Il mandato dell UNHCR nel contesto delle procedure per il riconoscimento della protezione internazionale
|
|
- Domenico Paolo Berardino
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Il mandato dell UNHCR nel contesto delle procedure per il riconoscimento della protezione internazionale Corso Multidisciplinare di Formazione su rifugiati e migranti - ed Roma, 22 gennaio 2013 Andrea Pecoraro - UNHCR
2 Il mandato originario dell UNHCR fornire protezione internazionale ai rifugiati (come definiti dallo Statuto e dalla Convenzione di Ginevra 1951). cercare soluzioni permanenti al problema dei rifugiati, assistendo i Governi e, con la loro approvazione, le organizzazioni private a facilitare il loro rimpatrio volontario, o la loro integrazione nelle loro nuove comunità nazionali o favorire il loro reinsediamento.
3 Il mandato UNHCR nella procedura RSD La determinazione dello Status di Rifugiato secondo il mandato dell UNHCR è il nucleo centrale delle funzioni di protezione dell UNHCR. Lo scopo del mandato di RSD è permettere all UNHCR di determinare se un richiedente asilo rientri nei criteri per la protezione internazionale dei rifugiati. La determinazione dello Status di Rifugiato ha potenzialmente profonde implicazioni per la vita e la sicurezza degli individui in questione. Introduction, Procedural Standards for Refugee Status Determination Under UNHCR's Mandate, 20 November 2003
4 RSD come responsabilità degli Stati UNHCR, Note sulla determinazione dello Status di rifugiato secondo gli strumenti internazionali, (24 agosto 1977) per gli Stati parti della Convenzione di Ginevra, l accertamento dello Status di Rifugiato è prioritariamente una responsabilità statale( ) Manuale UNHCR 1979 iii (premessa) la determinazione dello Status di rifugiato spetta allo Stato contraente nel cui territorio si trova la persona interessata nel momento in cui chiede il riconoscimento di tale stato. 189, ( ) è quindi compito di ogni Stato contraente stabilire la procedura ritenuta più opportuna, tenuto conto della sua particolare struttura costituzionale ed amministrativa.
5 Rapporto tra UNHCR e Stati Convenzione di Ginevra 1951, art. 35 (Protocollo relativo allo Status di rifugiato, New York 1967, art. II) Cooperazione delle autorità nazionali con le Nazioni Unite 1. Gli Stati Contraenti s impegnano a cooperare con l Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati ( ) e a facilitare in particolare il suo compito di sorveglianza sull applicazione delle disposizioni della presente Convenzione. 2. Allo scopo di permettere all Alto Commissariato di presentare rapporti agli organi competenti delle Nazioni Unite, gli Stati Contraenti s impegnano a fornire loro, nella forma appropriata, le informazioni e le indicazioni statistiche richieste circa: a) lo statuto dei rifugiati; b) l esecuzione della presente Convenzione, e c) le leggi, le ordinanze e i decreti che sono o entreranno in vigore per quanto concerne i rifugiati. L UNHCR ha una diretta responsabilità di vigilanza sulla corretta applicazione della CG, responsabilità direttamente attribuitale dalla Convenzione stessa.
6 UNHCR e Stati modelli di cooperazione nella RSD Manuale UNHCR 1979 iii (premessa) tale cooperazione si estende anche alla determinazione dello Status di rifugiato, secondo le disposizioni adottate dai diversi Stati contraenti. esempi 1) Accertamento dello Status di rifugiato eseguito da UNHCR in via diretta ed esclusiva (c.d. accertamento sotto mandato ) Si attua negli Stati che, pur cooperando con UNHCR, non hanno proprie procedure di accertamento dello Status, o non possono applicarle ad alcune categorie di rifugiati (es. riserva geografica). 2) Coinvolgimento dell UNHCR, secondo modalità variabili, in procedure di accertamento dello Status di carattere eminentemente nazionale. Esempi: presenza come osservatori; intervento in seconda istanza; pareri consultivi; interventi in fase processuale; partecipazione al voto di organi collegiali; decisioni congiunte.
7 Il ruolo dell UNHCR nella procedura RSD in Italia, D. Lgs. 25/08 Art. 4, componente nelle CTRPI con diritto di voto Art. 5, componente nella CNDA senza diritto di voto Art. 8, fornisce alla Commissione Nazionale i dati per elaborare informazioni precise e aggiornate sulla situazione generale dei Paesi di origine dei richiedenti asilo Art. 10, in ogni fase della procedura il richiedente può contattare l UNHCR Art. 20, i rappresentati UNHCR possono accedere ai centri di cui all art. 20 (CARA, Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo) Art. 24, svolge attività di consulenza e di supporto a favore del DLCI, delle CCTTs, e della CNDA.
8 Esigenze minime Conclusioni n. 8 (XXVIII) del 1977 adottate dall EXCOM (Comito esecutivo dell UNHCR) sull accertamento dello Status di Rifugiato e Manuale UNHCR 1979, 192 e ss. Premessa La Convenzione di Ginevra non indica il tipo di procedura da seguire per determinare lo Status di Rifugiato ( ) chi chiede lo status di rifugiato si trova di solito in un ambiente straniero ( ) e può incontrare serie difficoltà sia sul piano pratico che su quello psicologico nel sottoporre il proprio caso alle autorità di un Paese straniero, spesso in una lingua non sua ( ) La sua domanda deve essere esaminata da personale qualificato che abbia le conoscenze e l esperienza necessarie nonchè la capacità di comprendere le difficoltà ed i bisogni particolari del richiedente.
