La filiera del cemento e del calcestruzzo armato nel mondo delle costruzioni. Roma, 22 dicembre 2014 FL/fl

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1 La filiera del cemento e del calcestruzzo armato nel mondo delle costruzioni Roma, 22 dicembre 2014 FL/fl

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3 Il settore delle costruzioni Il settore delle costruzioni sta vivendo una crisi prolungata. In 7 anni avrà perso oltre il 30% in investimenti, con i valori che si posizioneranno sui livelli di metà anni 60 del secolo scorso. Una prima previsione effettuata da Ance indica per il 2015 ancora un valore negativo pari a -2,4%. L attenuazione, registrata negli ultimi anni, della caduta rispetto ai periodi precedenti è legata al buon andamento delle ristrutturazioni per la proroga e il potenziamento degli incentivi governativi.

4 Il settore delle costruzioni Il numero di abitazioni è sceso da 320mila del a circa 60mila nel Nel biennio lo stesso dato è previsto attestarsi intorno quota 50mila, esattamente come negli anni 30. Gli investimenti per comparto hanno registreranno nel periodo : -62,7% nella nuova edilizia abitativa -42,9% nell edilizia non residenziale privata e nelle opere pubbliche La riqualificazione del patrimonio abitativo mostra un aumento del 21,1%. Senza l apporto di questo comparto che ormai rappresenta oltre il 40% del mercato la caduta degli investimenti in costruzioni avrebbe raggiunto il -45% circa. Secondo le stime Ance dall inizio della crisi, i posti di lavoro persi nelle costruzioni sono oltre 500 mila che raggiungono quota 750 mila considerando anche i settori collegati.

5 Il settore delle costruzioni Il mercato delle riqualificazioni/manutenzioni ha sempre presentato un andamento positivo e ha ormai raggiunto il 40% del costruito. Ciò è dovuto alla proroga e al potenziamento degli incentivi governativi Var.% su anno precedente Costruzioni Abitazioni nuove Non residenziale e OO.PP Riqualificazioni/ Manutenzioni Fonte: Ance

6 Quadro di riferimento Nel 2013 il consumo di calcestruzzo preconfezionato è stato stimato in poco più di 32 milioni di mc. La crisi delle nuove costruzioni e la riduzione degli investimenti pubblici sulle grandi reti infrastrutturali ha prodotto pesanti effetti sul consumo interno di cemento e calcestruzzo. Consumo interno di cemento, calcestruzzo preconfezionato e armato Consumi di cemento mln ton Produzione di calcestruzzo preconfezionato mln m Consumo di calcestruzzo armato mln m Produzione e consumo dei componenti del calcestruzzo armato v.a v.a v.a v.a v.a. 2013/2006 var.% Produzione di cemento (mln ton) Consumi di cemento (mln ton) Produzione acciaio grezzo (mln ton) di cui Tondo per calcestruzzo armato (mln ton) Consumo additivi ( 000 ton) Produzione inerti (mln ton) Fonte: Elaborazione Federbeton su dati Aitec, Atecap, Assiad, Uepg, Federacciai

7 Il contributo dei diversi settori produttivi

8 Il cemento Andamento storico dei consumi in Italia Il massimo storico dei consumi è stato raggiunto nel 2006 con 46,9 Mt. Dal 1960 ad oggi sono stati registrati 4 cicli produttivi. Nel dovrebbe iniziare il 5 ciclo. Questo presenterà un periodo medio-lungo e un'intensità più bassa rispetto ai cicli precedenti. Nel il consumo di cemento si posizionerà su valori di poco superiori a quelli di metà anni sessanta con, però, una capacità produttiva di cemento quasi raddoppiata. ANNO Mil. tonnellate Fonte: elaborazione Federbeton su dati Aitec ,

9 Cemento - Consumi a livello territoriale ANNO NORD OVEST NORD EST CENTRO SUD ISOLE ITALIA Var.% 2013/ Pesi relativi Pesi relativi Fonte: elaborazione Federbeton su parametri di tipo demografico, economico e su permessi residenziali e non residenziali

10 Cemento - Consumo pro capite in Italia per area (kg/abitante) * ITALIA Nord Ovest Nord Est Centro Sud Sicilia Sardegna Fonte: Elaborazioni Federbeton su dati Istat e Aitec n *Stime Federbeton Nel il pro capite nel settentrione è più elevato rispetto all Italia grazie all esportazione di prodotti di filiera.

11 Cemento - Consumo pro capite in Europa (kg/abitante) ANNO ITALIA SPAGNA GERMANIA FRANCIA REGNO UNITO Var.% sul Fonte: Elaborazioni Federbeton su dati Aitec Il consumo pro capite in Italia ha toccato nel 2013 il suo valore più basso. Nel prossimo biennio dovrebbe posizionarsi intorno ai 310 kg.

