SCHEDA SITO: n.1. Denominazione sito: AURUNCA - MONDRAGONE

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1 SCHEDA SITO: n.1 Regione: CAMPANIA Denominazione sito: AURUNCA - MONDRAGONE Provincia: CASERTA Collocazione geografica del sito Inquadramento geologico Descrizione L area è caratterizzata dalla presenza in affioramento di oltre 600 metri di depositi sabbioso- conglomeratici quaternari. Un alto strutturale del substrato pre- pliocenico è stato evidenziato nei rilievi sismici e attraversato da un pozzo esplorativo profondo (Mondragone 1). La porzione meridionale dell area è caratterizzata dalla presenza di una dorsale carbonatica orientata NE SO. Nella zona sono presenti: - 4 sorgenti con temperature comprese tra 22 C e 46 C con portate variabili d i circa 2 l/s - 1 pozzo profondo Mondragone 1 con temperature misurate a varie profondità: 37 C a 250m, 15 C a 1034 m, 35 C a circa 2000 m. A nord- Ovest d i Mondragone è presente u n pozzo profondo 40 m, all interno d ei depositi alluvionali, che eroga acque in pressione alla temperatura di circa 40 C. Da una prima interpretazione dei dati provenienti dal pozzo mondragone 1 sembra possibile la presenza di vari acquiferi caratterizzati da una temperatura non inferiore a 37 C al di sotto di un livello impermeabile la cui base è stata incontrata nel pozzo a 250 metri d i profondità. Da un analisi d insieme sembra che l area s ia caratterizzata da un elevata disponibilità d i fluidi. Il tetto del serbatoio carbonatico risulta ad una profondità compresa tra 0 (affiorante) e 2000 m s.l.m. Considerando la mappa del flusso di calore redatta dall IGG (Inventario Risorse Geotermiche Italiane, 1986) l area ricade in una zona attraversata d alla curva d i iso- flusso d i calore tra 40 e 50 mw/mq. Potenziale utilizzo geotermico Usi diretti di v aria natura in funzione delle portate e d elle temperature effettive riscontrate in profondità. Si consiglia di utilizzare le risorse presenti nei depositi quaternari posti a nord della dorsale carbonatica del M.Massiccio(vedi pozzo mondragone 1 ) rispetto alle risorse riconducibili alle sorgenti presenti nella zona. Elementi a supporto di valutazioni socio- economiche Nella zona sono presenti industrie appartenenti al comparto lattiero caseario che potrebbero utilizzare la risorsa nel ciclo di produzione (fasi della lavorazione che richiedono calore), e nel s ettore delle industrie alimentari (da v alutare come possibile utilizzo nella filiera del freddo). Mentre le colture in serre potrebbero essere interessate ad un uso diretto del calore da fonti geotermiche. Il comune di Mondragone appartiene alla Regione Agraria n. 7 - Pianura del Volturno Inferiore con circa abitanti. Da valutare la possibilità di utilizzare la risorsa per impianti di acquacoltura, seppure nell area non sembrano esserci attività inerenti a questo settore. Vincoli: Vincolo archeologico non pervenuto, V incolo boschivo Si, Vincolo fluviale Si, Vincolo Idrogeologico Si, Tutela vette No, Tutela Vulcano No ( nell'area non c'è ma nel riquadro poco distante si), Tutela coste Si, Vincolo Paesistico Si.

