predisposti gli ulteriori grafici sotto elencati: 1. un grafico nel quale il profilo medio di ciascun corso di studi viene confrontato con il profilo medio della Facoltà di pertinenza e con il profilo medio di Ateneo; i grafici comparativi sono stati predisposti per il complesso degli studenti e, distintamente, per gli studenti iscritti al primo anno e per gli studenti iscritti agli anni successivi al primo; 2. per ciascun corso di studi e per ogni facoltà sono stati predisposti grafici contenenti il profilo medio relativo agli studenti iscritti al primo anno ed il profilo medio relativo agli studenti iscritti agli anni successivi al primo; 3. per ciascuna facoltà è stato predisposto un grafico contenente il profilo medio della valutazione relativa all A.A. 2001/2002 ed il profilo medio della valutazione relativa all A.A. 2000/2001; 4. per ciascun corso di studi, la cui denominazione è rimasta invariata con il passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento, è stato predisposto un grafico contenente il profilo medio della valutazione espressa dagli studenti iscritti al primo anno relativa all A.A. 2001/2002 e quella relativa all A.A. 2000/2001. Se si fa riferimento ai dati relativi all Ateneo considerato nel suo complesso (79673 schede di valutazione compilate dagli studenti frequentanti) si possono trarre alcune interessanti conclusioni. Si può, innanzi tutto, rilevare come la valutazione espressa dagli studenti in merito ai vari punti toccati dal questionario non sia omogenea. Per alcuni aspetti, emerge un giudizio decisamente positivo (quesiti Q6-Q9) o molto soddisfacente (quesiti Q10-Q16), per altri aspetti il giudizio si colloca a livelli che sfiorano la sufficienza 4 (quesiti Q4 e Q5); mentre la valutazione relativa alla disponibilità di locali e attrezzature per attività di supporto (quesito Q2) risulta decisamente negativa. Non raggiungono la sufficienza nemmeno le valutazioni medie relative alla regolarità degli studi (quesito Q22) e quelle relative alle conoscenze preliminari (quesito Q24). A queste stesse conclusioni, e approssimativamente agli stessi livelli di valutazione, si è giunti in sede di commento ai risultati della rilevazione relativa all A.A. 2000/2001; complessivamente, nell opinione degli studenti, la situazione risulterebbe quindi sostanzialmente invariata. Naturalmente, come si avrà modo di illustrare sommariamente nel sesto paragrafo, non è questa la conclusione corretta cui si perviene procedendo ad un approfondimento dell analisi comparativa. In sintesi, si può comunque concludere che gli studenti: i. promuovono i docenti, sia per quanto attiene gli aspetti formali connessi alla didattica (quesiti Q6-Q12), sia per quanto concerne gli aspetti sostanziali (quesiti Q13- Q16, Q25 e Q26); ii. bocciano il corpo docente riguardo alla organizzazione della didattica (quesiti Q4, Q5 e Q24); iii. bocciano l Ateneo (il Ministero?) relativamente alla disponibilità di locali ed iv. attrezzature (quesito Q2); si autobocciano, non accompagnando con una regolare attività di studio la frequenza alle lezioni e alle esercitazioni (quesito Q22). Ovviamente, non è il dato medio di Ateneo quello più significativo essendo la risultante di una situazione molto disomogenea a livello di facoltà e di corsi di studio. Le maggiori potenzialità informative del materiale prodotto si collocano a livello di corso di studi e di singolo insegnamento; infatti, a tale livello, anche attraverso un esame comparativo con la valutazione espressa dagli studenti (in particolare studenti iscritti al primo anno) lo scorso anno accademico, è 4 Considerando la scala utilizzata si può, ragionevolmente, collocare il livello di sufficienza sul valore numerico 7 (cfr. par. 5.2). 4

5 possibile valutare l impatto dell avvio della riforma universitaria sulle varie dimensioni della didattica considerate nel questionario (condizioni logistiche, organizzazione e carico di lavoro, ecc. ). I dati raccolti e le elaborazioni effettuate costituiscono una fonte informativa molto articolata e densa di implicazioni operative; spetta ora agli organi preposti al governo e gestione dei processi formativi (Senato Accademico, Consiglio di Amministrazione, Consigli di Facoltà, Consigli di Polo, Consigli di Corso di Studi, Commissioni per la Didattica e singoli docenti) trarne profitto. Interventi finalizzati al perseguimento di più elevati standard qualitativi sono possibili e sono di immediata attuazione. Bruno Chiandotto Delegato del Rettore per la valutazione della didattica e il monitoraggio dei processi formativi 5

6 INDICE PRESENTAZIONE... 2 INDICE Struttura del questionario Caratteristiche della rilevazione Alcune statistiche sulla rilevazione Considerazioni sull andamento della rilevazione Modalità di presentazione dei risultati e chiavi di lettura Stima del numero medio di frequentanti Tabelle di sintesi Grafici di sintesi La riforma universitaria nelle valutazioni degli studenti Riferimenti bibliografici Allegato 1: Il questionario e le istruzioni per i rilevatori e per i docenti Allegato 2: Tabelle riassuntive della rilevazione Allegato 3: Esemplificazione dei risultati prodotti Allegato 3.1: Risultati a livello di Ateneo...30 Allegato 3.2: Risultati a livello di Facoltà un esempio...34 Allegato 3.3: Risultati a livello di Corso di Studi un esempio...38 Allegato 3.4: Risultati a livello di insegnamento un esempio...46 Allegato 4: Grafici commentati nel par

