LA SICUREZZA DEGLI APPARECCHI ELETTROMEDICALI: NORMATIVA DI RIFERIMENTO E MODALITA DI ESECUZIONE DELLE PROVE ELETTRICHE PREVISTE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "LA SICUREZZA DEGLI APPARECCHI ELETTROMEDICALI: NORMATIVA DI RIFERIMENTO E MODALITA DI ESECUZIONE DELLE PROVE ELETTRICHE PREVISTE"

Transcript

1

2 ARMANDO FERRAIOLI Bioingegnere LA SICUREZZA DEGLI APPARECCHI ELETTROMEDICALI: NORMATIVA DI RIFERIMENTO E MODALITA DI ESECUZIONE DELLE PROVE ELETTRICHE PREVISTE (Parte Seconda)

3 Nella prima parte dell articolo, pubblicata precedentemente, sono state descritte le generalità sulla sicurezza degli apparecchi elettromedicali, la Norma CEI 62-5, la classificazione degli apparecchi elettromedicali, le prove previste dalla norma ed i circuiti di alimentazione di misura. Questa seconda parte dell articolo riporta le misure previste dalla Norma CEI Per la legenda delle figure riportate nella presente parte, le figure 1-8 e la Tabella I, si rimanda il lettore alla I a parte già pubblicata. MISURA DELLA CORRENTE DI DISPERSIONE VERSO TERRA Gli apparecchi di classe I, con o senza parte applicata, devono essere provati secondo il circuito in appresso riportato Figura 9 Circuito di misura per la corrente di dispersione verso terra negli apparecchi di Classe I, con o senza parte applicata. Esempio con il circuito di alimentazione di misura di Fig. 3 Misurare in tutte le combinazioni possibili delle posizioni S 5, S 10, ed S 12 con: S 1 chiuso (condizione usuale) ed S 1 aperto (condizione di primo guasto) utilizzando uno dei circuiti di alimentazione di misura indicati nelle Figg. 3, 4, 5, 6 a secondo del caso. Gli apparecchi destinati ad essere utilizzati con un alimentatore monofase specificato di Classe I devono essere provati secondo il circuito in figura: Figura 10 Circuito di misura per la corrente di dispersione verso terra negli apparecchi con o senza parte applicata, destinati all impiego con un alimentatore monofase specificato di Classe I, utilizzando il circuito dell alimentazione di misura di Fig. 7 e le note alla Tab. 1. Misura con MD1 e MD2 con S 8 chiuso e S 1, S 2 e S 3 chiuso ed in tutte le combinazioni possibili delle posizioni di S 5, S 10, S 11 ed S 12 (condizione normale). Misura con MD2 con S 8 aperto (condizione di primo guasto) se l alimentazione specificata e protetta mediante messa a terra e con S 1, S 2 e S 3 chiuso ed in tutte le combinazioni possibili delle posizioni di S 5, S 10, S 11 ed S 12. usando il circuito di alimentazione di misura indicato in Fig. 7. Se l apparecchio è protettivamente messo a terra, deve anche essere eseguita la misura con MD2.

4 MISURA DELLA CORRENTE DI DISPERSIONE NELL INVOLUCRO Gli apparecchi di Classe I, con o senza parte applicata, devono essere provati secondo il circuito seguente: Figura 11 Circuito della misura della corrente di dispersione nell involucro. Per gli apparecchi di Classe II. Si deve omettere alle connessioni protettive a terra e S 7. Esempio con il circuito di alimentazione di Fig. 3. Misura (con S 7 chiuso per Classe I) in tutte le combinazioni possibili delle posizioni S 1, S 5, S 9, S 10 e S 12. S 1 aperto costituisce condizione di primo guasto. Solo per Classe I: Misura con S 7 aperto (condizione di primo guasto) e con S 1 chiuso in tutte le combinazioni delle posizioni di S 5, S 9, S 10 e S 12. utilizzando uno dei circuiti di alimentazione di misura indicati nelle figure 3, 4, 5 e 6, secondo i casi. Misurare con MD1 tra la terra ed ogni parte dell involucro che non è protettivamente messo a terra. Misurare con MD2 tra le parti dell involucro che non sono protettivamente messe a terra.

