Articolo tratto dalla rivista elettronica PL.com- Editore EDK
|
|
- Anna Franceschini
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Articolo tratto dalla rivista elettronica PL.com- Editore EDK Quesito per PL.com 28 gennaio Formulario di identificazione del rifiuto e atto pubblico di Avv. Rosa Bertuzzi Quesito: I formulari di identificazione del rifiuto devono attestare il vero da parte di chi li compila e li sottoscrive? Risposta: Per la disamina della questione del formulario di identificazione del rifiuto in relazione all atto pubblico, si deve partire dall art. 193 del Decreto Legislativo 3 Aprile 2006 n Articolo Per gli enti e le imprese che raccolgono e trasportano i propri rifiuti non pericolosi di cui all'articolo 212, comma 8, e che non aderiscono su base volontaria al sistema di controllo della tracciabilita' dei rifiuti (SISTRI) di cui all articolo 188-bis, comma 2, lett. a) i rifiuti devono essere accompagnati da un formulario di identificazione dal quale devono risultare almeno i seguenti dati: a) nome ed indirizzo del produttore dei rifiuti e del detentore; b) origine, tipologia e quantita' del rifiuto; c) impianto di destinazione; d) data e percorso dell'istradamento;
2 e) nome ed indirizzo del destinatario. 2. Il formulario di identificazione di cui al comma 1 deve essere redatto in quattro esemplari, compilato, datato e firmato dal produttore dei rifiuti e controfirmate dal trasportatore che in tal modo da' atto di aver ricevuto i rifiuti. Una copia del formulario deve rimanere presso il produttore e le altre tre, controfirmate e datate in arrivo dal destinatario, sono acquisite una dal destinatario e due dal trasportatore, che provvede a trasmetterne una al predetto produttore dei rifiuti. Le copie del formulario devono essere conservate per cinque anni. 3. Il trasportatore non e' responsabile per quanto indicato nella Scheda SISTRI - Area movimentazione o nel formulario di identificazione di cui al comma 1 dal produttore o dal detentore dei rifiuti e per le eventuali difformita' tra la descrizione dei rifiuti e la loro effettiva natura e consistenza, fatta eccezione per le difformita' riscontrabili con la diligenza richiesta dalla natura dell'incarico. 4. Durante la raccolta ed il trasporto i rifiuti pericolosi devono essere imballati ed etichettati in conformita' alle norme vigenti in materia di imballaggio e etichettatura delle sostanze pericolose. 5. Fatto salvo quanto previsto per i comuni e le imprese di trasporto dei rifiuti urbani nel territorio della regione Campania, tenuti ad aderire al sistema di controllo della tracciabilita' dei rifiuti (SISTRI) di cui all articolo 188-bis, comma 2, lett. a), nonche' per i comuni e le imprese di trasporto di rifiuti urbani in regioni diverse dalla regione Campania di cui all articolo 188-ter, comma 2, lett. e), che aderiscono al sistema di controllo della tracciabilita' dei rifiuti (SISTRI), le disposizioni di cui al comma 1 non si applicano al trasporto di rifiuti urbani effettuato dal soggetto che gestisce il servizio pubblico, ne' ai trasporti di rifiuti non pericolosi effettuati dal produttore dei rifiuti stessi, in modo occasionale e saltuario, che non eccedano la quantita' di trenta chilogrammi o di trenta litri, ne' al trasporto di rifiuti urbani effettuato dal produttore degli stessi ai centri di raccolta di cui all'articolo 183, comma 1, lett. mm). Sono considerati occasionali e saltuari i trasporti di rifiuti, effettuati complessivamente per non piu' di quattro volte l'anno non eccedenti i trenta chilogrammi o trenta litri al giorno e, comunque, i cento chilogrammi o cento litri l'anno. 6. In ordine alla definizione del modello e dei contenuti del formulario di identificazione, si applica il decreto del Ministro dell'ambiente 1 aprile 1998, n I formulari di identificazione devono essere numerati e vidimati dagli uffici dell'agenzia delle entrate o dalle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura o dagli uffici regionali e provinciali competenti in materia di rifiuti e devono essere annotati sul registro Iva acquisti. La vidimazione dei predetti formulari di identificazione e' gratuita e non e' soggetta ad alcun diritto o imposizione tributaria. 8. Per le imprese che raccolgono e trasportano i propri rifiuti non pericolosi che non aderiscono su base volontaria al sistema di controllo della tracciabilita' dei rifiuti (SISTRI) di cui all articolo 188-bis, comma 2, lett. a), il formulario di identificazione e' validamente sostituito, per i rifiuti oggetto di spedizioni transfrontaliere, dai documenti previsti dalla normativa comunitaria di cui all'articolo 194, anche con riguardo alla tratta percorsa su territorio nazionale.
3 9. La scheda di accompagnamento di cui all'articolo 13 del decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 99, relativa all'utilizzazione dei fanghi di depurazione in agricoltura, e' sostituita dalla Scheda SISTRI - Area movimentazione di cui al decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare in data 17 dicembre 2009 o, per le imprese che non aderiscono su base volontaria al sistema di controllo della tracciabilita' dei rifiuti (SISTRI) di cui all articolo 188-bis, comma 2, lett. a), dal formulario di identificazione di cui al comma 1. Le specifiche informazioni di cui all'allegato IIIA del decreto legislativo n. 99 del 1992 devono essere indicate nello spazio relativo alle annotazioni della medesima Scheda SISTRI - Area movimentazione o nel formulario di identificazione. La movimentazione dei rifiuti esclusivamente all'interno di aree private non e' considerata trasporto ai fini della parte quarta del presente decreto. 10. La microraccolta dei rifiuti, intesa come la raccolta di rifiuti da parte di un unico raccoglitore o trasportatore presso piu' produttori o detentori svolta con lo stesso automezzo, deve essere effettuata nel piu' breve tempo tecnicamente possibile. Nelle schede del sistema di controllo della tracciabilita' dei rifiuti (SISTRI) di cui all articolo 188-bis, comma 2, lett. a), relative alla movimentazione dei rifiuti, e nei formulari di identificazione dei rifiuti devono essere indicate, nello spazio relativo al percorso, tutte le tappe intermedie previste. Nel caso in cui il percorso dovesse subire delle variazioni, nello spazio relativo alle annotazioni deve essere indicato a cura del trasportatore il percorso realmente effettuato. 11. Gli stazionamenti dei veicoli in configurazione di trasporto, nonche' le soste tecniche per le operazioni di trasbordo, ivi compreso quelle effettuate con cassoni e dispositivi scarrabili non rientrano nelle attivita' di stoccaggio di cui all'articolo 183, comma 1, lettera v), purche' le stesse siano dettate da esigenze di trasporto e non superino le quarantotto ore, escludendo dal computo i giorni interdetti alla circolazione. 