G.E.A.L. S.p.A. - GESTIONE ESERCIZIO ACQUEDOTTI LUCCHESI - Viale Luporini, 1348 Lucca. IL DIRETTORE TECNICO Dott. Ing. Annaclaudia Bonifazi

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1 G.E.A.L. S.p.A. - GESTIONE ESERCIZIO ACQUEDOTTI LUCCHESI - Viale Luporini, 1348 Lucca O E D IL DIRETTORE TECNICO Dott. Ing. Annaclaudia Bonifazi

2 1. INQUADRAMENTO INTRODUTTIVO PREMESSA E UBICAZIONE QUADRO NORMATIVO CARATTERISTICHE GENERALI DELL INTERVENTO INQUADRAMENTO GEOLOGICO QUADRO GEOLOGICO REGIONALE QUADRO GEOLOGICO LOCALE QUADRO GEOMORFOLOGICO QUADRO IDROGEOLOGICO INQUADRAMENTO VINCOLISTICO E SALVAGUARDIE ANALISI CARTOGRAFICA STRUMENTO URBANISTICO COMUNALE ANALISI CARTOGRAFICA P.T.C.P ANALISI CARTOGRAFICA DA P.A.I MODELLAZIONE GEOLOGICA ANALISI GEOLOGICA E LITOLOGICA ANALISI GEOMORFOLOGICA E IDROGEOLOGICA ANALISI IDRAULICA E IDROLOGICA APPROFONDIMENTI SPECIFICI DEL SITO CONCLUSIONI E INDICAZIONI FIGURE... 18

3 RELAZIONE GEOLOGICA PRELIMINARE (ai sensi del D.M ) 2

4 1. INQUADRAMENTO INTRODUTTIVO 1.1 PREMESSA E UBICAZIONE La presente relazione è stata redatta su incarico di GEAL S.p.A. ed è volta ad una caratterizzazione e modellazione geologica preliminare dei terreni interessati dal progetto di riorganizzazione della rete fognaria tra la località di Nozzano e la parte sud della pianura di Lucca in loclaità Pontetetto, nel comune di Lucca (LU). Il progetto in oggetto si inserisce nell ambito della sistemazione della rete fognaria della zona dell Oltreserchio del Comune di Lucca. 1.2 QUADRO NORMATIVO Le indagini geologiche ottemperano a quanto previsto dal: D.M. 14 gennaio 2008 Approvazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni ; C.S.L.P. Istruzioni per l applicazione delle Norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 14/01/2008, Circolare del 02/02/2009; Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 3519 del 28/04/06; D.M. 11/03/88; Del.G.R.T. n.431/06 sulla classificazione sismica del territorio regionale; D.Lgs 10/02/2006, n. 152 Norme in materia di Ambiente ; D.P.G.R. 53/r 2011; L.R. 21/2012; D.P.G.R. 36/r 2009; D.P.C.M. 06/05/2005 (PAI); D.P.C.M. 226 del 05/11/99; ex L. 1497/39 e art. 142 del Dlgs. 42/04; Regio Decreto n 3267del 30/12/1923; Regolamento Forestale della Toscana (D.P.G.R. 8 agosto 2003 n. 48/R) e s.m.i.; T.U. 25 luglio 1904 n. 523; Regio Decreto n 3267del 30/12/1923; Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Lucca e Strumenti Urbanistici del Comune di Lucca. 1.3 CARATTERISTICHE GENERALI DELL INTERVENTO Di seguito la descrizione dell intervento ripresa dalla relazione generale di progetto. L'intervento prevede la realizzazione di un collettore di circa 10Km in pressione realizzato in PeAD PE 100 PFA16 (Diam est 315mm --> diam int mm) per il collegamento di alcune frazioni del comune di Lucca alla stazione di sollevamento esistente denominata "SANTESCHI" che a sua volta conferisce i reflui al depuratore PONTETETTO. In base ai rilievi ed ai calcoli effettuati, si rende necessario prevedere n. 4 nuovi impianti di sollevamento fognario ubicati in posizioni strategiche nell'ottica di una gestione globale dell'intero sistema. 3

