ENTI CHE SVOLGONO ATTIVITA DI VIGILANZA, DI CONTROLLO E DI PREVENZIONE IN MATERIA DI SICUREZZA E SALUTE
|
|
- Orlando Berardi
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 ENTI CHE SVOLGONO ATTIVITA DI VIGILANZA, DI CONTROLLO E DI PREVENZIONE IN MATERIA DI SICUREZZA E SALUTE VIGILANZA E CONTROLLO L attività di vigilanza, in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, è svolta principalmente dagli ispettori delle ASL, tranne che nel settore della prevenzione incendi, di competenza del Corpo nazionale di vigili del fuoco. Insieme alla ASL, anche l Ispettorato del lavoro esplica attività di vigilanza in materia di sicurezza per quelle attività che presentano rischi particolarmente elevati, quali i cantieri temporanei e mobili, dopo averne dato informazione al servizio di vigilanza della ASL, competente per territorio.(art. 23 del D. Lgs. 626/94) ASL Azienda Sanitaria Locale SPSAL: Servizio di Prevenzione per la sicurezza negli ambienti di lavoro Servizio Impiantistico Antinfortunistico (ex P.M.P. Presidi Multinazionali di Prevenzione) svolge verifiche periodiche di macchine, impianti e apparecchi negli ambienti di lavoro. (N.B. in alcune regioni questi compiti sono svolti dall ARPA) verifiche svolge attività di controllo e vigilanza in materia di sicurezza e salute negli ambienti di lavoro per: l accertamento, controllo e rilievo degli agenti nocivi presenti negli ambienti di lavoro; l individuazione delle misure idonee all eliminazione o riduzione dei fattori di rischio negli ambienti di lavoro; l accertamento della compatibilità degli strumenti urbanistici e dei piani di insediamento industriale, con le esigenze di salvaguardia ambientale; l elaborazione di mappe di rischio. svolge attività di verifica per ascensori e montacarichi; impianti di messa a terra; impianti di protezione contro le scariche atmosferiche; impianti elettrici in luoghi con pericolo di esplosioni e/o incendio; apparecchi di sollevamento; apparecchi a pressione e impianti di riscaldamento. Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco Svolge attività di vigilanza e controllo solo nel settore della prevenzione incendi, secondo quanto previsto nella legge n. 966/1965, che prescrive l obbligo del certificato di prevenzione incendi (CPI) per le 97 attività soggette al controllo dei vigili del fuoco ai sensi del DPR 577/82. N.B. oggi l iter procedurale amministrativo per l ottenimento del CPI è regolato dal DPR n. 37 del e dal DM del Ministero dell interno.
2 Ispettorato del lavoro svolge attività di vigilanza ovunque è prestato lavoro dipendente al fine di accertare il rispetto delle leggi sul lavoro e la previdenza sociale; accerta e reprime gli illeciti penali consumati in materia di lavoro; vigila sull esecuzione dei contratti collettivi di lavoro; rilascia certificati di abilitazione alla conduzione di generatori di vapore, nonché patentino per la conduzione di impianti termici; svolge attività di vigilanza, limitatamente ad attività lavorative con rischi particolarmente elevati: attività nel settore delle costruzioni edili o di genio civile; lavori in sotterraneo e gallerie anche con l impiego di esplosivi; lavori mediante cassoni in aria compressa e lavori subacquei. N.B. Con la riforma sanitaria 833/78 le competenze amministrative primarie di vigilanza in materia di sicurezza e igiene del lavoro sono state trasferite alla ASL. Agli ispettori del lavoro restano però le funzioni di polizia giudiziaria. Pertanto, in materia di sicurezza e igiene del lavoro operano due diverse categorie di polizia giudiziaria: gli ispettori del lavoro che privati della competenza amministrativa operano su denuncia o su richiesta dell autorità giudiziaria, con l obbligo di inoltrare sempre rapporto alla stessa in caso di constatazione di reato; gli ispettori delle ASL ai quali spetta l esercizio dell attività ordinaria. Gli ispettori delle ASL, del lavoro e dei vigili del fuoco, svolgono attività di vigilanza in materia di sicurezza e in qualità di ufficiali di polizia giudiziaria (UPG). Altri organismi di controllo, in materia di sicurezza e salute, sono: Ministero dell Industria, del commercio e dell artigianato effettua controlli nel settore minerario Regioni province autonome Trento Bolzano ARPA e di e effettua controlli per le industrie estrattive di seconda categoria e le acque minerali e termali effettua controlli negli ambienti di vita (non di lavoro) su: rumore; vibrazioni; microclima; illuminamento; radiazioni ionizzanti; radiazioni non ionizzanti; radiazioni non ionizzanti, come ad esempio le emissioni di onde elettromagnetiche delle antenne per telefonia mobile. (N.B. in alcune regioni svolge anche attività di verifica di impianti,
3 macchine e attrezzature al posto delle ASL)
4 ISPESL (Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro) L ISPESL è un ente di diritto pubblico ( dotato di autonomia scientifica, organizzativa, patrimoniale, gestionale e tecnica) di cui si avvalgono il Ministero della salute, le ASL e le aziende ospedaliere nell esercizio delle attribuzioni conferite dalla normativa vigente. Tale organismo non svolge attività di controllo ma, come organo tecnico scientifico effettua attività di omologazione e collaudo per l esercizio di alcune attrezzature di lavoro e di alcuni impianti; in particolare effettua attività di omologazione per: apparecchi ed impianti di sollevamento per persone e materiali (con le ultime modifiche apportate dal DPR n. 162 del ); idroestrattori a forza centrifuga; impianti contro le scariche atmosferiche (con le ultime modifiche apportate dal DPR n. 162 del ); impianti di messa a terra, (con le ultime modifiche apportate dal DPR n. 162 del ); apparecchi e impianti a pressione di vapori o di gas; apparecchi e impianti a pressione inseriti in impianti nucleari; impianti per il trasporto di gas compresso, liquefatti o disciolti; impianti di riscaldamento con potenzialità superiore a kcal/h; certifica o riconosce laboratori o organismi di certificazione, previsti da norme comunitarie e trattati internazionali; fornisce certificazioni, nell ambito delle aziende ospedaliere e dei presidi sanitari, ai fini della sicurezza del lavoro e della consulenza, in materia di tutela nell impiego dell energia termoelettrica, nucleare, delle sostanze radioattive e di qualunque forma di energia usata a scopi diagnostici e terapeutici.
