Il mandato dell UNHCR nel contesto delle procedure per il riconoscimento della protezione internazionale

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1 Il mandato dell UNHCR nel contesto delle procedure per il riconoscimento della protezione internazionale Corso Multidisciplinare di Formazione su rifugiati e migranti - ed Roma, 22 gennaio 2013 Andrea Pecoraro - UNHCR

2 Il mandato originario dell UNHCR fornire protezione internazionale ai rifugiati (come definiti dallo Statuto e dalla Convenzione di Ginevra 1951). cercare soluzioni permanenti al problema dei rifugiati, assistendo i Governi e, con la loro approvazione, le organizzazioni private a facilitare il loro rimpatrio volontario, o la loro integrazione nelle loro nuove comunità nazionali o favorire il loro reinsediamento.

3 Il mandato UNHCR nella procedura RSD La determinazione dello Status di Rifugiato secondo il mandato dell UNHCR è il nucleo centrale delle funzioni di protezione dell UNHCR. Lo scopo del mandato di RSD è permettere all UNHCR di determinare se un richiedente asilo rientri nei criteri per la protezione internazionale dei rifugiati. La determinazione dello Status di Rifugiato ha potenzialmente profonde implicazioni per la vita e la sicurezza degli individui in questione. Introduction, Procedural Standards for Refugee Status Determination Under UNHCR's Mandate, 20 November 2003

4 RSD come responsabilità degli Stati UNHCR, Note sulla determinazione dello Status di rifugiato secondo gli strumenti internazionali, (24 agosto 1977) per gli Stati parti della Convenzione di Ginevra, l accertamento dello Status di Rifugiato è prioritariamente una responsabilità statale( ) Manuale UNHCR 1979 iii (premessa) la determinazione dello Status di rifugiato spetta allo Stato contraente nel cui territorio si trova la persona interessata nel momento in cui chiede il riconoscimento di tale stato. 189, ( ) è quindi compito di ogni Stato contraente stabilire la procedura ritenuta più opportuna, tenuto conto della sua particolare struttura costituzionale ed amministrativa.

5 Rapporto tra UNHCR e Stati Convenzione di Ginevra 1951, art. 35 (Protocollo relativo allo Status di rifugiato, New York 1967, art. II) Cooperazione delle autorità nazionali con le Nazioni Unite 1. Gli Stati Contraenti s impegnano a cooperare con l Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati ( ) e a facilitare in particolare il suo compito di sorveglianza sull applicazione delle disposizioni della presente Convenzione. 2. Allo scopo di permettere all Alto Commissariato di presentare rapporti agli organi competenti delle Nazioni Unite, gli Stati Contraenti s impegnano a fornire loro, nella forma appropriata, le informazioni e le indicazioni statistiche richieste circa: a) lo statuto dei rifugiati; b) l esecuzione della presente Convenzione, e c) le leggi, le ordinanze e i decreti che sono o entreranno in vigore per quanto concerne i rifugiati. L UNHCR ha una diretta responsabilità di vigilanza sulla corretta applicazione della CG, responsabilità direttamente attribuitale dalla Convenzione stessa.

6 UNHCR e Stati modelli di cooperazione nella RSD Manuale UNHCR 1979 iii (premessa) tale cooperazione si estende anche alla determinazione dello Status di rifugiato, secondo le disposizioni adottate dai diversi Stati contraenti. esempi 1) Accertamento dello Status di rifugiato eseguito da UNHCR in via diretta ed esclusiva (c.d. accertamento sotto mandato ) Si attua negli Stati che, pur cooperando con UNHCR, non hanno proprie procedure di accertamento dello Status, o non possono applicarle ad alcune categorie di rifugiati (es. riserva geografica). 2) Coinvolgimento dell UNHCR, secondo modalità variabili, in procedure di accertamento dello Status di carattere eminentemente nazionale. Esempi: presenza come osservatori; intervento in seconda istanza; pareri consultivi; interventi in fase processuale; partecipazione al voto di organi collegiali; decisioni congiunte.

7 Il ruolo dell UNHCR nella procedura RSD in Italia, D. Lgs. 25/08 Art. 4, componente nelle CTRPI con diritto di voto Art. 5, componente nella CNDA senza diritto di voto Art. 8, fornisce alla Commissione Nazionale i dati per elaborare informazioni precise e aggiornate sulla situazione generale dei Paesi di origine dei richiedenti asilo Art. 10, in ogni fase della procedura il richiedente può contattare l UNHCR Art. 20, i rappresentati UNHCR possono accedere ai centri di cui all art. 20 (CARA, Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo) Art. 24, svolge attività di consulenza e di supporto a favore del DLCI, delle CCTTs, e della CNDA.

8 Esigenze minime Conclusioni n. 8 (XXVIII) del 1977 adottate dall EXCOM (Comito esecutivo dell UNHCR) sull accertamento dello Status di Rifugiato e Manuale UNHCR 1979, 192 e ss. Premessa La Convenzione di Ginevra non indica il tipo di procedura da seguire per determinare lo Status di Rifugiato ( ) chi chiede lo status di rifugiato si trova di solito in un ambiente straniero ( ) e può incontrare serie difficoltà sia sul piano pratico che su quello psicologico nel sottoporre il proprio caso alle autorità di un Paese straniero, spesso in una lingua non sua ( ) La sua domanda deve essere esaminata da personale qualificato che abbia le conoscenze e l esperienza necessarie nonchè la capacità di comprendere le difficoltà ed i bisogni particolari del richiedente.