5 Per oltrepassare il Fiume Serchio sarà realizzato un ponte tubo della lunghezza di circa 150m. Per oltrepassare la ferrovia sarà utilizzata la tecnica NO-DIG T.O.C (per maggiori dettagli si veda il capitolo dedicato nella relazione di progetto). Per oltrepassare il canale Ozzeri e il canale denominato la Piscilla, la condotta sarà staffata ai ponti presenti. I principali corsi d acqua attraversati o che avranno un parallelismo per i quali andranno richiesti i relativi permessi, sono il Fiume Serchio (in corrispondenza dell attraversamento a sud di Nozzano), canale Ozzori (in corrispondenza dell attraversamento a sud di Nozzano, e dell attraversamento in località alla Conte, e diversi tratti in parallelismo), nel tratto al piede delle pendici dei Monti Pisani sono presenti diversi fossi, i principali sono da ovest verso est, fosso del Confine (parallelismo), Fosso dell Acero, fosso delle Galere e il canale detto della Priscilla. Sono previsti due attraversamenti sotto ferroviari, il primo in corrispondenza del ponte sul Fiume Serchio della Ferrovia Lucca Viareggio, e il secondo nei pressi della stazione di Montuolo della tratta ferroviaria Lucca Pisa. Sempre nei pressi della stazione ferroviaria di Montuolo verrà attraversata la bratella l autostradale Lucca Pisa Per quanto riguarda gli scavi previsti su strada i riempimenti dovranno rispettare quanto prescritto dagli Enti competenti, mentre per gli scavi in terreno vegetale verrà riutilizzato il terreno scavato, salvo diverse prescrizioni. Per le tubazioni si prevede sempre allettamento e rinfianco in sabbia. Infine, per profondità superiori a 1,50 m, si devono prevede la protezione dello scavo con idonei blindaggi. In base ai rilievi effettuati, i progettisti hanno previsto la costruzione di 4 nuovi sollevamenti. Per ulteriori dettagli circa la progettazione delle opere si rimanda agli elaborati redatti dai tecnici di Ingegnerie Toscane. 4

6 2. INQUADRAMENTO GEOLOGICO 2.1 QUADRO GEOLOGICO REGIONALE L'area di intervento si colloca nell estrema zona occidentale e meridionale della pianura di Lucca in corrispondenza della strettoia della valle del Serchio in corrispondenza di Nozzano, e alle pendici settentrionali del complesso montuoso dei Monti Pisani, ed è compresa nel bacino idrografico del Fiume Serchio. I depositi fluvio-lacustri, unitamente a quelli ciottoloso-sabbiosi e argillosi del ciclo successivo affiorano, in maniera più o meno continua localmente terrazzati, sui rilievi che orlano la piana lucchese. La loro origine è connessa con le più recenti vicende geologiche quaternarie che hanno determinato l attuale assetto della piana di Lucca. La Piana di Lucca fa parte di uno dei bacini intermontani, corrispondenti ad ampie depressioni tettoniche che cominciarono a delinearsi nell'appennino settentrionale a partire dal Miocene superiore. La depressione, interessata da subsidenza nei tempi successivi, fu colmata inizialmente da depositi lacustri prevalentemente argillosi e, in epoche più recenti, da depositi fluviali del Serchio, il cui alveo, oggi sepolto dai sedimenti più recenti della pianura, dirigeva il suo tracciato verso la zona del bientinese, già depressa, fino a confluire nell'arno nei dintorni di Calcinaia. Il progressivo innalzamento del letto dell'arno portò successivamente ad un gioco alterno dei livelli delle acque dei due fiumi ed al colmamento della pianura lucchese, con ristagni ed impaludamenti nella porzione Sud della stessa. Dal ramo principale del Serchio vennero a distaccarsi rami minori con direttrici NE-SW le cui acque riuscirono prima a tracimare e poi ad incidere la soglia di Ripafratta, tra il M. Pisano ed i Monti d'oltreserchio, dando così al fiume un andamento indipendente verso il mare QUADRO GEOLOGICO LOCALE Il tracciato seguito dalla tubazione in progetto si sviluppa nelle parti di pianura lungo il Fiume Serchio o il Canale Ozzori su terreni quaternari, nei quali affiorano i depositi alluvionali del Fiume Serchio e dei suoi affluenti, mentre nel tratto tra la stazione di Montuolo e la località Meati si addentra nel versante dei monti Pisani in cui sono presenti diversi Conoidi di detrito di diversa natura. Talora sono presenti depositi colluviali attuali derivanti dalla sedimentazione conseguente l erosione che si verifica sui pendii circostanti l area di progetto. 5

7 Le litologie affioranti derivano dai depositi fluvio-lacustri e fluviali del Bacino di Lucca e sono costituite in prevalenza da limi argilloso-sabbiosi, e sabbie limose fini con locali livelli di argille limose e talvolta orizzonti ghiaiosi. In posizione sottostante, a quella di progetto, può essere presente un orizzonte di sedimenti a composizione prevalentemente ghiaioso-sabbiosa, caratterizzato da frequenti disomogeneità ed eteropie, tipiche di una dinamica fluviale di erosione e/o di sedimentazione, riconducibile ad antichi percorsi del F. Serchio. Nello specifico, nell area di intervento, affiorano le seguenti unità geolitologiche: Depositi alluvionali terrazzati prevalentemente ciottolosi con alternanze sabbiose grossolane, spesso determinano scarpate morfologiche. Depositi alluvionali attuali e recenti depositi alluvionali costituiti da ghiaie eterometriche, sabbie e limi di composizione poligenica. Depositi di conoide depositi di detrito costituite da ghiaie con matrice sabbiosa limos 2.3. QUADRO GEOMORFOLOGICO Il tracciato della tubazione attraversa aree pianeggianti e di terrazzo della pianura alluvionale del Fiume Serchio e dei suoi affluenti. Le pendenze sono perciò, nei tratti in pianura, molto basse, mentre nei tratti lungo i versanti si devono superare diversi dislivelli con pendenze elevate, spesso lungo stradine strette ed incassate. La zona si presenta agricola, ma con alcune aree con densità di urbanizzazione; le forme morfologiche direttamente interessanti il progetto sono principalmente dovute a modificazioni antropiche riconducibili soprattutto alle infrastrutture viarie, alle opere idrauliche sui corsi d'acqua ed alle modellazioni del terreno. Tra le località Montuolo e Meati è presente un grande conoide di deiezione. I versanti che delimitano la pianura presentano fenomeni quiescenti specialmente lungo gli accumuli di depositi detritici. Sui versanti sono presenti terrazzamenti, muretti a secco ed altre opere antropiche a protezione della viabilità lungo la quale si sviluppa il tracciato della tubazione nel tratto centrale QUADRO IDROGEOLOGICO Dal punto di vista idrogeologico i terreni della pianura sono caratterizzati in parte da sedimenti prevalentemente fini che presentano quindi una permeabilità primaria da 6

