COMUNE DI LUCCA PROGETTO DEFINITIVO. Espansione rete fognatura Zona Oltreserchio loc. S. Alessio I LOTTO FUNZIONALE. PROGETTISTA Ingegnerie Toscane
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1 G.E.A.L. S.p.A. - GESTIONE ESERCIZIO ACQUEDOTTI LUCCHESI - Viale Luporini, 1348 Lucca COMUNE DI LUCCA OGGETTO: PROGETTO DEFINITIVO Espansione rete fognatura Zona Oltreserchio loc. S. Alessio I LOTTO FUNZIONALE ELABORATO: R.1 Relazione generale descrittiva DATA: Luglio 2015 Rev. 02 PROGETTISTA Ingegnerie Toscane Ing. Giovanni Simonelli Ing. Simone Franchini COLLABORATORI TECNICI Ing. Luisa Braccesi
2 COMUNE DI LUCCA Provincia di LUCCA ESPANSIONE RETE FOGNATURA ZONA OLTRESERCHIO LOC. S. ALESSIO I LOTTO FUNZIONALE P R O G E T T O D E F I N I T I V O RELAZIONE GENERALE DESCRITTIVA ai sensi Art 25 e Art. 26 comma l DPR 207/2010 LUGLIO 2015 Relazione generale descrittiva 1/12
3 INDICE 1 PREMESSA DESCRIZIONE DEL PROGETTO Materiali Utilizzati per le condotte Principali corsi d acqua attraversati Modalità di scavo e riempimenti LOCALIZZAZIONE DELL INTERVENTO Scelta del tracciato e localizzazione degli impianti Inquadramento geomorfologico e geologico dell area Assetto idrologico e idrogeologico dell area Valutazione della conformità urbanistica-ambientale alla luce degli strumenti ed atti di governo del territorio Vincoli presenti Fattibilità idraulica, geologica e geomorfologica Conformità urbanistica nuovi impianti di sollevamento I RILIEVI EFFETTUATI ACQUISIZIONE ED OCCUPAZIONE DI AREE PRIVATE PUBBLICI SERVIZI Relazione generale descrittiva 2/12
4 1 PREMESSA Il progetto in oggetto si inserisce nell ambito della sistemazione della rete fognaria della zona dell Oltreserchio del Comune di Lucca, comprendente nel suo complesso le località di (procedendo da Ovest verso Est) Maggiano, Farneta, S. Macario in Piano, Carignano (che verranno collegate al depuratore mediante la linea Nozzano-Pontetetto), S.Alessio, Monte San Quirico. Tali frazioni del Comune di Lucca (salvo piccole porzioni) non sono al momento collegate con sistemi di depurazione. Come evidenziato nella corografia (Tav.1), il progetto complessivo è stato suddiviso in n.3 stralci che consentiranno il collettamento delle località precedentemente elencate verso il depuratore di Pontetetto con capacità residua per trattare i reflui provenienti dall Oltreserchio. Stralcio Maggiano: comprendente le località di Maggiano, Farneta, S. Macario in Piano; Stralcio Carignano: comprendente la parte più a Ovest della località di Carignano; Stralcio Sant Alessio: suddiviso a sua volta in n. 3 Lotti funzionali che prevedono il collettamento degli scarichi provenienti della frazione di S.Alessio, della parte Est della frazione di Carignano e di una porzione di Monte San Quirico. e servirà circa AE, di cui circa AE immediatamente allacciabili e il resto al completamento della rete secondaria. Per il collettamento di tutti i reflui si prevede la posa di tubazioni a gravità in PVC di diametro variabile Ø200/Ø315, n.10 sollevamenti fognari e relative condotte in pressione in PEAD di diametro variabile tra Ø90 e Ø225 mm. La verifica della capacità residua della rete fognaria ricevente che dovrà collegare la rete in progetto al depuratore di Pontetetto, non è compresa nel presente progetto. Lo stralcio oggetto della presente relazione è quello relativo alla frazione più ad Ovest ovvero quella di Sant Alessio. Lo stralcio a sua volta è stato diviso in n.3 lotti funzionali come evidenziato nella planimetria generale (Tav.2). La presente relazione in particolare fa riferimento al I LOTTO FUNZIONALE che prevede il collettamento della parte più a valle della nuova rete fognaria alla rete esistente. 2 DESCRIZIONE DEL PROGETTO Complessivamente rete prevista in progetto consente di collettare, tutti i reflui fognari provenienti dalla località di Sant Alessio per un totale di circa AE. Infatti tutti i rami in progetto previsti nei tre lotti funzionali relativi allo Stralcio Sant Alessio confluiscono nell impianto di sollevamento S10, ubicato a Sud di Via Sant Alessio nei pressi della frazione Corte Dorini, che colletta i reflui raccolti dalla rete in progetto nel nuovo impianto di Relazione generale descrittiva 3/12