9 Esigenze minime i) il funzionario competente al quale il richiedente asilo si rivolge alla frontiera o nel territorio dello Stato dovrebbe avere chiare istruzioni su come trattare i casi che potrebbero rientrare nei rilevanti strumenti internazionali. Dovrebbe essere tenuto al rispetto del principio di nonrefoulement ed a riferire il caso ad una autorità superiore; ii) il richiedente dovrebbe ricevere le indicazioni necessarie sulla procedura da seguire; iii) un servizio ben identificato dovrebbe essere appositamente incaricato di esaminare le richieste di riconoscimento dello status di rifugiato e di prendere una decisione di prima istanza; iv) il richiedente dovrebbe godere delle necessarie facilitazioni, compreso l ausilio di un valido interprete, per presentare il proprio caso alle autorità interessate. Dovrebbe anche avere la possibilità, della quale dovrebbe essere debitamente informato, di mettersi in contatto con un rappresentante dell UNHCR.
10 Esigenze minime v) se il richiedente è riconosciuto rifugiato, dovrebbe esserne informato e munito di un documento che certifica il suo Status; vi) se la domanda è respinta, il richiedente dovrebbe godere di un ragionevole lasso di tempo per chiedere il riesame della decisione alla medesima autorità o ad un altra amministrativa o giudiziaria, a seconda del sistema in vigore; vii) il richiedente dovrebbe essere autorizzato a restare nel Paese fino a quando l autorità competente non abbia preso una decisione sulla richiesta iniziale, a meno che questa non sia considerata manifestamente abusiva da detta autorità. Dovrebbe ugualmente essere autorizzato a restare nel paese finché un istanza amministrativa superiore o l autorità giudiziaria non abbiano deciso il suo caso in seguito a ricorso.
11 Standard minimi UNHCR UNHCR, Procedural Standards for RSD under UNHCR s Mandate, Unit 1,, 2003 i richiedenti asilo devono avere accesso adeguato alla procedura, e ricevere informazioni e sostegno appropriati al fine di presentare la loro richiesta d asilo; la procedura deve poter identificare e assistere i richiedenti asilo vulnerabili ; la procedura deve essere trasparente, equa e non discriminatoria; la domanda d asilo dovrebbe essere esaminata in modo tempestivo ed efficiente; i funzionari responsabili della procedura di accertamento devono avere preparazione appropriata, ricevere un addestramento idoneo e essere sottoposti a supervisione adeguata allo svolgimento del loro compito;
12 Standard minimi UNHCR UNHCR, Procedural Standards for RSD under UNHCR s Mandate, Unit 1,, 2003 i richiedenti debbono beneficiare di una intervista individuale davanti ad un funzionario qualificato; se denegati, debbono avere accesso ad una procedura di seconda istanza, davanti ad un diverso funzionario; deve essere prevista una coerenza nelle procedure, circa i diritti procedurali rilevanti dei richiedenti asilo, incluse le procedure inerenti la presentazione e la ricezione delle domande, le interviste individuali e la notifica delle decisione; tutti gli aspetti delle procedure debbono rispettare le policy UNHCR sulla confidenzialità, il trattamento dei richiedenti asilo vulnerabili, i profili di genere e di età.
13 Standard minimi UNHCR nella RSD in Italia Accesso alla procedura d asilo art. 6, 19 Diritto alla riservatezza artt. 13 (c. 1), 14, 25, 37 Diritto alla competenza artt. 4, 5, 8 (c. 3) Diritto ad una procedura trasparente ed equa artt. 8 (c. 2), 9, 18, 27 Diritto ad essere informato e a prestare consenso art. 10 Diritto a potersi esprimere nella propria lingua art. 10 (c. 4) Diritto all assistenza legale art. 13 (c. 4), 16 e 17 Categorie vulnerabili artt. 12 (c. 3), 13 (c. 2), 19, 26, 28 Diritto ad un audizione individuale artt. 12,13 Diritto alla documentazione artt. 9 e 14 Diritto a presentare ricorso art. 9, 35
14 Garanzie minime per le categorie vulnerabili Definizione (non vincolante) ( ) persone vulnerabili quali minori, disabili, anziani, donne in stato di gravidanza, genitori singoli con figli minori, persone per le quali e' stato accertato che hanno subito torture, stupri o altre forme gravi di violenza psicologica, fisica o sessuale (art. 8, D. Lgs. 140/05 Procedural standards UNHCR + richiedenti che necessitano di assistenza medica). Garanzie Esame prioritario (art. 28); Diritto alla assistenza di personale di sostegno in sede di audizione (art. 13, c. 2); Per i minori (artt. 6 ( c. 2 e 3), 19, 26 (c. 5), 13 ( c. 3).
15 Conclusioni Manuale 1979, 222 Le spiegazioni offerte mostrano che la determinazione dello status di rifugiato non è un procedimento automatico o di <<routine>>. Essa richiede al contrario conoscenze specifiche, preparazione ed esperienza e ciò che più conta comprensione della situazione particolare del richiedente e dei fattori umani in gioco.
