Corpi dissuasori a protezione della fascia marino costiera e delle risorse ittiche locali

Transcript

1 Corpi dissuasori a protezione della fascia marino costiera e delle risorse ittiche locali Romano T. Baino & Fabrizio Serena (ARPAT Area Mare Livorno) ( frattali, storia e prospettive)

2 ieri a difesa della scienza

3 in omaggio a Benoît Mandelbrot Warszawa, Polska, 20 novembre 1924 Cambridge, Massachusetts, 14 ottobre 2010

4 Curva frattale di Koch Helge von Koch (Stoccolma, 25 gennaio marzo 1924)

5 Spugna frattale di Menger e altri frattali Karl Menger (Vienna, 13 gennaio 1902 Highland Park, Illinois, 5 ottobre 1985)

6 struttura e funzionamento di una rete a strascico

7 tracciati delle pescate a strascico (anche illegali, entro le 3 mn o 50 m di profondità) e allocazione dei blocchi di dissuasione

8 ZONA SUPERFICIE ( Km 2 ) n elementi Secche della Meloria Secche di Vada Mar. Cecina Mar. Castagneto Mar. Castagneto - Populonia Totale Denominazione: UNITA' DISSUASIVE ARTIFICIALI Località: Provincia di Livorno Tipologia: corpi antistrascico Descrizione: tre blocchi di calcestruzzo collegati Estensione: area protetta 365 kmq n di unità: 77 unità da tre blocchi Distanza dalla costa: variabile tra 0,5 e 7 miglia nautiche Profondità: variabile tra 10 e 45 m

9 ZONA SUPERFICIE ( Km 2 ) n elementi Pimbino- Punta Ala Punta Ala -- Ombrone Ombrone -Talamone 41 8 Talamone - P. S.Stefano Ansedonia - Chiarone Totale Denominazione: UNITA' DISSUASIVE ARTIFICIALI 2006 Località: Provincia di Grosseto Tipologia: corpi antistrascico Descrizione: tre blocchi di calcestruzzo collegati Estensione: area protetta 354 kmq n di unità: 74 unità da tre blocchi Distanza dalla costa: variabile tra 0,5 e 3 miglia nautiche Profondità: variabile tra 10 e 40 m

10 dissuasori in banchina prima dell imbarco

11 particolare delle cavità dei dissuasori

12 particolare dei ganci e della superficie

13 Schema delle strutture di dissuasione antistrascico I blocchi sono alti 1.5 m con base di 1.5 x 1.2 m il volume complessivo per blocco di circa 1.9 m 3 il peso in aria è di 4.5 tonnellate, in acqua è di 2.6 ton

14 Schema delle strutture di dissuasione antistrascico il peso in immersione del gruppo di due blocchi è di 5,2 tonnellate i cavi di acciaio hanno diametro di 14 mm, per un carico di 14 ton

15 il peso in immersione del gruppo di tre blocchi è di 7,8 tonnellate superiore alla portata di qualunque strascicante toscana

16 Fasi del progetto 1 pianificazione geografica, biologica, finanziaria 2 allocazione teorica dei blocchi 3 progettazione della forma e delle dimensioni stabilità, resistenza al moto ondoso,maneggiabilità, costo 4 autorizzazioni condivisione, conferenze di servizi 5 posa in opera 6 monitoragio

17 Golfo di Follonica, Punta Ala, Castiglione della Pescaia allocazione in dettaglio dei blocchi

18 Parco della Maremma notare la presenza delle barriere di tipo riproduttivo realizzate dalla Provincia di Grosseto allocazione in dettaglio dei blocchi

19 Promontorio dell Argentario fino al confine regionale allocazione in dettaglio dei blocchi

20 Sintesi delle operazioni di posa in opera dei dissuasori: L attività in mare ha richiesto 12 giorni sono state collocate 149 unità costituite da 1, 2 o 3 blocchi la zona interessata si estende da Piombino al Golfo di Ansedonia n prog. unità numero unità numero blocchi zona 1 ven 9 giugno Ansedonia 2 sab 24 giugno Piombino 3 mar 27 giugno Follonica 4 mer 28 giugno P. Ala 5 ven 30 giugno Castiglione 6 sab 1 luglio Mar. Grosseto 7 dom 2 luglio Foce Ombrone 8 mar 11 luglio Cala di Forno 9 mer 12 luglio Talamone 10 gio 13 luglio P. S. Stefano 11 ven 14 luglio Foce Albegna 12 sab 15 luglio Talamone

