CATALOGO "FRUTTA ANTICA" - OASI GALBUSERA BIANCA

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1 Albicocco CATALOGO "FRUTTA ANTICA" - OASI GALBUSERA BIANCA VARIETA' DESCRI RACCOLTA CARATTERISTICHE BIRICOCCOLO Abricot noir Abricot violet Albicocco del Papa Albicocco nero Cresommola sanguigna Magnaga o Mugnaga nera Pflaumenaprikose Pruna-cresommola Antico frutto, probabile ibrido naturale tra prugno mirabolano e albicocco. fine giugno luglio Descritto per la prima volta, col nome di Abricot noir, da Henry Louis Duhamel du Monceau su Traité des arbres fruitieres (1768). Poco tempo dopo compare, col nome di Abricot violet, nel catalogo di alberi da frutto (1775) commercializzati dal vivaio dei frati Certosini di Parigi. In Italia ne esistono varietà diverse fra loro, probabilmente originarie del bolognese e della zona vesuviana, regni storici dell'albicocco. Conosciuto sotto vari sinonimi, nel tempo, dal bolognese, si è diffuso in quasi tutta la pianura Padana, l Trentino e alla Toscana. La varietà in questione è originaria del bolognese. Frutto attraente, tondo, medio-piccolo, con l'aspetto di un albicocca glabra. Buccia liscia, sottile, appena pelosa, di un colore che sfuma dall'arancio-rosso al violaceo. Polpa di colore rosso-aranciato, dolce, acquosa, poco consistente, di sapore acidulo che ricorda l'albicocca con la fragranza di una susina. Albero rustico, di media vigoria, resistente al freddo, di buona e costante produttività. Epoca di fioritura è medio-precoce. Albicocco ERRANI ANTONIO Varietà recente ottenuta, da un semenzale di Reale d'imola, dall'istituto di Coltivazioni Arboree dell'università di Pisa. Frutto di pezzatura media (50 g. circa), di forma ovato-corta. Buccia arancio-chiaro sfumato di rosso dal lato del sole per il 50% della superficie. Polpa di colore arancio-carico, soda, dolce, succosa, aromatica, spicca. Buona resistenza alle manipolazioni e adatta al il consumo. Albicocco PAVIOT Antica cultivar francese. Fu ottenuta da Paviot, nel 1880, da un seme liberamente impollinato di Luiset, nel dipartimento della Rhone. Frutto grosso, ovoidale. Buccia giallo-arancio, con zone verde chiaro e sovracolore rosso carmino. Polpa gialla, fine, fondente, succosa, zuccherina e profumatissima. E' tra le migliori varietà tardive. Albicocco REALE D'IMOLA Mandorlona Antica varietà tipica dell'emilia-romagna, ma storicamente presente anche in altre regioni italiane. Secondo alcuni autori deriverebbe da un semenzale di Luiset. Frutto da medio a medio-grosso (65 g. circa), di forma ovale-allungata, asimmetrico. Buccia di color giallo-arancio con zone verde chiaro, leggermente sfumata di rosso. Polpa arancio-giallastra, di media consistenza, fine, liquescente, profumata, gustosa, aromatica, spicca a piena maturazione. dalla terza decade di giugno Albero di media vigoria e di produttività elevata e costante. Buona resistenza al gelo e alla monilia. La produttività è molto dipendente dalle zone di coltivazione. L'epoca di fioritura è precoce. scalare da metà luglio Albero da mediamente vigoroso a vigoroso. E' autoincopatibile e necessita di impollinatori. Mediamente sensibile alla monilia. L'epoca di fioritura è tardiva. verso metà luglio Varietà molto fertile e vigorosa, a portamento eretto, di elevata produttiva al Nord ma incostante e media al Centro-Sud. Scarsamente sensibile alla monilia. L'epoca di fioritura è tardiva. E' un tipico esempio di ecotipo varietale adatto alla coltivazione solo nella zona di origine. Albicocco TENTORIO Varietà proveniente da un vecchio albicocco di circa 80 anni, individuato nel comune di Valgreghentino (Lecco). Si stima che la pianta madre debba avere circa anni. Frutto di pezzatura media, talvolta medio-grossa, tondeggiante, leggermente allungato. Buccia poco pelosa, color giallo-paglierino, sfumata di rosso-carmino dal lato del sole Polpa abbastanza soda, dolce, gustosa, intesamente profumata di pesca, con nocciolo anch'esso simile a quello di una pesca giugno Albero vigoroso. Amelanchier AMELANCHIER canadensis Originario del Maine e Jowa (Stati Uniti) e del sud del Canada. Produce piccoli frutti della grossezza di una bacca di biancospino Buccia color rosso scuro. Polpa di sapore dolce e gradevolissimo. Viene anche coltivata come sostituto dei mirtilli nelle località con terreno non acido. Perfetto per macedonie di frutti di bosco. giugno Arbusto di 2-3 metri di altezza e di diametro, pollonifero. I fiori, di colore bianco puro, stellati, compaiono numerosi in aprile. Le foglie, lanose in entrambi i lati, in autunno assumono tinte delicate rosse e gialle. E', in genere utilizzato come pianta ornamentale. Azzeruolo Azzeruolo AZZERUOLO BIANCO Moscatello AZZERUOLO ROSSO Azzeruolo d'italia o di Romagna Originario dell'asia Minore e dell'africa Settentrionale e coltivato, nel passato, soprattutto nel centrosud Italia. I fiori, riuniti in corimbi, sono bianchi; le foglie sono simili a quelle del biancospino, a cui tutti gli azzeruoli sono affini. I frutti sono piccoli pomi piatti e costoluti. La buccia è biancastra e la polpa è dolce-acidula. Ottimi per marmellate e molto ricercati dagli uccelli Simile al precedente era, un tempo, presente soprattutto nel nord Italia settentrionale. Le foglie sono sono simili a quelle del biancospino. I frutti sono un pò più piccoli del bianco, tondeggianti e un pò allungati; la buccia è rossa, di sapore dolce, un pò acidulo, particolare. Come il precedente è ottimo soprattutto per marmellate ed è molto oricercati dagli uccelli. Ciliegio BIANCA DI MONTE Varietà proveninete dalla località Monte, comune di Rovagnate (Lecco). Frutto di colore biancastro inizio da metà Albero rustico e molto ornamentale. Albero rustico e molto ornamentale. Pagina 1 di 29

2 VARIETA' DESCRI RACCOLTA CARATTERISTICHE Ciliegio CORNIOLA Antica varietà romagnola tipica della zona di Sant'Arcangelo. inizio luglio Albero vigoroso, a portamento assurgente. Frutto medio-grosso, a forma di cuore. Polpa scurissima, soda, croccante, abbastanza dolce, non molto succosa. Ciliegio DUR DELL'ANELLA Originaria delle colline bolognesi. Frutto grosso. Buccia rosso-vivo. Polpa rosso-rosa, croccante, sugosa, gustosa e saporita. Ciliegio MAGGENGA LOMBARDA Vecchia ed eccellente varietà locale in quella fascia di territorio che va dalla Brianza Lecchese alla Bergamasca, ancora presente sporadicamente nei vecchi frutteti familiari. Il frutto è medio grosso, di un bel color rosso che tende a scurirsi verso la maturazione. Precocissima, comincia a maturare verso il maggio e se lasciata sulla pianta, continua a maturare fine maggio, inizio di giugno, diventando più scura, quasi nera, più grossa e ancor più buona giugno Albero di media vigoria. Sensibile alla monilia. verso metà maggio Albero molto vigoroso, rustico. Data la sua precocità non è attaccata dalla mosca delle ciliegie. Ciliegio MARASCA DEL PIEMONTE Origine Piemonte. Frutto piccolo. Buccia rossa. Polpa rossastra, acidula. Ciliegio PROGESSIFLORO Antica e curiosa varietà di ciliegio acido caratteristico per la sua rifiorenza continua. Uno dei primi a descriverla e raffigurararla su tavola fu Henry Duhamel du Monceau su Traité des arbres fruitiers (1768), Successivamente anche Giorgio Gallesio la tratta nel I volume della sua Pomona Italiana (1817). Pochi anni dopo compare su Annale de Pomologie belge et étrangère ( ). Il frutto è di sapore mediocre e il suo valore è prevalentemente ornamentale poichè, a, sono presenti contemporaneamente sulla pianta frutti maturi, frutti acerbi e fiori; tutti pendenti da un lungo ed elegante picciolo. da inizio luglio Albero poco vigoroso, a portamento cascante. Fico BRIANZOLO Passet Passin Passo Sciatel Antica varietà tipica del milanese e della Brianza. Giorgio Gallesio lo descrive e fa raffigurare in una bellissima tavola, sul I volume della sua Pomona Italiana (1817). Avendo, questa varietà, la tendenza ad appassire sulla pianta, un tempo si usova infilzarne i frutti su una branca di biancospino e lasciarli essiccare nel sottotetto delle case. In questo modo si potevano conservare Natale e oltre. Frutto piccolo, cucurbiforme. Buccia verde, fine, ma dura e consistente. Polpa rosso, consistente, delicata, color del vino a piena maturazione, dolce e mielosa, molto gustosa. Produce solo forniti. Una delle migliori varietà lombarde. Albero di media vigoria, molto produttivo. Fico BROGIOTTO BIANCO Brogiotto genovese Brogiotto gentile Genovese Monaco Antica varietà coltivata soprattutto sulla riviera ligure ove riesce a dare il meglio di se. La resa di questa varietà diminuisce man mano che ci si allontana dalla costa. Generalmente produce solo forniti piuttosto tardivi. Frutto medio-grosso, a forma di trottola, compresso alla corona, degradante verso il peduncolo, ma quasi privi di collo. Buccia sottile, verde-chiara con fenditure longitudinali bianche. Polpa color rosso-ambra, squisita se coltivato vicino al mare. da ai primi di Albero maestoso, anzi forse la più grande fra i fichi, molto produttivo e costante nella maturazione. Le foglie sono tri e pentalobate, qualche volta intere. Fico BROGIOTTO NERO Africano Barnisotto Bernissou, Bertino Brogiotto fiorentino Brosciotto Della marca Insieme al Dottato è sicuramente tra le varietà più antiche. Probabilmente coltivato dai romani che lo importarono dall'africa. Plinio il Vecchio lo descrive nella sua opera Historia naturalis col nome di Fico africano e, secondo la leggenda, fu la causa della guerra con Cartagine. Nel rinascimento fu la varietà più ritratta, soprattutto nelle nature morte. Generalmente produce solo forniti. Frutto medio-grosso, schiacciato, panciuto, a forma di trottola. Buccia violacea, con striature chiare a maturità. Polpa rosso-vivo, dolce, mielosa, gustosissima, eccellente. Adatto anche all'essiccazione. da metà Albero vigoroso, e produttivo. Le foglie sono tri e pentalobate, con lobi corti e ottusi. Fico DI TRE VOLTE Natalino Vecchia varieta d'origine sconosciuta proveniente dalla Toscana. Questo fico, nelle zone più favorevoli delle regioni del centro-sud, è una delle pochissime varietà che produce tre volte durante l'anno: fioroni, forniti e cimaruoli. Il fiorone è giallo, sferico-piriforme, di buona taglia ma prodotto in quantità ridotta; la polpa è rosata e di buon sapore. Il fornito, in compenso più abbondante, è medio-grosso, di forma sferico-appiattita; con buccia verdechiaro-giallina e polpa rosa, fine, delicata, ottima. I cimaruoli si raccolgono -. fioroni: fine maggio forniti: da fine luglio a fine cimaruoli: Albero esuberante. Foglia da intera a trilobata o pentalobata. Pagina 2 di 29

3 Fico DOTTATO Bianco Binello Binellone Buttada Dattarese Di Calabria Fico dalla Goccia Gentile Napoletano Ottato CATALOGO "FRUTTA ANTICA" - OASI GALBUSERA BIANCA VARIETA' DESCRI RACCOLTA CARATTERISTICHE Varietà antichissima, ancora oggi è probabilmente la varietà più diffusa in Italia. fiorone: luglio Il nome deriva probabilmente dal latino Optatus. fornito: dalla fine Il monaco vallombrosano Vitale Magazzini scrive su Coltivazione toscana (Venezia 1625)...i veri e agosto buoni fichi da seccare sono gli albi, i dottati i quali si dovrebbero seccare al sole e non in forno. Compare negli scritti di Pier Antonio Micheli ed è raffigurato, sia come fiorone che come fornito, nei quadri di Bartolomeo Bimbi. Entrambi operanti alla corte di Cosimo III de' Medici ( ). Sulla sua origine Giorgio Gallesio, nel I volume della sua opera Pomona Italiana (1817), si spinge molto indietro nel tempo...i Latini lo conoscevano sotto il nome di Ficus Carica (nome botanico della specie), e Plinio il Vecchio lo vanta come uno dei più proprj a seccare: egli dice che è stato portato da Sorìa da Lucio Vitellio nella sua Villa di Alba, quando era Legato in quella provincia, negli ultimi anni dell'imperatore Tiberio. I sinonimi Binello e Binellone sono dovuti alla caratteristica che ha questa varietà a produrre fichi gemelli uniti l'uno all'altro. Fiorone. Mai più grosso del fornito, generalmente caduco, nelle regioni settentrionali raramente riesce a matura Fornito. Di pezzatura medio-piccola, piriforme,. Buccia liscia, lucida, color verde-giallognolo. Polpa carnosa, delicata, mielosa, gustosa. Adatto anche per marmellate e all'essiccazione. Albero vigoroso e di elevata produttività. Le foglie sono per lo più trilobate, con lobi poco pronunciati che sovente le rendono quasi intere. Fico FICO DALL'OSSO Fico Fetifero Vecchia e curiosa varietà (1817) originaria della zona pedemontana di Barge e Saluzzo, nel Cuneese (Piemonte). La singolarità di questo fico è quella di dare frutti di due tipi: gli uni sono semplici, campaniformi, coperti di una buccia verde-violacea; gli altri sono divisi in due, uno dei quali sembra uscire dalla bocca dell'altro, e aventi due colori diversi. Produce anche fioroni e anch'essi presentano lo stesso fenomeno. Fico FIOR Vecchia varietà (1800 ca.) di fico proveniente dalla Lunigiana. Fa parte di quella categoria di fichi (tipici nelle zone umide del nord) in cui la produzione privilegiata è quella dei fioroni, che avviene generalmente in luglio. Fiorone di pezzatura grossa, di forma ovoidale, tozza, schiacciato. Buccia verde pallido, diventa quasi biancastra a maturità. Polpa biancastra sfumata di rosso. Produce anche forniti ma non arrivano mai a maturare. luglio Fico GENOVESE Fioron Origine sconosciuta, probabilmente, visto il nome,di origine ligure. La pianta madre è un vecchio e maestoso fico rinvenuto in una cascina abbandonata sulle rive del Po, Oltre Pò pavese. Anticamente era conosciuto dall'alessandrino al bolognese, da cui si potrebbe dedurre, visto il nome, che sia arrivato in queste zone con gli scambi commerciali e culturali che avvenivano sulle antiche Vie del sale. Fiorone: Piuttosto grosso, decisamente allungato e sottile. Buccia verde tendente al giallognolo a maturità. Polpa giallo-rosata, pastosa, dolcissima. Fornito: Di taglia media, di forma ovale o leggermente conica. Buccia rosso-violacea, con lievi screpolature longitudinali, fittamente punteggiata di lenticelle chiare. fioroni: metà luglio forniti: Albero vigoroso, con getti lunghi e sottili. Fico LONGHETTO Della gotta Longhet Lunghet San Peder Fico LÜV Lupo Vecchia varietà (1814) dell'oltre Po Pavese. Frutto di pezzatura piccola. Buccia vellutata, di colore nero-violaceo. Polpa rossa, densa, piena di semini, saporita. Adatto all'essicazione. Antica varietà lombarda (1821), presente soprattutto nel comasco, nel milanese, nella Brianza lecchese e nella bergamasca. Un tempo questa varietà era molto apprezzata per la precocità e per l'abbondante produzione di fioroni e di forniti di ottima qualità, ricercatissimi sul mercato di Milano. Il fornito è piccolo, allungato, sottile. La buccia è verde. La polpa è rosso-rosata, dolce, mielosa, lievemente aromatica. Il fiorone è uguale al fornito d'aspetto e sapore, ma appena un pò più grosso e lungo. fiorone: prima metà di luglio fornito: dalla seconda metà di agosto Albero di vigoria medio-alta. Pagina 3 di 29

