PROGETTO ESECUTIVO IMPIANTO IDROTERMOSANITARIO
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1 Legge n. 80 del 23/05/2014 DELIBERA G.R.T. N 6210 DEL 04/12/2015 LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DI 5 ALLOGGI E.R.P. SITI NEL COMUNE DI POGGIBONSI PROGETTO ESECUTIVO IMPIANTO IDROTERMOSANITARIO RELAZIONE TECNICA Siena, Aprile 2016 IL PROGETTISTA (Dott. Ing. Simona Criscuolo) Sede Legale ed Amministrativa: Via Biagio di Montluc 2, Siena (SI) - Tel Fax Capitale Sociale ,00 interamente versato - Codice Fiscale, P. Iva e Registro Imprese: R.E.A.: sito web: segreteria@sienacasa.net pec: segreteria@pec.sienacasa.it
2 INDICE 1) GENERALITA' OGGETTO DEI LAVORI LEGGI E REGOLAMENTI ELABORATI GRAFICI ) IMPIANTO TERMICO METODOLOGIA DI CALCOLO... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. 2.2 TIPOLOGIA E CARATTERISTICHE IMPIANTO TERMICO IMPIANTO TERMICO APPARTAMENTO TIPO SISTEMA DI REGOLAZIONE APPARECCHI TERMINALI ) IMPIANTO GAS DIMENSIONAMENTO MATERIALI DELLE TUBAZIONI POSA IN OPERA INTERCETTAZIONE TUBAZIONI GAS IMPIANTO DI VENTILAZIONE DEL LOCALE CUCINA ) IMPIANTO IDRICO TIPOLOGIA E CARATTERISTICHE IMPIANTO IDRICO IMPIANTO DI SMALTIMENTO DELLE ACQUE ) PRESCRIZIONI PER LA DITTA ESECUTRICE DEI LAVORI
3 1) GENERALITA' 1.1 Oggetto dei lavori Il presente progetto concerne il tipo e la metodologia di posa in opera dei materiali necessari alla realizzazione ex-novo dell'impianto elettrico ed impianti ausiliari relative all intervento di manutenzione straordinaria di 5 alloggi E.R.P. siti nel Comune di Poggibonsi (SI), qui di seguito riportati - via Aldo Moro 22, Int.6, Poggibonsi (ex assegnatario Matteuzzi); - via Firenze 3, Int.11, Loc. Staggia senese, Poggibonsi (ex assegnatario Patruno); - via Romania 8, Int.6, Loc. Bellavista, Poggibonsi (ex assegnatario Baccellini); - p.zza Danimarca 1, Int.3, Loc. Bellavista, Poggibonsi (ex assegnatario Mazzoni); - p.zza Danimarca 4, Int.4, Loc. Bellavista, Poggibonsi (ex assegnatario Addolorati); Interventi da realizzare a) Sostituzione generatore di calore esistente con caldaia a condensazione e prima distribuzione: - via Aldo Moro 22, Int.6, Poggibonsi (ex assegnatario Matteuzzi); - via Firenze 3, Int.11, Loc. Staggia senese, Poggibonsi (ex assegnatario Patruno); - via Romania 8, Int.6, Loc. Bellavista, Poggibonsi (ex assegnatario Baccellini); - p.zza Danimarca 4, Int.4, Loc. Bellavista, Poggibonsi (ex assegnatario Addolorati); b) Sostituzione di boiler elettrico caldaia solo ACS per la produzione di acqua calda sanitaria con pompa di calore - p.zza Danimarca 1, Int.3, Loc. Bellavista, Poggibonsi (ex assegnatario Mazzoni); c) Rifacimento impianto gas o parziale modifica - via Aldo Moro 22, Int.6, Poggibonsi (ex assegnatario Matteuzzi); - via Firenze 3, Int.11, Loc. Staggia senese, Poggibonsi (ex assegnatario Patruno); - via Romania 8, Int.6, Loc. Bellavista, Poggibonsi (ex assegnatario Baccellini); - p.zza Danimarca 1, Int.3, Loc. Bellavista, Poggibonsi (ex assegnatario Mazzoni); - p.zza Danimarca 4, Int.4, Loc. Bellavista, Poggibonsi (ex assegnatario Addolorati); d) Rifacimento dell impianto idrico di distribuzione e del bagno - via Aldo Moro 22, Int.6, Poggibonsi (ex assegnatario Matteuzzi); - via Firenze 3, Int.11, Loc. Staggia senese, Poggibonsi (ex assegnatario Patruno); - via Romania 8, Int.6, Loc. Bellavista, Poggibonsi (ex assegnatario Baccellini); - p.zza Danimarca 1, Int.3, Loc. Bellavista, Poggibonsi (ex assegnatario Mazzoni); - p.zza Danimarca 4, Int.4, Loc. Bellavista, Poggibonsi (ex assegnatario Addolorati); e) Rifacimento impianto di scarico bagno/bagni - via Aldo Moro 22, Int.6, Poggibonsi (ex assegnatario Matteuzzi); - via Firenze 3, Int.11, Loc. Staggia senese, Poggibonsi (ex assegnatario Patruno); - via Romania 8, Int.6, Loc. Bellavista, Poggibonsi (ex assegnatario Baccellini); - p.zza Danimarca 1, Int.3, Loc. Bellavista, Poggibonsi (ex assegnatario Mazzoni); - p.zza Danimarca 4, Int.4, Loc. Bellavista, Poggibonsi (ex assegnatario Addolorati); 2