7 1. Struttura del questionario Il questionario impiegato nella rilevazione è composto da una scheda fronte-retro identica per tutto l Ateneo, ad eccezione dei quesiti Q17-Q21, che sono stati formulati dalle singole Commissioni di Facoltà o Corso di Studi. La formulazione di tali quesiti, che è facoltativa, intende rispondere all esigenza di valutare aspetti specifici del corso di studi, in particolare l attività di supporto didattico. In Allegato 1 si riporta il questionario generico con i quesiti Q17-Q21 in bianco e successivamente il contenuto di tali quesiti per le varie Facoltà, nonché la nota contenente le istruzioni per i rilevatori e i docenti. La facciata anteriore del questionario risulta composta dalle seguenti parti: 1. Intestazione e campi per l individuazione dell insegnamento; 2. Informazioni sullo studente; 3. Quesiti di valutazione, raggruppati nelle seguenti sezioni: a. Aule e attrezzature (Q1-Q2); b. Carico di lavoro e organizzazione della didattica (Q3-Q5); c. Lezioni (Q6-Q16), ulteriormente distinguibile in una parte relativa agli aspetti formali, quali rispetto del programma, dell orario ecc. (Q6-Q12) e in una parte relativa alla qualità dell insegnamento (Q13-Q16); d. Aspetti specifici del corso di studi (Q17-Q21); e. Informazioni aggiuntive (Q22-Q26); 4. Suggerimenti. La facciata posteriore contiene le istruzioni per la compilazione e la consegna del questionario, una nota sul carattere anonimo delle informazioni fornite e sul loro utilizzo e uno spazio per le osservazioni personali. Relativamente ai quesiti e ai suggerimenti il questionario attuale è identico a quello dello scorso A.A., così da consentire la confrontabilità dei risultati. Le uniche differenze sono le seguenti: I campi per l individuazione dell insegnamento sono stati ridotti al minimo, poiché tali informazioni vengono riportate dai rilevatori sulla busta contenente i questionari relativi ad uno stesso insegnamento (l unico codice numerico da scrivere sul questionario è rimasto quello relativo al Corso di Studio dello studente). Il quesito relativo al numero degli insegnamenti frequentati nel periodo di riferimento è stato eliminato, in quanto il dato è di scarsa utilità; inoltre con i nuovi corsi di studio la definizione dei periodi è quanto mai problematica. 2. Caratteristiche della rilevazione La riforma dei corsi di studio richiede una rilevazione a ciclo continuo, poiché la definizione dei periodi didattici varia da facoltà a facoltà. Nella maggior parte dei casi rimane comunque una suddivisione dell A.A. in due periodi corrispondenti ai tradizionali semestri. La rilevazione del presente A.A. ha le seguenti caratteristiche (si vedano anche le note contenenti le istruzioni per i rilevatori e per i docenti, riportate in Allegato 1): 7

8 Popolazione: le valutazioni sono state espresse dagli studenti frequentanti (inclusi gli studenti stranieri che hanno frequentato corsi in base a programmi di scambio tipo Erasmus). Oggetto della rilevazione: tutti gli insegnamenti dell Ateneo fiorentino svolti nell'a.a. 2001/2002. La definizione operativa di insegnamento da valutare è stata lasciata alle singole Commissioni. Nella maggior parte dei casi ogni modulo o parte di insegnamento sdoppiato è stato considerato come un insegnamento distinto, somministrando più questionari; invece per gli insegnamenti integrati tenuti da più docenti spesso si è somministrato un unico questionario, chiedendo una valutazione media dei docenti 5. Nelle facoltà che hanno inserito la sezione personalizzata Q17-Q21 le esercitazioni sono state valutate per mezzo di tali quesiti, altrimenti sono state ignorate. Si segnala inoltre che in alcuni casi le equipollenze, cioè gli insegnamenti validi per più Corsi di Studio, sono stati considerati come una serie di insegnamenti distinti in base al Corso di Studi degli studenti frequentanti. Si fa, infine, presente che, da un punto di vista tecnico, i questionari di uno specifico insegnamento sono individuati come combinazione unica dei codici di Corso di Studi, di insegnamento e di docente. Periodo della rilevazione: nella maggior parte dei casi la rilevazione si è svolta intorno ai tre quarti della durata del periodo di insegnamento (con una variabilità notevole). Rilevatori: è stato costituito un gruppo di lavoro di tre unità che ha coordinato le operazioni, concordando con le Commissioni per la Valutazione della Didattica dei vari Corsi di Studio le modalità di distribuzione dei questionari e addestrando gli studenti addetti alla rilevazione. Tali studenti sono stati scelti dalle citate Commissioni (spesso attingendo dalla graduatoria dei cosiddetti part-time) e retribuiti dall Ateneo in base al lavoro svolto. Modalità della rilevazione: la rilevazione è stata effettuata insegnamento per insegnamento, direttamente dagli studenti rilevatori oppure con l ausilio degli stessi docenti: o Dove sono stati utilizzati esclusivamente gli studenti rilevatori, questi hanno prenotato, per ogni insegnamento da valutare, uno spazio di circa mezz ora e si sono recati in aula, dove hanno: 1) spiegato le modalità della rilevazione; 2) scritto alla lavagna i codici di insegnamento da inserire nei questionari; 3) distribuito i questionari; 4) ritirato i questionari compilati. Successivamente i questionari raccolti sono stati controllati e inseriti in buste distinte per insegnamento. o Nel caso di rilevazione per mezzo degli stessi docenti, la Facoltà ha selezionato alcuni studenti che hanno organizzato il lavoro, consegnando ai vari docenti le buste con i questionari. Successivamente i docenti hanno provveduto alla distribuzione in aula, incaricando uno degli studenti presenti di raccogliere i questionari e portarli nel luogo di raccolta prestabilito. Acquisizione dei dati: il materiale è stato inviato al Dipartimento di Statistica, dove il gruppo di lavoro ha curato la lettura ottica e il riconoscimento dei caratteri tramite apposito software. Restituzione dei questionari: i questionari vengono restituiti alle Presidenze di Facoltà nel mese di luglio. Elaborazioni: l Ateneo, tramite il Dipartimento di Statistica, mette a disposizione delle strutture didattiche l archivio dei dati grezzi e una serie di tabelle e grafici che sintetizzano i risultati della valutazione, secondo quanto illustrato nel par. 5; su richiesta sono state effettuate elaborazioni speciali per le equipollenze e per gli insegnamenti sdoppiati 6. 5 Il corso di studi Infermieri ha effettuato in via sperimentale la valutazione distinta di tutti i docenti degli insegnamenti integrati: per ogni insegnamento integrato gli studenti hanno ricevuto un questionario completo per la valutazione generale dell insegnamento e del primo docente e una serie di questionari contenenti solo i quesiti Q6-Q16 per la valutazione degli altri docenti. 6 Si segnala, inoltre, che i dati raccolti sono correntemente impiegati dal Dipartimento di Statistica a fini di ricerca, ad esempio per valutare l adeguatezza della scala di risposta adottata e dei punteggi attribuiti, per individuare gli aspetti che caratterizzano la soddisfazione in merito agli insegnamenti, per determinare il ruolo delle caratteristiche dell insegnamento (insegnamento obbligatorio o facoltativo, numero di frequentanti ecc.) e delle caratteristiche dello 8