8 alta, in parte da quelli a componente granulare, sabbiosi e ghiaiosi, con una permeabilità medio-alta. La circolazione idrica sotterranea ha sede in corrispondenza del livello prevalentemente ghiaioso-sabbioso dei depositi quaternari. La soggiacenza nel periodo invernale può risultare molto ridotta; le quote piezometriche sono evidenziate nella carta Tav.1-idrogeologia della piana di Luccamaggio 2002 (Aut. di Bacino del F. Serchio) riportata in figura 4, da cui si evince che lungo il tracciato la soggiacenza in periodo di morbida varia tra 1 e 3 m; maggiore nel tratto est e inferiore nel tratto ovest. 3. INQUADRAMENTO VINCOLISTICO E SALVAGUARDIE 3.1 ANALISI CARTOGRAFICA STRUMENTO URBANISTICO COMUNALE Al fine di completare il quadro conoscitivo sono stati considerati gli studi geologico tecnici eseguiti a supporto degli strumenti urbanistici comunali, in particolare la Carta della Pericolosità Geomorfologica individua diverse aree attraversate dalla tubazione nella porzione centrale e terminale del progetto, nella classe di pericolosità geomorfologica 3 medio-bassa. In questa classe sono state inserite aree interessate da frane quiescenti e/o da indicatori geomorfologici precursori di fenomeni di instabilità nelle quali non si possono escludere riattivazioni o attivazioni di movimenti di massa di complessiva bassa intensità, da far ritenere che esso si trova la limite dell equilibrio. Nella carta della pericolosità delle Colline il tracciato ricade principalmente nella classe di pericolosità geomorfologica 2 bassa. In questa classe sono state inserite aree con situazioni geologico tecniche o morfologiche apparentemente stabili, sulle quali però permangono dubbi che potranno essere chiaritio a livello di indagine geognostica di supporto alla progettazione edilizia. La carta di Pericolosità Idraulica del territorio comunale individua come area a maggior pericolosità, la parte ovest del tracciato che include anche le stazioni di sollevamento, nella classe di pericolosità idraulica 3 media, nella quale ricadono aree di naturale esondazione e di tutela dei caratteri ambientali dei corsi d acqua: aree essenzialmente di fondovalle caratterizzate da indicatori idrogeomorfologici a talora biologici naturali nelle quali il legame con il corso d acqua è ancora evidente. 7

9 All art. 2 della L.R. 21/2012 per le aree classificate a pericolosità idraulica elevata: è consentita, altresì, la realizzazione degli interventi di seguito indicati, a condizione che siano preventivamente realizzate, ove necessarie, le opere per la loro messa in sicurezza per tempo di ritorno duecentennale, comprensive degli interventi necessari per non aggravare la pericolosità idraulica al contorno: a) ampliamento e adeguamento di opere pubbliche; b) nuovi impianti e relative opere per la raccolta e la distribuzione della risorsa idrica, il convogliamento e la depurazione degli scarichi idrici, lo stoccaggio, il trattamento, lo smaltimento ed il recupero dei rifiuti, la produzione ed il trasporto di energia da fonti rinnovabili o, comunque, al servizio di aziende e insediamenti produttivi previsti dagli strumenti e atti di pianificazione e programmazione regionali, provinciali e comunali vigenti al momento di entrata in vigore della presente legge, non diversamente localizzabili, oppure ampliamento o adeguamento di quelli esistenti... Attualmente non si rilevano segni di dinamiche gravitative in atto o altri elementi tali da rappresentare condizioni di rischio per gli interventi previsti dal progetto. In fase definitiva si dovrà prevedere una progettazione supportata da indagini geognostiche tendenti a valutare le caratteristiche geotecniche attraverso la parametrizzazione dei terreni. L intervento in progetto non modifica nel suo complesso le condizioni di stabilità dell area. Lo scavo inoltre risulta di modesta entità, trattandosi di una sezione contenuta in una larghezza di 1,2 m e 1,8 m di profondità massima, ma comunque dovrà essere evitato qualsiasi fenomeno di drenaggio nello scavo in fase di esercizio, se durante gli scavi dovesse sorgere questo problema dovranno essere poste in atto tutte le opere per allontanare le acque dallo scavo riempito.. Dal punto di vista idraulico la tubazione in progetto risulta completamente interrata, la sua realizzazione non interferirà quindi con il naturale deflusso delle acque. Fanno eccezione i quadri elettrici delle stazioni di sollevamento il cui volume fuori terra risulta di modeste dimensioni. Si renderà tuttavia necessario richiedere le dovute autorizzazioni in materia idraulica. 8

