Le condizioni ambientali ottimali per la conservazione in archivio
|
|
- Francesca Scognamiglio
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Le condizioni ambientali ottimali per la conservazione in archivio Maise Silveira 01/10/2012 1
2 Introduzione È molto difficile accettare che grande parte del nostro patrimonio archivistico e librario finirà la sua vita naturalmente e i pochi anni che gli resta possono essere prolungati soltanto con particolari accorgimenti. 01/10/2012 2
3 Quel dolce odore di libro vecchio Si chiama degradomica la nuova scienza che basandosi sulla composizione chimica dell odore emanato dalle pagine dei libri antichi ne indica lo stato di conservazione. Individuati i 15 più diffusi composti organici volatili (COV), derivanti dalla carta invecchiata o antica. Dottoressa Matija Strlic, University College di Londra (Centre for Sustainable Heritage) 01/10/2012 3
4 Conservazione La conservazione può essere definita come un insieme di operazioni atte a prolungare la vita dello oggetto attraverso la prevenzione dei danni o rallentandone il deterioramento. L obiettivo della conservazione è mantenere le caratteristiche culturali e fisiche dell oggetto, assicurando che il suo valore non diminuisca e che perduri nel tempo. 01/10/2012 4
5 Quali possono essere le minacce per il materiale archivistico librario? 1) La natura stessa del materiale 2) Disastri naturali e disastri causati dall uomo 3) L ambiente in cui essi sono custoditi 01/10/2012 5
6 1) La natura del materiale: Il materiale archivistico e librario è costituito da una vasta gamma di sostanze organiche presenti nella carta, nelle coperte e negli adesivi, queste sostanze sonno soggette ad un continuo e naturale processo d invecchiamento. 01/10/2012 6
7 1) La natura del materiale: la carta La carta, supporto principale dei nostri documenti e libri, è dal punto di vista fisico un conglomerato laminare ottenuto da una pasta di fibre normalmente vegetale e dal punto di vista chimico, la cellulosa è uno dei più importanti polisacaridi. È costituita da un gran numero di molecole di glucosio, unite tra loro da un legame glucosidico β-1--->4. 01/10/2012 7
8 1) La natura del materiale: la pelle La pelle è costituita da un intreccio tridimensionale di fibre di collagene, ricavata da diversi tipi d animali. È resa resistente da un processo denominato concia, che può essere al vegetale, al cromo, all alluminio, ecc secondo l utilizzo che si voglia fare. 01/10/2012 8
9 1) La natura del materiale: la pergamena La pergamena (detta anche cartapecora o carta pecudina) è un prodotto della pelle animale non conciata, composta di collagene. Può essere prodotta con pelli di pecora, di capra o di vitello, immersa in un calcinaio, soluzione d acqua e calce, al fine di depilarla. A questo punto la pelle viene montata su un telaio e lasciata ad essiccare sotto tensione. 01/10/2012 9
10 2) Disastri naturali e disastri causati dall uomo: Non importano le dimensioni di un archivio o di una biblioteca, saper gestire correttamente una situazione d emergenza è indispensabile per la conservazione dei beni culturali. Purtroppo queste capacità vengono spesso sottovalutate. 01/10/
11 2) Disastri naturali e disastri causati dall uomo: I disastri naturali, quali alluvioni e terremoto, frequenti nel nostro paese, sono impossibile da prevedere, ma è possibile studiare soluzioni d emergenze. 01/10/
12 2) Disastri naturali e disastri causati dall uomo: I disastri causati dall uomo, tra cui incendi, guerra, esplosioni, ecc devono essere trattati come situazioni di emergenze. 01/10/
13 3) L ambiente in cui essi sono custoditi: Come preservare? Una valutazione accurata deve essere fatta tenendo conto delle priorità: 1) Sicurezza del fabbricato 2) Condizioni ambientali 01/10/
14 3) L ambiente in cui essi sono custoditi: Sicurezza del fabbricato Sistema di allarme antincendio Sistemi manuali di spingimento delle fiamme Sistemi automatici di spingimento delle fiamme 01/10/
15 3) L ambiente in cui essi sono custoditi: Condizioni ambientali Fattori ambientali quali temperatura, umidità, luce, inquinamento atmosferico e da particolato, risultano pertanto pericolosi e possono causare reazioni di natura chimica, meccanica e biologica che accelerano il degrado del materiale librario e archivistico. 01/10/
