POF Anno Scolastico 2011/12

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1 I.T.I.S. G. e M. MONTANI POF Anno Scolastico 2011/12 Piano dell Offerta Formativa Parte I ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE G. e M. MONTANI FERMO Via Montani n. 7 - Tel Fax APTF010002@istruzione.it Codice meccanografico APTF Codice Fisc. e Part. IVA

2 INDICE Parte I - Piano dell Offerta Formativa Presentazione Cenni storici dell ITIS Montani... 5 L ITIS Montani oggi Le strutture del Montani Territorio e bacino d utenza.. 11 La città di Fermo La provincia di Fermo Il Montani e il territorio Offerta formativa Finalità del Piano dell'offerta Formativa Obiettivi del Piano dell'offerta Formativa Generalità del nuovo percorso di studi.. 15 Strumenti organizzativi e metodologici Profilo culturale e risultati di apprendimento del settore tecnologico.. 16 Area di istruzione generale L azione educativa Percorsi formativi 19 Meccanica, Meccatronica ed Energia. 19 Trasporti e Logistica.. 20 Elettronica ed Elettrotecnica 22 Informatica e Telecomunicazioni. 23 Chimica, Materiali e Biotecnologie.. 24 Agraria, Agroalimentare e Agroindustria 26 Classe prima (biennio nuovo ordinamento) Classe seconda (biennio nuovo ordinamento Chimica (triennio vecchio ordinamento) Elettronica e Telecomunicazioni (triennio vecchio ordinamento) Elettrotecnica e Automazione (triennio vecchio ordinamento). 32 Informatica Abacus (triennio vecchio ordinamento) Meccanica (triennio vecchio ordinamento) Progettazione didattica-educativa. 35 Obiettivi formativi Obiettivi cognitivi (conoscenze, abilità, competenze) 36 Metodologie e Strumenti Integrazione tra curricolo ed extracurricolo Le attività di recupero e potenziamento Recupero in itinere Metodo di Studio Lavoro domestico personalizzato Ristrutturazione dell orario curricolare secondo il bisogno. 39 Pausa Didattica Sportello Didattico Corsi da attivare dopo lo scrutinio di fine anno scolastico Verifiche e valutazione Criteri di promozione Criteri di ammissione agli Esami di Stato Criteri di valutazione dei crediti formativi Criteri di attribuzione del credito scolastico Modalità e criteri di attribuzione del voto di condotta La promozione umana e sociale 48 Accoglienza Sostegno agli studenti Le relazioni con le famiglie Centro di Informazione e Consulenza CIC L Orientamento. 52 Orientamento post-media Orientamento post-biennio Orientamento post-diploma Sistema di gestione della sicurezza e della salute sul lavoro. 53 Attività integrative.. 55 Viaggi di istruzione, visite aziendali, visite a mostre Stage aziendali Gare culturali e di abilità tra scuole e progetti MIUR Piano dell Offerta Formativa - 1

3 Le risorse dell Istituto.. 57 Le risorse umane Organigramma Organi dirigenti Funzioni strumentali e commissioni Personale docente Personale non docente Coordinatori dei consigli di classe Le risorse materiali Risorse Economico-Finanziarie Il Convitto I Progetti 68 Accoglienza nell ambiente scolastico Nuove metodologie di Insegnamento/Apprendimento Corso di consolidamento: approccio allo studio delle discipline scientifiche.. 69 Continuità scuola media inferiore superiore Laboratori aperti.. 69 Aree a rischio (art. 9).. 71 Percorso integrativo scuola-lavoro Piano I.S.S. Insegnare scienze sperimentali per la promozione didattica laboratoriale. 72 R.I.E.F. Rilievo Inquinamento Elettromagnetico nel Fermano 74 La notte alchemica.. 75 La qualità delle acque nella provincia di Fermo. 76 Progetto S.C.A. (Autoveicle Controlled by Satellite) 76 Let s speak english!.. 78 English 4 U- English at work 79 Biblioteca aperta e catalogazione elettronica dei testi Giornata della scienza. Premi Guidone - Generotti 79 Corso di scrittura giornalistica e incontro sulla cultura dei media Scuola di platea - Progetto di introduzione al teatro per gli studenti degli istituti superiori 81 Tombolone Scientifico all ITI Montani Linea vetrina innovativa TRE-ELLE. 83 Centro sportivo scolastico - Attività di educazione fisica motoria e sportiva scuole secondarie di secondo grado Sportello d ascolto. 83 Indagine informativa/formativa sugli stili di apprendimento Sportello d ascolto (Convitto) Indagine informativa/formativa sugli stili di apprendimento (Convitto) 85 Cic- Educare alla solidarietà, scoprire il volontariato 85 Cic- L acquisizione delle abilità di studio Cic- Appleschool Cic- Easy contact Cic- Educazione sessuale e prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale 87 Cic- Ambulatorio andrologico e prevenzione delle malattie dell apparato urogenitale.. 88 Cic- Premio Matteo Biancucci A.I.D.O Progetto educativo Convitto Montani a.s. 2011/ Progetto Studio 2011/2012 Convitto Montani 89 PROGETTO FENICE Sicurezza nelle reti di comunicazione. 93 La chimica elisir di salute e bellezza.. 93 Edificio-Laboratorio 95 Laboratorio di prova dei materiali e diagnostica 96 Modello di automazione industriale 96 Interventi di risparmio energetico nell illuminazione pubblica del territorio Fermano 97 Altri progetti (da sviluppare).. 98 Scambi culturali con l estero English alive Borse di studio Premio Giudone Premio Generotti Offerta al territorio Istituto Tecnico Superiore In copertina: disegno con nero di china del prof. Giovanni Rastelli Piano dell Offerta Formativa - 2