4 Fico Fico MADÖNA Della resta Fig dla Madöna Madonna MONACO Ammannato Batalone Bianco Buzzone Fico di Rimini Paradiso San Piero CATALOGO "FRUTTA ANTICA" - OASI GALBUSERA BIANCA VARIETA' DESCRI RACCOLTA CARATTERISTICHE Antica varietà lombarda più volte citata da Giorgio Gallesio ne inizio I giornali dei viaggi (1821). Un tempo comune soprattutto nella fascia pedemontana comprendente le province di Como, Lecco e Bergamo, ma presente anche nella zona di pianura sottostante l milanese. Frutto abbastanza grosso, un pò allungato, arrotondato all'attaccatura del picciolo. Buccia verde-chiaro, tendente al giallo a maturità. Polpa rossa, dolce, mielosa, aromatica, eccellente. Albero poco vigoroso. Foglie in genere pentalobate, con lobi molto pronunciati. Vecchia varietà probabilmente originaria della Lunigiana o della Liguria. fiorone: metà luglio Albero vigoroso. E' nel 1813 che Giorgio Gallesio, allora prefetto a Pontremoli, descrive il fico Monaco come una delle Foglie larghe con lobi appena accennati e ottusi. varietà più coltivate in Lunigiana. Pur essendo bifero questo fico era apprezzato soprattutto per il suo fiorone molto precoce. Fiorone piuttosto grosso, piriforme, ovale alla corona, allungato verso il collo. Buccia verdastra, a volte giallastra, molle, punteggiata di bianco. Polpa rosata, avvolta in una tunica violacea, fine, mielosa, delicata, lievemente caustica, prelibata. Produce anche forniti che pur essendo discreti sono meno buoni dei fioroni. Adatto anche all'essiccazione. Fico MUNGHEIN Monachino Moneghino Monichia Vecchia varietà probabilmente originaria dell'oltre Pò pavese e proveniente dal comune di Rovescala, zona di Casteggio. Frutto piccolo, schiacciato, fatto a cipolla. Buccia nerastra. Polpa rosso, mielosa, molto gradevole. Fico MUREL Varietà locale della Brianza lecchese ancora abbastanza presente sul territorio. Letteralmente Morello. Frutto medio, a forma di goccia. Buccia liscia, quasi lucida, nero-violacea, a volte con sfumature rosso-brune, abbastanza spessa, punteggiata di lenticelle chiare. Polpa rossa, mediamente mielosa, interamente dolce, poco aromatica, Fico NERUCCIOLO DELL'ELBA Varietà originaria dell'isola d'elba. Frutto piccolo, piriforme. Buccia Blu-violacea. Se non raccolto tende a raggrinzire sulla pianta, diventando veramente squisito. Non produce fioroni. Fico PANACHÉ Origine Sud della Francia. Bourjassotte panachée, Courgette rayée, Proveniente dalla riviera ligure di ponente. Figa turca, Fracazzano rigato, Jaspée, Frutto di media pezzatura, piriforme, con collo allungato. Maravilla, Pere Hilarion, Princessa, Rayonne, Buccia variamente striata di giallo-chiaro e verde. Striped tiger, Tiger, Variegato, Zigarella. Polpa rosso-scuro, carnosa, mielosa, molto dolce, di ottimo sapore. Produce solo forniti. da fine agosto Pianta poco vigorosa, a portamento cespuglioso, quasi selvatico. Adatta alla coltivazione in vaso Albero vigoroso (3-5 m.), molto ornamentale. Anche i giovani rami sono striati di giallo e verde. Le foglie sono tri e pentalobate Adatto alle zone calde; nelle zone più fredde i frutti tendono a non maturare e sono senza sapore. Fico PISSALUTTO Fico di riviera Panzarotto Pisano Stornese Varietà molto antica un tempo coltivata soprattutto in Liguria, ove era considerato uno dei migliori, ma da fine agosto anche in Sardegna e Corsica. Giorgio Gallesio, descrivendolo sul I volume della sua opera Pomona Italiana (1817), afferma che, secondo alcuni esperti che l'avevano preceduto, corrisponderebbe al Fico Laviano dei romani. E' conosciuta anche una variante frutto nero. Frutto medio-piccolo, tondo sotto, allungato verso il collo, simile ad una "zucchetta" di forma. Buccia sottile, verde-giallastra prima, tendente al giallo-canarino a maturità. Polpa color rosso-vinoso, grassa, mielosa, quasi deliquescente, ne troppo dolce ne caustica, di primo merito. Produce solo forniti. Adatto anche all'essiccazione. Albero di vigoria medio-alta. Le foglie piccole sono tri-pentalobate. Fico PORTOGHESE Buzzone nero Fico grosso Figue des Confiseurs Lampas Papale San Piero Antica varietà di probabile origine portoghese (visto il nome). Raffigurata, agli inizi del 1700, nei quadri di Bartolomeo Bimbi e segnata col nome di Lampas portoghese. Un tempo era un delle varietà più comuni in Toscana, ma si coltivava anche nel padovano, sui laghi di Lombardia e nel piacentino, sempre però nei luoghi caldi. Produce sia fioroni che forniti, ma i fioroni sono la produzione più pregiata. Il fiorone è grosso, piriforme, allungato, terminante in un collo lungo e sottile. La buccia è di un color verde-giallastro velato da una sfumatura rosso-violacea, con screpolature longitudinali. La polpa è rosa-vivo, molle, morbida, molto fine, piena di un miele fluidissimo. Il fornito è simile al fiorone ma più piccolo, meno allungato meno abbandante e più dolce. fiorone: inizio luglio fornito: fine agosto Albero mediamente vigoroso, produttivo. Foglie da intere a pentalobate, generalmente trilobate. Pagina 4 di 29

5 Fico REGINA Antica varietà originaria della zona di Roma. Giorgio Gallesio la descrive nel I volume della sua Pomona Italiana (1817)...Il Fico Regina è una varietà propria al territorio di Roma, e merita d'essere estesa a tutti i paesi ove prospera il Fico. Frutto grosso, oblungo, ovato alla corona, degradante verso il picciolo. Buccia verde-chiaro degradante verso il bianco, con velatura violacea. Polpa rossa, crassa, mielosa, delicata. Produce solo forniti. VARIETA' DESCRI RACCOLTA CARATTERISTICHE Albero vigoroso, e frondoso. Foglie pentalobate. Fico RIMES Antica varietà lombarda. Secondo Giorgio Gallesio (1821), tipica della Brianza, e del Milanese. E' forse il più grosso tra i fichi-forniti lombardi. Frutto di pezzatura piuttosto grossa (con tre fichi si riempie un piatto), schiacciato, panciuto. Buccia di colore nero-violaceo con lievi screpolature chiare longitudinali. Polpa rosso-rosea, dolce, mielosa, abbondante, eccellente (se non piove). Produce anche qualche fiorone che faticano a maturare e sono di sapore mediocre. dalla metà agosto Fico ROSSO LOMBARDO Vecchia varietà lombarda diffusa un tempo nella fascia premontana che va da Como a Brescia. Giorgio Gallesio, passando per la bergamasca (7 1821), lo cita come piuttosto comune negli orti del territorio. in quanto molto stimato dai contadini. Produce solo forniti. Il frutto è medio-piccolo, un pò compresso, a forma di fiasco. La buccia è di colore variabile dal rossastro al marrone. La polpa è rossa, mielosa, dolce, saporita, lievemente caustica. dall'ultima decade di agosto Albero vigoroso,a portamento aperto. Fico SALAM Vecchia varietà locale dell'oltre Po Pavese. Frutto lungo (da qui il nome). Buccia verdognola. Polpa rossa, dolce, polposa, fresca, ottima. Fico VERDINO Verdolino Varietà proveniente dallo spezzino, ma tipicamente toscana, e diffusa soprattutto nel Chianti. E' citata negli scritti di Pier Antonio Micheli ed è raffigurata, insieme ad altri 51 fichi, in un quadro, datato 1696, del pittore mediceo Bartolomeo Bimbi. E' sostanzialmente una varietà unifera, in quanto raramente porta anche fioroni. Frutto piccolo, piriforme. Buccia sottile, color verde vivo. Polpa color rosso-carico, dolce, un pò frizzante se non troppo maturo, di sapore eccellente e caratteristico quando inizia ad appassire sulla pianta. Adatto al consumo. primi di Albero vigoroso,a portamento aperto. Fico Fiorone. Mai più grosso del fornito, generalmente caduco, nelle regioni settentrionali raramente riesce a maturare. Fornito. Di pezzatura medio-piccola, piriforme,. Buccia liscia, lucida, color verde-giallognolo. Polpa carnosa, delicata, mielosa, gustosa. Adatto anche per marmellate e all'essiccazione. Melo Tardivo ABBONDANZA Belfort Pella La pianta madre fu individuata casualmente, nel 1896, nell'orto della parrocchia di San Pietro Capofiume (Bologna).Successivamente si è diffusa in Emilia e nel Veneto ove ha assunto il nome di Belfort E conosciuta anche in Grecia con il sinonimo di Pella. Frutto Medio, sferoidale, leggermente appiattito, talora asimmetrico. Buccia liscia, cerosa, di colore verde, sfumata-striata di rosso verso il sole. Polpa bianco-crema, soda, croccante, succosa, mediamente zuccherina, poco acida, profumata, di gusto gradevole. Adatta anche alla cottura. raccolta: dalla seconda decade di maturazione: da fine Di media vigoria, elevata produttività e rapida mesa a frutto.e resistente all'oidio e alla siccità mentre è suscettibili alla ticchiolatura. Adatto alle zone di montagna, cresce bene anche in pianura. E spesso è usato come buon impollinatore delle varietà più diffuse. L'epoca di fioritura è precoce. Impollinatori: Annurca, Astrakan Rosso, Black Ben Davis, Commercio, Durello, Imperatore. febbraio Melo Tardivo ANTONOVKA Belfiore di Ronzone Possarts Naliva. Origine Russia. Probabile semenzale rinvenuto nella zona di Kursk. Tipica mela russa, fu descritta per la prima volta nel Coltivata in buona parte dell ex URSS, ove è anche usata come portainnesto per la maggior parte delle regioni settentrionali. Frutto grosso ( mezzo Kg.), costoluto, quasi puntuto nella cavità calicina. Buccia liscia, di un giallo pallido, con sfumature alabastrine e rugginosità nell'incavo del picciolo. Polpa bianca, dolce-acidula, profumata, con un tocco di speziato. Eccellente in cucina e per la preparazione di strüdel. fine Albero vigoroso, a portamento assurgente, di buona produttività. L'epoca di fioritura è precoce.. Pagina 5 di 29