12. Nel caso di trasporto intermodale di rifiuti, le attivita' di carico e scarico, di trasbordo, nonche' le soste tecniche all'interno dei porti e degli scali ferroviari, degli interporti, impianti di terminalizzazione e scali merci non rientrano nelle attivita' di stoccaggio di cui all'articolo 183, comma 1, lettera aa) purche' siano effettuate nel piu' breve tempo possibile e non superino comunque, salvo impossibilita' per caso fortuito o per forza maggiore, il termine massimo di sei giorni a decorrere dalla data in cui hanno avuto inizio predette attivita'. Ove si prospetti l'impossibilita' del rispetto del predetto termine per caso fortuito o per forza maggiore, il detentore del rifiuto ha l'obbligo di darne indicazione nello spazio relativo alle annotazioni della medesima Scheda SISTRI - Area movimentazione e informare, senza indugio e comunque prima della scadenza del predetto termine, il comune e la provincia territorialmente competente indicando tutti gli aspetti pertinenti alla situazione. Ferme restando le competenze degli organi di controllo, il detentore del rifiuto dovra' adottare, senza indugio e a propri costi e spese, tutte le iniziative opportune per prevenire eventuali pregiudizi ambientali e effetti nocivi per la salute umana. La decorrenza del termine massimo di sei giorni resta sospesa durante il periodo in cui perduri l'impossibilita' per caso fortuito o per forza maggiore. In caso di persistente impossibilita' per caso fortuito o per forza maggiore per un periodo superiore a 30 giorni a decorrere dalla data in cui ha avuto inizio l'attivita' di cui al primo periodo del
4 presente comma, il detentore del rifiuto sara' obbligato a conferire, a propri costi e spese, i rifiuti ad un intermediario, ad un commerciante, ad un ente o impresa che effettua le operazioni di trattamento dei rifiuti, o ad un soggetto pubblico o privato addetto alla raccolta dei rifiuti, in conformita' agli articoli 177 e La copia cartacea della scheda del sistema di controllo della tracciabilita' dei rifiuti (SISTRI) di cui all articolo 188-bis, comma 2, lett. a), relativa alla movimentazione dei rifiuti e il formulario di identificazione di cui al comma 1 costituisce documentazione equipollente alla scheda di trasporto di cui all'articolo 7-bis del decreto legislativo 21 novembre 2005, n. 286 e al decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 30 giugno L articolo in commento trova le relative sanzioni nell art. 258 del D.lgs 152/2006 Art I soggetti di cui all'articolo 190, comma 1, che non abbiano aderito al sistema di controllo della tracciabilita' dei rifiuti (SISTRI) di cui all articolo 188-bis, comma 2, lett. a), e che omettano di tenere ovvero tengano in modo incompleto il registro di carico e scarico di cui al medesimo articolo, sono puniti con la sanzione amministrativa pecuniaria da duemilaseicento euro a quindicimilacinquecento euro. 2. I produttori di rifiuti pericolosi che non sono inquadrati in un'organizzazione di ente o di impresa che non adempiano all'obbligo della tenuta del registro di carico e scarico con le modalita' di cui all'articolo 1, comma 1, della legge 25 gennaio 2006, n. 29, e all'articolo 6, comma 1 del decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare in data 17 dicembre 2009, pubblicato nel S.O. alla Gazzetta Ufficiale n. 9 del 13 gennaio 2010, sono puniti con la sanzione amministrativa pecuniaria da quindicimilacinquecento euro a novantatremila euro. 3. Nel caso di imprese che occupino un numero di unità lavorative inferiore a 15 dipendenti, le misure minime e massime di cui al comma 1 sono ridotte rispettivamente da millequaranta euro a seimiladuecento euro [per i rifiuti non pericolosi e da duemilasettanta euro a dodicimilaquattrocento euro per i rifiuti pericolosi]. Il numero di unità lavorative è calcolato con riferimento al numero di dipendenti occupati mediamente a tempo pieno durante un anno, mentre i lavoratori a tempo parziale e quelli stagionali rappresentano frazioni di unità lavorative annue; ai predetti fini l'anno da prendere in considerazione è quello dell'ultimo esercizio contabile approvato, precedente il momento di accertamento dell'infrazione. 4. Le imprese che raccolgono e trasportano i propri rifiuti non pericolosi di cui all'articolo 212, comma 8, che non aderiscono, su base volontaria, al sistema di controllo della tracciabilita' dei rifiuti (SISTRI) di cui all'articolo 188-bis, comma 2, lettera a), ed effettuano il trasporto di rifiuti senza il formulario di cui all'articolo 193 ovvero indicano nel formulario stesso dati incompleti o inesatti sono puniti con la sanzione amministrativa pecuniaria da milleseicento euro a novemilatrecento euro. Si applica la pena di cui all'articolo 483 del codice penale a chi, nella predisposizione di un certificato di analisi di rifiuti, fornisce false indicazioni sulla natura, sulla composizione e sulle
5 caratteristiche chimico-fisiche dei rifiuti e a chi fa uso di un certificato falso durante il trasporto. 5. Se le indicazioni di cui ai commi 1 e 2 sono formalmente incomplete o inesatte ma i dati riportati nella comunicazione al catasto, nei registri di carico e scarico, nei formulari di identificazione dei rifiuti trasportati e nelle altre scritture contabili tenute per legge consentono di ricostruire le informazioni dovute, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da duecentosessanta euro a millecinquecentocinquanta euro. La stessa pena si applica se le indicazioni di cui al comma 4 sono formalmente incomplete o inesatte ma contengono tutti gli elementi per ricostruire le informazioni dovute per legge, nonché nei casi di mancato invio alle autorità competenti e di mancata conservazione dei registri di cui all'articolo 190, comma 1, o del formulario di cui all'articolo 193 da parte dei soggetti obbligati. 5-bis. I soggetti di cui all'articolo 220, comma 2, che non effettuino la comunicazione ivi prescritta ovvero la effettuino in modo incompleto o inesatto sono puniti con la sanzione amministrativa pecuniaria da duemilaseicento euro a quindicimilacinquecento euro; se la comunicazione e' effettuata entro il sessantesimo giorno dalla scadenza del termine stabilito ai sensi della legge 25 gennaio 1994, n. 70, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da ventisei euro a centosessanta euro (6). 5-ter. Il sindaco del comune che non effettui la comunicazione di cui all'articolo 189, comma 3, ovvero la effettui in modo incompleto o inesatto, e' punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da duemilaseicento euro a quindicimilacinquecento euro; se la comunicazione e' effettuata entro il sessantesimo giorno dalla scadenza del termine stabilito ai sensi della legge 25 gennaio 1994, n. 70, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da ventisei euro a centosessanta euro. Come si può dedurre dal tenore letterale della norma, il comma 4 sancisce il rinvio alla pena dell art. 483 c.p. nella predisposizione di un certificato di analisi di rifiuti, fornisce false indicazioni sulla natura, sulla composizione e sulle caratteristiche chimico-fisiche dei rifiuti e a chi fa uso di un certificato falso durante il trasporto. Il formulario d'identificazione rifiuti F.I.R. -, consente di controllare costantemente il trasporto dei rifiuti, onde evitare che questi siano avviati per destinazioni ignote. La prima grande differenza del quadro sanzionatorio, a parità di inesattezza, incompletezza o omissione totale del formulario, è, o meglio, era, infrazione amministrativa nel caso di trasporto di rifiuti non pericolosi (sanzione amministrativa pecuniaria da pagamento misura ridotta ) mentre si configura un illecito penale (cosa ben più grave) nel caso in cui oggetto del trasporto siano i rifiuti pericolosi (pena prevista dall art. 483 falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico del codice penale). Il richiamo compiuto dall art. 258, 4 comma del D.Lgs. 152/2006 all art. 483 del codice penale è un mero rinvio quoad poenam, cioè un nesso per la determinazione quantitativa della pena fissata dal delitto di false attestazioni a pubblico ufficiale (fino
