La normativa energetica per gli edifici
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- Gabriela Gigli
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1 La normativa energetica per gli edifici Leggi Nazionali Leggi Regionali Normativa Comune Roma LIMITS OF GROWHT 1972 L. 373/1976 L. 10/1991 RIO DE JANEIRO 1992 KYOTO PROTOCOL 1997 L. R. 15/2004 D. Lgs. 192/2005 D. C. C. 48/2006 BALI CONFERENCE 2007 EU 20/20/ L. R. 6/2008 D.P.R. 59/2009 D. M. 26/06/09 D. A. C. 7/2011
2 Gli aspetti principali della legislazione sulle fonti rinnovabili: Risparmio energetico e fonti rinnovabili; Riduzione del volume fiscale in funzione del risparmio energetico; Stoccaggio, riuso delle acque piovane e risparmio della risorsa idrica; Pavimentazioni e aree verdi; Impianti tecnologici; Incentivi
3 Risparmio energetico e fonti rinnovabili (Lazio) Art. 2 L.R. 6/2008 (Interventi di edilizia sostenibile, architettura sostenibile e di bioedilizia) 1. Ai fini della presente legge per interventi di edilizia sostenibile, di architettura sostenibile e di bioedilizia si intendono gli interventi che soddisfano i seguenti requisiti: a) perseguire uno sviluppo armonioso e sostenibile del territorio, dell ambiente urbano e dell intervento edilizio; b) tutelare l identità storica degli agglomerati urbani e favorire il mantenimento dei caratteri storici e tipologici legati alla tradizione degli edifici; c) favorire il risparmio energetico e l utilizzo di fonti energetiche rinnovabili; d) realizzare risparmi sul consumo di acqua potabile, attraverso il recupero e il riutilizzo delle acque piovane, il riutilizzo, per usi compatibili, delle acque grigie e sistemi di trattamento delle acque di scarico; e) garantire il benessere, la salute e la sicurezza degli occupanti; f) ricercare e applicare tecnologie edilizie sostenibili sotto il profilo ambientale, economico e sociale al fine di soddisfare le necessità del presente senza compromettere quelle delle future generazioni; g) utilizzare materiali, tecniche costruttive, componenti per l edilizia, impianti, elementi di finitura e arredi fissi biocompatibili, sostenibili, ecologici e non nocivi per la salute; h) privilegiare l impiego di materiali e manufatti di cui sia possibile il riutilizzo anche al termine del ciclo di vita dell edificio e la cui produzione comporti un basso consumo energetico.
4 Risparmio energetico e fonti rinnovabili (Lazio) Art. 5 L. R. 6/2008 (Fonti energetiche rinnovabili) 1. Negli interventi di ristrutturazione edilizia, di nuova costruzione e di ristrutturazione urbanistica di cui, rispettivamente, all articolo 3, comma 1, lettere d), e) ed f) del d.p.r. 380/2001, è obbligatoria l installazione di impianti per il ricorso a fonti energetiche rinnovabili al fine di soddisfare: a) il fabbisogno di acqua calda dell edificio per usi igienico sanitari in misura non inferiore al 50 per cento; b) il fabbisogno di energia elettrica in misura non inferiore a 1 kw per ciascuna unità immobiliare e non inferiore a 5 kw per i fabbricati industriali, commerciali e di servizio di estensione superficiale di almeno 100 metri quadrati.
