Non entrano invece nel calcolo della produzione i servizi domestici e le attività illegali.
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- Michelina Russo
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1 Produzione: flusso di beni e servizi che deriva da ogni attività esercitata da una u.i. nella quale vi sia impiego di fattori produttivi e di beni e servizi e realizzata al fine di soddisfare bisogni individuali e collettivi. La produzione include tutti i beni e servizi destinati al mercato, quelli offerti gratis ed i prodotti usati dai produttori stessi come consumi o investimenti. La produzione include anche i beni che passano da uno stabilimento all altro della stessa impresa. Beni: oggetti fisici usati per soddisfare un bisogno e su cui si possono instaurare diritti di proprietà che li rendano oggetto di scambio. Servizi: cambiamento nelle condizioni del consumatore realizzato dall unità di produzione su domanda del consumatore.
2 Economia sommersa: nella produzione si considera anche l economia sommersa, stimata attraverso i dati sull occupazione non regolare e la c.d. doppia hp sul nero. La doppia hp sul nero : I costi non sono mai sotto-dichiarati dalle imprese, il fatturato sì A livello di settore, il lavoratore dipendente non può guadagnare di più di quello indipendente. Non entrano invece nel calcolo della produzione i servizi domestici e le attività illegali.
3 Produzione per la vendita: è valutata a prezzi base; è la quota maggiore della produzione totale. Produzione per uso finale: è il c.d. autoconsumo, incluso il godimento della casa di proprietà; è valutata in base al prezzo dei beni simili scambiati sul mercato, Produzione non per la vendita: è la produzione realizzata da AP e ISP; è valutata al costo. Come distinguere ciò che è prodotto per il mercato da ciò che non lo è? Si guarda al prezzo di vendita: la produzione è considerata per il mercato se il prezzo è tale da coprire non meno del 50% del costo di produzione.
4 Due modi di analizzare il sistema produttivo: Per unità istituzionali: utile per l analisi della distribuzione Per unità di attività economica (UAE) UAE: sono raggrupate in branche e descrivono le relazioni tecnico-economiche tra processi produttivi. Spesso sono multiprodotto, ovvero svolgono un attività principale ed una secondaria. L unità analitica omogenea è la UAE uniprodotto. Dato che non esiste una branca specifica per i prodotti non destinati alla vendita, le attività di AP e ISP vanno ripartite tra tutti i settori. In questo modo il conto della produzione per branche tiene conto del peso del settore pubblico.
5 Consumi intermedi: valore dei beni e servizi consumati o trasformati dai produttori durante il processo produttivo (escluso l ammortamento). In CI non rientrano i beni capitale: la distinzione è in base alla durata del consumo come input, ovvero per un solo processo o ripetutamente. Consumi finali: beni e servizi sottratti ad ulteriore trasformazione. Valore aggiunto: è il valore aggiunto dai fattori di produzione alle materie prime impiegate. E calcolato al costo dei fattori VA = P CI SIFIM: servizi di intermediazione finanziaria. Creano problemi contabili perché sono servizi a fronte dei quali non sono richieste commissioni specifiche. Due alternative: Ripartire i SIFIM come consumi intermedi e finali tra tutte le u.i. (metodo del SEC95) Approccio aggregato: i SIFIM sono compresi nei CI
6 Quindi, per calcolare il PIL a partire dal VA, devo togliere anche i SIFIM: PIL = VA SIFIM + imposte indirette contributi L evoluzione del VA dipende dalla crescita dei prezzi e da quella dei volumi. Occorre quindi calcolare il VA a prezzi costanti, cioè procedere alla deflazione. Procedura di doppia deflazione: della produzione P dei consumi intermedi CI Il problema principale della deflazione è: quali indicatori di prezzo si possono utilizzare per le attività non di mercato (pari a circa il 13% del VA), dove non esistono prezzi significativi? Tre metodi: metodo output (= stima della quantità del prodotto); metodo input (= stima del consumo di input); metodo misto
7 PIL: creazione di valore da parte dei settori produttivi (= somma dei redditi pagati ai fattori produttivi) PNL: prodotto nazionale lordo (= totale redditi percepiti dai residenti nel paese) PNL = PIL + saldo redditi da lavoro estero + saldo redditi da capitale estero PNL RNL, perché RNL comprende anche il valore delle imposte indirette, al netto dei contributi, pagate al RdM. PNL è la grandezza usata per calcolare, ad esempio, i contributi UE; il PIL è invece usato per i parametri di Maastricht e per il riparto dei fondi strutturali UE.
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