12 Cemento - Analisi per destinazioni finali I consumi di cemento nel periodo sono scesi di 25,8 Mt. (-54,3%) mentre nel periodo scenderanno di 28 Mt. (-60%). Le analisi per le destinazioni finali* hanno presentato significative differenze temporali ma soprattutto hanno confermato il crollo dell edilizia residenziale: 000/tonn Variazione % annua / /07 Edilizia residenziale Edilizia non res Genio civile Totale /ton Varariazione % sul totale Edilizia residenziale Edilizia non res Genio civile Totale Parametri che esprimono le relazioni quantitative tra le diverse tipologie di opere in cui si articola il settore delle costruzioni e i consumi di cemento impiegati per la loro realizzazione.

13 Cemento - Analisi per destinazioni intermedie Le analisi statistiche ed economiche sviluppate nel periodo mostrano la seguente situazione: Il settore del calcestruzzo ha registrato un calo dei ricavi del 60 %, ma molto differenziato tra le varie aziende esaminate. Il personale è sceso del 55% mentre sono stati chiusi circa 800 impianti (circa il 30% del totale). Il settore della prefabbricazione ha subito una crisi devastante con un crollo del giro d'affari di circa l'80% e una profonda destrutturazione. Per questo settore non si possono definire valori di mercato validi ed attendibili. Il settore dei premiscelati ha contenuto la contrazione al di sotto del 50% grazie alle ristrutturazioni che hanno beneficiato della proroga e del potenziamento degli incentivi governativi 000/tonn Centrali di calcestruzzo Prefabbricati Premiscelati Stima Var.% su max Fonte dati: Elaborazione Federbeton su dati Aitec

14 Prezzo medio del cemento Il prezzo del cemento in Italia si colloca nella fascia più bassa, rendendo evidente il mancato adeguamento dell industria nazionale all aumento dei costi di produzione. Questa grave dinamica sta intaccando le prospettive di investimento del settore riducendone altresì la capacità di fronteggiare le sfide legate all innovazione, alla qualità e alla sostenibilità. Paese Media Francia Danimarca Finlandia UK Austria Media UE Spagna Croatia Rep. ceca Romania Bulgaria Germania Polonia Italia Fonte: elaborazioni Federbeton su dati Eurostat

15 Confronto del prezzo del cemento con altri Paesi UE Paese Differenza % prezzo con Italia (Media anni ) Differenza % prezzo con Italia (Anno 2013) Francia +73% +90% Danimarca +68% +76% Regno Unito +31% +61% Austria +27% +28% Grecia +17% +22% Spagna +15% +6% Portogallo +15% +18% Germania +5% +10% Belgio +1% +22% UE % +22% Fonte: elaborazioni Federbeton su dati Eurostat Il confronto del prezzo con alcuni paesi europei presenta valori sistematicamente inferiori sia sul 2013 che sul quadriennio precedente.

16 Cemento - Importazioni Le importazioni di cemento e clinker hanno raggiunto il massimo nel biennio , in linea con il trend di mercato. I saldi 2013 relativi all import/export di cemento e clinker evidenziano lo status di esportatore netto dell Italia. Nello specifico le importazioni, a causa della forte criticità del mercato interno italiano, hanno registrato una contrazione del 25,6%, attestandosi a 1,36 milioni di tonnellate Importazioni di cemento e di clinker degli anni in milioni di tonnellate / % STIMA * Fonte: elaborazioni su dati ISTAT e MISE * Dati ufficiali dispinibili fino ad Agosto 2014

17 Cemento Importazioni Anno 2013 Nei primi otto mesi del 2014 il principale esportatore di cemento verso l Italia è stata la Grecia. Per quanto riguarda il clinker la Slovenia è il paese che ha registrato il valore più elevato. Importazioni di cemento Importazioni di clinker Altri 12% Spagna 3% Altri 3% Francia 8% Grecia 30% Austria 15% Turchia 10% Spagna 12% Slovenia Croazia 15% Slovenia 79% 475 mila tonnellate 258 mila tonnellate Fonte: elaborazioni su dati ISTAT e MISE

18 Cemento - Esportazioni Il ridimensionamento della domanda interna sta spingendo talune aziende cementiere a intensificare i flussi verso l estero, tanto che nel 2013 le esportazioni di cemento hanno toccato la rilevante quota del 10,0% sul totale della produzione nazionale. La destinazione di questo flusso resta in prevalenza quella del bacino mediterraneo Esportazioni di cemento e di clinker degli anni in milioni di tonnellate / % * Fonte: elaborazioni su dati ISTAT e MISE * Dati ufficiali dispinibili fino ad Agosto 2014