6 Melo Tardivo API STELLATA Api étoilé Carré d'hiver d'étoile Pentagone Pomme Api etoilé Pomme etoilé Double Api VARIETA' DESCRI RACCOLTA CARATTERISTICHE Antica varietà (1628) d'origine francese e, come la precedente, appartenente al gruppo delle mele Api. Frutto piccolo o medio-piccolo, a forma di stellai, più larghi che alti, deformati da cinque caratteristiche coste sporgenti. Buccia è liscia e brillante, verdastra prima di maturare, in seguito giallastra e tinta di rosso dal lato del sole. Polpa compatta, croccante, leggermente acida. Questa curiosa melina era soprattutto raccomandabile per la sua lunga conservazione, che si prolunga l mese di giugno e andrebbe consumata a febbraio, altrimenti risulterebbe senza sapore e cotonosa. Un tempo era utilizzata anche come decorazione nelle composizioni di frutta da porre sui tavoli delle case. febbraio marzo Albero mediamente vigoroso, e molto produttivo. maggio giugno Melo Tardivo API Api de long bois Api fin Api rosa Api rossa Lady apple Petit Api Antica varietà (1628), appartenete al gruppo delle Api. Secondo alcuni pomologi del passato, il nome deriverebbe da Claudio Appio, conquistatore romano della Sardegna, che le introdusse nell'isola; da lì sarebbero poi passate in Corsica e successivamente nel sud della Francia. Mentre, secondo un recente studio, il nome deriverebbe dall'antica foresta di Api, in Bretagna (Francia). Frutto piccolo, tondeggiante-appiattito, più largo che alto. Buccia verde-giallastra sfumata di rosso. Polpa bianca, croccante, zuccherina, succosa, poco acidula, gradevole. raccolta: maturazione: Albero di vigore debole, a portamento assurgente, molto produttivo. L'epoca di fioritura è tardiva. marzo aprile Melo Tardivo ARANCIATA DI COX Cox's orange pippin Orange de Cox Orangen Reinette Pomme Reinette orange de Cox Origine inglese. Ottenuta, nel 1825, da un seme di Ribston pippin. dal vivaista Richard Cox di Colnbrook Lawn, (Gran Bretagna). Frutto medio, tondeggiante, un po appiattito, di forma costante. Buccia mediamente spessa, giallo-arancio con striature rosso-scure verso il sole. Polpa bianco-giallastra, fine, ferma, succosa, mediamente zuccherina, acidula e lievemente moscata. Melo Precoce ASTRAKAN BIANCO D'origine incerta, probabilmente russa o svedese. Fu descritta per la prima volta nel 1748, ma la sua origine è sicuramente più antica. E' ancora abbastanza diffusa nel nord-europa e in Russia ove è ancora molto apprezzata. Frutto medio, appiattito. Buccia di un color giallognolo-pallido, che a volte lascia trasparire la polpa sotto. Polpa bianca, succosa Melo Precoce ASTRAKAN ROSSO Probabilmente originaria della zona dell'astrakan intorno al Volga. Fu descritta per la prima volta, nel 1780, dal botanico svedese P. J. Bergius Ampiamente diffusa un pò in tutta Europa, fu introdotta in Inghilterra nel 1816 e negli Stati Uniti nel Frutto di media pezzatura, tondeggiante, leggermente appiattita, costante nella forma. Buccia sottile, untuosa, gialla di fondo, estesamente ricoperta di rosso-chiaro marezzata qua e la, punteggiata di numerose, piccole lenticelle poco evidenti. Polpa bianco-avorio, tenera, mediamente succosa, poco zuccherina, lievemente acidula ed aromatica. Sensibile alle manipolazioni. fine luglio agosto metà luglio Albero di media vigoria, a portamento aperto, di produzione incostante, soggetta a cascola pre raccolta. Sensibile a ticchiolatura, oidio e cancrodella corteccia. L'epoca di fioritura è precoce e scalare. Impollinatori: Astrakan rosso, Berlepsch, Calvilla bianca invernale, Glokenapfel, Golden delicius, Jonathan, Pearmain dorata, Wagener. Albero di media vigoria, di rapida messa a frutto, molto produttivo, soggetto alla cascola tardiva. Resistente al freddo e alla ticchiolatura. Parzialmente autofertile. Impollinatori: Abbondanza, Antonowka, Aranciata di Cox, Commercio, Parmena dorata. Melo Tardivo BELFIORE GIALLO Bellefleure jaune Blumenkalville Calvilla dorata Crisantemo amarilla Gelber Belle-Fleur Lincoln pippin Linneus pippin Thuringer Gravensteiner La si ritiene originata da una pianta rinvenuta ne pressi di Crosswick, nella contea di Burlington, New Jersey (Stati Uniti), verso la fine del '700. Frutto da grosso a molto grosso, di forma irregolare, oblunga, tronco-conica, costoluta in diversa misura. Buccia di colore giallo, liscia, con lieve rugginosità nella cavità peduncolare e lenticelle abbastanza evidenti. Polpa giallognola, croccante, succosa, gradevolmente dolce-acidula, aromatica, gustosa, delicatamente profumata di muschio. Essendo soggetta ad alternanza, negli anni di scarica, i pochi frutti allegati assumono una forma decisamente assimmetrica. raccolta: maturazione: inizio Albero di media vigoria e discreta produttività, molto fertile, soggetto ad alternanza. Buona resistenza alle gelate, mediamente resistente alla ticchiolatura e suscettibile alla "butteratura amara". si conserva febbraio marzo Pagina 6 di 29

7 Melo Tardivo BELLA DI BOSKOOP Gold Reinette Goudrenet Graue Winterrenette Reinette von Monfort Pum di tre culor Reinette monstrueuse Schöner von Boskoop Schoone van Boskoop. CATALOGO "FRUTTA ANTICA" - OASI GALBUSERA BIANCA VARIETA' DESCRI RACCOLTA CARATTERISTICHE Vecchia varietà di origine olandese. dalla seconda metà di Albero molto vigoroso e produttivo, sensibile all'oidio e poco sensibile alla ticchiolatura. Per alcuni autori del passato deriverebbe da un semenzale individuato a Boskoop nel 1856 da K.J.W. Impollinatori: Renetta Ananas, Belfiore Giallo, Calvilla Bianca invernale, Permain dorée, Ottolander. Aranciata di Cox. Mentre Hasselmann, Sthall e Von Boskoop, hanno identificato la "Bella di Boskoop" con la "Renetta di Monfort" originaria di Utrecht. Frutto da medio a medio-grosso, di forma variabile, tondeggiante, asimmetrico. Buccia ruvida, per la presenza di un estesa rugginosità talvolta irregolarmente macchiata o striata di rosso-vivo o rosso-aranciato. Polpa bianco-crema, croccante, compatta, mediamente succosa, zuccherina, lievemente acidula, poco aromatica ma eccellente. da a gennaio Melo Tardivo BELLA DI MAGGIO Gèrb Probabilmente originaria della Valsesia/Valsessera (Piemonte). inizio Il nome di questa varietà deriva dal fatto che fiorisce a metà maggio, quando tutte le altre varietà sono ormai sfiorite. Frutto medio, tondeggiante-conico, asimmetrico, lievemente costoluto. Buccia verde-giallastra, liscia, cerosa, sottile ma consistente. Polpa bianco-verdastra, croccante, succosa, piacevolmente acidula. Melo Tardivo BELLADONNA D'origine incerta, probabilmente autoctona della Valsessera (Piemonte orientale). Frutto tondeggiante, leggermente costoluto. Buccia liscia, un pò cerosa, giallo-intenso di fondo, marezzata di rosso dal lato del sole, rugginosa nell'incavo del picciolo, con evidenti lenticelle bruno-chiare. Polpa bianco-verdastra, succosa, leggermente acidula, gradevole. Melo Tardivo BELLE DES BUITS Pom rusnon Pum Peir raccolta: dalla terza decade di maturazione: da Di probabile origine francese. terza decade di E' presente nella collezione di copie di frutti Pomona artificiale, ovvero catalogo dei frutti antichi e moderni (1875), di Francesco Garnier-Valletti. In Francia, tuttavia, nella zona di Vienne, nell Indre e nel Limousin, esiste una varietà chiamata Pierre, totalmente diversa dalla nostra, ma che ha come sinonimo Belle des Buits o Belle des Buis. Presente nell Oltre Po Pavese e nel piacentino orientale, ma coltivata soprattutto nel biellese centrale (Piemonte) ove, per la sua forma allungata, è chiamata Pum Peir (Mela Pera). Frutto di pezzatura media, ovoidale-allungato, a volte quasi cilindrico. Buccia piuttosto spessa, gialla di fondo, coperta, più o meno diffusamente o interamente, di ruggine, a volte sfumata di rosso all'insolazione. Polpa soda, compatta, dolce, per niente succosa, anzi si può dire molto asciutta, aromatica, con sapore che ricorda la banana o la vaniglia. E' una delle migliori varietà da forno. Sensibile a ticchiolatura e oidio. febbraio gennaio Melo Tardivo BINEL Binelle Probabilmente varietà locale della Valsesia-Valsessera (Piemonte orientale). E' forse una delle mele più curiose per la caratteristica di produrre frutti gemelli, cioè attaccati l'uno all'altro, da cui il nome. Una pianta di Binel produce sia frutti normali che doppi, questi ultimi in quantità variabile da un anno all'altro. Frutto medio, di forma cronico-breve. Buccia liscia, asciutta, abbastanza spessa, di colore giallo, sfumato di rosso-rosa all'insolazione. Polpa croccante, succosa, dolce, acidula lievemente profumata. raccolta: terza decade di maturazione: da febbraio Melo Tardivo BINOTTA Binotto Origine sconosciuta, ma sicuramente antica, probabilmente autoctona della Lunigiana. dalla seconda metà di Albero rustico, vigoroso, a portamento assurgente, molto produttivo. Proveniente dalla media e alta Val di Vara (La Spezia), e diffusa, gli anni50-60 del secolo scorso, soprattutto nella zona del comune di Podenzana (Massa). Frutto da piccolo a medio, tondeggiante-conico, leggermente appiattito, regolare, con peduncolo corto e sottile. Buccia liscia, sottile, cerosa, verde-giallastra di fondo, in buona parte ricoperta di rosso-porpora, soprattutto nella parte superiore, punteggiata di poche lenticelle piccole ed evidenti, rugginosa nella cavità calicina. Polpa bianco-verdastra, fine, di media consistenza, succosa, dolce, lievemente acidula, con lieve profumo di rosa. Soggetto all'alternanza, negli anni di carica necessita del diradamento dei frutti. gennaio Melo Tardivo BLACK BEN DAVIS Vecchia varietà Americana ottenuta verso il 1880 da mutazione gemmaria di Ben Davies. Frutto da medio a grosso, di forma costante, tondeggiante. Buccia liscia, cerosa, mediamente spessa, giallo-verdastra quasi interamente ricoperta di rossovinoso e lenticelle evidenti. Polpa bianco-crema, non molto compatta, poco succosa, poco zuccherina, lievemente acidula, piuttosto aromatica, gradevole. dalla seconda metà di Albero vigoroso e produttivo. Sensibile al freddo, molto suscettibile a ticchiolatura, oidio. Parzialmente autofertile. Impollinatori: Abbondanza, Golden delicius, Imperatore. Pagina 7 di 29

8 Melo Tardivo CALVILLA BIANCA INVERNALE A frire Admirable blanche Blanche des Wurtembergeois Blanche de Zurich Weisser Winterkalvill White winter calville VARIETA' DESCRI RACCOLTA CARATTERISTICHE Antica ed eccellente varietà di incerta origine, molto rinomata nel passato e citata in ogni pomologia da metà ai che si rispetti. primi di Forse originaria del ducato del Württenberg (Germania), ove era nota nel 500, da lì sarebbe poi passata nella zona di Zell, vicino a Zurigo (Svizzera) e successivamente nella zona di Evreux, Normandia (Francia). Fu il medico e naturalista francese Jean Bauhin a descriverla per la prima volta nella sua opera Historiae fontis et balnei Bollensis admirabilis liber quantus (1598); egli ci riporta di come fosse già coltivata, verso il XIV secolo, nella zona di Montbeliard (Francia), ove si consumava fritta in padella e che per questo veniva chiamata A Frire des Montbeliardais. Frutto molto bello, grosso, di forma costante, un pò appiattito, con solchi e costolature evidenti nella parte inferiore (tipico delle Calville). Buccia di colore verde-chiaro-biancastro, spesso sfumata di rosso chiaro all'isolazione. Polpa bianca, delicata, succosa, fine, compatta, moderatamente acidula e aromatica. Albero di media vigoria, piuttosto esigente nei confronti del terreno. E' sensibile al freddo e d aprile mediamente sensibile alla ticchiolatura e all'oidio. La conservazione risulta migliore se i frutti sono raccolti tardivamente. Melo Tardivo CALVILLA DI SAN SALVATORE Pomme S. Sauveur Reinette de Saint Saveur Vecchia varietà d'origine Francese. Fu posta in commercio per la prima volta nel dal vivaio Jamin di Bourg-la-Reine (Francia). Ben presto, per la bellezza del frutto, si diffuse in molti paesi europei, Italia compresa. Frutto da medio-grosso a grosso, lievemente costoluto (tipico delle calville ), di forma piuttosto variabile, da conica a cilindrica. Buccia spessa, liscia, lucida, di un bel color giallo a volte graziosamente sfumata di rosso-rosa sulla parte superiore del frutto, cosparsa di numerose ed evidenti lenticelle. Polpa bianca, tenera, succosa, dolce, un poco acidulo-vinosa, lievemente aromatica. raccolta: maturazione: inizio Albero di media vigoria. L'epoca di fioritura è medio-tardiva. Melo Tardivo CALVILLA DI DANZICA Braunrother Winter Calville Calville de Dantzig Calville Malingre Danziger Kantapfel Roode Kantappel Antica varietà probabilmente origininaria della zona di Danzica (Polonia). Un tempo coltivata soprattutto in Germania, Olanda e Polonia. Frutto, molto bello, simile alla Calvilla rossa invernale, da medio a medio-grosso, di forma tondeggiante-conica, costoluto. Buccia fine, giallo-verdastra di fondo, dilavata e marezzata di un bel rosso-sanguigno. Polpa bianco-giallastra, lievemente arrossata sotto la buccia, fine, tenera, fondente, succosa, profumata, di un sapore zuccherino-vinoso. Albero di buona vigoria. Melo Tardivo CALVILLA GARNIER Questa bella mela, della famiglia delle Calville, è stata rinvenuta nella zona di Casteggio, Oltre Po Pavese. Porta il nome provvisorio di Garnier-Valletti ( ), che la inserì nella sua collezione di riproduzioni di frutti di un tempo. Frutto, medio grosso, cilindrico-costoluto, simile alla Calvilla bianca, Buccia liscia, giallastra di fondo, quasi interamente coperta di un bellissimo rosa-fuxia tendente al ciclamino. Polpa dolce-acidula, croccante, di sapore vinoso e, come quasi tutte le Calville, aromatica fine Sensibile alla ticchiolatura ed abbastanza esigente per il terreno. Melo Tardivo CALVILLA ROSATA AUTUNNALE Vecchia varietà anch'essa appartenente al gruppo delle Calville. Frutto medio-grosso, tondeggiante, un pò costoluto, simile alla Calvilla Garnier. Buccia liscia, verde-giallastra, piacevolmente macchiata di rosso-rosato dal lato del sole, punteggiata di numerose lenticelle chiare. Polpa fine, abbastanza croccante, dolce, gradevolmente acidula. Melo Precoce CALVILLA ROSSA ESTIVA Vecchia varietà di origine sconosciuta proveniente dal Piemonte. Frutto di pezzatura media, tondeggiante, compresso e leggermente costoluto ai poli, irregolare, Buccia liscia, spessa, gialla di fondo, con guancia rosso-intenso dal alto del sole, punteggiata di lenticelle chiare e poco evidenti. Polpa bianco-giallastra, croccante ma tenera, succosa, dolce, piacevolmente acidula, gradevole. da metà dall'ultima decade di agosto Albero di media vigoria e buona produttività. Melo Tardivo CALVILLA ROSSA INVERNALE Vecchia varietà di incerta ma antica origine. Alla metà dell 800 è gia conosciuta e coltivata un pò in tutta l'europa centro settentrionale, compreso il nord Italia. Frutto da medio a grosso, tronco-conico, oblungo, un pò costoluto, a volte asimmetrico. Buccia verde quasi interamente ricoperta di un bel rosso, liscia, sottile, cerosa, con lenticelle piccole, tonde e biancastre. Polpa bianco-crema, rosso-rosata sotto la buccia e verso il centro, di tesitura fine, madiamente succosa, croccante, dolce, lievemente acidula e aromatica. seconda metà di Albero fertile, poco vigoroso. Poco suscettibile alla ticchiolatura. Buona varietà per la coltura in montagna. febbraiomarzo Melo Tardivo CAMPANINO Modenese Antica varietà locale di origine non accertata, probabilmente Modenese, come sembrerebbe indicare il suo sinonimo. Frutto da piccolo a medio-piccolo, ma di forma costante, appiattito, talvolta tondeggiante. Buccia liscia, di colore giallo-verde colorata di rosso-cupo all'insolazione con presenza di lenticelle grandi e molto evidenti. Polpa bianco-crema, soda, croccante, poco succosa, piuttosto zuccherina, appena acidula, lievemente aromatica e gustosa. Ottima anche da cuocere. Albero rustico, di media vigoria, a portamento alquanto aperto. Resistente a ticchiolatura e oidio, tende all'alternanza. Fruttifica prevalentemente sui brindilli che devono pertanto essere rispettati in occasione della potatura. Impollinatori: Abbondanza, Carla, Decio, Imperatore, Lavina, Rosa Mantovana. si conserva marzo Pagina 8 di 29

