Redatto Verificato Approvato. Committente
|
|
- Marcella Casadei
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 RRI IICCEERRCCAA,,, IINNGGEEGGNNEERRI I IIAA EE CCOOSSTTRRUUZZI IIOONNI TT ee cc nn iii cc aa ee RR iiccee i rr rcc aa TT ee c nn oo lll ooggi ii ee SS pp ee c iii aa llii lis tt ii tic hh ee VV iii aa lll ee SS pp aa rr rtt taa c oo LL aa v aa gg nn iii nn ii,, i, FF II IRR EE NN ZZ EE Cod. identificazione: n Pagina 1 di 27 Studio dei fenomeni corrosivi rilevati nei telai carrelli F85a tramite analisi FEM Reel laazzi ionee teeccni t iccaa n Redatto Verificato Approvato Alessandro Cera Claudio Goracci Giampaolo Mancini Committente RRI IICCEERRCCAA,,, IINNGGEEGGNNEERRI I IIAA EE CCOOSSTTRRUUZZI IIOONNI - Gestione commesse La presente relazione tecnica non può essere riprodotta parzialmente, salvo approvazione scritta di TRENITALIA S.p.A. Direzione Ricerca, Ingegneria e Costruzioni Tecnica e Ricerca.
2
3 Indice 1 OBBIETTIVO DELLO STUDIO DOCUMENTI E NORMATIVE DI RIFERIMENTO PROPRIETÀ MECCANICHE DEI MATERIALI METODI DI ANALISI Telaio non corroso Telaio corroso CALCOLO STRUTTURALE Descrizione del modello Telaio non corroso Telaio corroso Condizioni di vincolo Carichi applicati al telaio non corroso Definizione dei carichi statici eccezionali (UIC cap.2.1) Casi di carico eccezionali (UIC cap.2.1) Applicazione dei carichi Definizione dei carichi di servizio (UIC cap. 3.1) Casi di carico di servizio (UIC cap. 3.2) Applicazione dei carichi di servizio Analisi dei risultati Telaio non corroso Verifica statica a carichi eccezionali Verifica a fatica Telaio corroso Verifica statica a carichi eccezionali Verifica a fatica CONCLUSIONI...21 Allegati Allegato 1- Telaio carrello completo Allegato 2- Longherone Allegato 3- Supporto braccio boccola Allegato 4- Controllo rigidezza laterale sospensione secondaria Allegato 5- Tampone elastico per arresto laterale cassa Allegato 6- Longherina centrale completa n Pagina 3 di 27
4 1 Obbiettivo dello studio In seguito alla segnalazione della presenza di fenomeni di corrosione nelle piattabande inferiori e nelle anime esterne dei longheroni dei carrelli F85 (disegno complessivo del telaio carrello in allegato 1), alla documentazione fotografica rilevata presso gli impianti di manutenzione (in Figura 1 e 2 sono riportate le fotografie effettuate su un carrello corroso) e a sopralluoghi effettuati per eseguire i rilevamenti necessari, è stata effettuata un analisi strutturale FEM con i seguenti due obbiettivi principali. Analizzare la resistenza strutturale del telaio non corroso, applicando i carichi eccezionali e di servizio previsti dalla fiche UIC Tale analisi permette di stimare la resistenza strutturale del progetto d origine; Analizzare la resistenza strutturale del telaio nel caso di presenza di corrosione che comporta una diminuzione dello spessore delle piattabande inferiori e delle anime esterne dei longheroni (vedi allegato 2) pari al 30% dello spessore originale. Sono stati applicati i carichi eccezionali e di servizio previsti dalla fiche UIC In considerazione del fatto che la locazione e la morfologia delle zone corrose risultano casuali e non riproducibili in un unico modello, la simulazione della corrosione del materiale nelle zone interessate (zona A, B e C visualizzabili in figura 3) è stata effettuata riducendo uniformemente lo spessore delle piattabande inferiori e delle anime esterne nella zona dei longheroni compresa tra i due supporti dei bracci boccola (allegato 3). Tale ipotesi risulta peggiorativa rispetto alla realtà poiché in tutti i casi segnalati la totalità di superficie corrosa risulta di dimensioni inferiori rispetto a quella considerata nel calcolo strutturale. Figura 1 Corrosioni rilevate sul carrello F85 matricola Vista anima esterna Figura 2 Corrosioni rilevate sul carrello F85 matricola Vista piattabanda inferiore n Pagina 4 di 27
5 Figura 3 - Zone interessate da presenza di corrosioni 2 Documenti e normative di riferimento Nella tabella 1 è elencata la documentazione tecnica utilizzata per l analisi. Rif. Data Titolo Autore Dis Telaio carrello completo FS Dis Longherone FS Dis Supporto braccio boccola FS Dis Controllo rigidezza laterale sospensione secondaria FS Dis Tampone elastico per arresto laterale cassa Saga Dis Longherina centrale completa Fiat 7 Gennaio 1993 UIC UIC 8 Aprile 1997 ERRI B12/RP17, ottava edizione ERRI 9 Gennaio 1995 UNI EN UNI EN 10 Dicembre 1978 Album carrozze veicoli di servizio FS Tabella 1 Documentazione tecnica e norme di riferimento n Pagina 5 di 27
6 3 Proprietà meccaniche dei materiali Per quanto concerne il telaio del carrello, il materiale utilizzato è l acciaio S355JO UNI EN Relativamente ai limiti di resistenza statica del materiale la norma UNI EN fornisce i seguenti valori: Limite di snervamento Rs: 355 N/mm 2 per spessori 16 mm; Limite di rottura Rp: N/mm 2 per spessori compresi tra mm; Per quanto riguarda i limiti di fatica del materiale si fa riferimento al metodo del diagramma di Goodman del rapporto ORE B12 RP 17, annesso F3. 4 Metodi di analisi Vengono di seguito esposte le verifiche strutturali effettuate per l analisi della resistenza strutturale sia del telaio originale non corroso che del telaio corroso. 