Biodiversità animale e vegetale
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- Raffaela Perini
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1 Biodiversità animale e vegetale Professori ufficiali: Gianluigi Bacchetta; Rita Cannas; Elisabetta MARINI G. Bacchetta bacchet@unica.it Ufficio: Dipartimento di Scienze Botaniche, V.le Sant'Ignazio da Laconi 13 - Cagliari Giorno e Orario di ricevimento studenti: per appuntamento R. Cannas rcannas@unica.it Ufficio: Dipartimento di Biologia animale ed ecologia, V.le Poetto 1 - Cagliari Giorno e Orario di ricevimento studenti: tutti i giorni previo accordo telefonico o via E. Marini emarini@unica.it Blog: Giorno e Orario di ricevimento studenti: tutte le mattine previo accordo telefonico o via mail SSD (Settore Scientifico Disciplinare): BIO/ Codice insegnamento: 60/66/76 CFU (Crediti Formativi Universitari): 9 (72 ore lezioni frontali) Tipologia: caratterizzante (CA) Integrato: si Anno di corso: 1 Semestre: I Sede lezioni: Dipartimento di Scienze Botaniche; Dipartimento Biologia animale ed ecologia; Cittadella Universitaria Monserrato Prerequisiti Zoologia, Zoologia Sistematica e Filogenesi, Ecologia, Antropologia e FisiologiaObiettivi dell insegnamento L insegnamento ha come obiettivo principale la definizione della biodiversità vegetale, animale e umana, con particolare riferimento alla regione mediterranea: la distribuzione, il valore, le minacce, le tecniche per la quantificazione e la tutela. Modulo Biodiversità animale (3 CFU - 24 ore lezioni frontali) - BIO/05 R. Cannas Obiettivi L'obiettivo principale è lo studio della biodiversità animale della regione mediterranea, con particolare riferimento alle specie presenti nel territorio italiano e sardo. Gli studenti apprenderanno le principali tecniche per la descrizione e quantificazione della biodiversità (ricchezza in specie). Il corso analizzerà le cause della rarefazione e crisi della biodiversità ed illustrerà le principali tecniche per la conservazione della biodiversità sia in situ che ex situ.conoscenze (sapere): indici per la quantificazione della ricchezza in specie; distribuzione della biodiversità animale e fattori che la determinano; cause per la crisi e rarefazione della biodiversità animale; tecniche di conservazione ex situ ed in situ. Abilità/Capacità (saper fare): pratica del metodo scientifico; capacità di applicare indici statistici per la misura della biodiversità; valutazione del grado di minaccia di una specie animale; capacità di progettare e valutare piani di conservazione della biodiversità. Comportamenti (saper essere): la valutazione dello stato di conservazione della biodiversità animale e delle principali cause che la minacciano (in massima parte di natura antropometrica) sensibilizza la presa di responsabilità verso un uso sostenibile delle risorse naturali. Programma 1. Definizione di diversità biologica: Diversità genetica, Diversità a livello di specie, Diversità a livello di comunità/ecosistemi. Diversi tipi di Diversità: alfa, gamma, beta, etc. 2. Stime quantitative della diversità: principali indici usati per la misura della ricchezza di specie 3. Il valore della biodiversità a. Valore diretto b. Valore indiretto 4. La funzione della biodiversità a. Stabilità e resilienza delle comunità: quattro modelli a confronto 5. Dove e come è distribuita la biodiversità animale a. Gradienti longitudinali e latitudinali di distribuzione b. Correlazione di fattori spaziali e temporali e distribuzione delle specie c. Punti caldi ( hot spots ) d. Specie rare: problemi e pericoli 6. Minacce alla diversità biologica animale a. Estinzioni: tipi e cause
