EVENTO ALLUVIONALE DEL NOVEMBRE 2012 IN VENETO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "EVENTO ALLUVIONALE DEL 10 11 NOVEMBRE 2012 IN VENETO"

Transcript

1 EVENTO ALLUVIONALE DEL NOVEMBRE 2012 IN VENETO POST-ANALISI SINOTTICA DELL EPISODIO E FOCUS SULL EST VERONESE di Francesco De Bon e Luca Bertolazzi INTRODUZIONE Durante i giorni Sabato 10 e Domenica 11 Novembre il Veneto è stato interessato da un intenso sistema perturbato legato a una onda baroclina in Oceano Atlantico. Le correnti, prevalentemente di libeccio sul Mediterraneo, ma in seguito ruotate ad ostro nei bassi strati specialmente sul Veneto hanno scaricato ingenti precipitazioni sulla fascia alpina, prealpina, e tutta la cintura delle medie-alte pianure. Sono intervenuti anche locali fenomeni di stau (sollevamento orografico) nelle zone ormai note per tale effetto, causati dal richiamo sciroccale al suolo e dall intenso afflusso dai quadranti sud-occidentali, con previsioni di scirocco moderato/forte anche in pianura. Tali ingenti precipitazioni concentrate in poco tempo hanno causato criticità idrogeologiche ed idrauliche in molte zone del Veneto, fra tutte, le aree interessate dal torrente Muson dei Sassi (Alta Padovana) e dal fiume Bacchiglione (città di Vicenza). MODELLI GLOBALI I modelli globali hanno individuato in maniera abbastanza soddisfacente sfacente la perturbazione con diversi giorni d anticipo, pur con delle incongruenze. Ad esempio, per cominciare questa analisi a posteriori si può prendere spunto dalla sinottica europea proposta dal modello ARPEGE, che ben individua la saccatura presente in Oceano Atlantico ed evidenzia le tese correnti sud-occidentali che andranno a investire il Veneto. E interessante notare inoltre la presenza di un rilevante abbassamento della quota isentropica di 2 PVU, dovuto all aumento del trasporto di vorticità di Ertel nel Mediterraneo operato dalla saccatura. Altro elemento importantissimo è stato l anticiclone di blocco presente sull Europa orientale che ha causato un rallentamento della traslazione della saccatura verso est. In generale, un rallentamento della struttura ciclonica fa presupporre che i fenomeni debbano consumarsi in loco e rimangano quindi persistenti nel ramo ascendente della saccatura. Questo comportamento si può vedere nelle sinottiche europee qui ALLUVIONE DEL NOVEMBRE 2012 IN VENETO Pag. 1

2 proposte che coprono l intervallo dalle 00z del 9 alle 00z del 12 Novembre. Nell ultima immagine è evidente il distacco quasi completo di una goccia fredda dalla struttura depressionaria giusto a nord del Marocco. Sinottiche di previsione dal modello ARPEGE 0.1 su analisi ARP 00Z dal 9/11/12 al 12/11/12. Non solo dai modelli deterministici si potevano cogliere preziose informazioni, ma anche da quelli ensamble, che sono assai utili in situazioni come queste, quando è necessario tener conto di tutte le configurazioni possibili. Ecco quindi che l EFI (Extreme Forecast Index) derivato dalle 51 corse probabilistiche di ECMWF è un grosso segnale in quanto ad importanza della situazione. Si vede come il Veneto sia in gran parte compreso nella zona rossa, ossia la zona con probabilità compresa tra il 90 e il 100% di precipitazioni ingenti. La prima mappa fa riferimento a sabato 10, la seconda a domenica 11. Extreme Forecast Index precipitation calcolato dalle ENS di ECMWF, dati ECMWF 00Z del 10/11/12. E opportuno anche dare uno sguardo anche ai cumulati massimi, ai quantili e alle probabilità di precipitazioni superiori ai 50 e 100 millimetri. Si ricorre quindi alle mappe di PEARP, le ENS di ARPEGE. Si nota quindi che la sinottica non presenta spread tale, nel campo dell altezza geopotenziale, da chiamare in ALLUVIONE DEL NOVEMBRE 2012 IN VENETO Pag. 2

3 causa incertezze in qualche modo salvifiche per il Veneto. Al contrario infatti, gli scenari proposti sono pesanti. Media dell altezza di geopotenziale a 500 hpa e spread (dam) dal modello PEARP 1.0 su analisi ARP 06Z DEL 10/11/12. Si può notaree la saccatura stretta a sinistra da una alta pressione delle Azzorre ed a destra dall alta dall pressione di blocco sui Balcani. Il colore viola rappresenta il differenziale di previsione dell altezza di geopotenziale. Non a caso infatti la carta che mostra la massima precipitazione possibile marca ulteriormente la gravità della situazione incombente. La pianura è diffusamente prevista accumulare circa millimetri, le medie-alte alte pianure dovrebbero raccogliere circa millimetri ed i rilievi tra i e i 200 millimetri, con picchi sul Friuli di millimetri. Massima precipitazione possibile in 24h dal modello PEARP 0.1 su analisi ARP 06Z DEL 10/11/ NOVEMBRE 2012 IN VENETO ALLUVIONE DEL Pag. 3

4 E da notare anche il quantile 25%, la carta successiva, che mette in risalto come le pianure siano già viste a milllimetri circa, segno dell importanza degli accumuli previsti. Purtroppo, nella grande maggioranza dei casi lo scenario estremo di massima sima precipitazione non viene mai raggiunto, stavolta invece è stato raggiunto e superato. Quantile 25% di precipitazione in 24 h dal modello PEARP 0.1 su analisi ARP 06Z DEL 10/11/12. In questa carta invece, sempre di PEARP, viene mostrata la probabilità ità che venga superata la soglia dei 50 millimetri nelle 24 ore. Per le medie-alte pianure i valori di probabilità sono medio - alti (superiori al 50-60%), per i rilievi la probabilità è del 100%. Probabilità di precipitazioni superiori a 50 mm dal modello PEARP 0.1 su analisi ARP 06Z DEL 10/11/12. ALLUVIONE DEL NOVEMBRE 2012 IN VENETO Pag. 4

5 MODELLI LOCALI Già da Mercoledì sera, con le prime uscite del modello LAMMA a 9 km di risoluzione si poteva capire quale sarebbe stata la probabile entità delle precipitazioni e la loro distribuzione, ovviamente variabile di corsa in corsa, ma sempre più realistica con l avvicinarsi dell evento. Precipitazioni accumulate in 24 h dal modello LAMMA ECMWF 9 km. Altre indicazioni importanti si coglievano negli stessi giorni anche da ARPEGE stesso con le mappe grezze di precipitazione che qui di seguito proposte. Precipitazioni previste in 24 ore dal modello ARPEGE 0.1 su analisi ARP 00Z del 09/11/12 e 10/11/12. ALLUVIONE DEL NOVEMBRE 2012 IN VENETO Pag. 5

6 Numerosi indizi si potevano cogliere dai modelli locali a griglia più fine. Si è riscontrato innanzitutto un trend all aumento delle precipitazioni man mano che ci si avvicinava all evento. Nelle immagini dei principali LAM si può vedere questa tendenza. Precipitazioni accumulate in 24 h dal modello LAMMA ECMWF 3 km dal 8/11/12 al 11/11/12. Inoltre, la presenza di sostenuti venti di ostro negli strati più bassi faceva pensare subito ad ingenti precipitazioni sui rilievi e le altre pianure. Sono stati proposti anche scenari estremi, come quelli del modello sperimentale MOLOCH 1.5 km su dati di GFS, che qui sotto è riportato. Si prevedono quasi 450 mm in 24 ore in Friuli e punte di 350 mm nelle Prealpi venete centrali. Tale scenario, almeno per le zone prealpine è stato purtroppo previsto abbastanza bene, molto meno bene sulla pianura, dove sono caduti circa 9-10 volte le precipitazioni calcolate. Precipitazioni accumulate in 24 h dal modello MOLOCH 1.5 km sperimentale, su dati BOLAM 00Z (GFS 18Z) del 10/11/12. ALLUVIONE DEL NOVEMBRE 2012 IN VENETO Pag. 6