Diritto d asilo Norme internazionale
Diritto d asilo Norme internazionale 16 ottobre 2012 Ulrich Stege Le Lezioni dell'occidente e le sue retoriche : convenzioni internazionali ed europei, regolamento Dublino, agenzia Frontex e respingimenti
DettagliMIGRAZIONI E POLITICHE DI ACCOGLIENZA
II Corso universitario multidisciplinare e di educazione allo sviluppo Unicef-Università dell Insubria POLITICHE DI INCLUSIONE PER UN FUTURO SOSTENIBILE MIGRAZIONI E POLITICHE DI ACCOGLIENZA Varese, 19
DettagliREGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE DI CONTROLLO E GARANZIA
COMUNE DI ASCIANO - PROVINCIA DI SIENA REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE DI CONTROLLO E GARANZIA (Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 17 del
DettagliContenuto della protezione internazionale e rilevanza dell iscrizione anagrafica per rifugiati e richiedenti asilo
Contenuto della protezione internazionale e rilevanza dell iscrizione anagrafica per rifugiati e richiedenti asilo M. Malena, UNHCR Roma Sessione Il diritto di asilo e l anagrafel anagrafe, 2.12.2010 Convegno
DettagliLa natura giuridica. Si tratta di un regolamento e non di una direttiva. Norma immediatamente applicabile nell ordinamento interno degli stati membri
Dublino Il Regolamento (CE), 343/2003 del Consiglio del 18 febbraio 2003 che stabilisce I criteri e i meccanismi di determinazione dello stato membro competente per l esame di una domanda di asilo presentata
DettagliINDICE I ORIGINE STORICA E FONTI DEL DIRITTO INTERNAZIONALE DEL LAVORO
INDICE I ORIGINE STORICA E FONTI DEL DIRITTO INTERNAZIONALE DEL LAVORO 1. Il diritto internazionale del lavoro... 1 2. Origine storica del diritto internazionale del lavoro... 3 3. Ruolo delle organizzazioni
DettagliCOMUNE DI BITONTO (PROVINCIA DI BARI)
COMUNE DI BITONTO (PROVINCIA DI BARI) REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL DIRITTO RICONOSCIUTO AI CITTADINI ALL INFORMAZIONE E ALLA PARTECIPAZIONE ALLA GESTIONE DELLA VITA DEMOCRATICA DELLA COMUNITA MEDIANTE
DettagliLEGGE REGIONALE N. 64 DEL REGIONE LAZIO
LEGGE REGIONALE N. 64 DEL 15-11-1993 REGIONE LAZIO Norme per l' istituzione di centri antiviolenza o case rifugio per donne maltrattate nella Regione Lazio. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO
DettagliRAPPRESENTANZA DEL MINORE: TUTORE E CURATORE. Ordine Regionale ASSISTENTI SOCIALI Avv. ti Giuseppina Menicucci e Marco Grazioli settembre 2012
RAPPRESENTANZA DEL MINORE: TUTORE E CURATORE Ordine Regionale ASSISTENTI SOCIALI Avv. ti Giuseppina Menicucci e Marco Grazioli settembre 2012 1 IL TUTORE Il tutore, come si evince dal testo degli artt.
DettagliConsiderazioni sulla protezione delle persone in fuga dalla Libia. Raccomandazioni UNHCR (al 29 marzo 2011)
Considerazioni sulla protezione delle persone in fuga dalla Libia Raccomandazioni UNHCR (al 29 marzo 2011) 1. Introduzione A seguito dell'intensificarsi dei disordini e delle violenze scoppiate in Libia,
DettagliISTITUZIONE DELLA CONSULTA COMUNALE PER L'INTEGRAZIONE DELLE PERSONE IN SITUAZIONE DI HANDICAP E DELLE LORO FAMIGLIE. IL CONSIGLIO
P.G. N.: 78687/2001 N. O.d.G.: 190/2001 N. Archivio: 108 Data Seduta Giunta: 22/05/2001 Data Seduta Consiglio: 10/09/2001 Data Pubblicazione: 12/09/2001 Data Esecutività: 22/09/2001 ISTITUZIONE DELLA CONSULTA
DettagliCOMUNE DI IMPRUNETA PROVINCIA DI FIRENZE
COMUNE DI IMPRUNETA PROVINCIA DI FIRENZE REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO TRIBUTARIO AI SENSI DELL ART. 18 D.L. 31/05/2010 N 78 CONVERTITO IN L. 30/07/2010 N 122. INDICE
DettagliPolitiche e programmi europei per la gestione dei flussi migratori Rimini 5 dicembre 2006
Politiche e programmi europei per la gestione dei flussi migratori 2007-2013 Rimini 5 dicembre 2006 Le politiche UE nel settore dell immigrazione Il contesto Tutti gli Stati membri sono caratterizzati
DettagliAccordo tra la Confederazione Svizzera e la Repubblica delle Filippine sulla riammissione di persone senza dimora autorizzata
Traduzione 1 Accordo tra la Confederazione Svizzera e la Repubblica delle Filippine sulla riammissione di persone senza dimora autorizzata Concluso il 9 luglio 2002 Entrato in vigore mediante scambio di
DettagliDIRITTI. e DOVERI. del MALATO GUIDA PER L UTENTE. www.istituto-besta.it
DIRITTI e DOVERI del MALATO GUIDA PER L UTENTE www.istituto-besta.it DIRITTI Il paziente ha diritto a Qualità delle cure Ricevere le cure più efficaci e di provata validità grazie a conoscenze scientifiche
DettagliDECRETO 10/08/2016 GAZZETTA UFFICIALE 27/08/2016. con oggetto. MODALITÀ DI ACCESSO e LINEE GUIDA
DECRETO 10/08/2016 GAZZETTA UFFICIALE 27/08/2016 con oggetto MODALITÀ DI ACCESSO e LINEE GUIDA per il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati SPRAR VADEMECUM si consiglia la stampa nel
DettagliCittà Metropolitana di Roma Capitale REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE DI CONTROLLO E GARANZIA
Città Metropolitana di Roma Capitale REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE DI CONTROLLO E GARANZIA Adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 72 del 21 dicembre 2015 INDICE Art. 1 Oggetto
DettagliRACCOMANDAZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO 1