16 3) L ambiente in cui essi sono custoditi: Condizioni ambientali Umidità relativa (RH) Temperatura e umidità relativa Inquinamento atmosferico e da particolato Luce Muffa 01/10/
17 Condizioni ambientali ottimali Indoor air quality (IAQ) è il termine che si riferisce alla qualità dell aria dentro e intorno alle strutture dell edificio in relazione con la salute e il confort degli occupanti. 01/10/
18 Condizioni ambientali ottimali HVAC (heating, ventilation, and air conditionig) è la tecnologia usata per controllare gli ambienti chiusi in modo da raggiungere parametri ambientali ottimali, utilizzando i principi della termodinamica, della meccanica dei fluidi e del trasferimento di calore. 01/10/
19 Condizioni ambientali ottimali Misure pratiche per migliorare le condizioni ambientali Monitoraggio di T e di RH Rischi per i lavoratori 01/10/
20 Conclusione La spolveratura per unità archivistica ed il controllo microclimatico degli ambienti sono considerati strumenti indispensabili per la corretta conservazione del materiale archivistico e librario 01/10/
21 Se la conoscenza può creare dei problemi, non è con l'ignoranza che possiamo risolverli. Isaac Asimov in Focus n. 98, pag /10/
22 WIE T O Scultura in terracotta Cina XVI XVII secolo Wei T O è un dio potente. Protettore dei libri, assicura protezione contro gli incendi, e gli insetti dannosi. Royal Museum of Scotland, Edinburg 01/10/
23 Bibliografia IFLA Principles for Care and Handling of Library Materials, International Federation of Library Associations and Institutions Core Programme on Preservation and Conservation and Council on Library and Information Resources. International Preservation Issues, Number one, edited by Edward P. Adcock. Montanari M. e Missori M., Conservazione preventiva: protezione dei beni librari dagli inquinamenti atmosferici tramite contenitori chiusi,cabnewsletter n.2-4 (apriledicembre2004), n.s. Federici C., Prevenzione indiretta e prevenzione diretta negli archivi e nelle biblioteche, Cabnewsletter n.5 (settembre-ottobre 2001), n.s. McCrady E., Muffe: un quadro completo sull argomento (prima parte), Cabnewsletter n.2 (marzo-aprile 2000), n.s. McCrady E.,), Muffe: un quadro completo sull argomento (seconda parte) Cabnewsletter n.3 (maggio-giugno 2000), n.s. Pinzari F., Funghi: una minaccia alle persone ed al patrimonio culturale. Resoconto del Convegno (Monaco di Baviera giugno 2001), Cabneswletter n.4 (luglioagosto 2001), n.s. Chiara T. e Garavani M., Esposizione ad Agenti Biologici presso Biblioteche ed Archivi Librari e Documentali, Corso di Formazione 3, 7 e 14 novembre 2008 Aspetti di sicurezza connessi al lavoro in biblioteca: rischi e misure di prevenzione e protezione. Area ambiente e Sicurezza Università degli Studi di Pavia. Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n.81, Attuazione dell articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n.123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Decreto Legislativo 9 aprile 2008, Allegato IV Requisiti dei luoghi di lavoro, Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale, serie generale n101, 30 aprile 2008 Decreto Legislativo 30 settembre 1963, n e il Codice dei beni cultuali e del paesaggio (decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42). 01/10/
VENTILAZIONE
VENTILAZIONE 1 Sensibilizzare i Professionisti RISPARMIO ENERGETICO Le problematiche attuali: il clima ed il consumo energetico degli edifici COME FARE? Strategie per i sistemi di riscaldamento e di raffrescamento:
DettagliPREM un piano di emergenza su misura per archivi e biblioteche
PREM un piano di emergenza su misura per archivi e biblioteche l ICPAL e le emergenze Interventi di emergenza Torino a seguito di catastrofi segnano la storia dell ICPAL Firenze L ICPAL e le emergenze
DettagliLe fibre tessili naturali sono quelle esistenti in natura, le tecnofibre - più comunemente conosciute come fibre chimiche - invece sono quelle
Le fibre tessili. La fibra tessile è l'insieme dei prodotti fibrosi che, per la loro struttura, lunghezza, resistenza ed elasticità, hanno la proprietà di unirsi, attraverso la filatura, in fili sottili,
DettagliMODULO TECNICO PROFESSIONALE
MODULO TECNICO PROFESSIONALE ORE: 60 COMPARTO PELLETTERIA ABBIGLIAMENTO CALZATURE AREA PROFESSIONALE: LAVORAZIONE PELLE E CUOIO PERCORSO: SETTORE CONCIARIO Modulo formativo/u.f. 1: ORIENTAMENTO 2 ore 1.