19 Cemento - Esportazioni Nel periodo gennaio-agosto 2014 le esportazioni di cemento hanno presentano valori maggiori in Algeria, Francia e Libia, su valori più bassi per Svizzera e Malta. Le esportazioni di clinker risultano ancora poche significative. Esportazioni di cemento 2013 Esportazioni di clinker 2013 Spagna 7% Slovenia 7% Croazia 3% Altri 4% Algeria 27% Francia 24% Svizzera 4% Altri 1% Malta 10% Svizzera 11% Libia 15% Francia 16% Albania 71% mila tonnellate 113 mila tonnellate Fonte: elaborazioni su dati ISTAT e MISE

20 Cemento - Conti economici del settore in Italia Numero aziende Unità produttive Ricavi M ,5 2622,2 2175,4 2439,8 1931, Risultato operativo M Numero dipendenti Volumi produttivi Mt 47,8 47, ,3 34,4 33,1 26,2 23,1 20 Negli ultimi 9 anni il settore cementiero ha visto peggiorare tutti i più importanti parametri economici. Pur rimanendo inalterato il numero dei soggetti presenti sul mercato, risultano particolarmente drammatici i dati relativi al crollo del risultato operativo e quello riguardante il numero degli addetti, diretta conseguenza della diminuzione delle unità produttive cha ha interessato tutto il territorio nazionale. Variazione % 2014/2006 % Numero aziende 0,0 Numero unità produttive -14,3 Ricavi -58,7 Risultato operativo -148,5 Numero dipendenti -43,3 Volumi produttivi -58,2 Fonte dati: Elaborazione Federbeton su dati Aitec e di bilancio

21 Il calcestruzzo Andamento dei consumi in Italia In sei anni i livelli produttivi del settore del calcestruzzo preconfezionato sono più che dimezzati. Dai 72,5 milioni di mc del 2007 la produzione è scesa a 31,7 mc perdendo quasi 41 milioni di mc. Consegne interne di cemento e produzione di calcestruzzo preconfezionato ( ) Consegne interne di cemento Produzione di calcestruzzo preconfezionato Anno 000 t Var.% 000 m 3 Var.% Fonte: elaborazioni su dati ERMCO, Aitec, Istat e MISE

22 Calcestruzzo - Produzione in Italia La diminuzione dei livelli produttivi interessa tutte le ripartizioni geografiche. Nel 2013 il calo maggiore si registra nelle Isole con -23.9%. Contrazioni minori invece per le regioni settentrionali. Area (valori in m 3 ) Nord Centro Sud Isole Totale Italia (variazione annue %) Nord Centro Sud Isole Totale Italia Fonte: elaborazioni su dati ERMCO, Aitec, Istat e MISE

23 L acciaio Produzione e livelli occupazionali in Italia Nel 2013 la produzione di acciaio è stata pari a 24,1 M.t., in calo del 11,6% (-3,2 M.t.) sull anno precedente e del 23,9% (-7,5 M.t.) sul picco del I livelli occupazionali risultano ancora leggermente in calo. L industria siderurgica in Italia Produzione Anni Milioni di tonnellate L industria siderurgica in Italia Occupazione primaria Occupati Operai impiegati Fonte: elaborazioni Federbeton su dati Federacciai

24 Acciaio Tipologia di produzione in Italia Il principale prodotto del processo siderurgico è rappresentato dai laminati a caldo pari a 23,5 milioni di tonnellate nel Acciaio Tipologia di produzione in Italia 000 tonn Laminati a caldo lunghi Travi rotaie e armamento Tondo per cls armato Vergella Laminati mercantili Laminati a caldo piani Altri prodotti siderurgici Fonte: elaborazione Federbeton su dati Federacciai

25 Acciaio Utilizzo per comparto di destinazione in Europa Se si analizzano i dati relativi all impiego di acciaio a livello europeo emerge come il comparto delle costruzioni sia il principale mercato di sbocco. Nel 2013 tale valore si è attestato sul 35% del totale rispetto al 24% di un decennio fa. Abbastanza stabile il ricorso all acciaio negli altri comparti. L utilizzo dell acciaio per comparti di destinazione in Europa (%) Costruzioni Trasporti Automotive Ingegneria meccanica Oil & Gas Merce metallica Altro Totale Fonte: elaborazione Federbeton su dati Eurofer

26 Gli additivi Produzione in Italia Anno Totale additivi (tonn.) Totale cemento trattato (%) La produzione di Additivi secondo i dati forniti da Assiad è stata nel 2013 di 150 mila tonnellate. In crescita dalla fine degli anni novanta fino al picco del 2006 per poi registrare un sensibile calo in linea con l andamento generale del mercato delle costruzioni. Ormai circa l 80% del cemento prodotto viene trattato con additivi, una percentuale in costante crescita nel corso degli anni. Fonte: elaborazioni Federbeton su dati Assiad