Raccomandazione 197 RACCOMANDAZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal Consiglio
DettagliIL DIRETTORE DELL AGENZIA DELLE ENTRATE. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento, Dispone
Prot. n. 2010/130264 Approvazione delle Avvertenze relative al nuovo modello di cartella di pagamento, ai sensi dell art. 25 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602 IL DIRETTORE
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER L ISCRIZIONE ALL ALBO DELLE ASSOCIAZIONI E DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO ORGANIZZATE NEL TERRITORIO COMUNALE
REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISCRIZIONE ALL ALBO DELLE ASSOCIAZIONI E DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO ORGANIZZATE NEL TERRITORIO COMUNALE Allegato alla Deliberazione di Consiglio Comunale n. 13 del
DettagliCOMUNE DI FIUMICINO (Provincia di Roma) REGOLAMENTO PER L'ISTITUZIONE DELLE CONSULTE COMUNALI
COMUNE DI FIUMICINO (Provincia di Roma) REGOLAMENTO PER L'ISTITUZIONE DELLE CONSULTE COMUNALI Approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 6 del 29 gennaio 1997 Indice Articolo 1...3 Articolo
DettagliINDICE PARTE PRIMA: LO STATUS DI RIFUGIATO NEL DIRITTO INTERNAZIONALE 1 IL DIRITTO D ASILO: DALLE ORIGINI AL CONCETTO MODERNO
INDICE INTRODUZIONE PARTE PRIMA: LO STATUS DI RIFUGIATO NEL DIRITTO INTERNAZIONALE 1 IL DIRITTO D ASILO: DALLE ORIGINI AL CONCETTO MODERNO 1.1 Il diritto d asilo nell antichità e nel Medioevo: il diritto
DettagliREGOLAMENTO ACCESSO ATTI AMMINISTRATIVI C.I. del 21 giugno 2011 n. 273
REGOLAMENTO ACCESSO ATTI AMMINISTRATIVI C.I. del 21 giugno 2011 n. 273 PREMESSA Il presente documento regolamenta l esercizio del diritto di accesso ai documenti amministrativi in conformità a quanto stabilito
DettagliMODALITA DI ADESIONE ALLA CONSULTA DELLO SPORT
MODALITA DI ADESIONE ALLA CONSULTA DELLO SPORT Il Comune di Soliera, in esecuzione della Deliberazione del Consiglio Comunale del 14 Novembre 2013, n. 107, con oggetto Regolamento per Istituzione della
DettagliINDICE-SOMMARIO. Capitolo Primo GENERALITÀ. Capitolo Secondo IL PROCEDIMENTO DELINEATO DALL ART. 127 C.P.P.
V INDICE-SOMMARIO Prefazione... pag. XI Elenco delle principali abbreviazioni...» XIII Capitolo Primo GENERALITÀ 1. La nozione di camera di consiglio.... pag. 1 2. Il procedimento in camera di consiglio
DettagliSi aggiunga come primo riconoscimento:
PROPOSTA DI EMENDAMENTI DELL'OSSERVATORIO REGIONALE DEL VOLONTARIATO TRATTE DAL DOCUMENTO "RICHIESTE DI MODIFICHE ED INTEGRAZIONE ALLA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE CONCERNENTE IL SISTEMA INTEGRATO DEGLI
DettagliDECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 12 febbraio 2003, n. 033/Pres.
L.R. 12/1995, art. 6 B.U.R. 12/3/2003, n. 11 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 12 febbraio 2003, n. 033/Pres. Regolamento per la tenuta e la revisione del Registro generale delle organizzazioni di volontariato.
DettagliIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA VISTO l articolo 87, quinto comma, della Costituzione; VISTA la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante disciplina dell'attività di Governo e ordinamento della Presidenza del
DettagliL.R. 202/79. L istanza (Mod. DIR-IT/4) deve essere presentata in data antecedente a quello del ricovero.
L.R. 202/79 Contributo spese viaggio e soggiorno per ricoveri in Strutture Sanitarie Pubbliche o convenzionate fuori Regione in Italia e all Estero preventivamente autorizzate dalla Regione Il cittadino
DettagliIl/la sottoscritto/a. nato/a a Prov il / / residente in Prov CAP C.F. Tel. PEC PREMESSO CHE
RACCOMANDATA A/R Spett. MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO PER LA REGIONE OGGETTO: Domanda di ammissione al concorso per titoli ed esami finalizzato al reclutamento
DettagliRegolamento interno della Commissione federale delle case da gioco
Regolamento interno della Commissione federale delle case da gioco del 31 agosto 2000 Approvato dal Consiglio federale il 18 ottobre 2000 La Commissione federale delle case da gioco, visto l articolo 47
DettagliInformativa e consenso al trattamento dei dati personali
Informativa e consenso al trattamento dei dati personali Pag. 1 di 5 CODICE DOCUMENTO : MIX-107 VERSIONE : 1.0 REPARTO : CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE STATO : DEFINITIVO DATA DEL DOCUMENTO : 15/07/06 NUMERO
DettagliL esperienza della Camera di commercio di Torino nell attività sanzionatoria
L esperienza della Camera di commercio di Torino nell attività sanzionatoria Carla Russo Ruolo della CCIAA Funzioni di regolazione del mercato Le Camere di commercio svolgono funzioni di regolazione del
DettagliIl/la sottoscritto/a1. nato/a a Prov il / / residente in Prov CAP C.F. Tel. PEC PREMESSO CHE
RACCOMANDATA A/R Spett. MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO PER LA REGIONE OGGETTO: Domanda di ammissione al concorso per titoli ed esami finalizzato al reclutamento
DettagliPROTOCOLLO ESECUTIVO DELL ACCORDO TRA IL GOVERNO DEL REGNO DEL MAROCCO IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA ITALIANA IN MATERIA DI LAVORO