10 3.2 ANALISI CARTOGRAFICA P.T.C.P Secondo la carta della fragilità degli acquiferi allegata al P.T.C. della Provincia di Lucca, l area d intervento ricade nella vulnerabilità intrinseca potenziale elevata per alta/elevata permeabilità primaria. Dalle Norme di Piano allegate al P.T.C., all art. 27 per aree a elevata vulnerabilità intrinseca potenziale Nell'esecuzione delle opere destinate a contenere o a convogliare sostanze, liquide o solide o gassose, potenzialmente inquinanti, quali cisterne, reti fognarie, oleodotti, gasdotti, e simili, devono essere poste in essere particolari cautele atte a garantire la tenuta idraulica, quali l'approntamento di bacini di contenimento a tenuta stagna, di sistemi di evacuazione d'emergenza, di materiali o pannelli assorbenti, e simili. Sono comunque vietati: gli scarichi liberi sul suolo e nel sottosuolo di liquidi e di altre sostanze di qualsiasi genere o provenienza... Le nuove opere dovranno essere quindi a tenuta stagna e le condutture dovranno garantire l assenza di perdite. 3.3 ANALISI CARTOGRAFICA DA P.A.I. In questo paragrafo vengono considerati i tematismi di pericolosità geomorfologica e idraulica ai sensi della normativa vigente in materia di pericolosità e di rischio idraulico, costituita dal Piano di Bacino stralcio Assetto Idrogeologico-I aggiornamento dell Autorità di Bacino del Fiume Serchio: P.A.I. Carta della Franosità Secondo la Carta della Franosità del Bacino del Fiume Serchio non sono presenti aree con franosità ma la presenza di conoidi ci consiglia di tenerle come aree potenzialmente franose per caratteristiche litologiche P.A.I. Pericolosità idraulica Secondo la Carta di Riferimento delle Norme di Piano nel Settore del Rischio Idraulico la parte ovest del tracciato, come la parte est del tracciato della tubazione, attraversa aree ad alta probabilità di inondazione - AP ; Porzioni di territorio soggette ad essere allagate con tempo di ritorno (Tr) pari a 30 anni (art. 22), corrispondenti a ambito di pericolosità idraulica molto elevata. 9

11 All articolo 22 delle Norme di Piano (P.A.I. primo aggiornamento): 1. Le aree del Piano di Bacino, stralcio Assetto Idrogeologico, rappresentate nella Carta di riferimento delle norme di Piano nel settore del rischio idraulico come Aree ad alta probabilità di inondazione (AP), corrispondenti all ambito di pericolosità idraulica molto elevata (P4), sono le aree interessate da allagamenti per sormonto arginale o di sponda, determinati da modellazione idrologico idraulica avente a riferimento eventi con tempo di ritorno trentennale. 2. In tali aree le nuove utilizzazioni dei suoli, le nuove opere e infrastrutture pubbliche o di interesse pubblico, nonché i nuovi fabbricati sono condizionati al rispetto della messa in sicurezza idraulica per eventi con tempo di ritorno duecentennale e non devono aggravare le condizioni di rischio delle aree limitrofe. In tali aree le previsioni degli strumenti di governo del territorio sono introdotte nel rispetto delle condizioni di cui all art Per dare efficacia ai principi di difesa del suolo contenuti nel PAI, gli strumenti della pianificazione di dettaglio inerenti le previsioni di nuove utilizzazioni dei suoli, di nuove opere e infrastrutture pubbliche o di interesse pubblico, nonché di nuovi fabbricati, unitamente al progetto delle opere di messa in sicurezza idraulica dimensionate per eventi con tempi di ritorno duecentennali, individuate sulla base di apposite indagini di natura idraulica, sono sottoposti al parere favorevole vincolante dell Autorità di bacino, che valuta gli interventi anche facendo riferimento alla più complessa organizzazione delle opere di messa in sicurezza delle aree a rischio adiacenti. 7. Nelle aree AP sono inibite le trasformazioni morfologiche anche a carattere temporaneo, ovvero l alterazione della attuale configurazione della superficie topografica, comprendente anche opere di rinterro e scavo, la realizzazione di opere costituenti ostacolo al deflusso delle acque compresi gli stoccaggi di materiali, le variazioni del reticolo idraulico esistente, e l installazione di manufatti a carattere temporaneo o precario, salvo parere diverso espresso dall Autorità di Bacino a seguito di specifiche richieste 11. Gli interventi relativi a nuove opere pubbliche o di pubblico interesse devono garantire il rispetto delle condizioni idrauliche e dei principi di difesa del suolo dettagliati dal comma 2 del presente articolo. Nuove infrastrutture a rete o nuove opere a sviluppo lineare, compresi i parcheggi, nonché le opere necessarie alla dotazione di standards urbanistici così come previsti dal DM 1444/1968, ritenuti essenziali da parte dell amministrazione interessata, possono essere attuati in parziale deroga al principio della messa in sicurezza idraulica duecentennale di cui al comma 2, previo parere favorevole vincolante dell Autorità di bacino, nel rispetto dei seguenti requisiti: - mediante interventi tesi all autosicurezza delle opere, in coerenza coi principi dell articolo 50 e, ove possibile, in parte tesi alla messa in sicurezza idraulica duecentennale; - a condizione che l attuazione dell intervento non determini aggravio delle condizioni al contorno. Tali interventi non devono comunque precludere la possibilità di attenuare o eliminare le cause che determinano le condizioni di rischio e devono essere coerenti con la pianificazione degli interventi di protezione civile. 11bis. Interventi di adeguamento ed ampliamento delle opere e infrastrutture pubbliche o di interesse pubblico, riferite a servizi essenziali e non delocalizzabili, possono essere attuati, previo parere favorevole vincolante dell Autorità di bacino, nel rispetto 10