9 Melo Tardivo CARERA DI LOMBARDIA Carel VARIETA' DESCRI RACCOLTA CARATTERISTICHE Vecchia varietà lombarda probabilmente originaria dell'oltre Po Pavese. Nella seconda metà dell 800, Francesco Garnier-Valletti la inserì nella sua collezione di riproduzioni di frutti allora coltivati Pomona artificiale, ovvero catalogo dei frutti antichi e moderni. Frutto medio-piccolo, tondeggiante, appiattito alle estremità, a volte un pò gibboso all'attaccatura del picciolo, irregolare. Buccia giallo-verdastra, striata-marezzata di rosso all'insolazione, punteggiata da piccole lenticelle chiare poco evidenti e lieve rugginosità nell'incavo del picciolo. Polpa bianco-crema, croccante, dolce, succosa, lievemente aromatica, gustosa. Albero rustico, di vigoria medio-alta, produttivo. marzo Melo Tardivo CARLA Cosenza Finalino Gentile Kostlichster von Zallinger Napoleone Pomme de Finale Il Conte Giorgio Gallesio, nel primo volume della sua opera Pomona Italiana (1817) lo descrive affermando che è una varietà indigena nel territorio di Finale in Liguria, (suo luogo natale). Frutto di pezzatura medio-piccola, conico, regolare, leggermente appuntito verso la cavità calicina. Buccia liscia, cerosa, giallo cereo, spesso sfumatura di rosso arancio all'insolazione. Polpa bianca, di tessitura fine, soda ma tenera, mediamente succosa, poco zuccherina, aromatica, gradevolmente saporita. racolta: Albero di media vigoria, fertile, produttivo. soggetto a cascola pre-raccolta. maturazione: fine Mediamente resistente alla ticchiolatura e all'oidio, soggetto a cascola pre-raccolta. L'epoca di fioritura è tardiva. Impollinatori: Permain dorée, Renetta Champagne, Rosa Mantovana. febbraio Melo Tardivo CARLONA DELL'OLTRE PÓ Origine Appennino Tosco-Ligure. In Liguria è storicamente presente dallo Spezzino al Savonese, ma è conosciuta da molto tempo anche in Lunigiana e nel confinante versante appenninico piemontese. E probabilmente un clone o una mutazione gemmaria di Carla a cui assomiglia molto, ma leggermente più grossa e un po più serbevole. Frutto Di pezzatura medio-grossa, conico, regolare, appuntito verso il basso. Buccia liscia, cerosa, giallo-pallido, a volte sfumatura di rosso lieve all'insolazione. Polpa bianca, di tessitura fine, più soda della Carla, mediamente succosa, poco zuccherina, delicatamente saporita. raccolta: da fine maturazione: fine. Albero vigoroso, mediamente produttivo. Mediamente sensibile alla ticchiolatura e all'oidio, soggetto a cascola pre-raccolta. gennaio Melo Tardivo CARLONA D'AIROLA Vecchia varietà proveniente dalla località Airola, comune di Sesta Godano (La Spezia). Simile, se non corrispondente, alla precedente. La Carlona, nei suoi ecotipi, è presente storicamente dallo spezzino al savonese, da dove si è poi diffusa anche in alcune altre aree confinanti. Melo Tardivo CARPANDÚ Varietà, forse antica, proveniente dal Monferrato. L'origine del nome è lo stesso della precedente. Tuttavia è da considerare che in quasi tutto il Piemonte si usa chiamare Carpandù diverse varietà appartenenti alla famiglia delle Renette o simili che, in comune, hanno il picciolo molto corto. Frutto medio-grosso, tondeggiante, appiattito, irregolare. Buccia verde-giallastra, un pò rugosa, con rugginosità estesa nell'incavo del picciolo, punteggiata da lenticelle altrettanto rugginose.. Polpa biancastra, croccante, dolce, succosa, appena acidula, aromatica. racolta: Albero vigoroso, mediamente produttivo. maturazione: fine Mediamente sensibile alla ticchiolatura e all'oidio, soggetto a cascola pre-raccolta. Il periodo di fioritura è intermedio. Melo Tardivo CARPENDOLA DORATA Origine sconosciuta. L'antico nome Carpendola o Curtipendola significa "pendente da un picciolo cortissimo". Frutto medio-grosso, appiattito, tondo. Buccia liscia, di un bel color giallo, con evidenti e caratteristiche lenticelle bianche. Polpa bianchissima, croccante, carnosa, succosa, dolce, lievemente acidula. Melo Tardivo CAVICCHIO O NASONA Varietà proveniente dall'appennino emiliano. Frutto medio, di forma piuttosto allungata (da qui il nome). Buccia verde-giallastra sfumata di rosso all'insolazione. Melo Tardivo DALL'OLIO Origine sconosciuta. La pianta madre, da cui proviene la nostra varietà, è stata trovata in Val Nizza, nell'oltre Po Pavese, dove sembra fosse piuttosto conosciuta e coltivata. Frutto di media pezzatura, rotondeggiante, appiattito, leggermente asimmetrico. Buccia color verde-chiaro, tendente al giallo a maturità, sottile, liscia, oleosa. Polpa bianca, succosa, zuccherina, lievemente acidula, profumata e aromatica. Melo Precoce DALL'OLIO ESTIVA Vecchia varietà estiva proveniente dal Monferrato. Il nome Dall'olio, dato a varietà diverse fra loro, e dovuto alla caratteristica di produrre nella polpa come delle macchie di olio. Questa predisposizione chiamata vitrescenza è considerata un difetto nella frutticultura convenzionale, in realtà non è altro che una concentrazione di zuccheri che da alla polpa un sapore e una consistenza particolari un tempo molto apprezzati. inizio da fine a Varietà poco vigorosa, ma molto produttiva, fruttifica presto, ma tende all'alternanza. Sensibile alla ticchiolatura, tollerante l'oidio e abbastanza resistente alla carpocapsa. L'epoca di fioritura è intermedio. gennaio si mantiene primavera. Pagina 9 di 29

10 CATALOGO "FRUTTA ANTICA" - OASI GALBUSERA BIANCA VARIETA' DESCRI RACCOLTA CARATTERISTICHE Melo Tardivo DECIO Dezi Dezi in dialetto veneto. Antichissima varietà coltivata nel Veneto e nel Ferrarese da tempo immemorabile. Nel '500, lo storico Francesco Bocchi, scrive che il Melo d'ezio o d Ezio fu portato, da Roma ad Adria (Rovigo), durante la campagna che il generale romano Ezio condusse, nel 450 d.c., a Padova contro Attila e i suoi Unni. Frutto da medio a medio-piccolo, di forma cilindrica, appiattito ai poli. Buccia liscia, pruinosa, di colore giallo opaco con macchie rosso-vino all'insolazione. Polpa bianco-crema, soda, zuccherina, gustosa e aromatica. Adatto anche alla cottura Albero rustico, di elevata vigoria, ritarda ad entrare in produzione e tende all'alternanza produttiva. Poco sensibile alla ticchiolatura e sensibile all'oidio. Impollinatori: Abbondanza, Calvilla bianca invernale, Carla, Imperatore, Lavina, Permain dorata, Rosa mantovana. d aprile Melo Tardivo DOLCE PIATTO Vecchia varietà originaria della valle dell'elvo, nel Biellese orientale (Piemonte). Frutto di pezzatura media, appiattito. Buccia liscia, coriacea, verde di fondo con macchia rossa all'insolazione, con lenticelle evidenti e rugginosità nell'incavo del picciolo. Polpa bianca, soda, dolce, lievemente profumata, con retrogusto speziato. Ottima anche cotta. terza decade di Sensibile alla ticchiolatura ma resistente all'oidio e con buona resistenza alla carpocapsa. marzo Melo Tardivo DRAPPO DORATO Drap d'or Goldzeug apfel Rap d'or Origine sconosciuta, ma sicuramente antica. Già nel '600, in Francia, Le Lectier descrive nel catalogo del suo vivaio di fruttiferi una Drap d'or de Bretagne. Nell'800, in Germania, Austria, Inghilterra e Stati Uniti. era molto nota una varietà con questo nome ma non si è certi che corrisponda alla nostra. Girolamo Molon, su Pomologia (1901) riporta quanto segue...avemmo le marze di questa varietà dall'oltre Po Pavese, dovrebbe corrispondere alla Drappo dorato raccomandata per l'italia fin dal Frutto medio-grosso, tondeggiante, schiacciato verso il picciolo e un pò costoluto verso il calice. Buccia giallo-dorata con sovracolore rosso brillante. Polpa bianco-giallognola, fine, abbastanza croccante, succosa, mediamente zuccherina, profumata, con retrogusto di lampone. Ottima anche da cuocere. Albero di medi vigoria, fertile, a portamento precombente. marzo Melo Tardivo DURELLO D'origine sconosciuta, un tempo molto diffusa in Veneto, in Lombardia, nel Ravennate e nel Forlivese. fine Frutto medio, di forma costante, simmetrico, appiattito. Buccia giallo-vivo leggermente sfumata di rosa marezzato, ruggine nella cavità del peduncolo Polpa bianca, molto soda, poco succosa, mediamente zuccherina, lievemente acidula. Resistente alle manipolazioni. Ottima anche da cuocere. Albero di media vigoria e produttività, a portamento assurgente Poco sensibile a ticchiolatura e oidio, tendente all'alternanza Impollinatori: Abbondanza, Carla, Decio, Golden delicius, Lavina,Rosa Mantovana. marzo Melo Tardivo FINOCCHIETTA GIALLA Fnuiarel Fenouillet jaune Fenouillet doré Goldartiger Fenchelapfel Melo Tardivo FINOCCHIETTA GRIGIA Anis Anisier Caraway russet Epice d'hiver Fenouillet gris Gorge de pigeon Grauer Fenchel apfel Spice apfel Antica varietà di origine francese rinvenuta nell'oltrepò Pavese. Appartiene all'antico gruppo delle Finocchiette. Frutto da piccolo a medio, tondeggiante, più largo che alto. Buccia gialla con parziale ma spesso diffusa rugginosità a ragnatela, talvolta sfumata di rosso-pallido all'insolazione. Polpa bianco-verdastra, dolce, soda, consistente, poco acidula, gustosa, aromatica. fine Albero poco vigoroso e fertile. d aprile Varietà forse più antica (1608) della precedente Finocchietta gialla. Come la più parte delle Finoccchiette sarebbe originaria della zona d'anjou (Francia). Frutto da medio-piccolo a piccolo, sferoidale,tronco-conico, a volte asimmetrico, più largo che alto. Buccia rugosa, gialla di fondo, talvolta sfumata di rosso tenue all'insolazine, quasi interamente ricperta di un ruggine grigio-rossastro, un pò rugosa. Polpa bianco-giallastra, compatta, molto dolce, poco succosa, profumata di finocchio, da cui proviene il nome. da Albero poco vigoroso. d aprile Melo Tardivo FIOR D'ACACIA Una mela Fior di Cassia. compare, contrassegnata col N. 42, in un quadro, del pittore Bartolomeo Bimbi, che tra il , operò alla corte di Cosimo III de'medici. La varietà in questione è diffusa lungo tutto l'appennino emiliano, ma non si può dire con certezza se corrisponda all'antica Fior di Cassia. Da non confondere con la mela Frascona, tipica dell'oltre Pò pavese, è spesso chiamata Fiur da casa. Frutto molto bello, di pezzatura medio grossa, tondeggiante, a volte un po allungato, regolare. Buccia verde-giallastra di fondo, colorata e striata di rosso-carmino per circa tre quarti della superficie. Polpa dolce-acidula, profumata. seconda metà di Resistente alla ticchiolatura. gennaio Pagina 10 di 29