5 La norma relativa a tali verifiche ha subito, negli ultimi tempi, numerose modifiche (sia per la periodicità dei controlli che per gli organismi di controllo) ed è ancora in evoluzione. In relazione agli attuali adempimenti tecnico amministrativi, gli impianti e le macchine possono essere suddivisi nelle seguenti tipologie: ascensori e montacarichi: riferimento normativo: DPR n.162, che ha recepito le norme relative alla semplificazione dei procedimenti per la concessione del nulla osta e della licenza di esercizio per gli ascensori e montacarichi (con portata superiore a 25 kg), contenute nella direttiva comunitaria 95/16/CE del prima del (DPR n. 162/99): era necessario richiedere: la licenza di impianto e quella di esercizio al Comune il colludo tecnico all ISPESL gru, autogru e ponteggi sviluppabili su carro: dopo il (DPR n. 162/99): Per i nuovi impianti è sufficiente inviare al Comune una comunicazione prima della messa in esercizio dell impianto. A tale comunicazione dovrà essere allegata: copia della dichiarazione di conformità dell impianto (con marcatura CE), rilasciata dall installatore; l indicazione della ditta abilitata a cui il proprietario ha affidato la manutenzione e dell organismo pubblico (ASL, ARPA, Ispettorato del lavoro) o privato (tra gli organismi di certificazione riconosciuti dal Ministero dell Industria) incaricato delle verifiche periodiche riferimento normativo: D.P.R. n. 459/96 prima: oggi: - colludo tecnico all ISPESL - marcatura CE - verifiche periodiche da parte della ASL impianti elettrici: (impianti di messa a terra, impianti elettrici in luoghi a rischio di esplosione, impianti di protezione contro le scariche atmosferiche) riferimento normativo: DPR , n. 462
6 prima del (DPR 462/01) il DPR 547/55 prevedeva, per la messa in esercizio di impianti elettrici, la richiesta di prima verifica di collaudo e le verifiche periodiche agli organi pubblici di controllo (ISPESL per il collaudo e ASL o ARPA per le verifiche). dopo il (DPR 462/01) gli impianti elettrici di messa a terra e i dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche possono essere messi in esercizio subito dopo la verifica dell installatore, che deve rilasciare la dichiarazione di conformità ai sensi della L. 46/90, che equivale alla omologazione dell impianto. Entro 30 gg. dalla messa in esercizio degli impianti, il datore di lavoro deve inviare la dichiarazione di conformità all ISPESL e alla ASL o all ARPA territorialmente competenti. L ISPESL effettuerà a campione la prima verifica sugli impianti di messa a terra, degli impianti elettrici e di protezione contro le scariche atmosferiche, per i quali è stata presentata la dichiarazione di conformità e trasmetterà i relativi verbali di controllo alla ASL o all ARPA. Le verifiche periodiche sono eseguite dalla ASL. dall ARPA o da organismi privati individuati dal Ministero delle attività produttive. impianti a pressione: Impianti ed apparecchi a pressione (generatori di vapore, recipienti di vapore, compressori aria e recipienti di gas, autoclavi acqua, per antincendio o per irrigazione, impianti di condizionamento d aria, impianti frigoriferi. riferimento normativo: D. lgs n. 93 prima del (D. lgs. n. 93/00) il R.D prevedeva che il costruttore o riparatore o importatore trasmettessero la denuncia di costruzione o riparazione all ISPESL il D. lgs. n. 93/00 prevede, prima della messa in servizio delle attrezzature a pressione (con marcatura CE), la comunicazione della messa in servizio all ISPESL e alla ASL competente territorialmente. Le verifiche di costruzione e di riparazione, le verifiche di esercizio rimangono in carico all ISPESL. ENTI CHE SVOLGONO ATTIVITA DI PREVENZIONE (informazione, consulenza e assistenza) in materia di sicurezza e salute.
7 Le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, il Ministero dell Interno tramite le strutture del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, l Istituto superiore per la prevenzione e sicurezza sul lavoro, anche mediante i propri dipartimenti periferici, il Ministero del lavoro e della previdenza sociale, per mezzo degli ispettorato del lavoro, il Ministero dell Industria, del commercio e dell artigianato, per il settore estrattivo, tramite gli uffici della direzione generale delle miniere,, l Istituto italiano di medicina sociale, l Istituto nazionale per l assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e gli enti di patronato svolgono attività di informazione, consulenza e assistenza in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. (art. 24 del D. Lgs. 626/94) l ASL (SPSAL) l ISPESL l ISPETTORATO del LAVORO svolge attività di prevenzione e assistenza per la informazione e formazione in materia di sicurezza e salute ai sensi della Legge n. 833/78. ha compiti di: ricerca, studio, sperimentazione ed elaborazione dei criteri e delle metodologie per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali con particolare riguardo all evoluzione tecnologica degli impianti, dei materiali, delle attrezzature e dei processi produttivi; individuazione dei criteri di sicurezza e dei relativi metodi di rilevazione ai fini dell omologazione di macchine, componenti di impianti, apparecchi, strumenti e mezzi personali di protezione, nonché ai fini delle specifiche tecniche applicative; prevenzione dei lavoratori contro rischi di incidenti rilevanti connessi a determinate attività industriali; protezione dei lavoratori contro rischi derivanti da esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro; consulenza nella elaborazione dei Piani sanitari nazionale e regionale e nella predisposizione della relazione sullo stato sanitario del paese, nonché consulenza tecnica ai presidi multinazionali di prevenzione e, su richiesta, ad organismi pubblici e privati; standardizzazione tecnico-scientifica delle metodiche e delle procedure di valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori; esame e formulazione di proposte sulle questioni generali relative alla salute e alla sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro; assistenza alle imprese; consulenza tecnico scientifica al Ministero dell Industria, del Commercio e dell Artigianato per la vigilanza della conformità dei prodotti alle esigenze di sicurezza; consulenza, di propria iniziativa o su richiesta del Ministero dell Industria, del Commercio e dell Artigianato, sulle procedure di certificazione e di prova, ai fini dell unificazione delle metodiche a livello nazionale e comunitario; svolgimento di attività di ricerca, didattica e di formazione, di perfezionamento e di aggiornamento professionali rivolti al personale del Servizio Sanitario Nazionale in materia di prevenzione salute e sicurezza negli ambienti di lavoro ai fini dell accesso ai ruoli dirigenziali del Servizio Sanitario Nazionale. fornisce tutti i chiarimenti che vengono richiesti intorno alle leggi sulla cui applicazione esso deve vigilare.