2 Altre motivazioni della selezione Vista l ubicazione quest area sembra particolarmente interessante in quanto la risorsa, eventualmente presente, è posta in un area facilmente raggiungibile e caratterizzata dalla presente di numerosi e possibili utilizzatori. L area è attraversata da un profilo sismico profondo che fornisce indicazioni utili per la ricostruzione del sottosuolo. Indagini proposte Interpretazione di immagini telerilevate per una ricostruzione cartografica preliminare della geomorfologia e del quadro fissurativo Rilievi per la caratterizzazione geomorfologica, geologico- strutturale, stratigrafica ed idrogeologica. Prove in sito e in laboratorio per la caratterizzazione idrogeologica del sito e la valutazione della permeabilità delle rocce acquifere. Prospezioni geochimiche per la verifica puntuale dei parametri chimico- fisici delle acque di falda (rilievi con sonde multiparametriche, campionamento ed analisi chimico- fisiche in laboratorio delle acque di falda ). Indagini geofisiche (sismiche, gravimetriche e magnetiche) per la ricostruzione del modello geologico 3D. Prospezioni elettriche ed elettromagnetiche per acquisire informazioni sull esistenza di importanti fluidi geotermici nelle strutture geologiche presenti nell area. Prospezioni dirette per la verifica puntuale.

3 SCHEDA SITO: n. 2 Regione: CAMPANIA Provincia: BENEVENTO Denominazione sito: TELESE TERME - MONTECALVO IRPINO Collocazione geografica del sito Inquadramento geologico Descrizione L'assetto idrogeologico locale è caratterizzato dalla presenza di rocce carbonatiche, depositi travertinosi e piroclastico- alluvionali. Il d eflusso idrico sotterraneo interessa principalmente le rocce carbonatiche ed è localmente condizionato dalle discontinuità tettoniche poste ai margini del rilievo; ciò determina sia l'approfondimento dei circuiti e il locale riscaldamento delle acque, che la risalita in superficie di fluidi gassosi (CO2 e H2S) lungo le zone di maggiore fratturazione. La genesi delle acque termali è quindi riconducibile alla presenza di una falda circolante all'interno delle rocce carbonatiche profonde, mineralizzata anche da apporti gassosi, risalenti attraverso le discontinuità tettoniche. Nella zona è presente u na sorgente con temperatura di 2 0 C e numerosi pozzi. La temperatura delle acque varia da 16 C (acque fredde) a 21 C (acque ipotermali). Per il gruppo delle terme della zona si riportano portate superiori a 100 l/s. Presso Montecalvo Irpino, a circa 40 km da Telese, è presente un sistema termale paragonabile, caratterizzato da temperature più elevate di C. Considerando la mappa del flusso di calore redatta dall IGG (Inventario Risorse Geotermiche Italiane, 1986) l area ricade in una zona attraversata d alla curva d i iso- flusso d i calore tra 30 e 40 mw/mq. Potenziale utilizzo geotermico Il sito è proposto come area per lo sviluppo di progetti impiantistici relativi a risorse geotermiche a bassa e media entalpia. In funzione della portata e delle temperature effettive riscontrate nel sottosuolo e della loro d istribuzione in profondità, la risorsa geotermica potrebbe essere impiegata per usi diretti della risorsa geotermica anche con captazione profonda. Elementi a supporto di v alutazioni socio- economiche Telese è città termale (Impresa A. Minieri SpA) appartiene insieme ai comuni di Amorosi Castelvenere e San Salvatore Telesino alla Regione A graria n. 4 - Colline del Calore Irpino inferiore con circa abitanti. Altre motivazioni della selezione Le acque di Telese, (acque minerali effervescenti naturali) sono utilizzate per scopi termali e anche per l'imbottigliamento. Le acque sono captate direttamente alla scaturigine e mediante pozzi profondi in rocce carbonatiche. Le strutture turistiche legate alle attività termali presenti nell area e le colture in serre potrebbero essere interessate ad un uso diretti del calore geotermico, eventualmente coadiuvato da climatizzazione di ambienti e produzione di acqua calda ad uso sanitario mediante geosonde e delle pompe di calore.