9 Esigenze minime i) il funzionario competente al quale il richiedente asilo si rivolge alla frontiera o nel territorio dello Stato dovrebbe avere chiare istruzioni su come trattare i casi che potrebbero rientrare nei rilevanti strumenti internazionali. Dovrebbe essere tenuto al rispetto del principio di nonrefoulement ed a riferire il caso ad una autorità superiore; ii) il richiedente dovrebbe ricevere le indicazioni necessarie sulla procedura da seguire; iii) un servizio ben identificato dovrebbe essere appositamente incaricato di esaminare le richieste di riconoscimento dello status di rifugiato e di prendere una decisione di prima istanza; iv) il richiedente dovrebbe godere delle necessarie facilitazioni, compreso l ausilio di un valido interprete, per presentare il proprio caso alle autorità interessate. Dovrebbe anche avere la possibilità, della quale dovrebbe essere debitamente informato, di mettersi in contatto con un rappresentante dell UNHCR.

10 Esigenze minime v) se il richiedente è riconosciuto rifugiato, dovrebbe esserne informato e munito di un documento che certifica il suo Status; vi) se la domanda è respinta, il richiedente dovrebbe godere di un ragionevole lasso di tempo per chiedere il riesame della decisione alla medesima autorità o ad un altra amministrativa o giudiziaria, a seconda del sistema in vigore; vii) il richiedente dovrebbe essere autorizzato a restare nel Paese fino a quando l autorità competente non abbia preso una decisione sulla richiesta iniziale, a meno che questa non sia considerata manifestamente abusiva da detta autorità. Dovrebbe ugualmente essere autorizzato a restare nel paese finché un istanza amministrativa superiore o l autorità giudiziaria non abbiano deciso il suo caso in seguito a ricorso.

11 Standard minimi UNHCR UNHCR, Procedural Standards for RSD under UNHCR s Mandate, Unit 1,, 2003 i richiedenti asilo devono avere accesso adeguato alla procedura, e ricevere informazioni e sostegno appropriati al fine di presentare la loro richiesta d asilo; la procedura deve poter identificare e assistere i richiedenti asilo vulnerabili ; la procedura deve essere trasparente, equa e non discriminatoria; la domanda d asilo dovrebbe essere esaminata in modo tempestivo ed efficiente; i funzionari responsabili della procedura di accertamento devono avere preparazione appropriata, ricevere un addestramento idoneo e essere sottoposti a supervisione adeguata allo svolgimento del loro compito;

12 Standard minimi UNHCR UNHCR, Procedural Standards for RSD under UNHCR s Mandate, Unit 1,, 2003 i richiedenti debbono beneficiare di una intervista individuale davanti ad un funzionario qualificato; se denegati, debbono avere accesso ad una procedura di seconda istanza, davanti ad un diverso funzionario; deve essere prevista una coerenza nelle procedure, circa i diritti procedurali rilevanti dei richiedenti asilo, incluse le procedure inerenti la presentazione e la ricezione delle domande, le interviste individuali e la notifica delle decisione; tutti gli aspetti delle procedure debbono rispettare le policy UNHCR sulla confidenzialità, il trattamento dei richiedenti asilo vulnerabili, i profili di genere e di età.

13 Standard minimi UNHCR nella RSD in Italia Accesso alla procedura d asilo art. 6, 19 Diritto alla riservatezza artt. 13 (c. 1), 14, 25, 37 Diritto alla competenza artt. 4, 5, 8 (c. 3) Diritto ad una procedura trasparente ed equa artt. 8 (c. 2), 9, 18, 27 Diritto ad essere informato e a prestare consenso art. 10 Diritto a potersi esprimere nella propria lingua art. 10 (c. 4) Diritto all assistenza legale art. 13 (c. 4), 16 e 17 Categorie vulnerabili artt. 12 (c. 3), 13 (c. 2), 19, 26, 28 Diritto ad un audizione individuale artt. 12,13 Diritto alla documentazione artt. 9 e 14 Diritto a presentare ricorso art. 9, 35

14 Garanzie minime per le categorie vulnerabili Definizione (non vincolante) ( ) persone vulnerabili quali minori, disabili, anziani, donne in stato di gravidanza, genitori singoli con figli minori, persone per le quali e' stato accertato che hanno subito torture, stupri o altre forme gravi di violenza psicologica, fisica o sessuale (art. 8, D. Lgs. 140/05 Procedural standards UNHCR + richiedenti che necessitano di assistenza medica). Garanzie Esame prioritario (art. 28); Diritto alla assistenza di personale di sostegno in sede di audizione (art. 13, c. 2); Per i minori (artt. 6 ( c. 2 e 3), 19, 26 (c. 5), 13 ( c. 3).

15 Conclusioni Manuale 1979, 222 Le spiegazioni offerte mostrano che la determinazione dello status di rifugiato non è un procedimento automatico o di <<routine>>. Essa richiede al contrario conoscenze specifiche, preparazione ed esperienza e ciò che più conta comprensione della situazione particolare del richiedente e dei fattori umani in gioco.

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