4.1 Telaio non corroso Sono stati applicati i carichi eccezionali e di servizio previsti dai capitoli 2 e 3 della fiche UIC Il metodo di analisi consiste nel confrontare le tensioni di Von Mises e le ampiezze di tensioni di fatica calcolate secondo il criterio proposto dal rapporto ORE B12 RP17 annesso G con i limiti ammissibili statici e di fatica specificati nel capitolo 3 della presente ST. 4.2 Telaio corroso Sono stati applicati i carichi eccezionali e di servizio previsti dai capitoli 2 e 3 della fiche UIC Il metodo di analisi consiste nel confrontare le tensioni di Von Mises e le ampiezze di tensioni di fatica calcolate secondo il criterio proposto dal rapporto ORE B12 RP17 annesso G con i limiti ammissibili statici e di fatica specificati nel capitolo 3 della presente ST. 5 Calcolo strutturale 5.1 Descrizione del modello Telaio non corroso La geometria dell intera struttura è stata realizzata con il programma Autocad 200 ed è stata poi importata in formato sat, nel programma Ansys Workbench 9.0 e successivamente modellizzata utilizzando elementi solidi a 4 nodi Solid 45. Complessivamente il modello FEM, visualizzabile nelle figura 4, 5, 6 è costituito da elementi e nodi. La presenza del gruppo sospensione primaria è stato simulato modellizzando le molle elicoidali in modo da introdurre le caratteristiche di rigidezza riportate nei disegni Fiat n e n (allegati 4 e 5). La longherina centrale del collegamento cassa carrello (vedi allegato 6) è stata riprodotta nel modello in modo da permettere una più realistica e precisa applicazione dei carichi Telaio corroso Il modello utilizzato per la verifica della massima profondità ammissibile di corrosione nelle piattabande inferiori e nelle anime esterne dei longheroni è stato generato con le stesse modalità utilizzate per il telaio non corroso descritto nel precedente paragrafo riducendo gli spessori della piattabanda inferiore e dell anima esterna del 30%. Complessivamente il modello FEM è costituito da elementi e nodi. In figura 7 è possibile visualizzare la diminuzione di spessore della piattabanda inferiore nella zona compresa tra i due supporti dei bracci boccola, il complessivo e i particolari del modello utilizzato per i calcoli ad elementi finiti. n Pagina 6 di 27
7 Figura 4 Modello FEM: vista complessivo. Figura 5 - Modello FEM: sospensione primaria n Pagina 7 di 27
8 Figura 6 - Modello FEM: collegamento cassa-carrello Zona cambio spessore piattabanda inferiore Figura 7 - Modello FEM: simulazione della corrosione n Pagina 8 di 27
9 5.2 Condizioni di vincolo I modelli utilizzati nei calcoli FEM sono stati vincolati nelle tre direzioni ortogonali nel modo seguente. - I nodi appartenenti alle superfici inferiori di tutti i piatti di appoggio dei gruppi molle sono stati vincolati verticalmente (figura 8) - Sui nodi appartenenti alle superfici di contatto telaio carrello-braccio boccola sono state riportate le reazioni alle forze laterali (figura 9) - I nodi appartenenti alle superfici di contatto telaio carrello-braccio boccola sono stati vincolati longitudinalmente. Figura 8 - Vincoli applicati nel modello FEM Figura 9- Reazioni vincolari laterali applicate nel modello FEM n Pagina 9 di 27
10 5.3 Carichi applicati al telaio non corroso In tutti i modelli utilizzati per il calcolo FEM sono stati applicati i seguenti carichi e casi di carico eccezionali e di servizio Definizione dei carichi statici eccezionali (UIC cap.2.1) Forze verticali Mv = Kg Posti a sedere = 54 Superficie calpestabile = 30 m 2 Peso del passeggero = 80 Kg Calcolo del carico pagante eccezionale P1= (54 x 80) + (4 x 80 x 30) = kg m+ = 6600 kg Fz1max = Fz2max = Fzmax/2 = 1,4(Mv +P1-2 m+)g /4 = ,3 N Forza trasversale agente sul carrello Fymax = 2 x ( (Mv +P1)g /12) = ,7 N Urto longitudinale 5g Fy1max = (5 x m + )g = N Sghembo 1% Z = 1% passo carrello = 0,01 x 2560 = 25,6 mm Casi di carico eccezionali (UIC cap.2.1) Sono stati verificati i seguenti casi di carico eccezionali. 1. LCex1: forze verticali + urto 5g 2. LCex3: forze verticali + forze trasversali + sghembo 1% Applicazione dei carichi I carichi verticali sono stati applicati nel modello sottoforma di pressioni agenti sulla superficie di appoggio di ciascun gruppo molle della sospensione secondaria. I carichi trasversali sono stati applicati come forze e ripartiti tra i due gruppi molle della sospensione secondaria e i supporti del collegamento cassa-carrello in considerazione del fatto che le molle hanno una rigidezza trasversale propria e che nel collegamento trasversale è presente un tampone laterale elastico per ciascun lato che limita la corsa della cassa. In base quanto detto la ripartizione delle forze è stata calcolata nel seguente modo. Parametri di rigidezza del collegamento trasversale cassa-carrello: - Rigidezza trasversale di ciascun gruppo molle (dis FIAT , allegato 5) : 134,1 N/mm 294 N/mm fino a 15 mm - Rigidezza trasversale tampone laterale (dis. SAGA n , allegato 6) 1034 N/mm tra 15 mm e 35 mm - Fine corsa tampone laterale (dis. SAGA n ) = 35 mm - Forza corrispondente allo schiacciamento totale del tampone laterale (dis. SAGA n , allegato 5 =19620 N - Gioco trasversale cassa-carrello (vedi dis. FIAT , allegato 8) = 25 mm La ripartizione della forza trasversale calcolata al capitolo si determina, in base ai parametri elencati sopra elencati, nel modo seguente. La forza di reazione elastica trasversale delle sospensioni secondarie quando la cassa raggiunge il fine corsa laterale (fine corsa tampone laterale elastico) è pari a: Fss = [2 x 134,1 x ( )] = N n Pagina 10 di 27
11 La forza di reazione elastica trasversale del tampone laterale quando la cassa raggiunge il fine corsa laterale (fine corsa tampone laterale elastico) è pari a: F SUT=19620 N La reazione elastica totale del sistema sospensione secondaria - tampone laterale, quando la cassa raggiunge il fine corsa laterale (fine corsa tampone laterale elastico), è pari a Fss+ F SUT = =35712N La forza laterale totale, pari a ,7 N, è superiore alla reazione elastica di cui sopra. Quindi, in considerazione del fatto che i gruppi molle della sospensione secondaria non producono più un ulteriore reazione quando la cassa si trova nella posizione di arresto laterale, la restante parte di forza si scarica sul tampone laterale. Tale foza vale: F SUT = (117151, ) = N In definitiva la forza trasversale calcolata nel paragrafo si ripartisce nel seguente modo: - Forza sui gruppi molle della sospensione secondaria: Fss = N - Forza sul tampone laterale: F SUT + F SUT = = N La prima forza viene ripartita a metà tra i due gruppi molle della sospensione secondaria, la seconda forza viene applicata sul tamponamento laterale. Lo sghembo viene applicato come spostamento verticale imposto a uno dei quattro piatti di appoggio inferiore dei gruppi molle. Tale spostamento vale: 25,6/1500 x 2000 = 34,1 mm, dove 1500 mm è lo scartamento delle ruote e 2000 mm quello delle sospensioni primarie, considerando uno stesso asse. I carichi longitudinali sono stati applicati al modello sottoforma di forza agente sulla superficie degli attacchi delle bielle di trasmissione del trascinamento longitudinale cassa-carrello. Figura 10 Applicazione forze verticali e longitudinali (LC ex1 ) n Pagina 11 di 27