PROTOCOLLO ESECUTIVO DELL ACCORDO TRA IL GOVERNO DEL REGNO DEL MAROCCO E IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA ITALIANA IN MATERIA DI LAVORO Articolo 1 Il presente Protocollo fissa le modalità di esecuzione dell
DettagliCOMUNE DI UDINE ENTE GESTORE SERVIZIO SOCIALE DEI COMUNI AMBITO DISTRETTUALE N. 4.5 DELL UDINESE
COMUNE DI UDINE ENTE GESTORE DEI COMUNI AMBITO REGOLAMENTO SULLE MODALITA DI CONTRIBUZIONE DA PARTE DEI PARTECIPANTI AI SOGGIORNI ESTIVI PER ANZIANI PARZIALMENTE AUTOSUFFICIENTI E NON AUTOSUFFICIENTI Deliberazione
DettagliPROTOCOLLO D INTESA MODENA DELLA GUARDIA DI FINANZA AI FINI DEL COORDINAMENTO DEI CONTROLLI SOSTANZIALI DELLA POSIZIONE REDDITUALE E
PROTOCOLLO D INTESA TRA IL COMUNE DI FORMIGINE ED IL COMANDO PROVINCIALE DI MODENA DELLA GUARDIA DI FINANZA AI FINI DEL COORDINAMENTO DEI CONTROLLI SOSTANZIALI DELLA POSIZIONE REDDITUALE E PATRIMONIALE
DettagliIntesa d esecuzione sulle consegne sorvegliate transfrontaliere tra la Svizzera e l Italia
Testo originale Intesa d esecuzione sulle consegne sorvegliate transfrontaliere tra la Svizzera e l Italia Conclusa il 17 novembre 2009 Entrata in vigore il 17 novembre 2009 Il Dipartimento Federale di
DettagliREGOLAMENTO DELLA SCUOLA DI DOTTORATO DELL UNIVERSITA BOCCONI emanato con decreto rettorale n del 14 ottobre 2004
REGOLAMENTO DELLA SCUOLA DI DOTTORATO DELL UNIVERSITA BOCCONI emanato con decreto rettorale n. 7966 del 14 ottobre 2004 1/ Art. 1 Istituzione della Scuola di Dottorato 1.1 È istituita la Scuola di Dottorato
DettagliCOMUNE DI GAMBATESA (Provincia di Campobasso)
COMUNE DI GAMBATESA (Provincia di Campobasso) UFFICIO TECNICO COPIA CONFORME ALL ORIGINALE PER USO AMMINISTRATIVO E D UFFICIO DELLA DETERMINAZIONE N. 217 Del 23-09-16 Gambatesa, lì 23-09-16 Il Responsabile
DettagliI valori e principi sui quali si fonda l Unione europea
I valori e principi sui quali si fonda l Unione europea Un patrimonio «spirituale e morale» di VALORI COMUNI agli Stati membri (art. 2 TUE e Carta) «I popoli d Europa, nel creare tra loro un unione sempre
DettagliREGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DELL'ASSETTO DIREZIONALE
REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DELL'ASSETTO DIREZIONALE CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 Funzione dirigenziale Sono attribuiti ai dirigenti tutti i compiti di attuazione degli obiettivi e dei programmi
DettagliLa protezione internazionale in Italia
La protezione internazionale in Italia 20 maggio 2016 A cura di Luca BETTINELLI NORMATIVA DI RIFERIMENTO Regolamento(UE) n. 604/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013 che stabilisce
DettagliIMMIGRAZIONE E IL SUO INQUADRAMENTO NEL DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA. Chiara Favilli
IMMIGRAZIONE E IL SUO INQUADRAMENTO NEL DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA Chiara Favilli chiara.favilli@tin.it Competenza UE Adozione di atti in materia di frontiere, visti, asilo e immigrazione dal 1992 ma
DettagliInternational Adoption. Codice Deontologico
International Adoption Codice Deontologico 1 International Adoption in conformità con la normativa in vigore in Italia e nei Paesi in cui opera, e in particolare con: Convenzione de L Aja del 1993 in materia
DettagliCroce Rossa italiana. Corpo Militare CRI. I Servizi della CRI Ausiliari alle FF.AA. del Corpo Militare. Col. Fabio Strinati Capo Ufficio DIU
Croce Rossa italiana Corpo Militare CRI I Servizi della CRI Ausiliari alle FF.AA. del Corpo Militare Col. Fabio Strinati Capo Ufficio DIU Croce Rossa Italiana Ispettorato Nazionale del Corpo Militare ausiliario
Dettaglimercati finanziari Informazioni riguardo alla domanda presentata da imprese di revisione
Autorità federale di sorveglianza dei revisori ASR Circolare 1/2007 concernente le informazioni riguardo all'abilitazione, ai documenti da presentare in sede di inoltro e all'obbligo di notificazione (Circ.
DettagliSINTESI DELLE FASI DEL PROCEDIMENTO SANZIONATORIO
SINTESI DELLE FASI DEL PROCEDIMENTO SANZIONATORIO 1) Accertamento; 2) Contestazione (immediata o differita: la notifica); 3) Pagamento in misura ridotta; 4) Rapporto del funzionario o agente che ha eseguito
DettagliIL RETTORE E IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO VISTO. l art. 16 D. Lgs. 30 dicembre 1992, n. 503 in materia di prosecuzione del rapporto di lavoro; VISTO
Area del Personale IL RETTORE E IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO l art. 16 D. Lgs. 30 dicembre 1992, n. 503 in materia di prosecuzione del rapporto di lavoro; il D.L. 25 giugno 2008, n. 112, convertito con
DettagliINCONTRI DI AGGIORNAMENTO SULLA LEGISLAZIONE IN MATERIA DI IMMIGRAZIONE E ASILO
INCONTRI DI AGGIORNAMENTO SULLA LEGISLAZIONE IN MATERIA DI IMMIGRAZIONE E ASILO Ciclo di incontri promosso dalla Regione Piemonte e a cura dell'a.s.g.i rivolto a operatori del settore pubblico e privato
DettagliREGOLAMENTO DI ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DEI GRUPPI DI LAVORO. ai sensi dell art. 35 dello Statuto Comunale
REGOLAMENTO DI ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DEI GRUPPI DI LAVORO ai sensi dell art. 35 dello Statuto Comunale approvato dal Consiglio Comunale con delib. n. 51 del 25/10/2016 ART. 1... 3 ART. 2... 3 ART.