5 Stoccaggio, riuso delle acque piovane e risparmio della risorsa idrica (Lazio) Art. 4 (Risparmio idrico) 1. La Giunta regionale, in collaborazione con gli organismi competenti e sentite le commissioni consiliari competenti, individua i criteri e le modalità di salvaguardia delle risorse idriche e del loro uso razionale, in particolare attraverso: a) la predisposizione di misure atte a verificare la qualità e l efficienza delle reti di distribuzione, anche attraverso il monitoraggio dei consumi; b) l individuazione di standard ottimali di riferimento per i consumi di acqua potabile e per gli scarichi immessi nella rete fognaria ed i relativi sistemi di controllo; c) la promozione dell utilizzo di tecniche di depurazione naturale; d) l utilizzo di tecniche per il recupero delle acque piovane e grigie. Segue
6 2. Negli interventi di ristrutturazione edilizia, di nuova costruzione e di ristrutturazione urbanistica, di cui rispettivamente all articolo 3, comma 1, lettere d), e) ed f) del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia) e successive modifiche è obbligatorio: a) il recupero delle acque piovane e delle acque grigie ed il riutilizzo delle stesse per gli usi compatibili, tramite la realizzazione di appositi sistemi integrativi di raccolta, filtraggio ed erogazione; b) l installazione di cassette d acqua per water con scarichi differenziati; c) l installazione di rubinetteria dotata di miscelatore aria ed acqua; d) l impiego, nelle sistemazioni delle superfici esterne dei lotti edificabili, di pavimentazioni drenanti nel caso di copertura superiore al 50 per cento della superficie stessa, al fine di conservare la naturalità e la permeabilità del sito e di mitigare l effetto noto come isola di calore...
7 Corso di preparazione all Esame di Stato per Geometri Luglio Ottobre 2011 Riduzione del volume fiscale in funzione del risparmio energetico (Lazio) Art. 12 (Calcolo degli indici di fabbricabilità) 1. Al fine di favorire la realizzazione di edifici a basso consumo energetico, i comuni prevedono, per la determinazione dell indice di fabbricabilità fissato dallo strumento urbanistico e fermo restando il rispetto delle distanze minime previste dalla normativa vigente, lo scomputo: a) del maggior spessore delle murature esterne degli edifici, siano esse tamponature o muri portanti, per la parte eccedente 30 centimetri, fino ad un massimo di 25 centimetri; b) del maggior spessore dei solai intermedi e di copertura, per la parte eccedente 30 centimetri e, rispettivamente, fino ad un massimo di 15 e 25 centimetri; c) delle serre solari con vincolo di destinazione e, comunque, di dimensioni non superiori al 15 per cento della superficie utile dell unità abitativa realizzata; d) degli altri maggiori volumi o superfici finalizzati, attraverso l isolamento termico ed acustico, la captazione diretta dell energia solare e la ventilazione naturale, alla riduzione dei consumi energetici o del rumore proveniente dall esterno.
8 Risparmio energetico e fonti rinnovabili (Roma) Reg. Edilizio Comune di roma art. 48 bis comma 1 In funzione della forma dell edificio (S/V- Superficie/Volume) la nuova 48 prescrive un miglioramento dell E.P.i. (Indice di performance energetica) tra lo 0% ( S/V 0.2) e il 40%. (S/V 0.9) E.P.i. da il limite superiore in kwh/m 2 per anno del fabbisogno di energia primaria per il riscaldamento invernale Per la zona climatica di Roma E.P.i. varia tra 21.3 e 68.0 in funzione di S/V Miglioramento E.P.i. =40% Miglioramento E.P.i.= 0%
9 Risparmio energetico e fonti rinnovabili (Roma) Reg. Edilizio Comune di Roma art. 48 bis comma 2 Negli edifici pubblici e privati di nuova costruzione o in occasione di nuova installazione di impianti termici o di ristrutturazione degli impianti termici esistenti, relativamente all intera unità edilizia, l'impianto di produzione di energia termica deve essere progettato e realizzato in modo da coprire almeno il 50% del fabbisogno annuo di energia primaria richiesta per la produzione di acqua calda sanitaria con l'utilizzo di fonti rinnovabili. Segue.