5 sollevamento ubicato a Nord di Via Sant Alessio ad ovest del campo sportivo presso Monte San Quirico. In particolare il I LOTTO FUNZIONALE prevede il collettamento della parte di Via di Sant Alessio tra il Rio dei Malfatti ed il Rio del Bamboro, per un totale di circa 1615 AE. La rete di progetto è stata dimensionata per collettare anche gli altri due stralci funzionali. Le opere previste dal presente progetto preliminare comportano l esecuzione delle seguenti principali categorie di lavoro: - fornitura e posa in opera di 490 ml di tubazione a gravità in PVC Ø315 - fornitura e posa in opera di 1090 ml di tubazione a gravità in PVC Ø200 oltre che alla realizzazione dei traversanti la strada provinciale per gli allacci della futura rete fognaria - fornitura e posa in opera di 770 ml di tubazione in pressione in Pead Ø225 - fornitura e posa in opera di 485 ml di tubazione in pressione in Pead Ø180 - scavi per posa delle condotte da eseguire secondo le modalità previste e successivi rinterri e ripristini delle pavimentazioni stradali; - realizzazione dei manufatti in corrispondenza dei punti di sfiato e di scarico delle condotte in pressione e realizzazione dei pozzetti di ispezione lungo la rete a gravità; - realizzazione di n.2 impianti di sollevamento fognario mediante scavi a sezione obbligata, strutture in c.a. con ripristini delle aree a verde o delle eventuali essenze arboree che occorresse rimuovere in fase di esecuzione dei lavori - fornitura e posa in opera di pompe, opere elettromeccaniche e pezzi speciali per la realizzazione degli impianti di sollevamento. Per tutte le percorrenze è stato condotto un rilievo altimetrico in quote assolute e sono stati realizzati i relativi profili altimetrici (Tav.6). Gli impianti di sollevamento previsti in progetto saranno ubicati in aree adiacenti alla viabilità in cui viene posta la condotta, tale da garantire un accesso semplice all impianto da parte degli operatori, da avere la possibilità la possibilità di disporre al meglio quanto necessario (carpenteria, quadri elettrici, etc) e da poter eseguire interveti di manutenzione in area non soggetta al traffico stradale (Tavv.10-11). Relazione generale descrittiva 4/12
6 2.1 Materiali Utilizzati per le condotte In base alle caratteristiche evidenziate nelle relazioni geologiche che compongono il presente progetto e all esperienza del gestore, si sono al momento adottate le seguenti tipologie di materiali. Per tutti i rami a gravità si prevede di utilizzare come materiale il PVC SN8 con diametro minimo il Ø200, ad esclusione dei tratti terminali che vanno da Via di S.Alessio agli impianti di sollevamento S09 e S10, realizzato con Ø315. Per i rami in pressione si prevede invece l adozione di Pead PE100 PN10. Le sezioni di scavo e posa tipo sono rappresentate nella Tavola Principali corsi d acqua attraversati (Art. 26 DPR 207/2010 Comma l) Per i corsi d acqua principali è stato condotto uno specifico rilievo del manufatto di attraversamento in modo da consentire la valutazione delle modalità di attraversamento della condotta fognaria. I principali corsi d acqua attraversati per i quali andranno richiesti i relativi permessi sono: Rio del Bamboro (in corrispondenza dell attraversamento con la Via di S.Alessio). Il corso d acqua verrà attraversato sub alveo dalla condotta in pressione Ø225 in PEAD e dalla condotta a gravità Ø315 in PVC con distanza minima tra estradosso delle condotte in progetto e del tombamento esistente pari ad un altezza minima di 100 cm (Tav.07). Rio del Topo (in corrispondenza dell attraversamento con la Via Via di S.Alessio). L attraversamento del corso d acqua verrà effettuato mediante staffaggio della condotta in pressione in ACC. INOX DN 150 sul paramento di valle del tombamento esistente (Tav.08) Fosso Tombato in Loc. Madonne Bianche (in corrispondenza dell attraversamento con la Via di S.Alessio). Il corso d acqua verrà attraversato sub alveo dalla condotta in pressione Ø225 in PEAD con distanza minima tra estradosso delle condotte in progetto e del tombamento esistente pari ad un altezza minima di 100 cm (Tav.07a). 