12 5.3.4 Definizione dei carichi di servizio (UIC cap. 3.1) Forze verticali Mv = Kg Posti a sedere = 54 Superficie calpestabile = 30 m 2 Peso del passeggero = 80 Kg Calcolo del carico pagante eccezionale P2= (60 x 80) + (2 x 80 x 30) = 9120 kg x 6 = kg m+ = 6600 kg Fz1 = Fz2 = Fz/2 = (Mv +1,2P2-2 m+)g /4 = ,3 N Forza trasversale agente sul carrello Fy = 0,5x(Fz+ 0,5m + g) = N Sghembo 0,5% Z = 0,5% passo carrello = 0,005 x 2560 = 12,8 mm Casi di carico di servizio (UIC cap. 3.2) I casi di carico per la verifica a fatica del telaio del carrello sono quelli prescritti dalla fiche UIC nel capitolo 3.2, considerando i seguenti coefficienti di rollio e di sobbalzo (o beccheggio): α= 0,1 β = 0,2 La seguenti tabelle 2 e 3 riassumono tutti i casi di carico previsti dalla norma. LC Fz1 Fz2 Fy 1 Fz/2 = ,3 Fz/2 = ,3 2 (1+ α β)fz/2 = ,9 (1- α - β)fz/2 = 77947,3 3 (1+ α β)fz/2 = ,9 (1- α - β)fz/2 = 77947, (1+ α + β)fz/2 = ,3 (1- α + β)fz/2 = ,6 5 (1+ α + β)fz/2 = ,3 (1- α + β)fz/2 = , ,15 6 (1- α - β)fz/2 = 77947,3 (1+ α β)fz/2 = ,9 7 (1- α - β)fz/2 = 77947,3 (1+ α β)fz/2 = , (1- α + β)fz/2 = ,6 (1+ α + β)fz/2 = ,3 9 (1- α + β)fz/2 = ,6 (1+ α + β)fz/2 = , Tabella 2 Casi di carico corrispondenti alla combinazione delle forze verticali e trasversali (N) Dei casi di carico definiti in tabella 2 sono stati applicati al modello quelli ritenuti più significativi per il calcolo a fatica ovvero il caso di carico LC5 e il caso di carico LC Applicazione dei carichi di servizio LC5 (figura 11 I carichi verticali sono stati applicati nel modello sottoforma di pressioni agenti sulla superficie di appoggio di ciascun gruppo molle della sospensione secondaria. I carichi trasversali sono stati applicati come forze e ripartiti tra i due gruppi molle della sospensione secondaria e i supporti del collegamento cassa-carrello in considerazione del fatto che le molle hanno una rigidezza trasversale propria e che nel collegamento trasversale è presente un tampone laterale elastico per ciascun lato che limita la corsa della cassa. In base quanto detto la ripartizione delle forze è stata calcolata nel seguente modo. n Pagina 12 di 27
13 Parametri di rigidezza del collegamento trasversale cassa-carrello: - Rigidezza trasversale di ciascun gruppo molle (dis FIAT n e n ) : 134,1 N/mm 294 N/mm fino a 15 mm - Rigidezza trasversale tampone laterale (dis. SAGA n ) 1034 N/mm tra 15 mm e 35 mm - Fine corsa tampone laterale (dis. SAGA n ) = 35 mm - Forza corrispondente allo schiacciamento totale del tampone laterale (dis. SAGA n , allegato 5 =19620 N - Gioco trasversale cassa-carrello (vedi dis. FIAT , allegato 7) = 25 mm La ripartizione della forza trasversale calcolata al capitolo si determina, in base ai parametri elencati sopra elencati, nel modo seguente. La forza di reazione elastica trasversale delle sospensioni secondarie quando la cassa raggiunge il fine corsa laterale (fine corsa tampone laterale elastico) è pari a: Fss = [2 x 134,1 x ( )] = N La forza di reazione elastica trasversale del tampone laterale quando la cassa raggiunge il fine corsa laterale (fine corsa tampone laterale elastico) è pari a: F SUT=19620 N La reazione elastica totale del sistema sospensione secondaria - tampone laterale, quando la cassa raggiunge il fine corsa laterale (fine corsa tampone laterale elastico), è pari a Fss+ F SUT = =35712N La forza laterale totale, pari a ,7 N, è superiore alla reazione elastica di cui sopra. Quindi, in considerazione del fatto che i gruppi molle della sospensione secondaria non producono più un ulteriore reazione quando la cassa si trova nella posizione di arresto laterale, la restante parte di forza si scarica sul tampone laterale. Tale foza vale: F SUT = (71863, ) = 36151,15 N In definitiva la forza trasversale calcolata nel paragrafo si ripartisce nel seguente modo: - Forza sui gruppi molle della sospensione secondaria: Fss = N - Forza sul tampone laterale: F SUT + F SUT = ,15 = 55771,15 N La prima forza viene ripartita a metà tra i due gruppi molle della sospensione secondaria, la seconda forza viene applicata sul tamponamento laterale. Lo sghembo viene applicato come spostamento verticale imposto a uno dei quattro piatti di appoggio inferiore dei gruppi molle. Tale spostamento vale: 12,8/1500 x 2000 = 17 mm, dove 1500 mm è lo scartamento delle ruote e 2000 mm quello delle sospensioni primarie, considerando uno stesso asse. LC7 (figura 12) L applicazione dei carichi è la stessa del punto precedente con le forze laterali invertite di segno. n Pagina 13 di 27
14 Figura 11 Applicazione forze verticali e trasversali e sghembo 0,5% (LC5) Figura 12 Applicazione forze verticali e trasversali e sghembo 0,5% (LC7) 5.4 Analisi dei risultati Telaio non corroso Verifica statica a carichi eccezionali Le tensioni di Von Mises che si sviluppano nel telaio carrello per effetto dell applicazione dei carichi statici eccezionali previsti dalla fiche UIC sono inferiori alla tensione ammissibile in tutti i nodi del modello, come visualizzabile nelle figure 13 e 14. La n Pagina 14 di 27
15 massima tensione di von Mises calcolata sull intero telaio carrello è pari a 171,4 N/mm2. Come mostrato in figura 14, in ciascuna piattabanda inferiore, la tensione massima si ha nella zona di mezzeria e il massimo valore è pari a 107,7 N/mm2. Figura 13 - Tensioni di Von Mises: andamento generale Figura 14 - Tensioni di Von Mises: valori massimi nelle piattabande inferiori Verifica a fatica A partire dai risultati forniti dal post-processing di Ansys per i casi di carico a fatica LC5 e LC7 sono state calcolate le ampiezze di tensione e le tensioni medie dei cicli di fatica nei nodi del modello appartenenti alla zona di interesse per l analisi in oggetto. In tutti i nodi appartenenti a tale zone le ampiezze di tensione sono inferiori a quelle ammissibili ad eccezione di 2 nodi appartenenti alle zone A e B evidenziate in figura 15 (cordoni di saldatura tra supporti bracci boccola e piattabanda inferiore). n Pagina 15 di 27