DettagliSicurezza nel Laboratorio: Laser
Sicurezza nel Laboratorio: Laser Per questo corso non si consiglia nessun libro di testo t pertanto t il file contiene sia pagine didattiche sia pagine di approfondimento messe a punto con l obiettivo
DettagliIl Progetto internazionale SEARCH II : Premesse, Risultati e Attività Future
http://search.rec.org/ Il Progetto internazionale SEARCH II : Premesse, Risultati e Attività Future F. De Maio, ISPRA francesca.demaio@isprambiente.it Workshop Inquinamento atmosferico interno e salute
DettagliPERCHÉ UN SISTEMA DI VENTILAZIONE MECCANICA CONTROLLATA CON SCAMBIATORE DI CALORE
Air - Sisthema PERCHÉ UN SISTEMA DI VENTILAZIONE MECCANICA CONTROLLATA CON SCAMBIATORE DI CALORE Oggi a causa dell iperisolamento e della tenuta all aria dei serramenti, l aria confinata favorisce la
DettagliLa misura della biodegradabilità del cuoio
Stazione Sperimentale per l Industria delle Pelli e delle Materie Concianti Conceria Russo di Casandrino Università degli Studi di Napoli Federico II - Dipartimento di Biologia Strutturale e Funzionale
DettagliPREM un piano di emergenza su misura per archivi e biblioteche
PREM un piano di emergenza su misura per archivi e biblioteche l ICPAL e le emergenze Interventi di emergenza Torino a seguito di catastrofi segnano la storia dell ICPAL Firenze L ICPAL e le emergenze
DettagliAGENTI CHIMICI PERICOLOSI
RISCHIO CHIMICO Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro è riconducibile all insieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute, connessi con la presenza, nell ambito dello svolgimento delle lavorazioni,
DettagliPIANO DI LAVORO PREVENTIVO a. s
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI CRESCENZI PACINOTTI PIANO DI LAVORO PREVENTIVO a. s. 2016-2017 Classe 3Legno Materia COSTRUZIONI-PROGETTAZIONE-IMPIANTI Docente : Prof. PATRIZIA ZANNONI LIVELLO
DettagliBuilding Innovation, CNA BARI - 10 giugno 2016
: Sensore ad IA per il controllo e l'ottimizzazione della qualità dell'aria e del comfort climatico negli ambienti indoor (domotica, building automation e retail) Building Innovation, CNA BARI - 10 giugno
DettagliToscani Francesca Via S. Giovannino 4, Pavia (Pv)
F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Toscani Francesca Via S. Giovannino 4, Pavia (Pv) Telefono 349/1062767 Fax E-mail ft@conservazionerestaurocarta.com Nazionalità
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI CASSINO
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CASSINO FACOLTA DI INGEGNERIA Corso di laurea in ingegneria meccanica Modulo didattico Sicurezza degli impianti industriali Seminario Il documento di valutazione dei rischi (Ing.
DettagliCinque prodotti per un unico obiettivo: la salute, tua e della tua casa
Comfort abitativo Cinque prodotti per un unico obiettivo: la salute, tua e della tua casa www.tecnovagroup.it Per il comfort abitativo e la salubrità ambientale indoor la soluzione più completa ed efficace
Dettaglinzeb NEARLY ZERO ENERGY BUILDING La scuola e l energia sostenibile, un primo passo verso il 2020
I MATERIALI ISOLANTI POLIURETANO ESPANSO ESTRUSO: XPS E OTTENUTO DA BENZOLO ED ETILENE RICAVATI A LORO VOLTA DA PETROLIO E METANO. IL PROPELLENTE UTILIZZATO PER L ESPANSIONE È LA CO2. HA UN ASSORBIMENTO
DettagliCARATTERIZZAZIONE CHIMICA DEL PM 2.5 IN AMBIENTI DOMESTICI
CARATTERIZZAZIONE CHIMICA DEL PM 2.5 IN AMBIENTI DOMESTICI TOFFUL Luca 1, CANEPARI Silvia 2, SARGOLINI Tiziana 3, PERRINO Cinzia 3 1 Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive, Sapienza Università
DettagliLa vita interna ed esterna degli archivi: conservare, consultare e prevenire
La vita interna ed esterna degli archivi: conservare, consultare e prevenire CRISTINA CENEDELLA Uno dei compiti essenziali degli archivi è quello di rendere accessibile e di comunicare i documenti che
DettagliMANUALE USO E MANUTENZIONE
MANUALE USO E MANUTENZIONE MANUALE DI MANUTENZIONE I materiali con i quali è stato realizzato il serramento determinano la qualità e conseguentemente le prestazioni e la durata nel tempo. Le caratteristiche
Dettagli³5LVFKLR%LRORJLFR 2SXVFROR,QIRUPDWLYR SHUL/DYRUDWRULGHOOD6FXROD $UFKLYLH%LEOLRWHFKH 56331LFROD%$5,/(
2SXVFROR,QIRUPDWLYR SHUL/DYRUDWRULGHOOD6FXROD ³5LVFKLR%LRORJLFR $UFKLYLH%LEOLRWHFKH $FXUDGHO6HUYL]LRGL3UHYHQ]LRQHH3URWH]LRQH Pagina 1 di 7 5LVFKLRELRORJLFRQHJOLDUFKLYL Negli Istituti scolastici sono sempre
DettagliCo.in.tec. per una migliore qualità dell aria che respiriamo
Co.in.tec. per una migliore qualità dell aria che respiriamo La seguente presentazione si intende strettamente confidenziale, non è permessa la divulgazione e la copia senza l espressa autorizzazione della
DettagliIn conformità con Regolamento (CE) n.1907/2006, (CE) n.453/2010 e (CE) n.1272/2008.