7 Qui invece è proposta la sovrapposizione fatta dall utente del forum di Serenissimameteo Sergio Pianezzola con Google Earth: da notare l errata distribuzione pluviometrica in pianura mentre i valori possono considerarsi abbastanza corretti per i rilievi. Nelle ellissi rosse sono evidenziati i massimi accumuli previsti sul Recoarese e Piccole Dolomiti, le Prealpi centrali (Monte Grappa) e il Friuli più a destra nella zona del Piancavallo (PN). E utile spendere qualche parola anche sulla matrice umida del peggioramento, direttamente dal Mediterraneo meridionale. Si può vedere bene nella mappa di previsione di Theta-E (dove E sta per equivalent) del LAMMA ECMWF 3 km a 850 hpa, quindi nei bassi strati. Questo parametro è utile per valutare la stabilità di una massa d aria. In generale, maggiori sono i valori di Theta-E maggiore è l instabilità potenziale. E un parametro che dipende da due fattori: -quanto vapore acqueo contiene la massa d aria, -la temperatura della massa d aria. Infatti la temperatura potenziale equivalente è la temperatura che una massa d aria avrebbe se tutto il vapore acqueo che contiene fosse condensato e tale massa d aria poi portata al livello della pressione SLM. Trascurando i dettagli teorici, si fa riferimento al calore latente di condensazione, un parametro termodinamico assimilabile ad un ΔH (entalpia). Dati i valori di Theta-E, la massa d aria che s è portata sui rilievi veneti (e l ulteriore iniezione dello scirocco al suolo) ha generato tali precipitazioni. A fianco di questa, è riportata un immagine satellitare del canale infrarosso a 10.8 µm di radianza, della cosiddetta temperatura di brillanza delle nubi. Si evidenzia come proprio in corrispondenza del canale di alimentazione umido (warm conveyor belt) si generino gli imponenti sistemi nuvolosi carichi di pioggia che hanno poi raggiunto la nostra regione. I sistemi nuvolosi risultano sviluppati in altezza e riconoscibili dal colore bianco e viola nell immagine dal satellite. Le ultime tre immagini fanno sempre riferimento ai Theta- ALLUVIONE DEL NOVEMBRE 2012 IN VENETO Pag. 7

8 E ma tratti dal modello AROME WMED, a 925 e 950 hpa più le SST sul Mediterraneo alle ore 00z dell 11 Novembre. L immagine a fianco delle SST è una convection chart di ARPEGE, sempre dei Theta-E T a 925 hpa. Previsione di Theta-EE sul Mediterraneo di AROME WMED e ARPEGE del 10-11/11/ /11/12 su dati ARP e AROME. Qui di seguito vengono riportate le mappe di previsione di accumulo in 24 ore dei LAM usate per stendere le previsioni, per Youmeteo le mappe si riferiscono alla precipitazione in 12 ore dell 11 Novembre. 11 NOVEMBRE 2012 IN VENETO ALLUVIONE DEL Pag. 8

9 LAMMA WRF ECMWF 3 km: YOUMETEO.COM GFS 2.5 km: AROME ECMWF 2.5 km: 11 NOVEMBRE 2012 IN VENETO ALLUVIONE DEL Pag. 9

10 AROME FRANCE: Anche i modelli probabilistici ad alta risoluzione davano segnali non indifferenti in quanto ad accumuli. COSMO H2 EPS per esempio, forniva scenari abbastanza inquietanti. Probabilità di precipitazioni superiori a 50 e 100 mm in 24 dal modello COSMO H2 EPS su dati ECMWF 12z del 10/11/12. Nell immagine di sinistra è presente la probabilità di precipitazioni superiori ai 50 millimetri, in quella di destra la probabilità di precipitazioni superiori ai 100 millimetri. Sebbene diverga molto dal precedente ALLUVIONE DEL NOVEMBRE 2012 IN VENETO Pag. 10

11 modello PEARP per la pianura e non sia soddisfacente come previsione, è concorde per le ingenti precipitazioni sui rilievi. Nell immagine di destra si nota bene infatti il profilo dei rilievi prealpini dove sono presenti le macchie rosse del 100% di probabilità. Vediamo anche le correnti che interessano il Veneto. Si diceva all inizio della presenza di libeccio e ostro. Dapprima vediamo il modello globale ECMWF: queste due mappe si riferiscono alle altezze di geopotenziale di 700 e 850 hpa, campo dell umidità relativa e della velocità del vento alle ore 12z del 11/11/12. Si possono notare le intense correnti sud-occidentali che investono il Nord talia e la loro quasi completa saturazione di vapore acqueo, quel vapore che condensandosi andrà a causare le intense precipitazioni sui rilievi. Per visualizzare meglio le componenti del vento alle varie quote è riportato sotto il modello LAMMA ALLUVIONE DEL NOVEMBRE 2012 IN VENETO Pag. 11

12 ECMWF 3 km. Si fa riferimento nelle successive 3 immagini alla velocità del vento in nodi alle quote isopotenziali di 700, 850 e 925 hpa. A 700 hpa tese correnti da SW (libeccio) previste a 35 nodi investono le zone alpine e sono sature praticamente (RH>90%), a 850 hpa le correnti ruotano ad ostro e vanno a impattare perpendicolarmente la catena prealpina veneta, lo stesso si può dire a 925 hpa. Le correnti sono tutte sature di umidità, così come si può anche vedere dall integrated water vapour e dal CLWI (Cloud Liquid Water Index). Le mappe si riferiscono alle 10z (ore 11 locali) e alle 9z per quella del CLWI. ALLUVIONE DEL NOVEMBRE 2012 IN VENETO Pag. 12

13 Mappe di IWV (10z) e CLWI (09z) dell 11/11/12: LE PREVISIONI DI SERENISSIMA METEO Per comporre le previsioni di quei giorni sono stati usati i seguenti modelli locali: AROME WMED ECMWF 2.5 km, YOUMETEO.COM GFS 2.5 km e LAMMA ECMWF 3 km. Inoltre per il primo periodo ci si è orientati in via indicativa anche con Meteotitano, che aveva a disposizione la corsa fino a +84h dall inizializzazione del modello. Come LAM di supporto in fase di nowcasting è stato usato COSMO 2.8 km ed AROME FRANCE. Il primo è aggiornato ogni 3 ore ed assimila anche le immagini di 3 radar di Meteo Svizzera, il secondo è il fratello minore di AROME WMED, col quale condivide l inizializzazione dei dati (in sostanza la stessa analisi derivante da ECMWF più altri dati). Da notare anche la quota neve particolarmente elevata, con lo zero termico previsto a quasi 3000 metri sulle Prealpi e tale da far scendere pioggia fin sulla cima di svariati rilievi. Ecco quindi che in una situazione delicata come questa, le previsioni assumono un ruolo ALLUVIONE DEL NOVEMBRE 2012 IN VENETO Pag. 13

14 fondamentale. Queste sono quelle proposte da SerenissimaMeteo durante l evento, fanno riferimento ai giorni 10 e 11 di Novembre: ALLUVIONE DEL NOVEMBRE 2012 IN VENETO Pag. 14

15 Ben visibili le zone evidenziate dalle curve rosse e viola, che indicano rispettivamente accumuli abbondanti per le zone in rosso e molto abbondanti per quelle in viola: questo per dare ai nostri lettori subito l idea della situazione e metterli in allerta. Il colore viola è la prima volta che stato utilizzato per la prima volta. Viene data enfasi ai fenomeni abbondanti, previsti con svariate ore d anticipo ed evidenziando il pannello integrativo in rosso. In fase di nowcasting tuttavia è stato riscontrato un ritardo pari a circa 3 ore negli eventi durante la giornata di Sabato, e i primi fenomeni sul vicentino si sono registrati attorno alle 20:40 anziché al primo pomeriggio del 10 Novembre. Questo ritardo è attribuibile all anticiclone presente sui Balcani, detto di blocco, che ostacola il normale transito zonale delle perturbazioni. Tale anticiclone, evidentemente più forte del previsto, ha, come primo effetto tangibile, rallentato la perturbazione causando le 3 ore di ritardo. Sono state inoltre proposte varie ipotesi sugli effetti di questo fenomeno, le due più impellenti sono state se poteva cambiare la distribuzione pluviometrica e se poteva variare la stima dell accumulo previsto dai LAM. La mia ipotesi personale verteva su un maggior coinvolgimento delle Prealpi centrali rispetto alle occidentali e un aumento degli accumuli previsti. A posteriori posso dire che la mia idea è stata corretta. Infatti, i massimi di precipitazione, come si vede da immagine allegata qui sotto, sono stati proprio sulle Prealpi centrali e orientali. Forse, ma questa è una personale supposizione, questa distribuzione ha salvato la città di Vicenza. Infatti se il massimo di Valpore di Seren (BL) fosse stato a Turcati Recoaro (VI), il sistema idraulico non avrebbe più retto. L immagine successiva è la mappa di precipitazione registrata l 11 Novembre, con i valori numerici oltre i 100 millimetri registrati nella regione. In colore rosso sono messe in rilievo il massimo di Valpore di Seren (BL) e in grassetto nero i valori oltre i 100 millimetri di alcune zone di pianura o bassa collina. ALLUVIONE DEL NOVEMBRE 2012 IN VENETO Pag. 15