9 3. Alcune statistiche sulla rilevazione Le tabelle dell Allegato 2 forniscono un quadro della rilevazione. I questionari raccolti sono 79673, per un totale di 3423 insegnamenti monitorati (almeno una scheda) e 2864 insegnamenti valutabili (almeno sei schede). Il tasso di risposta stimato (cfr. par. 5.1) è risultato del 59.55%. Va detto che nel secondo semestre in alcuni casi, per carenze organizzative, la rilevazione è saltata in tutto (corsi di studio in Matematica e in Scienze Naturali) o in gran parte (Facoltà di Medicina, ad eccezione del Diploma di Infermiere). Pure se la riforma dei corsi di studio rende difficile il confronto con i risultati dello scorso A.A., in termini di partecipazione degli studenti e di insegnamenti coinvolti nella rilevazione, si riporta di seguito una tabella riassuntiva contenente i dati più significativi: Questionari Insegnamenti monitorati Insegnamenti valutabili Tasso di risp. A.A. 2000/2001 Prima fase % Seconda fase % Totale % A.A. 2001/2002 Prima fase % Seconda fase % Totale % Nell Allegato 2 inoltre è presente una tabella che mette a confronto i numeri di questionari raccolti nei due anni e nei due semestri di ogni A.A. distintamente per facoltà. 4. Considerazioni sull andamento della rilevazione Considerate le difficoltà derivanti dalla riforma dei corsi di studio, il bilancio della rilevazione effettuata nel corrente A.A. è certamente positivo. L esperienza acquisita nei due anni passati ha consentito di migliorare sia il questionario che le modalità di distribuzione, raccolta, lettura e analisi. Inoltre, sia i docenti che gli studenti hanno acquisito familiarità con la valutazione della didattica, mostrando un buon grado di partecipazione. Naturalmente la multiforme realtà dell Ateneo fiorentino (che attualmente conta 11 Facoltà, con 170 Corsi di Studio, di cui 82 di nuova attivazione) non consente conclusioni univoche. Molte considerazioni di carattere generale, ad esempio relative alla personalizzazione dei quesiti Q17-Q21 oppure alla scelta fra distribuzione insegnamento per insegnamento e distribuzione studente per studente, rimangono valide anche per l attuale A.A.: per queste si rimanda alla relazione sulla valutazione della didattica dell A.A. 2000/2001 ( In questa sede si sottolinea che la rilevazione, da un punto di vista tecnico, funziona in modo soddisfacente. Tuttavia in alcune realtà si sono manifestati sporadici ma preoccupanti segnali di disinteresse o insofferenza nei confronti della valutazione della didattica, sia da parte di docenti che da parte di studenti. L atteggiamento degli studenti è da studente (conoscenze preliminari, interesse per la disciplina ecc.). Alcuni lavori sono già stati pubblicati (Rampichini et al., 2000; Grilli e Rampichini, 2001 e 2002). 9

10 ascrivere, molto verosimilmente, soprattutto all assenza di provvedimenti correttivi a seguito delle rilevazioni degli anni passati. In proposito, ed a titolo esemplificativo, si segnala la contestazione degli studenti di alcuni corsi del Diploma di Infermiere, che nel primo semestre si sono rifiutati di compilare i questionari per protestare contro la mancanza di provvedimenti a seguito delle valutazioni espresse nel corso delle passate rilevazioni. Sul versante del corpo docente non tutti hanno contribuito al successo della rilevazione, fino ad alcuni casi estremi quali quello di un ricercatore che ha impedito la distribuzione delle schede definendo la rilevazione un atto poliziesco. Si segnala, inoltre, che la partecipazione di studenti e docenti è stata maggiore nei casi in cui gli organi istituzionali (Commissioni, Rappresentanti degli studenti, Presidenti di Corso di Studi, ecc.) si sono attivamente impegnati, pubblicizzando i risultati delle passate edizioni, promuovendo un'adeguata campagna informativa sulle modalità e finalità della rilevazione e conferendo all'intera operazione un'impronta di ufficialità. Si sottolinea, infine, che la riforma dei corsi di studio, che in alcune realtà ha portato ad un disallineamento temporale degli insegnamenti, rende problematica la programmazione del lavoro e l individuazione del momento migliore in cui effettuare la rilevazione. La determinazione del momento in cui procedere all effettuazione della rilevazione continua a suscitare un acceso dibattito fra i docenti. In molti casi si obietta che la valutazione viene effettuata troppo presto, quando il programma dell insegnamento è ancora incompiuto. D altra parte in molte realtà le ultime lezioni fanno registrare un sensibile calo di frequenza, per cui gli studenti sono pochi e verosimilmente selezionati (sono rimasti i più interessati). 5. Modalità di presentazione dei risultati e chiavi di lettura Il gruppo di lavoro costituito presso il Dipartimento di Statistica ha prodotto risultati ai seguenti livelli di aggregazione: Ateneo Facoltà Corso di Studi singolo insegnamento (con almeno 6 schede valide raccolte). Negli Allegati da 3.1 a 3.4 si riportano alcuni esempi di risultati distinti per livello di aggregazione. Ogni Facoltà ha ricevuto i seguenti risultati: 1) Archivio integrale dei dati della rilevazione per la Facoltà (ivi inclusi i questionari cartacei). 2) Tabella riassuntiva degli insegnamenti monitorati di ogni Corso di Studi (Allegato 3.3), che riporta, in ordine di codice, gli insegnamenti monitorati (qualunque sia il numero di schede raccolte) con indicazione di: nome del docente, data di rilevazione, numero di schede raccolte, numero medio di frequentanti, codici di Corso di Studi degli studenti che hanno compilato le schede. 3) Tabelle e grafici che sintetizzano la valutazione a livello di: i) Facoltà (Allegato 3.2); ii) Corso di Studi (Allegato 3.3); iii) singoli insegnamenti (Allegato 3.4). I risultati vengono prodotti solo per gli insegnamenti con almeno 6 schede valide raccolte. 4) Grafici comparativi dei dati dell A.A. 2001/2002: a) per ciascun Corso di Studi (Allegato 3.3), confronto fra il profilo medio del Corso e i profili medi della Facoltà di appartenenza e dell Ateneo (i grafici comparativi sono stati predisposti per il complesso degli studenti e, distintamente, per gli studenti iscritti al primo anno e per gli studenti iscritti agli anni successivi al primo); 10