2.3 Modalità di scavo e riempimenti Per quanto riguarda gli scavi effettuati su strada i riempimento avverranno nel rispetto di quanto prescritto dagli Enti competenti. Per le tubazioni si prevede sempre allettamento e rinfianco in sabbia. Infine, per profondità superiori a 1,50 m, si prevede la protezione dello scavo con idonei blindaggi. Relazione generale descrittiva 5/12
7 Le sezioni di posa e scavo tipo sono rappresentate nella Tavola 13. I movimenti di terra necessari al riutilizzo in cantiere ricadono nell ambito di quanto previsto all art. 185 comma 1 lett. c bis del D. Lgs. 152/2006 e succ. mod. e integr., dal quale risulta che il suolo non contaminato allo stato naturale escavato nel corso dell'attività di costruzione, ove sia certo che il materiale sarà utilizzato a fini di costruzione nello stesso sito in cui è stato scavato, non rientra nel campo di applicazione della parte quarta del D. Lgs. 152/2006 stesso. Il progetto comunque non prevede il riutilizzo in loco di parte delle materie escavate per il ricoprimento delle tubazioni e la realizzazione della stazione di sollevamento. L eccedenza delle materie escavate sarà quindi gestita secondo le vigenti normative in materie di smaltimento di rifiuti speciali. E prevedibile la generazione di rifiuti di cui ai codici CER (terra e rocce da scavo). Sarà onere dell appaltatore in qualità di produttore del rifiuto provvedere all eventuale caratterizzazione dei materiali escavati e fornire alla D.L. copia dei documenti di trasporto e smaltimento a discarica o impianti di riciclaggio autorizzati (DDT e formulari). 3 LOCALIZZAZIONE DELL INTERVENTO 3.1 Scelta del tracciato e localizzazione degli impianti I tracciati delle condotte di progetto sono stati definiti in base a criteri di natura tecnica, economica e paesaggistica nonché cercando di minimizzare le interferenze e gli effetti sulla viabilità locale e sugli altri sottoservizi. In particolare sono stati adottati criteri quali: - adottare tutte le misure e gli accorgimenti (qualità e caratteristiche dei materiali, tecnologie di esecuzione lavori, accessibilità ed ispezionabilità dei manufatti ecc.) per cercare di garantire una perfetta affidabilità degli impianti e favorire al contempo le operazioni di manutenzione delle opere in progetto in termini di costi e di tempi d intervento; - in particolare gli obiettivi perseguiti sono quelli di salvaguardare la tenuta dei materiali utilizzati per le condotte, sia per evitare sversamenti del refluo in falda, sia per evitare l ingresso di acque di falda all interno delle nuove canalizzazioni previste; - ridurre per quanto possibile le interferenze con gli altri impianti e servizi presenti nel sottosuolo; Relazione generale descrittiva 6/12
8 - imporre la congruenza delle opere con gli strumenti urbanistici vigenti sul territorio; - prevenire l impatto ambientale, curando cioè la scelta del percorso, per evitare forme di compromissione permanenti alle componenti ambientali, e il ripristino di opere compiute. 3.2 Inquadramento geomorfologico e geologico dell area Il tracciato della tubazione attraversa aree pianeggianti e di terrazzo della pianura alluvionale del Fiume Serchio e dei suoi affluenti. Le pendenze sono perciò molto basse. Il tracciato, mantenendosi lungo strada, si sviluppa su pendenze ancora minori. La zona si presenta agricola ma con una discreta densità di urbanizzazione; le forme morfologiche direttamente interessanti il progetto sono principalmente dovute a modificazioni antropiche riconducibili soprattutto alle infrastrutture viarie, alle opere idrauliche sui corsi d'acqua ed alle modellazioni del terreno. L'area di intervento si colloca nella parte settentrionale della pianura di Lucca alle pendici meridionali del complesso montuoso dell Appennino