16 11 Nov 2012 Total Precipitation (mm) Station Valpore (Valle di Seren) Cansiglio (Tramedere) Rifugio Bocchette Valstagna Tambre (Col Indes) Longarone (Soffranco) Feltre (Villaga) Trichiana (Sant'Antonio di Tortal) Quero Follina Rifugio Citta' di Fiume Pove del Grappa (Camposolagna) Arsiero (Castana) San Nazario (Lepre) Crespano del Grappa Solagna (Villaggio del Sole) Agno a Recoaro Terme Conco (Val Lastaro) Gosaldo (Sant'Andrea) Recoaro Terme (Turcati) Vittorio Veneto Farra di Soligo Pieve d'alpago (Torch) Rifugio Monte Corno Conegliano Posina (Contra' Doppio) Passo Xomo Valdobbiadene (Bigolino) Velo d'astico (Brustole') Longarone Recoaro Terme (Recoaro Mille) Forno di Zoldo (Campo di Zoldo) Ponte nelle Alpi (La Secca) San Nazario (Finestron) Pieve di Soligo (Solighetto) Valli del Pasubio Santa Giustina Rifugio la Guardia Taibon (Col di Pra') Valle di Cadore Belluno (Cirvoi) Vidor Chies d'alpago (San Martino d'alpago) Laghi (Molini) Gosaldo (Saesin) Lusiana Monte Avena Montecchio Maggiore Marcesina Gallio Chies d'alpago (Roncadin) Passo Santa Caterina Gaiarine La Valle Agordina Agordo Ponte di Mondeval Fonzaso Brenta a Cismon del Grappa Schio (Monte Magre') Pove del Grappa (Pra' Gollin) Bassano del Grappa (ovest) Volpago del Montello Crespadoro Valdagno Funes-Bovolenta Selva di Cadore (Pescul) Sappada Zane' Rossano Veneto Bassano del Grappa (nord) Castelfranco Veneto Crespano del Grappa Crep di Pecol Velo d'astico (Meda) Santa Giustina Selva di Progno (San Bortolo) Tonezza del Cimone San Giovanni Ilarione Vazzola Bassano del Grappa Arzignano (Tezze) Nove (quartiere Brenta) Bassano del Grappa (San Vito) Villorba Astico a Pedescala Asiago (aeroporto) Mareno di Piave Belluno (aeroporto) Maser Perarolo di Cadore Borso del Grappa (Semonzo) Musone a Castelfranco Veneto Malo Vidor (Bosco) Canale d'agordo (Gares) Auronzo Rosa' Trissino Tombolo Montecchio Precalcino Podestagno Santo Stefano di Cadore Passo Monte Croce di Comelico Marostica Salcedo Monticano a Fontanelle Borca di Cadore (Villanova) Cortina (Gilardon) Rifugio Campogrosso Agno a Ponte Brogliano Nove (osservatorio astronomico) Breganze Lamon Faloria ALLUVIONE DEL NOVEMBRE 2012 IN VENETO Pag. 16

17 Spiccano poi i valori orari alluvionali di precipitazione registrati tra le 9 e le 10 dell 11 Novembre a Feltre (BL), quando in un ora caddero ben 36 millimetri di precipitazione. Le due cartine qui sotto sono molto esplicative della potenza del sistema perturbato e dello stau sulle Prealpi. Altro elemento di cui tener considerazione è il vento di scirocco. Famoso per l acqua alta, (infatti s è registrata una punta di 149 centimetri sullo zero mareometrico a Venezia) è responsabile dello stau nelle zone esposte ai venti da sud-est. L intenso richiamo previsto dai modelli locali si è reso concreto ed ha sfondato fino in pianura, come da previsione dei modelli locali LAMMA ECMWF 3 km e Youmeteo.com che sono riportati qui sotto: Previsione del vento a 10 m dei modelli LAMMA ECMWF 3 km e YOUMETEO GFS 3 km su dati ECMWF e GFS del 10/11/12. ALLUVIONE DEL NOVEMBRE 2012 IN VENETO Pag. 17

18 Qui nelle due immagini sottostanti i valori registrati di scirocco in questa occasione alle ore 7 e 10 locali. Nelle mappe successive infatti si può vedere la previsione di pioggia accumulata in 6 ore contro l osservazione al suolo, dalle 00z alle 24z del l 11/11/12 del modello AROME FRANCE, questo a mo di verifica di uno dei modelli presi in esame. ALLUVIONE DEL NOVEMBRE 2012 IN VENETO Pag. 18

19 Anche il modello Youmeteo proponeva accumuli di rilievo per la pianura ma ben lontani dal centinaio di millimetri registrati da numerose stazioni. Resta inoltre il fatto che ancora una volta solo AROME e Youmeteo hanno individuato la corretta distribuzione di pluviometria (Youmeteo non proprio del tutto ma è abbastanza soddisfacente) sul Veneto ma ad evento praticamente in corso. 11 NOVEMBRE 2012: FOCUS MALTEMPO EST VERONESE a cura di Luca Bertolazzi L'ondata di maltempo del Novembre ha causato gravi problemi di natura idraulica sull'est veronese, sul nodo critico Alpone-Chiampo. Si tratta dell'ennesima situazione di emergenza dal 2008 a questa parte, con vari episodi che, con cadenza praticamente annuale, hanno mandato in crisi la rete idraulica. Fare confronti con gli episodi precedenti è difficile per due ragioni. Il primo motivo è che sulla media pianura, (parte medio - bassa del bacino) sono cadute ingenti precipitazioni con cumulati da record se messi in relazione con le ore di precipitazione. I rain rate sulla media pianura hanno sorpassato di molto quelli registrati durante i giorni dell'alluvione del La seconda è che rispetto al 2010, è stata modificata la conformazione del bacino, con una paratia costruita tra i fiumi Tramigna e Alpone. Venendo abbassata questa paratia, è stato impedito all'alpone di scaricare parte della sua portata verso l'abitato di Soave, con la conseguenza che a valle il volume d'acqua è stato di molto superiore. Innanzitutto bisogna premettere che per il Veneto occidentale, le precipitazioni serie sono iniziate nella serata del giorno 10 Novembre, per ALLUVIONE DEL NOVEMBRE 2012 IN VENETO Pag. 19

20 concludersi all'incirca verso le del giorno 11 Novembre. Gli accumuli totale del peggioramento riportati sotto, riferiti al bacino Chiampo-Alpone, si sono registrati dunque in un lasso di tempo di circa 15 ore: Crespadoro 149,6 mm San Bortolo 148 mm San Giovanni Ilarione 137,8 mm Chiampo 105,2 mm Monteforte D'Alpone 75,4 mm Brognoligo 72 mm Montecchia 66,2 mm Se i valori dell'intensità precipitativa a monte (Crespadoro e San Bortolo) sono sovrapponibili se non inferiori a quelli dell'alluvione del 2010, lo stesso non si può dire per la media pianura. Già a San Giovanni Ilarione (stazione posta circa a 300 metri di quota) l'intensità di precipitazione media, prendendo in esame le 15 ore di precipitazione, è stata di 9,2 mm orari. Tali valori sono superiori a quelli del 2010 dove nelle 12 ore di massima intensità precipitativa, l'intensità media era stata di 7,1 mm orari (fonte Arpav). Analoghe considerazioni si possono fare per Chiampo, dove intensità media dell'evento è stata di 7 mm orari rispetto ai 4,6 mm orari nelle 12 ore di massima intensità precipitativa del L'eccezionalità dell'evento balza ancora più all'occhio esaminando i cumulati registrati sulla bassa pianura. I 70 mm caduti in 15 ore equivalgono circa alle precipitazioni totali cadute fra i giorni 31 Ottobre e 1 Novembre Ad esempio a Monteforte d'alpone l'accumulo complessivo dei giorni 31 Ottobre e 1 Novembre 2010 è stato di "soli" 59 mm, valore molto notevole in 48 ore, ma ridicolizzato dai 75,4 mm del Novembre. Entriamo ora nello specifico con l'aiuto di alcuni grafici, per vedere come la pioggia caduta ha influito sulla crescita del fiume. La situazione nel 2010, prendendo in considerazione l'idrometro di San Bonifacio era questa: ALLUVIONE DEL NOVEMBRE 2012 IN VENETO Pag. 20