In conformità con Regolamento (CE) n.1907/2006, (CE) n.453/2010 e (CE) n.1272/2008. 1. IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA O DELLA MISCELA E DELLA SOCIETA /IMPRESA 1.1. Nome del prodotto: Trappola adesiva per
DettagliIl servizio di prevenzione e protezione: attribuzioni e compiti. Perugia,
Il servizio di prevenzione e protezione: attribuzioni e compiti., in tutti gli ambienti di vita e, quindi, anche in quelli dove svolgiamo il lavoro, vi sono rischi che, a volte anche in maniera inconsapevole,
DettagliINFORMAZIONE FIGURE SENSIBILI
INFORMAZIONE FIGURE SENSIBILI ASPP: gli addetti al servizio di prevenzione e protezione vengono designati dal Dirigente scolastico, sentito il RLS, tenendo conto delle dimensioni della scuola e della struttura
DettagliI concetti di rischio e pericolo
I concetti di rischio e pericolo Durata: 12 26 La valutazione del rischio D.Lgs. 81/2008 Articolo 15 - Misure generali di tutela Nelle misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO. Comune di Pisa
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO DOCUMENTO REDATTO AI SENSI DEL D. Lgs. 9 aprile 2008, n 81 D.M. 10 marzo 1998 D.P.R. 151 11 agosto 2011 Comune di Pisa Tipografia - Ospedaletto Il tecnico
DettagliData: Feb. 97/Rev ELEMENTI IDENTIFICATIVI DELLA SOSTANZA. Specifica del prodotto: Principio attivo. Nome depositato Collagene (ANTEMA )
Data: Feb. 97/Rev. 001 1. ELEMENTI IDENTIFICATIVI DELLA SOSTANZA Specifica del prodotto: Principio attivo Nome depositato Collagene (ANTEMA ) Produttore/Fornitore OPOCRIN S.p.A. Via Pacinotti, 3 41040
DettagliMicroclimatologia per i beni culturali. Enrico Ferrero
Microclimatologia per i beni culturali Enrico Ferrero Croste nere dovute all inquinamento e all acqua piovana sul marmo sul bronzo sulla pietra calcarea sul marmo DEFINIZIONE DI MICROCLIMA Clima di una
DettagliLA PREVENZIONE INCENDI E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE. Informazioni relative alla prevenzione, alla lotta antincendio e alla gestione dell emergenza
LA PREVENZIONE INCENDI E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE Informazioni relative alla prevenzione, alla lotta antincendio e alla gestione dell emergenza Definizione di incendio L incendio è la combustione sufficientemente
DettagliDecreto Ministeriale 20/12/2012 (Gazzetta ufficiale 04/01/2013 n. 3)
Decreto Ministeriale 20/12/2012 (Gazzetta ufficiale 04/01/2013 n. 3) Ministero dell'interno - Regola tecnica di prevenzione incendi per gli impianti di protezione attiva contro l'incendio installati nelle
DettagliInquinamento luminoso
Definizione Come si presenta Le cause Danni causati Il pieghevole Tipologie apparecchi illuminazione artificiale 1 Normativa tecnica e strumenti legislativi Finalità Link per approfondimento 2 E un'alterazione
DettagliLA PREVENZIONE COME PRIMO STRUMENTO DI TUTELA
LA PREVENZIONE COME PRIMO STRUMENTO DI TUTELA ING. ITALO CARLI DIRETTORE GENERALE AXA ART VERSICHERUNG AG Milano, 21 MAGGIO 2015 L opera d arte e la sua sicurezza CULTURA DELLA PREVENZIONE VALUTAZIONE
DettagliCORSO DI FORMAZIONE Art. 37, comma 2, D.Lgs. 81/08 e s.m.i. e Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011. g Antonio Giorgi RSPP
I.C. A. VOLTA Via Botticelli, 31 04100 Latina CORSO DI FORMAZIONE Art. 37, comma 2, D.Lgs. 81/08 e s.m.i. e Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011 Ing. g Antonio Giorgi g RSPP Il Decreto legislativo 9 aprile
DettagliHEUSCH. LE MIGLIORI SOLUZIONI PER I MIGLIORI CONCIATORI.
HEUSCH. LE MIGLIOI SOLUZIONI PE I MIGLIOI CONCIATOI. Quasi tutti i pricipali conciatori del mondo si affidano alle lame Heusch. Proprio per questo siamo perfettamente al corrente dei bisogni e delle esigenze
DettagliReport mensile sulla qualita dell aria
Sezione provinciale di Report mensile sulla qualita dell aria provincia: periodo di riferimento: 01/01/2017 - Stazioni di monitoraggio stazioni di monitoraggio 1 2 3 Flaminia 4 5 2 3 5 1 4 zone Appennino
DettagliUfficio Aria Dipartimento Provinciale
CAMPAGNA DI MONITORAGGIO E METALLI P.zza VITTORIO EMANUELE - POTENZA - ANNO 15 1 Gestione, Manutenzione ed Elaborazione a cura di: Ufficio Aria, Dip. prov. Potenza P.I. Giuseppe Taddonio P.I. Rocco Marino
DettagliIL PIACERE DELLA VITA COLLANA DI CHIMICA DEGLI ALIMENTI MONOGRAFIE
IL PIACERE DELLA VITA COLLANA DI CHIMICA DEGLI ALIMENTI MONOGRAFIE 4 Direttore Lydia FERRARA Università degli Studi di Napoli Federico II Comitato scientifico Daniele NAVIGLIO Università degli Studi di
DettagliRischio Chimico. Definizioni
Rischio Chimico Definizioni a) agenti chimici: tutti gli elementi o composti chimici, sia da soli sia nei loro miscugli, allo stato naturale o ottenuti, utilizzati o smaltiti, compreso lo smaltimento come
DettagliTiziana Maffei ICOM ITALIA
Tiziana Maffei ICOM ITALIA Protezione Civile L 225 1992 Istituzione del Servizio Civile Nazionale L 100 2012 Riordino della protezione civile Piano Regionale di Protezione Civile Tra le attività ritenute
DettagliConservazione e Restauro dei Beni Culturali: Conservazione e Restauro del Libro
Conservazione e Restauro dei Beni Culturali: Conservazione e Restauro del Libro Iter formativo e piani di studio Per conseguire la laurea del Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Conservazione e
DettagliPANNELLI FOTOVOLTAICI Prime indicazioni in caso d intervento
Federazione dei Corpi Vigili del Fuoco Volontari della Provincia autonoma di Trento PANNELLI FOTOVOLTAICI Prime indicazioni in caso d intervento Trento, 15 aprile 2011 ore 20:00 Aula magna Consorzio dei
DettagliPANNELLO ADESIVO PER LAMPADE U.V.