4 Presentazione COS E IL P.O.F. Il Piano dell Offerta Formativa (POF) è la carta d identità di ogni scuola in condizione di autonomia. Nel POF sono indicati tutti i servizi, le attività e i progetti offerti dall istituto. Redatto dal Collegio dei Docenti e approvato dal Consiglio di Istituto, il documento illustra la struttura, l organizzazione della scuola e le attività che vi si svolgono. E un documento programmatorio di tipo pluriennale e fa riferimento alla successione delle annualità che sono proprie dei singoli ordini di scuola (5 anni per la scuola superiore). Delinea il curricolo che riguarda un intero corso di studi, e non una sola annualità, a garanzia di una continuità negli anni successivi alla sua elaborazione. In qualsiasi momento dell anno scolastico, anche in riferimento a particolari esigenze, si può procedere ad eventuali adeguamenti del POF su delibera degli organi collegiali. Alla fine dell a.s. ( Giugno) si avviano le procedure per l adeguamento del POF che saranno completate all inizio dell anno scolastico successivo. E il documento attraverso cui la scuola rende trasparente e leggibile il proprio progetto educativo, organizzativo ed operativo. E il documento con il quale la scuola assume responsabilità di fronte ai risultati delle scelte effettuate. E lo strumento che definisce il contratto formativo che la scuola stipula con l utenza diretta e con quella esterna. E un vincolo operativo per: - il Consiglio di Istituto che ne definisce gli indirizzi generali e lo adotta; - il Collegio dei Docenti che lo elabora; - i Consigli di Classe per l adeguamento didattico; - il gruppo docente per l adeguamento della prassi educativa (percorsi disciplinari, strategie, ); - il personale non docente per l assunzione di uno stile dell Istituto; - i genitori a garanzia di condivisione, impegno, coinvolgimento, collaborazione. A COSA SERVE Lo scopo principale è quello di definire le caratteristiche specifiche della scuola e di fornire le necessarie informazioni alle famiglie, agli enti locali o ad altri soggetti coi quali la scuola opera. Piano dell Offerta Formativa - 3

5 Partendo dall'analisi dei bisogni e delle risorse del territorio e dalla attenta valutazione delle competenze professionali del personale scolastico, il POF rappresenta la ricerca ragionata di informazioni, impegni, procedure e scadenze che il Collegio dei Docenti, organizzato in commissioni di lavoro, propone all'approvazione degli altri Organi Collegiali, affinché tutta la comunità scolastica si renda responsabile della qualità del servizio. Parte integrante del POF sono: Regolamento di Istituto Regolamento di disciplina Erogazione del servizio scolastico. Per informazioni più complete si consiglia di consultare il nostro sito Web: Piano dell Offerta Formativa - 4

6 Cenni storici dell ITIS Montani Le origini dell'istituto Tecnico Industriale Montani risalgono al 6 aprile 1854, data in cui fu inaugurata L'Opera Pia Montani. Essa era un "asilo per i fanciulli orfani e più poveri della città di Fermo", affinché questi ricevessero una formazione morale e religiosa e una preparazione pratica tale che li facesse divenire "buoni artieri". Ne uscivano falegnami, fabbri, carrozzieri. L'Opera era stata voluta dal filantropismo e dalla sensibilità pedagogica di un nobile locale, il conte GIROLAMO MONTANI, che nel 1849 aveva devoluto tutti i propri beni a questa iniziativa. Egli fu il finanziatore e l'ispiratore del progetto. Con L'unità nazionale, nel 1861, un decreto del Commissario per le Marche, Lorenzo Valerio, trasformò l'opera Pia in Istituto di Arti e Mestieri. Ne fu direttore per due anni l'architetto GIOVAN BATTISTA CARDUCCI. Con questa trasformazione la scuola perse l originaria funzione morale e acquistò una sua specificità tecnica funzionale allo sviluppo della produzione verso forme artigianali ed industriali. Nel 1863, con l'intento di dare all'istituto un'impronta veramente moderna ed europea, il Sindaco di Fermo, Marchese TREVISANI, insieme all'architetto Carducci, volle che la direzione fosse affidata a qualcuno che disponesse di aggiornate competenze nell'insegnamento tecnico; fu così che fu chiamato a dirigere la scuola il giovane ingegnere francese IPPOLITO LANGLOIS, già direttore del Conservatorio di Arti e Mestieri a Parigi. Tra l'altro, in quegli stessi anni, l'architetto Carducci stava realizzando per la città di Fermo delle soluzioni urbanistiche e degli interventi sulla rete viaria ispirati al sistema dei boulevard parigini. L'ingegnere Ippolito Langlois introdusse subito nell'istituto fermano i sistemi didattici adottati nelle écoles politecniques, volute da Napoleone III per supportare lo sviluppo industriale e il progresso sociale della Francia; egli divise i corsi in due ordini di studi: il primo grado, destinato all'istruzione elementare, all'acquisizione di abilità artigianali (con il disegno ornato e industriale) e al lavoro nelle officine; il grado superiore, destinato a formare "artisti" e "capi di officina e ingegneri pratici" per le ferrovie e la marina. Fu Langlois, nel suo primo biennio di direzione, che progettò e fece realizzare, adiacenti alle aule, le Officine, ampie ed efficienti nelle strutture. Nel 1884, sempre per opera di Piano dell Offerta Formativa - 5