12 della parziale mitigazione del rischio disciplinata dall articolo 50. Per i fabbricati, il parere dell Autorità di bacino non è dovuto qualora tali interventi non comportino aumenti di superficie coperta né aumenti di esposizione al rischio. 12. Fatti salvi interventi relativi a strade e parcheggi, è vietata l impermeabilizzazione del terreno, salvo la realizzazione di pavimentazioni di resedi di fabbricati purché queste siano contenute in una superficie inferiore al 50% della superficie fondiaria; sono comunque ammesse pavimentazioni con posa in opera di elementi o di materiali che non impediscono la capacità drenante dei suoli. Deroghe alle limitazioni suddette sono ammesse per esigenze di carattere igienico-sanitario e di sicurezza e nei casi in cui l impermeabilizzazione sia resa necessaria per l adempimento di prescrizioni normative, previo accertamento di dette condizioni da parte dell amministrazione comunale competente. Dall art bis: Gli accorgimenti costruttivi di autosicurezza non sono realizzabili in aree con tiranti idrici attesi duecentennali superiori a 130 cm; detti accorgimenti non devono recare aggravio delle condizioni di pericolosità al contorno. Dal punto di vista idraulico le opere in progetto risultano completamente interrate, la loro realizzazione non interferirà quindi con il naturale deflusso delle acque a parte l attraversamento del Fiume Serchio, che verrà eseguito con un ponte canale e quindi i plinti e i pilastri possono interferire con il deflusso delle acque anche se la sezione totale verrà ridotta di pochi metri cubi. Fanno eccezione i quadri elettrici delle stazioni di sollevamento il cui volume fuori terra è comunque di modeste dimensioni. Si renderà tuttavia necessario richiedere le dovute autorizzazioni in materia idraulica. 4. MODELLAZIONE GEOLOGICA 4.1 ANALISI GEOLOGICA E LITOLOGICA La pianura di Lucca è costituita nella porzione più superficiale da sedimenti alluvionali quaternari, sovrastanti i depositi dei cicli fluvio-lacustri di età pliopleistocenica. Le formazioni alluvionali più recenti sono rappresentate da sedimenti superficiali di età olocenica, costituiti in prevalenza da limi argilloso-sabbiosi, e sabbie limose fini con locali livelli di argille limose e talvolta orizzonti ghiaiosi. In posizione sottostante è presente un orizzonte di sedimenti a composizione prevalentemente ghiaioso-sabbiosa, caratterizzato da frequenti disomogeneità ed eteropie, tipiche di una dinamica fluviale di erosione e/o di sedimentazione, riconducibile ad antichi percorsi del F. Serchio. 11