4 Indagini proposte Interpretazione di immagini telerilevate per una ricostruzione cartografica preliminare della geomorfologia e del quadro fissurativo Rilievi per la caratterizzazione geomorfologica, geologico- strutturale, stratigrafica ed idrogeologica. Prove in sito e in laboratorio per la caratterizzazione idrogeologica del sito e la valutazione della permeabilità delle rocce acquifere. Prospezioni geochimiche per la verifica puntuale dei parametri chimico- fisici delle acque di falda (rilievi con sonde multiparametriche, campionamento ed analisi chimico- fisiche in laboratorio delle acque di falda ). Indagini geofisiche (sismiche, gravimetriche e magnetiche) per la ricostruzione del modello geologico 3D. Prospezioni elettriche ed elettromagnetiche per acquisire informazioni sull esistenza di importanti fluidi geotermici nelle strutture geologiche presenti nell area. Prospezioni dirette per la verifica puntuale.

5 SCHEDA SITO: n. 3 Regione: CAMPANIA Denominazione sito: GUARDIA LOMBARDI Provincia: AVELLINO Collocazione geografica del sito Inquadramento geologico Descrizione In tale settore sono presenti numerose sorgenti, tra cui le acque ipotermali di S. Teodoro e le sorgenti delle Mefite. Queste sono caratterizzate da circuiti idrici sotterranei lenti e profondi all interno di un serbatoio carbonatico profondo che proprio in quest area è caratterizzato da un alto strutturale posto a circa 700 m di profondità dal p.c., ricoperto da depositi silico- marnoso- argillosi e arenaceo- evaporitici. Tali acque sarebbero il risultato di un mescolamento tra flussi idrici superficiali e flussi idrici profondi in ascesa dal substrato carbonatico. La risalità in superfice avviene lungo zone fratturate associate a strutture tettoniche. Le temperature delle acque profonde all'interno del serbatoio idrotermale, determinate con diversi geotermometri (silice, Na- K- Ca e SO.- H.O), sono risultate variabili tra 51 e 82 C circa. Nella zona sono presenti: 6 sorgenti con temperature d i 18 C, 27 C, 27.5 C, 22 C, 2 1 C, 23 C. Su 3 sorgenti sono state fatte misure con geotermometri che h anno dato risultati molto variabili; le portate indicative per sorgente d i circa 3 l/s. 2 pozzi: monte forcuso 1 con temperatura di 75 C misurata a 1750 m (calcari), monte forcuso 2 con temperatura d i 87 C misurata a 1688 m ( calcari). Considerando la mappa del flusso di calore redatta dall IGG (Inventario Risorse Geotermiche Italiane, 1986) l area ricade in una zona attraversata d alla curva d i iso- flusso d i calore tra 60 e 70 mw/mq. Potenziale utilizzo geotermico In funzione della portata e delle temperature effettive riscontrate nel sottosuolo e della loro distribuzione in profondità, la risorsa geotermica potrebbe essere impiegata per lo sviluppo di progetti impiantistici relativi a probabili risorse geotermiche medio- profonde, quindi con impianti a ciclo binario per generazione di elettricità associato a s istemi a cascata per usi diretti del calore. Elementi a supporto di v alutazioni socio- economiche Regione agraria n : 3 alto Calaggio e alto Ofanto Comuni della regione agraria : morra de sanctis, nusco, rocca san felice, san nicola baronia, san sossio baronia, s angelo dei lombardi, scampitella, trevico, vallata, vallesaccarda, abitanti circa Vincoli: Vincolo archeologico non perv., V incolo boschivo Si, V incolo fluviale Si, Vincolo Idrogeologico Si Altre motivazioni della selezione

6 Indagini proposte Interpretazione di immagini telerilevate per una ricostruzione cartografica preliminare della geomorfologia e del quadro fissurativo Rilievi per la caratterizzazione geomorfologica, geologico- strutturale, stratigrafica ed idrogeologica. Prove in sito e in laboratorio per la caratterizzazione idrogeologica del sito e la valutazione della permeabilità delle rocce acquifere. Prospezioni geochimiche per la verifica puntuale dei parametri chimico- fisici delle acque di falda (rilievi con sonde multiparametriche, campionamento ed analisi chimico- fisiche in laboratorio delle acque di falda ). Indagini geofisiche (sismiche, gravimetriche e magnetiche) per la ricostruzione del modello geologico 3D. Prospezioni elettriche ed elettromagnetiche per acquisire informazioni sull esistenza di importanti fluidi geotermici nelle strutture geologiche presenti nell area. Prospezioni dirette per la verifica puntuale.