11 CATALOGO "FRUTTA ANTICA" - OASI GALBUSERA BIANCA VARIETA' DESCRI RACCOLTA CARATTERISTICHE Melo Tardivo FOSSA Varietà locale nelle zone di Sesta Godano, Maissana, Varese Ligure, nel nord-ovest della provincia di La Spezia. Frutto medio-piccolo, leggermente allungato. Buccia di media consistenza, color verde-chiaro, con sovracolore arancio-intenso nella parte superiore. Polpa bianca abbastanza soda, mediamente succosa e zuccherina lievemente acidula. Adatta anche per confetture e succhi. raccolta: fine Albero molto vigoroso, a portamento assurgente. -inizio L'epoca di fioritura è tardiva. maturazione: inizio Melo Tardivo FRAG Origine sconosciuta. E citata da Giglio Boni in La frutticoltura trentina (1924). Egli testualmente scrive...sotto il nome di Fragone si coltiva in qualche vallata, soprattutto nei paesi frutticoli oiù alti della Valle di Non (per esempio a Rumo a 940 m. d altitudine), una varietà di melo identica a quella che i tedeschi chiamano Roter "Eiserapfel". Frutto di bell aspetto, medio-grosso, talvolta grosso, di forma conico-tondeggiante. Buccia liscia, ricoperta interamente di un bel rosso-cupo intenso, talvolta paonazzo, con numerose ed evidenti lenticelle chiare e rugginosità nell incavo del picciolo. Polpa bianca, soda, croccante, non molto succosa e sufficentemente gustosa. raccolta: fine maturazione: da Albero rustico, longevo (su franco), produttivo, senza esigenze di terreno. Resistente agli estremi limiti della coltura del melo. Melo Tardivo FRANCESCA Antica cultivar originaria della Toscana. Una mela Francesca si trova raffigurata e contrassegnata col N. 23, nei quadri di Bartolomeo Bimbi, che operò, tra , alla corte di Cosimo III de' Medici, ma il colore della buccia non corrisponde appieno con la varietà in questione. Giorgio Gallesio cita una mela Francesca, in un suo viaggio in Toscana (1819), tra le mele coltivate nella zona di Firenze. In Germania, col nome Italienische Franzapfel, viene descritta, nell'illustrirtes Handbuch der Obstkunde (1883), di J. G. C. Oberdieck, J. Jahn e E. Lucas, una varietà che potrebbe essere riportabile alla Francesca. Un'altra mela Francesca, di antiche origini, ma con caratteristiche divese, era presente in Romagna (Baldini e Sansavini, 1967). Frutto medio, tondeggiante, appiattito, abbastanza regolare. Buccia verdastra, poco attraente, alquanto untuosa, talvolta appena macchiata di rosso all'insolazione, con presenza di poche e piccole lenticelle non molto evidenti. Polpa bianca, fine, soda, succosa, acidula, profumata, aromatica. Albero di media vigoria, a portamento aperto, molto produttivo, soggetto all'alternanza. Sensibile alla ticchiolatura. d aprile Melo Tardivo FRASCONA Fiur da casa Vecchia varietà tipica dell'oltre Pò pavese. Frutto di media pezzatura, tondo, irregolare, leggermente costoluto intorno al calice, con picciolo molto corto. Buccia abbastanza liscia, spessa, giallo verdastra, sfumata di rosso o rosso rosato all'insolazione, lievemente rugginosa nell'incavo del picciolo, con numerose ed evidenti lenticelle chiare. Polpa bianca, soda, consistente, dolce, abbastanza succosa, lievemente aromatica. Albero vigoroso, e produttivo, a portamento assurgente. Alternante. d aprile maggio Melo Tardivo GIANSAN Origine incerta. Ancora presente, in rari esemplari, nella zona di Biella (Piemonte). Letteralmente dal piemontese Genziana. Frutto allungato, asimmetrico, lievemente costoluto. Buccia gialla, liscia, sottile, un pò untuosa, rugginosa nell'incavo del picciolo, punteggiata da irregolari ed evidenti lenticelle altrettanto ruggini. Polpa bianco-crema, soda, dolce-acidula, mediamente succosa, dal caratteristico retrogusto amarognolo ma gradevole che ricorda la genziana (da cui il nome). Il sapore, inizialmente un po aspro, si attenua, più avanti, a favore del caratteristico amarognolo. Era probabilmente una varietà da sidro. prima decade di si conserva Melo Precoce GIUAN Di origine sconosciuta e coltivato in Piemonte. Frutto di pezzatura grossa, di forma cilindrico-conica, piuttosto allungato, generalmente asimmetrico, con caratteristica protuberanza nell'incavo del picciolo. Buccia liscia, lucida, giallo-verdastra di fondo, interamnete ricoperta o sfumata di rosso-vinoso, rugginosa nell'incavo del picciolo, punteggiata da grandi e numrose lenticelle altrettanto rugginose. Polpa bianca, con venature verdi, soda, croccante, di tessitura grossolana, poco succosa, molto dolce, mediamente acidula, aromatica. scalare da fine agosto Albero di vigoria medio-alta, a portamento aperto, poco produttiva. Sensibile alla ticchiolatura. L'epoca di fioritura è precoce. Pagina 11 di 29

12 Melo Tardivo GRAN ALESANDER Aport Alexander Gran Alesandro Imperatore Alessandro CATALOGO "FRUTTA ANTICA" - OASI GALBUSERA BIANCA VARIETA' DESCRI RACCOLTA CARATTERISTICHE Probabilmente originaria dell'ucraina. Descritta la prima volta nell'1817, ma già conosciuta in Russia fin dal 700. Fu dedicata all Imperatore di Russia Alessandro I dai coltivatori della zona di Riga (Lettonia), che ogni anno ne mandavano una fornitura alla corte imperiale. In Italia, agli inizzi del '900, ebbe una certa diffusione nel biellese orientale e in Valsesia. Frutto di pezzatura grande (ne esiste un tipo di pezzatura normale), tondeggiante, appiattito. Buccia liscia, spessa, gialla di fondo, quasi interamente coperta di striature rosse. Polpa croccante, abbastanza succosa, dolce, acidula, profumata di sottobosco. inizio Albero rustico, vigoroso e di buona produttività.. L'epoca di fioritura è medio-precoce Melo Precoce GRAVENSTEIN Gravensteiner Pomi d'oio Pomo delle coste Antica cultivar estiva di origine controversa. Secondo alcuni autori deriverebbe da un albero isolato individuato, verso la metà del '600, nei giardini del Duca Augustenberg, castello Gaefenstein, Schleswig-Holstein (Germania). Secondo altre fonti essa sarebbe invece originaria dell'alto-adige (Sud-Tirol), da dove fu poi spedita nello Schleswig-Holstein. Frutto da medio a medio-grosso, di forma costante, sferoidale-appiattita, irregolare. Buccia liscia, sottile, gialla o giallo-verdastra,, variamente striata di rosso-rosa-arancio. Polpa bianco-avorio, fine, succosa, poco zuccherina, acidula, lievemente aromatica, profumata. da agosto in poi Albero molto vigoroso, lento nella messa a frutto e di produttività incostante. Sensibile alla ticchiolatura e all'oidio. L'epoca di fioritura è precoce. Impollinatori: Abbondanza, Belfiore giallo, Calvilla bianca invernale. Melo Tardivo KANDIL SINAPS Kantil Sinaps Origine Russia. Probabilmente ottenuta in Crimea agli inizi dell 800. Coltivata in Crimea, Transcaucasia e Turchia. Nella zona di Acqui Terme (Alessandria), confinante con la Liguria, esiste una varietà chiamata Ciuchin molto simile alla Kantil Sinaps. Frutto di pezzatura media o medio-grossa, di forma alquanto particolare, molto allungata, sottile, arrotondata alle estremità; si può dire fatto a guglia. Buccia bianca, con guancia rossa a maturazione, sottile, liscia, lucida, con lenticelle solo nella parte arrossata. Polpa bianca, fine, croccante, molto succosa, dolce, piena di un acidulo, profumata, raffinatamente aromatica. raccolta: maturazione: da. Albero di vigoria medio-debole, molto produttivo, a portamento assurgente. marzo Melo Tardivo LAMP Framboise d'holovous Himbeerapfel von Holoweus Vecchia varietà proveniente dal Trentino e probabilmente riportabile alla Lampone di Holoweus, originaria della Boemia. Frutto di pezzatura media, tronco-conico, leggermente compresso. Buccia giallo-verde di fondo quasi interamente ricoperta di un bel rosso coperto da una leggera pruina. Polpa bianca, di tessitura grossolana, fondente, di sapore prevalentemente dolce. Albero vigoroso a portamento espanso. febbraio Melo Tardivo LAZZERUOLA Antica varietà originaria della Toscana. Secondo Giorgio Gallesio, che la descrive nella sua opera Pomona Italiana (1817), il suo nome deriva dal suo colorito e dalla sua piccolezza che assomigliano un poco a quello dell'azzeruolo rosso. Frutto piccolo, tondeggiante-appiattito, regolare. Buccia liscia, come diafana, giallo-canarino, macchiata di rosso-acceso-brillante. Polpa bianca, molto fine, croccante, delicata, succosa, mediamente zuccherina, leggermente acidula. da Albero vigoroso, rustico, molto produttivo. marzoaprile Melo Tardivo LIMONCELLA Antichissima varietà meridionale, forse della Sicilia o della Campania. dalla seconda metà di Albero rustico, di medio sviluppo, di produttività elevata anche nelle condizioni meno Compare, intorno all'anno 1000, tra gli ingredienti di una ricetta, Il nome deriva dalla sua somiglianza, favorevoli. Mediamente sensibile gennaio nel profumo e nell'aspetto, a un piccolo limone. Frutto piccolo, quasi cilindrico, allungato, leggermente appuntito, asimmetrico. Buccia è giallo-dorata, cosparsa di lenticelle numerose ed evidenti. Polpa bianca, poco succosa, molto zuccherina, acidula, un pò croccante ma morbida e profumata. Ottima anche al forno e per marmellate. alla ticchiolatura. Fruttifica bene anche al nord-italia e in annate favorevoli necessita di sfoltimento dei frutti. Impollinatori: Calvilla bianca invernale, Campanino, Decio, Permain dorée, Renetta Ananas. L'epoca di fioritura è tardiva. febbraio Melo Tardivo LIMONCELLA DI ORINO Varietà proveniente dalla zona di Orino (Varese). Assomiglia molto alla Limoncella, ma con macchia rossa dal lato del sole. Melo Tardivo LIMONZINO Limoncino Sommer Königs apfel Taffetà bianca d'autunno Weisser herbst Taffetapfel Varietà tipica della Val di Non, ma era conosciuta e coltivata anche nell'alto-adige (Sud Tirol), soprattutto nella zona di Merano. Frutto da piccolo a medio-piccolo, in genere tondeggiante, a volte ovoidale, regolare. Buccia fine, liscia, oleosa, lucente, verde pallido alla raccolta, giallo-cera-biancastro a maturazione, spesso con macchia rosea, a volte rosso-carmino, dal lato del sole. Polpa bianca, fine, croccante, non molto succosa, dolce, delicatamente acidula, molto profumata. Ottima anche per conserve e da sidro. da settenbre a Albero vigoroso, rustico, a chioma tonda, folta, pendente a festoni, di buona e costante produttività. Buona resistenza alla ticchiolatura e all'oidio, ma sensibile al cancro dei rami. L'epoca di fioritura è medio-tardiva. marzo Pagina 12 di 29

