STOCCARE IN ALTO, SENZA RISCHI.

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1 STOCCARE IN ALTO, SENZA RISCHI.

2 SICUREZZA E PROGETTAZIONE ANTISISMICA DEI MAGAZZINI AUTOMATICI VERTICALI SILO Tanti validi motivi per cui la progettazione e la verifica antisismica dei magazzini automatici verticali rappresenta un ottimo investimento per il tuo business.

3 .INDICE PREMESSA pag. 4 LA DINAMICA DEI TERREMOTI IN ITALIA pag. 5 LA CLASSIFICAZIONE SISMICA pag. 7 DEL TERRITORIO NAZIONALE GLI EVENTI SISMICI DEL 2012 pag. 11 IL QUADRO NORMATIVO IN ITALIA pag. 13 MENO RISCHI SE C É PREVENZIONE pag. 15 SICUREZZA DEI LUOGHI DI LAVORO E pag. 16 PROGETTAZIONE ANTISISMICA: L APPROCCIO TOTAL SAFETY DI ICAM PROGETTARE I MAGAZZINI VERTICALI pag. 19 IN TUTTA SICUREZZA RIEPILOGO DATI NECESSARI PER pag. 22 EFFETTUARE LA VERIFICA STRUTTURALE APPENDICE 1 - RIFERIMENTI NORMATIVI pag. 23 APPENDICE 2 - LINK UTILI pag. 24 3

4 .PREMESSA Gli eventi sismici del maggio 2012 che hanno colpito gran parte dell edilizia produttiva dell Emilia Romagna, hanno evidenziato la vulnerabilità e l inadeguatezza strutturale dei sistemi adibiti allo stoccaggio delle merci ai carichi dinamici, portando alla luce non solo le problematiche relative agli aspetti economici e di sicurezza correlati ad un loro eventuale cedimento parziale o totale (danneggiamento del personale, delle merci, alle strutture principali, etc....), ma anche una certa confusione normativa riguardo alla necessità o meno di una adeguata progettazione antisismica, demandata alla sensibilità dei committenti e dei produttori. A latere degli obblighi normativi, questo Vademecum intende fornire a Imprenditori, Direttori delle Operations, Responsabili della Logistica e a tutti coloro che sono coinvolti nel processo di scelta, valutazione ed acquisto di un sistema di stoccaggio automatico verticale, uno strumento informativo volto a sensibilizzare sull importanza di dotarsi di una soluzione progettata e verificata sismicamente. Attraverso questo Vademecum, intendiamo sottolineare il nostro impegno, a sostenere e promuovere un approccio Total Safety che si concretizza nella progettazione antisismica dei nostri magazzini verticali. Riconosciamo il valore aggiunto in termini di sicurezza, salvaguardia delle persone e delle merci immagazzinate ed è per questo che utilizziamo opportune modalità e strumenti di progettazione e verifica. Buona lettura e buon lavoro. ICAM, INTELLIGENT SPACE SOLUTIONS Documento redatto a Luglio

5 .LA DINAMICA DEI TERREMOTI IN ITALIA L Italia è territorio altamente sismico. Ogni anno, in media, la terra vibra per più di diecimila volte. Nella stragrande maggioranza dei casi però nessuno se ne accorge, solo i sismometri. Negli ultimi 30 anni la Rete Sismica Nazionale ha registrato più di eventi sismici in Italia e nei Paesi confinanti, e sono solo 45 i terremoti che hanno avuto una magnitudo Richter ML pari o superiore a 5.0. I più forti di questo periodo sono avvenuti in Abruzzo il 6 aprile 2009, Mw =6.1, e in Emilia Romagna il 20 maggio 2012, Mw = Fonte: Italian Seismic Instrumental and parametric Data-basE 5