27 Gli inerti Produzione in Italia Le imprese del settore industriale dedicate alla produzione di inerti svolgono attività estrattive in cava (sabbia, ghiaia, pietrisco) oltreché di frantumazione e trasporto nelle centrali di betonaggio. Nel 2012 hanno contribuito alla produzione di calcestruzzo 121 milioni di tonnellate di inerti, ovvero poco più del 60% dei 195 milioni prodotti nell anno Sabbia e ghiaia Pietre frantumate Aggregati riciclati Aggregati artificiali Totale produzione Fonte: elaborazioni Federbeton su dati UEPG

28 La filiera nel contesto delle costruzioni

29 Le dinamiche di alcuni settori della filiera delle costruzioni La recessione ancora in atto e l assenza di una concreta prospettiva di miglioramento del contesto economico comportano una modifica strutturale nel processo domanda/offerta. Ciò che è possibile constatare già oggi è la parziale deindustrializzazione del comparto manifatturiero della filiera delle costruzioni. In tale contesto, nel 2015 alcuni settori presenteranno andamenti leggermente positivi per effetto soprattutto della ripresa della domanda internazionale. Dinamiche della filiera delle costruzioni (var.% su anno precedente) Filiera di riferimento Laterizi -11,4-27,0-15,2-5,6-0,3 Macchine movimento terra -30,1-18,1-20, Piastrelle ceramica 2,2-8,2-1,4 2,5 3,6 Chimica per le costruzioni -4,5-11,9-4,0 0,1 n.d. Bitumi e asfalti -3,0-20,0-2,9 0,0 n.d. Cemento e calcestruzzo armato -7,6-20,5-15,0-8,0-6,0 Fonte: elaborazioni Federbeton su dati Federcostruzioni

30 La filiera del cemento e del calcestruzzo. Alcuni confronti Se confrontiamo il comparto delle costruzioni dell Unione Europea e dell Italia con la filiera del cemento e del calcestruzzo armato del nostro Paese, nel periodo (cioè dall inizio della crisi) registriamo per quest ultima, performance economiche sistematicamente peggiori. Vediamo in dettaglio alcuni parametri: 105 Numero imprese 110 Fatturato Costruzioni UE27 Costruzioni ITALIA Cemento e Clz armato ITALIA Fonte: elaborazioni Federbeton su dati Eurostat

31 La filiera del cemento e del calcestruzzo. Alcuni confronti Ancora altri parametri economici: 110 Valore aggiunto 105 Occupati Costruzioni UE27 Costruzioni ITALIA Cemento e Clz armato ITALIA Fonte: elaborazioni Federbeton su dati Eurostat

32 La filiera del cemento e del calcestruzzo. Alcuni confronti Se invece confrontiamo la stessa filiera del cemento e del calcestruzzo armato italiana con le omologhe della Germania e della Spagna abbiamo i seguenti risultati: 120 Numero imprese 105 Fatturato Filiera cemento e clz GERMANIA Filiera cemento e clz SPAGNA Filiera cemento e clz ITALIA Fonte: elaborazioni Federbeton su dati Eurostat

33 La filiera del cemento e del calcestruzzo. Alcuni confronti Ancora altri parametri economici: 120 Valore aggiunto 105 Occupati Filiera cemento e clz GERMANIA Filiera cemento e clz SPAGNA Filiera cemento e clz ITALIA Fonte: elaborazioni Federbeton su dati Eurostat

34 Conclusioni In un contesto nuovo, in cui i tradizionali parametri economici risultano travolti da una crisi senza precedenti e in cui la tenuta dello stesso tessuto produttivo sembra cedere il passo, Federbeton, nel solco di una tradizione ormai consolidata rilancia la propria leadership nella diffusione di una cultura dello sviluppo sostenibile da attivare attraverso la realizzazione di una filiera virtuosa nel settore delle costruzioni, orientata alla qualificazione dei processi produttivi, alla sicurezza nei cantieri e nei luoghi di lavoro e alla produzione di innovazione. Lo fa sviluppando la conoscenza tecnica dei soggetti coinvolti e contribuendo a ridurre il consumo di risorse naturali non rinnovabili nel solco della sostenibilità ambientale e dell efficienza energetica. Le linee di sviluppo della Federazione sono finalizzate a raggiungere un adeguato posizionamento qualitativo e quantitativo della filiera con riflessi positivi sull intero comparto dell edilizia anche a fronte dei cambiamenti strutturali che già coinvolgono i nuovi modi di costruire.