4 1.2 LEGGI E REGOLAMENTI Gli impianti dovranno ottemperare a Norme e Leggi vigenti, in particolare: - Il D.M. 37 del 2008 relativo all istallazione degli impianti; - Le Norme UNI-CIG-7129, Impianti a gas per uso domestico alimentati da rete di distribuzione. - Le Norme UNI-6507, Tubi di rame senza saldatura per distribuzione fluidi. - Il D.P.R. n. 412 del 26/08/1993, Regolamento recante norme per la progettazione, l installazione, l esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici al fine del contenimento di energia. - Le Norme UNI 7936, Generatori di calore ad acqua calda con potenza termica fino a 2,3 MW funzionanti con combustibile liquido e/o gassoso e bruciatori ad aria soffiata. - La Legge n. 10 del 9/01/1991, Norme per l attuazione del Piano energetico nazionale e successive modifiche e integrazioni. - Il D.Interministeriale Adeguamento linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici - La norma UNI 9182 sugli impianti idrici In particolare i materiali e gli apparecchi per i quali è prevista la concessione del marchio italiano di qualità devono essere muniti del contrassegno I.M.Q.; lo stesso dicasi per i materiali e le componenti per cui è richiesto il marchio CE. 1.3 ELABORATI GRAFICI La relazione tecnica si completa con n.5 tavole planimetriche. 3
5 2) IMPIANTO TERMICO 2.1 TIPOLOGIA E CARATTERISTICHE IMPIANTO TERMICO Il bilanciamento idraulico dei circuiti è ottenuto con l'adozione di tubazioni di diametro adeguato che consentano una opportuna ripartizione delle portate e provocando sull'apposito organo di regolazione installato sul corpo scaldante ulteriori perdite di carico. Il mantenimento della temperatura desiderata e la sua variazione è affidato a cronotermostati elettronici posizionati a 1.5 m d'altezza da terra, in numero di uno per ogni appartamento. 2.3 IMPIANTO TERMICO APPARTAMENTO TIPO CON SOSTITUZIONE GENERATORE DI CALORE Si prevede per l impianto l'installazione di un generatore termico a condensazione alimentato a gas Metano. Camera di combustione stagna, a tiraggio forzato con sistema di accensione elettronica senza fiamma pilota classificata di tipo "C" dalle vigenti norme UNI con potenza utile nominale di 24 kw e scarico dei prodotti della combustione e ripresa dell aria a tetto. Per quanto riguarda il locale cucina, si ipotizza una portata termica massima di 10 kw con ventilazione diretta dall esterno tramite aperture di aerazione idonee come prescritto dalla norma UNI CIG 7129/08. Le aperture di aerazione permanenti dovranno essere protette con griglie in rame per la parte esterna e in plastica per la parte interna per evitare l introduzione nel locale di corpi estranei ed essere dotate di silenziatore acustico idoneo. 