6 La sismicità dal 1985 al Sono mostrati i terremoti di magnitudo ML 2.0 registrati dalla Rete Sismica Nazionale (Dati: Iside, Guardando la mappa di sismicità, si nota che i terremoti recenti sono localizzati in aree distribuite principalmente lungo la fascia al di sotto degli Appennini, dell arco Calabro e delle Alpi. Questo fa intuire che, ancora oggi, è presente uno scontro tra la zolla Africana (di cui l Italia ne fa parte) e la zolla Europea. Tali macro-spostamenti, creano instabilità nelle aree della nostra penisola. A differenza della zona della Calabria, laddove le zolle tendono ad avere l una la prevalenza sull altra (terremoti potenzialmente più rari ma più forti), il Centro Nord Italia è caratterizzato da terremoti frequenti ma di media o medio/alta intensità. 6

7 .LA CLASSIFICAZIONE SISMICA DEL TERRITORIO NAZIONALE Sino al 2003, il territorio nazionale era classificato in tre categorie sismiche a diversa severità. I Decreti Ministeriali emanati dal Ministero dei Lavori Pubblici tra il 1981 ed il 1984 avevano classificato complessivamente comuni italiani su di un totale di 8.102, che corrispondono al 45% della superficie del territorio nazionale, nel quale risiede il 40% della popolazione. A seguito del terremoto del 2002 in Puglia e Molise è stata emanata l Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n.3274 del 2003, che riclassifica l intero territorio nazionale in quattro zone a diversa pericolosità, in base al loro rischio sismico, calcolato in base al PGA (Peak Ground Acceleration, ovvero picco di accelerazione al suolo) e per frequenza ed intensità degli eventi, eliminando di fatto le zone non classificate. 7

8 Classificazione sismica al 2015, Dipartimento della Protezione Civile Zona 1: sismicità alta, PGA oltre 0,25 g. Comprende 708 comuni. Zona 2: sismicità media, PGA fra 0,15 e 0,25 g. Comprende comuni (in Toscana alcuni comuni ricadono nella zona 3S che ha lo stesso obbligo di azione sismica della zona 2). Zona 3: sismicità bassa, PGA fra 0,05 e 0,15 g. Comprende comuni. Zona 4: sismicità molto bassa, PGA inferiore a 0,05 g. Comprende comuni. La zona 1 è quella di pericolosità più elevata, potendosi verificare eventi molto forti, anche di tipo catastrofico. A rischio risulta anche la zona 2 (e zona 3S della Toscana), dove gli eventi sismici, seppur di intensità minore, possono creare gravissimi danni. La zona 3 è caratterizzata da una bassa sismicità, tuttavia può, in particolari contesti geologici, vedere amplificati i propri effetti, come nel caso del terremoto di Tuscania del 1971 (il comune è classificato in tale zona). La zona 4, infine, è quella che nell intero territorio nazionale presenta il minor rischio sismico, essendo possibili sporadiche scosse che possono creare danni con bassissima probabilità. 8

9 La nuova classificazione segna un punto di svolta importante: nessuna area del nostro Paese può ritenersi non interessata al problema sismico. IL RISCHIO ZERO NON ESISTE. La classificazione dei comuni è in continuo aggiornamento man mano che vengono effettuati nuovi studi o che purtroppo si verificano nuovi eventi sismici. 9

10 Mappa di classificazione sismica dei comuni lombardi Regione Lombardia Zone di classificazione sismica dei comuni ai sensi dell Ord. PCM 3274 del 20 marzo zona 4 zona 3 zona 2 n comuni U.O. Sistema Integrato di Prevenzione Struttura Prevenzione Rischi Naturali luglio 2014 La Regione Lombardia ad esempio, a seguito del terremoto verificatosi il 20 maggio 2012 di magnitudo 5.9 con epicentro localizzato tra Finale Emilia e San Felice sul Panaro (MO) e Sermide (MN), ha riclassificato le zone sismiche dei comuni di sua competenza. Nella nuova cartografia scompaiono per il Mantovano 21 aree a bassissima sismicità mentre 5 territori dell Alto Mantovano rientrano per la prima volta in quelli a media pericolosità (classe 2). Per 53 Comuni su 69 la classificazione si è alzata comportando nuovi obblighi per i cittadini, le imprese e le pubbliche amministrazioni. 10

