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1 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca DIREZIONE DIDATTICA STATALE SAN DOMENICO SAVIO Via Gionti n TERZIGNO ( NA ) Curricolo scuola dell infanzia NOI. CITTADINI PICCOLI PICCOLI Anno scolastico

2 PREMESSA Nel testo rinnovato delle Indicazioni nazionali per il curricolo, la C.M.n 31 del 18 aprile 2012, l educazione a prime forme di cittadinanza rappresenta non solo una delle finalità fondamentali di questo segmento scolastico assieme al riconoscimento dell identità, allo sviluppo dell autonomia, alla promozione delle competenze, ma la focalizzazione sulla cittadinanza fa anche da sfondo valoriale all intero progetto educativo della scuola dell infanzia. E come se l idea di cittadinanza fosse in grado di coniugare lo sviluppo soggettivo e personale degli individui con la dimensione sociale della vita: io, gli altri e il mondo. Considerato la vastità dei connotati con cui va letta la chiave di lettura vivere le prime esperienze di cittadinanza : la coesistenza di diverse culture, di stili di vita e storie familiari, di scelte diverse in ordine ai valori e alla dimensione religiosa, le diverse etnie, l importanza delle regole, il bisogno di civismo, la tolleranza, uno sguardo alle legislazioni nazionali e sovranazionali che salvaguardano i diritti si è pensato ad un percorso educativo che parte dal Io bambino/a per avviarlo progressivamente al confronto/accettazione dell altro e cominciare a contribuire alla formazione di una coscienza rispettosa del rapporto uomo-natura. 2

3 LA MOTIVAZIONE In una società globale,con una pluralità di stili di vita, di valori,di culture, di perduranti squilibri sociali e culturali, con incertezze per il futuro la scuola deve assolvere al suo ruolo formativo. Educare alla cittadinanza significa pensare alla sviluppo armonico e integrale della persona, affinché diventi capace di assumere comportamenti corretti e responsabili, sia quando vive nella dimensione privata, sia quando si trova ad interagire con gli altri e con il mondo. L obiettivo è quello di favorire opportunità educative che trasformino le potenzialità dei bambini e delle bambine in strumenti utili per la vita, permettendo ad ognuno di non essere semplicemente il cittadino di domani come troppo spesso si sente ancora dire ma far sentire essi/e oggi stesso cittadini e cittadine del nostro Paese e del mondo, titolari di doveri e di diritti inalienabili come quelli specifici indicati in quello straordinario documento che è la Convenzione sui diritti dell infanzia. Le regole del vivere, i diritti ed i doveri, le buone maniere si apprendono gradualmente nel corso del naturale processo di crescita dei bambini. La scuola dell Infanzia pertanto, come primo segmento del sistema educativo e di istruzione del percorso scolastico, così come viene considerato dalle Indicazioni nazionali 2012 vi contribuisce con una sua progettualità. Negli anni della scuola dell infanzia il bambino osserva la natura, la vita, il suo evolversi ed estinguersi, l ambiente che lo circonda, le relazioni tra le persone; ascolta le conversazioni degli adulti, le loro opinioni e le professioni di fede; è testimone degli eventi e ne vede la rappresentazione attraverso i media, partecipa alle tradizioni della famiglia e della comunità. Sente di appartenere alla sua famiglia, alla sua comunità, alla sua scuola, al territorio si accorge di essere uguale e diverso nella varietà delle situazioni, di poter essere accolto o escluso, di poter accettare o escludere. Sulla base di queste considerazioni ed alla luce delle Indicazioni, quest anno le docenti hanno rivolto la loro attenzione: al bambino/a come abitante di un territorio appartenente ad una comunità ; al suo ambiente, da cui muoversi verso il mondo più ampio come esplorazione della realtà, e a cui ritornare per riconoscerlo come portatrice di un valore proprio che va rispettato e salvaguardato; alla comprensione delle regole di vita quotidiana e assunzione di atteggiamenti sempre più responsabili; al contesto socio-familiare fatto di relazioni interpersonali con i pari e con gli adulti per cui necessitano atteggiamenti condivisibili da tutti per riflettere sull esperienza attraverso l esplorazione, l osservazione e l esercizio al confronto ; al cittadino attivo per diventare rispettosi del rapporto uomo natura. 3