21 Dall'immagine si vede poco, tuttavia dal momento indicato dal cerchio rosso, le circa del 31 Ottobre 2010, quando le precipitazioni sono da qualche ora divenute pesanti a monte (le barre verticali rappresentato i rain rate), il fiume che si trova poco sopra i 2 metri inizia a crescere velocemente e raggiunge il livello di 6 metri (limite esondazione) non prima delle ore circa del giorno 1 Novembre. Il fiume dunque fa registrare una crescita di 4 metri in 9-10 ore. Vediamo cosa invece è successo il giorno 11 Novembre: Il fiume parta da una condizione molto tranquilla in nottata (-0,07 metri alle 03.30) e alle fa registrare il picco assoluto di 6 metri. Nello specifico del confronto col 2010, per passare da 2 a 6 metri, il fiume ci impiega solamente 5 ore a dispetto delle 9-10 dei giorni dell'alluvione. In particolare la situazione diviene assai critica in mattinata, dopo le 9.30, col fiume in crescita quasi verticale su tutti gli idrometri. Cosa ha provocato una crescita talmente sconsiderata? Sicuramente i rain rate a monte hanno influito. Nello specifico, vediamo la progressione degli accumuli di San Bortolo nella parte clou del peggioramento: Ore 7.00: 49,8 mm Ore 8.00: 55,4 mm Ore 9.00: 75,8 mm Ore 10.00: 90,2 mm Ore 11.00: 102,2 mm Ore 12.00: 107,4 mm Dalle ore 8.00 alle la media oraria è di 15,6 mm. E questo è proprio il lasso di tempo in cui la situazione si è manifestata in tutta la sua criticità quasi improvvisamente prima a Monteforte d'alpone e poi a San Bonifacio. Rain rate superiori ai 15 mm orari, costanti per più ore, erano presenti anche nella notte dell'1 Novembre 2010, e sono rain rate che l'alpone non regge. Tuttavia in questa situazione l'alpone ALLUVIONE DEL NOVEMBRE 2012 IN VENETO Pag. 21

22 ha fatto registrare una crescita ben più veloce di quella del 2010, ed ha raggiunto il livello eccezionale di 6 metri, livello che dopo l'alluvione ci si augurava tornasse a raggiungere in un futuro più lontano possibile. I numeri del peggioramento a monte sono stati notevoli, ma come intensità dei rain rate perfettamente paragonabili a quelli del E ovviamente inferiori per quanto riguarda i cumulati totali. Una crescita così rapida dal fiume è imputabile ai rain rate pesanti anche sulla media pianura, e probabilmente, alla chiusura della paratia effettuata in mattinata del giorno 11 Novembre quando il fiume Alpone in piena ha iniziato a risalire verso l'abitato di Soave. Teniamo presente, guardando il grafico dell'idrometro di San Bonifacio riguardo i giorni dell'alluvione, che il fiume raggiungeva i 6 metri nonostante stesse scaricando parte della sua portata nell'abitato di Soave dopo aver fatto implodere il Tramigna. CONCLUSIONI Il lavoro analitico post evento illustrato in questa pubblicazione si proponeva appunto di individuare quanto le risorse disponibili in materia predittiva avessero inquadrato quello che poi è stato l'evento meteorologico nei fatti e nelle conseguenze reali sul territorio. Si sono analizzate e confrontate mappe predittivemodellistiche, frutto di elaborazioni fisico-matematiche che si prefissano di individuare, nel loro progressivo affinamento (avvicinandosi quindi all'immediatezza dell'evento perturbato) una approssimazione quanto più vicina possibile alla realtà. Sempre di approssimazione si tratta, con i dovuti limiti e quindi necessitando di una opportuna osservazione critica frutto di abilità ed esperienza dell'analista/previsore che ne prende lettura. In conclusione appare necessario ribadire come la corretta localizzazione degli accumuli e la loro quantificazione più vicina alla realtà si sia realizzata, nei prodotti indicati nel documento, solo al mattino dell 11 Novembre, tempistiche in questa occasione davvero ristrette, non solo a ridosso dell'evento, ma ad evento in corso. Purtroppo si è trattato in questo caso di uno svantaggio in sede previsionale per la mancanza di un corretto quadro che, tuttavia, presentandosi ugualmente pesante e meritevole di attenzione ha, in ogni caso, giustificato in maniera assoluta ogni attività preventiva messa in opera dalle autorità preposte. Gli accumuli pluviometrici calcolati dai modelli fisico-matematici di previsione, seppur non del tutto corretti, hanno ben giustificato l'attivazione delle procedure da adottare in casi di rischio idrogeologico e idraulico, nonché delle allerte da parte della Protezione Civile e dei Comuni per le sole precipitazioni previste sui rilievi e pedemontane annesse. Come avrà potuto osservare il lettore, i prodotti sopra presentati hanno individuato con correttezza i cumulati pluviometrici che sarebbero caduti nell'area prealpina e pedemontana. Come sopra anticipato, è opportuno inoltre sottolineare come gli ingenti accumuli registrati in pianura, sottostimati dalla modellistica (ecco l'errore principale imputabile), sono stati fonte di problematiche di vario genere che, se non affrontate correttamente e con le opportune tempistiche cosi come è stato fatto, avrebbero con solide probabilità portato a problematiche e criticità ben peggiori. Stante un quadro previsionale simile, indicativo di precipitazioni abbondanti frutto di sollevamento orografico (stau) sulle zone pedemontane e prealpine, nonché tenuto conto delle tempistiche di realizzazione di tali accumuli, dal punto di vista meteorologico appariva ben chiaro al previsore come la situazione meteorologica in divenire era di quelle da monitorare con estrema attenzione, tenuto anche dovutamente conto di eventuali (come poi in parte accaduto) sottostime dovute a imperfezioni nelle elaborazioni modellistiche. ALLUVIONE DEL NOVEMBRE 2012 IN VENETO Pag. 22

La nevicata eccezionale dell 11 marzo 2004

La nevicata eccezionale dell 11 marzo 2004 La nevicata eccezionale dell 11 marzo 2004 Roberto Barbiero Introduzione Un intensa nevicata ha interessato nella giornata dell 11 marzo 2004 molte regioni del nord Italia. Dalle prime ore della notte

Dettagli

Giugno 2015. Il Clima in Piemonte. Arpa Piemonte Sistemi Previsionali

Giugno 2015. Il Clima in Piemonte. Arpa Piemonte Sistemi Previsionali Il Clima in Piemonte Giugno 2015 In Piemonte il mese di Giugno 2015 è risultato al di sopra della media climatologica degli anni 1971-2000 dal punto di vista termometrico; leggermente superiore alla norma

Dettagli

Definizione onda di calore:

Definizione onda di calore: AGGIORNAMENTO DELLA TESI : ASPETTI CLIMATICI E METEOROLOGICI DELLE ONDATE DI CALORE IN VENETO NEL PERIODO 99-. Definizione onda di calore: T e 3 C per 3 giorni consecutivi ONDATE DI CALORE Nel il tempo

Dettagli

La scuola integra culture. Scheda3c

La scuola integra culture. Scheda3c Scheda3c Gli ELEMENTI DEL CLIMA che caratterizzano le condizioni meteorologiche di una regione sono: la temperatura, la pressione atmosferica, i venti, l umidità e le precipitazioni. La temperatura è data

Dettagli

REPORT EVENTO METEO-IDROLOGICO DEI GIORNI 10 12 FEBBRAIO 2014

REPORT EVENTO METEO-IDROLOGICO DEI GIORNI 10 12 FEBBRAIO 2014 Regione Toscana Servizio Idrologico Regionale CENTRO FUNZIONALE DELLA REGIONE TOSCANA DL 11/07/1998, n. 180; Legge 3/08/1998, n. 267; DPCM del 15/12/1998 Delibera G.R. n. 1003 del 10/09/2001; Delibera

Dettagli

Il clima delle Alpi e della Valle d Aosta

Il clima delle Alpi e della Valle d Aosta Il clima delle Alpi e della Valle d Aosta Il clima delle Alpi Il clima della Valle d Aosta Precipitazioni durante l alluvione del 2000 Temperature estreme registrate in Valle d Aosta Il ruolo delle montagne

Dettagli

Rendiconto idro-pluviometrico delle piogge del 4-5 novembre 2014 sul Varesotto

Rendiconto idro-pluviometrico delle piogge del 4-5 novembre 2014 sul Varesotto Rendiconto idro-pluviometrico delle piogge del 4-5 novembre 2014 sul Varesotto a cura di Paolo Valisa (Centro Geofisico Prealpino) Inquadramento meteorologico. Nella prima metà del mese di novembre sono

Dettagli

RAPPORTO DI EVENTO METEOIDROLOGICO DEL 15-17/12/2011

RAPPORTO DI EVENTO METEOIDROLOGICO DEL 15-17/12/2011 RAPPORTO DI EVENTO METEOIDROLOGICO DEL 15-17/12/2011 (redatto da M. Corazza) Abstract... 1 1 Analisi meteorologica... 1 2 Dati Osservati... 3 2.1 Analisi anemometrica... 3 2.2 Mare... 4 2.3 Effetti al

Dettagli

HELP DESK SERVIZIO METEO INVERNALE PER I GESTORI DELLA VIABILITÀ

HELP DESK SERVIZIO METEO INVERNALE PER I GESTORI DELLA VIABILITÀ HELP DESK SERVIZIO METEO INVERNALE PER I GESTORI DELLA VIABILITÀ Il servizio meteo invernale rappresenta la soluzione più efficace per la gestione delle criticità che colpiscono la viabilità durante questa

Dettagli

Ottobre 2014. Il Clima in Piemonte. Arpa Piemonte Sistemi Previsionali

Ottobre 2014. Il Clima in Piemonte. Arpa Piemonte Sistemi Previsionali Il Clima in Piemonte Ottobre 2014 In Piemonte il mese di Ottobre 2014 è stato caratterizzato da temperature superiori alla norma e precipitazioni inferiori alla climatologia del periodo 1971-2000. E risultato

Dettagli

ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio.

ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio. ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio. Per una migliore caratterizzazione del bacino idrologico dell area di studio, sono state acquisite

Dettagli

La distribuzione Normale. La distribuzione Normale

La distribuzione Normale. La distribuzione Normale La Distribuzione Normale o Gaussiana è la distribuzione più importante ed utilizzata in tutta la statistica La curva delle frequenze della distribuzione Normale ha una forma caratteristica, simile ad una

Dettagli

Bollettino del clima dell anno 2014

Bollettino del clima dell anno 2014 anno 2014 MeteoSvizzera Bollettino del clima dell anno 2014 21 gennaio 2015 L anno 2014 è stato costellato di eventi meteorologici estremi. Dopo la nevicata record di inizio anno al sud, nel primo semestre

Dettagli

IL SISTEMA DI PREVISIONE DEL DISAGIO BIOCLIMATICO IN EMILIA-ROMAGNA

IL SISTEMA DI PREVISIONE DEL DISAGIO BIOCLIMATICO IN EMILIA-ROMAGNA IL SISTEMA DI PREVISIONE DEL DISAGIO BIOCLIMATICO IN EMILIA-ROMAGNA Studio del fenomeno dell isola di calore Area urbana di Bologna Struttura Tematica di Epidemiologia Ambientale ARPA Emilia Romagna IL

Dettagli

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

Dettagli

Aero Circolo Centrale di Volo a Vela Ettore Muzi

Aero Circolo Centrale di Volo a Vela Ettore Muzi Sondaggi aggiornati ogni 6-12 ore. Sondaggi Termodinamici Atmosfera Si ringrazia il Il DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELL'ATMOSFERA DELLA FACOLTA' DI INGEGNERIA DELL' UNIVERSITÀ DEL WYOMING USA per consentirci

Dettagli

Premessa. L esame di queste diverse fonti ha portato a conclusioni analoghe e sovrapponibili

Premessa. L esame di queste diverse fonti ha portato a conclusioni analoghe e sovrapponibili Premessa In Sardegna vastissime esposizioni di fetch (superfici di mare aperto su cui spira il vento con direzione e intensità costante) di centinaia di km espongono l'isola a forti venti tutto l anno.

Dettagli

UN ANNO DI MONITORAGGIO CLIMATICO A PERUGIA IN 100 ANNI DI CONFRONTO

UN ANNO DI MONITORAGGIO CLIMATICO A PERUGIA IN 100 ANNI DI CONFRONTO Con il patrocinio di energia UN ANNO DI MONITORAGGIO CLIMATICO A PERUGIA IN 100 ANNI DI CONFRONTO Dopo un anno di monitoraggio climatico nella città di Perugia, effettuato grazie alla rete meteo installata

Dettagli

MODENA E IL SUO CLIMA

MODENA E IL SUO CLIMA Comune di Modena - SERVIZIO STATISTICA: note divulgative Pagina 1 di 2 MODENA E IL SUO CLIMA Modena, pur non essendo estranea al fenomeno del riscaldamento generalizzato, continua ad essere caratterizzata

Dettagli

1. PREMESSA 2. CALCOLI E VERIFICHE FOGNATURA ACQUE REFLUE

1. PREMESSA 2. CALCOLI E VERIFICHE FOGNATURA ACQUE REFLUE 1. PREMESSA La presente verifica idraulica fa riferimento alla precedente verifica allegata al progetto preliminare approvato con Deliberazione del Giunta Municipale n. 113 del 19.09.2011, con la quale

Dettagli

1 Gli effetti della forza di Coriolis

1 Gli effetti della forza di Coriolis LA FORZA DI CORIOLIS di Giulio Mazzolini 2012 1 Gli effetti della forza di Coriolis È un effetto noto che i venti nell emisfero nord deviano sempre verso destra, invece nell emisfero sud deviano sempre

Dettagli

DALLE CARTE ALLE SEZIONI GEOLOGICHE

DALLE CARTE ALLE SEZIONI GEOLOGICHE DALLE CARTE ALLE SEZIONI GEOLOGICHE PROFILO TOPOGRAFICO Il profilo topografico, detto anche profilo altimetrico, è l intersezione di un piano verticale con la superficie topografica. Si tratta quindi di

Dettagli

METEOTRENTINO REPORT

METEOTRENTINO REPORT Provincia Autonoma di Trento METEOTRENTINO REPORT ANALISI CLIMATICA DELL INVERNO 2012-2013 L inverno 2012-2013 (trimestre dicembre 2012 febbraio 2013) è stato caratterizzato nella nostra regione sia da

Dettagli

Abbiamo costruito il grafico delle sst in funzione del tempo (dal 1880 al 1995).

Abbiamo costruito il grafico delle sst in funzione del tempo (dal 1880 al 1995). ANALISI DI UNA SERIE TEMPORALE Analisi statistica elementare Abbiamo costruito il grafico delle sst in funzione del tempo (dal 1880 al 1995). Si puo' osservare una media di circa 26 C e una deviazione

Dettagli

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro.

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. PREMESSA: Anche intuitivamente dovrebbe a questo punto essere ormai chiaro

Dettagli

METEOTRENTINO REPORT

METEOTRENTINO REPORT Provincia Autonoma di Trento METEOTRENTINO REPORT ANALISI CLIMATICA DELL ESTATE 2014 L estate 2014 (trimestre giugno-luglio-agosto 2014) verrà ricordata come particolarmente anomala sia nella nostra regione

Dettagli

PROVE SU PISTA. Sensore pressione freno. Sensore pressione freno:

PROVE SU PISTA. Sensore pressione freno. Sensore pressione freno: Sensore pressione freno A N A L I S I T E C N I C A D E L T U O K A R T PROVE SU PISTA Sensore pressione freno: come integrare le valutazioni personali sulla frenata con un analisi basata su elementi oggettivi

Dettagli

6.1. Risultati simulazioni termovalorizzatore Osmannoro2000

6.1. Risultati simulazioni termovalorizzatore Osmannoro2000 pag. 217 6. Risultati Di seguito si riportano i risultati relativi alle diverse simulazioni di diffusione atmosferica degli inquinanti effettuate. In particolare sono riportati i risultati sotto forma

Dettagli

ALLEGATO 14 PROBLEMATICHE APPLICATIVE PASSERELLA ESPORTAZIONE DATI E CAPRES

ALLEGATO 14 PROBLEMATICHE APPLICATIVE PASSERELLA ESPORTAZIONE DATI E CAPRES ALLEGATO 14 PROBLEMATICHE APPLICATIVE PASSERELLA ESPORTAZIONE DATI E CAPRES 1 INTRODUZIONE Il presente documento illustra le problematiche tecniche emerse nell utilizzo degli applicativi Viriato e Capres

Dettagli

IL TEMPO METEOROLOGICO

IL TEMPO METEOROLOGICO VOLUME 1 CAPITOLO 4 MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE IL TEMPO METEOROLOGICO 1. Parole per capire A. Conosci già queste parole? Scrivi il loro significato o fai un disegno: tempo... Sole... luce... caldo...

