Genotechnology: medicina estetica personalizzata sul DNA V /09/2015 EXEA GENOTECHNOLOGY.

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1 Genotechnology: medicina estetica personalizzata sul DNA

2 EVIDENZE SCIENTIFICHE STUDIO SU VARIABILITA GENETICA INDIVIDUALE E INVECCHIAMENTO CUTANEO Il processo di invecchiamento, così come le malattie multifattoriali, dipende da una complessa interazione tra fattori intrinseci (genetici ed ormonali) ed estrinseci (nutrizione, stile di vita ecc.). Le alterazioni cutanee sono i segni più visibili del processo di senescenza, e rappresentano un campo di crescente interesse in una società che pone sempre più attenzione all apparenza e alla bellezza. L'interazione tra fattori intrinseci ed estrinseci induce cambiamenti delle proprietà biochimiche che causano l invecchiamento della pelle. Le alterazioni strutturali che causano questo processo riguardano soprattutto gli strati superficiali della pelle, come epidermide e derma. L epidermide è la parte più esterna della pelle, costituita da un epitelio di cheratinociti stratificati. Al di sotto dell epidermide, vi è il derma, costituito cellule disperse in una matrice extracellulare costituita da una componente amorfa e da una componente fibrosa (collagene ed elastina). Le cellule deputate alla sintesi della matrice extracellulare sono i fibroblasti. Le principali alterazioni dell invecchiamento cutaneo sono, tra le altre, la perdita di elasticità dovuta alla degenerazione della matrice extracellulare, l assottigliamento dello strato epidermico e ispessimento dello strato corneo dovuto all'aumento della differenziazione terminale dei cheratinociti. B O O K A M C L'esposizione al sole è uno dei fattori estrinseci più importanti nel processo di accelerazione del processo di invecchiamento della pelle, causato dall attivazione del fenomeno dello stress ossidativo. Una delle principali conseguenze dello stress ossidativo è il danno al DNA, lipidi e proteine, che può compromettere gravemente la salute delle cellule e la loro vitalità. Il processo di invecchiamento si traduce anche in un aumento dell espressione delle citochine infiammatorie, che sono responsabili di molte delle malattie degenerative che sono associati con l'invecchiamento. Lo stress ossidativo è legato alla infiammazione sistemica; l effetto sinergico che ne deriva determina un aumento della velocità dei processi di invecchiamento.

3 Negli ultimi anni, la ricerca ha concentrato la sua attenzione sul ruolo dei geni e le loro varianti, in particolare polimorfismi a singolo nucleotide (SNP), in relazione alla predisposizione individuale alle malattie complesse. I polimorfismi genetici provocano un cambiamento nella proteina o la sua espressione, causando alterazioni della funzione metabolica e, in alcuni casi, modulando la suscettibilità individuale alle patologie. L invecchiamento cutaneo può essere considerato, per il coinvolgimento di fattori genetici ed ambientali nel suo processo di sviluppo e avanzamento, alla stregua di una patologia cronico degenerativa. Negli ultimi anni numerosi studi hanno mostrato come polimorfismi genetici comuni siano correlati con una diversa capacità rigenerativa, strutturale e difensiva dell epidermide. Il collagene di tipo 1, il maggior componente organico della cute, dove rappresenta la componente principale del collagene totale e della matrice ossea. La diminuzione del contenuto in collagene della cute è il processo principale che ne determina la perdita di tonicità e compattezza durante il processo di invecchiamento. Numerosi studi hanno evidenziato come polimorfismi comuni possono alterare l espressione del gene (COL1A1) e, di conseguenza, la produzione ed il turnover del collagene. L'elastina (ELN) è una proteina strutturale del tessuto connettivo ed è la principale componente delle fibre elastiche. Il gene che codifica l elastina può presentare delle varianti che comportano la formazione di una proteina con una elasticità non ottimale, aumentando il rischio di compromissione dell elasticità della cute. I radicali liberi (ROS), sono sostanze altamente reattive derivate dall ossigeno molecolare che possono danneggiare il DNA e le strutture cellulari, alterando i processi metabolici. Numerosi processi fisiologici e