13 Melo Tardivo LIMUNIN Allemande Deutscher Goldpepping Pomme d'or d'allemagne CATALOGO "FRUTTA ANTICA" - OASI GALBUSERA BIANCA VARIETA' DESCRI RACCOLTA CARATTERISTICHE Vecchia varietà (1850) originaria della Germania. Frutto medio, allungato, ellissoidale. Buccia liscia, sottile ma coriacea, gialla, ricoperta di lenticelle brune. Polpa bianca, acidula, lievemente dolce, croccante, molto succosa. Ottima anche al forno. Melo Tardivo MAGNANA Varietà coltivata in Piemonte dalla fine dell'800 e ancora diffusa nel Cuneese. Il nome deriva dalla località in cui è stata, originariamente, individuata la pianta madre. Frutto di pezzatura media, tondeggiante, leggermente appiattito e conico. Buccia verde-giallastra, sfumata di rosso o rosso vinoso, con rugginosotà nell'incavo del picciolo e lenticelle medie e rugginose. Polpa bianco -verdastra, fine, croccante, fondente, poco succosa, di sapore dolce-acidulo. Melo Tardivo MARTELON Varietà locale proveniente dalla zona di La Spezia. Frutto grosso, di forma conico-allungata, irregolare, asimmetrico. Buccia verde-grigiastra, dilavata di rosso-aranciato dal lato del sole. Polpa soda, croccante, molto dolce e profumata, ottima. prima decade di raccolta: terza decade di maturazione: da Melo Tardivo MELA ROSA Origine sconosciuta, quasi sicuramente italiana. Girolamo Molon, su Pomologia, edito da Hoepli nel 1901, ci riporta quanto segue...col nome di Mela Rosa, non pochi frutti e diversissimi fra loro si vedono sui nostri mercati dell'alta Italia La varietà in questione è ancora relativamente comune nelle Marche e in alcune zone della Toscana. Frutto di pezzatura medio-piccola, appiattito. Polpa fine, aromatica, eccellente. Molto stimata localmente per il commercio. Albero rustico, di media vigoria, a portamento assurgente, fertile, soggetto all'alternanza. Mediamente sensibile alla ticchiolatura, resistente all'oidio, sensibile all'afide lanigero. L'epoca di fioritura è precoce. Albero vigoroso e molto produttivo. Pianta anche con pregi ornamentali; infatti oltre ad avere le foglie rosse vertici dei rami, in primavera esordisce con una bellissima fioritura porpora-scuro, caratteristica non comune tra i meli da frutto. si conserva fino gennaio febbraio marzo aprile molto serbevole Melo Tardivo MELAPESCA Varietà probabilmente originaria dell'emilia. Ancora sporadicamente presente nella zona di confine tra l'oltre Po Pavese e l'alessandrino orientale compendente la Val Curone, la Val Staffora e il Tortonese. Nell'aspetto ricorda un pò una pesca, da cui probabilmente deriva il nome. Frutto di pezzatura media o medio piccola, tondeggiante, leggermente appiattito alle estremità, appena costoluto intorno al calice, abbastanza regolare. Buccia verde chiaro, spesso sfumata di rosa dal lato del sole, punteggiata da numerose lenticelle chiare e poco evidenti, rugginosa nell'incavo del picciolo. Polpa biancastra, croccante, succosa, dolce-acidula, molto aromatica e profumata, gustosa, con un retrogusto acidulo particolare. da febbraio Melo Tardivo MUSETTO PAVESE Origine sconosciuta. Proveniente dall'oltre Po pavese. Frutto piccolo o medio-piccolo, caratteristicamente allungato, a volte un po ovale. Buccia liscia, interamente verdastra. Polpa gialla, compatta ma tenera, fine delicata, piuttosto dolce, aromatica, gustosa. Melo Tardivo NEWTOWN PIPPIN American Newtown pippin Green Newtown pippin Green winter pippin Newyorker reinette Newton pippin Origine Stati Uniti. Ottenuta nella tenuta di Gershom Moore, Newtown, Long Island. Ne esistono due varianti, una gialla e una verde, differenziate da Cox nel Introdotta in Inghilterra nel 1759, fu molto stimata da tutti i pomologi dell'800. Ampiamente coltivata dal 1830 negli Stati Uniti come mela per l'esportazione, è oggi utilizzata prevalentemente per la trasformazione. Frutto da medio a grosso, tondeggiante, depresso ai poli, leggermente costoluto. Buccia inizialmente verde, diventa giallo-oliva a maturità, striata di rosso e ombreggiata delle stesso colore attorno al picciolo, punteggiata dilenticelle grigio-chiaro. Polpa biancastra, fine, ferma, dolce, leggermente acidula. inizio Albero di vigoria medio-scarsa. gennaio da Albero di media vigoria, molto fertile. marzo aprile Melo Tardivo NIKITA Pum banana Di probabile origine Russa ma coltivata da tempo nel Biellese. Da non confondersi con la varietà Winter Banana o altre con simili caratteristiche. Frutto sferoidale, irregolare, di pezzatura medio-piccola. Buccia liscia, sottile, staccabile. Polpa semi-soda, asciutta, dolce, profumata, con aroma e profumo di banana. Melo Precoce PALMANDOR Origine sconosciuta. Proveniente dall Oltre Po pavese ove, un tempo, era coltivata. Frutto molto bello e grosso, tondeggiante-aoppiattito, di forma regolare.buccia liscia, pruinosa, gialloverdastra, variamente striata di rosso in tonalità diverse.polpa biancastra, tenera ma abbastanza croccante, mediamente succosa, dolce, lievemente acidula e aromatica. metà agosto Pagina 13 di 29

14 Melo Tardivo PIATLIN Mela ruggine locale della Valle dell'elvo, nel Biellese (Piemonte). terza decade di Frutto di pezzatura media, tondeggiante, molto appiattito. Buccia verdastro-bronzea, rugginosa, ruvida, sottile, cosparsa di lenticelle chiare, rugosa e bitorzoluta nelle piante vecchie. Polpa bianca, croccante, succosa, dolce, lievemente acidula e profumata, con un particolarissimo retrogusto tra nocciola e mandorla. VARIETA' DESCRI RACCOLTA CARATTERISTICHE Melo Tardivo POM DE FEGO Varietà probabilmente derivata da un semenzale rinvenuto nel Comune di Fego, Val Tidone (Pavia), e invernale poi riprodotto in tutta la zona. Frutto medio, tondo, leggermente allungato. Buccia liscia, cerosa, di colore giallo vivo lievemente sfumata di rosso tenue all'insolazione. Polpa bianca, tenera, succosa, aromatica. Melo Tardivo POM ZUCHERET Vecchia e pregevole varietà di origine sconosciuta rinvenuta nel comune di Valgreghentino (LC) ove gli abitanti ancora la riproducono per i loro giardini e frutteti. La pianta madre, ancora sana e produttiva, è un vecchio e maestoso albero, di circa 100 anni, che cresce sul ciglio di un vecchio ronco. Frutto di pezzatura media o medio-grossa, tondeggiante-conico o cilindrico, irregolare, a volte lievemente costoluto, con caratteristica cavità calicina molto aperta e pronunciata, che la fa rassomigliare a un piccolo cratere. Buccia verde-giallastra di fondo, striata e/o marezzata di rosso dal lato del sole, con numerose ed evidenti lenticelle chiare e rugginosità nell'incavo del picciolo. Polpa biancastra, compatta all'inizio, morbida poi, dolce, lievemente acidula, aromatica con retrogusto che ricorda il lampone. da metà Albero rustico, con portamento assurgente, molto fertile. Resistente a ticchiolatura e oidio. Albero rustico, piuttosto vigoroso, produttivo. Resistente alla ticchiolatura. si conserva febbraio marzo febbraio febbraio marzo Melo Tardivo POMELLA DI MONTEVECCHIA Vecchia varietà di origine sconosciuta localmente coltivata nel comune di Montevecchia (Lecco). La pianta madre da cui proviene potrebbe avere anni anni, ed è ancora, nonostante le poche cure, in buone condizioni e produttiva. Frutto di pezzatura media o medio-piccola, tondeggiante-appiattito. Buccia spessa, consistente, di un bel colore giallo, con numerose ed evidenti lenticelle e rugginosità nell'incavo del picciolo. Polpa biancastra, soda, compatta, quasi interamente dolce, aromatica, gustosa e profumata. Melo Tardivo POMELLA GENOVESE Pumela genuesa Origininaria dell'oltre Po pavese. Il nome Pomella genovese è forse dovuto alla lunga consuetudine dei produttori di mele dell Oltre Po pavese di conferire la loro produzione al mercato genovese tramite le carovane che, da tempi remoti, percorrevano, i tracciati delle antiche vie del sale tra i due versanti dell Appennino, piacentino-pavese a nord e tosco-ligure a sud. Questi carovane, tra le altre merci, all andata portavano le mele, soprattutto le varietà che si conservavano a lungo, molto utili sulle navi genovesi e, al ritorno, portavano il sale, indispensabile per la produzione dei salumi, tradizionale prodotto delle zone collinose dell Oltre Po pavese e del piacentino. Frutto di media pezzatura, tondeggiante, appiattito, spesso leggermente irregolare. Buccia liscia, spessa, verde prima, gialla a maturità, sfumata di rosso all'insolazione, rugginosa nell'incavo del picciolo, punteggiata da lenticelle chiare ed evidenti. Polpa bianca, fine, soda, croccante, succosa, zuccherina, aromatica, profumata, gustosa, eccellente. Di vigoria medio-alta, rustico, produttivo.resistente a ticchiolatura, oidio. marzo Melo Tardivo POMELLA ROSSA Varietà di origine sconosciuta, proveniente dalla zona di Casteggio, Oltre Po Pavese. Il nome è provvisorio poiché non si conosce il suo vero nome. Frutto da medio a medio-piccolo, molto appiattito, di forma regolare, con corona e cavità calicina molto pronun ciate. Buccia liscia, quasi interamente coperta di un bel rosso acceso. Polpa biancastra, dolce-acidula, mediamente succosa. Melo Tardivo POMELLA VERDE Varietàdi origine sconosciuta rinvenuta nell'oltre Po Pavese, forse locale. Il nome è provvisorio poiché non si conosce il suo vero nome. Frutto da piccolo a medio, molto asimmetrico, schiacciato. Buccia liscia ma rugosa, di un bel color verde, a volte con una sfumatura rosea dal lato del sole. Polpa biancastra, carnosa, dolce, saporita, con gusto che ricorda la banana. da metà Resistente a ticchiolatura e oidio. Melo Tardivo POMELL Varietà, locale, rinvenuta nell'oltre Po Pavese. Probabile ecotipo o mutazione gemmaria di Pomella genovese. Frutto medio, schiacciato, regolare. Buccia verdastra, a volte sfumata di rosso-tenue all'insolazione. Polpa soda, compatta, piuttosto succosa, interamente dolce, profumata, gustosa, aromatica, di sapore antico. Melo Tardivo POMETTI DEL PRATO Varietà locale proveniente dal comune di S. Maria (La Spezia). Frutto piccolo, di sapore speziato. Resistente a ticchiolatura e carpocapsa. marzo aprile Pagina 14 di 29

15 VARIETA' DESCRI RACCOLTA CARATTERISTICHE Melo Tardivo POPPINA DI ORINO Proveniente dal comune di Orino (Varese). - Varietà appartenente al gruppo delle Mele Poppine storicamente coltivate in quella zona del varesotto confinante col Canton Ticino. Frutto medio, allungato-ovoidale, tipico delle Poppine. Melo Tardivo PUM DIJ EBREI Mela del Sinai Vecchia varietà di origine sconosciuta proveniente da una pianta del giardino della casa di una famiglia ebraica di Biella (Piemonte). Frutto molto grosso, tondo, irregolare, un pò costoluto. Buccia gialla striata di rosso, liscia, sottile, un pò untuosa, con numerose lenticelle poco evidenti. Polpa bianca, dolce, succosa, acidula, gradevole. raccolta: prima decade di maturazione: da Melo Tardivo PUM DLA LIRA Pum da lira Origine sconosciuta. Letteralmente Mela della libbra. Diffusa un tempo in Piemonte e appartenente alla famiglia delle Renette. Secondo alcuni farebbe parte della vecchia categoria delle mele Librali o da Libra, note per le loro ragguardevoli dimensioni. Secondo altri il nome deriverebbe dal loro costo cioè costavano 1 lira al Kg. rispetto alle altre varietà più piccole che ne costavano mezza. Frutto molto grosso, tondeggiante, di forma conica. Buccia liscia, sottile, gialla, rugginosa nell'incavo del picciolo e punteggiata di numerose ed evidenti lenticelle. Polpa bianco-crema, tenera, liquescente, succosa, lievemente granulosa, gradevolmente acidula, profumata, con retrogusto di limone. raccolta: dalla prima decade di maturazione: da metà Melo Precoce PUM DLA MADÖNA Una delle diverse varietà con questo nome. Pur con caratteristiche diverse fra loro, tutte in comune hanno il periodo di maturazione (15 agosto - festa della Madonna Assunta). Melo Tardivo PUM FER Pomme de fer metà agosto Origine incerta. fine Appartenente al gruppo delle mele Ferro un tempo conosciute e coltivate nel Veneto, nel bresciano in Emilia, in Piemonte e anche in Sardegna. Già nel 1598 il botanico francese Jean Bauhin parla di una Pomme de fer, che riteneva di origine svizzera. Nel 1628 sembra fosse già diffusa in buona parte della Francia, soprattutto a Orleans. Nel tempo ha dato origine, sia in Francia che in Italia, a diverse varianti locali che hanno formato il gruppo delle mele Ferro. Frutto di pezzatura media o medio-piccola, tondeggiante, appiattita, attaccata ad un picciolo corto e spesso. ad un picciolo corto e spesso. Buccia liscia, spessa, di colore verde, lievemente arrossata al sole, rugginosa nell incavo del picciolo. Polpa soda, piuttosto compatta (da qui il nome), croccante, fine, dolce-acidula, discretamente gustosa. Albero poco vigoroso, rustico. L'epoca di fioritura è precoce. Melo Tardivo PUM PARADIS Court pendu plat Antica varietà francese. E' citata per la prima volta in Francia verso il e appartiene al gruppo di mele denominatecourt-pendù (dal picciolo molto corto). Proveniente dalla zona di Biella, ove, a causa del suo portamento assurgente, tendente cioè verso l'alto, è chiamata Pum paradis. Diffusa, un tempo, soprattutto in Francia e Germania Frutto medio, tondeggiante, un pò appiattito alle estremità, abbastanza regolare. Buccia consistente, lievemente rugosa, giallastra di fondo quasi interamente sfumata di rosso e variamente striata da rosso-arancio a rosso-scarlatto, punteggiata da lenticelle medie e abbastanza evidenti. Polpa bianco-crema, fine, croccante, mediamente succosa, con buon equilibrio tra dolce e acido, lievemente profumata, saporita, aromatica. raccolta: da metà maturazione: Albero di vigoria medio-bassa, a portamento assurgente, di buona produttività. L'epoca di fioritura è tardiva. si conserva gennaio febbraio Melo Tardivo PUM SCIGULA Varietà proveniente dall'oltre Po Pavese e forse originaria o conosciuta nell'appennino Emiliano contiguo all'oltre Po. Da notare che esiste una vecchia varietà tedesca (1700), molto simile alla nostra, che ha come sinonimo Zipollenapfel. Frutto da medio-piccolo a piccolo, molto asimmetrico, schiacciato, di forma particolare. Buccia di un giallo-verde particolare, a volte sfumata di rosso aranciato all'insolazione. Polpa color crema, soda, non molto dolce, asciutta aromatica, gustosa. Melo Tardivo PUPPINO Origine sconosciuta. Proveniente e probabilmente originaria del Piemonte. Frutto medio-piccolo, tondeggiante, appiattito, piuttosto irregolare e asimmetrico. Buccia ruvida, di un bel giallo-paglierino di fondo, parziamente rugginosa, soprattutto nell'incavo del picciolo, talvolta con appena sfumata di rosa, punteggiata da numerose lenticelle brune ed evidenti. Polpa bianco-giallastra, soda, compatta, abbastanza succosa, dolce-acidula, gustosa. Pagina 15 di 29

