PROCEDURA PER LA GESTIONE DI PROGETTI SOCIO-OCCUPAZIONALI
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- Ernesto Caputo
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1 PROCEDURA PER LA GESTIONE DI PROGETTI SOCIO-OCCUPAZIONALI PREMESSA Nei CDD di Nembro e Gandino (un tempo CSE) è da quasi quindici anni che sono previsti progetti di inserimento socio-occupazionale. Si tratta di progetti individuali grazie ai quali utenti dei CDD vengono inseriti e integrati in spazi di diversa natura con l assunzione di un ruolo attivo e riconosciuto nello svolgimento di attività coerenti con la natura del contesto. Tra i luoghi sperimentati negli anni ne segnaliamo alcuni: biblioteche, scuole, mense, bar, supermercati, piattaforme ecologiche. Qui gli utenti del CDD, in funzione del diverso grado di autonomia e di competenze cognitive e relazionali, svolgono mansioni di varia natura come piccole pulizie, fotocopie, riordino di oggetti e materiali, espletamento di semplici commissioni Queste mansioni garantiscono la valenza occupazionale richiamata nella denominazione, attraverso la quale viene perseguito un ampliamento delle autonomie e delle competenze operative delle persone inserite. Il fatto poi che le attività si svolgano nei contesti della normalità, in interazione non solo con operatori del CDD ma anche e soprattutto con altri operatori impegnati nelle singole strutture a garantirne la funzionalità e con clienti e fruitori dei servizi da queste stesse strutture erogati, garantisce la valenza sociale e relazionale dei progetti, valenza anch essa richiamata nella denominazione. Sono progetti che consentono di ampliare le relazioni significative delle persone disabili e che, dall altra parte, aiutano le persone normodotate a sperimentare la possibilità di entrare in relazione positiva con portatori di handicap, superando paure e pregiudizi. 1
2 Questi progetti sono perciò un modo particolarmente efficace di promuovere una cultura dei diritti di cittadinanza delle persone disabili, per la quale il problema della qualità della vita e dell integrazione sociale di chi è diversamente abile non può diventare affare esclusivo di centri e operatori specializzati ma deve riguardare tutti. Di seguito vengono illustrate le caratteristiche progettuali e le modalità operative attualmente in vigore. OBIETTIVI DEI PROGETTI SOCIOOCCUPAZIONALI 1. Ampliare le competenze operative degli utenti disabili dei CDD attraverso l apprendimento e l esercizio di compiti e mansioni in un contesto a valenza occupazionale 2. Ampliare la rete di relazioni personali attraverso la frequentazione di contesti della normalità 3. Aumentare la fiducia in se stessi e nelle proprie competenze attraverso l assunzione di un ruolo attivo e riconosciuto nei contesti della normalità 4. Promuovere una cultura positiva della disabilità all interno di diversi contesti del territorio 5. Far sperimentare a persone comuni la possibilità e la positività della relazione con persone disabili 6. Far sperimentare a persone comuni la propria capacità di contribuire in prima persona nel dar risposta ai bisogni di aiuto e relazione di persone disabili 2
3 GLI UTENTI COINVOLTI Gli utenti coinvolti in progetti sociooccupazionali presentano livelli di fragilità differenti e dunque risultano classificati nelle diverse categorie previste dal sistema delle Schede Sidi. Non si ritiene, infatti, che gli obiettivi sopra richiamati richiedano a priori specifici requisiti o caratteristiche. Piuttosto, il grado di autonomia, l eventuale presenza di comportamenti problematici, le competenze cognitive e altre caratteristiche, rappresentano elementi fondamentali a partire dai quali personalizzare le diverse proposte dal punto di vista della scelta dei contesti di inserimento, della definizione delle mansioni e del programma di svolgimento, del grado e modalità dei sistemi di aiuto e accompagnamento. Un approccio che miri all inclusione sociale, infatti, si basa sulla convinzione che le persone comuni possano entrare in relazione positiva con persone disabili anche in condizione di gravità e che anzi se supportate in maniera adeguata possano farsi carico positivamente almeno parzialmente dei loro bisogni di cura e relazionaltà. Questo non significa sottovalutare l importanza di competenze specifiche e di natura professionale, ma piuttosto valorizzarle in maniera più adeguata, in una cornice inclusiva e non ghettizzante. FASI ORGANIZZATIVE a. Condividere con la famiglia dell utente, per il quale si va ipotizzando il progetto sociooccupazionale, l opportunità di introdurre questa attività nella programmazione individuale del CDD b. Individuare il potenziale contesto ospitante c. Stipulare la convenzione (cfr. allegato n. 1) 3