7 Langlois, l'istituto di Arti e Mestieri fu riformato in Scuola Industriale per le Marche. Nel pensiero del grande direttore l'istituto fermano, come era nato per preparare gli artigiani e i tecnici del nascente stato borghese, così doveva continuare a rivedere i propri corsi e programmi in concomitanza con l'evoluzione dei modelli produttivi. Nel 1907, prendendo la denominazione di Regio Istituto Industriale Nazionale, la scuola ebbe il riconoscimento del diploma da parte dello stato e i suoi diplomati poterono accedere ai Politecnici. Nel 1933 l'istituto fu dedicato a Filippo CORRIDONI, che della scuola era stato allievo; nel 1946 su richiesta del collegio dei docenti, un Decreto del Ministero ripristinò l'originaria denominazione. Nel 1933 l'istituto contava le sezioni di Meccanica, Elettrotecnica, Chimica, Radiotecnica. Negli anni quaranta, per il prestigio raggiunto, l'istituto divenne sede di corsi speciali preparatori per avieri. Al 1961 risale l'apertura del corso di Elettronica e al 1971 del corso di Informatica. Piano dell Offerta Formativa - 6

8 La Riforma della Scuola Secondaria Superiore è entrata in vigore lo scorso anno scolastico a partire dalle classi prime con quattro specializzazioni. Nel presente anno scolastico si sono aggiunte due nuove specializzazioni per cui l attuale percorso di Studi prevede, come illustrato nel diagramma, sei indirizzi con sedici articolazioni possibili: Informatica e Telecomunicazioni Meccanica, Meccatronica ed Energia Elettronica ed Elettrotecnica Chimica, Materiali e Biotecnologie Agraria, Agroalimentare e Agroindustria ( ) Trasporti e logistica ( ) ( ) Nuovi indirizzi attivi dall anno scolastico in corso Piano dell Offerta Formativa - 7

9 Per le classi terze, quarte e quinte rimane il vecchio ordinamento anche se ci sono stati cambiamenti nel quadro orario (l orario settimanale è stato ridotto da 36 a 32 ore). Quindi i nostri attuali alunni del Triennio sono distribuiti nelle cinque specializzazioni previste dal vecchio ordinamento e illustrate nel diagramma seguente: Primo Biennio (nuovo ordinamento) Triennio vecchio ordinamento Chimica Elettronica e Telecomunicazioni Informatica Abacus Meccanica Elettrotecnica e Automazione Maggiori dettagli sono illustrati nel Regolamento recanti norme concernenti il Riordino degli Istituti Tecnici ai sensi dell art. 64, comma 4, del Decreto Legge del 25 giugno 2008, n 112, convertito dalla legge del 6 a gosto 2008, n 133, pubblicato sul sito della nostra scuola Piano dell Offerta Formativa - 8

10 Al termine del corso di studi, il diploma conseguito dà le seguenti opportunità per quanto riguarda i diplomati con il vecchio ordinamento (anni scolastici 2011/12, 2012/13, 2013/14 cioè per gli studenti che attualmente frequentano il terzo anno): Accesso a tutti i corsi di laurea o di diploma universitario Insegnamento Tecnico Pratico presso Istituti Tecnici e Professionali Carriera di concetto nel settore pubblico Diploma di Perito Industriale Capotecnico Iscrizione agli albi professionali previo tirocinio ed esame di Stato Impieghi nelle aziende private Accesso ai percorsi IFTS e ITS Il diploma conseguito con il nuovo ordinamento (in vigore dall anno scolastico 2010/11) dà le seguenti opportunità: Accesso a tutti i corsi di laurea o di diploma universitario Insegnamento Tecnico Pratico presso Istituti Tecnici e Professionali Carriera di concetto nel settore pubblico Diploma di Istruzione Tecnica Libera Professione: accesso dopo idoneo percorso Accesso alle professioni tecniche presso Aziende Pubbliche e Private Accesso ai percorsi IFTS e ITS Piano dell Offerta Formativa - 9

11 Le strutture del Montani L Istituto Montani è dislocato in diverse sedi limitrofe e le attività sono così suddivise: Plesso N 1 Primo Biennio (ex biennio)- via Bellesi, 18/20 Specializzazione: Primo Biennio di cinque articolazioni ( Informatica e Telecomunicazioni, Elettronica ed Elettrotecnica, Trasporti e Logistica, Meccanica e Meccatronica, Chimica Materiali e Biotecnologie) con relative aule e laboratori. Plesso N 2 Secondo biennio + 5 anno via Montani, 7 Specializzazioni: Elettronica ed Elettrotecnica, Informatica e Telecomunicazioni, con relative aule e laboratori Dirigenza Scolastica Uffici. Plesso N 3 Officine Montani via Montani, 40 Specializzazioni: Meccanica e Meccatronica Trasporti e Logistica Chimica Materiali e Biotecnologie Con relative aule e laboratori Antiche Officine (in corso di ristrutturazione). Plesso N 4 Convitto Montani annesso all Istituto - Corso Marconi, 35. Plesso N 5 Palestra - via Salvo D Acquisto. Plesso N 6 Sede Staccata di Montegiorgio (FM) Specializzazione: Agraria, Agroalimentare e Agroindustria Azienda agraria: 236 ettari di terreni a Fermo e comuni adiacenti. L Istituto Tecnico Industriale Statale G. e M. Montani ha eliminato completamente al suo interno le barriere architettoniche, installando ampi scivoli, come previsto dalla normativa vigente. Inoltre all interno dell Istituto sono in funzione alcuni ascensori utilizzati prevalentemente da alunni portatori di handicap. L Istituto dispone di ampi parcheggi adiacenti agli edifici. Piano dell Offerta Formativa - 10