8 i VIGILI del FUOCO Il servizio di prevenzione incendi comprende le seguenti attività fondamentali: predisposizione di norme generali e specificazioni tecniche procedurali; studio, ricerca, sperimentazione e prove, anche ai fini del rilascio delle omologazioni su materiali, strutture, impianti e apparecchiature; esame di progetti di costruzione e di installazioni industriali e civili; la valutazione dei rapporti di sicurezza per le attività industriali a rischi di incidente rilevante (tale attività viene svolta tramite i Comitati Tecnici Regionali, cui partecipano tecnici dell ISPESL, della ASL ecc ); formazione addestramento delle squadre antincendio. l INAIL l Istituto svolge diverse attività, riconducibili a tre obiettivi con carattere Istituto Nazionale per l prioritario: Assicurazione contro ridurre il fenomeno infortunistico; gli Infortuni sul Lavoro assicurare i lavoratori che svolgono attività a rischio; garantire il reinserimento nella vita lavorativa degli infortunati sul lavoro. i COMITATI PARITETICI (art. 20 del D. Lgs. 626/94) Inoltre, allo scopo preventivo di contribuire alla riduzione del fenomeno infortunistico, l INAIL realizza importanti iniziative mirate al monitoraggio continuo dell andamento dell occupazione e degli infortuni; alla formazione e consulenza alle piccole e medie imprese in materia di prevenzione; al finanziamento di imprese che investono in sicurezza. tali organi, formati da rappresentanti delle associazioni dei lavoratori e da quelle dei datori di lavoro svolgono le seguenti attività: orientamento e formazione di iniziative formative nei confronti dei lavoratori; risoluzione in prima istanza delle controversie in merito all applicazione dei diritti di rappresentanza, informazione e formazione, previsti dalla legge; N.B. i compiti e le attribuzioni degli organismi paritetici, nei vari comparti produttivi, sono stati stabiliti più dettagliatamente attraverso accordi interconfederali. Con appositi accordi sono istituiti organi paritetici a livello: NAZIONALE (OPN); REGIONALE (OPR); PROVINCIALE (OPP). BIBLIOGRAFIA consultata: Manuale per l applicazione del D. Lgs. 626/94 di Sergio Rovetta Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione: aspetti giuidic, tecnici e psicologici secondo il D. Lgs.195/03 (G. U. n. 174 del ) Testo da cui sono state tratte le pagine che mi ha fornito lei SITI visitati:
I.I.S. ROGGIANO GRAVINA (CS) A.S. 2018/2019. D.Lgs 81/2008 e s.m.i. PARTE V^
I.I.S. ROGGIANO GRAVINA (CS) A.S. 2018/2019 D.Lgs 81/2008 e s.m.i. PARTE V^ A cura del prof. Gianfranco Granieri Corso Sicurezza Lavoro 81/08 Docente Formatore MIUR RSPP IIS Roggiano Gravina (CS) PARTE
DettagliELENCO DOCUMENTAZIONE DISPONIBILE IN AZIENDA A SUPPORTO DELL AUTOCERTIFICAZIONE
ELENCO DOCUMENTAZIONE DISPONIBILE IN AZIENDA A SUPPORTO DELL AUTOCERTIFICAZIONE 1. autorizzazioni edilizie planimetrie aggiornate (sede dell impresa) certificato di Licenza d Uso o Agibilità (sede dell
DettagliREGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO
REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE Via S. Lorenzo, 101 01100 VITERBO O761-339608 FAX 0761-226472 e.mail: dir.spp@asl.vt.it www.asl.vt.it/azienda/area_staff/spp
DettagliSystema Consulting Srl
Corso di Formazione RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) valido ai sensi del com. 11, art. 37 del D.Lgs. n. 81 del 9 aprile 2008 ed all art. 2 del D.M. 16/01/97 SEDE DEL CORSO: Via C.A.