16 A B Figura 15 localizzazione dei nodi con ampiezza di tensione superiore ai valori ammissibili ZONA nodo Δσ ηf A ,5 ~1 B ,8 <1 Tabella 3 Ampiezze di tensione nei nodi con coefficienti di sicurezza minimi Il superamento del limite di fatica nei nodi sopra elencati può essere trascurato tenendo conto delle seguenti considerazioni. 1. La tipologia di giunzione simulata nel calcolo introduce effetti di intaglio superiori rispetto alla realtà in considerazione del fatto che è stata realizzata con raggio di raccordo nullo; viceversa nella realtà il cordone di saldatura costituisce un raccordo fra le due parti unite, come visualizzabile in figura 16, e gli effetti locali sono inferiori; Figura 16 Giunzione tra supporto braccio boccola e longherore 2. il superamento del limite di fatica è riguarda solo due nodi appartenenti a zone diverse e, nel caso del nodo 81621, risulta molto contenuto (vedi figura 18); 3. i carrelli F85a sono in esercizio da oltre 20 anni senza che siano mai state segnalate presenze di cretti o di danneggiamenti riconducibili a fenomeni di fatica; In figura 17 sono visualizzate le tensioni principali massime del modello mentre in figura 18 è riportato uno zoom del cordone di saldatura al quale appartiene il nodo 80756, che presenta il minimo coefficiente di sicurezza. n Pagina 16 di 27
17 Figura 17 - Tensioni principali massime Figura 18 - Tensioni principali massime: nodo Telaio corroso Verifica statica a carichi eccezionali Le tensioni di Von Mises che si sviluppano nel telaio carrello per effetto dell applicazione dei cariche statici eccezionali previsti dalla fiche UIC sono inferiori alla tensione ammissibile in tutti i nodi del modello, come visualizzabile nelle figure 19 e 20. La n Pagina 17 di 27
18 massima tensione di von Mises calcolata sull intero telaio carrello è pari a 195 N/mm 2. Come mostrato in figura 13, in ciascuna piattabanda inferiore, la tensione massima si ha nella zona di mezzeria e il massimo valore è pari a 148 N/mm 2. Figura 19 - Tensioni di Von Mises: andamento generale Figura 20 - Tensioni di Von Mises: valori massimi nelle piattabande inferiori Verifica a fatica A partire dai risultati forniti dal post-processing di Ansys per i casi di carico a fatica LC5 e LC7 sono state calcolate le ampiezze di tensione e le tensioni medie dei cicli di fatica nei nodi del modello appartenenti alla zona di interesse per l analisi in oggetto. zone relative ai cordoni di saldatura tra piattabande inferiori e anime esterne n Pagina 18 di 27
19 Tutti i nodi appartenenti a tale zona presentano ampiezze di tensione a fatica inferiori a quelle ammissibili. Il nodo nel quale si presenta il coefficiente minimo è il 1021 (figura 21) Nodo 1021 figura 21 Tensioni principali massime cordone di saldatura piattabanda inferiore - anima esterna Zone dei cordoni di saldatura tra supporti bracci boccola e piattabanda inferiore appartenenti alla zona interessata dalle corrosioni In tutti i nodi appartenenti a tali zone le ampiezze di tensione sono inferiori a quelle ammissibili ad eccezione di tre nodi. Di questi, due coincidono con i nodi e evidenziati nel capitolo (zone A e B), uno appartiene alla zona C visualizzabile in figura 22. A B C Figura 22 - Localizzazione dei nodi con ampiezza di tensione superiore ai valori ammissibili ZONA nodo nodo Δσ ηf A ,8 <1 B ,9 <1 C ,3 ~1 Tabella 3 - Ampiezze di tensione nei nodi con coefficienti di sicurezza minimi n Pagina 19 di 27
20 Anche in questo caso il superamento dei limiti di fatica nei nodi riportati in tabella 3 può essere trascurato in considerazione del fatto che: 1. per i nodi 4217 e 473 appartenenti alle zone A e B valgono le considerazioni effettuate nel capitolo ; 2. il superamento del limite di fatica nel nodo 19 risulta molto contenuto (coefficiente di sicurezza prossimo a 1). In figura 23 sono visualizzate le tensioni principali massime del modello mentre in figura 24 è riportato uno zoom del cordone di saldatura al quale appartiene il nodo 473, che presenta il minimo coefficiente di sicurezza. valgono le considerazioni riportate nel capitolo per cui Figura 23 - Tensioni principali massime n Pagina 20 di 27
21 Figura 24 - Tensioni principali massime: nodo Conclusioni In considerazione degli obbiettivi posti alla base della presente relazione di calcolo, l analisi FEM ha dimostrato che per la struttura del telaio carrello F85a i valori delle tensioni risultano inferiori ai valori ammissibili statici e di fatica nei seguenti due casi: 1. telaio carrello non soggetto a corrosioni (disegno FS ); 2. telaio carrello soggetto a corrosioni che determinano una diminuzione del 30% rispetto ai valori originali degli spessori delle piattabande inferiori e delle anime esterne, nelle zone A,B e C indicate in figura 3. n Pagina 21 di 27
22 Allegato 1- Telaio carrello completo n Pagina 22 di 27
23 Allegato 2- Longherone n Pagina 23 di 27
24 Allegato 3- Supporto braccio boccola n Pagina 24 di 27
25 Allegato 4 - Controllo rigidezza laterale sospensione secondaria n Pagina 25 di 27
26 Allegato 5 - Tampone elastico per arresto laterale cassa carrello n Pagina 26 di 27
27 Allegato 6- Longherina centrale completa n Pagina 27 di 27
Redatto Verificato Approvato
DD II IRR EE ZZ II IOO NN EE RR IICCEERR I CC AA,,, II INN GG EEGG NN EE RR II IAA EE CC OO SS TT RR UU ZZ II IOO NN II I TT ee cc nn iii cc aa ee RR iiccee i rr rcc aa TT ee c nn oo lll ooggi ii ee SS
DettagliAgostinetti Piero (425902/IM)
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLTA DI INGEGNERIA Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica LABORATORIO DI ANALISI STRUTTURALE CON ANSYS 5.6: VERIFICHE STRUTTURALI PER IL BILANCERE DELLA PIATTAFORMA
DettagliATTENZIONE: L ESAME PRESENTA 4 ESERCIZI NUMERICI E 3 TEORICI. NON E POSSIBILE SUPERARE L ESAME CON SOLO ESERCIZI NUMERICI O SOLO ESERCIZI TEORICI.
Politecnico di Milano Facoltà di Ingegneria Industriale Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Progettazione di Sistemi Meccanici (Prof.ssa C. Colombo, Prof. C. Gorla) Appello esame 21.09.2015 ATTENZIONE:
DettagliDescrizione del nodo FJ C X C. Dimensioni del nodo FJ in mm.