12 Territorio e bacino d utenza La città di Fermo Con i suoi abitanti, Fermo è uno dei centri più importanti delle Marche. Arroccata sul colle Sabulo, immersa nelle dolci colline marchigiane, a 320 metri di altitudine, la città si presenta con un profilo maestoso ed impenetrabile al visitatore che viene dal mare, ma basta addentrarsi nei vicoli del centro per scoprirne il vero volto, benevolo e familiare. Attraverso cerchi e gironi tipicamente medievali, si giunge alla sommità del colle, il Girfalco, dove si erge maestoso il Duomo, dalla splendida facciata romanico-gotica. Fermo è città nobile e di antichissime origini, ricca d arte e di cultura, oggi anche importante centro industriale ed apprezzabile stazione balneare. Oltre venti secoli di storia sono racchiusi fra le mura millenarie della Città; basta avventurarsi nelle vie e nei vicoli, che si arrampicano lungo la collina, per accorgersi che tutta la città è un unico complesso architettonico: una sorta di galleria che svela pian piano la sua magia. La stupenda Piazza del Popolo, luogo d incontro cittadino e punto nevralgico della città, è contornata da due file di portici che terminano a ridosso del Palazzo dei Priori, dalla facciata caratterizzata dalla presenza della doppia scala sormontata dalla statua bronzea di Sisto V, opera del Sansovino. Il Palazzo dei Priori custodisce la Pinacoteca e il Museo Archeologico Piceno in cui sono esposte opere che vanno dall epoca medievale sino al XIX secolo, tra cui l Adorazione dei pastori del fiammingo Peter Paul Rubens. Attigua al Palazzo dei Priori, ha sede la Biblioteca Comunale, la più ricca delle Marche, fra le prime dieci d Italia. L antica sede della Biblioteca è la Sala del Mappamondo. La sala è così denominata per la presenza di un grande globo opera del cartografo veneziano Silvestro Amanzio Moroncelli. A pochi passi dalla piazza si possono visitare le Cisterne Epuratorie Romane, uno stupendo complesso architettonico composto di 30 grandi sale collegate tra loro e Piano dell Offerta Formativa - 11

13 disposte su due file parallele. E un monumento unico nel suo genere in Italia e perfettamente conservato, risalente al I secolo d.c. Passeggiando lungo il Corso si possono apprezzare alcuni fra i più importanti monumenti della Città, mentre risalendo per la via che conduce al Girfalco si trova il Teatro dell Aquila, uno dei maggiori teatri d Italia. Infine, uscendo dalla città, si incontra Villa Vitali, sede di Musei scientifici. Ma la visita a Fermo non termina qui, perché ogni strada, ogni palazzo, ogni vicolo e ogni cortile sono da scoprire e da ammirare e possono riservare piacevoli sorprese. A Fermo, importante centro di studio marchigiano, ci sono quasi tutti gli ordini di scuole superiori. La città è anche sede universitaria con il corso di Laurea (triennale) Ingegneria Gestionale, indirizzi Organizzazione e Produzione, il corso di Laurea Magistrale Ingegneria Gestionale (biennale), le facoltà Beni Culturali e Scienze Infermieristiche. La provincia di Fermo La legge 11 giugno 2004 n. 147, entrata in vigore in data 1 luglio 2004, ha istituito, nell'ambito della Regione Marche, la Provincia di Fermo (FM), con capoluogo Fermo. Essa è divenuta operativa a tutti gli effetti con le prime elezioni provinciali di giugno I Comuni che costituiscono la circoscrizione territoriale della Provincia di Fermo sono quaranta. Il rilevante ruolo economico di Fermo è dovuto alla presenza di aziende di quasi tutti i comparti (industria - commercio - terziario), ma soprattutto ai numerosi calzaturifici che ne fanno il centro produttivo di tutto il comprensorio calzaturiero. L aumento della densità di popolazione, l urbanizzazione del territorio, il tipo di sviluppo hanno fatto di Fermo, nell ultimo ventennio, il punto di riferimento per la vita sociale e per il servizio scolastico di tutti i paesi limitrofi. Le peculiarità dell area fermana sono: omogeneità del tessuto economico e forte livello di interscambio tra 40 comuni della provincia fermana; particolare condizione geofisica dell area che polarizza i comuni intorno a Fermo; caratterizzazione del fermano come distretto industriale di piccola impresa che presenta, rispetto alla popolazione, uno di livelli più elevati concentrazione aziendale a livello nazionale; la provincia di Fermo si configura come uno dei distretti industriali di piccole e medie imprese più forti del Paese sia per la specializzazione nel comparto Piano dell Offerta Formativa - 12

14 calzaturiero e del cappello che per una concentrazione particolarmente elevata del numero di imprese, di base ed indotte, rispetto alla popolazione, costituendo di fatto una forte filiera produttiva ed un modello non replicabile. Il Montani e il territorio L ITIS Montani, con le sue cinque specializzazioni, ha avuto ed ha un ruolo fondamentale nel tessuto produttivo e sociale del territorio; i continui contatti con gli Enti Pubblici, con la Confindustria e con numerose Aziende del territorio (molte fondate da ex-allievi), hanno permesso l arricchimento ed il costante rinnovamento della didattica della scuola. Oggi, per il Riordino degli Istituti Tecnici Industriali e a partire dalle classi prime, l ITIS Montani è costituito da quattro indirizzi con dieci articolazioni. Gli altri indirizzi sono stati richiesti dopo una analisi delle esigenze del territorio. Il bacino d utenza dell Istituto comprende, oltre alla provincia di Fermo, alcuni comuni delle province di Teramo, Ascoli Piceno e Macerata ed in qualche caso, di altre Regioni. Piano dell Offerta Formativa - 13