settentrionale, ed è compresa nel bacino idrografico del Fiume Serchio. Il tracciato seguito dalla tubazione in progetto si sviluppa interamente su strade che attraversano terreni quaternari, nei quali affiorano i depositi alluvionali del Fiume Serchio e dei suoi affluenti. Talora sono presenti depositi colluviali attuali derivanti dalla sedimentazione conseguente l erosione che si verifica sui pendii circostanti l area di progetto. Nello specifico, nell area di intervento, affiorano le seguenti unità geolitologiche: Depositi alluvionali terrazzati prevalentemente ciottolosi con alternanze sabbiose grossolane, spesso determinano scarpate morfologiche. Depositi alluvionali attuali e recenti depositi alluvionali costituiti da ghiaie eterometriche, sabbie e limi di composizione poligenica. Argille sabbiose e limi con ghiaie poligeniche in matrice limo-argillosa. 3.3 Assetto idrologico e idrogeologico dell area Dal punto di vista idrogeologico i terreni della pianura sono caratterizzati da sedimenti prevalentemente fini e molto fini e presentano quindi una permeabilità primaria da mediobassa a bassa, mentre quelli a componente granulare, sabbiosi e ghiaiosi, hanno una permeabilità medio-alta. Relazione generale descrittiva 7/12
9 La circolazione idrica sotterranea ha sede in corrispondenza del livello prevalentemente ghiaioso-sabbioso dei depositi quaternari. Tale acquifero di alluvioni grossolane del Serchio, di elevata potenzialità, è raggiunto da numerosi pozzi censiti dalla Provincia di Lucca. 3.4 Valutazione della conformità urbanistica-ambientale alla luce degli strumenti ed atti di governo del territorio Il confronto tra l intervento previsto e gli strumenti ed atti di governo del territorio risulta fondamentale per inserire l opera nel quadro di sviluppo organico del territorio, che, ai sensi e per gli effetti della L.R. 1/2005, è orientato al perseguimento dello sviluppo sostenibile delle attività pubbliche e private che incidono sul territorio medesimo. A tal fine lo svolgimento di tali attività e l utilizzazione delle risorse territoriali ed ambientali deve avvenire garantendo la salvaguardia e il mantenimento dei beni comuni e l uguaglianza di diritti all uso e al godimento degli stessi, nel rispetto delle esigenze legate alla migliore qualità della vita delle generazioni presenti e future. Per valutare l inserimento dell intervento si è quindi ricorsi al confronto con il Piano Strutturale e con il Regolamento Urbanistico dei Comuni interessati, tenendo conto in particolar modo di: Vincolistica sovraordinata; Presenza di emergenze ambientali e/o aree sottoposte a particolare salvaguardia; Valutazione delle indagini geologiche ed idrogeologiche effettuate. 3.5 Vincoli presenti Dall allegato 5 al P.S. carta dei vincoli paesaggistico e idrogeologico risulta che il tracciato in progetto attraversa aree a vincolo paesaggistico ai sensi della Legge n 1497/39 e aree vincolate ai sensi dell art. 2 del D.M. 21/09/84 in attuazione della Legge n 431/85. La tubazione in progetto risulta completamente interrata, la sua realizzazione non interferirà quindi con il paesaggio. Fanno eccezione le opere fuori terra di tutte le stazioni di sollevamento il cui volume fuori terra è comunque di modeste dimensioni. La stazione di sollevamento n.9 e parte del tracciato della tubazione ricadono nella fascia di rispetto stradale: Dalle Norme Tecniche di Attuazione del R.U., all art.136: Fasce di rispetto stradale e fasce di arretramento - Oltre alla sede viaria tali aree possono essere utilizzate per la realizzazione di.. canalizzazioni di infrastrutture tecnologiche come fognature, acquedotti, linee elettriche, metanodotti, ecc.. Non sono presenti ulteriori vincoli di natura archeologica. Relazione generale descrittiva 8/12