Nodo FJ - Foundation Joint Nodo FJ - Foundation Joint Descrizione del nodo FJ Il nodo FJ - Foundation Joint - trasmette lo stato di sollecitazione della struttura -funzioni delle sollecitazioni esterne-
DettagliDescrizione del nodo CRJ. A Fig. 1
Nodo CRJ - Corner Roof Joint Nodo CRJ - Corner Roof Joint Descrizione del nodo CRJ Il nodo CRJ - Corner Roof Joint - è formato da sei elementi articolati fra loro. L elemento A è formato dalla piastra
Dettagliitaliana Motivo Revisione Reason for revision checked
Verifica strutturale coperchio camera da vuoto 1 Volume N. Tipo doc. doc. type Emittente issued by Edizione in lingua language Derivato da derived from DIS italiana Commessa job no. Progetto project Cliente
DettagliSCHEDA 49: TELAIO A QUATTRO MONTANTI SALDATO PER TRATTORI A CINGOLI CON MASSA MAGGIORE DI kg E FINO A kg *
SCHEDA 49: TELAIO A QUATTRO MONTANTI SALDATO PER TRATTORI A CINGOLI CON MASSA MAGGIORE DI 11000 kg E FINO A 16000 kg * SPECIFICHE DEL TELAIO DI PROTEZIONE Breve descrizione generale Il telaio di protezione
DettagliSCHEDA 40: TELAIO A QUATTRO MONTANTI SALDATO PER TRATTORI A CINGOLI CON MASSA FINO A 3000 kg
SCHEDA 40: TELAIO A QUATTRO MONTANTI SALDATO PER TRATTORI A CINGOLI CON MASSA FINO A 3000 kg SPECIFICHE DEL TELAIO DI PROTEZIONE. : il testo compreso fra i precedenti simboli si riferisce all aggiornamento
DettagliCORSO DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI ESERCITAZIONE n 6 del 13/12/2017 PROGETTO DI UN CAPANNONE INDUSTRIALE
CORSO DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI ESERCITAZIONE n 6 del 13/12/2017 PROGETTO DI UN CAPANNONE INDUSTRIALE PARTE 1:PROGETTO DELLA TRAVE DI SCORRIENTO DEL CARROPONTE 1) CARATTERISTICHE DEL CARROPONTE Le caratteristiche
DettagliCalcolo delle aste composte
L acciaio. Strutture in acciaio 1 Calcolo delle aste composte Calcolo della snellezza equivalente La snellezza equivalente viene calcolata con le seguenti relazioni: aste calastrellate: λ eq λ y + λ 1
DettagliSCHEDA 12: TELAIO ANTERIORE ABBATTIBILE SALDATO PER TRATTORI A CINGOLI CON MASSA MAGGIORE DI 1500 kg E FINO A 3000 kg
SCHEDA 12: TELAIO ANTERIORE ABBATTIBILE SALDATO PER TRATTORI A CINGOLI CON MASSA MAGGIORE DI 1500 kg E FINO A 3000 kg SPECIFICHE DEL TELAIO DI PROTEZIONE. : il testo compreso fra i precedenti simboli si
Dettagliσ R = 360 MPa σ Y = 240 MPa σ La = 190 MPa ESERCIZIO 1
ESERCIZIO 1 La struttura piana rappresentata in figura è formata da tre tronchi di trave (AB, BC e BD) rigidamente connessi tra loro e vincolati al suolo in modo da costituire un sistema isostatico. In
DettagliSCHEDA 9: TELAIO ANTERIORE FISSO PIEGATO PER TRATTORI A CINGOLI CON MASSA MAGGIORE DI 1500 kg E FINO A 3000 kg
SCHEDA 9: TELAIO ANTERIORE FISSO PIEGATO PER TRATTORI A CINGOLI CON MASSA MAGGIORE DI 1500 kg E FINO A 3000 kg SPECIFICHE DEL TELAIO DI PROTEZIONE. : il testo compreso fra i precedenti simboli si riferisce
DettagliStudio e ottimizzazione di un basamento in ghisa per il motore 1.3 JTD avio
Alma mater studiorum Università di Bologna Seconda facoltà di Ingegneria Corso di laurea in Ingegneria meccanica Studio e ottimizzazione di un basamento in ghisa per il motore 1.3 JTD avio CANDIDATO Marco
DettagliSCHEDA 14: TELAIO ANTERIORE FISSO SALDATO PER TRATTORI A CINGOLI CON MASSA MAGGIORE DI 3000 kg E FINO A 5000 kg
SCHEDA 14: TELAIO ANTERIORE FISSO SALDATO PER TRATTORI A CINGOLI CON MASSA MAGGIORE DI 3000 kg E FINO A 5000 kg SPECIFICHE DEL TELAIO DI PROTEZIONE. : il testo compreso fra i precedenti simboli si riferisce
DettagliSCHEDA 11A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A CINGOLI MODELLO FIAT 955 E SIMILI (FIAT 95-55, etc.)
SCHEDA 11A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A CINGOLI MODELLO FIAT 955 E SIMILI (FIAT 95-55, etc.) Il presente documento è stato realizzato nell ambito dell attività di ricerca prevista: dalla convenzione stipulata
DettagliTrave isostatica Studio della deformata con il metodo della LINEA ELASTICA
Trave isostatica Studio della deformata con il metodo della LINEA ELASTICA Trave a mensola, di rigidezza flessionale costante pari a EI, soggetta a forza verticale agente all estremo liero. Determinare
DettagliALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITÀ DI BOLOGNA Seconda facoltà di Ingegneria Corso di laurea in Ingegneria meccanica Studio ed ottimizzazione di un motore aereonautico a benzina per alte prestazioni. CANDIDATO
DettagliVERIFICA E IPOTESI DI MIGLIORAMENTO PER UN ALBERO MOTORE DI DIESEL AERONAUTICO
VERIFICA E IPOTESI DI MIGLIORAMENTO PER UN ALBERO MOTORE DI DIESEL AERONAUTICO Candidato: Alessandro Piccaglia Relatore: Prof. Ing. L. Piancastelli Correlatori: Prof. Ing. F. Persiani Prof. Ing. G. Caligiana
DettagliDescrizione del nodo TRJ
Nodo TRJ - Top Roof Joint Nodo TRJ - Top Roof Joint Descrizione del nodo TRJ Il nodo TRJ - Top Roof Joint - è formato da quattro elementi articolati fra loro, due collegamenti alle travi/puntoni ; due
DettagliRELAZIONE TECNICA-STRUTTURE IMPIANTO TELEFERICA
RELAZIONE TECNICA-STRUTTURE IMPIANTO TELEFERICA INDICE 1.0 SCOPO... 3 2.0 UNITA DI MISURA... 3 3.0 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 3 4.0 MATERIALI... 3 5.0 STRUTTURE STAZIONE DI ARRIVO... 4 5.1 GEOMETRIA...
Dettaglia = spessore setto di calcestruzzo armato (in funzione di esigenze strutturali) b = spessore nominale di EPS (circa 50mm per lato)
PARETE CON PANNELLO DOPPIIO EMMEDUE COME STRUTTURA PORTANTE PDME spessore setto c.a. interno var.80-200mm spessore parete finita var.230-350mm SCHEDA 2..1 Il pannello doppio EMMEDUE PDME è costituito da
DettagliComportamento Meccanico dei Materiali. 4 Soluzione degli esercizi proposti. Esercizio 4-1
Esercizio 4-1 Una piastra in S355 EN 1007/1 (Fe510 UNI 7070) delle dimensioni indicate in figura viene sollecitata da un carico assiale T 64 kn. Con riferimento alla sezione con intaglio, calcolare i coefficienti
DettagliCORSO DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI ESERCITAZIONE n 7 del 27/02/2018
CORSO DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI ESERCITAZIONE n 7 del 7/0/018 PROGETTO DELLE MENSOLE DEL CARROPONTE PROGETTO DELLE UNIONI DELLA TRAVE RETICOLARE (SOLUZIONE BULLONATA) 1) PROGETTO DELLE MENSOLE CHE SOSTENGONO
DettagliSCHEDA 59: TELAIO ANTERIORE FISSO PIEGATO PER TRATTORI A CINGOLI CON MASSA FINO A 1500 kg
SCHEDA 59: TELAIO ANTERIORE FISSO PIEGATO PER TRATTORI A CINGOLI CON MASSA FINO A 1500 kg SPECIFICHE DEL TELAIO DI PROTEZIONE. : il testo compreso fra i precedenti simboli si riferisce all aggiornamento
DettagliSCHEDA 60: TELAIO ANTERIORE FISSO SALDATO PER TRATTORI A CINGOLI CON MASSA FINO A 1500 kg
SCHEDA 60: TELAIO ANTERIORE FISSO SALDATO PER TRATTORI A CINGOLI CON MASSA FINO A 1500 kg SPECIFICHE DEL TELAIO DI PROTEZIONE. : il testo compreso fra i precedenti simboli si riferisce all aggiornamento
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRIESTE
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRIESTE Laurea magistrale in ingegneria meccanica Corso di costruzione di macchine e affidabilità PRIMA ESERCITAZIONE Analisi FEM applicata alla ricerca della sezione maggiormente
DettagliEsempio di calcolo 1 Verifiche ai carichi verticali
Collegio dei Geometri e dei Geometri Laureati Reggio Emilia 6 novembre 010 Esempio di calcolo 1 Verifiche ai carichi verticali Dott. Ing. icola GAMBETTI, Libero Professionista Si considera un edificio
DettagliCOPPIE CONICHE A DENTI DIRITTI
COPPIE CONICHE A DENTI DIRITTI ad assi normali secondo UNI 6588 RAPPORTO 1:1 ad assi normali secondo UNI 6588 RAPPORTO 1:2 COPPIE CONICHE A DENTI DIRITTI ad assi normali secondo UNI 6588 RAPPORTO 1:3 ad
DettagliEfesto Production srl
Efesto Production srl Relazione di Calcolo trave serie SS30A Serie Modulare Tralicci in Alluminio Lato 29 cm 1 Indice: 1. Caratteristiche tecniche della struttura.3 2. Materiali impiegati 3 3. Ipotesi
DettagliImpianti di propulsione navale
Motori diesel 4T Interfacce con il sistema nave Ogni motore installato a bordo ha sostanzialmente quattro tipologie di interfacce con la nave, precisamente: Trasmissione potenza: collegamento meccanico
DettagliTekSet. Rental S.r.l. PEDANE TETRART RENT: PEDANE TETRART
TekSet Rental S.r.l. PEDANE TETRART RENT: PEDANE TETRART Informazioni Dimensioni: 2 x h 1 m / 1 x 1 m Portata: 800 Kg / m2 Struttura di sostegno: Struttura spaziale in alluminio Piano di calpestio: Telaio
DettagliEfesto Production srl
Efesto Production srl Relazione di Calcolo trave serie E30F Serie Modulare piana Tralicci in Alluminio Lato 29 cm 1 Indice: 1. Caratteristiche tecniche della struttura.3 2. Materiali impiegati 3 3. Ipotesi
DettagliSCHEDA 5A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO FIAT 640 E SIMILI (600, 540, etc.)