DettagliALLEGATO 2 LA NORMATIVA ITALIANA VIGENTE SULLA SICUREZZA E L IGIENE DEL LAVORO
ALLEGATO 2 Riferimento alla Specifica: 2.7 LA NORMATIVA ITALIANA VIGENTE SULLA SICUREZZA E L IGIENE DEL LAVORO Elenco delle principali disposizioni legislative in materia di Sicurezza e Salute sul lavoro
DettagliAUTOCERTIFICAZIONE PER L EFFETTUAZIONE DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI (ai sensi dell art.29,comma 5 del D.Lgs.81/2008)
AUTOCERTIFICAZIONE PER L EFFETTUAZIONE DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI (ai sensi dell art.29,comma 5 del D.Lgs.81/2008) Il/La sottoscritto/a nato/a il residente a indirizzo tel. esercente la professione di
DettagliCOMUNICAZIONE INIZIO ATTIVITA per attività non alimentari e non soggette ad autorizzazione specifica prevista da leggi nazionali e regionali
COMUNICAZIONE INIZIO ATTIVITA per attività non alimentari e non soggette ad autorizzazione specifica prevista da leggi nazionali e regionali Per le industrie insalubri la presente vale come notifica ai
DettagliSISTEMI IMPIANTISTICI E SICUREZZA
APPUNTI DEL CORSO DI SISTEMI IMPIANTISTICI E SICUREZZA (DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008, n. 81) CAPO II - SISTEMA ISTITUZIONALE Articolo 5 - Comitato per l indirizzo e la valutazione delle politiche
DettagliCon Giulia & Angela ricapitoliamo Gli organi di vigilanza e le procedure ispettive
Con Giulia & Angela ricapitoliamo Gli organi di vigilanza e le procedure ispettive Gli organi di vigilanza e le procedure ispettive Per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori, il D.Lgs 81/08
DettagliSICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA
SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA Organi di vigilanza, controllo e assistenza protocollo d intesa 5 febbraio 2015 ASL Brescia ASL Vallecamonica Sebino - Direzione Territoriale del Lavoro
DettagliSystema Consulting Srl
DATORI DI LAVORO CON INCARICO DI RESPONSABILI PER LA SICUREZZA (RSPP) (valido ai sensi dl com. 2, art 34 del D.Lgs. n. 81/2008 ed all art. 3 del D.M. 16/01/97) AZIENDE A RISCHIO ALTO SEDE DEL CORSO: Via
DettagliNULLA OSTA IGIENICO. Tempi di attesa: Il parere dello SPISAL sarà espresso entro 30 giorni dall arrivo della richiesta del Comune.
NULLA OSTA IGIENICO Dove si esegue: L istanza per il Nulla Osta Igienico allo svolgimento di attività produttive deve essere presentata all amministrazione comunale competente per territorio allegando
DettagliLINEE GUIDA PER L APPLICAZIONE DEL DPR 462/2001
LINEE GUIDA PER L APPLICAZIONE DEL DPR 462/2001 DENUNCIA DI IMPIANTI DI PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE, DISPOSITIVI DI MESSA A TERRA ED IMPIANTI IN LUOGHI CON PERICOLO DI ESPLOSIONE Il DPR
DettagliSTRIKE S.r.l. - Via Bovini RAVENNA
CATALOGO DEI SERVIZI STRIKE S.r.l. - Via Bovini 41-48123 RAVENNA Tel.Fax. 0544 465294 Email: info@strikeconsulenze.it http://www.strikeconsulenze.it Cap. Soc. 20.000,00 i.v. P.IVA e C.F. 02317130397 R.E.A.:
DettagliCORSO SICUREZZA PER ASPP_RLS MODULO A2 1
SISTEMA PUBBLICO DELLA PREVENZIONE 1 SISTEMA PUBBLICO DELLA PREVENZIONE Enti pubblici con compiti particolari; Vigilanza e Controllo; Il sistema delle prescrizioni e delle sanzioni; Le omologazioni, le
DettagliALLEGATO H RIFERIMENTI NORMATIVI
ALLEGATO H RIFERIMENTI NORMATIVI PREMESSA La redazione del presente piano di sicurezza e coordinamento e l'applicazione dei suoi contenuti non esonera i Datori di lavoro delle imprese (anche subappaltatrici),
DettagliDipartimento di Sanità Pubblica. Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro
Dipartimento di Sanità Pubblica Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro RELAZIONE PIANO DI ATTIVITÀ ANNO 2015 AUSL di Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 1 C) LIVELLI ESSENZIALI
DettagliLa Cisl Scuola e la FLC Cgil di Varese, nell ambito dell attività di rappresentanza e di tutela, hanno sempre prestato particolare attenzione alla
La Cisl Scuola e la FLC Cgil di Varese, nell ambito dell attività di rappresentanza e di tutela, hanno sempre prestato particolare attenzione alla salute e alla sicurezza sul lavoro. Esse hanno contribuito
DettagliOrgani di vigilanza, controllo e assistenza
Organi di vigilanza, controllo e assistenza Gli organismi deputati alla vigilanza La vigilanza sull osservanza delle norme in materia di sicurezza ed igiene degli ambienti di lavoro è svolta, ognuno per
DettagliPROGRAMMA CORSO PER ASPP MODULO A
PROGRAMMA CORSO PER ASPP MODULO A Titolo Argomenti Durata Presentazione del corso L approccio alla prevenzione attraverso il D. Lgs. 626/94 per un percorso di miglioramento della sicurezza e della salute
DettagliSommario PARTE I - T.U. N. 81/2008
XI Presentazione... Profili Autori... V VII PARTE I - T.U. N. 81/2008 CAPITOLO 1 TITOLO I T.U. - PRINCIPI COMUNI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI... 1 Il lavoratore... 6 Il datore di lavoro... 8 Il dirigente...