4 ambientali (una dieta scorretta, lo stress, l esposizione a fumo di sigaretta e sostanze inquinanti ecc.) possono aumentare la produzione di sostanze ossidanti. Il nostro organismo è in grado di contrastare lo stress ossidativo attraverso l azione di enzimi specifici, in grado di trasformare i radicali liberi in molecole inerti che vengono in seguito eliminate. E noto che la variabilità genetica dovuta alla presenza di polimorfismi genetici nei geni codificanti per alcuni enzimi modula l attività enzimatica determinando una diversa suscettibilità individuale allo stress ossidativo. Allo stesso modo varianti genetiche che comportano una differente attività di alcune citochine possono determinare una diversa suscettibilità agli stimoli infiammatori. Utilizzando questo approccio abbiamo dimostrato, mediante un studio su 100 volontari italiani, con un'età tra i 21 ei 66 anni (23 maschi e 77 femmine) appartenenti al fototipo 2 e 3 (Fitzpatrick), come sia possibile correlare un indice genetico che prende in considerazione il contributo di singoli SNPs coinvolti nei processi metabolici della cute (turnover del collagene, struttura dell elastina, suscettibilità all infiammazione e allo stress ossidativo) con i parametri di invecchiamento cutaneo (elasticità, spessore dello strato corneo) ed utilizzabile per la formulazione di trattamenti estetici personalizzati. Essendo il processo di invecchiamento cutaneo un processo multifattoriale, determinato da fattori intrinseci ed estrinseci il peso della componente genetica identificata con il GRS è stata valutata mediante un analisi di covarianza (ANCOVA) per valutare l impatto di diversi fattori su elasticità e strato corneo. I fattori aggiuntivi di invecchiamento considerati sono stati: Età Contenuto in H2O (idratazione) Fotoesposizione (valutata mediante questionario) Fumo I dati mostrano quindi come l indice di rischio genetico (GRS) sia significativamente correlato con l evoluzione dei parametri elasticità e spessore dello strato corneo, e possa quindi essere utilizzato per valutare la predisposizione genetica individuale all invecchiamento cutaneo.

5 IL SISTEMA GENOTECHNOLOGY 1 Il protocollo anti- age si basa sull utilizzo di tre elementi che consentono, in sinergia con l utilizzo di manualità specifiche, una personalizzazione del trattamento basato sulle caratteristiche genetiche individuali. TEST DEL DNA - Analizza varianti del DNA correlate con una diversa suscettibilità individuale all invecchiamento cutaneo (turnover del collagene, struttura dell elastina, sensibilità all infiammazione, sensibilità allo stress ossidativo). DISPOSITIVO GENOTECHNOLOGY 1 - Sfrutta il principio della radiofrequenza ed è in grado di indurre un effetto di biolifting e biorivitalizzazione che, in sinergia con l effetto terapeutico e preventivo indotto dalla veicolazione termica del dermoattivo specifico, consente il ripristino di un ottimale struttura dermica ed il suo mantenimento. DERMOATTIVO - DISPOSITIVO MEDICO DI CLASSE I viene scelto sulla base delle indicazioni ottenute con il test del DNA e contiene principi attivi specifici che consentono il trattamento personalizzato degli effetti di crono- invecchiamento e foto- invecchiamento.

6 IL TEST DNA GENOTECHNOLOGY- 1 Il test DNA Genotechnology- 1 analizza polimorfismi genetici correlati con una diversa suscettibilità individuale alle due principali componenti dell invecchiamento cutaneo: foto- invecchiamento e crono- invecchiamento. Sulla base dei genotipi individuati sono quindi stati creati due indici di rischio, uno per ciascuna componente (foto- invecchiamento e crono- invecchiamento). L indice individua per ogni soggetto analizzato il livello di rischio relativo alla media della popolazione, consentendo la personalizzazione del trattamento mediante l utilizzo di specifici dermoattivi formulati per consentire di stimolare selettivamente la risposta al trattamento in base alle caratteristiche metaboliche individuali. IL DERMOATTIVO DISPOSITIVO MEDICO DI CLASSE I Il dermoattivo, dispositivo medico di classe I è un gel conduttivo inerte arricchito con specifici principi attivi e viene utilizzato in associazione con il dispositivo elettromedicale Genotechnology1. I dermoattivi sono suddivisi in sei formulazioni: tre dermoattivi GENO ACTION, studiati per il trattamento personalizzato degli effetti di crono- invecchiamento, mentre i tre dermoattivi GENOADVANCED contengono principi attivi specifici per trattare gli effetti del foto invecchiamento. La combinazione GENOACTION e GENOADVANCED specifica viene scelta sulla base delle indicazioni ottenute con il test del DNA. IL DISPOSITIVO ELETTROMEDICALE GENOTECHNOLOGY1 Il dispositivo elettromedicale è il terzo componente del sistema Genotechnology1, è un dispositivo che permette di: - - Stimolare a livello dermico la rigenerazione delle fibre di collagene e il metabolismo dei fibroblasti, attraverso le onde radio a media frequenza; Veicolare attraverso lo strato dermo- epidermico i principi attivi presenti nei dermoattivi specifici, attraverso lo sviluppo di calore esogeno da parte del manipolo.