DettagliI Diritti delle vittime. Convenzione del Consiglio d Europa sulla lotta contro la tratta degli esseri umani
I Diritti delle vittime Convenzione del Consiglio d Europa sulla lotta contro la tratta degli esseri umani Che cosa è la tratta degli esseri umani? La Convenzione precisa nella sua definizione che la tratta
DettagliRegolamento sui corsi di lingua italiana e le attività di integrazione 1 (del 31 maggio 1994)
Regolamento sui corsi di lingua italiana e le attività di integrazione 1 (del 31 maggio 1994) 5.1.2.3 IL CONSIGLIO DI STATO DELLA REPUBBLICA E CANTONE TICINO richiamati l art. 72 della Legge della scuola
DettagliRICHIEDENTI ASILO E RIFUGIATI Avv. Silvia Davini
RICHIEDENTI ASILO E RIFUGIATI Avv. Silvia Davini Il diritto d'asilo in Italia dal 2008 Riferimenti normativi ART 10, comma 3, Costituzione " Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo
DettagliProgetto accoglienza MNSA Il progetto si delinea in tre forme: Pronta accoglienza, Seconda accoglienza, Affido familiare
Chi sono i MSNA? Per Minore Straniero non accompagnato si intende il minorenne non avente cittadinanza italiana o di altri Stati dell Unione Europea che, non avendo presentato domanda di asilo, si trova
DettagliRegione Calabria. Art. 1 Interventi regionali a sostegno del diritto d asilo
Regione Calabria Disegno di legge regionale in materia di accoglienza dei richiedenti asilo e dei rifugiati e di sviluppo sociale, economico e culturale delle comunità locali Art. 1 Interventi regionali
DettagliSCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO RECANTE
SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO RECANTE RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA 2003/86/CE RELATIVA AL DIRITTO AL RICONGIUNGIMENTO FAMILIARE. 1. Il decreto attua una direttiva europea europea del 2003 in materia di
DettagliDELIBERAZIONE N. VIII/3580 DEL LA GIUNTA REGIONALE
DELIBERAZIONE N. VIII/3580 DEL 22.11.2006 Oggetto: Accreditamento istituzionale dei centri di medicina sportiva in strutture pubbliche e private. Atto da trasmettere al Consiglio Regionale ai sensi dell
DettagliProcedura Dublino Principi generali
Nel 2003 è stato approvato il Regolamento n. 343/2003 del Consiglio, del 18 febbraio 2003, che stabilisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l esame di una domanda
DettagliCOMUNE DI MONTELONGO
COMUNE DI MONTELONGO Provincia di Campobasso REGOLAMENTO IN MATERIA DI TERMINE E DI RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO IN ATTUAZIONE DELLA L. N. 241/90 Approvato con delibera del Consiglio Comunale
DettagliGUARDIA DI FINANZA COMANDO REGIONALE LAZIO CONVENZIONE. tra
GUARDIA DI FINANZA COMANDO REGIONALE LAZIO CONVENZIONE tra l Università degli Studi di Roma La Sapienza, rappresentata dal Rettore, Prof. Luigi Frati, e il Comando Regionale Lazio della Guardia di Finanza,
DettagliINTEGRAZIONE ALLA RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL BANCO POPOLARE SOCIETÀ COOPERATIVA
INTEGRAZIONE ALLA RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL BANCO POPOLARE SOCIETÀ COOPERATIVA SULLE PROPOSTE DI MODIFICHE STATUTARIE (redatta ai sensi dell art. 72 e dello schema n.
DettagliACCREDITAMENTO LABORATORI DI ANALISI UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005. Dr.ssa Eletta Cavedoni Cosmolab srl Tortona
ACCREDITAMENTO LABORATORI DI ANALISI UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 Dr.ssa Eletta Cavedoni Cosmolab srl Tortona UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 Titolo: Requisiti generali per la competenza dei laboratori
DettagliLa Federazione Provinciale e l Associazione Comunale di Ancona sostengono la campagna:
La Federazione Provinciale e l Associazione Comunale di Ancona sostengono la campagna: Campagna promossa da: Egr. Sig. Sindaco Egr.gi Sig. Consiglieri La Federazione Provinciale dei Verdi e l Associazione
DettagliRegolamento per l assunzione del personale dipendente a tempo indeterminato
Regolamento per l assunzione del personale dipendente a tempo indeterminato (ALLEGATO ALLA DELIBERA C.d.A. N 3 DEL 21 MARZO 2015) Il presente Regolamento disciplina l assunzione a tempo indeterminato del
DettagliREGOLAMENTO DEL COMITATO NOMINE DI POSTE ITALIANE S.p.A.