DettagliMODULO A PER RSPP/ASPP- MACRO SETTORE DI ATTIVITA : TUTTI
MODULO A PER RSPP/ASPP- MACRO SETTORE DI ATTIVITA : TUTTI MODULO ORE ARGOMENTO La filosofia del D.lgs 66/94 in riferimento METODI MATERIALI DIDATTICI DOCENTI L approccio alla prevenzione attraverso il
DettagliMODULO GIURIDICO Argomento Ore Relatore
Corso Coordinatori Sicurezza Cantieri (120 ore) A giorni sarà pubblicato il programma completo con relatori e date date: lunedì e venerdì dal 16/11/2015 MODULO GIURIDICO Introduzione al corso e presentazione
DettagliIl controllo nelle strutture sanitarie pubbliche e private Apparecchi e Impianti
Il controllo nelle strutture sanitarie pubbliche e private Apparecchi e Impianti Ing. Vittorio Notari Servizio Sicurezza Impiantistica Antinfortunistica IMPIANTI ELETTRICI Punto 1 Classificazione locali
DettagliGLI ORGANISMI DI VIGILANZA
1 FUNZIONI DI COORDINAMENTO 2 Il Testo Unico prevede una rete di enti istituzionali che hanno ruolo di coordinamento, di assistenza e di vigilanza, sia a livello centrale che territoriale. A livello centrale
DettagliItaliana. Data di nascita 27.10.1958 ESPERIENZA LAVORATIVA Date (da- a) Dall'11.11.1990 al 28.01.1991
F O R M A T O E U R O P E O C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome e cognome Fascia Antonio Telefono Fax 0881.686202 0881.686202 E-mail a.fascia@arpa.puglia.it Nazionalità Luogo di nascita
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI GENOVA DIPARTIMENTO GESTIONE E SVILUPPO PATRIMONIO EDILIZIO SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI GENOVA DIPARTIMENTO GESTIONE E SVILUPPO PATRIMONIO EDILIZIO SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE Corso di formazione ex decreto legislativo 195 del 23/06/2003 per addetti al servizio
DettagliLe verifiche periodiche delle attrezzature di lavoro
Le verifiche periodiche delle attrezzature di lavoro In generale, le verifiche periodiche delle attrezzature di lavoro sono attività tecniche specialistiche di prevenzione, finalizzate alla tutela della
DettagliMODULO A - Corso Base
MODULO A - Corso Base Il modulo A costituisce il corso base per lo svolgimento della funzione di RSPP e di ASPP. Il corso mira a trasferire ai partecipanti le principali conoscenze relative alla normativa
DettagliFORMAZIONE OBBLIGATORIA RESPONSABILE SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP) E ADDETTO SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (ASPP) Modulo base A
FORMAZIONE OBBLIGATORIA RESPONSABILE SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP) E ADDETTO SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (ASPP) Modulo base A Comparto: Sicurezza aziendale Codice: 1911023 Descrizione
DettagliTitolo VIII del DLgs.81/2008* IL RUOLO ISTITUZIONALE DELL ENTE DI CONTROLLO
Titolo VIII del DLgs.81/2008* IL RUOLO ISTITUZIONALE DELL ENTE DI CONTROLLO Omar Nicolini - Az.USL di Modena (o.nicolini@ausl.mo.it) SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Regioni, Province autonome,
Dettagli1 Workshop: LA SICUREZZA DELLE MACCHINE
1 Workshop: LA SICUREZZA DELLE MACCHINE DRSSA ANNA RITA COMODI SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO ASL1 REGIONE UMBRIA CITTA' DI CASTELLO 1 GIUGNO 2012 DECRETO LEGISLATIVO N. 81 9 aprile
DettagliDATA: DITTA (ragione sociale): SEDE LEGALE E AMMINISTRATIVA: SEDE OPERATIVA (se presente): SETTORE:
DATA: DITTA (ragione sociale): SEDE LEGALE E AMMINISTRATIVA: SEDE OPERATIVA (se presente): SETTORE: (industria, commercio, edilizia, artigianato, servizi etc.) CODICE ATECO PRINCIPALE: CODICE FISCALE/P.IVA:
DettagliOrgani di vigilanza, controllo, assistenza
Due sistemi di controllo Due sistemi di controllo Ti sei mai chiesto quali soggetti sono tenuti a vigilare che venga data corretta applicazione alla normativa prevenzionistica sui luoghi di lavoro? Chi
DettagliPROGRAMMA CORSO PER RSPP
PROGRAMMA CORSO PER RSPP MODULO A Titolo Argomenti Tempi Presentazione del corso L approccio alla prevenzione attraverso il D. Lgs. 626/94 per un percorso di miglioramento della sicurezza e della salute
DettagliSERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE
REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO U. O. C. SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE Via E. Fermi, 15 01100 VITERBO 0761-236750 FAX 0761-236748 e.mail: alessandro.selbmann@asl.vt.it http://www.asl.vt.it/staff/spp/base.php
DettagliLA TUA RISPOSTA ALLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
VERIFICHE PERIODICHE SU ATTREZZATURE DI LAVORO VERIFICHE PERIODICHE IMPIANTI DI MESSA A TERRA V.E.M. Srl LA TUA RISPOSTA ALLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO info@vemverifiche.com www.vem-verifiche.com
DettagliIl ruolo del Dirigente Scolastico nella gestione degli impianti e delle attrezzature di lavoro. Aspetti normativi e procedurali
Sicurezza edifici Ruolo del Dirigente Scolastico Venezia Mestre Aula magna sede VVF 12 dicembre 2016 dr ing. Francesco Boella U.O.T. Venezia Mestre di Certificazione, Verifica e Ricerca Il ruolo del Dirigente
DettagliALLEGATOB alla Dgr n del 08 agosto 2008 pag. 1/5
giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATOB alla Dgr n. 2401 del 08 agosto 2008 pag. 1/5 1) Valutazione dei Rischi 2) Redazione Documento di cui agli Art. 17 e 28 del D.Lgs n. 81/2008 3) Designazione Responsabile
DettagliINDICE SOMMARIO. Presentazione... pag. 7 Avvertenza...» 9 Abbreviazioni...» 11
Presentazione.................................................. pag. 7 Avvertenza....................................................» 9 Abbreviazioni..................................................»