2 b. Sovra-sfruttamento delle specie e delle risorse naturali c. Invasioni biologiche: introduzione di specie alloctone 7. Stato e minacce alla biodiversità a livello globale: applicazione dei due indici Impronta Ecologica (Ecological Footprint) e Living Planet Index per la valutazione dello stato delle risorse naturali 8. Specie minacciate e a rischi d estinzione a. Criteri IUNC per la definizione dello stato di rischio di una specie b. Liste Rosse e Blu come strumento di Conservazione Ferrari - Biodiversità dall analisi alla gestione Zanichelli Primack e Carotenuto Conservazione della natura ZanichelliStrumenti didattici: lucidi, diapositive power point Metodi didattici: il corso si svolge attraverso lezioni frontale; la partecipazione attiva degli studenti è costantemente favorita e stimolata Materiale didattico a disposizione degli studenti: libri di riferimento reperibili presso le Biblioteche dell Ateneo, articoli scientifici e documenti tecnici forniti dal docente al termine delle lezioni Modulo Biodiversità vegetale (3 CFU - 24 ore lezioni frontali) - BIO/03 G. Bacchetta Programma 1. Concetti basici sulla biodiversità: a. Definizione e genesi della parola biodiversità; b. Biodiversità genetica, specifica ed ecosistemica; c. Biodiversità culturale; d. Stime quantitative e qualitative della biodiversità. 2. Distribuzione della biodiversità: a. Distribuzione della biodiversità nelle regioni biogeografiche del pianeta; b. Biomi, ecosistemi ed habitat ad elevata biodiversità; c. Hot spots; d. Distribuzione della biodiversità nelle aree a clima mediterraneo; e. Distribuzione della biodiversità nel bacino del Mediterraneo; f. Distribuzione della biodiversità in Sardegna. 3. Valore e minacce per la biodiversità: a. Valore diretto e indiretto della biodiversità; b. Erosione genetica; c. Rarefazione ed estinzione di taxa; d. Introduzione e/o naturalizzazione di taxa alloctoni; e. Invasioni biologiche; f. Degrado, frammentazione e distruzione di habitat ed ecosistemi. 4. Tulela della biodiversità: a. Conservazione ex situ e in situ; b. Politiche e normative nazionali ed internazionali di tutela della biodiversità; c. La tutela della biodiversità in Sardegna. AUDUS L.J., HEYWOOD V.H. (eds.), 1981 Le piante e l uomo, moderna enciclopedia del mondo vegetale. Bramante Editrice, Busto Arsizio. BACCHETTA G., BOCCHIERI E., COSTA M., GÜEMES J., MOSSA L., 2001 Studio e conservazione della diversità vegetale nel Mediterraneo occidentale insulare: il progetto Cagliari València. Inform. Bot. Ital., 33(1): BACCHETTA G., DEMURTAS A., PONTECORVO C., The Biodiversity Conservation Centre of Cagliari (CCB). Scripta Botanica Belgica, 29: BGCI, 2000 Action Plan for Botanic Gardens in the European Union. BGCI, Richmond. BOCCHIERI E., FOGU M.C., BACCHETTA G., MOSSA L., Le piante rare e/o in pericolo di estinzione della Provincia di Cagliari e la strategia dell'orto Botanico per la conservazione della biodiversità. Boll. Soc. Sarda Sci. Nat., 32: BOCCHIERI E., 2001 Biodiversità, Organismi Geneticamente Modificati e centro di raccolta del Germoplasma presso l Orto botanico dell Università di Cagliari. Rend. Sem. Fac. Sc. Univ. Cagliari, 71(1): CITES, Convention on international trade in endangered species of wild fauna and flora. CITES, Washington. COMUNITÀ ECONOMICA EUROPEA, Decisione 82/72/CEE del Consiglio, del 3 dicembre 1981, concernente la
3 conclusione della Convenzione relativa alla conservazione della vita selvatica e dell'ambiente naturale in Europa Convenzione di Berna). Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee L. 38, COMUNITÀ EUROPEA, Regolamento (CE) n. 1808/2001 della Commissione del 30 agosto 2001 recante modalità d'applicazione del regolamento (CE) n. 338/97 del Consiglio, relativo alla protezione di specie della flora e della fauna selvatiche mediante il controllo del loro commercio. Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee L. 250, CONTANDRIOPOULOS J., Endémisme et origine de la flore de la Corse : mise au point des connaissances actuelles. Boll. Soc. Sarda Sci. Nat., 20: CONTI F., MANZI A., PEDROTTI F., Liste rosse regionali delle piante d Italia. WWF, Società Botanica Italiana. CORRIAS B., DIANA CORRIAS S., Piante rare in Sardegna, considerazioni fitogeografiche e problemi connessi con la loro salvaguardia. Lav. Soc. Ital. Biogeogr., 8: EUROPEAN COMMUNITIES, Council Directive 92/43 EEC of Official Journal of the European Communities, L 206/7. FAVARGER C., CONTANDRIOPOULOS J., Essai sur l endémisme. Ber. Schweiz. Bot. Ges., 71: FERRARI C., 2001 Biodiversità dall analisi alla gestione. Zanichelli Editore, Bologna. FRANKEL O.H., BROWN A.H.D., BURDON J.J., The conservation of plant biodiversity. Cambridge University Press, Cambridge. GÄRDENFORS U., HILTON-TAYLOR C., MACE G., RODRÍGUEZ J.P., The application of IUCN Red List Criteria at regional levels. Conservation Biology, 15: HARTLEY S., KUNIN W.E., Scale Dependency of Rarity, Extinction Risk, and Conservation Priority. Conservation Biology, 17(6): HEYWOOD V.H. (ed.), Global Biodiversity Assessment. Cambridge University Press, Cambridge. IUCN, IUCN Red List Categories. IUCN Species Survival Commission. IUCN, Gland and Cambridge. IUCN, IUCN Red List Categories and Criteria: Version 3.1. IUCN Species Survival Commission. IUCN, Gland and Cambridge. IUCN, Guidelines for Application of IUCN Red List Criteria at Regional Levels: Version 3.0. IUCN Species Survival Commission, IUCN. LOVEJOY T.E., RANKIN J.M., BIERREGARD R.O., BROWN K.S., EMMONS L.H.,VAN DE VOORT M.E., Ecosystem decay of Amazon remnants. In: NITECKI M.H. (ed.), Extinctions: University of Chicago Press, Chicago. MACE G.M., LANDE R., Assessing extinction threats: toward a re-evaluation of IUCN threatened species categories. Conservation Biology, 5: MÉDAIL F., QUÉZEL P., Hot-spots analysis for conservation of plant biodiversity in the mediterranean basin. Medit. Pl. Biodivers., 84: NORSE E.A. (ed.), Global Marine Biodiversity. Island Press, Washington, DC. PIGNATTI S., MENEGONI P., GIACANELLI V., Liste rosse e blu della flora italiana. Agenzia Nazionale per la Protezione dell Ambiente, Roma. PRIMACK R.B., Tropical community dynamics and conservation biology. BioScience, 42: RABINOWITZ D.S., Seven forms of rarity. In: SYNGE, H. (ed.), The Biological Aspects of Rare Plant Conservation, John Wiley & Sons Ltd. RABINOWITZ D.S., CAIRNS S., DILLON T., Seven Forms of Rarity and their Frequency in the Flora of the British Isles, In: SOULÉ M.E. (ed.), Conservation Biology: The Science of Scarsity and Diversity. Sinauer Associates, Sunderland. TAKHTAJAN A., Floristic regions of the world. University of California press. WILSON E.O., 1992 The diversity of life. Cambridge University Press, Cambridge. INDIRIZZI SITI WEB CONSULTABILI Biodiversità e conservazione Banca dati della biodiversità della Catalogna: Biodiversity and worldmap: Biodiversity resources in Belgium: Centro Conservazione Biodiversità della Sardegna (CCB): Convenzione Internazionale sulla Diversità Biologica (CBD): Global Biodiversity Information Facility: Liste rosse IUCN: Servizio della biodiversità del Regno Unito in internet: Sistema informativo della biodiversità di Israele (IBIS): Sistema informativo per la conservazione della biodiversità (BCIS): Testo su biodiversità e conservazione: World Conservation Monitoring Centre: scientifiche e conservazionistiche Associazione americana dei giardini botanici e arboreti: Associazione dei giardini botanici ed arboreti belgi: Associazione giardini botanici tedeschi: Giardini botanici australiani: Giardini botanici cinesi:
4 Giardini botanici francesi e dei paesi francofoni: Gruppo di lavoro giardini botanici austriaci: Gruppo di lavoro della Società Botanica Italiana per gli orti botanici e giardini storici italiani: Società Botanica Italiana: Società per la Conservazione Biologica: Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN): WWF Italia: Strumenti didattici: Metodi didattici: Materiale didattico a disposizione degli studenti: Modulo: Biodiversità umana (3 CFU - 24 ore lezioni frontali) - BIO/08 E. Marini Obiettivi L'obiettivo principale è la definizione teorica della variabilità fenotipica umana, intra e interpopolazionale. Si vuole inoltre trasferire una sufficiente competenza delle principali tecniche di rilevamento, rappresentazione e analisi delle variabili antropometriche e di composizione corporea, con particolare riferimento alle tecniche per la valutazione dello stato nutrizionale. Conoscenze (sapere): variabilità intra e interpopolazionale nelle caratteristiche antropometriche e di composizione corporea; tecniche di biometria: rilevamento, analisi e rappresentazione dei dati antropometrici e di composizione corporea, la valutazione dello stato nutrizionale, stima dell accuratezza delle misure e dei metodi diagnostici. Abilità/Capacità (saper fare): pratica del metodo scientifico; capacità di rilevare misure antropometriche e di composizione corporea; capacità di valutare l errore sperimentale di rilevamento; capacità di valutare sensibilità e specificità; capacità di utilizzare il software per l analisi vettoriale di impedenza bioelettrica; capacità di applicare e interpretare le carte di accrescimento; capacità di lavorare in gruppo.comportamenti (saper essere): la definizione delle modalità di variazione interpopolazionale nei caratteri antropometrici e la conoscenza del loro valore adattativo conferisce le basi teoriche per un ridimensionamento di eventuali atteggiamenti eccessivamente etnocentrici. Lo studio del fenomeno dell invecchiamento stimola una maggiore sensibilità nel confronti di una fascia di popolazione di entità sempre maggiore nella società contemporanea. La valutazione dell errore sperimentale di rilevamento fornisce una misura dell accuratezza del proprio lavoro, e in tal modo la stimola.programma Variabilità intrapopolazionale: variazioni antropometriche e di composizione corporea nei due sessi e nel ciclo vitale. Variabilità interpopolazionale: specificità popolazionali dei caratteri antropometrici, l esempio del colore della pelle e della statura, gli standard di accrescimento. Tecniche di biometria: tecniche di rilevamento; accuratezza e ripetibilità; principi teorici dell analisi vettoriale di impedenza bioelettrica BIVA; metodi per la valutazione dello stato nutrizionale. Possibili fonti di errore nella rilevazione delle misure, sensibilità e specificità delle tecniche diagnostiche. Non esiste uno specifico testo di riferimento. Il materiale didattico consiste nella raccolta di articoli e parti di testi che verranno indicati, o forniti dal docente al termine del corso. Strumenti didattici: Lucidi, diapositive power point, fotocopie di parti di articoli o capitoli di interesse, strumenti antropometrici, impedenzimetro, PC e software di interesse specifico. Metodi didattici: Il corso si svolge prevalentemente attraverso l insegnamento frontale; la partecipazione attiva degli studenti è costantemente favorita e stimolata; verranno svolti lavori di gruppo;
5 verrà dedicata un attenzione particolare alle attività pratiche di rilevamento, rappresentazione e analisi dei dati, attraverso l uso degli specifici strumenti e software. Materiale didattico a disposizione degli studenti: Le fotocopie di parti di articoli o capitoli di interesse saranno resi disponibili in aula 16. I lucidi e le diapositive saranno pubblicati sul blog personale del docente durante lo svolgimento del corso.modalità iscrizione esame: contatto diretto (via mail o telefono) con i docenti Modalità d esame: L esame sarà orale, unico per i tre moduli. Commissione d esame: G.Bacchetta, R.Cannas, E.Marini
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