15 Offerta Formativa Finalità del Piano dell'offerta Formativa Il percorso educativo quinquennale, cui concorrono le diverse aree disciplinari, prevede per l allievo una formazione sia di natura culturale che di natura tecnologica; è l unione armonica dei due aspetti a far sì che il giovane possa inserirsi nella realtà produttiva fornito di conoscenze e abilità tecniche, ma anche e soprattutto capace di pensare criticamente e di far valere la propria personalità e i propri progetti. Pertanto si ritiene che la finalità umana e culturale fondamentale da perseguire sia che il giovane giunga a porsi di fronte alla realtà con precisi strumenti di conoscenza, con capacità di rielaborazione dei dati e critiche, nonché con la capacità di operare scelte consapevoli. Saranno i medesimi strumenti critici a permettergli di conoscere se stesso, le proprie attitudini e le proprie vocazioni in modo da sapersi autoorientare, inserendosi in maniera armonica e personale nella società e nel mondo produttivo. In relazione alla formazione specificamente professionale si osserva che il Montani svolge il servizio educativo in una realtà in rapida evoluzione sia sul piano sociale che tecnologico. Inoltre, provenendo gli allievi dalle province di Fermo, Ascoli Piceno, Macerata, Teramo, ma anche, sebbene in percentuale minore, da tutto il territorio nazionale, è necessario che l Offerta Formativa non sia strettamente legata a uno specifico territorio, ma sia calibrata su buone conoscenze dei contenuti e delle tecnologie. Obiettivi del Piano dell'offerta Formativa Si pongono due obiettivi fondamentali: a) solida acquisizione di abilità tecnologiche accompagnata dalla conoscenza delle ragioni scientifiche e culturali e dalla consapevolezza critica di questi strumenti b) acquisizione di capacità progettuali autonome. Da quanto detto deriva che il complessivo lavoro didattico è diretto verso il fine dell apprendimento e della formazione, e che l insegnamento non è il fine, bensì il mezzo per raggiungere una finalità più ampia e complessiva. Piano dell Offerta Formativa - 14

16 GENERALITA DEL NUOVO PERCORSO DI STUDI ( RIORDINO DEGLI ISTITUTI TECNICI) Strumenti organizzativi e metodologici I percorsi degli istituti tecnici sono caratterizzati da spazi crescenti di flessibilità, dal primo biennio al quinto anno, funzionali agli indirizzi, per corrispondere alle esigenze poste dall innovazione tecnologica e dai fabbisogni espressi dal mondo del lavoro e delle professioni, nonché alle vocazioni del territorio. A questo fine, gli istituti tecnici organizzano specifiche attività formative nell ambito della loro autonomia didattica, organizzativa e di ricerca e sviluppo in costante raccordo con i sistemi produttivi del territorio. Gli aspetti tecnologici e tecnici sono presenti fin dal primo biennio ove, attraverso l apprendimento dei saperi-chiave, acquisiti soprattutto attraverso l attività di laboratorio, esplicano una funzione orientativa. Nel secondo biennio, le discipline di indirizzo assumono connotazioni specifiche in una dimensione politecnica, con l obiettivo di far raggiungere agli studenti, nel quinto anno, una adeguata competenza professionale di settore, idonea anche per la prosecuzione degli studi a livello terziario con particolare riferimento all esercizio delle professioni tecniche. Il secondo biennio e il quinto anno costituiscono, quindi, un percorso unitario per accompagnare e sostenere le scelte dello studente nella costruzione progressiva del suo progetto di vita, di studio e di lavoro. Le metodologie sono finalizzate a valorizzare il metodo scientifico e il pensiero operativo; analizzare e risolvere problemi; educare al lavoro cooperativo per progetti; orientare a gestire processi in contesti organizzati. Le metodologie educano, inoltre, all uso di modelli di simulazione e di linguaggi specifici, strumenti essenziali per far acquisire agli studenti i risultati di apprendimento attesi a conclusione del quinquennio. Tali metodologie richiedono un sistematico ricorso alla didattica di laboratorio, in modo rispondente agli obiettivi, ai contenuti dell apprendimento e alle esigenze degli studenti, per consentire loro di cogliere concretamente l interdipendenza tra scienza, tecnologia e dimensione operativa della conoscenza. Gli stage, i tirocini e l alternanza scuola/lavoro sono strumenti didattici fondamentali per far conseguire agli studenti i risultati di apprendimento attesi e attivare un proficuo collegamento con il mondo del lavoro e delle professioni, compreso il volontariato ed il privato sociale. Piano dell Offerta Formativa - 15

17 Profilo culturale e risultati di apprendimento del settore tecnologico Il profilo del settore tecnologico si caratterizza per la cultura tecnico-scientifica e tecnologica in ambiti ove interviene permanentemente l innovazione dei processi, dei prodotti e dei servizi, delle metodologie di progettazione e di organizzazione. Gli studenti, a conclusione del percorso quinquennale di studi, in linea con le caratteristiche generali della figura del tecnico, dovranno essere in grado di: individuare le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le conseguenti modificazioni intervenute, nel corso della storia, nei settori di riferimento e nei diversi contesti, locali e globali; orientarsi nelle dinamiche dello sviluppo scientifico e tecnologico, anche con l utilizzo di appropriate tecniche di indagine; utilizzare le tecnologie specifiche dei vari indirizzi; orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento, con particolare attenzione alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro e alla tutela dell ambiente e de territorio; intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dalla ideazione alla realizzazione del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo; riconoscere e applicare i principi dell organizzazione, della gestione e del controllo dei diversi processi produttivi; essere in grado di documentare e comunicare adeguatamente, e in modo semplice anche in lingua straniera, gli aspetti tecnici, organizzativi ed economici del proprio lavoro; analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e al cambiamento delle condizioni di vita; riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali dell innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali; riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa. Area di istruzione generale A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato dovrà conseguire i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. Valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani. Piano dell Offerta Formativa - 16

18 Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici. Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro. Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell apprendimento permanente. Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo. Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione. Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete. Padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un altra lingua comunitaria per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER). Riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell espressività corporea e l importanza che riveste la pratica dell attività motorio-sportiva per il benessere individuale e collettivo. Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative. Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni. Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati. Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare. Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell ambiente e del territorio. Utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e dei servizi. Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento. Piano dell Offerta Formativa - 17