10 Reg. Edilizio Comune di roma art. 48 bis comma 3 Negli edifici pubblici e privati di nuova costruzione, il cui titolo abilitativo sia stato richiesto dopo il 22 giugno 2008 (data di entrata in vigore della L.R. n. 6/08) e non ancora rilasciato, deve essere assicurata la seguente produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile per superfici con destinazioni d uso ad abitazioni singole, abitazioni agricole, abitazioni collettive, una produzione minima di kwh annui per ogni unità immobiliare e per le parti comuni; per superfici con destinazioni d uso a strutture ricettive alberghiere, strutture ricettive extra-alberghiere, una produzione minima di kwh annui per ogni 60 posti letto o frazione. Per superfici con destinazioni d uso diverse dalle precedenti deve essere assicurata una produzione pari al 100% del fabbisogno annuo di energia primaria per la climatizzazione estiva fermo restando l obbligo di assicurare una produzione minima di: kwh annui per SUL inferiori a 100 mq; kwh annui per SUL comprese tra 100 e 500 mq; kwh annui, ulteriori, per ogni 500 mq di SUL superiori ai primi 500 mq; kwh annui per SUL superiore a mq.
11 Riduzione del volume fiscale in funzione del risparmio energetico (Roma) Reg. Edilizio Comune di Roma art. 48 ter comma 1.. sono esclusi: il maggior spessore delle murature esterne degli edifici, siano esse tamponature o muri portanti, per la parte eccedente i 30 centimetri, fino ad un massimo di 25 centimetri; il maggior spessore dei solai intermedi a contatto con ambienti riscaldati, per la parte eccedente 30 centimetri, fino ad un massimo di 15 centimetri; il maggior spessore dei solai intermedi a contatto con ambienti non riscaldati e dei solai a contatto con l esterno, per la parte eccedente 30 centimetri, fino ad un massimo di 25 centimetri; il vano collocato sul tetto captante o nel sottotetto in quanto considerato volume tecnico perché destinato ad accogliere gli impianti, i serbatoi e le masse d accumulo per l acqua calda ed il calore prodotto dai collettori solari. gli altri maggiori volumi o superfici, sia in facciata che in copertura, anche di altezza utile superiore a 1.80 m se ricavati tra l intradosso del solaio di copertura e estradosso dell ultimo livello di calpestio, purché finalizzati, attraverso l isolamento termico ed acustico, alla captazione diretta dell energia solare e alla ventilazione naturale, alla riduzione dei consumi Arch. Massimiliano energetici Cafaro o del Comune rumore di Roma proveniente dall esterno;
12 Sistemi di risparmio della risorsa idrica (Roma) Reg. Edilizio Comune di Roma Art. 48/quater.. Installare nei servizi igienici cassette d acqua per i water con scarichi differenziati dotati di un dispositivo comandabile manualmente che consenta la regolazione, prima dello scarico, di almeno due diversi volumi di acqua. Installare rubinetterie dotate di miscelatore aria-acqua; Per le destinazioni non residenziali individuate alle lettere b, c, d, e, f dell art. 6 delle NTA del P.R.G., installare rubinetteria monocomando comandata a sensore, a pedale o a tempo; Le prescrizioni del presente comma si applicano anche al patrimonio esistente per tutte le categorie di intervento, così come classificate all art. 9 delle NTA del PRG, con la sola esclusione della manutenzione ordinaria. Ulteriori criteri e modalità di salvaguardia delle risorse idriche e del loro uso razionale, da attuare negli interventi di nuova costruzione e di ristrutturazione edilizia, verranno regolamentati dopo l individuazione degli stessi da parte della Giunta Regionale ai sensi dell art. 4, comma 1, della L.R. n 6/2008.
13 Pavimentazioni, aree verdi, superfici ed aree libere del lotto. Art. 48/quinquies Negli interventi di nuova costruzione, di ristrutturazione edilizia su interi edifici e di ristrutturazione urbanistica, è obbligatorio l impiego di pavimentazioni drenanti nelle sistemazioni delle superfici esterne e aree di pertinenza, almeno per il 50% della superficie pavimentata. Qualora la superficie coperta SC sia superiore al 50 % della superficie fondiaria SF le prescrizioni del precedente punto dovranno essere estese alla totalità della superficie non coperta.