21

22 le strutture a bordo del pontone

23 i blocchi sono stati assemblati a terne, a coppie o singoli in relazione alla tipologia di allocazione

24 fasi di sollevamento e di immersione di una coppia di dissuasori

25 43,0 09-giu 42,9 Piombino Follonica 24-giu 27-giu 28-giu 42,8 Punta Ala Castiglione d. P. 30-giu 01-lug 42,7 Marina di Grosseto 02-lug 11-lug Foce Ombrone 12-lug 42,6 Cala di Forno Talamone 13-lug 14-lug 15-lug 42,5 42,4 Posizioni dei dissuasori lungo la costa della Provincia di Grosseto Foce Albegna Porto S.Stefano Ansedonia Lago di Burano toponimi 42,3 10,4 10,5 10,6 10,7 10,8 10,9 11,0 11,1 11,2 11,3 11,4 11,5

26 42,8 42,8 42,7 42,7 42,6 Marina di Grosseto Dettaglio delle posizioni dei dissuasori nella zona di Talamone Foce Ombrone Cala di Forno 09-giu 24-giu 27-giu 28-giu 30-giu 01-lug 02-lug 11-lug 12-lug 13-lug 14-lug 15-lug toponimi 42,6 Talamone 42,5 Foce Albegna 10,9 11,0 11,0 11,1 11,1 11,2 11,2

27 I rilevamenti GPS eseguiti dall ARPAT e dalla ditta armatrice del pontone mostrano una sostanziale coincidenza 42,96 42,94 42,92 42,9 42,88 42,86 42,84 arpat pontone teorico 42,82 42,8 10,63 10,65 10,67 10,69 10,71 10,73 10,75

28 la maggior parte dei blocchi sono stati posizionati a meno di 200 m dal punto teorico previsto, quindi con un ottima precisione T10 Y4 T9 Y16 T14s T15 Y5 T11 T16 Y7 Y6 T23 Q3 Q5 T21 Q6 T2 Q2 T22 T7 T6 T20s Q1 T26 Y3 T19 Y2 T13 T17 T5s T4s T24 Y1 T1 T25ms T3s T12 Q9 T18 Q7 T8 distanza T-P in metri

29 Programma di monitoraggio Logbook Pesca Artigianale Rilevamenti statistici per la protezione della fascia costiera Nome Imbarcazione N Matricola Nome Pescatore HP TSL Ai pescatori che operano con strumenti da posta nelle zone oggetto degli interventi di protezione sono stati distribuiti dei moduli di rilevamento statistico delle CPUE (= rendimenti di cattura). Purtroppo, nonostante le assicurazioni, la partecipazione degli operatori alla raccolta dei dati non ha fornito i risultati sperati. Data Coordinate/Località Profondità Attrezzo N km/ami/nasse specie pescate kg specie pescate kg Data Coordinate/Località Profondità Attrezzo N km/ami/nasse specie pescate kg specie pescate kg restituire il modulo a ARPAT - Area Mare, Via Marradi 114, Livorno - fax tel

30 Immagini subacquee riprese dal ROV e dai subacquei dell Arpat

31 Aspetto dei dissuasori nel 2006 poco dopo l immersione

32 Aspetto dei dissuasori nel 2006 poco dopo l immersione film subacquei Arpat in.avi e.vob

33 Briozoi incrostanti e feltro su uno dei dissuasori nel 2009

34 Murena nella cavità di uno dei dissuasori nel 2009

35 Ostriche sui ganci dei dissuasori nel 2009

36 Spugne e idrozoi sui cavi dei dissuasori nel 2009

37 Briozoi (Sertella) e serpulidi sui cavi dei dissuasori nel 2009

38 The artificial reef argument: Investigating bottlenecks in reef fish life histories from a population dynamics perspective. di John F. Caddy (2010 in press?) Si può discutere di holding capacity di un ambiente: il numero di animali nascosto (protetto o supportato) da una struttura incrementa con la diminuzione della sua dimensione: un aspetto tipico delle strutture naturali di tipo frattale.

39 Ingrandendo la nicchia di un metro (a sinistra) è evidente non solo che ci sono molte piccole nicchie dentro una grande, ma che la disponibilità di copertura diminuisce drasticamente con la crescita

40 Dagli esperimenti condotti nel Pedro Bank (Jamaica) è risultato che è necessario incrementare nelle barriere artificiali il numero di cavità di maggiori dimensioni (es. 17 cm)

41 Una possibile applicazione della teoria frattale è un fractal sampler per determinare qual è la dimensione ottimale dei buchi da realizzarsi in una struttura o barriera artificiale

42 grazie