2.4 SISTEMA DI REGOLAZIONE Come prescritto dal DPR 412/93 si prevede l'installazione per ogni appartamento di: Cronotermostato elettronico con programmazione giornaliera che gestisce in modo completamente automatico la regolazione della temperatura ambiente con una precisione di controllo di 0.5 C. La programmazione del regime di funzionamento può essere effettuata secondo modalità giornaliere e settimanali completamente personalizzabili, con scansioni di 1/2 ora costruiti su diversi livelli di temperatura. Gli apparecchi saranno collegati direttamente al consenso della caldaia. Inoltre come prescritto dall'art. 7 DPR412/93 si prevede l'installazione sui singoli corpi scaldanti di una valvola termostatica in modo da regolare automaticamente la temperatura ambiente. 2.5 APPARECCHI TERMINALI VALVOLE TERMOSTATICHE Le unità terminali installate negli appartamenti sono diversificate come tipologia, ad elementi in alluminio o in ghisa. Ogni singolo radiatore sarà dotato di valvola termostatica per la regolazione della temperatura ambiente. Nell alloggio di via P.Nenni 10, Int.12, Loc. S. Miniato, Siena (ex assegnatario Botti) saranno sostituite le linee di mandata e ritorno dell impianto di riscaldamento esistenti in ferro verso i radiatori con tubazioni in multistrato dn 16 con isolamento termico in ottemperanza alla normativa vigente. I corpi scaldanti saranno collocati nella posizione originaria e comunque indicata negli elaborati grafici, e saranno completi delle relative mensole di sostegno, fissate con tassello ad espansione, e realizzate in acciaio zincato (minimo due), opportunamente verniciate. Gli attacchi delle tubazioni in corrispondenza della muratura saranno coperti dalle apposite rosette coprifilo a muro in materiale plastico. 4
6 3) IMPIANTO GAS 3.1 DIMENSIONAMENTO Il dimensionamento delle tubazioni e degli eventuali riduttori di pressione sarà tale da garantire il corretto funzionamento degli apparecchi di utilizzazione. Gli impianti interni ed i materiali impiegati saranno conformi alla legislazione tecnica vigente. 3.2 MATERIALI DELLE TUBAZIONI Saranno utilizzati esclusivamente tubi idonei, realizzati in rame e polietilene negli eventuali tratti interrati, che risponderanno alle caratteristiche di seguito indicate: Tubi in polietilene a) I raccordi ed i pezzi speciali dovranno essere realizzati in polietilene; le giunzioni devono essere realizzate mediante saldatura di testa per fusione a mezzo di elementi riscaldanti o mediante saldatura per elettrofusione o saldatura mediante appositi raccordi elettrosaldabili; b) le giunzioni miste, tubo di polietilene con tubo metallico, dovranno essere realizzate mediante raccordi speciali (giunti di transizione) polietilene-metallo idonei per saldatura o raccordi metallici filettati o saldati. Saranno altresì ammesse giunzioni flangiate; c) le valvole per tubi di polietilene potranno essere, oltre che dello stesso polietilene, anche con il corpo di ottone, di bronzo o di acciaio, sempre con le medesime caratteristiche. Tubi in rame I tubi di rame dovranno avere caratteristiche qualitative e dimensionali non minori di quelle prescritte dalla norma UNI 6507 serie B. Le giunzioni dei tubi di rame dovranno essere realizzate mediante saldatura di testa o saldatura a giunzione capillare (UNI 8050) od anche per giunzione meccanica, tenendo presente che giunzioni e raccordi meccanici non devono essere impiegati nelle tubazioni sotto traccia ed in quelle interrate. I raccordi ed i pezzi speciali potranno essere di rame, di ottone o di bronzo (secondo UNI 8050). Le valvole avranno facile manovrabilità e manutenzione ed avranno inoltre la possibilità di rilevare facilmente le posizioni di aperto e di chiuso. Essendo l impianto termico funzionante con gas di densità minore di 0,8 esse saranno di acciaio, ottone o ghisa sferoidale con sezione libera di passaggio non minore del 75% di quella della tubazione su cui saranno inserite. A valle del contatore gas dell azienda erogatrice del servizio dovrà essere installata una valvola con presa pressione. Gli alloggi che sono serviti dal contatore gas ubicato non nel balcone, come per esempio in madonnino esterno centralizzato, saranno dotati di valvola di intercettazione generale con rubinetto di presa pressione dotata di chiave. 