16 Melo Tardivo RAMBOUR FRANK Antica varietà di origine non ben accertata, secondo alcuni francese. Il nome deriverebbe da "rambor", melo in antico gallico. Risulta citata già nel Frutto medio, tondeggiante, un pò appiattito. Buccia liscia, piuttosto spessa, giallo verdastra, diffusamente coperta di rosso variamente striato e/o marezzato con diverse tonalità. Polpa bianca, tenera, abbastanza succosa, mediamente zuccherina, aromatica. Si avvantaggia la conservazione con una raccolta piuttosto precoce. VARIETA' DESCRI RACCOLTA CARATTERISTICHE Melo Tardivo RANGULÚ Probabile seme di Rigadin di incerta origine, probabilmente del biellese (Piemonte). Frutto medio, appiattito, costoluto. Buccia liscia, untuosa, abbastanza spessa, di colore giallo striato di rosso-vermiglio. Polpa bianca, mediamente succosa e croccante, con retrogusto di macedonia. Melo Tardivo REGINA DELLE RENETTE Kroon renet Queen of the pippin Reine des reinettes Reinette de la couronne Reinette rousse Vecchia varietà di incerta origine, molto simile alla Pearmain dorata, con cui è stata spesso confusa. Diffusa in tutta l'europa, è pprobabilmente originaria dell'irlanda o dell'olanda, dove era conosciuta fin dal '700 col nome di Kroon renet. Frutto generalmente medio, a volte medio-grosso, generalmente tondo, depresso ai due poli, a volte oblungo, regolare. Buccia spessa, liscia, lucida, giallo-dorata all'epoca della maturità, dilavata di rosso-aranciato e striata di rosso vivo, con qualche lenticella grigio-bruno dal lato del sole. Polpa bianco-giallastra, abbastanza compatta e croccante, ferma, fine, zuccherina, leggermente acidulo, ben profumata, con il sapore delle migliori renette. prima metà di seconda decade di Albero mediamente vigoroso, soggetto all'alternanza. Sensibile alla ticchiolatura. Impollinatori: Abbondanza, Commercio, Morgenduft. Albero vigoroso, vegeta bene in tutti i terreni. L'epoca di fioritura è medio-tardiva febbraio Melo Tardivo RENETTA ANANAS Ananas reinette Reinette ananas Varieta originaria dell'olanda (1820 circa). Fu introdotta in Italia certamente prima del 1860, poichè la troviamo riportata nei cataloghi di quell epoca. Frutto da medio a medio piccolo, elissoidale, oblungo. Buccia gialla, lievemente untuosa, con lenticelle evidenti. Polpa bianco crema, croccante, succosa, dolce-acidula, con retrogusto e profumo di fragola. Albero rustico, poco vigoroso. Resistente alla ticchiolatura, adatto alle località alte. L'epoca di fioritura è tardiva. Impollinatori: Calvilla bianca invernale, Permain dorèe, Renetta grigia di Torriana. gennaio Melo Tardivo RENETTA BAUMANN m11. Origine Belgio.Probabilmente ottenuta, verso il 1800 circa, dal celebre pomologo belga Jean- Baptiste Van Mons. Fu descritta per la prima volta nel 1811.Conosciuta in quasi tutta Europa, fu dedicata ai vivaisti fratelli Baumann di Bollwiller (Francia), che contribuirono a diffonderla. Frutto di pezzatura grossa, tondeggiante, depresso ai poli. Buccia gialla di fondo, quasi interamente coperta e striata di rosso carico. Polpa giallastra, soda, semifine, non molto succosa, dolce-acidula, leggermente profumata. raccolta: fine maturazione: Albero vigoroso i primi anni, in seguito meno, molto fertile e produttivo. Resistente ai freddi intensi. marzo Melo Tardivo RENETTA DEI CARMELITANI Karmelitaner reinette Reinette des Carmes Antica varietà piuttosto diffusa, in Francia e in Germania, nel '800. Spesso confusa con la Renetta di Kassel piccola. Frutto tondeggiante-allungato, quasi sempre con caratteristico rigonfiamento laterale all'attaccatura del picciolo. Buccia striata di rosso dal lato del sole, con lenticelle chiare assai notevoli. Polpa gustosa. Adatta anche per la cucina e da sidro. Melo Tardivo RENETTA DEL CANADA' GRIGIA Cenni su questa varietà si possono trovare su Annales de Pomologie belge et étrangère ( ). Il giardiniere belga Gailly ne accenna appena nel capitoletto della più comune Renetta de Canadà. Secondo lui si tratta di una varietà più recente (ai suoi tempi) e più serbevole della comune non grigia. Nel 1901 la descrive Girolamo Molon nella sua Pomologia... Giova aggiungere che la Renetta grigia del Canadà va considerata come una varietà pomologica ben distinta, o quanto meno come una sotto varietà del tipo più comune (Renetta del Canadà). Così devono egualmente essere considerate la Renetta del Canadà bianca, la Renetta del Canadà striata, e la Surpasse Canadà...E varietà ormai diffusa anche in Italia... Frutto di pezzatura media o medio-piccola, appiattito-conico, meno costoluto della Renetta del Canadà classica. Buccia ruggine. Polpa ferma, fine, dolce-acidula, gustosa. Albero vigoroso nello stadio giovanile, diventa più debole invecchiando. febbraio marzo marzo Melo Tardivo RENETTA DI FRANCIA Edel reinette Mela regina Reinette franche Renetta bianca Renetta vera Antica varietà (1600) di probabile origine francese. raccolta: Diffusa in molti paesi europei, è considerata, da molti pomologi del passato, come l'antesignana delle Renette. Frutto medio, un pò maturazione: allungato, lievemente costoluto. da Buccia giallognola, con un poco di ruggine, punteggiata di numerose lenticelle bruno-rossiccie. Polpa fine, dolce-acidula, saporita Albero vigoroso, ramoso e fronzuto. aprile maggio Pagina 16 di 29

17 Melo Tardivo RENETTA DI CHAMPAGNE ecchia varietà originaria della regione di Champagne (1700 ca.). Champagner Renette Per le sue caratteristiche di adattabilità, fin dall'800, si è diffusa in tutta Europa, come mela da Glasrenette Glattapfel Kapuziner commercio. Loskrieger Frutto grazioso, di pezzatura media, appiattito, a volte un pò costoluto. Reinette de Versailles Buccia giallo-tenue, un pò coriacea ma sottile, liscia, lucente, cerosa, con rugginosità più o meno Renet Sampankii evidente nell'incavo del picciolo. Reneta de Champaña Polpa bianca, molto succosa e croccante alla raccolta e fondente in seguito, non molto dolce, Käsapfel. piuttosto acidula, saporita, frizzante se raccolta in anticipo, lievemente profumata. Come altre vecchie varietà è soggetta alla vitrescenza. VARIETA' DESCRI RACCOLTA CARATTERISTICHE fine Albero rustico, di media vigoria, a portamento espanso e di produttività elevata e costante. Resistente ai freddi invernali, alla ticchiolatura e all'oidio. Impollinatori: Abbondanza, Belfiore giallo, Bella di Boskoop, Calvilla bianca invernale, Permain dorée, Renetta del Canadà, Renetta grigia di Torriana. febbraio Melo Tardivo RENETTA D'ORLEANS Vecchia varietà di origine Francese (1776). Frutto tondeggiante-conico, leggermente appiattito, abbastanza regolare. Buccia liscia, sottile, lievemente rugosa, di colore giallo parzialmente coperto di rosso, strisciato e punteggiato di ruggine, con lenticelle irregolari e poco evidenti. Polpa bianca, croccante, succosa, tendente all'acidulo, profumata e aromatica. fine Albero di media vigoria. Poco sensibile o resistente alla ticchiolatura. si conserva Melo Tardivo RENETTA GRIGIA DI TORRIANA Grigia di Torriana Gris Turiana Vecchia varietà ruggine originaria della frazione Torriana nel comune di Barge (CN). Dal 1905 si diffuse in tutta la zona di Barge, e nei territori di Bagnolo e di Cavour, rimanendo in coltura ll'ultimo dopoguerra. Frutto di pezzatura media, di forma appiattita o tronco conica, lievemente asimmetrica. Buccia sottile, gialla di fondo, rugginosa grigio-verde l 100%, con lenticelle grandi e rugginose. Polpa bianco-verdastra, soda, croccante, fondente, di tessitura grossolana, di sapore dolce, lievemente acidulo. Adatta anche alla cottura in forno. fine Albero vigoroso, molto produttivo, di lenta messa a frutto e soggetto ad alternanza. Resistente alla ticchiolatura e carpocapsa, poco sensibile a butteratura amara e afide lanigero. Impollinatori: Bella di Boskoop, Calvilla bianca invernale, Commercio, Pearmain dorata, Renetta ananas, Renetta del Canadà. si conserva Melo Tardivo RENETTA STELLATA Calville Etoilée Cardepont Early red calville of Hogg Herzapfel Rote starrenette Sternrenette Di origine incerta, probabile Tedesca (Renania meridionale). terza decade di Già conosciuta in Belgio fin dal 1830; successivamente è passata nel nord della Francia e, da lì, nei Pirenei. Frutto medio, sferoidale, tronco-conico breve, abbastanza regolare. Buccia liscia, spessa, cerosa, di colore rosso vivo, punteggiato di numerose lenticelle stellate (da qui il nome). Polpa bianco-rosata, succosa, croccante, dolce acidula, lievemente aromatica. Albero mediamente vigoroso, produttivo, a portamento tendenzialmente espanso. Melo Tardivo RIGADIN Varietà originaria del Biellese. Letteralmente Rigatino. Da notare che, nel biellese e dintorni, esistono più varietà con questo nome, l'unica caratteristicva che le accomuna è la striatura (da cui il nome). Frutto di pezzatura media, tondeggiante-appiattito, un po costoluto, irregolare. Buccia untuosa, liscia, mediamente coriacea, gialla di fondo, variamente striata di rosso. Polpa bianca, soda, succosa, dolce, acidula, intensamente profumata, aromatica. inizio d Melo Tardivo ROSA DEL TICINO Varietà proveniente dal Canton Ticino a maturazione autunno-invernale. Melo Tardivo ROSA DI CALDARO Kalterer Böhmer Originaria della zona del lago di Caldaro. Fu descritta per la prima volta nel Molto controversa è l identificazione di questa varietà con la Rosa mantovana. Secondo Giglio Boni, in La frutticoltura trentina (1925), sarebbe stata introdotta nel mantovano dal trentino, ove avrebbe acquisito il nome dal territorio omonimo. Secondo altri invece sarebbero due varietà ben distinte. Frutto molto bello, di pezzatura media, tondeggiante, appiattito, asimmetrico, di forma generalmente costante. Buccia spessa, liscia, cerosa, di colore giallo-verdastro-chiaro, estesamente ricoperta di un bel rossorosa intenso a contorno sfumato, con presenza di lenticelle poco evidenti. Polpa bianca, tenera, succosa, non molto zuccherina, leggermente acidula. da Albero vigoroso, a portamento piuttosto espanso, di lenta messa a frutto molto produttivo, tendente all alternanza. Sensibile alla ticchiolatura, poco all oidio, resistenti ai freddi invernali. L'epoca di fioritura è precoce. Impollinatori: Calvilla bianca invernale, Commercio, Rosmarina bianca. si conserva febbraio febbraio Melo Tardivo ROSA DI FONDO Varietà proveniente dal comune di Fondo, alta Val di Non (Trento). Fa parte, insieme alle Rosa doppia, Rosa gentile, Rosa di Caldaro, Rosa mantovana, al gruppo delle mele Rose. In tutta l'alta Val di Non (1000 m) ne esiste un unico, antico e maestoso esemplare; gli esperti hanno calcolato che è stato piantato tra il 1750 e il Frutto di pezzatura media, conico. Buccia liscia, giallo-intenso di fondo, ricoperta per circa metà superfice di un vivido scarlatto e con rugginosità nell'incavo del picciolo. Polpa bianca, soda, dolce-acidula, con un lieve fondo di fragolina di bosco. fine (a 1000 m. di altezza) marzo Pagina 17 di 29