13 Per quanto riguarda il tratto sulle pendici dei Monti Pisani le cartografie indicano la presenza di conoidi di detrito, da valutare attentamente soprattutto con l esecuzione di scavi, ancorchè non molto profondi, all interno di queste litologie, per quanto riguarda la stabilità e l interferenza con le acque sotterranee e superficiali. In fase definitiva si dovrà prevedere una progettazione supportata da indagini geognostiche tendenti a valutare le caratteristiche geotecniche attraverso la parametrizzazione dei terreni. 4.2 ANALISI GEOMORFOLOGICA E IDROGEOLOGICA Il tracciato della tubazione attraversa aree pianeggianti e di terrazzo della pianura alluvionale del Fiume Serchio e dei suoi affluenti. Le pendenze sono perciò molto basse. Le forme morfologiche direttamente interessanti il progetto sono principalmente dovute a modificazioni antropiche riconducibili soprattutto alle infrastrutture viarie, alle opere idrauliche sui corsi d'acqua ed alle modellazioni del terreno. Dal punto di vista idrogeologico i terreni della pianura sono caratterizzati da sedimenti prevalentemente fini e molto fini che presentano quindi una permeabilità primaria da medio-bassa a bassa, mentre quelli a componente granulare, sabbiosi e ghiaiosi, hanno una permeabilità medio-alta; questi ultimi probabilmente presenti in corrispondenza delle conoidi di deiezione. La soggiacenza nel periodo invernale può risultare molto ridotta; le quote piezometriche sono evidenziate nella carta Tav.1-idrogeologia della piana di Luccamaggio 2002 (Aut. di Bacino del F. Serchio) riportata in figura 4, da cui si evince che per la maggior parte del tracciato la soggiacenza in periodo di morbida varia tra 1 e 3 m; maggiore nel tratto a est e inferiore nel tratto ovest. 4.3 ANALISI IDRAULICA E IDROLOGICA L'assetto idrologico del territorio è caratterizzato da un reticolo idrografico ben sviluppato con numerosi corsi d acqua a regime torrentizio, affluenti in sinistra del Canale Ozzori. Le portate, intense in autunno (in misura minore in primavera) e con periodi di magra in estate, derivano dalla modesta estensione dei bacini, dalla loro acclività e dal regime pluviometrico. Il tracciato attraversa aree incluse nelle golene e nella fascia di rispetto arginale del Fiume Serchio e del canale Ozzori di 100 m (misure di salvaguardia art. 46). Dalle 12

14 norme PAI:... al fine di assicurare la tutela del territorio rispetto agli effetti dinamici delle possibili rotture arginali, nelle aree poste all interno della fascia di 100 ml dall argine del fiume Serchio e dagli argini degli affluenti rigurgitati nei tratti con opere idrauliche classificate in II categoria, aree rappresentate nella Tav. 10 del presente PAI, sono inibite le nuove utilizzazioni dei suoli, i nuovi fabbricati nonchè gli interventi sul patrimonio edilizio esistente che comportino aumento di esposizione al rischio. Ai fini dell applicazione della presente disposizione, vale la verifica puntuale della suddetta distanza, misurata a partire dal piede esterno dell argine. Sono fatte salve dalla presente misura di salvaguardia le pratiche edilizie per le quali, alla medesima data di adozione del Piano di bacino stralcio assetto idrogeologico I aggiornamento, risulti presentata al Comune competente l istanza per l approvazione dell eventuale piano urbanistico attuativo ovvero per il rilascio/attestazione del titolo autorizzativo edilizio. Le aree attraversate dalla tubazione sono aree di fondovalle, talora morfologicamente in aree depresse e vi sono notizie storiche di precedenti inondazioni con battenti in alcune aree anche di qualche metro. Tuttavia la tubazione in progetto e le stazioni di sollevamento risultano da progetto completamente interrati, la loro realizzazione non interferirà quindi con il naturale deflusso delle acque e non incrementerà il rischio idraulico più a valle. Fanno eccezione i quadri elettrici delle stazioni di sollevamento come modesta porzione di opera che sporgerà al di sopra del piano campagna. Si renderà tuttavia necessario richiedere le dovute autorizzazioni in materia idraulica. Dato il carattere torrentizio dei corsi d acqua interessati dal progetto, i lavori andranno eseguiti in periodo asciutto. 5. APPROFONDIMENTI SPECIFICI DEL SITO Dall allegato 5 al P.S. carta dei vincoli paesaggistico e idrogeologico risulta che il tracciato in progetto attraversa aree vincolate ai sensi della Legge n 1497/39 e aree vincolate ai sensi dell art. 2 del D.M. 21/09/84 in attuazione della Legge n 431/85. Il vincolo paesaggistico di queste aree è ribadito anche nella cartografia allegata al R.U. ai sensi del D.Lgs. 42/04 Lettera C (distanze di rispetto dai fiumi). La tubazione in progetto risulta completamente interrata, la sua realizzazione non interferirà quindi con il paesaggio. Fanno eccezione le opere fuori terra della stazione di sollevamento il cui volume fuori terra è comunque di modeste dimensioni e il ponte canale per attraversare il Fiume Serchio a sud di Nozzano. 13