11 b) per ciascun Corso di Studi (Allegato 3.3), confronto fra il profilo medio relativo agli studenti iscritti al primo anno ed il profilo medio relativo agli studenti iscritti agli anni successivi al primo. 5) Grafici comparativi dei dati dell A.A. 2001/2002 rispetto a quelli dell A.A. 2000/2001: a) per ciascuna Facoltà (Allegato 3.2), confronto fra il profilo medio dell A.A. 2001/2002 ed il profilo medio dell A.A. 2000/2001, sia per tutti gli studenti, sia per i soli studenti iscritti al I anno (questi ultimi non sono presenti nel Cd consegnato ma sono disponibili a richiesta presso il Dipartimento di Statistica); b) per ciascun Corso di Studi la cui denominazione è rimasta invariata con il passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento (Allegato 3.3), confronto fra il profilo medio dell A.A. 2001/2002 ed il profilo medio dell A.A. 2000/2001, entrambi relativi alle valutazioni espresse dagli studenti iscritti al primo anno: Le elaborazioni riguardanti tutti gli studenti e gli studenti iscritti agli anni successivi al primo sono state effettuate solo se il Corso di Studi ha almeno 5 insegnamenti monitorati e 100 schede valide raccolte nell A.A. di riferimento. Tale vincolo è ridotto a 3 insegnamenti e 50 schede per le elaborazioni riguardanti gli studenti iscritti al primo anno. Il contenuto delle tabelle e dei grafici di sintesi è descritto nei sottoparagrafi 5.2 e 5.3; nel sottoparagrafo successivo viene illustrato il metodo di stima del numero medio di frequentanti di ogni insegnamento. 5.1 Stima del numero medio di frequentanti Nella scheda utilizzata è stato inserito un campo in cui lo studente può scrivere il Numero di studenti che nel periodo di riferimento hanno frequentato l insegnamento. Poiché il numero di presenti a lezione è variabile e poiché, specialmente negli insegnamenti molto affollati, un conteggio esatto non è sempre possibile, si rende necessario sintetizzare in qualche modo le stime effettuate dai rispondenti. Per evitare che la stima per l insegnamento dipenda da stime individuali anomale (dovute a risposte non serie, grossolani errori di valutazione, errori nella lettura del valore numerico, ecc.), si è proceduto al calcolo della media aritmetica troncata, che esclude i valori estremi 7. Nella quasi totalità dei casi la stima così ottenuta è, come atteso, superiore al numero di schede raccolte 8. Per determinare il tasso di risposta a livello di Corso di Studi o di Facoltà si è calcolato il rapporto fra la somma del numero di schede raccolte per i relativi insegnamenti e la corrispondente somma dei numeri medi di frequentanti 9. 7 In particolare, è stata adottata la seguente procedura: 1) si ordinano in modo non decrescente le m stime effettuate dagli n rispondenti del corso in esame (sarà m minore o uguale a n, poiché non è detto che tutti i rispondenti riempiano il campo; se m/n è inferiore a 0.10 non si procede al calcolo); 2) si eliminano le prime k e le ultime k stime, dove k si ottiene arrotondando all intero più vicino il risultato di m p, con p = proporzione di stime da eliminare (da ogni coda della distribuzione) ; nella presente applicazione, dopo alcune prove, si è fissato p = 0.20 (ciò significa che, per un corso con 100 stime, si eliminano le 20 più piccole e le 20 più grandi); 3) si calcola la media aritmetica sulle rimanenti m-2k stime. 8 Peraltro, trattandosi del numero medio di frequentanti, niente vieta che le schede raccolte siano in numero maggiore se la rilevazione si è svolta in un giorno in cui i presenti a lezione erano più del solito. 9 Ovviamente da entrambe le somme sono stati esclusi gli insegnamenti per i quali non è stato possibile determinare il numero medio di frequentanti. Inoltre sono stati esclusi dal calcolo i corsi equipollenti elaborati come serie di corsi separati, perché ovviamente la stima del numero medio di frequentanti si riferisce ai presenti in aula senza distinzione di Corso di Studi. 11

