FIERE, FESTE E SAGRE PAESANE: ADEMPIMENTI NORMATIVI IN MATERIA DI SICUREZZA ALIMENTARE E DEI LUOGHI DI LAVORO
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1 DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA Direttore Dott. V. Parmeggiani FIERE, FESTE E SAGRE PAESANE: ADEMPIMENTI NORMATIVI IN MATERIA DI SICUREZZA ALIMENTARE E DEI LUOGHI DI LAVORO Ferrara 3 MARZO 2016 Dott.Loreano Veronesi
2 Lavoratori La figura del lavoratore è definita dall articolo 2, comma 1 lettera a) del DLgs 81/08 come la persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un'attività lavorativa nell'ambito dell'organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un'arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari. (Sono equiparati: il socio lavoratore di cooperativa o di società, anche di fatto,...)
3 I VOLONTARI: LE 2 TIPOLOGIE INDIVIDUATE D. LGS. 81/08 1) Volontari equiparati ai lavoratori (art. 3, c. 3-bis) Volontari della protezione civile Volontari della croce rossa Corpo Nazionale soccorso alpino e speleologico Volontari di cooperative sociali (legge 08/11/1991 n. 381) Si applicano tutte le disposizioni pertinenti del D. Lgs. 81/08
4 2) Volontari accomunati ai lavoratori autonomi (art. 3, c.12-bis)1/2 Volontari di cui alla legge 01/08/1991, n. 266 (legge quadro sul volontariato) Soggetti che prestano la propria attività, spontaneamente o a titolo gratuito o con mero rimborso di spese, in favore delle associazioni di promozione sociale (legge 07/12/2000, n. 383) (disciplina delle associazioni di promozione sociale) Volontari delle associazioni sportive dilettantistiche di cui legge 16/12/1991, n. 398 (disciplina le associazioni sportive dilettantistiche) Volontari di cui all'art. 90, legge 27/12/2002, n. 289 (Formazione del bilancio dello Stato - disposizione per l'attività sportiva dilettantistica) Volontari delle associazioni religiose Volontari accolti nell'ambito dei programmi internazionale di promozione sociale Soggetti di cui all'art. 67, c.1 lettera m), DPR 22/12/1986 n. 917 (Approvazione del testo unico delle imposte sui redditi: indennità bande musicali, cori, ecc.) Si applicano le disposizioni di cui all'art. 21, D. Lgs. 81/08
5 2) Volontari accomunati ai lavoratori autonomi (art. 3, c.12-bis)2/2 Le modalità di tutela di questi soggetti possono essere individuate con accordi tra i soggetti e le associazioni o gli enti di servizio civile Se la prestazione è svolta presso una organizzazione di un datore di lavoro, questi è tenuto a fornire al soggetto dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti di lavoro in cui deve operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione all'attività Il datore di lavoro è altresì tenuto ad adottare le misure utili a eliminare o, ove ciò non sia possibile, a ridurre al minimo i rischi da interferenze tra la prestazione del soggetto e altre attività che si svolgano nell'ambito della medesima organizzazione
6 Gli obblighi generali previsti dal D. Lgs. 81/08 possono essere così sintetizzati: Obbligo di dotarsi di un sistema di prevenzione aziendale (RSPP, Medico Competente, ecc..) Obbligo di valutazione dei rischi Obblighi legati ai dispositivi di protezione individuale (DPI) Obbligo di sorveglianza sanitaria Obbligo di gestione delle emergenze Obbligo di informazione e formazione dei lavoratori Obbligo della gestione della sicurezza negli appalti Obbligo di tutela nei confronti della popolazione e dell'ambiente
7 Datore di Lavoro (art. 2 c.1 lettera b) Il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo o l'assetto dell'organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell'organizzazione stessa o dell'unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionale e di spesa.
8 Art. 21 comma 1 - D. Lgs. 81/08 I componenti dell'impresa familiare di cui all'art. 230-bis del Codice civile, i lavoratori autonomi che compiono opere o servizi ai sensi dell'art del Codice civile, i coltivatori diretti del fondo, i soci delle società semplici operanti nel settore agricolo, gli artigiani e i piccoli commercianti devono: a) utilizzare attrezzature di lavoro in conformità alle disposizioni di cui al Titolo III; b) munirsi di Dispositivi di Protezione Individuale conformemente alle disposizioni di cui al Titolo III; c) munirsi di tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le proprie generalità, qualora effettuino la loro prestazione in un luogo di lavoro nel quale si svolgano attività in regime di appalto o subappalto
9 Art. 21 comma 2 - D. Lgs. 81/08 I soggetti di cui al comma 1, relativamente ai rischi propri delle attività svolte e con oneri a proprio carico hanno facoltà di: beneficiare della sorveglianza sanitaria secondo le previsioni di cui all'art.41, fermi restando gli obblighi previsti da norme speciali; partecipare a corsi di formazione specifici in materia di salute e sicurezza sul lavoro, incentrati sui rischi propri delle attività svolte, secondo le previsioni di cui all'art. 37, fermi restando gli obblighi previsti da norme speciali.