In conformità con Regolamento (CE) n.1907/2006, (CE) n.453/2010 e (CE) n.1272/2008. SEZIONE 1. IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA O DELLA MISCELA E DELLA SOCIETA /IMPRESA 1.1. Identificatore del prodotto:
DettagliD. Introduzione al biodeterioramento. Biologia degli agenti biodeteriogeni
D. Introduzione al biodeterioramento Biologia degli agenti biodeteriogeni Organismi BIODETERIOGENI = organismi che possono danneggiare i materiali in molti modi Vengono illustrati i principali tipi di
DettagliFunzionalità degli impianti HVAC e indagini ambientali
Funzionalità degli impianti HVAC e indagini ambientali 20 febbraio 2010 Stefano Massera Patrizia Anzidei CONTARP INAIL Direzione Generale Consulenza tecnica accertamento rischi e prevenzione 1 In Cenni
DettagliINTRODUZIONE ALLA TERMODINAMICA. Supponiamo di voler studiare il comportamento di una determinata quantità di gas contenuta
INTRODUZIONE ALLA TERMODINAMICA Supponiamo di voler studiare il comportamento di una determinata quantità di gas contenuta in un recipiente, ad esempio 5g di ossigeno. Dato l elevato numero di molecole
DettagliModulo B. Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Durata 60 ore per il macrosettore ATECO 1 Agricoltura
Modulo B Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Durata 60 ore per il macrosettore ATECO 1 Agricoltura Questo modulo si articola in macrosettori costruiti tenendo conto dell
DettagliValutazione dei rischi di igiene
Valutazione dei rischi di igiene Fattori di rischio professionali Classificazione (1) Rischi per la sicurezza: Elettricità, macchinari, ecc. Rischi per la salute fattori inquinanti connessi con la produzione:
DettagliPULITORE RAPIDO MULTIUSO PER PAVIMENTI ALL ACQUA
PULITORE RAPIDO MULTIUSO Rimuove efficacemente lo sporco di natura organica e ambientale, grasso, muffe, funghi. Per esterni ed interni. ALL ACQUA ACIDO Elimina depositi di cemento, calcare, tartaro ed
DettagliAcademic Risk Management Association. Microcalamità: prevenire e risolvere l emergenza SEMPRE!
Academic Risk Management Association 27 Maggio 2011 Università degli studi di Verona Risk Management Microcalamità: prevenire e risolvere l emergenza SEMPRE! BELFOR Holding Inc. Età: 40 anni Presenza territoriale:
DettagliL impegno dell ICPAL: un piano di emergenza per gli archivi e le biblioteche
L impegno dell ICPAL: un piano di emergenza per gli archivi e le biblioteche A cura di Gloria Cirocchi - Assunta Di Febo - Paola F. Munafò gloria.cirocchi@yahoo.it assunta.difebo@beniculturali.it paolafranca.munafo@beniculturali.it
DettagliAltri tipi di Concia
Altri tipi di Concia 1 Altri tipi di concia Oltre alla tradizionale concia al vegetale ed alla più recente concia con sali di cromo trivalente esistono numerosi altri prodotti in grado di stabilizzare
DettagliCIRCOLARE S.121 LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO FULMINAZIONE DA SCARICHE ATMOSFERICHE
CIRCOLARE S.121 LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO FULMINAZIONE DA SCARICHE ATMOSFERICHE Gentile Cliente, l articolo 84 del D.Lgs. 81/08 prescrive che il datore di lavoro provveda alla valutazione del rischio
DettagliPURITII.COM. Sistema di Purificazione dell Aria ad Altissima Efficienza
PURITII.COM Sistema di Purificazione dell Aria ad Altissima Efficienza 111 Il sistema Puritii per la purificazione dell aria ha dimensioni ridotte ma è estremamente potente. Può trattare sino a 8,6 m 3
DettagliValutazione di Conformità ai criteri di Compatibilità Ambientale CCA
Valutazione di Conformità ai criteri di Compatibilità Ambientale CCA SCHEDA PRODOTTO: SUBERIT Data compilazione def.: 6/09/2010 A) DATI RELATIVI ALL AZIENDA A.1 Produttore: Peppino Molinas & figli S.p.A.