14 Art. 48/quater Sistemi di risparmio della risorsa idrica Fermo restando quanto previsto dall Art. 104 delle NTA del P.R.G., negli interventi di nuova costruzione e di ristrutturazione edilizia su interi edifici e di ristrutturazione urbanistica è fatto obbligo di: Installare nei servizi igienici cassette d acqua per i water con scarichi differenziati dotati di un dispositivo comandabile manualmente che consenta la regolazione, prima dello scarico, di almeno due diversi volumi di acqua. 1.Installare rubinetterie dotate di miscelatore aria-acqua; Per le destinazioni non residenziali individuate alle lettere b, c, d, e, f dell art. 6 delle NTA del P.R.G., installare rubinetteria monocomando comandata a sensore, a pedale o a tempo; Le prescrizioni del presente comma si applicano anche al patrimonio esistente per tutte le categorie di intervento, così come classificate all art. 9 delle NTA del PRG, con la sola esclusione della manutenzione ordinaria. Per tutti gli edifici pubblici e privati di nuova edificazione, nei casi di demolizione e ricostruzione e ristrutturazione urbanistica, è obbligatorio il recupero del 60% delle acque meteoriche, qualora siano presenti aree, private o condominiali, esterne al fabbricato con sistemazione a verde di superficie maggiore di mq. 200, ovvero aree non permeabili della medesima superficie.
15 Tipo di copertura ϕ Tetto spiovente in tegole Tetto piano non ghiaioso 0.8 Tetto piano con ghiaia 0.6 Tetto verde estensivo 0.5 Tetto verde intensivo 0.3 Superficie lastricata 0.5 Superficie asfaltata 0.8
16 Il volume del serbatoio di accumulo idrico (Vacc) dovrà essere dimensionato secondo la seguente formula: Vacc = Ip X Sc X ϕ X η X 0,6 Ove: Ip: indice di piovosità utile indicato in mm 55/mese; Sc: superficie di captazione, intesa come la proiezione sul piano orizzontale delle falde di tetto inclinate ovvero, in caso di coperture piane, come la somma delle superfici di proprietà comuni (quali lastrico solare, terrazza condominiale, etc..); ϕ: coefficiente di deflusso delle acque meteoriche η: rendimento del sistema di filtraggio assunto pari a Le acque di recupero potranno essere utilizzate esclusivamente per irrigazione e lavaggio delle parti comuni. L impianto di distribuzione delle acque recuperate dovrà essere distinto da quello della rete potabile ed i rubinetti di erogazione non potranno essere posizionati in prossimità di quelli della rete potabile e dovranno riportare, in maniera ben visibile, la dicitura acqua non potabile. L impianto di accumulo dovrà essere realizzato nel rispetto delle norme di sicurezza e dotato di apparecchiature di filtraggio, pompaggio, distribuzione, sfioro o troppopieno sifonato collegato alla rete delle acque bianche e, eventualmente, di sistema antisvuotamento (collegato alla rete idrica comunale) dotato di disgiuntore
17 . I serbatoi di accumulo dovranno essere posizionati all interno del lotto edificabile, prioritariamente interrati, o nell edificio e gli impianti dovranno essere in grado di filtrare o far defluire l acqua di prima pioggia. Se il volume del serbatoio di accumulo (Vacc) così come calcolato con la precedente formula risulta a mc. 2,5 si potrà prescindere dalla realizzazione dell impianto e del serbatoio. L eventuale deflusso delle acque non deve peggiorare le condizioni idrogeologiche dei terreni e degli edifici evitando allagamenti o deflussi non controllati sul sistema dei canali naturali.
http://213.175.14.104/produzione//leggi.nsf/ricercaweb/c... 1 di 7 25/06/2008 19:21 L.R. 27 Maggio 2008, n. 6 Disposizioni regionali in materia di architettura sostenibile e di bioedilizia (1) SOMMARIO
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