11 .GLI EVENTI SISMICI DEL 2012 Gli eventi sismici del 2012 che hanno colpito l Emilia Romagna, una delle aree produttive più importanti del paese, hanno provocato uno shock al sistema economico e produttivo della regione, già gravemente messo alla prova dalla crisi economica che ha attanagliato l intera economia nazionale negli ultimi anni. Nell area del cratere, erano localizzati circa 11mila capannoni industriali ma i danni, purtroppo, sono stati molto più diffusi. Oltre alla perdita di vite umane e di patrimonio culturale, il sisma ha portato anche il blocco delle attività produttive e la perdita di prodotti, con un impatto economico ingente per le aziende coinvolte. 11

12 Danni diretti e costi dell'emergenza in Emilia Romagna Costi dell'emergenza ,22 Il terremoto ha messo a nudo le debolezze tecnologiche di una serie di opere di ingegneria, tra le quali i sistemi di stoccaggio industriali. In linea di massima, infatti, i danneggiamenti hanno riguardato scaffalature di media dimensione che hanno subito collassi parziali e/o globali per fenomeni di ribaltamento alla base e/o di instabilità globale, perché progettati esclusivamente per azioni verticali, con scarsa o nulla attenzione alle azioni orizzontali (non previste specie nei casi di installazione all interno di edifici). Gli eventi sismici del 2012 hanno, inoltre, messo in luce una certa confusione normativa riguardo alla necessità o meno della progettazione antisismica delle scaffalature industriali. Tale confusione normativa, è ancora maggiore nel caso dei magazzini verticali automatici. 9,00% 8,00% 7,00% 6,00% 5,00% 4,00% 3,00% 2,00% 1,00% 0,00% Danni diretti ,93 8,30% % del PIL 0,50% 2,20% Danni diretti Costi dell'emergenza Perdita valore aggiunto Dipartimento Nazionale di Protezione Civile Presidenza del Consiglio dei Ministri 12

13 .IL QUADRO NORMATIVO IN ITALIA In Italia, sebbene dal 2008 vige l obbligo di considerare sempre il rischio sismico nella progettazione degli edifici e delle opere strutturali in generale (D. Min. Infrastrutture del 14 Gennaio 2008), nel 2012, la situazione normativa relativa le scaffalature industriali, presentava alcune particolarità dovute ai criteri di inquadramento delle stesse, che si traducono nei seguenti due casi: 2 1. MAGAZZINI NON-AUTOPORTANTI 2. MAGAZZINI AUTOPORTANTI 2 Progettazione e realizzazione di magazzini autoportanti verticali in zona sismica secondo le NTC08. Autori: Prof. Ing. Walter Salvatore, Dott. Ing. Francesco Lippi, Dott. Ing. Francesco Morelli 13