10 Il progetto non ricade nelle aree sottoposte a vincolo idrogeologico, secondo il Regio Decreto n.3267 del 30 dicembre del 1923 e successive modificazioni. 3.6 Fattibilità idraulica, geologica e geomorfologica In base a quanto analizzato nella relazione geologica preliminare che costituisce parte integrantre del presente progetto, a livello generale non vi sono particolari problematiche di tipo geomorfologico. In fase definitiva, attraverso sondaggi geognostici puntuali, si potranno valutare in maniera approfondita gli aspetti litologici dei terreni attraversati dal tracciato. Per quanto riguarda le problematiche di tipo idraulico si sottolinea il fatto che la tubazione sarà completamente interrata, non comportando così alcuna riduzione della sezione idraulica né incremento del rischio idraulico. In relazione alle stazioni di sollevamento, la modesta porzione che sporgerà al di sopra del piano campagna dovrà essere compensata con un volume di scavo pari al volume sottratto alla libera espansione delle acque, per garantire il non aggravio del rischio idraulico nei territori contermini. Per gli attraversamenti dei corsi d acqua che non saranno effettuati con tecniche di microtunneling, ai fini di una tutela del reticolo idrografico superficiale, non si dovrà diminuire la luce dei corsi d acqua nè modificare la morfologia degli alvei. In ogni caso per gli interventi che ricadono negli ambiti dei corsi d acqua interessati sarà necessario acquisire il preventivo parere favorevole dell Autorità di Bacino. Le condutture dovranno garantire l assenza di perdite ai fini del possibile inquinamento della falda acquifera. A seguito delle indagini geognostiche puntuali si potranno avere informazioni maggiori circa la copertura e la profondità della falda. Si ritiene quindi il progetto fattibile a meno di una serie di prescrizioni di carattere generale riportate per esteso nella relazione geologica preliminare. In particolare l intervento risulta conforme alla natura idrogeologica e geologica del luogo, discendente da atti Comunali o Sovracomunali con particolare riferimento alle salvaguardie di cui al P.T.C. e ai P.I.T.; inoltre l intervento di edificazione risulta ammissibile sotto l aspetto idraulico. 3.7 Conformità urbanistica nuovi impianti di sollevamento Il progetto prevede la realizzazione di n.2 impianti di sollevamento fognario, il sollevamento denominato S9 ricade in area di proprietà comunale adibita a parcheggio pubblico, pertanto non sarà necessaria alcuna acquisizione delle aree, il sollevamento S10 Relazione generale descrittiva 9/12
11 ricade in un area ancora di proprietà privata nella quale, secondo il regolamento urbanistico, sorgerà un parcheggio pubblico. 4 I RILIEVI EFFETTUATI Data la necessità di individuare la posizione ottimale per il collettore fognario, così da garantire un funzionamento totalmente a gravità e contemporaneamente minimizzare i costi per gli scavi ed i movimenti di terra, si sono resi necessari rilievi topografici delle zone in oggetto. Le caratteristiche orografiche della zona hanno reso necessario realizzare una prima indagine ad ampio raggio in modo da individuare le caratteristiche della zona oggetto di analisi sia da un punto di vista plano-altimetrico sia sotto il profilo delle strutture annesse. Una volta individuata la zona più idonea alla posa del collettore fognario è stata individuata la zona dove condurre un rilievo plano-altimetrico di dettaglio. Lo sviluppo del rilievo plano-altimetrico è stato condotto tramite ricevitore GPS lungo una fascia di larghezza variabile avente per asse mediano l asse del collettore fognario. Il GPS (Global Position System) Sistema di Posizionamento Globale è un processo di calcolo di coordinate del terreno determinate attraverso l utilizzo dei satelliti. La denominazione completa del sistema è NAVSTAR GPS (NAVigation Satellite Timing And Ranging Global Position System); esso è pertanto letteralmente un sistema di trasmissione di tempo, distanza e di posizionamento, basato su satelliti di navigazione, esteso a tutto il globo. Nell impiego topografico del GPS sono stati presi in considerazione i punti costituenti l asse del tracciato (dei quali almeno uno noto nelle tre coordinate) e sono stati elaborati tramite un software che fornisce coordinate