3.3 POSA IN OPERA Il percorso tra il punto di consegna e gli apparecchi utilizzatori sarà il più breve possibile e dovrà essere realizzato: a) Modalità di posa delle tubazioni gas all interno dei locali di installazione degli apparecchi: - sottotraccia 5
7 Le tubazioni dovranno essere a perfetta tenuta di gas e con caratteristiche tali non determinare una caduta di pressione superiore a 0.5 mbar. Dette tubazioni saranno del tipo in vista e per gli attraversamenti delle pareti e dei solai dovranno essere adottate tutte le precauzioni previste dalle vigenti norme UNI. Le eventuali giunzioni delle tubazioni di rame dovranno essere realizzate mediante saldatura a giunzione capillare (UNI 8050) od anche per giunzione meccanica, tenendo presente che giunzioni e raccordi meccanici non devono essere impiegati nelle tubazioni sotto traccia ed in quelle interrate. I raccordi ed i pezzi speciali potranno essere di ottone bronzo o rame. Le eventuali giunzioni tra le tubazioni di materiale diverso dovranno essere effettuate mediante appositi raccordi. Negli attraversamenti a parete le tubazioni dovranno essere protette entro una guaina (tubazione) di diametro maggiore (due diametri standard) sigillata verso l interno. Gli attraversamenti di opere murarie dovranno essere particolarmente curati, non presentare giunzioni di alcun genere. Si dovranno evitare stuccature in gesso, in quanto corrosivo. Le tubazioni in vista dovranno essere collocate in modo da impedire urti e danneggiamenti e ove necessario protette. La posa dovrà avvenire con andamento verticale e/o orizzontale. I tratti di tubazioni sottotraccia potranno essere inserite nelle strutture murarie, purchè con andamento rettilineo verticale e orizzontale e posate ad una distanza non maggiore di 200 mm dagli spigoli delle pareti e con elementi atti ad individuarne il percorso (con l eccezione dei brevi tratti terminali per l allacciamento delle apparecchiature a gas). L intera tubazione può essere annegata in malta cementizia (rapporto 1:3) con spessore non inferiore a 20 mm. Tutti i rubinetti e le giunzioni devono essere in vista od inseriti in scatole ispezionabili non a tenuta. Le tubazioni sottotraccia non dovranno essere inserite nelle pareti esterne perimetrali e nelle intercapedini comunque realizzate. a)le tubazioni del gas saranno protette contro la corrosione e collocate in modo tale da non subire danneggiamenti dovuti ad urti; b)le tubazioni del gas non saranno utilizzate come dispersori, conduttori di terra o come conduttori per la protezione di impianti ed apparecchiature elettriche, telefono compreso; c)le tubazioni non saranno collocate nelle canne fumarie, nei vani e cunicoli destinati a contenere servizi elettrici, telefonici, ascensori o per lo scarico delle immondizie; d)nell impianto non saranno presenti riduttori di pressione e prese libere; e)non saranno utilizzati tubi, rubinetti e accessori rimossi da altro impianto già funzionante; f)sulla tubazione di adduzione