REGOLAMENTO DEL COMITATO NOMINE DI POSTEE ITALIANE S.p.A. Documento approvato dal Consiglio di Amministrazionee di Poste Italiane S.p.A. nella riunione del 22 settembre 2015 2 ART. 1 Composizione 1.1 Il
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER L APPLICAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PER VIOLAZIONE A NORME DEI REGOLAMENTI COMUNALI ED ALLE ORDINANZE
1 REGOLAMENTO COMUNALE PER L APPLICAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PER VIOLAZIONE A NORME DEI REGOLAMENTI COMUNALI ED ALLE ORDINANZE ARTICOLO 1 Oggetto del Regolamento Il presente regolamento, adottato
DettagliRegolamento sul Procedimento Sanzionatorio della Consob
Regolamento sul Procedimento Sanzionatorio della Consob Adottato con delibera n. 18750 del 19 dicembre 2013 Aggiornato con le modifiche apportate dalla delibera n. 19158 del 29 maggio 2015 Applicabile
DettagliRegolamento sull organizzazione dell Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli infortuni
Regolamento sull organizzazione dell Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli infortuni (Regolamento sull organizzazione dell INSAI) del 10 giugno 2016 Approvato dal Consiglio federale il
DettagliPROTOCOLLO D INTESA VISTO
PROTOCOLLO D INTESA TRA La Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per gli Affari Regionali, le Autonomie e lo Sport con sede in Roma, Via della Stamperia, 8 nella persona del Sottosegretario
DettagliCOMUNE DI CASTELGUGLIELMO UFFICIO TECNICO
COMUNE DI CASTELGUGLIELMO UFFICIO TECNICO R E G O L A M E N T O Criteri e modalità di calcolo delle sanzioni amministrative pecuniarie e delle somme da corrispondere a titolo di oblazione previste in materia
DettagliArt. 1 - Oggetto del Regolamento Art. 2 - Prestazioni escluse Articolo 3 - Fornitura di beni e servizi a rimborso Articolo 4 - Convenzioni.
REGOLAMENTO SUI SERVIZI NON ESSENZIALI CON RIMBORSO DA PARTE DELL UTENZA E SERVIZI A PAGAMENTO PER CONTO TERZI Approvato con Delibera di Consiglio N. 11 del 12.02.2009 INDICE Articolo 1 - Oggetto del Regolamento
Dettaglida esibire in fotocopia in aggiunta agli originali il giorno della convocazione presso l Ufficio Immigrazione della Questura
DOCUMENTI PER IL RILASCIO/RINNOVO DEI PERMESSI DI SOGGIORNO IN FORMATO CARTACEO O ELETTRONICO LA CUI ISTANZA VA PRESENTATA PRESSO LA QUESTURA DI TREVISO UFFICIO IMMIGRAZIONE da esibire in fotocopia in
DettagliProtezione internazionale: le procedure ed il contenzioso alla luce del decreto legislativo di recepimento delle direttive UE 2013/33 e 2013/32
Protezione internazionale: le procedure ed il contenzioso alla luce del decreto legislativo di recepimento delle direttive UE 2013/33 e 2013/32 Corso per avvocati, operatori della PA e terzo settore, in
DettagliProvincia Regionale di Caltanissetta ora Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta (l.r. 8/2014) Codice Fiscale e Partita IVA : 00115070856
Provincia Regionale di Caltanissetta ora Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta (l.r. 8/2014) Codice Fiscale e Partita IVA : 00115070856 N. Provv. 104 del 10/07/2015. SETTORE 10 - SERVIZI SOCIALI E
DettagliSi allega per le delegazioni un documento sulla questione in oggetto approvato dal Consiglio GAI il 20 luglio 2015.
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 22 luglio 2015 (OR. en) 11130/15 ASIM 62 RELEX 633 NOTA Origine: Destinatario: Segretariato generale del Consiglio delegazioni n. doc. prec.: 10830/2/15 REV 2 ASIM
DettagliCOMUNE DI PASSIRANO PROVINCIA DI BRESCIA
COMUNE DI PASSIRANO PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE POLITICHE SOCIALI Approvato con delibera di C.C. n. 39 del 27/04/2004 Modificato con delibera di C.C. n. 77 del 29/11/2004 Modificato
DettagliPARCO ADDA NORD DISCIPLINA MODALITA DI FUNZIONAMENTO COMMISSIONE PER IL PAESAGGIO
PARCO ADDA NORD DISCIPLINA MODALITA DI FUNZIONAMENTO COMMISSIONE PER IL PAESAGGIO Approvato con deliberazione Consiglio di Amministrazione n. 45 del 13.11.2008 ISTITUZIONE COMMISSIONE PER IL PAESAGGIO
DettagliOrdinanza 1 sull'asilo relativa a questioni procedurali
relativa a questioni procedurali (Ordinanza 1 sull'asilo, OAsi 1) Modifica del... Il Consiglio federale svizzero ordina: I L'ordinanza 1 dell'11 agosto 1999 1 sull'asilo relativa a questioni procedurali
DettagliBollettino ufficiale della Regione Puglia n. 155 del 06/11/2014
Bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 155 del 06/11/2014 DETERMINAZIONE DELL AUTORITA DI GESTIONE PSR PUGLIA 2007-2013 28 ottobre 2014 n. 339 Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013. Asse III Misura
DettagliCASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA A FAVORE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI BANDO DI GARA D'APPALTO CIG 056861431D Progetto di archiviazione in
CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA A FAVORE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI BANDO DI GARA D'APPALTO CIG 056861431D Progetto di archiviazione in formato digitale dei documenti cartacei della CNPADC.