Dettagli

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni. La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane

Dettagli

2 euro per il Veneto: sms 45501

2 euro per il Veneto: sms 45501 ho perso in un minuto tutti i sacrifici compiuti da mio padre in 25 anni di lavoro. L officina si è allagata completamente i macchinari andati distrutti. Solo per miracolo siamo riusciti a mettere in salvo

Dettagli

ANALISI METEOROLOGICA DEL TERRITORIO DI CASBENO

ANALISI METEOROLOGICA DEL TERRITORIO DI CASBENO PROGETTO METEO ANALISI METEOROLOGICA DEL TERRITORIO DI CASBENO RIELABORAZIONI STATISTICHE CLASSI COINVOLTE: 2A Agri, 2B Agri, 2D Mas A. S. 2013-2014 L indagine statistica, svolta durante il corso dell

Dettagli

Misure di base su una carta. Calcoli di distanze

Misure di base su una carta. Calcoli di distanze Misure di base su una carta Calcoli di distanze Per calcolare la distanza tra due punti su una carta disegnata si opera nel modo seguente: 1. Occorre identificare la scala della carta o ricorrendo alle

Dettagli

MONITORAGGIO DEI PROGETTI DI E-GOVERNMENT FASE I. Cruscotto: Manuale d uso Utente Generico

MONITORAGGIO DEI PROGETTI DI E-GOVERNMENT FASE I. Cruscotto: Manuale d uso Utente Generico Centro Nazionale per l Informatica nella Pubblica Amministrazione AIREL Monitoraggio dei progetti di e-government MONITORAGGIO DEI PROGETTI DI E-GOVERNMENT FASE I Cruscotto: Manuale d uso Utente Generico

Dettagli

SCENDONO I RITARDI NEI PAGAMENTI DEI COMUNI DEL NORDEST

SCENDONO I RITARDI NEI PAGAMENTI DEI COMUNI DEL NORDEST SCENDONO I RITARDI NEI PAGAMENTI DEI COMUNI DEL NORDEST Bortolussi: Non bisogna abbassare la guardia e l attenzione su questo fenomeno, poiché la mancanza di liquidità continua a mettere a dura prova la

Dettagli

HELP DESK SERVIZIO METEO INVERNALE PER I GESTORI DELLA VIABILITÀ. tel. +39.049.9125902 info@radarmeteo.com www.radarmeteo.com

HELP DESK SERVIZIO METEO INVERNALE PER I GESTORI DELLA VIABILITÀ. tel. +39.049.9125902 info@radarmeteo.com www.radarmeteo.com HELP DESK SERVIZIO METEO INVERNALE PER I GESTORI DELLA VIABILITÀ Radarmeteo srl a socio unico Via Mezzavia, 115/5 35020 Due Carrare (PD) Italia tel. +39.049.9125902 info@radarmeteo.com www.radarmeteo.com

Dettagli

Pagina n. 1. Introduzione e Istruzioni al Sito. www.pd90trading.com. Ci trovi anche su: E-Book Introduttivo all utilizzo del sito

Pagina n. 1. Introduzione e Istruzioni al Sito. www.pd90trading.com. Ci trovi anche su: E-Book Introduttivo all utilizzo del sito Pagina n. 1 Introduzione e Istruzioni al Sito Ci trovi anche su: Pagina n. 2 A coloro che vogliono avere Risultati costanti nel tempo A coloro che vogliono fare della Borsa la fonte di denaro principale

Dettagli

L influenza della corrente sulla barca si manifesta in due effetti principali: uno sul vento e uno sulla rotta percorsa.

L influenza della corrente sulla barca si manifesta in due effetti principali: uno sul vento e uno sulla rotta percorsa. CORRENTI e DIAGRAMMI POLARI Come la corrente trasforma le polari di una barca Durante una discussione nel corso di una crociera, è stata manifestata la curiosità di sapere come possano essere utilizzate

Dettagli

Cenni di geografia astronomica. Giorno solare e giorno siderale.

Cenni di geografia astronomica. Giorno solare e giorno siderale. Cenni di geografia astronomica. Tutte le figure e le immagini (tranne le ultime due) sono state prese dal sito Web: http://www.analemma.com/ Giorno solare e giorno siderale. La durata del giorno solare

Dettagli

delle Partecipate e dei fornitori

delle Partecipate e dei fornitori ... I pagamenti della Pubblica Amministrazione,......... L u g l i o 2 0 1 4 Debito PA: miglioramenti più contenuti nel primo trimestre... Sintesi dei risultati C ontinuano nei primi tre mesi del 2014

Dettagli

RAPPORTO DI EVENTO METEOIDROLOGICO DEL 15-17/02/2010

RAPPORTO DI EVENTO METEOIDROLOGICO DEL 15-17/02/2010 RAPPORTO DI EVENTO METEOIDROLOGICO DEL 15-17/02/2010 (redatto da B. Turato, L. Napolitano) Abstract...1 1 Analisi meteorologica...1 2 Dati Osservati...4 2.1 Analisi anemometrica...4 2.2 Analisi nivologica...4

Dettagli

6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento

6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Capitolo 6 Risultati pag. 301 6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Come già detto nel paragrafo 5.8, i risultati riportati in questo paragrafo fanno riferimento alle concentrazione

Dettagli

L INVERNO METEOROLOGICO 2013-2014 IN VENETO Una stagione record per pioggia, neve e temperatura

L INVERNO METEOROLOGICO 2013-2014 IN VENETO Una stagione record per pioggia, neve e temperatura Consiglio regionale del Veneto Servizio Studi Documentazione Biblioteca Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto L INVERNO METEOROLOGICO 2013-2014 IN VENETO Una stagione

Dettagli

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale

Dettagli

Intervento del Prof. Massimo Angrisani in merito alla Cassa di Previdenza dei Dottori Commercialisti.

Intervento del Prof. Massimo Angrisani in merito alla Cassa di Previdenza dei Dottori Commercialisti. Intervento del Prof. Massimo Angrisani in merito alla Cassa di Previdenza dei Dottori Commercialisti. 1 ANGRISANI: Grazie, Presidente. Innanzi tutto vorrei rivolgere un saluto all Assemblea dei Delegati,

Dettagli

ANALISI DEL PEGGIORAMENTO AVVENUTO SUL VENETO DAL 7 AL 10 SETTEMBRE 2010 A cura di Alessandro Buoso Una pubblicazione di SERENISSIMAMETEO.

ANALISI DEL PEGGIORAMENTO AVVENUTO SUL VENETO DAL 7 AL 10 SETTEMBRE 2010 A cura di Alessandro Buoso Una pubblicazione di SERENISSIMAMETEO. AVVENUTO SUL VENETO DAL 7 AL 10 SETTEMBRE 2010 A cura di Alessandro Buoso Una pubblicazione di SERENISSIMAMETEO.EU Tra le giornate di martedì 7 e venerdì 10 Settembre 2010, il Veneto è stato interessato

Dettagli

Indice. 1 Il monitoraggio del progetto formativo --------------------------------------------------------------- 3. 2 di 6

Indice. 1 Il monitoraggio del progetto formativo --------------------------------------------------------------- 3. 2 di 6 LEZIONE MONITORARE UN PROGETTO FORMATIVO. UNA TABELLA PROF. NICOLA PAPARELLA Indice 1 Il monitoraggio del progetto formativo --------------------------------------------------------------- 3 2 di 6 1 Il

Dettagli

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale

Dettagli

PROVINCIA DI RAVENNA (Con la collaborazione di ARPA - SIMC)

PROVINCIA DI RAVENNA (Con la collaborazione di ARPA - SIMC) laborazione dati della qualità dell aria Provincia di Ravenna - Rapporto 213 3 - L ONIZIONI MTOROLOGIH NL TRRITORIO LL PROVINI I RVNN (on la collaborazione di RP - SIM) 3.1 - Gli indicatori meteorologici

Dettagli

terziario friuli venezia giulia ottobre 2013

terziario friuli venezia giulia ottobre 2013 ! terziario friuli venezia giulia ottobre 2013 osservatorio trimestrale sull andamento delle imprese del terziario del friuli venezia giulia rapporto di ricerca terzo trimestre 2013 trieste, 17 ottobre

Dettagli

Analisi e diagramma di Pareto

Analisi e diagramma di Pareto Analisi e diagramma di Pareto L'analisi di Pareto è una metodologia statistica utilizzata per individuare i problemi più rilevanti nella situazione in esame e quindi le priorità di intervento. L'obiettivo

Dettagli

TRASMISSIONE DEI BOLLETTINI La trasmissione del bollettino avverrà tramite: Messaggi vocali

TRASMISSIONE DEI BOLLETTINI La trasmissione del bollettino avverrà tramite: Messaggi vocali TRASMISSIONE DEI BOLLETTINI La trasmissione del bollettino avverrà tramite: Fax SMS Messaggi vocali E-mail LA COMUNICAZIONE RELATIVA ALL AVVISO DI CRITICITÀ SI RITIENE EFFICACE QUALORA ALMENO UNO DEI CANALI

Dettagli

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più

Dettagli

~ Copyright Ripetizionando - All rights reserved ~ http://ripetizionando.wordpress.com STUDIO DI FUNZIONE

~ Copyright Ripetizionando - All rights reserved ~ http://ripetizionando.wordpress.com STUDIO DI FUNZIONE STUDIO DI FUNZIONE Passaggi fondamentali Per effettuare uno studio di funzione completo, che non lascia quindi margine a una quasi sicuramente errata inventiva, sono necessari i seguenti 7 passaggi: 1.