del gas, all esterno dei locali di installazione degli apparecchi sarà installata, in posizione visibile e facilmente raggiungibile, una valvola di intercettazione manuale con manovra a chiusura rapida per rotazione di 90 e dotata di arresti di fine corsa nelle posizioni di tutto aperto e di tutto chiuso; g)nell attraversamento di muri la tubazione non presenterà giunzioni o saldature e sarà protetta da guaina murata con malta di cemento. Nell attraversamento di muri perimetrali esterni, l intercapedine fra la guaina e la tubazione del gas sarà sigillata con materiali adatti in corrispondenza della parte interna del locale, sarà comunque assicurato il deflusso del gas proveniente da eventuali fughe mediante almeno uno sfiato verso l esterno; h)non saranno presenti attraversamenti di giunti sismici; i)le condotte, comunque installate, disteranno almeno 2 cm dal rivestimento della parete o dal filo esterno del solaio; l)la distanza minima fra le condotte ed i cavi o tubi di altri servizi sarà di almeno 10 cm; quando non si potrà rispettare la distanza minima di 10 cm, sarà comunque evitato il contatto diretto interponendo opportuni setti separatori con 6
8 adeguate caratteristiche di rigidità dielettrica e di resistenza meccanica; nell incrocio tra tubazioni, il tubo del gas sarà sottostante a quello dell acqua e sarà protetto con opportuna guaina impermeabile in materiale incombustibile o non propagante la fiamma. 3.4 INTERCETTAZIONE TUBAZIONI GAS Le valvole di intercettazione del gas dovranno essere installate a monte di ogni apparecchio utilizzatore ed in ogni caso trovarsi in posizione visibile e facilmente accessibile. La valvola d intercettazione generale di ogni appartamento dovrà essere ubicata nella parte comune dell edificio. La sezione utile di passaggio del gas dovrà risultare non inferiore a quella della tubazione in cui saranno inserite. 3.5 IMPIANTO DI VENTILAZIONE DEL LOCALE CUCINA È indispensabile che nel locale cucina, dove è installato il piano cottura, possa affluire almeno tanta aria quanta ne viene richiesta dalla regolare combustione del gas. L'afflusso naturale dell'aria deve avvenire per via diretta attraverso aperture permanenti praticate su pareti del locale da ventilare che danno verso l'esterno. Pertanto il punto cottura sarà dotato di una tubazione in PVC del diametro mm. 100, del tipo resistente al calore, per esalazioni vapori con imbocco a m. 2,20 dal pavimento. Nelle zone cottura e comunque nel cucinotto dovranno essere eseguite due aperture di aerazione, munite su entrambi i lati di griglie (in rame quelle esterne e in plastica quelle interne), una in basso a cm. 15 dal pavimento e l'altra a cm. 15 dal soffitto, aventi una superficie netta utile di 100 cmq. Le due griglie dovranno essere collegate da una tubazione continua passante attraverso le pareti del tamponamento e dovranno essere dotate di un silenziatore acustico in materiale fonoassorbente, che consenta il passaggio di aria e che permetta di rispettare i requisiti acustici passivi degli edifici. 7