SCHEDA 5A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO FIAT 640 E SIMILI (600, 540, etc.) Il presente documento è stato realizzato nell ambito dell attività di ricerca prevista: dalla
DettagliDescrizione del nodo SRJa
odo SRJa - Standard Roof Joint odo SRJa - Standard Roof Joint Descrizione del nodo SRJa Il nodo SRJa - Standard Roof Joint - è formato da due elementi articolati fra loro, un supporto rigido A ed un elemento
DettagliStudio ed ottimizzazione di un albero motore per un 16V ad accensione comandata
Studio ed ottimizzazione di un albero motore per un 16V ad accensione comandata Tesi di Laurea di Michele Bencivenni Relatore : Prof. Ing. Luca Piancastelli Correlatore : Prof. Ing. Gianni Caligiana Prof.
DettagliSCHEDA 48: TELAIO POSTERIORE ABBATTIBILE SALDATO PER TRATTORI A CINGOLI CON MASSA MAGGIORE DI 3000 kg E FINO A 5000 kg
SCHEDA 48: TELAIO POSTERIORE ABBATTIBILE SALDATO PER TRATTORI A CINGOLI CON MASSA MAGGIORE DI 3000 kg E FINO A 5000 kg SPECIFICHE DEL TELAIO DI PROTEZIONE. : il testo compreso fra i precedenti simboli
DettagliMURI DI SOSTEGNO. a cura del professore. Francesco Occhicone
MURI DI SOSTEGNO a cura del professore Francesco Occhicone anno 2014 MURI DI SOSTEGNO Per muro di sostegno si intende un opera d arte con la funzione principale di sostenere o contenere fronti di terreno
DettagliCapitolo 3 SELEZIONE PISTONI
Capitolo 3 SELEZIONE PISTONI Moris Italia s.r.l. Via Per Cadrezzate, 1/C 100 Brebbia (VA) Italy Tel. ++39 03398411 Fax ++39 03398480 e mail moris@moris.it www.moris.it MORIS ITALIA S.r.l. si riserva il
Dettaglise F a /F r e P = 0.4 F r + Y F a se F a /F r > e
Politecnico di Milano Facoltà di Ingegneria Industriale Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Progettazione di Sistemi Meccanici (Prof.ssa C. Colombo, Prof. C. Gorla) Appello esame 05.09.2016 ATTENZIONE:
DettagliRAPPORTO DI PROVA N
Istituto Giordano S.p.A. Via Rossini, 2-47814 Bellaria-Igea Marina (RN) - Italia Tel. +39 0541 343030 - Fax +39 0541 345540 istitutogiordano@giordano.it - www.giordano.it PEC: ist-giordano@legalmail.it
DettagliCALCOLO STRUTTURALE. Commessa: CAR Cliente: Cover Technology. Nr. Ordine: del 19/03/2012
CALCOLO STRUTTURALE Commessa: CAR-014-12 Cliente: Cover Technology Nr. Ordine: 21162 del 19/03/2012 Tavola dei contenuti 1 Introduzione...3 1.1 Materiali...3 1.2 Geometria della porta...4 1.3 Normative
DettagliSTUDIO ED OTTIMIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI PROTEZIONE PER ESCAVATORI
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA FACOLTÀ DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA MECCANICA Tesi di laurea in Disegno Tecnico Industriale STUDIO ED OTTIMIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI PROTEZIONE PER ESCAVATORI
DettagliESERCIZI NUMERICI. Esercizio 1
Politecnico di Milano Facoltà di Ingegneria Industriale Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Progettazione di Sistemi Meccanici (Prof.ssa C. Colombo, Prof. C. Gorla) Appello esame 01.07.2015 ATTENZIONE:
DettagliAvamprogetto strutturale ed economico dell abitacolo della replica del Macchi 205V
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BOLOGNA Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Disegno Tecnico Industriale Avamprogetto strutturale ed economico dell abitacolo della replica del Macchi 205V Tesi di Laurea di:
DettagliDescrizione del nodo TeRJ
Nodo TeRJ - Tensile Roof Joint Nodo TeRJ - Tensile Roof Joint Descrizione del nodo TeRJ Il nodo TeRJ - Tensile Roof Joint - è formato da due elementi articolati fra loro - un braccio rigido A ed un elemento
DettagliVERIFICA E ANALISI DI FATTIBILITA DI UN COMPONENTE PER UNA MACCHINA DI PIEGATURA CARTA
VERIFICA E ANALISI DI FATTIBILITA DI UN COMPONENTE PER UNA MACCHINA DI PIEGATURA CARTA Tesi di laurea di : Marco Calamini Relatore: Prof. Ing. Luca Piancastelli Correlatore: Ing. Sergio Negrini Università
DettagliAnalisi strutturale FEM Cerchio scomponibile per carrello di velivolo
Cerchio scomponibile per carrello di velivolo Relazione ed. 2 rev.1 del 19.05.2017 Marc-Ingegno di Alberto Marchini & C. Sas Loc. Pomarolo di Roccapietra s/n 13019 Varallo (VC) i M E X. A C. s o F. l l
DettagliAlma Mater Studiorum-Università degli studi di Bologna
Alma Mater Studiorum-Università degli studi di Bologna Seconda facoltà di Ingegneria Corso di laurea Specialistica in Ingegneria Meccanica Studio e ottimizzazione di un basamento in ghisa per motore aeronautico
DettagliFRIGERIO CARPENTERIE S.P.A. UNI EN 1004 ALLEGATO 1 POKER
FRIGERIO CARPENTERIE S.P.A. UNI EN 1004 (ALLEGATO XXIII D.Lgs. n.81) ALLEGATO 1 PER LA COSTRUZIONE E L IMPIEGO DELLA TORRE MOBILE DI ACCESSO E DI LAVORO COSTITUITA DA ELEMENTI PREFABBRICATI CLASSE: 3 (200
DettagliFACOLTA DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA MECCANICA
FACOLTA DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA MECCANICA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA DELLE COSTRUZIONI MECCANICHE, NUCLEARI, AERONAUTICA E DI METALLURGIA TESI DI LAUREA in Laboratorio di CAD Studio
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI ROMA TRE Facoltà di Architettura
UNIVERSITA DEGLI STUDI ROMA TRE Facoltà di Architettura Corso di Progettazione Strutturale A (A.A. 2011-2012) Prof. F. Brancaleoni Consegna n. 1 Esercizio 1.a Dato l edificio in acciaio la cui sezione
DettagliSTUDIO E OTTIMIZZAZIONE DI UN RIDUTTORE ELICA PER UTILIZZO AERONAUTICO