6 a due anni di resclusione). In tal modo è applicabile alla falsificazione del documento di trasporto e all effettuazione di trasporto di rifiuti pericolosi senza formulario. Il trasportatore dovrebbe accompagnare il trasporto dei rifiuti anche da un certificato analitico attraverso il quale si identifica le caratteristiche del rifiuto stesso, il c.d.certificato d analisi del rifiuto, anche se dalla normativa non si ricava il dovere di allegarlo al formulario. Tale procedura è opportuna in quanto: l art. 258, comma 4, ultimo periodo del D.Lgs. 152/2006, in base al quale: si applica la pena di cui all articolo 483 del codice penale a chi, nella predisposizione di un certificato di analisi di rifiuti, fornisce false indicazioni sulla natura, sulla composizione e sulle caratteristiche chimico-fisiche dei rifiuti e a chi fa uso di uncertificato falso durante il trasporto. l art. 260-bis, comma 6, D.Lgs. 152/2006, in base al quale: si applica la pena di cui all articolo 483 c.p. a colui che, nella predisposizione di un certificato di analisi di rifiuti, utilizzato nell ambito del sistema di controllo della tracciabilita dei rifiuti fornisce false indicazioni sulla natura, sulla composizione e sulle caratteristiche chimico-fisiche dei rifiuti e a chi inserisce un certificato falso nei dati da fornire ai fini della tracciabilita dei rifiuti. Si deve comunque sottolineare che l art. 260-bis, comma 7, primo periodo, del D.Lgs. 152/2006, sancisce: Il trasportatore che omette di accompagnare il trasporto dei rifiuti con la copia cartacea della scheda SISTRI AREA MOVIMENTAZIONE e, ove necessario sulla base della normativa vigente, con la copia del certificato analitico che identifica le caratteristiche dei rifiuti è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro a euro. Tale norma prescrive che certificato analitico deve accompagnare il trasporto del rifiuto esclusivamente se è reputato necessario dalla normativa vigente, quindi solo se le norme lo prevedano esplicitamente. In materia di gestione dei rifiuti sussistono diverse norme che esigono chiaramente l analisi del rifiuto antecedentemente al trasportato e allo smaltimento: - dell art. 2 e dell allegato 3 al DM Ambiente 27 settembre 2010: obbligo di campionamento ed analisi per i rifiuti ammissibili in discarica; - art. 7, comma 1, del DM Ambiente 12 giugno 2002 n. 161: obbligo del campionamento ed analisi per i rifiuti pericolosi da assimilare alle procedure semplificate di recupero; - art. 8, comma 1, del DM Ambiente 5 febbraio 1998: obbligo di campionamento ed analisi per i rifiuti non pericolosi da autorizzare alle procedure semplificate di recupero. Salve le ipotesi sopra riportate, i rifiuti per essere trasportati non richiedono il certificato analitico, devono essere accompagnati dal formulario di identificazione dei rifiuti o una la copia cartacea della scheda Sistri.
7 Conseguentemente i trasportatori di rifiuti originati da terzi sono esonerati da ogni responsabilità, ex art. 193, comma 3, D.Lgs. 152/2006, se si riscontrano delle disuguaglianze tra l individuazione del rifiuti indicata dal produttore evidente nel formulario di identificazione o nella Scheda SISTRI e l effettiva natura del rifiuto, fatta eccezione per le difformità riscontrabili con la diligenza richiesta dalla natura dell incarico. In materia di trasporto di rifiuti pericolosi senza formulario si dovrà procedere alla contestazione dell art. 483 c.p. e l'operatore di polizia giudiziaria dovrà effettuare il sequestro del veicolo e del suo carico in quanto è oggetto di confisca obbligatoria. Altresì deve acquisire possibili dichiarazioni dal conducente del veicolo ex art. 350 comma 7 c.p.p. al fine d individuare chi ha disposto il trasporto, il destinatario, il produttore, il luogo di partenza, la tipologia di rifiuti trasportati e la quantità ed ogni altra notizia utile ai fini delle indagini. Corte di Cassazione penale, Sez.III, sentenza n del 04 maggio 2000 In via di principio il trasporto di rifiuti pericolosi è assoggettato dalla legge (articolo 15 e 52, comma 3 D. Lgs. N. 22/1997) a particolari cautele: occorre un preciso formulario di identificazione che consenta di rendere trasparente in ogni momento il percorso del rifiuto pericoloso, sia in senso oggettivo (tipologia, quantità, impianto di origine, impianto di destinazione, dati di consegna iniziali e finali, percorso prescelto), sia soggettivo (tutti i soggetti comunque implicati, quali produttori, detentori, trasportatori, destinatari).. omissis.. In mancanza di formulario o di sua incompletezza od inesattezza è previsto un sistema sanzionatorio differenziato: sanzioni amministrative per i rifiuti non pericolosi; sanzione penale per i rifiuti pericolosi (siano essi urbani o speciali). Questa Corte ritiene non applicabile ai rifiuti pericolosi trasportati, l'articolo 52, comma 4 D. Lgs. N. 22/1997, per varie ragioni: a) perché la norma introduce una semplice attenuazione della misura della sanzione amministrativa e non appare ispirata dalla intenzione di una depenalizzazione per il trasporto dei rifiuti pericolosi carenti di formulario o con formulari incompleti ed inesatti; b) perché il particolare rigore sanzionatorio penale, nel caso di trasporto di rifiuti pericolosi, si traduce nel richiamo "quoad poenam" del delitto ex articolo 483 c. p., implicante una falsa attestazione da parte di un soggetto al quale incombe un particolare dovere giuridico di dire la verità; c) perché l'articolo 52, 3 comma D. Lgs. N. 22/1997 parifica "quoad poenam" il trattamento sanzionatorio del trasporto di rifiuti pericolosi (senza formulario o con formulario inesatto o incompleto) alle condotte di falsificazioni di certificati di analisi dei rifiuti o di uso di essi, dimostrando con ciò di considerare essenziale e formale ogni prescrizione del formulario medesimo. In fine la Corte rileva che la obbligatorietà della confisca del mezzo di trasporto dei rifiuti ex articolo 53, 2 comma D. Lgs. 22/1997 per il caso di condanna o di patteggiamento, non esclude la possibilità del sequestro, con finalità probatoria, trattandosi pur sempre di strumento per la commissione del reato.