19 Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti. Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali. Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento. L azione educativa Il percorso di studi dovrà anche promuovere una azione educativa che tenderà alla formazione di persone disponibili: all ascolto e al dialogo; ad uno studio efficace; a collaborare e lavorare con gli altri; a conoscere, capire, rispettare gli altri e le diversità; ad affrontare le situazioni problematiche; a stabilire un corretto rapporto con le istituzioni, a partire da quella scolastica, con la consapevolezza dei propri diritti e doveri; a rispettare l ambiente in cui si vive e si lavora. Agli studenti si chiederà, quindi, di: rispettare il Regolamento di Istituto; rispettare gli orari; curare il materiale, gli strumenti di lavoro e saperli riordinare; salutare rispettosamente chiunque entri in classe; non schiamazzare nei locali della scuola; usare un linguaggio corretto e rispettoso; non assumere atteggiamenti che possono ledere la propria e l altrui salute; rispettare le scadenze nella consegna degli elaborati; assumersi le proprie responsabilità e mantenere un atteggiamento di rifiuto di ogni forma di disonestà. Piano dell Offerta Formativa - 18

20 Percorsi formativi Quest anno scolastico è il secondo di un periodo di transizione dal vecchio al nuovo ordinamento, dovuto al Riordino degli Istituti Tecnici Industriali, anno in cui questo istituto offre la scelta fra sei diversi indirizzi. Meccanica, Meccatronica ed Energia Il Diplomato in Meccanica, Meccatronica ed Energia: - ha competenze specifiche nel campo dei materiali, nella loro scelta, nei loro trattamenti e lavorazioni; inoltre, ha competenze sulle macchine e sui dispositivi utilizzati nelle industrie manifatturiere, agrarie, dei trasporti e dei servizi nei diversi contesti economici. - Nelle attività produttive d interesse, egli collabora nella progettazione, costruzione e collaudo dei dispositivi e dei prodotti, nella realizzazione dei relativi processi produttivi; interviene nella manutenzione ordinaria e nell esercizio di sistemi meccanici ed elettromeccanici complessi; è in grado di dimensionare, installare e gestire semplici impianti industriali. È in grado di: - integrare le conoscenze di meccanica, di elettrotecnica, elettronica e dei sistemi informatici dedicati con le nozioni di base di fisica e chimica, economia e organizzazione; interviene nell automazione industriale e nel controllo e conduzione dei processi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all innovazione, all adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese, per il miglioramento della qualità ed economicità dei prodotti; elabora cicli di lavorazione, analizzandone e valutandone i costi; - intervenire, relativamente alle tipologie di produzione, nei processi di conversione, gestione ed utilizzo dell energia e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico nel rispetto delle normative sulla tutela dell ambiente; - agire autonomamente, nell ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale; - pianificare la produzione e la certificazione degli apparati progettati, documentando il lavoro svolto, valutando i risultati conseguiti, redigendo istruzioni tecniche e manuali d uso. Nell indirizzo sono previste le articolazioni Meccanica e meccatronica ed Energia, nelle quali il profilo viene orientato e declinato. Nell articolazione Meccanica e meccatronica sono approfondite, nei diversi contesti produttivi, le tematiche generali connesse alla progettazione, realizzazione e gestione di apparati e sistemi e alla relativa organizzazione del lavoro. Nell articolazione Energia sono approfondite, in particolare, le specifiche problematiche collegate alla conversione e utilizzazione dell energia, ai relativi sistemi tecnici e alle normative per la sicurezza e la tutela dell ambiente. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell indirizzo Meccanica, Meccatronica ed Energia consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. Piano dell Offerta Formativa - 19

21 1 Individuare le proprietà dei materiali in relazione all impiego, ai processi produttivi e ai trattamenti. 2 Misurare, elaborare e valutare grandezze e caratteristiche tecniche con opportuna strumentazione. 3 Organizzare il processo produttivo contribuendo a definire le modalità di realizzazione, di controllo e collaudo del prodotto. 4 Documentare e seguire i processi di industrializzazione. 5 Progettare strutture, apparati e sistemi, applicando anche modelli matematici, e analizzarne le risposte alle sollecitazioni meccaniche, termiche, elettriche e di altra natura. 6 Progettare, assemblare, collaudare e predisporre la manutenzione di componenti, di macchine e di sistemi termotecnici di varia natura. 7 Organizzare e gestire processi di manutenzione per i principali apparati dei sistemi di trasporto, nel rispetto delle relative procedure. 8 Definire, classificare e programmare sistemi di automazione integrata e robotica applicata ai processi produttivi. 9 Gestire ed innovare processi correlati a funzioni aziendali Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali della qualità e della sicurezza. In relazione alle articolazioni: Meccanica e meccatronica ed Energia, le competenze di cui sopra sono differentemente sviluppate e opportunamente integrate in coerenza con la peculiarità del percorso di riferimento. Trasporti e Logistica Il Diplomato in Trasporti e Logistica : - ha competenze tecniche specifiche e metodi di lavoro funzionali allo svolgimento delle attività inerenti la progettazione, la realizzazione, il mantenimento in efficienza dei mezzi e degli impianti relativi, nonché l organizzazione di servizi logistici; - opera nell ambito dell area Logistica, nel campo delle infrastrutture, delle modalità di gestione del traffico e relativa assistenza, delle procedure di spostamento e trasporto, della conduzione del mezzo in rapporto alla tipologia d interesse, della gestione dell impresa di trasporti e della logistica nelle sue diverse componenti: corrieri, vettori, operatori di nodo e intermediari logistici; - possiede una cultura sistemica ed è in grado di attivarsi in ciascuno dei segmenti operativi del settore in cui è orientato e di quelli collaterali. E in grado di: - integrare le conoscenze fondamentali relative alle tipologie, strutture e componenti dei mezzi, allo scopo di garantire il mantenimento delle condizioni di esercizio richieste dalle norme vigenti in materia di trasporto; - intervenire autonomamente nel controllo, nelle regolazioni e riparazioni dei sistemi di bordo; - collaborare nella pianificazione e nell organizzazione dei servizi; - applicare le tecnologie per l ammodernamento dei processi produttivi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all innovazione e all adeguamento tecnologico e organizzativo dell impresa; Piano dell Offerta Formativa - 20