DettagliL applicazione del D.P.R. 462/01 ai locali medici
Istituto Nazionale per l Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro L applicazione del D.P.R. 462/01 ai locali medici Ing. Maria Teresa Settino Dipartimento Innovazioni Tecnologiche e Sicurezza degli
DettagliPREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO - UNITÁ OPERATIVA IMPIANTISTICA ANTINFORTUNISTICA DIPARTIMENTO SANITÁ PUBBLICA
PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO - UNITÁ OPERATIVA IMPIANTISTICA ANTINFORTUNISTICA DIPARTIMENTO SANITÁ PUBBLICA 1/10 Premessa Il Dipartimento di Sanità Pubblica dell Azienda USL di Bologna ha
DettagliCOMUNE DI ALFONSINE (Provincia di Ravenna)
COMUNE DI ALFONSINE (Provincia di Ravenna) OGGETTO: COMUNICAZIONE DI INIZIO ATTIVITA PER ATTIVITA ARTIGIANALI - INDUSTRIALI NON ALIMENTARI E NON SOGGETTE AD AUTORIZZAZIONE SPECIFICA PREVISTA DA LEGGI NAZIONALI
DettagliCorso formazione RLS Rappresentante dei lavoratori
Corso formazione RLS Rappresentante dei lavoratori 32 ORE FORMAZIONE RLS SCHEDA DEL CORSO Teknoprogetti engineering srl, in collaborazione con Dada Consulting sas, eroga il corso di formazione per il rappresentante
DettagliSERVIZIO SERVIZIO SICUREZZA IMPIANTISTICA ANTINFORTUNISTICA
DIPARTIMENTO SANITA PUBBLICA INCONTRO FORZE SOCIALI SERVIZIO SERVIZIO SICUREZZA IMPIANTISTICA ANTINFORTUNISTICA Reggio Emilia, 23 marzo 2017 Missione Contribuire alla salute e sicurezza dei luoghi di vita
DettagliPROGRAMMA DEL CORSO RLS. Corso 32 ore. Date Aprile 2018 Orari 9:00-13 e 14:00-18:00 nelle giornate Aprile 2018
RLS Corso 32 ore Corso rivolto ai "Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza" (RLS). Il corso si pone l'obiettivo di fornire gli elementi formativi per raggiungere adeguate conoscenze circa i rischi
DettagliImpianti elettrico. Evidenza SI NO NA Riferimenti Note
Impianti elettrico Per tutti i locali dell'unità Operativa in considerazione, è disponibile la classificazione aggiornata, firmata dal Responsabile Sanitario Norma CEI (ambiente ordinario, locale ad uso
DettagliCORSO DI FORMAZIONE ASPP / RSPP
CORSO DI FORMAZIONE ASPP / RSPP MODULO A DATA ORARIO UNITA DIDATTICA LEZIONE 30 marzo 2017 4 aprile 2017 9:00 13:00 6 aprile 2017 11 aprile 2017 A1-8 ore Presentazione e apertura del corso; L'approccio
DettagliMODULO A2. titolo argomento tempi data
MODULO A titolo argomento tempi data MODULO A1 L approccio alla attraverso il D. Lgs. 81/2008 e smi per un percorso di miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori Il sistema legislativo:
DettagliDOCUMENTAZIONE SULLA SICUREZZA ED AGIBILITA DEGLI AMBIENTI E LA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI. DA ALLEGARE ALLA DOMANDA PER IL RILASCIO DELL
DOCUMENTAZIONE SULLA SICUREZZA ED AGIBILITA DEGLI AMBIENTI E LA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI. DA ALLEGARE ALLA DOMANDA PER IL RILASCIO DELL AUTORIZZAZIONE AL FUNZIONAMENTO. 1 ALL.1 Relazione descrittiva delle
DettagliModulo B. Obiettivi generali:
Modulo B Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Durata 60 ore per il macrosettore ATECO 3 Estrazioni minerali - Altre industrie estrattive - Costruzioni Questo modulo si
DettagliFormazione Generale sulla salute e sicurezza dei Lavoratori
Formazione Generale sulla salute e sicurezza dei Lavoratori Ai sensi dell Accordo Stato Regioni del 21/12/2011 Zucchi Ing. Iury Maurizio 11/01/2018 1 Evoluzione storica dell approccio alla Sicurezza nei
DettagliSpett.le A.S.L.8 S.C. Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di lavoro
MOD_B-Spresal Spett.le A.S.L.8 S.C. Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di lavoro Via.... Il/La sottoscritto/a In qualità di rappresentante legale della ditta sita in Via n._ esercente attività di RICHIEDE
DettagliCorso base per Neoassunti aspetti normativi e tecnici legati all applicazione del d.lgs. 81/08. Mod. 4 gli Organi di Vigilanza
Corso base per Neoassunti aspetti normativi e tecnici legati all applicazione del d.lgs. 81/08 Mod. 4 gli Organi di Vigilanza percorso formativo per neoassunti previsto ai sensi dell Accordo Stato Regioni
DettagliDecreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81
Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81 Evoluzione normativa sulla sicurezza; Soggetti coinvolti dal D.Lgs. 81/2008. 18/10/2018 1 Evoluzione normativa sulla sicurezza DPR 27 aprile 1955, n. 547 (prevenzione
DettagliModulo L2: Lista di riscontro per la conformità ai requisiti sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro
Modulo L2: Lista di riscontro per la conformità ai requisiti sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro VITA AUDIT IN LOCO SULLE STRUTTURE N. Pratica Data della Visita Ora inizio Visita Ora Fine Visita
DettagliCorso di Medicina del Lavoro. Legislazione e organizzazione
Corso di Medicina del Lavoro Legislazione e organizzazione Organizzazione dei Servizi di Medicina del Lavoro 1 of 40 Compiti istituzionali e organizzazione dei servizi pubblici di Medicina del Lavoro Attività
DettagliSCHEMA DI RELAZIONE TECNICA PER ATTIVITA PRODUTTIVE
SCHEMA DI RELAZIONE TECNICA PER ATTIVITA PRODUTTIVE NOTIZIE GENERALI DITTA ATTIVITA SETTORE PRODUTTIVO Artigianato Industria Commercio Agricoltura Terziario SEDE LEGALE: SEDE INSEDIAMENTO: Comune Via Comune
DettagliI rischi connessi a macchine e attrezzature da lavoro
Corso di Progettazione e Organizzazione della Sicurezza nel Cantiere - prof. arch. Renato G. Laganà I rischi connessi a macchine e attrezzature da lavoro 1 2 3 4 5 6 7 8 oggi INAIL 9 DIRETTIVA MACCHINE
DettagliO RICHIEDE PARERE ai sensi dell art. 20 DPR 06/06/2001 n. 380 finalizzato all ottenimento del permesso a costruire