12 Si noti che il tasso di risposta è calcolato con riferimento ai soli insegnamenti monitorati, per cui non fornisce alcuna informazione sulla percentuale di insegnamenti monitorati rispetto a quelli attivati. 5.2 Tabelle di sintesi I risultati della valutazione sono sintetizzati, a livello di Ateneo, di Facoltà, di Corso di Studi e di singolo insegnamento, da tabelle con la stessa struttura di quelle riportate nell Allegato 3. La tabella indica, per ogni quesito, il numero di risposte e le percentuali di risposta 1, risposta 2, risposta 3 e risposta 4; la tabella riporta, inoltre, la mediana, la media aritmetica e lo scarto quadratico medio che si ottengono attribuendo alle risposte i seguenti punteggi (cfr. Chiandotto e Gola, 1999): risposta 1 (decisamente no) punti 2 risposta 2 (più no che sì) punti 5 risposta 3 (più sì che no) punti 7 risposta 4 (decisamente sì) punti 10 Per ogni quesito la media aritmetica è dunque compresa fra 2 e 10. Si noti che quando le risposte degli studenti si distribuiscono in ugual misura fra le quattro modalità la media aritmetica assume il valore 6, che pertanto non può essere considerato come un valore di piena sufficienza. La sufficienza può essere ragionevolmente collocata sul valore 7. L attribuzione dei punteggi, che facilita la lettura dei risultati, è ovviamente opinabile; tuttavia le analisi di sensibilità effettuate mostrano che l attribuzione di punteggi diversi (purché ragionevoli) non altera nella sostanza i risultati della valutazione. La tabella riporta inoltre, per ogni suggerimento (seguendo l ordine della scheda), il numero di studenti che ha formulato il suggerimento e la percentuale sul numero di schede valutative del corso. 5.3 Grafici di sintesi L'interpretazione dei risultati è certamente agevolata dai grafici. In Allegato 3.1 è presente il grafico di sintesi relativo all intero Ateneo. Ogni grafico, in realtà, è costituito da una coppia di diagrammi cartesiani. Il primo diagramma fornisce una immagine visiva delle valutazioni: ognuno dei 26 quesiti viene rappresentato assumendo come ordinata la media aritmetica e come ascissa lo scarto quadratico medio 10 (cfr. Chiandotto e Gola, 1999). Il secondo diagramma, utile a fini comparativi, mette a confronto le medie aritmetiche dei 26 quesiti dell insegnamento 11 con quelle del Corso di Studi di appartenenza (per il grafico del Corso di Studi il confronto è con la Facoltà di appartenenza, mentre il grafico relativo all intero Ateneo non ha termine di paragone). A questo proposito, si sottolinea che quello con la media del Corso di Studi è solo uno dei possibili confronti e va interpretato con cautela: ad esempio, se nella specifica rilevazione la maggior parte delle valutazioni raccolte si riferisce a insegnamenti facoltativi, che notoriamente ottengono buoni giudizi, la media del Corso di Studi è sovrastimata. Inoltre, è bene tener sempre presente il valore assoluto dei giudizi, poiché è possibile che la valutazione di un 10 Ricordiamo che lo scarto quadratico medio è una misura della variabilità delle valutazioni espresse dagli studenti e dunque integra utilmente l'informazione fornita dalla media aritmetica. 11 Nel grafico non vengono rappresentati i quesiti che hanno ricevuto meno di 6 valutazioni - tipicamente quelli relativi al supporto didattico nei corsi in cui questo non è previsto. 12

13 insegnamento sia bassa se confrontata con la media del proprio Corso di Studi, ma comunque buona in termini assoluti (o rispetto ad altri insegnamenti o ad altri Corsi di Studio). Per alcuni esempi pratici di interpretazione dei grafici di sintesi si rimanda alla relazione tecnica dello scorso anno ( Si sottolinea, infine, che la valutazione di un docente, in particolare sugli aspetti strettamenti legati alle capacità didattiche (Q13-Q16), dipende da molti fattori che sono fuori dal suo controllo e che rendono quanto mai problematici i confronti fra le valutazioni dei vari docenti. Per fare qualche esempio, si riscontra in generale, anche in altri Atenei italiani o stranieri, che le valutazioni tendono ad essere migliori quando: la disciplina è di tipo umanistico piuttosto che scientifico il corso è opzionale il corso è di anni successivi al primo il numero di frequentanti è basso Ogni tentativo di comparare le valutazioni di due docenti dovrebbe tener conto di questi e di altri aspetti. 6. La riforma universitaria nelle valutazioni degli studenti Sui possibili effetti della riforma dei cicli di studio universitari si è molto discusso; i dati della valutazione della didattica da parte degli studenti frequentanti dell Ateneo Fiorentino consentono di farsi una prima idea, anche se decisamente parziale, di quello che è stato l impatto della riforma nel primo anno di attivazione. Se si osservano i dati a livello aggregato di Ateneo e si mettono a confronto con i corrispondenti dati raccolti l anno precedente (Allegato 3.1) la situazione sembra sostanzialmente invariata, conclusione questa, ovviamente, errata, sia perché il dato medio di Ateneo è la risultante di una realtà estremamente diversificata a livello di facoltà e, soprattutto, di corsi di studio, sia perché ad una lettura più attenta dei dati a livello di Ateneo si individuano alcune variazioni che, anche se molto contenute, meritano ulteriori approfondimenti. Le lievi variazioni riscontrate riguardano, in particolare, i quesiti Q4 (carico di lavoro complessivo), Q5 (organizzazione del Corso di Studi) e Q24 (conoscenze preliminari). L abbassamento della valutazione relativa ai quesiti 4 e 5 sta ad indicare che, nell opinione degli studenti, il passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento didattico ha provocato una (scontata) maggiore disorganizzazione della didattica ed un incremento del carico di lavoro complessivo; si può ritenere che il peggioramento dell organizzazione sia in buona parte legato al fattore novità, mentre l aggravio del carico di lavoro potrebbe avere natura strutturale. Per contro, assumendo che il livello di preparazione delle matricole sia rimasto invariato nei due anni, la più elevata valutazione fatta registrare dal quesito 24 può essere interpretata come un indicatore della semplificazione (anche se parziale) degli argomenti trattati a lezione. Come già sottolineato, a livello di Ateneo, ed anche di facoltà, i risultati possono scaturire dalla sintesi di situazioni molto variegate, per cui il livello di aggregazione a cui fare riferimento per un analisi significativa è certamente quello dei singoli corsi di studio. L impatto della riforma può essere valutato confrontando i profili medi di risposta dell attuale A.A. con quelli dello scorso A.A. Nel fare questi confronti è opportuno limitare il calcolo dei profili medi ai soli studenti iscritti al primo anno, per i quali le differenze riscontrate sono attribuibili in gran parte alla riforma. In Allegato 4 si riportano a titolo esemplificativo i grafici relativi ai confronti per tre Corsi di Studio (CS), che verranno di seguito brevemente commentati. Per quanto riguarda il CS A, si registra che la valutazione relativa ai quesiti Q3-Q5 rispecchia quanto accade in generale nell Ateneo: il carico di lavoro dei singoli insegnamenti è immutato, mentre sembra che il carico di lavoro complessivo sia decisamente aumentato, come pure i 13