DettagliEWOO DROPSHINE CRISTALLI LIQUIDI SEMI DI LINO
Scheda informativa prodotto cosmetico ad uso professionale EWOO DROPSHINE CRISTALLI LIQUIDI SEMI DI LINO Data di compilazione: 18 aprile 2011 Data e numero di revisione: 01 febbraio 2012 1. IDENTIFICAZIONE
DettagliBITUMI PER USI STRADALI: IMPATTI AMBIENTALI E RISCHI NELLE LAVORAZIONI
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTA DI INGEGNERIA Corso di laurea in Ingegneria per l ambiente ed il territorio (CLASSE DELLE LAUREE IN INGEGNERIA CIVILE ED AMBIENTALE. CLASSE N8) ABSTRACT
Dettagli1. Elementi d identificazione della sostanza o del preparato e della società /impresa produttrice
Pagina 1 di 9 SCHEDA DEI DATI DI SICUREZZA Yotuel Dental Office 10 Minute kit (carbamide perossido 30%) with accelerator Secondo 93/42/CEE 1. Elementi d identificazione della sostanza o del preparato e
DettagliSei prodotti per un unico obiettivo: la salute, tua e della tua casa
Comfort abitativo Sei prodotti per un unico obiettivo: la salute, tua e della tua casa www.tecnovagroup.it Mai più aria insalubre e inquinata L inquinamento dell aria interna rappresenta ormai un notevole
DettagliAPPUNTI DI TECNOLOGIA
APPUNTI DI TECNOLOGIA FIBRE TESSILI Definizione e classificazione Cotone e Lino Lana e Seta Rayon e Sintetiche DOWNLOAD MAPPA CONCETTUALE published by Danilo Eandi 2013 NOTA dell autore Prof. Danilo Eandi,
Dettagli04/05/2009 DEFINIZIONE DI RADIAZIONI. Corso di Igiene. Igiene delle radiazioni ionizzanti e non
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO Corso di Igiene Igiene delle radiazioni ionizzanti e non Prof. P. Cavallo 1 DEFINIZIONE DI RADIAZIONI In fisica: particolare forma di energia, o di materia corpuscolare,
DettagliConcia al vegetale 1
Concia al vegetale 1 La concia con tannini vegetali L utilizzo di prodotti di origine vegetale nel trattamento delle pelli è nota all uomo fin dall antichità, e tutt oggi è uno dei sistemi di concia più
DettagliCriticità PREVENZIONE INCENDI
Criticità PREVENZIONE INCENDI 1 di 49 Prevenzione incendi Come si fa a quantificare il RISCHIO?? Rischio = Frequenza x Magnitudo 2 di 49 Prevenzione incendi Diminuire il rischio Prevenzione Probab. Elevata
DettagliCODICE PRODOTTO: FACCIALE FILTRANTE MONOUSO FFP3D Taglia M/L
CODICE PRODOTTO: 1015635 FACCIALE FILTRANTE MONOUSO FFP3D Taglia M/L Visualizza Altri Presentazione generale Reference Number 1015635 Gamma Facciali filtranti monouso Marchio Honeywell Marchio precedentemente
DettagliI simboli della Direttiva 67/548 che indicano rischio chimico. Esplosivo (E) Comburente (O) Estremamente infiammabile (F+) Facilmente infiammabile (F)
PRODOTTI CHIMICI - Pittogrammi utilizzati fino all'applicazione del nuovo Regolamento REACH, obbligatorio dal 1 dicembre 2010. Anche dopo quella data e' possibile trovarli in confezioni di sostanze chimiche
DettagliL ARIA STA CAMBIANDO. SNAP, Air Quality Balancer
L ARIA STA CAMBIANDO SNAP, Air Quality Balancer Quando si parla di problemi sulla qualità dell aria le persone tendono ad associare tali problematiche a fattori legati all inquinamento esterno come la
DettagliPRIMO SOCCORSO RISCHI LAVORATIVI E MISURE PREVENTIVE PER I LAVORATORI STAGIONALI E OCCASIONALI
PRIMO SOCCORSO Comitato art. 7 del D.Lgs 81/2008 della Provincia di Pavia RISCHI LAVORATIVI E MISURE PREVENTIVE PER I LAVORATORI STAGIONALI E OCCASIONALI Documento certificato ai sensi dell Art. 3 Decreto
DettagliFormazione dei Lavoratori
pagina 1 di 8 Formazione dei Lavoratori articolo 37 D.Lgs. 81/08 Accordo Conferenza Stato Regioni del 21/12/2011 Rep. Atti n. 221/CSR Gazzetta Ufficiale n. 8 del 11 gennaio 2012 pagina 2 di 8 paragrafo
DettagliModulo B. Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Durata 60 ore per il macrosettore ATECO 7 - sanità servizi sociali
Modulo B Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Durata 60 ore per il macrosettore ATECO 7 - sanità servizi sociali Questo modulo si articola in macrosettori costruiti tenendo
DettagliSCHEDA DI SICUREZZA (DIRETTIVA) TUTOLO DI MAIS
SCHEDA DI SICUREZZA (DIRETTIVA) TUTOLO DI MAIS 1. IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO. 1.1 Nome del prodotto : Tutolo di mais. 1.2 Tipo di prodotto: Granuli di tutolo non trattati; ricavati dalla parte dura del
DettagliC.I.A.R.T.: l importanza della disinfestazione per la preservazione dei beni culturali