4 d. Definire il progetto individuale di inserimento socio-occupazionale così come previsto dalla convenzione di cui al punto precedente (cfr. allegato n. 2) e. Acquisire l adesione formale da parte della famiglia con una sottoscrizione del progetto individuale di inseraimento sociooccupazionale nei suoi aspetti educativi e organizzativi f. Attivare il progetto g. Monitorare e valutare il progetto secondo le scadenze previste dalla convenzione di cui al punto c. Lungo l andamento del percorso di inserimento possono cambiare determinati aspetti progettuali e organizzativi. Qualora ciò avvenisse, si procederà ad un aggiornamento del progetto individuale di cui al punto d. e ad una nuova sottoscrizione dello stesso anche da parte della famiglia (cfr. punto e.) FORME DI ASSISTENZA E ACCOMPGNAMENTO Si individuano due forme generali di assistenza e di accompagnamento. 1. Assistenza e accompagnamento da parte di operatori del CDD. Durate le attività è prevista la presenza costante di un operatore del CDD che garantisca le funzioni di assistenza, accompagnamento e aiuto nello svolgimento dei compiti previsti dal progetto. L operatore, a seconda delle caratteristiche dell utente e della fase progettuale in cui questo si trova, può essere l educatore di riferimento, un altro educatore del Centro o un operatore assistenziale (ASA o OSS) dello stesso. 2. Assistenza e accompagnamento da parte di operatori del contesto ospitante. In taluni casi, dopo un periodo di inserimento con le modalità di assistenza di cui al punto precedente, a fronte del consolidarsi delle autonomie operative e relazionali dell utente e del verificarsi di adeguate disponibilità e capacità di accoglienza e inclusione del contesto 4
5 ospitante, è possibile attivare un percorso graduale di passaggio delle funzioni di assistenza, accompagnamento e supporto nello svolgimento delle mansioni ad un operatore del contesto di accoglienza stesso. Questo consente di perseguire obiettivi di maggiore livello sul piano delle autonomie operative e relazionali dell utente e sul piano di una cultura dell inclusione della disabilità. Anche con queste modalità le attività, se svolte durante l orario di apertura del CDD, sono parte integrante dei suoi progetti e dei suoi programmi e pertanto all Equipe Pedagogica del CDD rimane in capo la responsabilità di un monitoraggio costante dell andamento dell inserimento. Nel caso in cui l inserimento sociooccupazionale non veda la presenza costante di un operatore del CDD si precisa quanto segue. a. L attività è organicamente parte del progetto individuale predisposto dal Centro in quanto funzionale agli obiettivi in questo indicati. Come tale viene costantemente monitorata, verificata e valutata dall Equipe del Centro e condivisa formalmente dalla famiglia. b. La garanzia delle forme di assistenza e accompagnamento da parte di operatori del contesto ospitante per i tempi di svolgimento delle attività di inserimento sociooccupazionale non comporta una riduzione del minutato settimanale di assistenza da parte di operatori del CDD ma solo di una sua ridislocazione in altri contesti di attività dell orario di funzionamento del Centro. Tale ridislocazione consente peraltro una maggiore individualizzazione delle proposte in altri momenti del programma dell utente coinvolto. c. Gli operatori del soggetto ospitante, anche se non vanno a contribuire al soddisfacimento degli standard assistenziali calcolati in funzione delle Schede Sidi dell utenza del Centro (cfr. punto precedente), vanno intesi come afferenti alla terza area di cui all allegato A 5