Università degli Studi di Forlì Seconda Facoltà di Ingegneria con sede a Cesena Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Disegno assistito dal Calcolatore STUDIO E OTTIMIZZAZIONE DI UN RIDUTTORE ELICA PER
DettagliPROGETTO E VERIFICA COMPARATIVA DI NUOVA SERIE DI FORCELLONI PER MACCHINA CARICATRICE
ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BOLOGNA Sede di Forlì II SESSIONE ANNO ACCADEMICO 2004/2005 SECONDA FACOLTA DI INGEGNERIA Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica PROGETTO E VERIFICA COMPARATIVA
DettagliSCHEDA 33: TELAIO A QUATTRO MONTANTI PIEGATO PER TRATTORI A CARREGGIATA STANDARD CON MASSA COMPRESA FRA 400 kg E 3000 kg
SCHEDA 33: TELAIO A QUATTRO MONTANTI PIEGATO PER TRATTORI A CARREGGIATA STANDARD CON MASSA COMPRESA FRA 400 kg E 3000 kg SPECIFICHE DEL TELAIO DI PROTEZIONE. : il testo compreso fra i precedenti simboli
DettagliSede: Via Antica, 24/ S. Giovanni al Nat. UD Tel r.a. Fax CAMPIONE N
Relazione composta da n 11 rapporti di prova Difetti riscontrati prima della prova: Nessuno CAMPIONE N 229182 Dimensioni d'ingombro: 1800 x 1600 x 735 (h) mm Elenco prove eseguite: 1. Dimensioni tavoli
DettagliMaurizio Giugni Titolo della lezione Verifica statica delle condotte DN SN
Maurizio Giugni Titolo della lezione Verifica statica delle condotte # Lezione n. Parole chiave: Tubazioni. Verifica statica. Corso di Laurea: Ingegneria per l Ambiente e il Territorio Insegnamento: Infrastrutture
DettagliSCHEDA 17A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD FIAT 415R E SIMILI (FIAT 215, FIAT 315, etc.)
SCHEDA 17A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD FIAT 415R E SIMILI (FIAT 215, FIAT 315, etc.) Il presente documento è stato realizzato nell ambito dell attività di ricerca prevista:
DettagliSede: Via Antica, 24/ S. Giovanni al Nat. UD Tel r.a. Fax CAMPIONE N
Relazione composta da n 11 rapporti di prova Difetti riscontrati prima della prova: Nessuno CAMPIONE N 229774 Dimensioni d'ingombro: 1805 x 1660 x 720 (h) mm Elenco prove eseguite: 1. Dimensioni tavoli
DettagliRegione Campania - Genio Civile
Regione Campania - Genio Civile Controllo di progetti relativi ad edifici in muratura Le prescrizioni generali dell Ordinanza 3274 e succ. modif. La verifica degli edifici in muratura ordinaria per i carichi
DettagliProva scritta di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI
Prova scritta di SIENZ DEE OSTRUZIONI Ingegneria Edile rchitettura - Prof. Erasmo Viola -.. 016/17 11 uglio 017 - OMPITO 1 Nome ognome Matricola: Note: o studente è tenuto a dedicare 40 minuti alla soluzione
DettagliI collegamenti tra elementi strutturali
3 I collegamenti tra elementi strutturali 3.1 Collegamento bullonato con angolari o piatti Il foglio di calcolo esegue la verifica completa di tutte le componenti di un nodo strutturale composto da travi
DettagliLAVORI DI RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA DELLA TENSOSTRUTTURA DEGLI IMPIANTI SPORTIVI DI VIA NAPOLEONICA COMMITTENTE. Comune di Bagnolo di Po
Pag. 1 di 11 totali LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA DELLA TENSOSTRUTTURA DEGLI IMPIANTI SPORTIVI DI VIA NAPOLEONICA COMMITTENTE Comune di Bagnolo di Po UBICAZIONE TENSOSTRUTTURA PRESSO COMUNE DI BAGNOLO
DettagliNUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI
NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI PILASTRI IN CEMENTO ARMATO (D.M. 14 Gennaio 2008) MATERIALI Conglomerato Non è ammesso l uso di conglomerati di classe inferiore a C20/25. Acciaio Si deve utilizzare
DettagliOttimizzazione della trasformazione del motore. Yamaha R al fine di ridurre il numero di componenti
Ottimizzazione della trasformazione del motore Yamaha R1 2003 al fine di ridurre il numero di componenti YAMAHA R1 Tesi di laurea di : Carlo Vannucci Relatore : Prof. Ing. Luca Piancastelli Correlatrice
DettagliSCHEDA 7: TELAIO ANTERIORE ABBATTIBILE PIEGATO PER TRATTORI A CARREGGIATA STRETTA CON MASSA MAGGIORE DI 2000 kg E FINO A 3400 kg
SCHEDA 7: TELAIO ANTERIORE ABBATTIBILE PIEGATO PER TRATTORI A CARREGGIATA STRETTA CON MASSA MAGGIORE DI 2000 kg E FINO A 3400 kg SPECIFICHE DEL TELAIO DI PROTEZIONE. : il testo compreso fra i precedenti
DettagliRELAZIONE TECNICA GENERALE STRUTTURE
RELAZIONE TECNICA GENERALE STRUTTURE INDICE RELAZIONE DESCRITTIVA RELAZIONE SUI MATERIALI IMPIEGATI RELAZIONE DI CALCOLO RELAZIONE GEOTECNICA E SULLE FOBDAZIONI RELAZIONE DESCRITTIVA Il calcolo in esame
DettagliSCHEDA 10A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A CINGOLI MODELLO FIAT 1355 E SIMILI
SCHEDA 10A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A CINGOLI MODELLO FIAT 1355 E SIMILI Il presente documento è stato realizzato nell ambito dell attività di ricerca prevista: dalla convenzione stipulata dalla Regione
DettagliPROGETTO DI RICERCA SPERIMENTALE RELATIVA ALL IMPIEGO DEL GASBETON IN ZONA SISMICA
PROGETTO DI RICERCA SPERIMENTALE RELATIVA ALL IMPIEGO DEL GASBETON IN ZONA SISMICA PREMESSA L Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20 marzo 2003 regolamenta in modo organico
DettagliSALDATURE A CORDONI D ANGOLO (secondo le NCT di cui al D.M ) CRITERI UTILIZZATI PER IL CALCOLO DEI CANCELLI A DUE ANTE
SALDATURE A CORDONI D ANGOLO (secondo le NCT di cui al D.M. 14.01.2008) CRITERI UTILIZZATI PER IL CALCOLO DEI CANCELLI A DUE ANTE Le saldature a cordone d angolo rispetto alle altre saldature, specie quelle