14 problemi organizzativi. Le altre variazioni sono di minore importanza e la valutazione globale (Q26) risulta leggermente inferiore a quella dell anno passato. Per il CS B le valutazioni sui quesiti Q3-Q5 sono simili a quelle del CS A, ma il peggioramento rispetto all anno scorso è più marcato. Peraltro, i problemi organizzativi emergono anche dalla sensibile riduzione del giudizio sul rispetto del calendario delle lezioni (Q7). I responsabili del CS devono poi riflettere sul fatto che è aumentata la soddisfazione per le aule (Q1), ma si è ridotta quella per le attrezzature (Q2), e soprattutto sul fatto che tutti gli aspetti legati alla didattica, ad eccezione del materiale, sono peggiorati. Infine il CS C sembra più facile dopo la riforma, sia in termini quantitativi (Q3 e Q4) che qualitativi (Q24: possesso di adeguate conoscenze preliminari), anche se la riduzione relativa alla Q5 segnala che l introduzione della riforma ha comunque causato qualche disagio in termini di organizzazione complessiva del CS. La valutazione del comportamento dei docenti è notevolmente migliorata, sia per gli aspetti sostanziali (e questo è probabilmente legato alla semplificazione dei programmi) che per gli aspetti formali. Si noti, in particolare, che la dichiarazione delle regole d esame (Q10) non costituisce più il punto critico degli aspetti formali: evidentemente i docenti hanno tenuto in considerazione la valutazione dello scorso anno, apportando i dovuti correttivi (questo è un aspetto che si può migliorare facilmente e per questo è, in un certo senso, un indicatore dell attenzione che i docenti dedicano alla qualità della didattica). Naturalmente l interpretazione di grafici come quelli sopra considerati richiede molte cautele, la conoscenza diretta della realtà del Corso di Studi e un esame approfondito delle valutazioni espresse a livello di singolo insegnamento; non si deve dimenticare, inoltre, che per avere un quadro esauriente degli effetti della riforma occorre procedere all analisi di moltissimi altri elementi oltre all opinione degli studenti, che vanno dalla valutazione/autovalutazione dei singoli docenti e dei singoli Corsi di Studio alla verifica a fine anno del numero di studenti che hanno superato gli esami previsti nei piani di studio. Riferimenti bibliografici Chiandotto B. e Gola M. (1999) Questionario di base da utilizzare per l'attuazione di un programma per la valutazione della didattica da parte degli studenti. Relazione finale del gruppo di ricerca. Osservatorio per la Valutazione del Sistema Universitario - MURST. Grilli L. e Rampichini C. (2001) Modelli ordinali a componenti di varianza per la valutazione della didattica universitaria. Contributo presentato al Convegno Intermedio 2001 della Società Italiana di Statistica, 4-6 giugno 2001, Roma. Grilli L. e Rampichini C. (2002) A Bivariate Multilevel Ordinal Response Model for the Analysis of University Course Evaluations. Contributo presentato alla XLI Riunione Scientifica della Società Italiana di Statistica, 5-7 giugno 2002, Milano. Rampichini C., Grilli L. e Petrucci A. (2000) Analisi della qualità della didattica attraverso un modello multilivello. In Valutazione della didattica con sistemi computer-assisted, a cura di M. Civardi e L. Fabbris. Cleup, Padova. 14

15 Allegato 1: Il questionario e le istruzioni per i rilevatori e per i docenti

16 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE Scheda di valutazione della didattica A.A. 2001/2002 Facoltà di ٱٱٱ... studente Corso di laurea/diploma dello Corso Docente... (le istruzioni per la compilazione sono riportate sul retro della scheda) Informazioni sullo studente ٱ Geom. Tec. ٱ Comm. Tec. ٱ Tec. Industriale ٱ Artistica ٱ Linguistica ٱ Lic. Scientifica ٱ Maturità conseguita: Lic. Classica ٱ No ٱ Studente a tempo pieno: Sì ٱ Altra ٱ Magistrale ٱ Professionale ٱ Tec. Agraria ٱ 6 ٱ 5 ٱ 4 ٱ 3 ٱ 2 ٱ corso: 1 Anno di ٱ Altro ٱ Fuori corso ٱ Ripetente ٱ Tipologia d iscrizione: Regolare ٱ Altro ٱ Frequenza altre lezioni ٱ Se - del 50% indicare il motivo: Lavoro ٱ 75% +del ٱ 75% - 50% ٱ 50% Frequenza del corso: -del ٱٱٱ Numero di studenti (compreso il compilatore) che nel periodo di riferimento hanno frequentato il corso Decisa- Più NO Più SÌ Decisa- Aule e attrezzature mente NO che sì che no mente SÌ posto)? 1. Le aule dove si svolgono le lezioni sono adeguate (si vede, si sente, si trova ٱ 1 ٱ 2 ٱ 3 ٱ 4 2. I locali e le attrezzature per eventuali esperienze pratiche (esercitazioni, laboratori, ecc.) ٱ 4 ٱ 3 ٱ 2 ٱ 1 ٱ sono adeguate? esperienze pratiche non previste Carico di lavoro e organizzazione della didattica accettabile? 3. Il carico di lavoro richiesto dall insegnamento è ٱ 1 ٱ 2 ٱ 3 ٱ 4 4. Il carico di lavoro complessivo richiesto per gli insegnamenti previsti nel piano di studio ufficiale ٱ per il periodo di riferimento (trimestre, semestre, anno) è accettabile? piano di studi non previsto ٱ 1 ٱ 2 ٱ 3 ٱ 4 5. L'organizzazione (orario, calendario esami, ecc.) degli insegnamenti previsti nel piano di studi per il periodo di riferimento (trimestre, semestre, anno) è adeguata? ٱ piano di studi non previsto ٱ 1 ٱ 2 ٱ 3 ٱ 4 Lezioni (Se le lezioni sono tenute da più docenti esprimere una valutazione media) 6. Le lezioni sono aderenti al programma? ٱ programma non previsto ٱ 1 ٱ 2 ٱ 3 ٱ 4 7. Le lezioni vengono tenute rispettando il calendario ufficiale? calendario non previsto ٱ ٱ 1 ٱ 2 ٱ 3 ٱ 4 docente)? 8. Il docente rispetta l orario concordato per le lezioni (puntualità del ٱ 1 ٱ 2 ٱ 3 ٱ 4 ricevimento? 9. Il docente è reperibile durante l'orario di ٱ 1 ٱ 2 ٱ 3 ٱ 4 esame? 10. Sono state dichiarate le modalità e le regole di ٱ 1 ٱ 2 ٱ 3 ٱ 4 materia? 11. Il materiale didattico consigliato (libri, dispense) è sufficiente per la comprensione della ٱ 1 ٱ 2 ٱ 3 ٱ 4 reperibile? 12. Il materiale didattico consigliato è facilmente ٱ 1 ٱ 2 ٱ 3 ٱ 4 chiaro? 13. Il docente espone gli argomenti in modo ٱ 1 ٱ 2 ٱ 3 ٱ 4 esauriente? 14. Gli argomenti affrontati nelle lezioni sono trattati in modo ٱ 1 ٱ 2 ٱ 3 ٱ 4 argomenti? 15. Il docente stimola/motiva l'interesse verso gli ٱ 1 ٱ 2 ٱ 3 ٱ 4 ٱ 4 ٱ 3 ٱ 2 ٱ chiarimento? Il docente risponde esaurientemente alle richieste di Aspetti specifici del corso di studi non previsto.17 ٱ ٱ 1 ٱ 2 ٱ 3 ٱ 4.18 ٱ ٱ 1 ٱ 2 ٱ 3 ٱ 4.19 ٱ ٱ 1 ٱ 2 ٱ 3 ٱ 4.20 ٱ ٱ 1 ٱ 2 ٱ 3 ٱ 4.21 ٱ ٱ 1 ٱ 2 ٱ 3 ٱ 4 Informazioni aggiuntive studio? 22. La frequenza alle lezioni e/o esercitazioni è accompagnata da una regolare attività di ٱ 1 ٱ 2 ٱ 3 ٱ 4 precedenti? 23. Gli argomenti trattati sono risultati nuovi rispetto a quelli affrontati in insegnamenti ٱ 1 ٱ 2 ٱ 3 ٱ 4 l insegnamento? 24. Le conoscenze preliminari possedute sono risultate sufficienti per affrontare ٱ 1 ٱ 2 ٱ 3 ٱ 4 disciplina? 25. Indipendentemente da come è stato svolto l'insegnamento, sei interessato a questa ٱ 1 ٱ 2 ٱ 3 ٱ 4 insegnamento? 26. Sei globalmente soddisfatto di questo ٱ 1 ٱ 2 ٱ 3 ٱ 4 Suggerimenti (sul retro della scheda si possono formulare anche suggerimenti scritti) Alleggerire il carico didattico complessivo ٱ Aumentare l attività di supporto didattico ٱ Fornire più conoscenze di base ٱ Eliminare dal programma argomenti già trattati in altri corsi ٱ Migliorare il coordinamento con altri corsi e/o moduli ٱ Migliorare la qualità del ٱ Inserire prove d esame intermedie ٱ Fornire in anticipo il materiale didattico ٱ materiale didattico 16