MODB-Spresal Spett.le A.S.L.TO5 S.C. Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di lavoro Via.... Il/La sottoscritto/a In qualità di rappresentante legale della ditta sita in Via n. esercente attività di O
DettagliSperimentazione Nuova unità di offerta sociale Soggetto proponente. Denominazione
Sperimentazione Nuova unità di offerta sociale Soggetto proponente Denominazione DOCUMENTAZIONE RELATIVA AI REQUISITI STRUTTURALI-GESTIONALI- ORGANIZZATIVI SERVIZIO STRUTTURA 1) Urbanistica-Edilizia (
DettagliPROGRAMMA DEL CORSO PER COORDINATORE DELLA SICUREZZA CORSO ABILITANTE DELLA DURATA 120 ORE
PROGRAMMA DEL CORSO PER COORDINATORE DELLA SICUREZZA CORSO ABILITANTE DELLA DURATA 120 ORE Durata del corso Corso da svolgersi in n. 25 lezioni per un totale di ore 120 Sede di svolgimento Via Giuseppe
DettagliIl ruolo ispettivo dello SPreSAL
Il ruolo ispettivo dello SPreSAL Moasca 18 Giugno 2009 Roberto Zanelli Direttore S.Pre.S.A.L.. ASL AT Ufficio Operativo Regione Piemonte Articolo 13 D.Lgs. 81/08 1. è svolta dalla azienda sanitaria locale
DettagliORDINE DEGLI INGEGNERI della Provincia di Benevento cf:
PROGRAMMA CORSO COORDINATORI PER LA SICUREZZA ai sensi dell art. 98 D. Lgs. 81/08 UNITA' DIDATTICHE MUDULO ARGOMENTI ore ore modulo UNITA' DIDATTICA 1 GIURIDICO Presentazione del corso - Le basi dei sistemi
DettagliLE NUOVE PROCEDURE PER LA VERIFICA DEGLI IMPIANTI DI TERRA, PROTEZIONE DAI FULMINI E IMPIANTI ELETTRICI PERICOLOSI
LE NUOVE PROCEDURE PER LA VERIFICA DEGLI IMPIANTI DI TERRA, PROTEZIONE DAI FULMINI E IMPIANTI ELETTRICI PERICOLOSI PREMESSA In data 8 gennaio 2002 (in Gazzetta Ufficiale n. 6), è stato pubblicato il D.P.R.
DettagliC U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome e Cognome Antonio Nardella Telefono Fax E-mail 0881 686202 0881 686202 a.nardella@arpa.puglia.it Nazionalità Italia Luogo e data di nascita San
DettagliORDINE DEGLI INGEGNERI della Provincia di Benevento cf:
PROGRAMMA CORSO COORDINATORI PER LA SICUREZZA ai sensi dell art. 98 D. Lgs. 81/08 UNITA' DIDATTICHE MUDULO ARGOMENTI ore ore modulo UNITA' DIDATTICA 1 GIURIDICO Presentazione del corso Le basi dei sistemi
DettagliCITTA DI VIGEVANO SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE DESCRIZIONE DELL INTERVENTO RICHIESTO
CITTA DI VIGEVANO SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE DESCRIZIONE DELL INTERVENTO RICHIESTO ai fini dell autorizzazione per la realizzazione, l ampliamento, la ristrutturazione e la riconversione
DettagliModulo B6. PROGRAMMA CORSO MODULO A Il sistema legislativo: D. Lgs. 81/2008 e modifiche (D. Lgs. 106/09)
Corso RSPP Modulo A+B+C+ per consulenti Titolo corsosettore Costo (IVA Durata ore esclusa) Modulo A 28 600 Modulo B1 Agricoltura 36 800 Modulo B2 Pesca 36 800 Modulo B3 Estrazioni Minerali e Costruzioni
DettagliSPORTELLO UNICO PER LE IMPRESE
Numero di pratica / Responsabile del Procedimento: STRUTTURA UNICA Data di avvio del Procedimento SPORTELLO UNICO PER LE IMPRESE DESCRIZIONE DELL INTERVENTO RICHIESTO AI FINI DELL AUTORIZZAZIONE PER LA
DettagliPremio Imprese per la Sicurezza 2014
Premio Imprese per la Sicurezza 2014 Salva i dati Invia Chiudi Questionario per la Salute & Sicurezza Questionario A Parte 1 Come compilare il questionario A Parte 1 La Parte 1 della Sezione A del questionario
DettagliTARIFFE PER PRESTAZIONI ED INTERVENTI RICHIESTI DA TERZI NEL PROPRIO INTERESSE IN MATERIA DI IGIENE, SANITA PUBBLICA, PREVENZIONE E SICUREZZA
TARIFFE PER PRESTAZIONI ED INTERVENTI RICHIESTI DA TERZI NEL PROPRIO INTERESSE IN MATERIA DI IGIENE, SANITA PUBBLICA, PREVENZIONE E SICUREZZA A) TARIFFE PER LE VERIFICHE PERIODICHE DELLE ATTREZZATURE DI
DettagliCorso di Formazione per i Coordinatori per la progettazione e per l esecuzione dei lavori
Corso di Formazione per i Coordinatori per la progettazione e per l esecuzione dei lavori PARTE TEORICA: 1^ MODULO GIURIDICO 28 Ore 1.1 2.02.2016 0,5 15,00-15,30 Introduzione al Corso. 1,5 15,30-17,00
DettagliPER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE OCCUPAZIONALE
UNIVERSITÀ DI NAPOLI FEDERICO II SCUOLA DI MEDICINA E CHIRURGIA DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA OsservatorioSaluteLavoro In collaborazione con CORSO RSPP (D.Lgs. 195/03) TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO D.Lgs.81/08
DettagliResponsabile didattico (Tutor): Dr. Antonino CAPPELLO U.O. - Soat di Castelvetrano
CORSO FORMAZIONE Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) (Valido ai sensi del comma 11 art. 37 del D.Lgs. n. 81 del 9 aprile 2008 ed art. 2 del D.M. 16/01/1997) Il corso si pone come obiettivo
DettagliSCUOLA SICURA. Percorso formativo e informativo su CD-Rom:
SCUOLA SICURA Percorso formativo e informativo su CD-Rom: Organigramma della sicurezza - Figure professionali nella scuola Enti e organismi di controllo - Valutazione del rischio Principali rischi da valutare
DettagliGiunta Regionale della Campania
Giunta Regionale della Campania Ufficio del Datore di Lavoro Corso modulare per la formazione di Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione ASPP 1. Organizzazione Soggetto organizzatore del corso:
Dettaglisicurezza La soluzione completa in tema di
La soluzione completa in tema di sicurezza Seucer Srl è la giusta soluzione per tutti quegli imprenditori che scelgono di avere un unico interlocutore, esperto, affidabile e capace di assolvere a tutte
DettagliINDICE SOMMARIO. Prefazione... pag. VII
INDICE SOMMARIO Prefazione... pag. VII Capitolo 1 Principi giuridici comunitari e nazionali... 1 1.1 L evoluzione normativa... 1 1.2 La gerarchia delle fonti giuridiche... 8 1.3 Lo statuto dei lavoratori...