8 Tribunale Udine del 18 aprile 2000 Considerato che il formulario di identificazione di cui all'art. 15 d.lg. n. 22 del 1997 deve consentire di individuare immediatamente l'origine, tipologia e quantità del rifiuto al fine di consentire il controllo sulle attività di gestione dei rifiuti, qualora esso sia falsamente rappresentativo dei rifiuti in certificati si può addivenire, pur nell'apparente rispetto delle regole, ad uno smaltimento in impianto in realtà non autorizzato a ricevere quei determinati rifiuti e, quindi, illecito. Ne consegue che nell'ipotesi in cui il predetto formulario è sprovvisto di indicazioni idonee ad individuare la tipologia del rifiuto che, anzi, dai riscontri acquisiti pare di natura tossico nociva (o, secondo la vigente classificazione, pericolosa) per l'elevata percentuale di metalli pesanti presenti, è logico dedurre da tali elementi la sussistenza di gravi indizi del reato di cui all'art. 51 comma 1 lett. b) d.lg. n. 22 del Corte di Cassazione penale sez. III, sentenza n del 10 marzo Ai sensi dell'art. 52 comma 3 d.lg. n. 22 del 1997, il trasporto di rifiuti pericolosi senza il prescritto formulario o con il formulario contenente dati inesatti o incompleti, è punito con la pena prevista dall'art. 483 c.p. Dal particolare rigore sanzionatorio della norma deve dedursi che, nella applicabilità - in determinate, meno gravi ipotesi - della sanzione amministrativa comunque non rientra la condotta relativa al trasporto dei rifiuti definiti pericolosi, in virtù della delicatezza dell'attività rispetto alla quale il legislatore ha inteso prevedere - adeguatamente sanzionandoli - obblighi stringenti. Tribunale Monza del 08 aprile 2003 Non è configurabile il delitto di cui all'art. 483 c.p., richiamato quoad poenam dall'art. 52 comma 3 d.lg. n. 22/97, nel caso di contraffazione materiale del formulario di identificazione dei rifiuti non tossici (F.I.R.) previsto dall'art. 15 del medesimo decreto. Tale formulario, infatti, non è atto pubblico mancando dei requisiti di cui all'art c.c. e nonostante il fatto che sia previsto dalla legge per consentire i dovuti controlli da parte degli organi di vigilanza. Esso deve quindi essere qualificato quale scrittura privata con conseguente qualificazione ex art. 485 c.p. delle contraffazioni commesse.
LA TRACCIABILITA DEI RIFIUTI: ASPETTI PRINCIPALI E SCHEMA COMPLETO SANZIONI di * Giorgio BACILIERI e ** Franco MEDRI
LA TRACCIABILITA DEI RIFIUTI: ASPETTI PRINCIPALI E SCHEMA COMPLETO SANZIONI di * Giorgio BACILIERI e ** Franco MEDRI L articolo 188-bis del D. Lgs. n. 152/06 prescrive che la tracciabilità dei rifiuti
Dettagli(G.U , , S.O.
ESTRATTO dal D.Lgs. 3 dicembre 2010, n. 205. Disposizioni di attuazione della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive.
DettagliNessuna sanzione per SISTRI ma nemmeno per registri e formulari...qualcosa non va
Nessuna sanzione per SISTRI ma nemmeno per registri e formulari...qualcosa non va di Ottavio Saia Da una lettura molto veloce dei celeberrimi 'combinati disposti' provenienti dalle norme: d.lgs 152/2006,
DettagliPage 1 of 5 DECRETO LEGISLATIVO 3 aprile 2006, n. 152 Norme in materia ambientale. (GU n.88 del 14-4-2006 - Suppl. Ordinario n. 96) Vigente al: 29-4-2006 PARTE QUARTA NORME IN MATERIA DI GESTIONE DEI RIFIUTI
Dettagli188-bis. Controllo della tracciabilità dei rifiuti (articolo introdotto dall'art. 16, comma 1, lettera b), del d.lgs. n.
188-bis. Controllo della tracciabilità dei rifiuti (articolo introdotto dall'art. 16, comma 1, lettera b), del d.lgs. n. 205 del 2010) 1. In attuazione di quanto stabilito all'articolo 177, comma 4, la
Dettaglib) l'articolo 14-bis del decreto-legge 1 luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102;
D.L.138 del 13 Agosto 2011 articolo 6 commi 2 e 3 2.A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, sono abrogati: a) il comma 1116, dell'articolo 1, della legge 27 dicembre 2006,
DettagliObblighi di documentazione nella corretta gestione dei rifiuti
Obblighi di documentazione nella corretta gestione dei rifiuti Paolo Pipere Esperto di Diritto dell Ambiente Segretario nazionale Associazione Italiana Esperti Ambientali (Ass.I.E.A.) Obblighi di corretta
Dettaglie delle finanze, ad apposito capitolo dello stato di
A r t. 6. Disposizioni in merito alla tracciabilità dei dati ambientali inerenti rifiuti 1. Dal 1 gennaio 2019 è soppresso il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI) di cui all articolo
DettagliMINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE DECRETO 1 febbraio 2018 (G.U. n. 32 del 08/02/2018)
di Avv. Rosa Bertuzzi MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE DECRETO 1 febbraio 2018 (G.U. n. 32 del 08/02/2018) Rifiuti. Attività di raccolta e trasporto dei rifiuti non pericolosi
DettagliBONIFICA DI SITI CONTAMINATI (D.lgs n.152 del 03/04/2006)
BONIFICA DI SITI CONTAMINATI (D.lgs n.152 del 03/04/2006) DIVIETI (art. 187 art. 192 del D.Lgs. n. 152/06 e s.m.i.) È vietato miscelare rifiuti pericolosi aventi differenti caratteristiche di pericolosità
DettagliIL DIRETTORE GENERALE per i rifiuti e l'inquinamento
DECRETO MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE 1 febbraio 2018 Modalita' semplificate relative agli adempimenti per l'esercizio delle attivita' di raccolta e trasporto dei rifiuti
DettagliREGISTRO DI CARICO E SCARICO RIFIUTI
REGISTRO DI CARICO E SCARICO RIFIUTI È il documento ambientale sul quale devono essere registrati tutti i carichi e gli scarichi dei rifiuti. I registri sono tenuti presso ogni impianto di produzione,
DettagliRaccolta e trasporto rifiuti di metalli ferrosi e non ferrosi
Raccolta e trasporto rifiuti di metalli ferrosi e non ferrosi RIFIUTI DECRETO 1 FEBBRAIO 2018 Raccolta e trasporto rifiuti di metalli ferrosi e non ferrosiministero DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO
Dettagli(GU n. 99 del 30 aprile 2014)
DM 24 aprile 2014 Disciplina delle modalità di applicazione a regime del SISTRI del trasporto intermodale nonché specificazione delle categorie di soggetti obbligati ad aderire, ex articolo 188-ter, comma
DettagliLe sanzioni in materia di rifiuti
Le sanzioni in materia di rifiuti Genova 15 aprile 2016 Sabrina Sicher DEPOSITO TEMPORANEO E un regime di deroga (rispetto ad un impianto di gestione rifiuti che richiede un autorizzazione) purchè siano
DettagliIncontro informativo. SISTRI: la gestione del nuovo Sistema di controllo sulla Tracciabilità dei Rifiuti. Presentazione Graziella Bricchi Assolombarda
ISO 9001 : 2000 Certificato n. 97039 Settore Territorio Area Ambiente e Sicurezza Incontro informativo SISTRI: la gestione del nuovo Sistema di controllo sulla Tracciabilità dei Rifiuti Presentazione Graziella
DettagliIL DIRETTORE GENERALE
DECRETO 1 febbraio 2018. Modalità semplificate relative agli adempimenti per l esercizio delle attività di raccolta e trasporto dei rifiuti non pericolosi di metalli ferrosi e non ferrosi. IL DIRETTORE
DettagliNelle note successive viene riportato il nuovo scadenziario per l operatività del sistema SISTRI.