C.I.A.R.T.: l importanza della disinfestazione per la preservazione dei beni culturali Con il patrocinio di Villa Foscarini Cornaro Sala Cavalieri Gorgo al Monticano (TV) 1 Le tecnologie differenziate
DettagliIl sistema attivo per la. Rev. Agosto sanificazione dell aria
Il sistema attivo per la Rev. Agosto 2016 sanificazione dell aria Jonix cube Tecnova Group in collaborazione con Jonix, innovativa start up del gruppo Galletti, è lieta di presentarvi Jonix cube: il nuovo
DettagliLa Sicurezza Integrata nei Beni Culturali
Milano, 27 Settembre, 2012 Forum di Prevenzione Incendi La Sicurezza Integrata nei Beni Culturali Luca Nassi Luca.nassi@vigilfuoco.it Nella mia presentazione : -Il Rischio di incendio e le regole tecniche
DettagliLOZIONI ALCOLICHE PER CAPELLI
SCHEDA INFORMATIVA PRODOTTO COSMETICO AD USO PROFESSIONALE LOZIONI ALCOLICHE PER CAPELLI INFORMAZIONI GENERALI Nome commerciale: Descrizione prodotto: Azienda: TECHNIQUE SYSTEM ENERGY LOZIONE ANTICADUTA
DettagliASSESSORATO DEI BENI CULTURALI E DELL IDENTITA SICILIANA. Progetto N. 15. Per lavori di restauro Qq F 83. Erudizioni pertinenti al Corleone sacro...
ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI E DELL IDENTITA SICILIANA DIPARTIMENTO DEI BENI CULTURALI E DELL IDENTITA SICILIANA Servizio Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali Unità Operativa 11 Sezione
DettagliIl cuoio è il materiale ricavato dalla pelle degli animali, in seguito ad un processo denominato concia, che la rende inalterabile e non soggetta a
Prof. Carlo Carrisi Il cuoio è il materiale ricavato dalla pelle degli animali, in seguito ad un processo denominato concia, che la rende inalterabile e non soggetta a putrefazione. La sua principale caratteristica
DettagliSUBSISTEMA O COMPONENTE INTERESSATO
a) Lavori di manutenzione ordinaria: -a1. PULIZIA DEGLI ELEMENTI TECNICI Informazioni necessarie da determinarsi affinché siano tutelate la sicurezza e la salute durante l esecuzione della sopraddetta
DettagliDAL D.P.R. 547/55. AL NUOVO DLgs 81/08
DAL D.P.R. 547/55 AL NUOVO DLgs 81/08 DLgs del 9 / 4 / 08 n. 81 TESTO UNICO SULLA SICUREZZA ART. 80. OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO 1) Il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché i materiali,
DettagliQuesta presentazione verterà sugli NOx e in particolare: -cosa sono gli NOx -effetti sulla salute e alla vegetazione -dove si trovano -le concause
Questa presentazione verterà sugli NOx e in particolare: -cosa sono gli NOx -effetti sulla salute e alla vegetazione -dove si trovano -le concause degli NOx I principali NOx presenti nell'atmosfera sono
DettagliCORSO BASE SULLA SICUREZZA PER VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE
CORSO BASE SULLA SICUREZZA PER VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE PROGRAMMA DELL INCONTRO: Quadro normativo di riferimento Atipicità del lavoratore Pro Civ Metodologia 8 passi e scelta DPI Esempi pratici di
DettagliNormativa sul divieto di fumo nei luoghi di vita e di lavoro
Ministero della Salute LOGO REGIONALE LOGO AZIENDALE Progetto CCM Definizione e implementazione di un sistema di monitoraggio del rispetto della normativa sul fumo in Italia : monitoraggio negli ambienti
DettagliUniversità del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro Facoltà Scienze M.F.N. ECOLOGIA II. Francesco Dondero, PhD
Università del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro Facoltà Scienze M.F.N. ECOLOGIA II Francesco Dondero, PhD Ecologia applicata I concetti dell Ecologia generale possono avere numerose applicazioni per
DettagliINTRODUZIONE L inquinamento dell aria nelle scuole Una priorità di sanità pubblica
INTRODUZIONE L inquinamento dell aria nelle scuole Una priorità di sanità pubblica Annamaria de Martino Ministero della Salute Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria Strategia Europea Ambiente
DettagliBENESSERE ACUSTICO. Rumore ambientale
BENESSERE ACUSTICO Rumore ambientale Rumore ambientale fondamentale ai fini del comfort globale e non deve mai essere trascurato nella progettazione degli edifici così come l impatto acustico sul territorio
DettagliScheda di sicurezza materiale
Pag. 1/5 1. Identificazione prodotto e nome della società Nome commerciale: Fabbricante: STONE P STONE P FREE SWEDEN & MARTINA SPA Via Veneto 10 35020 DUE CARRARE (pd9 Informazioni d emergenza: 049 9124300