9 4) IMPIANTO IDRICO 4.1 TIPOLOGIA E CARATTERISTICHE IMPIANTO IDRICO L'impianto idrico inizierà dai contatori individuali che saranno installati in alloggiamenti ubicati nei vani scala. Da ogni contatore, dopo l installazione di apposita saracinesca di intercettazione, partirà la tubazione di alimentazione in multistrato di alimentazione dell appartamento. La distribuzione principale sarà realizzata con tubazioni in multistrato DN 26 mentre quella secondaria con il diametro DN 20. Non sono ammesse giunzioni sottopavimento delle tubazioni, a tal fine saranno realizzati dei collettori cucina e bagno per la distribuzione idrica on tubazioni intere. 4.2 IMPIANTO DI SMALTIMENTO DELLE ACQUE Le diramazioni di scarico dovranno essere collocate in opera o sotto pavimento; le relative tubazioni dovranno avere pendenza non inferiore all'1%. Le derivazioni di scarico dovranno essere raccordate fra loro e con le colonne di scarico sempre nel senso del flusso, con angolo tra gli assi non superiore a 45. Lo svuotamento degli apparecchi dovrà comunque risultare rapido ed assolutamente silenzioso. Tutte le diramazioni di scarico e degli apparecchi igienico sanitari dovranno essere di polipropilene con giunti a bicchiere muniti di guarnizione. Gli scarichi dei vari apparecchi, escluso il vaso, potranno essere collegati tra loro, purché la tubazione di raccordo con la colonna di scarico mantenga il diametro più grosso tra le tubazioni raccordate e che l'angolo di raccordo non superi 45 tra gli assi delle tubazioni. Le colonne di scarico dovranno soddisfare le seguenti caratteristiche: evacuare completamente e rapidamente le acque e le materie di rifiuto per la via più breve, senza dar luogo ad ostruzioni, deposito di materie od incrostazioni lungo il loro percorso; essere a tenuta di acqua e di ogni esalazione; essere installate in modo che i movimenti dovuti a dilatazioni, contrazioni od assestamenti non possano dar luogo a rotture, guasti e simili, tali da provocare perdite; dovranno essere sempre della stessa sezione trasversale per tutta la loro lunghezza; dovranno corrispondere a tutti i requisiti di accettazione e di collocamento in opera prescritti, per i vari materiali. Le colonne di scarico dovranno essere così divise tra loro: colonna di scarico dei vasi: la colonna di scarico dei vasi sarà eseguita con tubo in polipropilene con giunti a bicchiere muniti di guarnizione di diametro interno Ø 110 mm; colonna di scarico degli acquai: la colonna di scarico degli acquai sarà eseguita con tubo in polipropilene con giunti a bicchiere muniti di guarnizione di diametro interno Ø 75 mm; colonna di scarico delle lavatrici: la colonna di scarico delle lavatrici sarà eseguita con tubo in polipropilene con giunti a bicchiere muniti di guarnizione di diametro interno Ø 75 mm. 8
10 Gli scarichi dei singoli bagni e cucine dovranno essere: schermatura scarichi apparecchiature bagno, lavandino, bidet, doccia o vasca: tubo in polipropilene con giunti a bicchiere muniti di guarnizione di diametro interno Ø 40 mm. scarico della lavatrice: tubo in polipropilene con giunti a bicchiere muniti di guarnizione di diametro interno Ø 40 mm. scarico della lavastoviglie: tubo in polipropilene con giunti a bicchiere muniti di guarnizione di diametro interno Ø 40 mm. scarico del lavello cucina: tubo in polipropilene con giunti a bicchiere muniti di guarnizione di diametro interno Ø 40 mm. 5) PRESCRIZIONI PER LA DITTA ESECUTRICE DEI LAVORI A lavori ultimati la ditta esecutrice dei lavori dovrà produrre la dichiarazione di conformità così come previsto dal Decreto Ministeriale n.37 del 22/01/2008 sull attività di istallazione all interno degli edifici e relativi allegati, integrata con gli elaborati con le eventuali modifiche effettuate rispetto al progetto. Siena, Aprile 2016 Il progettista (Dott.Ing. Simona Criscuolo) 9
PROGETTO ESECUTIVO IMPIANTO IDROTERMOSANITARIO
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