4 FINALITA La nostra scuola dell infanzia si impegna a raggiunge la finalità in relazione: alla maturazione dell identità personale, promuovendo la consapevolezza di sé, attraverso l espressione personale, assumendo atteggiamenti di sicurezza e fiducia nelle proprie capacità, riconoscendo ed apprezzando le differenze; alla conquista dell autonomia, promuovendo la costruzione graduale e consapevole delle scelte e delle conquiste in relazione alla scoperta di sé, degli altri e dell ambiente; allo sviluppo delle competenze, consolidando le capacità sensoriali, percettive, motorie, sociali di esplorazione e scoperta della realtà di vita nonché sollecita a compiere esperienze di comprendere, interpretare e rielaborare conoscenze e abilità. alle prime esperienze di cittadinanza, avviando il bambino ad attribuire progressivamente importanza agli altri ed ai loro bisogni,l attenzione al punto di vista dell altro e alla diversità in genere fino a riconoscere se stesso e l altro con diritti e doveri uguali per tutti. 4

5 Il percorso formativo NOI. CITTADINI PICCOLI PICCOLI nasce da una impostazione attenta al bambino come persona, con caratteristiche individuali tutte da scoprire e valorizzare, nell ambito di una crescita intesa come incontro progressivo con il mondo e con le costruzioni culturali in cui è inserito programma un azione educativa e didattica si che articola in PERCORSI Dall osservazione dei bambini che frequentano le nostre scuole e dal confronto con le insegnanti degli altri ordini di scuola, emerge la necessità di lavorare alla costruzione di un io sociale nei bambini che, attraverso l identificazione positiva con il gruppo, risponda ai bisogni di accoglienza, appartenenza, relazioni significative, affettività e autostima. PERCORSO IDENTITA RISPETTO E CURA DI SÉ RISPETTO E CURA DEGLI ALTRI Buoni cittadini si diventa nel corso della crescita, confrontandosi con gli altri, individuando, imparando e rispettando regole. Insegnare le regole del vivere e convivere è per la scuola un compito fondamentale. E il luogo in cui per la prima volta ci si confronta con altri, dove bisogna rispettare alcune norme e avere una precisa condotta. Quindi, convivere civilmente per noi e per i nostri bambini significa : star bene con se stessi e star bene con gli altri; dominare i propri impulsi; gestire le proprie emozioni; riflettere sulle proprie azioni; aver cura della propria salute; conoscere e rispettare l ambiente naturale e sociale. PERCORSO CITTADINANZA Star bene insieme Star bene a CASA SCUOLA NEL PAESE DIRITTI E Star bene insieme IO GLI ALALTRI DOVERI IL MONDO PERCORSO AMBIENTE Scoperta, Conoscenza, Rispetto e Cura di AMBIENTE NATURALE AMBIENTE ARTIFICIALE AMBIENTE SOCIALE 5

6 Le docenti, in piena autonomia, conoscendo in concreto i reali bisogni ed interessi dei bambini che frequentano la nostra scuola, si impegnano affinché i traguardi di sviluppo delle competenze individuati nei cinque campi di esperienza così come definiti dalle nuove Indicazioni vengano conseguiti nel rispetto dei tempi, degli stili di apprendimento, degli interessi e delle motivazioni dei bambini con una flessibilità organizzativa, operativa e didattica individuando per ciascuno campo obiettivi di apprendimento e le corrispettive competenze. IL SE E L ALTRO Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, Traguardi sostenere per lo sviluppo le proprie della ragioni competenza con adulti e bambini. Sviluppa il senso dell identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato. Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre. Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia e riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta. Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme. Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise. Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città. 6

7 IL CORPO E IL MOVIMENTO Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola. Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione. Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all interno della scuola e all aperto. Controlla l esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva. Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento IMMAGINI,SUONI,COLORI Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie. Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione ); sviluppa interesse per l ascolto della musica e per la fruizione di opere d arte. Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti. Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali. Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli. LA CONOSCENZA DEL MONDO 7