DettagliGestione e conservazione preventiva
Gestione e conservazione preventiva Perchè 100 passi? Abbiamo selezionato e segnalato 100 azioni che tutti coloro che in biblioteca hanno a che fare con i libri dovrebbero mettere in pratica. Lo scopo
DettagliIsolamento a Cappotto
Isolamento a Cappotto con pannelli minerali Calce Sabbia Aria Calce Legante naturale da migliaia di anni Sabbia Elemento minerale della terra Aria Salute nei milioni di micropori Il meglio per la vostra
DettagliKYOTO: un obbiettivo possibile
KYOTO: un obbiettivo possibile Introduzione di miscele a basso contenuto di COV e minor impatto sull ambiente Risultati delle esperienze condotte in conceria Dott. Domenico Castiello Indagine conoscitiva
DettagliArea prodotto. Elastici intraorali in lattice color ambra SCHEDA DI SICUREZZA MATERIALE DIRETTIVA 91/155/CEE
SCHEDA DI SICUREZZA MATERIALE Elastici in lattice colore naturale (ambra) Area prodotto Data 28/08/13 Rev. 00 (91/155/CEE) Elastici intraorali in lattice color ambra SCHEDA DI SICUREZZA MATERIALE DIRETTIVA
DettagliPronto per ogni emergenza. Spray Antincendio
STOP FIRE Pronto per ogni emergenza Spray Antincendio LE CAUSE DEGLI INCENDI Gli incendi nelle case sono spesso causati da incidenti in cucina, fumo o da un uso non sicuro di attrezzature elettriche che
DettagliAGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI. A cura di: Danilo Monarca
CORSO RESPONSABILI DEI SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e dell Accordo tra Stato e Regioni 26 gennaio 2006 AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI A cura di: Danilo Monarca DEFINIZIONI
DettagliTavola rotonda. Daniela Antonietti ISPRA
Costruire una buona qualità dell'aria a scuola con un click. Airpack: l'ambiente lambiente per una scuola 2.0 0 Tavola rotonda Daniela Antonietti 17 febbraio 2016 USR Lazio Via Pianciani 32, Roma Conoscenza
DettagliSCHEDA DI SICUREZZA DEL PRODOTTO EROGATORI DI FEROMONE
In conformità con Regolamento (CE) n.1907/2006, (CE) n.453/2010 e (CE) n.1272/2008. 1. IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA O DELLA MISCELA E DELLA SOCIETA /IMPRESA 1.1. Nome del prodotto: Feromoni per Plodia
DettagliMercoledì 13 Marzo 2013 Best Western Hotel Piacenza Assemblea Generale Associazione
Mercoledì 13 Marzo 2013 Best Western Hotel Piacenza Assemblea Generale Associazione Novità normative per la prevenzione incendi il D.M. 20/12/12 Impianti di protezione attiva contro l incendio Geom. Luca
DettagliASSESSORATO DEI BENI CULTURALI E DELL IDENTITA SICILIANA. Progetto N. 26. Per lavori di restauro Il secolo dell oro - Panegirico...
ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI E DELL IDENTITA SICILIANA DIPARTIMENTO DEI BENI CULTURALI E DELL IDENTITA SICILIANA Servizio Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali Unità Operativa 11 Sezione
DettagliSCHEDA DI SICUREZZA (2001/58/CEE)
SCHEDA DI SICUREZZA (2001/58/CEE) Prodotto ZETACELL (tutte le tipologie) 1. Identificazione della sostanza Dati del prodotto Nome commerciale Produttore/Fornitore Polietilene espanso reticolato tipo A
DettagliINFORMAZIONE AI LAVORATORI/ UTENTI DEL COLLEGIO PROCEDURE DI SICUREZZA: PRESCRIZIONI DI COMPORTAMENTO
PROCEDURE DI SICUREZZA: PRESCRIZIONI DI COMPORTAMENTO Procedure di sicurezza: PRESCRIZIONI DI COMPORTAMENTO Autore: IEC S.r.l. Revisione: settembre 2014 INDICE 1 Destinatari... 1 2 Obiettivo... 1 3 Premessa...
DettagliScheda Dati di Sicurezza
1 Materiale / Processo e Società 1.1 Nome del prodotto: "" 1.2 Dati del fabbricante: LAPE HD s.r.l. 1.2.1 Distributore per l Italia: LAPE HD s.r.l. Via G. Di Vittorio, 2/4-50053 Empoli (FI) Telefono: (+39)
DettagliFratelli Sanna Azienda Agricola Biologica Sant Anna Strada Prov.le 34 di Murlo Loc. Collemalamerenda Monteroni d Arbia Siena - Italy tel 0577
Fratelli Sanna Azienda Agricola Biologica Sant Anna Strada Prov.le 34 di Murlo Loc. Collemalamerenda 53014 Monteroni d Arbia Siena - Italy tel 0577 378007 fax 0577 058348 cell. 339 1263467 fllisanna@libero.it
DettagliINFN - SEZIONE DI GENOVA GARA CONDIZIONAMENTO CLEAN ROOM ATLAS/CMS
Istituto Nazionale Di Fisica Nucleare INFN - SEZIONE DI GENOVA GARA CONDIZIONAMENTO CLEAN ROOM ATLAS/CMS DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI MISURE ADOTTATE PER ELIMINARE LE INTERFERENZE ai sensi
Dettagli