18 Melo Tardivo ROSA MANTOVANA Kalterer Böhmer Mantovano Mantuaner Melarosa Rosa doppia CATALOGO "FRUTTA ANTICA" - OASI GALBUSERA BIANCA VARIETA' DESCRI RACCOLTA CARATTERISTICHE L'origine di questa varietà è pittosto controversa. dalla seconda metà di Melo vigoroso, mediamente produttivo, tendente all'alternanza. Da alcuni è ritenuta originaria del Trentino-Alto Adige, e sarebbe identificabile con la Rosa di Mediamente tollerante la ticchiolatura e con buona resistenza all'oidio. Caldaro. Da li sarebbe poi passata nel mantovano assumendo l'attuale nome. Impollinatori: Abbondanza, Calvilla bianca invernale, Campanino, Decio, Durello. Secondo altri sarebbero invece due varietà distinte. Coltivata, lla seconda guerra mondiale, in Austria, Alto Adige (Sud-Tirol), Trentino lle zone della bassa pianura lombarda. Frutto medio, tondeggiante, un pò appiattito. Buccia spessa, liscia, cerosa, giallo chiaro sfumata, di rosso rosato all'insolazione. Polpa bianca, tenera, succosa, leggermente acidula e poco zuccherina. Non particolarmente pregevole alla raccolta, diventa gustosa se consumata da fine in poi. va consumata entro Natale Melo Tardivo ROSA STELLA DELLE ALPI Varietà locale proveniente dal comune di Ronzone, alta Val di Non (Trento). Frutto medio-piccolo, tondo, con caratteristica protuberanza inclinata all'attaccatura del picciolo. Questa caratteristica non si manifesta su tutti i frutti, e varia con le annate. Buccia liscia verde gialla, giallo a matuazone, a volte con guancia rosso rosa al sole. Polpa bianco-candido, fine, mediamente succosa, dolce-acidula. Melo Tardivo RÖSI DOPPI Simile alla precedente ma di pezzatura almeno doppia. Melo Tardivo RÖSI Varietà locale proveniente dalla zona di La Spezia. Rösci Frutto di media pezzatura, di forma sferoidale appiattita. Buccia verde-gialla, striata di rosso all'insolazione. Polpa bianca, molto soda, croccante, sugosa, zuccherina, lievemente acidula gustosa, aromatica. da fine Albero vigoroso, produttivo, ma alternante. d aprile maggio Melo Tardivo ROSMARINA bianca Mela di Rosmario Romarin blanc Romaro blanca Weisser italienischer Rosmarinapfel Weisser Rosmarin White Romarin Originaria della zona di Bolzano, Alto Adige (Sud-Tirol). Conosciuta fin dagli inizi dell 800. Già sul finire dello stesso secolo fu oggetto di un forte commercio coi mercati del nord-europa. Frutto medio-piccolo, di forma conico-allungata, a volte asimmetrico. Buccia, fine, liscia, quasi lucente, bianco-verdognola prima, bianco-paglierina a maturazione, a volte leggermente sfumata di rosso dal lato del sole. Polpa bianca, fine, tenera, succosa piacevolmente acidula, con vago retrogusto di melone, molto profumata. da fine Di media vigoria, molto fertile, a chioma slanciata e piuttosto rada. Sensibile alla ticchiolaturae all oidio, esige terreni caldi, freschi, profondi e ben esposti. L'epoca di fioritura è precoce. febbraio Melo Tardivo ROSMARINA ROSSA Red Rosmarin Rosmarin rouge Roter italienischer Rosmarinapfel Come la precedente è originaria dell'alto-adige (Sud-Tirol). Oltre che per il colore, si distingue dalla bianca anche per la forma più cilindrica, più lunga, e meno larga. Frutto medio, di forma cilindrica o conico-ovale, panciuta verso il picciolo. Buccia liscia giallo-bianchiccia, coperta di rosso-scuro nella parte soleggiata, di rosso-carminio nella parte opposta, con presenza di rare lenticelle brunastre o gialle. Polpa biancastra, fine, piuttosto croccante, abbastanza succosa, zuccherina, con leggero retrogusto di cannella. da Più vigorosa della Rosmarina bianca, ma meno esigente per il terreno, di media produttività. febbraiomarzo Sensibile alla ticchiolatura e all'oidio. Melo Tardivo ROSSO NOBILE Edelbömer Edelroter Noble rouge Triangelapfel Descritta per la prima volta nel Si ritiene originaria della conca frutticola di Merano e Lana (Bolzano) ove, dai primi decenni del 900 lla II guerra mondiale, formava la parte predominante della coltivazione frutticola. Frutto di pezzatura media, conico-tondeggiante, oblungo, a volte ovoidale, raramente cilindrico. Buccia liscia, morbida, lucente, di colore verde-chiaro alla raccolta, giallo-paglierino a maturazione, colorata di rosso-carmino lucente dal lato del sole, con presenza di numerose lenticelle bruno-chiare o bianchiccie. Polpa bianco-crema, fine, morbida, soffice, mediamente succosa, zuccherina, gustosa, aromatica, con profumo che ricorda la mandorla amara. Oltre che come eccellente mela da coltello, è indicata anche per marmellate, gelatine e per la produzione di sidro. da Albero Piuttosto rustico, di media vigoria, molto produttivo. Resistente alla ticchiolatura, un pò meno all oidio nelle zone umide. Melo Tardivo ROTELLA Rodella Piattona Origine sconosciuta, probabilmente originaria della Lunigiana. Il nome deriva dalla forma schiacciata che la fa rassomigliare a una piccola ruota. Secondo il Breviglieri nel 1929 rappresentava il 55% della produzione di mele in provincia di Massa ed era la varietà più coltivata anche in provincia di La Spezia. Frutto di pezzatura media, tondeggiante-schiacciato (sembra appunto una rotella di carrello), leggermente asimmetrico. Buccia liscia, lievemente rugosa, verde variamente rigata rosso. Polpa bianca, fine, soda, croccante, succosa, zuccherina. dalla seconda metà di Albero rustico, vigoroso, a portamento assurgente, molto produttivo. Soggetta all'alternanza. L'epoca di fioritura è tardiva. febbraio marzo Pagina 18 di 29

19 Melo Tardivo RUGGINE RAMELLA Come la precedente è di origine sconosciuta e proveninte dalla frazione Ramella-Pezza, Biella, ( Piemonte). Frutto conico-appiattito, a volte quasi cilindrico, irregolare. Buccia abbastanza liscia, coriacea, rugginosa. Polpa bianca, dolce-acidula, succosa, con gradevole retrogusto tra nocciola e mandorla, profumata. VARIETA' DESCRI RACCOLTA CARATTERISTICHE raccolta: terza decade di maturazione: Melo Tardivo RUGGINE REALE Varietà di origine incerta proveniente dalla frazione Ramella-Pezza, sulle colline sopra Biella raccolta: terza decade (Piemonte) e conosciuta in tutto il biellese centrale. di Frutto grosso, conico, asimmetrico, leggermente costoluto. maturazione: da fine Buccia coriacea, ruggine-rosata, coperta di numerose lenticelle, a volte con lievi aree gialle. Polpa bianca, croccante, succosa, un po grossolana, dolce-acidula, profumata di mandorlan amara.. Melo Tardivo RUGININ Vecchia varietà originaria della zona di Valletti, nella parte nord-occidentale della provincia di La Spezia. Frutto di pezzatura medio-piccola, di forma tondeggiante, leggermente schiacciato ai poli. Buccia rugosa, di un color nocciola-chiaro rugginoso. Polpa biancastra, di media consistenza, abbastanza succosa, non molto dolce, poco acidula, aromatica. Per le sue caratteristiche di aromaticità è adatta per marmellate. Melo Tardivo RUNSE' Vecchia varietà piemontese. Proviene da un semenzale rinvenuto a Osasco (TO) nella seconda metà dell'80 Diffusa nel Torinese e nel Pinerolese. Frutto medio-grosso. Buccia di colore rosso vinoso. Polpa dura, croccante, saporita, di qualità eccellente, che migliora verso. Resistente alle manipolazioni raccolta: metà maturazione: fine - prima decade di Albero di elevata vigoria e di portamento espanso lateralmente, tendente all'alternanza. Albero di vigoria elevata e buona produttività; mediamente soggetta all'alternanza, poco sensibile alla ticchiolatura e afide lanigero e sensibile all'oidio. si conserva marzo aprile Melo Tardivo RUSCAJÖ Vecchia varietà proveniente dal Monferrato. Frutto da medio a medio-grosso, tondeggiante, un pò appiattito, talvolta leggermente conico, appena costoluto intorno al calice. Buccia rozza, verde-giallastra, sfumata e marezzata di rosa dal lato del sole, con presenza di lenticelle brune, fortemente areolate, striata di ruggine nell'incavo del picciolo. Polpa bianca, soda, compatta, dolce-asprigna. raccolta: prima decade di maturazione: da gennaio Melo Tardivo RUSNENT Vecchia varietà proveniente dal biellese centro-occidentale (Piemonte). E' conosciuta anche nel tortonese (Alessandria), nell'oltre Po pavese e nel piacentino. Frutto da medio-grosso a grosso, tondeggiante o tondeggiante-conico,asimmetrico, lievemente e irregolarmente costoluto. Buccia mediamente sottile, rugosa, un pò bitorzoluta, interamente rugginosa, con poche lenticelle areolate. Polpa bianco-crema, croccante, succosa, gradevolmente acidula e aromatica. raccolta metà maturazione: da fennaio febbraio Melo Tardivo RUSTAJÖ Restaiola Rostajola Rustaien Il bresciano Agostino Gallo, sulla sua opera Vinti giornate dell'agricoltura et de' piaceri della villa metà ( ), descrive i frutti che allora si coltivavano nella sua zona e, fra gli altri, ci parla di una varietà di mele chiamate Rostajole. Pur non essendo certa la sua corrispondenza con la varietà in questione, alla fine dell'800 la varietà è diffusa su una vasta area del versante nord dell'appennino, dal piacentino-parmese, all'oltre Po pavese. Frutto di pezzatura media o medio-grossa, di forma non sempre costante, generalmente tondeggianteappiattito, spesso asimmetrico. Buccia liscia, con guancia rosso brillante dal lato del sole e rugginosità nell'incavo del picciolo. Polpa giallo-crema, fine, soda, croccante, delicata, mediamente succosa, dolce, lievemente acidula, gustosa. Albero molto vigoroso, a portamento assurgente. L'epoca di fioritura è tardiva. molto serbevole Pagina 19 di 29

20 Melo Precoce SAN GIOVANNI Heckapfel, Joannisapfel, Paradisapfel, Pomme de Saint Jean, Pumei d'san Peder, Splitapfel, Süssapfel, Yorkapfel. CATALOGO "FRUTTA ANTICA" - OASI GALBUSERA BIANCA VARIETA' DESCRI RACCOLTA CARATTERISTICHE Antica e curiosa varietà di melo nano. Un tempo abbastanza comune in Lombardia, veniva piantata nelle siepi sulle quali può appoggiare i rami carichi di frutti. Già verso la metà del '500 Agostino Gallo, descrivendo i frutti della campagna bresciana, cita una particolare varietà di mele simile a quella in questione...la prima sorte che comparisce tra noi è quella de' pomi Dolciani nani e mezzani, i quali sono in perfezione al tempo de' peri Moscatelli. Successivamente citato un pò da tutti i pomologi del passato, era, un tempo, diffuso in quasi tutta l'italia, ma anche in Europa ed è, probabilmente, un antenato dei moderni portainnesti nanizzanti del melo. Frutto piccolo (4-6 cm di diametro), tondeggiante, spesso più largo che alto, leggermente costoluto. Buccia verde-pallido prima, gialliccia verso la maturazione. Polpa bianca, mediamente, dolce, compatta, abbastanza succosa e saporita. inizio luglio Albero di vigoria molto debole, non forma un tronco principale, ma bensì tanti rami che si originano dal piede e che non evolvono mai a tronco, facendolo assomigliare più ad un cespuglio che ad un albero. Raggiunge l'altezza di 1,50-2 m. circa ed è possibile allevarlo nelle siepi Melo Precoce SANT'ANNA ROSSA Origine sconosciuta. Diffusa soprattutto in Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia. Frutto di media pezzatura, tondeggiante, leggermente compresso ai poli. Buccia liscia, verde-chiaro di fondo, ricoperta di rosso vivo per buona parte della superfice, rugginosa nell'incavo del picciolo. Polpa bianca, croccante, succosa, dolce-acidula, un pò asprigna, aromatica, gustosa. fine luglio Melo Tardivo SCODELLINO Scudellino Varietà originaria del Veneto, ma conosciuta anche nel ferrarese.. Frutto di pezzatura media, tondeggiante, lievemente conico, un po costoluto. Buccia liscia, verde-giallastra con sfumatura rosata all'insolazione, punteggiata di numerose lenticelle. Polpa bianca, soda, croccante, succosa, dolce e piuttosto acidula. metà Albero di vigoria medio-alta, a portamento aperto. Poco suscettibile o resistente alla ticchiolatura. Albero mediamente vigoroso, a portamento espanso, molto fertile e molto produttivo. molto serbevole Melo Selvatico Malus sylvestris Spontaneo nei nostri boschi, questa pianta può avere un utilizzo sia ornamentale che come impollinatore delle varietà coltivate. Molto gradito dagli uccelli e dagli animali selvatici. Melo Tardivo STOLLA Varietà nota soprattutto nelle zone di Valletti e del Passo delle Centocroci, nel nord della provincia di La Spezia. E' un tipo di Renetta che si è differenziato ed evoluto nelle zone appenniniche, la cui origine è sconosciuta essendo coltivata in queste località da tempo immemorabile. Frutto di pezzatura media, appiattito. Buccia spessa, un pò rugosa, color verde-chiaro con guancia arancio-carico, con presenza di rugginosità alle estremità e piccole lenticelle. Polpa bianco-verdastra, soda, succosa, dolce-acidula, aromatica. Adatta anche per confetture. raccolta: inizio maturazione: inizio Albero molto vigoroso, a portamento espanso, mediamente produttivo. L'epoca di fioritura è tardiva. Melo Tardivo SUNAJA ROSSA D'origine incerta Diffusa nel Biellese. Questa mela, a maturazione, ha i semi completamente liberi nelle ampie logge dell'ovario, per cui se la si scuote emette un suono sordo da cui il nome Sunaja (Sonaglio). Da notare che esistono, in Emilia Cioca Rumela e in Umbria Mela sona o Batocchia, varietà con la stessa caratteristica dei semi liberi che suonano. Frutto medio, decisamente allungato, asimmetrico, particolare; Buccia liscia, sottile, lievemente cerosa, verde-giallastra, sfumata e rigata di rosso all'insolazione. Polpa bianco-crema sfumata di rosa vicino alla buccia, abbastanza succosa, dolce-acidula, consistente anche se tendente al farinoso a maturità completa. da fine buona Melo Tardivo TERRA PROMESSA Belle Louronnaise, Bianchella Grosse verte d août Grosse Verte de Guyenne Pum suché Nez de veau Originaria dei Pirenei francesi (1800 ca.). scalare dalla prima Suo luogo natale è la valle di Luron, nel dipartimento degli Haute-Pyrénées, ove è ancora abbastanza decade di presente. Mela d alta montagna, da il meglio di se nel clima montano, perde le sue qualità gustative in misura della sua diffusione nelle zone d altitudine più basse. In Italia si coltivava sull'appennino Tosco-Emiliano (zona del passo della Futa), in Piemonte e probabilmente anche nell Oltre Po Pavese. In queste zone, non riuscendo con particolari qualità organolettiche, veniva adoperata (visto il volume considerevole) soprattutto per l'alimentazione del bestiame. Frutto molto grosso, di elevato peso specifico (può oltrepassare tranquillamente 500g.), un pò costoluto, irregolare. Buccia liscia, untuosa, spessa ma tenera, di colore verdastro con rugginosità nell'incavo del picciolo. Polpa biancastra, compatta ma tenera, lievemente succosa, aromatica, con retrogusto di carruba. Sensibile a monilia, ticchiolatura e carpocapsa. Pagina 20 di 29

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