17 RETRO DEL QUESTIONARIO ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE 1. Utilizzare esclusivamente una penna di colore nero o blu. 2. Per ogni quesito barrare una sola casella nel seguente modo:. 3. In caso di errore, annerire completamente la casella errata ( ) e barrare la casella giusta ( ). MODALITÀ DI CONSEGNA La scheda, da compilare una sola volta per ogni corso, deve essere restituita allo studente incaricato della raccolta, che provvederà all inserimento della stessa in un apposita busta da sigillare e consegnare ad un responsabile della Commissione per la Valutazione della Didattica. Si ricorda che le schede compilate sono rigorosamente anonime e che le informazioni in esse contenute saranno elaborate e diffuse solo in forma aggregata. Le valutazioni espresse saranno utilizzate per migliorare l organizzazione dei Corsi di Laurea/Diploma e le modalità didattiche di svolgimento dei corsi. SPAZIO PER OSSERVAZIONI PERSONALI 17

18 ATENEO DI FIRENZE - VDS 2001/2002 TESTO DEI QUESITI PERSONALIZZATI RELATIVI AD ASPETTI SPECIFICI DEL CORSO DI STUDI (QUESITI 17-22) Facoltà di Agraria: 17. Se questo è un modulo, è stato ben coordinato con gli altri moduli dello stesso corso integrato? 18. Ritieni opportuno mantenere questo modulo in un corso integrato anziché in un corso separato? 19. Il numero complessivo di ore di lezione ed esercitazione è sufficiente per svolgere il programma? 20. Il contenuto delle esercitazioni risulta adeguato alle finalità ed al programma di questo corso? 21. Il numero delle ore di esercitazione (in aula, laboratorio, fuori sede, ecc.) è i 2/3 delle ore di lezione? Facoltà di Architettura: 17. Il comportamento del docente nei riguardi degli studenti è adeguato? 18. Le eventuali prove scritte intermedie sono risultate utili? 19. Le attività di supporto didattico sono risultate utili ai fini dell apprendimento? 20. Il codocente rispetta l orario concordato per le esercitazioni? 21. Il codocente è reperibile durante l orario di ricevimento? Facoltà di Economia, Facoltà di Lettere e Filosofia, Facoltà di Scienze della Formazione: 17. L attività di supporto didattico è risultata utile ai fini dell apprendimento? 18. Il codocente rispetta l orario concordato per le esercitazioni (puntualità del codocente)? 19. Il codocente è reperibile durante l orario di ricevimento? 20. Il codocente espone gli argomenti in modo chiaro? 21. Il codocente risponde esaurientemente alle richieste di chiarimento? Facoltà di Giurisprudenza: 17. I seminari e/o altre attività didattiche integrative migliorano l'offerta formativa? 18. Corso e sue integrazioni introducono adeguatamente all'uso diretto delle fonti giuridiche? 19. L'approccio alle fonti stimola sufficientemente la riflessione critica sul diritto? 20. La prospettiva interdisciplinare tra più campi del sapere giuridico, ha uno spazio adeguato? 21. L'eventuale combinazione di varie modalità didattiche nel corso migliora l'apprendimento? Facoltà di Ingegneria: 17. Se il corso ha previsto prove intermedie, queste sono giudicate positivamente? 18. Se durante il corso è stato usato software didattico, è risultato utile ai fini dell apprendimento? 19. L eventuale attività di laboratorio è risultata utile ai fini dell apprendimento? 20. Tale attività era adeguatamente coordinata con lo svolgimento delle lezioni in aula? 21. L eventuale esecuzione di lavori individuali o di gruppo durante il corso è stata utile? Facoltà di Medicina e Chirurgia: 17. Le attività di supporto didattico (esercitazioni, seminari, ecc.) sono adeguate? 18. Il bilanciamento tra attività teoriche e attività pratiche è soddisfacente? 19. Esiste una buona integrazione tra i diversi docenti del corso? 20. Ritieni che il percorso formativo sia utile ai fini del saper fare? 21. Il contatto con i pazienti e/o con materiale clinico è stato soddisfacente? Facoltà di Scienze Politiche: 17. Gli eventuali seminari sono risultati interessanti/utili? 18. I diversi moduli del corso sono risultati congruenti fra di loro? 19. Il programma previsto è stato completamente svolto a lezione? 20. La frequenza del corso è utile ai fini della preparazione dell esame? 21. L orario delle lezioni è coerente con il piano di studi? Facoltà di Farmacia e Facoltà di Scienze MFN: nessun quesito (ad eccezione dei Corsi di Studio in Geologia, Scienze Naturali, Informatica e Fisica) 18