7 Regione: CAMPANIA Denominazione sito: CONTURSI TERME SCHEDA SITO: n. 4 Provincia: SALERNO Collocazione geografica del sito Inquadramento geologico Descrizione Nell'area di Contursi Terme esistono numerose manifestazioni di acque termo- minerali, aventi elevati contenuti gassosi (in particolare H2S, CO2).La genesi di tali acque termali è legata all'assetto idrodinamico e strutturale locale che determina la presenza di un importante "sifone" carbonatico profondo che le acque sotterranee, provenienti dal retrostante acquifero carbonatico di Monte Polveracchio, devono superare, riscaldandosi, prima di giungere in superficie. Nell area è presente una notevole variabilità del chimismo e della temperatura delle acque legata alla presenza di diversi percorsi sotterranei dei fluidi. Nella zona sono presenti: - 7 sorgenti con temperature comprese tra 21 C e 30 C ; con portata totale compresa tra 0.4 e 0.9 mc/s - 2 pozzi ad uso balneoterapico con temperature d i 43 C e 38 C ; - 1 pozzo Contursi 1 profondo 3479 m costituito d a depositi neogenici quaternari. Le temperature misurate a varie profondità sono di 44 C a 250 m, 40 C a 1000 m e 53 C a 2000 m. Indagini geotermometriche (Celico et al. 1979) indicano per il serbatoio carbonatico una temperatura massima di circa 90 C non legata ad una anomalia ma al normale gradiente geotermico presente nella zona. Considerando la mappa del flusso di calore redatta dall IGG (Inventario Risorse Geotermiche Italiane, 1986) l area ricade in una zona attraversata d alla curva d i iso- flusso d i calore tra 30 e 40 mw/mq. Potenziale utilizzo geotermico In funzione della portata e delle temperature effettive riscontrate nel sottosuolo e della loro distribuzione in profondità, la risorsa geotermica potrebbe essere impiegata per lo sviluppo di progetti impiantistici relativi a probabili risorse geotermiche medio- profonde, quindi con impianti a ciclo binario per generazione di elettricità associato a s istemi a cascata per usi diretti del calore. Elementi a supporto di v alutazioni socio- economiche Città Termale (Terme Cappetta, Terme Forlenza, Terme Rosapepe, Terme Volpacchio). Le numerose strutture turistiche presenti nell area potrebbero essere interessate ad un uso diretto delle pompe di calore. Vincoli: Vincolo archeologico non pervenuto, V incolo boschivo Si, V incolo fluviale Si, V incolo Idrogeologico Si, Tutela laghi No, Tutela vette No, Tutela parco e riserve No, V incolo Pesistico NO. Altre motivazioni della selezione

8 Indagini proposte Interpretazione di immagini telerilevate per una ricostruzione cartografica preliminare della geomorfologia e del quadro fissurativo Rilievi per la caratterizzazione geomorfologica, geologico- strutturale, stratigrafica ed idrogeologica. Prove in sito e in laboratorio per la caratterizzazione idrogeologica del sito e la valutazione della permeabilità delle rocce acquifere. Prospezioni geochimiche per la verifica puntuale dei parametri chimico- fisici delle acque di falda (rilievi con sonde multiparametriche, campionamento ed analisi chimico- fisiche in laboratorio delle acque di falda ). Indagini geofisiche (sismiche, gravimetriche e magnetiche) per la ricostruzione del modello geologico 3D. Prospezioni elettriche ed elettromagnetiche per acquisire informazioni sull esistenza di importanti fluidi geotermici nelle strutture geologiche presenti nell area. Prospezioni dirette per la verifica puntuale.

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