14 1. MAGAZZINI NON-AUTOPORTANTI: in questo caso le scaffalature metalliche, contenute all interno di opere ordinarie di ingegneria civile, sono generalmente considerate come attrezzature da magazzino non soggette ai requisiti delle NTC08. 3 Eventuali certificazioni antisismiche sono redatte con riferimento alla norma Italiana UNI/TS e/o alla FEM MAGAZZINI AUTOPORTANTI: in questo caso la scaffalatura funge anche da struttura portante primaria dell involucro edilizio che la contiene ed è per questo soggetta alle prescrizioni normative dell edilizia civile, in particolare alla NTC08 e alla Legge n del 1971, ovvero al deposito del progetto strutturale presso il Genio Civile ed al collaudo. Dopo i disastrosi eventi sismici in Emilia Romagna, anche le scaffalature industriali - fino a quel momento considerate generiche attrezzature da magazzino - sono state sottoposte agli obblighi progettuali delle strutture civili. La progettazione antisismica delle scaffalature industriali per magazzini, quindi, è diventata requisito indispensabile nei comuni terremotati. La suddetta classificazione funzionale delle scaffalature non è tuttavia univoca in quanto si possono frequentemente riscontrare situazioni di dubbia interpretazione, come nel caso dei magazzini verticali automatici, per i quali a tutt oggi non esiste alcun obbligo normativo di adeguamento sismico, se utilizzati all interno di edifici, nonostante siano comunque strutture di rilevante impegno statico e utilizzate in ambienti di lavoro. 6 3 Le Norme tecniche per le Costruzioni D.M definiscono le regole da seguire per la progettazione, esecuzione, collaudo e manutenzione delle costruzioni, sia in zona sismica che in zona non sismica; definiscono i principi per il progetto, l esecuzione e il collaudo delle costruzioni e le prestazioni richieste in termini di resistenza meccanica e stabilità, anche in caso di incendio, e di durabilità; forniscono i criteri generali di sicurezza; precisano le azioni che devono essere utilizzate nel progetto, cioè i carichi sulle costruzioni; definiscono le caratteristiche dei materiali e dei prodotti e, più in generale, trattano gli aspetti attinenti alla sicurezza strutturale delle opere. 4 UNI/TS 11379: Progettazione sotto carichi sismici delle scaffalature per lo stoccaggio statico di pallet 5 FEM Recommendations for the design of static steel pallet racks in seismic conditions 6 La verifica sismica è sempre obbligatoria invece per i magazzini verticali automatici installati all esterno di edifici in quanto assimilabili a magazzini autoportanti rientranti nel campo di applicazione delle legge n. 1086/1971. In tal caso deve essere redatto un progetto strutturale in conformità alle Norme Tecniche per le Costruzioni approvate con Decreto Ministeriale del 14/1/2008, integrate, per la parte sismica, dalle Ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri n 3274 del 20/3/2003, n 3379 del 5/11/2004, n 3431 del 3/5/2005 e n 3519 del 28/4/2006. Il progetto deve essere depositato al genio civile. 14

15 .MENO RISCHI SE C É PREVENZIONE Sebbene l intero territorio italiano sia fortemente esposto al rischio sismico, la sensibilità e la consapevolezza di questo fenomeno risultano ancora molto marginali. Ci sono ancora troppi comuni che non hanno piani adeguati e troppi imprenditori che non hanno l esatta percezione del rischio sismico. La società infatti, tende a percepire la pericolosità, intesa come importanza di un evento, solo se questa si manifesta in maniera inequivocabile. Solo allora si diventa favorevoli ad un investimento che ha lo scopo di riduzione dei rischi. Una efficace prassi di riduzione del rischio sismico deve necessariamente passare attraverso un adeguato percorso di formazione alla prevenzione. É un processo di crescita culturale della società che deve prendere piena consapevolezza del significato di pericolosità, farlo proprio e optare per soluzioni urbanistiche e strutturali compatibili con la pericolosità sismica locale ed esigere, a tutti i livelli, l applicazione di norme tecniche costruttive adeguate. 15

16 .SICUREZZA DEI LUOGHI DI LAVORO E PROGETTAZIONE ANTISISMICA: L APPROCCIO TOTAL SAFETY DI ICAM Il Testo Unico in materia di Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro (D.lgs. 81/2008) sancisce l obbligo a carico del datore di lavoro, nonché dei suoi dirigenti e preposti, di adottare adempimenti e misure di prevenzione e protezione per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e di effettuare una corretta e completa analisi dei rischi relativamente alle attività svolte nel proprio ambiente di lavoro e alle attrezzature utilizzate. L art. 18 del D.lgs. 81/2008 obbliga il datore di lavoro ad aggiornare le misure di prevenzione in relazione ai mutamenti organizzativi e produttivi che hanno rilevanza ai fini della salute e sicurezza del lavoro, o in relazione al grado di evoluzione della tecnica della prevenzione e della protezione. 16