Dettagli

CONSORZIO DI DIFESA DI VERONA

CONSORZIO DI DIFESA DI VERONA Eccesso di pioggia sui comuni di Cerea, Casaleone e Sanguinetto (VR) 21-23 maggio 2015 Di seguito si riportano i risultati dell analisi dei dati di precipitazione riferiti ai comuni di Cerea, Casaleone

Dettagli

I GRUPPI TRANSFRONTALIERI.

I GRUPPI TRANSFRONTALIERI. I GRUPPI TRANSFRONTALIERI. 1. Premessa. Per effetto della globalizzazione dei mercati è sempre più frequente la creazione di gruppi transfrontalieri, di gruppi cioè in cui le diverse imprese sono localizzate

Dettagli

Analisi settimanale N1 Settimana 24-29 settembre

Analisi settimanale N1 Settimana 24-29 settembre Analisi settimanale N1 Settimana 24-29 settembre MERCATO AZIONARIO Il mercato azionario sta sperimentando un forte trend al rialzo, che tuttavia potrebbe subire una pausa di qualche settimana. Il grafico

Dettagli

Il clima degli ultimi 50 anni in Veneto

Il clima degli ultimi 50 anni in Veneto Abano Terme, 27 29 Aprile 2007 Il clima degli ultimi 50 anni in Veneto Adriano Barbi, Alessandro Chiaudani, Irene Delillo ARPAV Centro Meteorologico di Teolo Sabato 28 Aprile 2007 In collaborazione con

Dettagli

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da Data una funzione reale f di variabile reale x, definita su un sottoinsieme proprio D f di R (con questo voglio dire che il dominio di f è un sottoinsieme di R che non coincide con tutto R), ci si chiede

Dettagli

Lo scenario energetico in Italia

Lo scenario energetico in Italia Lo scenario energetico in Italia Il Bilancio Energetico Nazionale Il Ministero dello Sviluppo Economico pubblica annualmente il Bilancio Energetico Nazionale (BEN) del nostro Paese. Questo ci dà l opportunità

Dettagli

I lavoratori domestici in Friuli Venezia Giulia

I lavoratori domestici in Friuli Venezia Giulia 1 luglio 2015 #lavoro Rassegna Stampa Messaggero Veneto2lug2015 Il Piccolo 2lug2015 TG3 RAI FVG 1lug2015 I lavoratori domestici in Friuli Venezia Giulia Anche in Friuli Venezia Giulia il mercato del lavoro

Dettagli

Statistica e biometria. D. Bertacchi. Variabili aleatorie. V.a. discrete e continue. La densità di una v.a. discreta. Esempi.

Statistica e biometria. D. Bertacchi. Variabili aleatorie. V.a. discrete e continue. La densità di una v.a. discreta. Esempi. Iniziamo con definizione (capiremo fra poco la sua utilità): DEFINIZIONE DI VARIABILE ALEATORIA Una variabile aleatoria (in breve v.a.) X è funzione che ha come dominio Ω e come codominio R. In formule:

Dettagli

Come capire se la tua nuova iniziativa online avrà successo

Come capire se la tua nuova iniziativa online avrà successo Come capire se la tua nuova iniziativa online avrà successo Ovvero: la regola dei 3mila Quando lanci un nuovo business (sia online che offline), uno dei fattori critici è capire se vi sia mercato per quello

Dettagli

ANALISI CLIMATICA DELL ESTATE 2015

ANALISI CLIMATICA DELL ESTATE 2015 Provincia Autonoma di Trento METEOTRENTINO REPORT ANALISI CLIMATICA DELL ESTATE 2015 Ottobre 2015 Dipartimento Protezione Civile Servizio Prevenzione Rischi Ufficio Previsioni e Pianificazione Via Vannetti,

Dettagli

Le onde di calore del luglio 2015

Le onde di calore del luglio 2015 29 luglio 2015 Le onde di calore del luglio 2015 Figura 1. immagine satellitare del 21 luglio 2015 ore 12 UTC e altezza del geopotenziale della superficie di 500 hpa (gpdam). Il mese di luglio 2015 è stato

Dettagli

CASO DI SUCCESSO X DATANET INSIEME A VENETO BANCA PER LA GESTIONE DELL ASSEMBLEA SOCI

CASO DI SUCCESSO X DATANET INSIEME A VENETO BANCA PER LA GESTIONE DELL ASSEMBLEA SOCI CASO DI SUCCESSO X DATANET INSIEME A VENETO BANCA PER LA GESTIONE DELL ASSEMBLEA SOCI Il Gruppo Veneto Banca è la dodicesima realtà bancaria italiana per masse amministrate. Banca popolare nata nel 1877,

Dettagli

6. La Terra. Sì, la terra è la tua casa. Ma che cos è la terra? Vediamo di scoprire qualcosa sul posto dove vivi.

6. La Terra. Sì, la terra è la tua casa. Ma che cos è la terra? Vediamo di scoprire qualcosa sul posto dove vivi. 6. La Terra Dove vivi? Dirai che questa è una domanda facile. Vivo in una casa, in una certa via, di una certa città. O forse dirai: La mia casa è in campagna. Ma dove vivi? Dove sono la tua casa, la tua

Dettagli

L'ORIENTAMENTO. November 05, 2014. Orientamento_4E. http://tempopieno.altervista.org/index.htm. MaestroGianni 1

L'ORIENTAMENTO. November 05, 2014. Orientamento_4E. http://tempopieno.altervista.org/index.htm. MaestroGianni 1 L'ORIENTAMENTO http://tempopieno.altervista.org/index.htm Anno scolastico 2014-2015 Classe IV E - Scuola primaria "Umberto I" - I Circolo - Santeramo (Ba) ins. Gianni Plantamura MaestroGianni 1 Orientamento_4E

Dettagli

Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara

Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara Sviluppo di un sistema di supporto decisionale applicato ad un contesto idraulico territoriale di estrema complessità. ASSOCIAZIONE NAZIONALE DELLE BONIFICHE ALGHERO

Dettagli

CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA LA CORRENTE ELETTRICA

CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA LA CORRENTE ELETTRICA CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA La conoscenza delle grandezze elettriche fondamentali (corrente e tensione) è indispensabile per definire lo stato di un circuito elettrico. LA CORRENTE ELETTRICA DEFINIZIONE:

Dettagli

Vademecum studio funzione

Vademecum studio funzione Vademecum studio funzione Campo di Esistenza di una funzione o dominio: Studiare una funzione significa determinare gli elementi caratteristici che ci permettono di disegnarne il grafico, a partire dalla

Dettagli

Le correnti e le maree. Liceo Antonio Meucci Dipartimento di Scienze. Prof. Neri Rolando

Le correnti e le maree. Liceo Antonio Meucci Dipartimento di Scienze. Prof. Neri Rolando 1 Le correnti e le maree Liceo Antonio Meucci Dipartimento di Scienze Prof. Neri Rolando Le correnti marine Le correnti marine sono spostamenti orizzontali di ingenti masse di acqua che seguono direzioni

Dettagli

Rapporto dell evento meteorologico del 19-20 febbraio 2014

Rapporto dell evento meteorologico del 19-20 febbraio 2014 Rapporto dell evento meteorologico del 19-20 febbraio 2014 A cura di Unità Radarmeteorologia, Radarpluviometria, Nowcasting e Reti non convenzionali Unità Sala Operativa Previsioni Meteorologiche Area

Dettagli

( x) ( x) 0. Equazioni irrazionali

( x) ( x) 0. Equazioni irrazionali Equazioni irrazionali Definizione: si definisce equazione irrazionale un equazione in cui compaiono uno o più radicali contenenti l incognita. Esempio 7 Ricordiamo quanto visto sulle condizioni di esistenza

Dettagli

Gli Investimenti Pubblicitari in ITALIA nel corso del 2011 giorgio di martino Responsabile MEDIA Fondazione Accademia di Comunicazione

Gli Investimenti Pubblicitari in ITALIA nel corso del 2011 giorgio di martino Responsabile MEDIA Fondazione Accademia di Comunicazione Gli Investimenti Pubblicitari in ITALIA nel corso del 2011 giorgio di martino Responsabile MEDIA Fondazione Accademia di Comunicazione Il mercato Nel 2011 le aziende con un investimento SIGNIFICATIVO (*)

Dettagli

Sistema Informativo Geografico:

Sistema Informativo Geografico: Sistemi Informativi Geografici Sistema Informativo Geografico: È un sistema informativo che tratta informazioni spaziali georeferenziate, ne consente la gestione e l'analisi. Informazioni spaziali: dati

Dettagli

Istituto Figlie di Betlem classe V a.s. 2006/2007

Istituto Figlie di Betlem classe V a.s. 2006/2007 Istituto Figlie di Betlem classe V a.s. 2006/2007 Mettiamoci in gioco! Incontro con l esperta del Biolab nella nostra scuola Com è grande l Europa! Le alte e le basse pressioni atmosferiche comportano

Dettagli

SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11

SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11 SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11 Le rilevazioni degli apprendimenti A.S. 2010 11 Gli esiti del Servizio nazionale di valutazione 2011 e della Prova nazionale 2011 ABSTRACT Le rilevazioni degli

Dettagli

Nota informativa 06 Aprile 2007 1

Nota informativa 06 Aprile 2007 1 Nota informativa 06 Aprile 2007 1 Situazione della disponibilità idrica nel bacino del Fiume Adige. 1) Invasi artificiali regolati 2 Tabella 1 Confronto fra i volumi invasati 3 Figura 1 Confronto fra i

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

Esercitazione N. 1 Misurazione di resistenza con metodo volt-amperometrico

Esercitazione N. 1 Misurazione di resistenza con metodo volt-amperometrico Esercitazione N. 1 Misurazione di resistenza con metodo volt-amperometrico 1.1 Lo schema di misurazione Le principali grandezze elettriche che caratterizzano un bipolo in corrente continua, quali per esempio

Dettagli

INTEGRATORE E DERIVATORE REALI

INTEGRATORE E DERIVATORE REALI INTEGRATORE E DERIVATORE REALI -Schemi elettrici: Integratore reale : C1 R2 vi (t) R1 vu (t) Derivatore reale : R2 vi (t) R1 C1 vu (t) Elenco componenti utilizzati : - 1 resistenza da 3,3kΩ - 1 resistenza

Dettagli

PIANO GENERALE DI BONIFICA E DI TUTELA DEL TERRITORIO

PIANO GENERALE DI BONIFICA E DI TUTELA DEL TERRITORIO PIANO GENERALE DI BONIFICA E DI TUTELA DEL TERRITORIO (L.R. 8 maggio 29 n. 12, art. 23) PRIMA STESURA LUGLIO 21 2) CARATTERIZZAZIONE PLUVIOMETRICA DEL COMPRENSORIO CONSORZIALE CONSORZIO DI BONIFICA BACCHIGLIONE

Dettagli

MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE VOLUME 1 CAPITOLO 2 ... ... ... ... ... ...

MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE VOLUME 1 CAPITOLO 2 ... ... ... ... ... ... VOLUME 1 CAPITOLO 2 MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE ACQUE INTERNE 1. Parole per capire A. Conosci già queste parole? Scrivi il loro significato o fai un disegno: valle... ghiacciaio... vulcano... cratere...

Dettagli

L Italia delle fonti rinnovabili

L Italia delle fonti rinnovabili L Italia delle fonti rinnovabili Le fonti rinnovabili in Italia Il GSE, Gestore dei Servizi Energetici, pubblica periodicamente dati e statistiche sulle fonti rinnovabili utilizzate in Italia. L uscita

Dettagli

Capitolo 2 Caratteristiche delle sorgenti luminose In questo capitolo sono descritte alcune grandezze utili per caratterizzare le sorgenti luminose.

Capitolo 2 Caratteristiche delle sorgenti luminose In questo capitolo sono descritte alcune grandezze utili per caratterizzare le sorgenti luminose. Capitolo 2 Caratteristiche delle sorgenti luminose In questo capitolo sono descritte alcune grandezze utili per caratterizzare le sorgenti luminose. 2.1 Spettro di emissione Lo spettro di emissione di

Dettagli

1.6 Che cosa vede l astronomo

1.6 Che cosa vede l astronomo 1.6 Che cosa vede l astronomo Stelle in rotazione Nel corso della notte, la Sfera celeste sembra ruotare attorno a noi. Soltanto un punto detto Polo nord celeste resta fermo; esso si trova vicino a una

Dettagli

BORTOLUSSI: DETASSARE LE TREDICESIME AI CASSAINTEGRATI

BORTOLUSSI: DETASSARE LE TREDICESIME AI CASSAINTEGRATI BORTOLUSSI: DETASSARE LE TREDICESIME AI CASSAINTEGRATI Il costo per le casse pubbliche non dovrebbe superare i 150 milioni di euro. Secondo un sondaggio della CGIA, negli ultimi 10 anni la quota di spesa

Dettagli

Analisi statistica inverni in Pianura padana in presenza del Nino

Analisi statistica inverni in Pianura padana in presenza del Nino Analisi statistica inverni in Pianura padana in presenza del Nino In questa ricerca puramente statistica abbiamo pensato di mettere a confronto tutti gli inverni del passato concomitanti alla presenza

Dettagli

classe energetica fino al 31 dicembre 2013 dal 1 gennaio 2014 dal 1 gennaio 2016 A+ 1.5 1.0 0.6

classe energetica fino al 31 dicembre 2013 dal 1 gennaio 2014 dal 1 gennaio 2016 A+ 1.5 1.0 0.6 105 99260 Deliberazioni - Parte 1 - Anno 2015 Provincia Autonoma di Trento DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE del 2 marzo 2015, n. 323 Ulteriori modifiche all'allegato A del d.p.p. 13 luglio 2009,

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

Bollettino agrometeorologico mensile novembre 2008

Bollettino agrometeorologico mensile novembre 2008 Bollettino agrometeorologico mensile novembre 2008 H2O - Deficit totale (mm) -200-150 -100-50 0 50 100 Situazione dei terreni rispetto alla condizione di Capacità di Campo Precipitazioni intense a fine

Dettagli

Erickson. Le carte geografiche, il tempo e il clima, il paesaggio italiano. Scuola primaria. Carlo Scataglini. Collana diretta da Dario Ianes

Erickson. Le carte geografiche, il tempo e il clima, il paesaggio italiano. Scuola primaria. Carlo Scataglini. Collana diretta da Dario Ianes Strumenti per la didattica, l educazione, la riabilitazione, il recupero e il sostegno Collana diretta da Dario Ianes Carlo Scataglini GEOGRAFIA facile per la classe quarta Le carte geografiche, il tempo

Dettagli

Meteo Varese Moti verticali dell aria

Meteo Varese Moti verticali dell aria Movimento verticale dell aria Le masse d aria si spostano prevalentemente lungo direzioni orizzontali a seguito delle variazioni della pressione atmosferica. I movimenti più importanti sono però quelli

Dettagli

8.10: CONFRONTO SCENARIO TENDENZIALE CANTIERE B VISTA SUD EST

8.10: CONFRONTO SCENARIO TENDENZIALE CANTIERE B VISTA SUD EST Tavola 8.10: CONFRONTO SCENARIO TENDENZIALE CANTIERE B VISTA SUD EST - Flussi di traffico sulla rete viaria locale. Fascia oraria 7:30 8:30. Veicoli equivalenti Pagina 135/145 Tavola 8.11: CONFRONTO SCENARIO

Dettagli

APPLICATION SHEET Luglio

APPLICATION SHEET Luglio Indice 1. Descrizione dell applicazione 2. Applicazione - Dati 3. Selezione del prodotto e dimensionamento 4. Soluzione Motovario 1. Descrizione dell applicazione Gli schermi per campi da cricket fanno

Dettagli

Ufficio studi IL LAVORO NEL TURISMO

Ufficio studi IL LAVORO NEL TURISMO Ufficio studi I dati più recenti indicano in oltre 1,4 milioni il numero degli occupati nelle imprese del turismo. Il 68% sono dipendenti. Per conto dell EBNT (Ente Bilaterale Nazionale del Turismo) Fipe,

Dettagli

La regolarità negli studi

La regolarità negli studi 6. La regolarità negli studi Dall anno successivo a quello di applicazione della riforma universitaria al il ritardo alla laurea è sceso in media da 2,9 anni a 1,4 e l età alla laurea è passata da 27,9

Dettagli

Facciamo un analisi di tutti i vari Cicli a partire dall attuale Intermedio iniziato l 8 giugno.

Facciamo un analisi di tutti i vari Cicli a partire dall attuale Intermedio iniziato l 8 giugno. CICLI Facciamo un analisi di tutti i vari Cicli a partire dall attuale Intermedio iniziato l 8 giugno. Partiamo dal Dax future (dati a 15 minuti): Questa sembra la situazione più probabile, con una durata

Dettagli