RIFIUTI Suggerimento n. 417/89 del 5 settembre 2013 AZA SEMPLIFICAZIONE SISTRI: OBBLIGO LIMITATO SOLO AI RIFIUTI PERICOLOSI Il sistema SISTRI sarà operativo dal 1 ottobre 2013 solo per i trasportatori
DettagliDISEGNO DI LEGGE A.S. n. 1015
DISEGNO DI LEGGE A.S. n. 1015 (1015) Conversione in legge del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, recante disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni
DettagliLE SEMPLIFICAZIONI PER LA RACCOLTA ED IL TRASPORTO DEI RIFIUTI NON PERICOLOSI DI METALLI FERROSI E NON FERROSI
Analisi dei contenuti del nuovo DECRETO 1 febbraio 2018 recante Modalità semplificate relative agli adempimenti per l esercizio delle attività di raccolta e trasporto dei rifiuti non pericolosi di metalli
DettagliFINI DELL APPLICAZIONE DELL ARTICOLO 11 DEL DECRETO LEGGE 31 AGOSTO 2013, N
NOTA ESPLICATIVA AI FINI DELL APPLICAZIONE DELL ARTICOLO 11 DEL DECRETO LEGGE 31 AGOSTO 2013, N. 101, SEMPLIFICAZIONE E RAZIONALIZZAZIONE DEL SISTEMA DI CONTROLLO DELLA TRACCIABILITA DEI RIFIUTI SISTRI
DettagliIl nuovo articolo 188 Ter ha sostituito integralmente il commi 1,2,3, e abrogato il comma 5.
Sistri: modifiche all art. 188 Ter Dlgs. 152/2006 L. n. 125/2013 art. 11 A cura di Studio Legale Ambiente Cinzia Silvestri Il nuovo articolo 188 Ter ha sostituito integralmente il commi 1,2,3, e abrogato
DettagliMercoledì 22 febbraio 2017 ore Sala Arcelli, C.N.A. di Modena
Mercoledì 22 febbraio 2017 ore 17.30 Sala Arcelli, C.N.A. di Modena COS E UN RIFIUTO? qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l'intenzione o abbia l'obbligo di disfarsi DUE GRANDI
DettagliIL DIRETTORE GENERALE
DECRETO 1 febbraio 2018. Modalità semplificate relative agli adempimenti per l esercizio delle attività di raccolta e trasporto dei rifiuti non pericolosi di metalli ferrosi e non ferrosi. IL DIRETTORE
DettagliDott. Giovanni TAPETTO Giurista Ambientale
Dott. Giovanni TAPETTO Giurista Ambientale Venezia 29 dicembre 2010 1 NOTE LEGALI Azienda accreditata alla formazione SISTRI Cod. VLZMNT50A01A001G Le informazioni generali e funzionali sul sistema Sistri
DettagliL intervento. Tracciabilità dei rifiuti: le modifiche al sistema sanzionatorio
L intervento Tracciabilità dei rifiuti: le modifiche al sistema sanzionatorio di Pasquale Fimiani Giudice presso la Corte di Cassazione Link di approfondimento Il quadro delle norme in tema di Sistri costantemente
DettagliLA DEFINITIVA CANCELLAZIONE DEL SISTRI QUALI CONSEGUENZE COMPORTA SULLE NORME DA APPLICARE PER UNA CORRETTA GESTIONE DEI RIFIUTI?
LA DEFINITIVA CANCELLAZIONE DEL SISTRI QUALI CONSEGUENZE COMPORTA SULLE NORME DA APPLICARE PER UNA CORRETTA GESTIONE DEI RIFIUTI? A cura della Dott.ssa Valentina Vattani Un provvedimento molto atteso da
DettagliDecreto 15 febbraio 2010 Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
Decreto 15 febbraio 2010 Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Modifiche ed integrazioni al decreto 17 dicembre 2009, recante: «Istituzione del sistema di controllo della tracciabilita'
DettagliTRASPORTO DEI RIFIUTI: FORMULARIO IDENTIFICAZIONE DEL RIFIUTO
: FORMULARIO IDENTIFICAZIONE DEL RIFIUTO NORMATIVA DI RIFERIMENTO art. 193 del D.lgs. n. 152/2006 e s.m.i.: il trasporto dei rifiuti prevede l utilizzo del formulario di identificazione del rifiuto (FIR)
DettagliTrasporto in conto proprio (art. 212)
Decreto Legislativo 3 dicembre 2010, n. 205 di modifica al Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e recepimento della Direttiva 2008/98/CE, sintesi delle principali novità. Trasporto in conto proprio
DettagliIL MINISTRO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE SENTITO IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
IL MINISTRO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE SENTITO IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO ED IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI VISTO il decreto-legge 31 agosto 2013,
DettagliE INO : GUIDA AGLI ADEMPIMENTI A cura dell ing. Giovanni Maione Una delle conseguenze legate all'introduzione, ancorché formale, del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti SISTRI, è il venir
DettagliLegge di Bilancio 2018: proroga SISTRI, tracciabilità digitale e recupero contributi SISTRI. Prime impressioni di una riforma non attesa
dottrina AGGIORNAMENTO 1.30. proroga SISTRI, tracciabilità digitale e recupero contributi SISTRI. Prime impressioni di una riforma non attesa CHIARA FIORE Avvocato-Salaried Partner Carissimi Avv. Daniele
DettagliSISTRI 2014: (14A03549)
DECRETO 24 aprile 2014: Disciplina delle modalita' di applicazione a regime del SISTRI del trasporto intermodale nonche' specificazione delle categorie di soggetti obbligati ad aderire, ex articolo 188-ter,
DettagliDecreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Artt. 188-bis e188-ter
Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Artt. 188-bis e188-ter N.B. Si riportano gli articoli 188-bis e 188-ter nella loro redazione aggiornata dopo le modifiche introdotte dall'art. 11 del D.L. 31 agosto
Dettagli(Gazzetta Ufficiale n. 177 del 1 agosto 2011)
DLvo 7 luglio 2011, n. 121 Attuazione della direttiva 2008/99/CE sulla tutela penale dell'ambiente, nonche' della direttiva 2009/123/CE che modifica la direttiva 2005/35/CE relativa all'inquinamento provocato
DettagliImprese edili & SISTRI
Imprese edili & SISTRI 31 agosto 2013 Decreto legge 101/2013 1 ottobre 2013 Avvio per alcuni operatori 30 ottobre Conversione in legge del d.l. 101/2013 3 marzo 2014 Avvio per i produttori 1 agosto 2014
DettagliIL SISTRI: DM AMBIENTE 17/12/2009
IL SISTRI: DM AMBIENTE 17/12/2009 Il Decreto Ministero dell'ambiente e tutela del territorio e del mare 17/12/2009, recante Istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, ai sensi
DettagliLINEE GUIDA PER IL SISTEMA ASSOCIATIVO
LINEE GUIDA PER IL SISTEMA ASSOCIATIVO Decreto legislativo 16 gennaio 2008, n. 4: Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia
DettagliIN CASO DI PIÙ VIOLAZIONI
07/02/14 BOLOGNA 07/02/14 BOLOGNA IN CASO DI PIÙ VIOLAZIONI ART. 260 BIS COMMA 9 BIS (INTRODOTTO CON D.LGS. 121 DEL 2011) Chi con un'azione od omissione viola diverse disposizioni di cui al presente articolo
DettagliAVVIO DEL SISTEMA: Bergamo, 4 ottobre 2013 CIRCOLARE N. 223 ALLE IMPRESE ASSOCIATE. Oggetto: SISTRI: istruzioni operative.