15 Il tracciato non attraversa aree sottoposte a vincolo idrogeologico ai sensi del R.D. 3267/23. La normativa vigente relativa al vincolo idrogeologico - DPGR 8 agosto 2003, n. 48/R - Regolamento forestale della Toscana e DPGR 16 marzo 2010, n. 32/R " Modifiche al regolamento emanato con decreto del Presidente della Giunta regionale 8 agosto 2003, n. 48/R prevede alla Sezione II il rispetto di norme tecniche generali per l esecuzione dei lavori, dove vengono specificate tutte le operazioni da eseguire per una corretta gestione di cantiere. In particolare dovranno essere osservate le prescrizioni per la regimazione delle acque (art.74), per le modalità di scavo (art.76), e per la gestione dei materiali di risulta (art. 77). Il tracciato si sviluppa lungo strada con una alte pendenza del profilo, attualmente non si rilevano segni di dinamiche gravitative in atto o altri elementi tali da rappresentare condizioni di rischio per gli interventi previsti dal progetto. Durante l esecuzione dei lavori dovrà essere accertato in loco lo stato effettivo dei terreni, ed adottato di conseguenza ogni ulteriore accorgimento necessario ad assicurare la stabilità dei terreni stessi. L intervento in progetto non modifica nel suo complesso le condizioni di stabilità dell area. Lo scavo inoltre risulta di modesta entità, trattandosi di una sezione contenuta in una larghezza di 1,2 m e 1,8 m di profondità massima. 6. CONCLUSIONI E INDICAZIONI Sulla base delle indagini effettuate e nei limiti di quanto sopra esposto, si conclude che in fase preliminare l'opera in progetto risulta compatibile con la situazione geologica rilevata. Per quanto riguarda l interferenza con il reticolo idrico e le sue opere strutturali collegate, le interferenze devono essere valutate attentamente ed in contraddittorio con tutti gli enti competenti, la costruzione di un ponte canale che attraversa il Fiume Serchio è un opera rilevante e strategica sia nell economia del corso d acqua stesso che dal punto di vista ambientale e paesaggistico. Altrettanto importanti sono i parallelismi previsti con gli argini principali del fiume Serchio, che oltretutto nella zona di Nozzano sono oggetto di valutazione d interventi strutturali di innalzamento, come evidenziato nelle carte degli interventi dell autorità di Bacino. Inoltre le aree golenali 14

16 ad ovest del tracciato presentano già diversi sotto servizi presenti della rete GAS che si sviluppano parallelamente agl argini. Stessi problemi si hanno nei parallelismi e attraversamenti del Canale Ozzori, che inoltre, presenta una sovrapposizione del tracciato della fognatura in progetto, con gli antichi paleo alvei del Fiume Serchio, che prima di essere deviato a nord dell abitato di Lucca, passa a sud della città e seguivano più o meno la linea dell attuale Canale Ozzori. Nei parallelismi al Canale Ozzori inoltre si intersecano diversi Fossi provenienti dai Monti Pisani, il cui attraversamento dovrà essere valutato attentamente, soprattutto per i ripristini spondali che per quanto riguarda le fasi di scavo. Tutti questi attraversamenti e parallelismi devono essere valutati, indagati e autorizzati dagl enti competenti. Per quanto riguarda le interferenze con opere di captazione acquedottistica, la problematica maggiore è nella zona di Nozzano, dove la condotta passerà a valle dello stesso, ma molto vicino al campo pozzi sempre nei pressi, di un campo pozzi di Geal. La valle del Serchio, tra Nozzano e Ripafratta, a valle della zona interessata dall attraversamento della condotta in progetto, è una zona di fondamentale importanza per l approvvigionamento idrico delle città di Livorno e Pisa e in parte per Lucca. Le falde artesiane che vengono utilizzate per l uso acquedottistico delle città sono ubicate ad una profondità molto maggiori rispetto alla quota di posa della tubazione in progetto, ma dovranno essere valutate, in fase definitiva, le possibili interferenze tra le falde artesiane profonde utilizzate a fini acquedottistici e la tubazione, specificando le eventuali tutele ambientali da prevedere in fase di progettazione definitiva. Anche gli scavi lungo la strada SS12 sono da valutare attentamente essndo la medesima strada in rilevato rispetto al piano campagna e quando si arriva nei pressi della Stazione di Montuolo, la strada statale stessa risulta essere sull argine del canale Ozzori. Lo scavo di 1,8 m di profondità sulla SS12 richiede attente valutazioni, anche con saggi, del materiale di costruzione del rilevato. Per quanto riguarda il tracciato nella zona collinare si attraversano materiali di conoide che possono presentare al loro interno clasti di varie dimensioni, a volte anche consistenti, ma soprattutto possono avere forte trasmissività e presentare falde soprattutto in presenza di piogge. Sia quando la tubazione si posiziona secondo la massima pendenza, sia quando si posiziona perpendicolare ad essa, lo scavo può 15

17 diventare linea di drenaggio principale e creare problemi di stabilità sia generale, che della tubazione stessa. In fase definitiva si dovrà prevedere una progettazione supportata da indagini geognostiche tendenti a valutare le caratteristiche geotecniche attraverso la parametrizzazione dei terreni. L intervento, considerato che si tratta di aree prevalentemente pianeggianti, non modifica nel suo complesso le condizioni di stabilità dell area; tuttavia nei tratti a ridosso dei versanti, Sarà necessario procedere agli scavi per tratti di limitata estensione e provvedere al loro riempimento in tempi brevi in modo tale da non creare fenomeni di decadimento delle caratteristiche geotecniche dei terreni non interessati dallo scavo con possibili ripercussioni su eventuali manufatti presenti al contorno; le acque che verranno intercettate dovranno essere allontanate per consentire il corretto svolgimento dei lavori previsti. Lungo i parallelismi con i corsi d acqua gli scavi dovranno essere valutati attentamente per evitare qualsiasi problema alle sponde. Dal punto di vista idraulico la tubazione in progetto e le stazioni di sollevamento risultano da progetto completamente interrati, la loro realizzazione non interferirà quindi con il naturale deflusso delle acque. Fanno eccezione i quadri elettrici delle stazioni di sollevamento come modesta porzione di opera che sporgerà al di sopra del piano campagna. Si renderà tuttavia necessario richiedere le dovute autorizzazioni in materia idraulica. Lo staffaggio nell attraversamento dei corsi d acqua dovrà essere effettuato nel lato di valle dell opera e con l autorizzazione degli enti competenti in materia idraulica. Analisi a parte spetta al Ponte Canale previsto sul Fiume Serchio che dovrà essere attentamente valutata, sia per il suo posizionamento in un area golenale, in sponda destra, che viene allagata regolarmente, sia nella zona di arrivo in sponda sinistra, dove sono presenti sottoservizi, argini, il Canale Ozzori, la Ferrovia, la rete del GAS e l autostrada tutto in circa 80 metri di larghezza Dato il carattere torrentizio dei corsi d acqua minori e le soggiacenze particolarmente basse, i lavori andranno eseguiti in periodo asciutto, se eseguiti in alatra stagione devono essere previste tutte le opere provvisionali per la tutela delle persone e delle cose presenti nei pressi 16