7 Cos è la radiofrequenza? La radiofrequenza (RF) è stata la prima tecnologia utilizzata in dermatologia cosmetica dall inizio del 21 secolo, dopo essere stata utilizzata in medicina e chirurgia per diverse indicazioni per anni. Le frequenze radio emesse dal dispositivo inducono la contrazione delle fibre di collagene a livello dermico, stimolando il rassodamento dei tessuti, trovando applicazioni per una serie di indicazioni, incluso il trattamento di rughe, cicatrici e acne vulgaris. La radiofrequenza è condotta attraverso il tessuto, e genera un calore endogeno che viene prodotto dalla resistenza intrinseca (impedenza) dei tessuti, dove la corrente elettrica viene trasformata in energia termica. L onda radio viene prodotta dal manipolo che emana una corrente elettrica che non è soggetta ad una diminuzione di energia data da diffrazione dei tessuti o da assorbimento da melanina epidermica. I pazienti appartenenti a differenti fototipi possono essere trattati con sistemi basati RF, generando significative energie all'interno degli strati più profondi del tessuto. La radiofrequenza del dispositivo Genotechnology1 ha configurazione bipolare, l onda viene prodotta attraverso due elettrodi negativo (catodo) e positivo (anodo) posti ad una distanza fissa, in contatto con la pelle. Questo modo di propagazione dell onda elettromagnetica è limitata dalla distanza tra gli elettrodi, infatti la profondità di penetrazione di energia RF in un sistema bipolare è pari alla metà della distanza tra gli elettrodi. Contrariamente alla configurazione monopolare, in cui nel manipolo vi è un elettrodo e l altro è posto nella parte opposta del tessuto trattato, il vantaggio principale di una configurazione bipolare è che la corrente RF all'interno del tessuto ha una distribuzione controllata che viene limitata dalla distanza tra i due elettrodi e risulta più confortevole. Inoltre, poiché l'energia bipolare è più localizzato, meno energia è necessaria per ottenere lo stesso effetto termico come la monopolare configurazione. La radiofrequenza bipolare è un trattamento specifico per la lassità cutanea e le rughe.

8 Il Dispositivo Genotechnology 1 Il Dispositivo Genotechnology 1 è frutto di innovazione e ricerca sia dal punto di vista ingegneristico che per quanto concerne la componentistica ed i manipoli associati al dispositivo. Questo ha permesso una migliore comunicazione tra il generatore e gli elementi ad esso collegati, donando il vantaggio di un emissione di frequenze radio coerenti sia in termini di frequenza d onda che di temperatura generata. Per la produzione dei manipoli bipolari sono stati scelti materiali inerti, biocompatibili e sterilizzabili come l alluminio teflonato per garantire sicurezza ed efficacia. Un elemento unico che caratterizza Genotechnology 1 è il micromanipolo bipolare la cui realizzazione ha permesso di trattare, per la prima volta ed in maniera efficace, le zone della pelle più delicate. Nello specifico il vantaggio si traduce nel trattamento di zone come: rughe del contorno labbra e del cosiddetto "codice a barre", rughe perioculari e zona borse- occhiaie, ptosi della palpebra fissa e rughe frontali e glabellari. Il micro manipolo eroga esclusivamente radiofrequenze e non calore esogeno, in questo modo è possibile trattare anche zone molto sensibili.

9 STUDIO COMPARATIVO FRA RADIOFREQUENZA E PROTOCOLLO ANTI- AGE NEL MIGLIORAMENTO DELLA SALUTE DELL EPIDERMIDE In questo studio sono stati trattati 9 soggetti con età compresa fra 26 e 49 anni e sottoposti a trattamento congiunto di radiofrequenza e protocollo anti- age. I soggetti sono stati selezionati sulla base del rischio genetico individuato attraverso il test descritto nella sezione (STUDIO SU VARIABILITA GENETICA INDIVIDUALE E INVECCHIAMENTO CUTANEO), uno per ogni combinazione possibile di abbinamento dei dermoattivi specifici. I soggetti sono statti trattati utilizzando il dispositivo Genotechnology- 1 su un emiviso con il trattamento di radiofrequenza classica, e sull altro emiviso con il protocollo anti- age che prevede l utilizzo dei dermoattivi specifici, selezionati sulla base delle caratteristiche genetiche individuali. Il trattamento è stato effettuato in 10 sedute a cadenza bisettimanale. La scelta del protocollo basato sul trattamento dell emiviso è stata effettuata al fine di eliminare la variabilità individuale causata dall esposizione a pressioni ambientali diverse. I parametri valutati sono stati i seguenti: Contenuto in H2O totale Contenuto in H2O extracellulare Contenuto in H2O intracellulare Spessore strato corneo Elasticità Texture Profondità ed estensione rughe

10 I parametri sono stati misurati prima e dopo le applicazioni. I risultati mostrano come vi sia una differenza statisticamente significativa nei risultati ottenuti post trattamento, con una maggiore efficienza del protocollo anti- age nei confronti del trattamento in radiofrequenza, su tutti i parametri esaminati. Gli incrementi medi (in percentuale) ottenuti con il protocollo anti- age sono riassunti nella tabella sottostante. VANTAGGIO PROTOCOLLO ANTI- AGE PARAMETRO RISPETTO A RADIOFREQUENZA Incremento in H 2 0 totale % Incremento in H 2 0 intracellulare +89.5% Riduzione H 2 0 extracellulare +74.1% Riduzione spessore strato corneo +46.2% Aumento elasticità +85.7%