DettagliUniversità degli Studi di Cagliari - Facoltà di Ingegneria e Architettura
Esercizio N.1 a trave a mensola ha sezione trasversale costante e porta un carico F nella sua estremità libera. Determinare lo spostamento verticale del punto. Soluzione Iniziamo calcolando le reazioni
DettagliPARAURTI FERROVIARIO TIPOLOGIA FISSO
PARAURTI FERROVIARIO TIPOLOGIA FISSO Comparazione prototipo e modello FEM vista laterale Distribuzione sforzi al limite elastico (snervamento) e plastico (rottura) Distribuzione deformazioni e spostamenti
DettagliSCHEDA 2: TELAIO ANTERIORE FISSO SALDATO PER TRATTORI A CARREGGIATA STRETTA CON MASSA MAGGIORE DI 1000 kg E FINO A 2000 kg
SCHEDA 2: TELAIO ANTERIORE FISSO SALDATO PER TRATTORI A CARREGGIATA STRETTA CON MASSA MAGGIORE DI 1000 kg E FINO A 2000 kg SPECIFICHE DEL TELAIO DI PROTEZIONE. : il testo compreso fra i precedenti simboli
DettagliUniversità degli Studi Guglielmo Marconi
Analisi elementi strutturali di un edificio in CA il Solaio + la trave (I) Solaio: Argomenti Esempio progetto solaio a 2 campate di luce uguale 5 m Diverse fasi procedimento di metodologia di calcolo:
DettagliProve sperimentali a rottura di travi rettangolari in cemento armato con staffatura tipo Spirex e staffatura tradizionale
Università degli Studi di Firenze DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE LABORATORIO PROVE STRUTTURE E MATERIALI Via di Santa Marta, 3-50139 Firenze Prove sperimentali a rottura di travi rettangolari
DettagliEsercitazione 3 - Calcolo delle azioni interne
Università degli Studi di ergamo orso di Laurea in Ingegneria Tessile orso di Elementi di Meccanica Esercitazione - alcolo delle azioni interne Esercizio n. La struttura di figura.a è composta da due aste
DettagliUNIVERSITÀ DI PISA ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA IN ING. ELETTRICA (N.O.) CORSO DI MECCANICA E TECNICA DELLE COSTRUZIONI MECCANICHE
UNIVERSITÀ DI PIS NNO CCDEICO -3 CORSO DI URE IN ING. EETTRIC (N.O.) CORSO DI ECCNIC E TECNIC DEE COSTRUZIONI ECCNICHE VERIIC INTEREDI 3/6/3 COGNOE E NOE TRICO ESERCIZIO Data la struttura spaziale mostrata
DettagliRELAZIONE DI CALCOLO
RELAZIONE DI CALCOLO Verifica di una trave in cemento armato a 3 campate (Edificio residenziale - Via Garibaldi 253 - Desio MB ) Ing. Sattamino Andrea via Garibaldi 253 Desio MB 1 Geometria Nome Trave:
DettagliVerifiche di resistenza rete ASE con modellazione FEM Relazione Tecnica
1 Indice 1 Indice... 2 2 Descrizione generale... 3 3 Normativa di riferimento... 3 4 Caratteristiche dei materiali... 4 5 Analisi strutturale... 5 6 Risultati dell analisi... 7 6.1 Caso 1... 7 6.2 Caso
DettagliTema d esame: 2 luglio Per la costruzione di un agitatore che ruota a velocità costante si confrontino le seguenti due soluzioni costruttive:
Politecnico di Milano - Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Anno accademico 2009-10 Costruzione di Maccine 2 (Prof. S. Beretta, Prof. M. Sangirardi) Tema d esame: 2 luglio 2010 Per la costruzione di
DettagliCAMPIONE N Ricevimento campione: 22/09/17 QUADRIFOGLIO SISTEMI D'ARREDO S.P.A. VIA CORNARE' 12-FR. BASALGHELLE MANSUE' (TV) ITALIA
Relazione composta da n 13 rapporti di prova Difetti riscontrati prima della prova: Nessuno CAMPIONE N 238643 Dimensioni d'ingombro: 1200 x 800 x 740 (h) mm Elenco prove eseguite: 1. Dimensioni tavoli
DettagliEDIFICIO IN CEMENTO ARMATO. Il modello strutturale e gli schemi statici degli elementi strutturali
EDIFICIO IN CEMENTO ARMATO Il modello strutturale e gli schemi statici degli elementi strutturali La struttura illustrata nella fig 1 è costituita da un telaio tridimensionale: gli elementi portanti verticali
DettagliVerifiche di strutture in muratura secondo le NTC 2008
Verifiche di strutture in muratura secondo le NTC 2008 Normative di riferimento A LIVELLO NAZIONALE: D.M.LL.PP. 14/01/2008: Norme Tecniche per le costruzioni : CAPITOLO 7: Progettazione per azioni sismiche:
DettagliDimensioni Altezza del telaio di protezione dai supporti: Larghezza del telaio di protezione:
Scheda 14: TELAIO ANTERIORE ABBATTIBILE PIEGATO PER MOTOAGRICOLE CON STRUTTURA PORTANTE DI TIPO ARTICOLATO O RIGIDO CON POSTO DI GUIDA ARRETRATO CON MASSA MAGGIORE DI 1000 kg E FINO A 2000 kg SPECIFICHE
DettagliScienza delle costruzioni - Luigi Gambarotta, Luciano Nunziante, Antonio Tralli ESERCIZI PROPOSTI
. Travi isostatiche ad asse rettilineo ESERCIZI PROPOSTI Con riferimento alle tre strutture isostatiche di figura, costituite da tre tratti, determinare: ) Reazioni vincolari; ) Diagrammi del momento flettente
DettagliProve meccaniche accelerate di distacco dell intonaco dalla muratura
Prove meccaniche accelerate di distacco dell intonaco dalla muratura P. Bocca S. Valente Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica, Politecnico di Torino Riunione di coordinamento del progetto
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI BERGAMO Facoltà di Ingegneria
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BERGAMO Facoltà di Ingegneria &26758=,21(',0$&&+,1( prof. Sergio Baragetti Allievi del corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Testi delle esercitazioni per l Anno Accademico
DettagliMETROPOLITANA AUTOMATICA DI TORINO STAZIONE PORTA SUSA
METROPOLITANA AUTOMATICA DI TORINO STAZIONE PORTA SUSA PROGETTO DI RIPRISTINO DELLE VETRATE INCLINATE REI120 RELAZIONE TECNICA Cliente: Infra.To Metropolitana di Torino Progettista: Redatto ing. A. Sanna
Dettagli