22 - agire, relativamente alle tipologie di intervento, nell applicazione delle normative nazionali, comunitarie ed internazionali per la sicurezza dei mezzi, del trasporto delle merci, dei servizi e del lavoro; - collaborare nella valutazione di impatto ambientale, nella salvaguardia dell ambiente e nell utilizzazione razionale dell energia. Nell indirizzo sono previste le articolazioni Costruzione del mezzo, Conduzione del mezzo e Logistica, nelle quali il profilo viene orientato e declinato. L articolazione Costruzione del mezzo riguarda la costruzione e la manutenzione del mezzo: aereo, navale e terrestre e l acquisizione delle professionalità nel campo delle certificazioni d'idoneità all impiego dei mezzi medesimi. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell articolazione consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. 1 Identificare, descrivere e comparare tipologie e funzioni dei vari mezzi e sistemi di trasporto. 2 Gestire il funzionamento di uno specifico mezzo di trasporto e intervenire nelle fasi di progettazione, costruzione e manutenzione dei suoi diversi componenti. 3 Mantenere in efficienza il mezzo di trasporto e gli impianti relativi. 4 Gestire e mantenere in efficienza i sistemi, gli strumenti e le attrezzature per il carico e lo scarico dei passeggeri e delle merci, anche in situazioni di emergenza. 5 Gestire la riparazione dei diversi apparati del mezzo pianificandone il controllo e la regolazione. 6 Valutare l impatto ambientale per un corretto uso delle risorse e delle tecnologie. 7 Gestire le attività affidate seguendo le procedure del sistema qualità, nel rispetto delle normative di sicurezza. L articolazione Conduzione del mezzo riguarda l approfondimento delle problematiche relative alla conduzione ed all esercizio del mezzo di trasporto: aereo, marittimo e terrestre. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell articolazione consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. 1 Identificare, descrivere e comparare le tipologie e funzioni dei vari mezzi e sistemi di trasporto. 2 Controllare e gestire il funzionamento dei diversi componenti di uno specifico mezzo di trasporto e intervenire in fase di programmazione della manutenzione. 3 Interagire con i sistemi di assistenza, sorveglianza e monitoraggio del traffico e relative comunicazioni nei vari tipi di trasporto. 4 Gestire in modo appropriato gli spazi a bordo e organizzare i servizi di carico e scarico, di sistemazione delle merci e dei passeggeri. 5 Gestire l attività di trasporto tenendo conto delle interazioni con l ambiente esterno (fisico e delle condizioni meteorologiche) in cui viene espletata. 6 Organizzare il trasporto in relazione alle motivazioni del viaggio ed alla sicurezza degli spostamenti. 7 Cooperare nelle attività di piattaforma per la gestione delle merci, dei servizi tecnici e dei flussi passeggeri in partenza ed in arrivo. 8 Operare nel sistema qualità nel rispetto delle normative sulla sicurezza. L articolazione Logistica riguarda l approfondimento delle problematiche relative alla gestione, al controllo degli aspetti organizzativi del trasporto: aereo, marittimo e terrestre, anche al fine di valorizzare l acquisizione di idonee professionalità nell interrelazione fra le diverse componenti. Piano dell Offerta Formativa - 21

23 A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell articolazione consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. 1 Gestire tipologie e funzioni dei vari mezzi e sistemi di trasporto. 2 Gestire il funzionamento dei vari insiemi di uno specifico mezzo di trasporto. 3 Utilizzare i sistemi di assistenza, monitoraggio e comunicazione nei vari tipi di trasporto. 4 Gestire in modo appropriato gli spazi a bordo e organizzare i servizi di carico e scarico, di sistemazione delle merci e dei passeggeri. 5 Gestire l attività di trasporto tenendo conto delle interazioni con l ambiente esterno (fisico e delle condizioni meteorologiche) in cui viene espletata. 6 Organizzare la spedizione in rapporto alle motivazioni del viaggio ed alla sicurezza degli spostamenti. 7 Sovrintendere ai servizi di piattaforma per la gestione delle merci e dei flussi passeggeri in partenza ed in arrivo. 8 Operare nel sistema qualità nel rispetto delle normative di sicurezza. Elettronica ed Elettrotecnica Il Diplomato in Elettronica ed Elettrotecnica : - ha competenze specifiche nel campo dei materiali e delle tecnologie costruttive dei sistemi elettrici, elettronici e delle macchine elettriche, della generazione, elaborazione e trasmissione dei segnali elettrici ed elettronici, dei sistemi per la generazione, conversione e trasporto dell energia elettrica e dei relativi impianti di distribuzione; - nei contesti produttivi d interesse, collabora nella progettazione, costruzione e collaudo di sistemi elettrici ed elettronici, di impianti elettrici e sistemi di automazione. È grado di: - operare nell organizzazione dei servizi e nell esercizio di sistemi elettrici ed elettronici complessi; - sviluppare e utilizzare sistemi di acquisizione dati, dispositivi, circuiti, apparecchi e apparati elettronici; - utilizzare le tecniche di controllo e interfaccia mediante software dedicato; - integrare conoscenze di elettrotecnica, di elettronica e di informatica per intervenire nell automazione industriale e nel controllo dei processi produttivi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all innovazione e all adeguamento tecnologico delle imprese relativamente alle tipologie di produzione; - intervenire nei processi di conversione dell energia elettrica, anche di fonti alternative, e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico e adeguare gli impianti e i dispositivi alle normative sulla sicurezza; - nell ambito delle normative vigenti, collaborare al mantenimento della sicurezza sul lavoro e nella tutela ambientale, contribuendo al miglioramento della qualità dei prodotti e dell organizzazione produttiva delle aziende. Nell indirizzo sono previste le articolazioni Elettronica, Elettrotecnica e Automazione, nelle quali il profilo viene orientato e declinato. In particolare, sempre con riferimento a specifici settori di impiego e nel rispetto delle relative normative tecniche, viene approfondita nell articolazione Elettronica Piano dell Offerta Formativa - 22

