QUADERNI 27/ NOTIZIARIO. Cagliari. Via Sassari, Corso Vittorio Emanuele II, Largo Carlo Felice.

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Giulio Bertolini
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1 Cagliari. Via Sassari, Corso Vittorio Emanuele II, Largo Carlo Felice. I lavori per il rifacimento delle reti idriche e fognarie e della pavimentazione, realizzati dal Comune di Cagliari a partire da ottobre 2014 e terminati nel mese di dicembre 2016, hanno interessato le vie Sassari, corso Vittorio Emanuele II e largo Carlo Felice. Questi assi viari centrali della città e le aree contermini sono classificati come di particolare interesse archeologico per la presenza, già nota da informazioni bibliografiche e fonti d archivio, di diffusi resti di strutture, mosaici e pavimentazioni, opere idriche e idrauliche e lacerti di basolato stradale, pertinenti alle diverse fasi edilizie susseguitesi in questo settore della città a partire da età repubblicana fino alla seconda metà dell XIX secolo, e rinvenuti a più riprese a partire dalla seconda metà dell Ottocento fino ai primi anni Duemila. Durante le attività di scavo, seguite costantemente da un archeologo e dal personale della Soprintendenza, sono venuti alla luce strutture e contesti inquadrabili diacronicamente a partire dalla metà del II sec. a. C. fino ad epoca post-medievale. I dati acquisiti nel corso dei lavori sono di particolare importanza per la ricostruzione della topografia antica di questo settore della città e delle sue diverse fasi di vita. Via Sassari/Corso Vittorio Emanuele II Nel mese di maggio del 2015, in corrispondenza del marciapiede della via Sassari, sul lato del palazzo ERSU, è emerso a circa settanta centimetri di profondità un tratto di muratura composta da blocchi squadrati e irregolari di pietra cantone lungo complessivamente più di 10 metri, diviso in due tronconi a seguito della realizzazione, in un precedente intervento, di un pozzetto di servizio della Telecom che ne ha intercettato e distrutto un ampio settore. Il tratto sud-orientale del muro è composto da tredici blocchi disposti su due filari, allettati con malta di calce e messi in opera contro terra; il tratto a monte del pozzetto Telecom presenta due filari composti da quattro blocchi ciascuno. Il paramento potrebbe essere pertinente alla fondazione di un edificio post-medievale. CAGLIARI Via Sassari/Corso Vittorio Emanuele II. Struttura muraria (foto E. Trudu). 549

2 Corso Vittorio Emanuele II, tra via G. M. Angioy e piazza Yenne Nel tratto di corso Vittorio Emanuele II compreso tra via G. M. Angioy e piazza Yenne, all altezza del civico 10, a fine gennaio 2016 è stata individuata, a circa 2 metri di profondità, una cisterna del tipo a damigiana, profonda circa 2.50 m e larga alla base circa 1.50 m, scavata per oltre un terzo della sua altezza nella roccia e costruita superiormente in blocchi irregolari e malta di calce. L imboccatura del pozzo di accesso è stata parzialmente demolita da una condotta fognaria ottocentesca realizzata in mattoni, che ne aveva inoltre obliterato l accesso. A poco più di due metri a E dalla cisterna, in direzione della piazza Yenne, è stato messo in luce un tratto di strada con orientamento NO/SE, pavimentata in basoli irregolari di calcare. La massicciata stradale, non integra, si conserva in larghezza per circa 2.50 m e presenta al centro una canaletta di scolo per le acque meteoriche larga circa 0.8 m e intonacata all interno con malta idraulica. Immediatamente a E della strada si sviluppa un muro, a essa perpendicolare, di impianto monumentale, conservato in lunghezza per circa 8 m. In origine il paramento era realizzato in opus vittatum mixtum con zoccolo di base in blocchi di calcare e riempimento interno in opera cementizia, pietrame e frammenti di laterizi; si conserva un tratto del rivestimento esterno originario di circa un metro di larghezza con alzato di circa 1.20 m, proprio in corrispondenza della strada. Il paramento, databile verosimilmente alla piena età imperiale per il tipo di tecnica muraria utilizzata, sembra essere pertinente a un edificio di consistenti dimensioni. CAGLIARI Corso Vittorio Emanuele II. Tratto di strada lastricata (foto E. Trudu). 550

3 CAGLIARI Corso Vittorio Emanuele II. Struttura muraria con paramento in opus vittatum mixtum (foto E. Trudu). CAGLIARI Corso Vittorio Emanuele II/Piazza Yenne. Struttura monumentale (rilievo laser scanner 3D di Tecla 3D). 551