8 LA CONOSCENZA DEL MONDO Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata. Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana. Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo. Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti. Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi. Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità. Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. I DISCORSI E LE PAROLE Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati. Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative. Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati. Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definirne regole. Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia. Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media. 8

9 Per i bambini che frequenteranno la scuola primaria è previsto un percorso a lungo termine di precalcolo e prescrittura, che guideranno i bambini all acquisizione di conoscenze e abilità indispensabili per gli apprendimenti futuri. LO SCARABOCCHIO E IL NUMERO OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO I DISCORSI E LE PAROLE Compiere riflessioni sulla lingua scritta e letta. LA CONOSCENZA DEL MONDO Individuare e rappresentare relazioni di tipo quantitativo 9

10 METODOLOGIA L idea di bambino di cui teniamo conto nell organizzare le principali esperienze educative e didattiche è quella ispirata ad un bambino curioso, in grado di divenire gradualmente consapevole delle sue scelte e delle sue conquiste. Il nostro ruolo si adegua a questa idea di bambino, che va considerato in pieno nella sua dimensione affettivo-sociale, come essere che si realizza totalmente in un sano rapporto con se stesso, con gli altri, indispensabili anche per la costruzione delle conoscenze, fenomeno anche esso non individuale, ma sociale. La scuola quindi deve impegnarsi: nella progettazione dell ambiente formativo come luogo in cui il bambino intesse le relazioni più significative con i compagni e le insegnanti e organizza autonomamente il proprio percorso di crescita; nella relazione personale, significativa tra pari e con gli adulti come condizione per pensare, fare ed agire; nella valorizzazione del gioco in tutte le sue forme ed espressioni; nel rilievo al fare ed alle esperienze dirette di contatto con la natura, le cose, i materiali, l ambiente sociale e la cultura per orientare e guidare la naturale curiosità in percorsi via via più ordinati ed organizzati di esplorazione e ricerca; nella predisposizione dello spazio fatto da una ricchezza di strumenti e materiali che di volta in volta vengono selezionati e proposti sulla base dell attività da svolgere; nell organizzazione di laboratori per stimolare la curiosità, l'osservazione e la discussione con senso di crescita e condivisione sociale; nell organizzazione dei tempi che si attuano nel rispetto e nella valorizzazione dei ritmi evolutivi, delle capacità e delle identità,dei bisogni e degli interessi di ciascuno e nella articolazione diversificata delle attività durante la giornata scolastica. La metodologia e le attività sono scelte in modo da trasformare le capacità personali di ciascun bambino in competenze, da osservare e verificare. 10

11 VERIFICA E VALUTAZIONE La verifica e la valutazione hanno la funzione di valorizzare i bambini poiché tendono al miglioramento e alla personalizzazione dell intervento educativo. E un momento del percorso nel quale è possibile osservare il cambiamento nel modo di fare e di rappresentare, di affrontare le situazioni e di risolvere i problemi. La verifica e la valutazione si articolano in tre momenti: Analisi della situazione di partenza; verifica in itinere riferita ai singoli Percorsi; verifica finale per valutare la qualità degli interventi ed il significato complessivo delle esperienze. COME VERIFICHIAMO Attraverso l osservazione sistematica. L osservazione rappresenta la via metodologia indispensabile per realizzare e documentare il percorso formativo. Si applica: nella fase di conoscenza del bambino, per poi progettare interventi; durante le varie attività dell anno, per monitorare l andamento dell esperienza scolastica e modificare le proposte; alla fine dell anno scolastico, per raccogliere tutti gli elementi utili ad una valutazione conclusiva. COME RILEVIAMO L OSSERVAZIONE Con registrazione su apposite griglie strutturate alla fine di ogni percorso dove si verificano: comportamenti competenze abilità Con l uso di prove strutturate e non Disegni liberi verbalizzazioni attività motorie schede strutturate drammatizzazioni Con il profilo delle competenze che alla fine del ciclo della scuola descrive in forma essenziale le competenze riferite ai campi di esperienza raggiunte dal bambino. 11

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