DettagliDOMANDA PER CONTRIBUTO DISABILITA GRAVISSIMA (deliberazione della Giunta Regionale 18 aprile 2016, n. 342)
DOMANDA PER CONTRIBUTO DISABILITA GRAVISSIMA (deliberazione della Giunta Regionale 18 aprile 2016, n. 342) In caso di richiesta da parte del diretto interessato QUADRO A DATI ANAGRAFICI DEL RICHIEDENTE
DettagliREGOLAMENTO COMMISSIONE PARCELLE
REGOLAMENTO COMMISSIONE PARCELLE Capo I Competenza Art. 1 Competenza Generale Il rilascio di Pareri sulla liquidazione di onorari e spese è di esclusiva competenza del Consiglio dell Ordine al quale l
DettagliCOMUNE DI SUCCIVO Provincia di Caserta
COMUNE DI SUCCIVO Provincia di Caserta Assessorato Alla Cultura Politiche Giovanili Rapporti Con Le Associazioni Proponente: Assessore Vincenzo Pastena REGOLAMENTO REGISTRO COMUNALE DELLE LIBERE FORME
DettagliINDICE PARTE PRIMA IL DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA
IX Presentazione... VII PARTE PRIMA IL DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA CAPITOLO I STORIA DELL INTEGRAZIONE EUROPEA: L EUROPA COMUNITARIA E LA SUA EVOLUZIONE 1. L origine delle Comunità europee: il Trattato
DettagliLo straniero davanti al giudice
Lo straniero davanti al giudice Cod.: P15054 Data: 8 10 luglio 2015 Responsabili del corso: Valerio Onida e Giovanna Ichino Esperto formatore: Luca Masera Presentazione un vissuto, di una cultura, di una
DettagliMinistero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali
Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Tra la Regione del Veneto Direzione Prevenzione con sede in Venezia Rio Novo, 3493 nella persona della Dirigente dr.ssa Giovanna Frison e il
DettagliComune di Udine. Servizio Servizi Sociali DETERMINAZIONE SENZA IMPEGNO DI SPESA
Comune di Udine Servizio Servizi Sociali DETERMINAZIONE SENZA IMPEGNO DI SPESA Oggetto: D.Lgs. 26.03.2001 n. 151, articolo 74 "Assegno di maternità di base". Ammissione al beneficio. Nascite 2016. N. det.
DettagliComune di Saletto Provincia di Padova REGOLAMENTO COMUNALE SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE E OBLAZIONI PER ABUSI EDILIZI.
Comune di Saletto Provincia di Padova --ooooo ooooo-- REGOLAMENTO COMUNALE CRITERI E MODALITA DI CALCOLO DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE E DELLE SOMME DA CORRISPONDERE A TITOLO DI OBLAZIONE PREVISTE
DettagliREGOLAMENTO DEL TAVOLO DELLE ASSOCIAZIONI
REGOLAMENTO DEL TAVOLO DELLE ASSOCIAZIONI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 54 del 29.10.2012 TAVOLO DELLE ASSOCIAZIONI DEL COMUNE DI ZIBIDO SAN GIACOMO art. 1 PRINCIPI ISPIRATORI 1.
DettagliREGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI AFFIDO FAMILIARE
Comune Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Maglie Bagnolo del Cannole Castrignano Corigliano Cursi Giurdignano Melpignano Muro
DettagliPROVVEDIMENTO DEL SINDACO N. ORD DATA 14/01/2016
163 0 0 - DIREZIONE PIANIFICAZIONE STRATEGICA, SMART CITY E STATISTICA PROVVEDIMENTO DEL SINDACO N. ORD-2016-12 DATA 14/01/2016 OGGETTO: COSTITUZIONE DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE E NOMINA DEI COMPONENTI ESTERNI
DettagliREGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE COMMISSIONE COMUNALE DI VIGILANZA ED IL FUNZIONAMENTO DELLA SUI LOCALI DI PUBBLICO SPETTACOLO
CITTÀ DI OZIERI PROVINCIA DI SASSARI REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE COMUNALE DI VIGILANZA SUI LOCALI DI PUBBLICO SPETTACOLO Approvato con deliberazione di Consiglio
DettagliADOZIONE INTERNAZIONALE Legge 184/1983 diritto del minore ad una famiglia Convenzione dell Aja 29 maggio 1993
ADOZIONE INTERNAZIONALE Legge 184/1983 diritto del minore ad una famiglia Convenzione dell Aja 29 maggio 1993 PROCEDURA PER LE ADOZIONI INTERNAZIONALI L adozione internazionale è l adozione di un bambino
DettagliCARTA DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI
AREA SERVIZI SOCIALI CARTA DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI AUTORIZZAZIONE AL FUNZIONAMENTO DEI PRESIDI SOCIOASSISTENZIALI E SOCIOSANITARI, RESIDENZIALI E SEMIRESIDENZIALI Gennaio 2016 www.comune.torino.it/cartaqualita
DettagliRICHIESTA DI ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI. C h i e d e
RICHIEST DI CCESSO I DOCUMENTI MMINISTRTIVI Il sottoscritto/a... nato a... il.../.../... e residente in...cp... in via... Telefono...FX... (in qualità di...) C h i e d e (barrare la casella di interesse):
DettagliCURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI TITOLI DI STUDIO E PROFESSIONALI ED ESPERIENZE LAVORATIVE
CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome Michele Palma Data di nascita 26/02/1972 Qualifica Dirigente di prima fascia Consigliere della Presidenza del Consiglio dei Ministri Amministrazione ISTITUTO
DettagliCOMUNE DI CANDELA. (Provincia di Foggia)
COMUNE DI CANDELA (Provincia di Foggia) BANDO BONUS NUOVI RESIDENTI - PER LA CONCESSIONE DI INCENTIVI PER CHI TRAFERISCE LA RESIDENZA NEL COMUNE DI CANDELA L AMMINISTRAZIONE COMUNALE In esecuzione a quanto
DettagliCITTA DI ALESSANDRIA
CITTA DI ALESSANDRIA DIREZIONE FAMIGLIA e SOLIDARIETA SOCIALE SERVIZIO 3310P - SERVIZIO SOLIDARIETA SOCIALE N DETERMINAZIONE 522 OGGETTO: concessione assegni di maternità e assegni al nucleo familiare
DettagliCOMUNE DI CASALE SUL SILE
COMUNE DI CASALE SUL SILE Provincia di Treviso COPIA Delibera nr. 6 Verbale di deliberazione della Giunta Comunale Oggetto: AGGIORNAMENTO PIANO ANTICORRUZIONE L anno duemilaquattordici, il giorno trenta
Dettagli