17 Sulla base di questo principio, tutte le attrezzature da lavoro e i macchinari utilizzati al suo interno devono essere in sicurezza, inclusi i sistemi automatici di stoccaggio. L adozione di attrezzature non progettate e verificate sismicamente comporta necessariamente la violazione degli obblighi di prevenzione contenuti nel D.lgs. n. 81/2008 ed espone il datore di lavoro a sanzioni sia di carattere penale che di tipo amministrativo. Per quanto la responsabilità del datore di lavoro possa essere ritenuta prevalente, tuttavia, anche i produttori di sistemi di stoccaggio, statici o automatici, non possono esimersi dal considerare il rischio sismico, perché hanno l obbligo di commercializzare prodotti sicuri da ogni punto di vista. In questa ottica, si inserisce il nostro approccio ad una progettazione Total Safety, da sempre uno dei pilastri fondamentali della nostra filosofia e cultura aziendale. 17

18 Il corretto dimensionamento e la verifica strutturale sono parte integrante del nostro processo di progettazione e realizzazione di sistemi automatici verticali antisismici, sia nel caso di installazioni all esterno che all interno di edifici. Con l approccio Total Safety non intendiamo semplicemente mettere in pratica quanto previsto dalle attuali norme in vigore, bensì anticipare ciò che sicuramente diventerà futura pratica progettuale, con particolare riguardo alla sicurezza sismica. Questo è un argomento attorno al quale vi è oggi un ampia discussione ma, al di là di qualsiasi normativa di settore, riteniamo che l intento del Testo Unico sia chiaro e debba essere garantito a prescindere. I magazzini automatici verticali rappresentano una componente fondamentale all interno dei processi logistici di tantissime aziende e il loro cedimento durante un terremoto può costituire una grave minaccia per l incolumità delle persone, oltre a determinare l ostruzione delle vie di fuga e il danneggiamento della merce stoccata. 18

19 .PROGETTARE I MAGAZZINI VERTICALI IN TUTTA SICUREZZA I magazzini automatici verticali risultano particolarmente sensibili agli eventi sismici in quanto presentano una elevata quantità di masse sismiche. Una adeguata progettazione antisismica non può prescindere da una corretta valutazione della pericolosità sismica del sito di installazione e dal puntuale rilevamento dei carichi di progetto. 19

20 I criteri di progettazione antisismica vanno a sommarsi a tutti gli altri fattori che impattano sulla configurazione della soluzione come, ad esempio, le caratteristiche del sito di installazione, la configurazione della macchina, la tipologia di merce da stoccare, le prestazioni attese, tra loro interdipendenti. Il prezzo finito della soluzione scaturisce da una combinazione di diverse voci di costo, strettamente dipendenti dai criteri di progettazione e configurazione, inclusi quelli di progettazione antisismica. È evidente che il maggiore onere finanziario derivante dal dimensionamento anti-sismico del magazzino può non incontrare il favore dell imprenditore. D altra parte, l incidenza della verifica sismica sul prezzo di vendita finale dei magazzini verticali ICAM non supera mai il 5%, importo irrisorio se confrontato ai milioni di euro di danni che le imprese potrebbero subire in caso di terremoto. 20

21 Se l efficienza e la produttività sono i principali driver di scelta delle soluzioni di stoccaggio automatiche verticali, i fattori legati alla sicurezza non devono assolutamente essere sottovalutati. Il problema è dunque concettualmente abbastanza delicato e va affrontato in un ottica di ragionevolezza e di approccio propositivo da parte del datore di lavoro e dei vari fornitori che devono farsi artefici di azioni di comunicazione adeguate, consapevoli della propria corresponsabilità in caso di eventi negativi. Siamo sicuri che investimenti culturali e strutturali volti alla consapevolezza e riduzione del rischio sismico, rappresentino un grande passo in avanti verso la creazione di luoghi di lavoro più sicuri ed efficienti. 21