Dettagli-PROGRAMMA DEL CORSO- Metodologia in Aula
-PROGRAMMA DEL CORSO- Metodologia in Aula CORSO R.S.P.P. MODULO B5 -CHIMICO D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 art. 37 coordinato al D. Lgs. 3 agosto 2009, n. 106 Durata del corso Corso di 68 ore da svolgersi
DettagliTIPOLOGIA DI PRATICHE
SGSICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO SALUTE E SICUREZZA NEI CANTIERI TEMPORANEI E MOBILI Assistenza per l applicazione della normativa di tutela degli ambienti di lavoro
DettagliCaserta 12 Giugno 2006 RIFERIMENTI NORMATIVI. Relatore ing. Giuseppe ESPOSITO
Caserta 12 Giugno 2006 RIFERIMENTI NORMATIVI Relatore ing. Giuseppe ESPOSITO LE PROBLEMATICHE AUTORIZZATIVE CONCERNENTI LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA DEI LUOGHI DI LAVORO Prim ancora di procedere con la
DettagliLE VERIFICHE PERIODICHE DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO
LE VERIFICHE PERIODICHE DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO Lo scopo di questa nota, di tipo strettamente informativo, assolve all'esigenza propria dell'ente pubblico, di portare a conoscenza il Datore di Lavoro
DettagliCORSO DI FORMAZIONE DEI LAVORATORI - GENERALE E SPECIFICA
CORSO DI FORMAZIONE DEI LAVORATORI - GENERALE E SPECIFICA L art. 37 del D. Lgs. 81/08 prevede che il Datore di lavoro provveda alla formazione di tutti i lavoratori, secondo i contenuti e la durata previsti
DettagliMODULO 2 Rischio elettrico _ Rischio meccanico Macchine attrezzature _ Cadute dall alto
ModuloAteco Raffinerie Trattamento combustibili nucleari. Industria chimica, Fibre Gomma, Plastica. MODULO 1 L approccio alla prevenzione e valutazione dei rischi attraverso il D. Lgs. 81/2008 _La valutazione
Dettagli-PROGRAMMA DEL CORSO-
-PROGRAMMA DEL CORSO- RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE MODULO B 7 (Decreto Legislativo coordinato 81/2008 e 106/2009-STATO-REGIONI 26.01.06 ) SANITA - SERVIZI SOCIALI Corso di 60 ore
DettagliCHECK LIST SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Pg. 1 /6
CHECK LIST SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Pg. 1 /6 Servizio richiesto: OHSAS 18000 nuova certificazione mantenimento estensione audit interni formazione D.LGS. 81/2008 Check-up adempimenti sicurezza sul
Dettagliqualificata gamma di servizi di consulenza e formazione. La Eco System srl- org ha
CHI SIAMO : La ECO SYSTEM S.R.L. - Org è una società che si avvale di personale esperto e opera nel settore della sicurezza sui luoghi di lavoro, dell igiene industriale, della medicina del lavoro, dell
DettagliDecreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81
Corso di Gestione del Cantiere e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Classe IIIª B as 2012/2013 Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81 13/10/2012 1 Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81 Evoluzione
DettagliGiunta Regionale della Campania
Giunta Regionale della Campania Ufficio del Datore di Lavoro Corso modulare per la formazione di Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione ASPP 1. Organizzazione Soggetto organizzatore del corso:
DettagliCORSO DI FORMAZIONE PER STUDENTI DELL ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI IN MATERIA DI SICUREZZA ED IGIENE DEL LAVORO NEL COMPARTO EDILE
CORSO DI FORMAZIONE PER STUDENTI DELL ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI IN MATERIA DI SICUREZZA ED IGIENE DEL LAVORO NEL COMPARTO EDILE Sergio PIAZZOLLA ASL della Provincia di Bergamo Servizio Prevenzione
DettagliPremio Imprese per la Sicurezza 2017
Premio Imprese per la Sicurezza 2017 SALVA I DATI INVIA CHIUDI Come compilare il questionario A Parte 1 Questionario per la Salute & Sicurezza Questionario A Parte 1 La Parte 1 della Sezione A del questionario
DettagliELLISSE AL VOSTRO FIANCO PER LA SICUREZZA
Organismo Abilitato Il primo organismo abilitato dal Ministero delle Attività Produttive ad effettuare le verifiche di legge degli impianti ai sensi del DPR 462/01 AL VOSTRO FIANCO PER LA SICUREZZA Abilitazione
Dettagli