CIRCOLARE N. 223 Bergamo, 4 ottobre 2013 ALLE IMPRESE ASSOCIATE LORO SEDI Oggetto: SISTRI: istruzioni operative. Richiamiamo la nostra circolare n. 207 del 6 settembre scorso per informarvi che sul sito
DettagliLE NOVITA DEL D.M. 15 febbraio 2010 CHE MODIFICA IL DECRETO SISTRI
STUDIO ALBERTAZZI CONSULENZE LEGALI AMBIENTE Via Dal Prato 84 Castelbolognese Via Panzacchi 54 Bologna tel. 0546/656637 cell. 347/2512978 fax 0546/060569 e-mail : albertazzi.bernardino@fastwebnet.it www.bernardinoalbertazzi.it
DettagliFORMULARI PER IL TRASPORTO DEI RIFIUTI: guida per la sua compilazione
FORMULARI PER IL TRASPORTO DEI RIFIUTI: guida per la sua compilazione I riferimenti normativi Soggetti obbligati alla tenuta dei formulari ed esclusioni Sostituzione di altri documenti per il trasporto
DettagliVerifiche ispettive e controlli nella gestione dei rifiuti
LA NUOVA NORMATIVA AMBIENTALE La classificazione dei rifiuti I reati ambientali Verifiche ispettive e controlli nella gestione dei rifiuti Parte 1 Dott. Roberto Mastracci Aspetti tecnici nella gestione
DettagliDECRETO-LEGGE 31 agosto 2013, n. 10, convertito dalla Legge 30 ottobre 2013, n. 125
DECRETO-LEGGE 31 agosto 2013, n. 10, convertito dalla Legge 30 ottobre 2013, n. 125 Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni. CAPO IV
DettagliLE RECENTI NOVITÀ SULLA RESTITUZIONE DELLA QUARTA COPIA DEL FORMULARIO DI IDENTIFICAZIONE RIFIUTI
LE RECENTI NOVITÀ SULLA RESTITUZIONE DELLA QUARTA COPIA DEL FORMULARIO DI IDENTIFICAZIONE RIFIUTI A cura della Dott.ssa Valentina Vattani Come sanno bene gli operatori di settore e gli organi di controllo,
DettagliSISTRI. Nuova circolare esplicativa del Ministero
OGGETTO: 124/AES = dell Ambiente SISTRI. Nuova circolare esplicativa del Ministero Si ritiene utile informare che il 30 settembre u.s., è stata pubblicata, sul sito del Ministero dell'ambiente e della
DettagliGESTIONE DEL REGISTRO
Quinta colonna ANNOTAZIONI In questa sezione vanno riportate eventuali note di correzione al movimento che attengono alla fase del trasporto o dell accettazione in impianto, in modo da evitare cancellature
DettagliSISTRI SITUAZIONE AL 24 FEBBRAIO A cura di Claudia Silvestro e Alessandra Tonelli Area Ambiente, Sicurezza ed Energia di Confindustria Udine
SISTRI SITUAZIONE AL 24 FEBBRAIO 2014 A cura di Claudia Silvestro e Alessandra Tonelli Area Ambiente, Sicurezza ed Energia di Confindustria Udine Confindustria Udine, 24 febbraio 2014 LA BASE LEGALE Il
DettagliUn quesito sulla relazione tra il SISTRI e le sanzioni, in materia di formulari e registri, sancite dal D.
Un quesito sulla relazione tra il SISTRI e le sanzioni, in materia di formulari e registri, sancite dal D.lgs 152/2006 Le risposte ai quesiti pubblicati sul nostro sito non hanno alcun valore ufficiale
DettagliPiazza Santa Maria Maggiore Mondovì (CN)
Piazza Santa Maria Maggiore 10 12084 Mondovì (CN) Tel. 0174 40 336 Fax 0174 40 337 - e-mail: info@ambulatoriobios.it RIFIUTI CIRCOLARE n 1 - ES GENNAIO 2011 SISTRI PROROGHE DAL DM 22/12/10 QUARTO CORRETTIVO
DettagliLa Gestione dei materiali da demolizione nei cantieri edili
La Gestione dei materiali da demolizione nei cantieri edili ARPAC è l'agenzia Regionale per l'ambiente della Regione Campania istituita con Legge Regionale n. 10/98 Dr.ssa Fabrizia Giovinazzi Dirigente
DettagliA cura dell ing. Giovanni Maione E vietato il plagio e la copiatura integrale o parziale di testi e disegni a firma degli autori - 1 Supplemento ordinario n. 10 alla Gazzetta Ufficiale del 13 gennaio 2010,
DettagliART. 11. D.L. n. 101/2013 L. n. 125/2013
ART. 11 D.L. n. 101/2013 L. n. 125/2013 Art. 11 (Semplificazione e razionalizzazione del sistema di controllo della tracciabilita' dei rifiuti e in materia di energia) 1. I commi 1, 2 e 3 dell'art. 188-ter,
DettagliCircolare n Informativa All'U.O. Coordinamento Strategico LORO SEDI. Materia Oggetto
Polizia Municipale Palermo U.O. Studi e Fondi extracomunali 'REdgef' COMUNE Di PALERMO CORPO DI POLIZIA MUNICIPALE Servizio Staff del Comandante U.O. studi e fondi extracomunali Tel. 091 6954267 P.e.:
DettagliGESTIONE RIFIUTI DEPOSITO TEMPORANEO DOCUMENTAZIONE OBBLIGATORIA REGISTRO TRATTAMENTI IN AGRICOLTURA
GESTIONE RIFIUTI DEPOSITO TEMPORANEO DOCUMENTAZIONE OBBLIGATORIA REGISTRO TRATTAMENTI IN AGRICOLTURA INDICAZIONI SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI AGRICOLI. Dipartimento di Prevenzione Servizio Ambiente e Salute
Dettagli1.4 MODALITÀ E RECAPITI DELLA PERSONA DA CONTATTARE PER LE COMUNICAZIONI RELATIVE ALL ISCRIZIONE
MODULO D ISCRIZIONE AL SISTRI N 2 Il presente modulo deve essere compilato in stampatello in modo leggibile in ogni sua parte Questo modulo contiene Dichiarazioni Sostitutive rese ai sensi degli art. 46
DettagliCompilazione e contenuto
Compilazione e contenuto 1) I dati anagrafici relativi all azienda 2) la denominazione della coltura trattata, la relativa estensione e- spressa in ettari; 3) I trattamenti effettuati in azienda, in ordine
DettagliLunedì 07 Ottobre 2013 P. 43 foglio 1/1
Lunedì 07 Ottobre 2013 P. 43 foglio 1/1 1 Lunedì 07 Ottobre 2013 P. 1 foglio 1/1 2 Lunedì 07 Ottobre 2013 P. 15 foglio 1/1 3 Lunedì 07 Ottobre 2013 P. 42 foglio 1/1 4 Lunedì 07 Ottobre 2013 P. 41 foglio
DettagliDecreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio 2 maggio 2006
Decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio 2 maggio 2006 Approvazione dei modelli di registro di carico e scarico dei rifiuti, ai sensi dell'articolo 195, commi 2, lettera n), e
DettagliSISTRI: il quadro normativo. relatore: Avv. Salvo Renato Cerruto
SISTRI: il quadro normativo relatore: Avv. Salvo Renato Cerruto. 1 decreti attuativi e integrativi: DM 17 dicembre 2009 DM 15 febbraio 2010 DM 9 luglio 2010 DM 28 settembre 2010 SISTRI: a cosa serve? Per
DettagliMODULO D ISCRIZIONE AL SISTRI N 2 Il presente modulo deve essere compilato in stampatello in modo leggibile in ogni sua parte
MODULO D ISCRIZIONE AL SISTRI N 2 Il presente modulo deve essere compilato in stampatello in modo leggibile in ogni sua parte SEZIONE 1 - DATI GENERALI Questo modulo contiene Dichiarazioni Sostitutive
DettagliCircolare n. 11/17 del 16/02/ pagine 2 + 3
Circolare n. 11/17 del 16/02/2017 - pagine 2 + 3 TEMA INTERESSATI ambiente ditte obbligate a registrare i rifiuti nei registri di carico/scarico e tenute a utilizzare i formulari di trasporto OGGETTO:
DettagliDecreto Legislativo n. 4 del Novità nella gestione dei rifiuti speciali.
Decreto Legislativo n. 4 del 16.01.2008. Novità nella gestione dei rifiuti speciali. A partire dal 13 Febbraio 2008, con l entrata in vigore del Decreto Legislativo 4/08, cambiano alcune modalità di gestione
DettagliMANUALE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI DA PARTE DEL PRODUTTORE
MANUALE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI DA PARTE DEL PRODUTTORE Le linee guida di seguito proposte rappresentano un Vademecum per la gestione dei rifiuti speciali originatisi dall attività produttiva
DettagliDECRETI PRESIDENZIALI DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI
DECRETI PRESIDENZIALI DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 8 aprile 2014. Conferimento dell incarico per gli affari regionali e le autonomie al Ministro senza portafoglio Maria Carmela LAN-
DettagliModello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del D.Lgs 231/2001
Modello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del D.Lgs 231/2001 Parte Speciale Sezione Reati ambientali ELENCO DELLE REVISIONI REV. DATA NATURA DELLE MODIFICHE APPROVAZIONE 00 Adozione Consiglio
DettagliIL DIRIGENTE DETERMINAZIONE N.
CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI AREA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, URBANISTICA, SVILUPPO -VALORIZZAZIONE E TUTELA AMBIENTALE DIREZIONE AMBIENTE, SVILUPPO DEL TERRITORIO, SANZIONI CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI
DettagliIn relazione alla commissione dei reati previsti dal codice penale, si applicano all'ente le seguenti sanzioni pecuniarie:
ALLEGATO 6 REATI IN MATERIA AMBIENTALE REATI PREVISTI DAL CODICE PENALE Art. 25-undecies comma 1 In relazione alla commissione dei reati previsti dal codice penale, si applicano all'ente le seguenti sanzioni
DettagliBaveno martedì 29 ottobre 2013 dalle ore 9.30 alle 12.00
Corso di formazione SISTRI SIStema di controllo della Tracciabilità dei Rifiuti Procedure operative, nuovi adempimenti e apparato sanzionatorio Baveno martedì 29 ottobre 2013 dalle ore 9.30 alle 12.00
DettagliI c.d. «Ecoreati»e la responsabilità amministrativa
I c.d. «Ecoreati»e la responsabilità amministrativa I reati ambientali Art.187 (Divieto di miscelazione di rifiuti pericolosi) 1. È vietato miscelare categorie diverse di rifiuti pericolosi di cui all'allegato
DettagliSEZIONE VENTICINQUESIMA TEST DI VALUTAZIONE: EDILIZIA E AMBIENTE
SEZIONE VENTICINQUESIMA TEST DI VALUTAZIONE: EDILIZIA E AMBIENTE 25 25 TEST DI VALUTAZIONE EDILIZIA E AMBIENTE 1) Tra i soggetti responsabili delle violazioni edilizie vi sono: A) Il progettista; B) Il
DettagliSISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO Ambiente e Sicurezza. Gestione dei rifiuti INDICE
INDICE 1. DISTRIBUZIONE... 2 2. SCOPO... 2 3. APPLICABILITÀ... 2 4. RIFERIMENTI... 2 5. DEFINIZIONI... 2 6. RESPONSABILITÀ... 2 6.1 Rappresentante della Direzione... 2 6.2 Responsabile Gestione Rifiuti...
DettagliDocumento scaricato da
Decreto 2 maggio 2006 Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio. Approvazione dei modelli di registro di carico e scarico dei rifiuti, ai sensi dell'articolo 195, commi 2, lettera n), e 4,
DettagliGestione dei rifiuti da manutenzione antincendio: linee guida
Professione Manutentore Gestione dei rifiuti da manutenzione antincendio: linee guida Milano, 23 gennaio 2019 Federata Definizioni Articolo 183 del D.Lgs. n. 152/06 e smi rifiuto: qualsiasi sostanza od
DettagliProcedure amministrative per la gestione dei rifiuti
Corretta compilazione del Formulario IL FORMULARIO DEVE ESSERE COMPILATO IN TUTTE LE SUE PARTI. AL MOMENTO DEL RITIRO ACCERTARSI CHE SUL FORMULARIO CI SIANO: ANAGRAFICA PRODUTTORE, TRASPORTATORE, IMPIANTO
DettagliIl/La sottoscritto/a., nato/a prov. ( ) il / / e residente in prov. ( ) CAP via/piazza n., tel. fax ,
DICHIARAZIONE AI SENSI DECRETO DEL MINISTRO DELL'AMBIENTE 1 APRILE 1998, N. 145 E DEL D.LGS. 152/2006, COSI COME MODIFICATO DAL D.LGS. 4/2008 ART.193, COMMI 1, 2, 6 E 9 E ADEMPIMENTI AI SENSI DELLA L.