22 .RIEPILOGO DATI NECESSARI PER EFFETTUARE LA VERIFICA STRUTTURALE INSTALLAZIONE INDOOR INSTALLAZIONE OUTDOOR INDIRIZZO O COORDINATE GEOGRAFICHE Informazione sempre obbligatoria Informazione sempre obbligatoria TIPO DI SUOLO Informazione richiesta Se non fornita, sarà utilizzato un parametro indicato nell offerta commerciale Informazione sempre obbligatoria CATEGORIA TOPOGRAFICA Informazione richiesta Se non fornita, sarà utilizzato un parametro indicato nell offerta commerciale Informazione sempre obbligatoria GRADO DI COMPATTEZZA DELLE MERCI GRADO DI RIEMPIMENTO DEL MAGAZZINO Informazione richiesta Se non fornita, sarà utilizzato un parametro indicato nell offerta commerciale Informazione richiesta Se non fornita, sarà utilizzato un parametro indicato nell offerta commerciale Informazione richiesta Se non fornita, sarà utilizzato un parametro indicato nell offerta commerciale Informazione richiesta Se non fornita, sarà utilizzato un parametro indicato nell offerta commerciale INDICAZIONE DI AREE DI PUBBLICO ACCESSO Informazione sempre obbligatoria Informazione sempre obbligatoria STOCCAGGIO MERCE PERICOLOSA Informazione sempre obbligatoria Informazione sempre obbligatoria 22

23 .APPENDICE 1 RIFERIMENTI NORMATIVI RIFERIMENTI NORMATIVI GENERALI DECRETO LEGISLATIVO N. 81 DEL 9 APRILE TESTO UNICO SULLA SICUREZZA NTC NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 GENNAIO 2008 RIFERIMENTI NORMATIVI SPECIALISTICI LINEE GUIDA FEM (EUROPEAN FEDERATION OF MATERIALS HANDLING - Pur essendo sviluppate secondo i principi degli Eurocodici non hanno valore legale ai sensi di Legge 1086/71 FEM THE DESIGN OF HAND LOADED STATIC STEEL SHELVING SYSTEMS FEM THE DESIGN OF DRIVE-IN AND DRIVE-THROUGHT RACKING FEM RECOMMENDATIONS FOR THE DESIGN OF STATIC STEEL PALLETS RACKS UNDER SEISMIC CONDITIONS FEM THE DESIGN OF CANTILEVER RACKING FEM 9,831 BASIC OF CALCULATION FOR STORAGE AND RETRIEVAL MACHINES. TOLERANCE, DEFORMATIONS AND CLEARANCES IN THE STORAGE SYSTEM NORMATIVA EUROPEA UNI EN 15512:2009 SISTEMI DI STOCCAGGIO STATICI DI ACCIAIO - SCAFFALATURE PORTA-PALLET - PRINCIPI PER LA PROGETTAZIONE STRUTTURALE UNI EN 15629:2009 SISTEMI DI STOCCAGGIO STATICI DI ACCIAIO - SPECIFICHE DELL ATTREZZATURA DI IMMAGAZZINAMENTO UNI EN 15635:2009 SISTEMI DI STOCCAGGIO STATICI DI ACCIAIO - UTILIZZO E MANUTENZIONE DELL ATTREZZATURA DI IMMAGAZZINAGGIO UNI EN 15620:2009 SISTEMI DI STOCCAGGIO STATICI DI ACCIAIO - SCAFFALATURE PORTAPALLET - TOLLERANZE, DEFORMAZIONI E INTERSPAZI UNI EN 15095:2009 SCAFFALATURE E RIPIANI MOBILI AUTOMATICI, MAGAZZINI AUTOMATICI A PIANI ROTANTI, MAGAZZINI AUTOMATICI VERTICALI - REQUISITI DI SICUREZZA EN STEEL STATIC STORAGE SYSTEMS - ADJUSTABLE PALLET RACKING SYSTEMS - PRINCIPLES FOR SEISMIC DESIGN 23

24 .APPENDICE 2 LINK UTILI CLASSIFICAZIONE SISMICA DIPARTIMENTO PROTEZIONE CIVILE FEM FEDERAZIONE EUROPEA COSTRUTTORI DI MACCHINE E ATTREZZATURE PER IL SOLLEVAMENTO E LA MOVIMENTAZIONE 24

25 Copyright 2016 ICAM Srl. Tutti i diritti riservati. ICAM srl S.P. 237 delle Grotte Putignano (BA) ITALY - P.O. BOX 129 Tel. : Fax : info@icamonline.eu -

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