18 Da valutare attentamente l interferenza della tubazione con il livello piezometrico nella parte ad est del tracciato, in questa zona potrebbero essere necessarie opere provvisionali per l abbattimento della falda, sempre nel rispetto del Regolamento vignete della Provincia di Lucca.. Nelle aree di conoide attraversate potrebbero essere possibili soggiacenze particolarmente basse. A seguito delle indagini geognostiche puntuali si potranno avere informazioni maggiori anche circa la copertura e la profondità della falda. L intervento non modifica le condizioni di stabilità dell area e di regimazione delle acque. Lo scavo inoltre risulta di modesta entità trattandosi di una sezione contenuta in una larghezza 1,20 m e profondità 1,8 m. In questo tratto i lavori dovranno rispettare inoltre le norme tecniche generali per l esecuzione dei lavori ai sensi del DPGR 16 marzo 2010, n. 32/R. Si renderà necessario richiedere le dovute autorizzazioni in materia di vincolo paesaggistico. In base alle indicazioni progettuali si dovranno predisporre i documenti di caratterizzazione delle terre e rocce da scavo e il loro piano di gestione secondo le normative vigenti. Si renderà necessario, ai fini della vulnerabilità idrogeologica dell area, si dovranno utilizzare le tecniche di collegamento tra le tubazioni che garantiscano la migliore tenuta della condotta, e dove valutato necessario inserire sistemi di controllo per evitare la dispersione accidentale dei reflui nel terreno vista la presenza di una falda superficiale con buoni valori di trasmissività. 17

19 FIGURE 18

20 Figura 1 Estratto da Google Earth

21 Figura 2 Estratto da Piano Strutturale comune di Lucca Carta Geologica del Territorio Comunale A.3

22 Figura 2 Estratto da Piano Strutturale comune di Lucca Carta ambiti fluviali del Territorio Comunale A.3

23 Figura 4 Estratto da Piano Strutturale comune di Lucca Carta Piezometrica di massima magra nota A.7

24 Figura 5 Estratto da Piano Strutturale comune di Lucca Carta Piezometrica di massima ricarica nota A.8

25 Figura 6 Estratto da Piano Strutturale comune di Lucca Carta Pericolosità Litotecnica A.11.8

26 Figura 7 Estratto da Piano Strutturale comune di Lucca Carta Pericolositàdelle Collinee A.12.3

27 Figura 8 Estratto da Piano Strutturale comune di Lucca Carta Pericolosità Idraulica A.13.8

28 Figura 9 Estratto da Piano Strutturale comune di Lucca Carta Agro ambientale A.15

29 Figura 10 Estratto da Piano Strutturale comune di Lucca Carta geologica Nozzano All.2.8

30 Figura 11 Estratto da Piano Strutturale comune di Lucca Carta Vincoli Autorità di bacino All.4

31 Figura 12 Estratto da Piano Strutturale comune di Lucca Carta Aree allagate anno 2000 All.6.1

32 Figura 13 Estratto da Piano Strutturale comune di Lucca Carta paleoalvei B.1

33 Figura 14 Estratto da Piano Strutturale comune di Lucca Carta pozzi e sorgenti acquedottoi B.12

34 Figura 15 Estratto da Piano Strutturale comune di Lucca Carta elementi di paesaggio con valore ecologico B.22

35 Figura 16 Estratto da P.T.C Provincia di Lucca Carta Fragilità A.1

36 Figura 17 Estratto da P.T.C Provincia di Lucca Carta Fragilità idraulica A.2

37 Figura 18 Estratto da P.T.C Provincia di Lucca Carta salvaguardie A.3

38 Figura 19 Estratto da P.T.C Provincia di Lucca Carta Fragilità acquiferi A.4

39 Figura 20 Estratto da PAI Fiume Serchio carta degli interventi

40 Figura 21 Estratto da PAI Fiume Serchio carta della pericolosità idarulica

41 Figura 22 Estratto da PAI Fiume Serchio carta della pertinenze fluviali

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