4 Corso Vittorio Emanuele II/Piazza Yenne Nel mese di febbraio del 2016, raggiunto il punto d intersezione tra la piazza Yenne e il corso Vittorio Emanuele II, in corrispondenza dell angolo occupato dal palazzo dell ex Banca di Roma, è stata scoperta e parzialmente messa in luce una piattaforma monumentale, forse un podium, costituita da quattro filari di grandi blocchi di calcare finemente lavorati per un altezza totale di oltre due metri. Sopra il basamento si impostava un edificio con profilo lievemente rientrante rispetto al filo della piattaforma, del quale si conservano due filari di blocchi per un altezza residua di 0.8 m. Le strutture appaiono sensibilmente alterate nella parte superiore da un consistente numero di cavidotti e condutture, così come anche il sedime contermine che non ha restituito strati archeologici integri e affidabili. L impianto monumentale dell edificio richiama tuttavia, per tecnica costruttiva e materiali impiegati, il complesso sacro individuato in via Malta, sempre a Cagliari, e potrebbe essere ascrivibile al medesimo arco cronologico. Largo Carlo Felice Il lato orientale del largo Carlo Felice, che corrisponde al confine storico del quartiere di Marina, ha restituito, durante i lavori realizzati a partire dal mese di marzo del 2016, notevoli resti pertinenti alle fortificazioni che, a partire dalla fine del Cinquecento, sono state realizzate a difesa del quartiere stesso e, in alcuni punti, anche dati sui sottostanti livelli di età romana. Nel tratto a valle, in corrispondenza dell incrocio con la via Sardegna è stato individuato un muro composto da blocchi, pietrame e malta di calce spesso oltre 2 metri, che si sviluppa perpendicolarmente al largo Carlo Felice in direzione di via Crispi fino al marciapiede sul lato del Caffè Svizzero. Grazie all analisi della bibliografia e della cartografia storica la struttura può essere, con ragionevole sicurezza, attribuita al lato settentrionale del bastione cinquecentesco di Sant Agostino, che proteggeva il settore sud-occidentale delle mura 552 del quartiere Marina. Nel tratto mediano del largo Carlo Felice, a partire dal cancello del Segretariato regionale del MiBACT, i lavori per il rifacimento della pavimentazione dei marciapiede hanno messo in luce le fondazioni delle mura di cinta del quartiere, realizzate sempre in blocchi, pietrame e malta di calce, che proseguono per circa 30 metri verso la piazza Yenne con andamento divergente rispetto al filo delle facciate dei palazzi moderni, fino ad innestarsi con un altro corpo avanzato, perpendicolare alla strada, che si sviluppa - come confermato da alcuni saggi mirati - fino al centro della carreggiata stradale in corrispondenza della spina di parcheggi presenti di fronte al palazzo della Camera di Commercio. Le indagini archeologiche realizzate in questo tratto hanno messo in luce un complesso sistema di setti murari e fondazioni pertinenti al baluardo meridionale del bastione di S. Francesco, costruito per proteggere il settore nord occidentale delle fortificazioni del quartiere sviluppandosi fino alla piazza Yenne. Alcuni saggi effettuati in profondità in questo settore hanno evidenziato la presenza di sottostanti strutture di epoca romana in parte rasate e di un piano pavimentale con una sottostante cisterna. Consistenti resti del bastione di S. Francesco, demolito intenzionalmente alla fine degli anni Cinquanta dell Ottocento, sono stati individuati anche nel tratto superiore del Largo, in corrispondenza dello sbocco della via Manno e della piazza Yenne. In questo settore sono stati messi in luce vari setti e fondazioni pertinenti al baluardo settentrionale della fortificazione e una cisterna, ricavata all interno dello spessore delle fondazioni del bastione stesso. Verso il limite settentrionale dell area indagata, in direzione della piazza Yenne, le strutture cinquecentesche si innestano direttamente sul banco roccioso che risulta essere stato in più punti livellato e regolarizzato in una fase cronologica precedente, verosimilmente in epoca romana; sono chiaramente riconoscibili piani di alloggiamento e tagli verticali funzionali alla messa in opera di strutture non conservate e probabilmente smantellate

completamente in occasione della realizzazione delle fortificazioni stesse. Enrico Trudu entrudu@tin.

5 completamente in occasione della realizzazione delle fortificazioni stesse. Enrico Trudu CAGLIARI Largo Carlo Felice. Le mura cinquecentesche e i resti del Bastione di San Francesco (foto E. Trudu). 553

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