10 MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO DECRETO 22 gennaio 2008, n. 37 Regolamento concernente l attuazione dell articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all interno degli edifici. In vigore dal ; Sono abrogati il D.P.R. 447/91 e la Legge 46/90
11 MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO DECRETO 22 gennaio 2008, n. 37 Realizzazione ed installazione degli impianti (art. 6) Le imprese realizzano gli impianti secondo la regola dell'arte, in conformità alla normativa vigente e sono responsabili della corretta esecuzione degli stessi. Gli impianti realizzati in conformità alla vigente normativa e alle norme dell'uni, del CEI o di altri Enti di normalizzazione appartenenti agli Stati membri dell'unione Europea o che sono parti contraenti dell'accordo sullo spazio economico europeo, si considerano eseguiti secondo la regola dell'arte.
12 MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO DECRETO 22 gennaio 2008, n. 37 Definizioni relative agli impianti Si intende per: impianti di produzione, trasformazione, trasporto, distribuzione, utilizzazione dell'energia elettrica: i circuiti di alimentazione degli apparecchi utilizzatori e delle prese a spina con esclusione degli equipaggiamenti elettrici delle macchine, degli utensili, degli apparecchi elettrici in genere. Nell'ambito degli impianti elettrici rientrano anche quelli di autoproduzione di energia fino a 20 Kw nominale, gli impianti per l'automazione di porte, cancelli e barriere, nonché quelli posti all'esterno di edifici se gli stessi sono collegati, anche solo funzionalmente, agli edifici.
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16 Norme CEI 64-8/7 Fiere, Mostre e Stand La norma si applica agli impianti elettrici temporanei ai fini della protezione delle persone e non si applica agli impianti elettrici fissi dell'edificio, se esiste, in cui le fiere, mostre e stand sono posti. L'impianto elettrico temporaneo è l'impianto installato e smontato insieme con lo stand od espositore con cui è associato. Inizia dal punto dell'impianto elettrico fisso da cui preleva energia: ad esempio una presa per un piccolo stand, un quadro di distribuzione per un grande stand.
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18 (Esempio contatto con un conduttore, un morsetto, l attacco di un fusibile o di una lampada, che sono divenuti accessibili).
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21 Un apparecchio di CLASSE II è comunemente ritenuto più sicuro di un apparecchio di CLASSE I, non solo nei confronti dei contatti indiretti, ma anche per quanto riguarda i contatti diretti. Proprio per questo ad esempio tutti gli utensili elettrici portatili, sostenuti cioè durante l uso dall operatore, vengono costruiti in CLASSE II per il rischio elevato dovuto al fatto che : - l operatore è a continuo e stretto contatto con l apparecchio; - la resistenza del corpo umano è ridotta perché la pressione di contatto è elevata e il contatto avviene tra entrambe le mani e un altra parte del corpo; - le mani contratte nello sforzo di sostenere e guidare l apparecchio sono facile preda della tetanizzazione; - i guasti di isolamento sono più frequenti di un apparecchio fisso, a causa delle maggiori sollecitazioni.
22 Curva di sicurezza tensione-tempo in condizioni ambientali ordinarie e particolari.
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25 Definizione Ambienti M.A.R.C.I. Ambienti che presentano in caso d'incendio un rischio maggiore di quello che presentano gli ambienti ordinari Sono necessarie prescrizioni integrative di quelle contenute nel Capitolo 42 al fine di ridurre ulteriormente la probabilità che l'impianto elettrico sia causa d'innesco e/o propagazione di un incendio
26 CEI 64-8/7 - Classificazione Luoghi art Luoghi art (ex tipo A) Luoghi con elevata densità di affollamento o con elevato tempo di sfollamento in caso d'incendio o caratterizzati per l'elevato danno ad animali e cose. Luoghi art (ex tipo B) Luoghi con Ambienti a maggior rischio in caso d'incendio in quanto aventi strutture portanti combustibili. Luoghi art (ex tipo C) Ambienti a maggior rischio in caso d'incendio per la presenza di materiali infiammabile o combustibile in lavorazione, convogliamento, manipolazione o deposito.
27 Art Luoghi di pubblico spettacolo e di intrattenimento Si intendono i locali e gli ambienti, al chiuso o all'aperto, compresi quelli di servizio, costituenti per es. un teatro, un cinematografo, una sala per concerti, per balli, per conferenze, per esposizioni o per riunioni di pubblico spettacolo in genere
28 Norme CEI 64-8/7 Fiere, Mostre e Stand La norma si applica agli impianti elettrici temporanei ai fini della protezione delle persone e non si applica agli impianti elettrici fissi dell'edificio, se esiste, in cui le fiere, mostre e stand sono posti. L'impianto elettrico temporaneo è l'impianto installato e smontato insieme con lo stand od espositore con cui è associato. Inizia dal punto dell'impianto elettrico fisso da cui preleva energia: ad esempio una presa per un piccolo stand, un quadro di distribuzione per un grande stand.
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