DettagliSICUROMAGNA S.R.L. Modello Unico di Dichiarazione annuale rifiuti da presentare entro il 30 aprile 2015 (MUD 2015)
SICUROMAGNA S.R.L. Via Montecatini, 213-47521 Cesena (FC) Tel. e Fax 0547 384296-0547 630467 email: info@sicurlink.it PEC: sicuromagna@pec.sicurlink.it n. 07/15 del 02/02/2015 - pagine 2 + 3 TEMA INTERESSATI
DettagliINDICE. Premessa... Parte Prima IL QUADRO GENERALE CAPITOLO 1 LE PREMESSE NORMATIVE
INDICE Premessa... pag. IX Parte Prima IL QUADRO GENERALE CAPITOLO 1 LE PREMESSE NORMATIVE 1. Rilevanza della normativa comunitaria nel diritto interno... 3 2. Le prime direttive sui rifiuti del 1975 e
DettagliOPERATIVITÀ E CASI PARTICOLARI
OPERATIVITÀ E CASI PARTICOLARI OBBLIGHI DI CONSERVAZIONE Gli utilizzatori di SISTRI devono conservare a disposizione delle autorità di controllo per almeno tre anni dalla data di registrazione o di movimentazione:
DettagliRegistro carico e scarico rifiuti
Registro carico e scarico rifiuti Si tratta di uno dei documenti principali per quanto riguarda la tematica dei rifiuti e contiene le informazioni sulle caratteristiche quali/quantitative dei rifiuti prodotti
DettagliD.L.vo 11 maggio 1999, n. 152
Normativa applicata nei controlli Nel corso dell attività: esplicata, il C.C.T.A. ha verificato l esistenza di violazioni alle norme di seguito elencate: a) D.L.vo 152/99 artt. 54, 59; b) D.L.vo 22/97
DettagliDisciplina dell illecito ambientale e profili operativi del sistema sanzionatorio (*)
Disciplina dell illecito ambientale e profili operativi del sistema sanzionatorio (*) - ATTIVITÀ DI POLIZIA AMMINISTRATIVA E GIUDIZIARIA - TUTELA DELL AMBIENTE ALLA LUCE DEL T.U. AMBIENTALE MODIFICATO
DettagliLe regole di compilazione del formulario e il caso della stampa in remoto del FIR per il trasportatore
Le regole di compilazione del formulario e il caso della stampa in remoto del FIR per il trasportatore di GIULIA URSINO Avvocato-Junior Associate Carissimi Avv. Daniele & Altri S.t.p. ABSTRACT Il presente
DettagliVISTA la Legge 27 Marzo 1992 numero 257 Norme relative alla cessazione dell impiego dell amianto
Delibera numero 158 del 9.2.2001 Piano Regionale di protezione dall amianto Procedure di conferimento dei rifiuti contenenti amianto in matrice compatta presso Centri di stoccaggio temporaneo La Giunta
DettagliCome ogni anno, la scadenza per la presentazione del MUD è il 30 aprile NOVITA DEL MUD 2013
CIRCOLARE N. 043 Bergamo, 11 febbraio 2013 ALLE IMPRESE ASSOCIATE LORO SEDI Oggetto: Modello Unico di Dichiarazione ambientale scadenza del 30 aprile 2013. Nuovo servizio di ANCE Bergamo per la compilazione
DettagliGiurisprudenza. Corte di Cassazione V Sezione Penale - n del 11 maggio 2016
Giurisprudenza Corte di Cassazione V Sezione Penale - n. 19527 del 11 maggio 2016 Patente a punti - falsa comunicazione dei dati del conducente - reato di falsa attestazione - art 495 cp - dichiarazione
DettagliSistema Ambiente s.r.l.
Sistema Ambiente s.r.l. insieme per la qualità dell ambiente. La gestione dei rifiuti in agricoltura 1 Gestione dei rifiuti in agricoltura Le normative in materia di rifiuti agricoli è in continua evoluzione.
DettagliGuida all applicazione del SISTRI
Marco Rizzuto Cecilia Sanna Guida all applicazione del SISTRI Adempimenti, procedure e sanzioni 1 INDICE GENERALE CAPITOLO 1 Il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti: SISTRI...11 1.1 Soggetti
DettagliModello MUD Approvata la nuova modulistica
Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 2 08.01.2015 Modello MUD 2015 Approvata la nuova modulistica Categoria: Contribuenti Sottocategoria: Varie Il D.P.C.M. 17 dicembre 2014 approva
DettagliCircolare N.105 del 11 Luglio SISTRI: il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti slitta al giugno 2013
Circolare N.105 del 11 Luglio 2012 SISTRI: il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti slitta al giugno 2013 SISTRI: il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti slitta a giugno 2013 Gentile cliente,
DettagliA.I.A. : art. 29 quattuordecies Dlgs. 152/2006. Novità sanzioni - schema. A cura di Cinzia Silvestri Studio Legale Ambiente
A.I.A. : art. 29 quattuordecies Dlgs. 152/2006 Novità sanzioni - schema A cura di Cinzia Silvestri Studio Legale Ambiente Il D. Lgs. 46/2014 modifica l impianto sanzionatorio previsto all articolo 29-quattuordecies
DettagliSISTEMA SISTRI L AVVIO. Nota di sintesi
SISTEMA SISTRI L AVVIO Nota di sintesi Nella presente nota viene riportata una sintesi delle regole stabilite per l avviamento del SISTRI, con semplici accenni alla successiva gestione, al fine di fornire
Dettagli25/11/2015 LE SANZIONI
LE SANZIONI 1 Art. 255 Abbandono dei rifiuti COMPORTAMENTO 1. Fatto salvo quanto disposto dall'articolo 256, comma 2, chiunque, in violazione delle disposizioni di cui agli articoli 192, commi 1 e 2 [DIVIETO
DettagliRECEPIMENTO DIRETTIVE «PACCHETTO RIFIUTI» TRACCIABILITA E SISTRI
Direzione generale per i rifiuti e l inquinamento RECEPIMENTO DIRETTIVE «PACCHETTO RIFIUTI» TRACCIABILITA E SISTRI COSA CHIEDE LA DIRETTIVA COMUNITARIA Articolo 17 CONTROLLO DEI RIFIUTI PERICOLOSI Gli
DettagliSISTRI: il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti slitta a giugno 2013
CIRCOLARE A.F. N. 105 del 11 Luglio 2012 Ai gentili clienti Loro sedi SISTRI: il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti slitta a giugno 2013 Premessa Il legislatore, con il DL n. 83/2012, ha previsto
DettagliE dunque si parte con il SISTRI Anzi no.
E dunque si parte con il SISTRI Anzi no. A cura della Dott.ssa Valentina Vattani Siamo giunti, dunque, al tanto agognato (e da molti temuto) 1 ottobre 2010, giorno di partenza dell operatività del SISTRI,
Dettagli