geografiche e quote riferite all ellissoide GPS (attualmente il WGS 84). Ai fini topografici le coordinate planimetriche devono essere riferite all ellissoide locale mentre le quote al geoide; al fine di ottenere la trasformazione da coordinate GPS a coordinate locali è stata effettuata un operazione di raffronto in modo da poter calcolare i parametri occorrenti per la conversione. Per poter georefenziare al meglio il rilievo, e vista l elevata estensione planimetrica, si è proceduto a dotarsi di capisaldi di riferimento appartenenti alla rete IGM, di cui sono state acquisite le monografie, riportati in cartografia. Inoltre sono state lasciati dei capisaldi interni al tracciato individuati da chiodi e di cui sono state prodotte identiche monografie riportanti fotografie, inquadramento cartografico e coordinate geografiche. Tali punti sono facilmente Relazione generale descrittiva 10/12
12 individuabili e potranno essere successivamente riutilizzati per eventuali integrazioni al rilievo già effettuato. Lungo le percorrenze sono stati rilevati punti con un passo massimo di 40 m. Sono stati inoltre rilevati i principali manufatti attraversati, le sezioni stradali maggiormente rappresentative e i corsi d acqua interessati. Acquisizione delle aree, interferenze con i pubblici servizi e interventi connessi e necessari per la realizzazione dell opera 5 ACQUISIZIONE ED OCCUPAZIONE DI AREE PRIVATE Per la realizzazione delle opere previste, saranno interessate sia aree private che pubbliche. Per quanto riguarda la posa in opera delle condotte fognarie, saranno istituite delle servitù di condotta lungo la stessa per le future operazioni di manutenzione, mentre per la fase realizzativa saranno istituite delle occupazioni temporanee per consentire ai mezzi di lavoro la realizzazione delle opere. Le ditte catastali intestatarie delle aree di terreno da asservire e da occupare temporaneamente sono indicate dettagliatamente nell elenco delle Particelle interessate dall intervento che costituisce parte integrante del presente progetto. Nelle fasi successive della progettazione, e una volta concordato, a seguito di Conferenza dei Servizi, il tracciato definitivo dell opera, si procederà alla stesura del Piano Particellare d Esproprio nel quale saranno individuate le superfici di esproprio, servitù e occupazione e quantificate dettagliatamente le indennità spettanti per ogni ditta catastale interessate. Per l esecuzione dei lavori, si prevede il ricorso alle normali procedure per la realizzazione di OO. PP. per quanto riguarda gli espropri, alle occupazioni temporanee in occasione dei lavori ed alle servitù permanenti. 6 PUBBLICI SERVIZI (ART. 26 DPR 207/2010 COMMA L) Le principali interferenze dell opera con i pubblici servizi (Tav. 06) valutate in via preliminare acquisendo la cartografia disponibile dagli enti competenti, si riassumono nelle seguenti: Interferenza con linee elettriche aeree ed interrate, per le quali non si prevedono particolari impedimenti, se non accorgimenti nella fase esecutiva dei lavori; Interferenze con condotte di distribuzione di gas metano, per le quali saranno rispettate eventuali distanze di sicurezza; Relazione generale descrittiva 11/12
13 Parallelismi e attraversamenti di corsi d acqua, canali e fossi di bonifica: sulla scorta di precedenti progetti e in ottemperanza delle vigenti normative in materia, saranno mantenute distanze minime dagli argini dei corsi d acqua nei parallelismi e saranno garantite altezze di ricoprimento tra fondo alveo e cielo tubo. Parallelismi e attraversamenti di strade Provinciali: le percorrenze su strade e gli attraversamenti delle stesse saranno eseguiti con scavo a cielo aperto ed il riempimento degli scavi sarà eseguito nelle modalità e con i materiali prescritti dagli Enti competenti. Per le stazioni di sollevamento, si dovrà richiedere la fornitura in BT/MT per l alimentazione delle macchine operatrici a servizio delle stesse. Relazione generale descrittiva 12/12
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