24 la progettazione, realizzazione e gestione di sistemi e circuiti elettronici; nell articolazione Elettrotecnica la progettazione, realizzazione e gestione di impianti elettrici civili e industriali e, nell articolazione Automazione, la progettazione, realizzazione e gestione di sistemi di controllo. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. 1 Applicare nello studio e nella progettazione di impianti e di apparecchiature elettriche ed elettroniche i procedimenti dell elettrotecnica e dell elettronica. 2 Utilizzare la strumentazione di laboratorio e di settore e applicare i metodi di misura per effettuare verifiche, controlli e collaudi. 3 Analizzare tipologie e caratteristiche tecniche delle macchine elettriche e delle apparecchiature elettroniche, con riferimento ai criteri di scelta per la loro utilizzazione e interfacciamento. 4 Gestire progetti. 5 Gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali. 6 Utilizzare linguaggi di programmazione, di diversi livelli, riferiti ad ambiti specifici di applicazione. 7 Analizzare il funzionamento, progettare e implementare sistemi automatici. In relazione alle articolazioni: Elettronica, Elettrotecnica ed Automazione, le competenze di cui sopra sono differentemente sviluppate e opportunamente integrate in coerenza con la peculiarità del percorso di riferimento, indirizzo del primo biennio, si riferiscono all insegnamento che caratterizza, per il maggior numero di ore, il successivo triennio. Informatica e Telecomunicazioni Il Diplomato in Informatica e Telecomunicazioni : - ha competenze specifiche nel campo dei sistemi informatici, dell elaborazione dell informazione, delle applicazioni e tecnologie Web, delle reti e degli apparati di comunicazione; - ha competenze e conoscenze che, a seconda delle diverse articolazioni, si rivolgono all analisi, progettazione, installazione e gestione di sistemi informatici, basi di dati, reti di sistemi di elaborazione, sistemi multimediali e apparati di trasmissione e ricezione dei segnali; - ha competenze orientate alla gestione del ciclo di vita delle applicazioni che possono rivolgersi al software: gestionale orientato ai servizi per i sistemi dedicati incorporati ; - collabora nella gestione di progetti, operando nel quadro di normative nazionali e internazionali, concernenti la sicurezza in tutte le sue accezioni e la protezione delle informazioni ( privacy ). È in grado di: - collaborare, nell ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale e di intervenire nel miglioramento della qualità dei prodotti e nell organizzazione produttiva delle imprese; - collaborare alla pianificazione delle attività di produzione dei sistemi, dove applica capacità di comunicare e interagire efficacemente, sia nella forma scritta che orale; Piano dell Offerta Formativa - 23

25 - esercitare, in contesti di lavoro caratterizzati prevalentemente da una gestione in team, un approccio razionale, concettuale e analitico, orientato al raggiungimento dell obiettivo, nell analisi e nella realizzazione delle soluzioni; - utilizzare a livello avanzato la lingua inglese per interloquire in un ambito professionale caratterizzato da forte internazionalizzazione; - definire specifiche tecniche, utilizzare e redigere manuali d uso. Nell indirizzo sono previste le articolazioni Informatica e Telecomunicazioni, nelle quali il profilo viene orientato e declinato. In particolare, con riferimento a specifici settori di impiego e nel rispetto delle relative normative tecniche, viene approfondita nell articolazione Informatica l analisi, la comparazione e la progettazione di dispositivi e strumenti informatici e lo sviluppo delle applicazioni informatiche. Nell articolazione Telecomunicazioni, viene approfondita l analisi, la comparazione, la progettazione, installazione e gestione di dispositivi e strumenti elettronici e sistemi di telecomunicazione, lo sviluppo di applicazioni informatiche per reti locali e servizi a distanza. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell indirizzo Informatica e Telecomunicazioni consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. 1 Scegliere dispositivi e strumenti in base alle loro caratteristiche funzionali. 2 Descrivere e comparare il funzionamento di dispositivi e strumenti elettronici e di telecomunicazione. 3 Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione della qualità e della sicurezza. 4 Gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali. 5 Configurare, installare e gestire sistemi di elaborazione dati e reti. 6 Sviluppare applicazioni informatiche per reti locali o servizi a distanza. In relazione alle articolazioni Informatica e Telecomunicazioni, le competenze di cui sopra sono differentemente sviluppate e opportunamente integrate in coerenza con la peculiarità del percorso di riferimento. Chimica, Materiali e Biotecnologie Il Diplomato in Chimica, Materiali e Biotecnologie : - ha competenze specifiche nel campo dei materiali, delle analisi strumentali chimico-biologiche, nei processi di produzione, in relazione alle esigenze delle realtà territoriali, negli ambiti chimico, merceologico, biologico, farmaceutico, tintorio e conciario; - ha competenze nel settore della prevenzione e della gestione di situazioni a rischio ambientale e sanitario. È in grado di: - collaborare, nei contesti produttivi d interesse, nella gestione e nel controllo dei processi, nella gestione e manutenzione di impianti chimici, tecnologici e biotecnologici, partecipando alla risoluzione delle problematiche relative agli stessi; ha competenze per l analisi e il controllo dei reflui, nel rispetto delle normative per la tutela ambientale; - integrare competenze di chimica, di biologia e microbiologia, di impianti e di processi chimici e biotecnologici, di organizzazione e automazione industriale, per Piano dell Offerta Formativa - 24

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