19 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE Valutazione della didattica da parte degli studenti A.A. 2001/2002 ISTRUZIONI PER I RILEVATORI 1. I rilevatori devono predisporre una postazione all interno degli edifici in cui si tengono i corsi, che deve rimanere attiva per tutta la durata della rilevazione; la postazione servirà principalmente per conservare il materiale e fare operazioni di codifica e di controllo delle schede e delle buste. 2. I rilevatori, facendo riferimento all orario delle lezioni, devono pianificare la rilevazione contattando preventivamente il docente e scegliendo per ogni corso l ora di lezione in cui la frequenza degli studenti solitamente è massima. 3. Nel contattare i docenti i rilevatori devono far presente che la rilevazione si terrà durante l ora di lezione e che occuperà circa mezz ora della stessa, all inizio o alla fine secondo la preferenza del docente. 4. I rilevatori dovranno entrare in aula nell ora concordata, consegnare le schede agli studenti e spiegare loro le modalità di compilazione (riportate sotto), scrivendo alla lavagna i codici di Corso di Laurea/Diploma (tratti dall apposito elenco) di appartenenza degli studenti (scrivere subito i codici più probabili; chiedere poi se sono presenti studenti che non appartengono a tali corsi e scrivere i relativi codici); 5. Gli studenti dovranno scrivere sulla scheda (a caratteri maiuscoli) denominazione e codice del Corso di Laurea/Diploma di appartenenza, denominazione del Corso da valutare e cognome e nome del Docente. 6. Al momento della riconsegna delle schede i rilevatori dovranno semplicemente controllare che sia stato riempito il campo relativo al Corso di Laurea/Diploma (eventualmente richiedendone la compilazione sul momento). 7. Le schede saranno quindi inserite nell apposita busta e riportate alla postazione, dove i rilevatori dovranno ricopiare le schede leggibili ma mal compilate (ad esempio, se lo studente ha annerito le caselle invece di barrarle) ed eliminare le schede illeggibili; i rilevatori dovranno poi scrivere sulla busta le informazioni richieste. NOTA: il codice Docente va inserito solo nel caso in cui il corso sia tenuto da più docenti che si vogliono valutare separatamente (ad esempio, corsi strutturati in moduli, corsi divisi per lettera ecc.). In tal caso il codice Docente deve essere attribuito dai rilevatori, assegnando un numero progressivo per ogni docente dello stesso corso (ad esempio, se il corso XYZ è tenuto dai prof. Bianchi e Rossi, i rilevatori dovranno assegnare il numero 1 a Bianchi e il numero 2 a Rossi). 8. Poiché le informazioni riportate sulla busta sono essenziali per l attribuzione delle valutazioni al corso, si raccomanda di compilare le buste in modo chiaro. 9. Terminata la rilevazione per tutti i corsi, la Commissione per la Valutazione della Didattica dovrà redigere una relazione sullo svolgimento della rilevazione stessa contenente, fra l altro, i nomi dei rilevatori, il numero di corsi valutati e di schede raccolte, nonché l elenco dei corsi tenuti da più docenti. Tale elenco, da fornire in formato Excel come da esempio riportato di seguito, dovrà contenere l indicazione, per ognuno di tali corsi, del cognome e nome dei docenti e del codice loro attribuito. La relazione e le buste contenenti le schede dei corsi valutati dovranno essere consegnate al dott. Grilli, presso il Dipartimento di Statistica G. Parenti, Viale Morgagni 59, Firenze.

20 ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLE SCHEDE: 1. Usare preferibilmente una penna di colore nero o, in mancanza, di colore blu (niente penna rossa, matita, lapis). 2. Non piegare, né strappare i questionari. 3. Per selezionare una modalità di risposta fare una crocetta all interno del corrispondente rettangolo (il segno può anche uscire dal rettangolo, purché non finisca su un rettangolo adiacente). 4. In caso di errore riempire completamente il rettangolo e apporre la crocetta su un altro rettangolo. ESEMPIO DI TABELLA CODICI DOCENTI (formato Excel) CODICE CORSO CODICE DOCENTE COGNOME NOME Verdi Maria Rossi Luigi Bianchi Piero Neri Anna Rossi Paolo Papirologia* 2 Fuxia Gianni Papirologia* 1 Verdi Valeria *Nota: scrivere la denominazione del corso qualora il codice non sia disponibile RIPRODUZIONE DELLA BUSTA UTILIZZATA PER RACCOGLIERE I QUESTIONARI RELATIVI AD UNO STESSO INSEGNAMENTO: FACOLTÀ: CORSO DI LAUREA/DIPLOMA: Denominazione: ٱٱٱ Codice: INSEGNAMENTO: Denominazione: ٱٱٱٱٱٱ Codice: Cognome e nome del docente: ٱٱٱ attribuito): Codice docente (se ٱٱ / ٱٱ / ٱٱ (gg/mm/aa): DATA DELLA RILEVAZIONE COGNOME E NOME DELLO STUDENTE CHE HA CURATO LA RACCOLTA DEI QUESTIONARI: EVENTUALI NOTE: 20

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L OPINIONE DEGLI STUDENTI CHE FREQUENTANO I CORSI L OPINIONE DEGLI STUDENTI CHE FREQUENTANO I CORSI a.a. 2009-200 Progetto e realizzazione grafica: Patrizia Amadori Maurizio Mariotti 2 INDICE. I principali risultati. 2. Tabella riassuntiva. 3. Distribuzioni

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