6 della dgr del 23 luglio 2004, in quanto portatori di specifiche competenze coerenti con finalità e contenuti del contesto di svolgimento delle attività in oggetto. Sono da intendersi come operatori che contribuiscono alla realizzazione delle attività previste dal progetto individuale non tramite rapporto di lavoro diretto ma tramite la convenzione di cui all allegato n. 1. Non essendo poi retribuiti per le specifiche funzioni di assistenza e accompagnamento vanno conteggiati all interno della quota di volontari prevista dalla già richiamata dgr. ASPETTI ASSICURATIVI La copertura assicurativa dell attività è garantita dalla Cooperativa Sociale attraverso proprie polizze assicurative di Responsabilità Civile e Rischi diversi e Polizze infortunio le quali prevedono la copertura di tutti i casi previsti dalla progettualità sopra descritta. 6
7 ALLEGATO N. 1 CONVENZIONE Con riferimento agli accordi intercorsi tra il sig. [ ], rappresentante del [ ] e il sig. [ ], Presidente della Cooperativa Sociale "La Fenice" di Albino si definisce la presente Convenzione tra [ ], con sede a [ ] in via [ ], e la Cooperativa Sociale "La Fenice", con sede in via Duca d'aosta 17 ad Albino (BG), per la realizzazione di Progetti Sociooccupazionali rivolti a soggetti disabili ART. 1 Obiettivi generali della Convenzione Con la presente Convenzione si intende rendere possibile la realizzazione di attività educative con valenza socio-occupazionale che consentano lo sviluppo di capacità e abilità in soggetti disabili e che favoriscano una loro maggiore integrazione sociale. In quanto attività a valenza sociooccupazionale, gli inserimenti di cui alla presente convenzione non configurano in alcun modo l instaurarsi di rapporto di lavoro dipendente né di rapporto di lavoro di qualsivoglia altra natura. ART. 2 Oggetto della Convenzione La Convenzione ha per oggetto l'inserimento presso [ ] di n. [ ] soggetti disabili per ciascuno dei quali è allegato progetto individuale che definisce le attività previste, i luoghi e i tempi di inserimento, le modalità di assistenza e accompagnamento ed ogni altra informazione necessaria al buon svolgimento delle attività. La presente Convenzione vale a partire dal [ ] al [ ], salvo eventuali e successive intese diverse tra le parti. Al termine del periodo indicato è prevista una verifica congiunta tra le parti per valutare l'eventuale prosecuzione della Convenzione con le modifiche che si riterranno opportune. 7
8 ART. 3 Modalità di realizzazione I destinatari dell inserimento e il personale educativo di supporto non potranno essere adibiti a funzioni produttive. Tutte le mansioni indicate sono in funzione degli obiettivi generali di cui all'art. 1. L'attività svolta è da intendersi senza oneri da ambo le parti. La Cooperativa, per la realizzazione della Convenzione, si assume i seguenti impegni: - organizza il viaggio di andata/ritorno - individua un referente per il mantenimento di comunicazioni costanti sull andamento del progetto - garantisce le forme di assistenza e accompagnamento specificate nei progetti individuali La Ditta, per la realizzazione della Convenzione, mette a disposizione: - gli spazi e la strumentazione necessaria per lo svolgimento delle attività concordate - i referenti interni per lo svolgimento delle attività e le modalità del loro operato ART. 4 Copertura assicurativa La copertura assicurativa sarà garantita dalla Cooperativa Sociale La Fenice con propria Polizza di assicurazione per responsabilità civile e rischi diversi e con Polizza infortuni. IL PRESIDENTE DELLA COOPERATIVA "LA FENICE" [ ] IL RAPPRESENTANTE [ ] [ ] Lì, 8
9 ALLEGATO N. 2 PROGETTO INDIVIDUALE SOCIO OCCUPAZIONALE PREMESSA Il presente documento di progetto è allegato e parte integrante della convenzione stipulata tra la Cooperativa sociale La Fenice di Albino e [ ] in data [ ]. Il progetto socio-occupazionale è parte organica del Progetto Individuale e del Programma di Attività del Centro Diurno Disabili di [ ] di cui la persona disabile coinvolta è utente. Il presente documento è sottoscritto dal Responsabile del CDD, dal referente del contesto ospitante e da un genitore della persona disabile (o da chi ne fa le veci) che approva e condivide il progetto in tutti i suoi aspetti educativi e organizzativi. Dati utente Servizio di riferimento Attività e mansioni svolte durante l inserimento socio-occupazionale Orario settimanale e luoghi di svolgimento delle attività Modalità di assistenza e accompagnamento [nome e cognome] CDD di [ ] Modalità di monitoraggio, verifica e valutazione Referenti del contesto ospitante il progetto di inserimento Il Responsabile Il Referente del contesto ospitante Il genitore (o chi ne fa le veci) 9
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