5 Gli apparecchi di Classe II, con o senza parte applicata, devono essere provati secondo lo schema di fig. 11, utilizzando uno dei circuiti di alimentazione di misura indicati nelle figure 3, 4, 5, 6 secondo i casi, ma senza connessione protettiva a terra e senza S7. Misurare con MD1 tra le parti dell involucro e la terra oppure tra ogni parte dell involucro e la terra se vi è più di una parte dell involucro. Misurare con MD2 tra le parti dell involucro oppure tra gli involucri a due a due se vi è più di un involucro accessibile. Gli apparecchi previsti per il collegamento ad una sorgente a bassissima tensione di sicurezza e gli apparecchi ad alimentazione interna devono essere provati per verificare la corrente di dispersione nell involucro fluente tra le diverse parti dell involucro stesso. Lo strumento di misura deve essere applicato come MD2 nella figura 11. Gli apparecchi, con o senza parte applicata, destinati ad essere utilizzati con un alimentatore monofase specificato di Classe I, devono essere provati secondo il circuito di seguito riportato: Figura 12 Circuito di misura per la corrente di dispersione nell involucro degli apparecchi con o senza parte applicata, destinati unicamente all impiego con un alimentatore monofase specificato. Per un circuito di alimentazione monofase specificato in Classe II si deve omettere la/le connessioni protettive a terra ed S7. È utilizzato il circuito d alimentazione di misura di Fig. 7. Misura con MD1 e MD2 (con S 8 chiuso se il circuito di alimentazione specificato è di Classe I) in tutte le possibili combinazioni delle posizioni S 1, S 5, S 9, S 11. S 1 aperto costituisce condizione di primo guasto. Solo per alimentazione specificata di Classe 1: Misura con MD1 e MD2 con S 7 aperto (condizione di primo guasto) e con S 1 chiuso in tutte le possibili combinazioni delle posizioni di S 5, S 9, S 11. S 1, S 2 e S 3 chiusi (condizione usuale) e S 1 o S 2 o S 3 aperti (condizione di primo guasto) chiuso in tutte le possibili combinazioni delle posizioni di S 5 e di S 9, S 10 S 11 ed S 12 ; Misura con MD3 e MD4 (condizione di primo guasto): S 7 aperto (quando l apparecchio è di Classe I), oppure con S 8 aperto (quando il circuito d alimentazione specificato è di Classe I) e con S 1, S 2 ed S 3 chiusi in tutte le possibili combinazioni delle posizioni di S 5 e di S 10, S 11 ed S 12. utilizzando il circuito di alimentazione di misura di Fig. 7.

6 Gli apparecchi, con o senza parte applicata, destinati ad essere utilizzati con un alimentatore monofase specificato di Classe II, sono provati secondo la Fig. 19 utilizzando il circuito di alimentazione di misura di Fig. 14, ma senza la/le connessioni di protezione a terra e senza S8. La/le connessione/i di protezione a terra dell apparecchio ed S8 sono utilizzati soltanto quando l apparecchio stesso è di Classe I. Se l apparecchio ha un involucro od una parte dell involucro costruito con un materiale isolante, un foglio metallico di dimensioni massime 20x10 cm. deve essere applicato a stretto contatto con l involucro o la sua parte che interessa. Per ottenere ciò, il foglio può essere premuto contro il materiale isolante con una pressione di circa 0,5 N/cm 2. Il foglio metallico viene spostato, se possibile, per determinare il più elevato valore della corrente di dispersione sull involucro. Si deve avere cura che il foglio metallico non tocchi alcuna parte metallica dell involucro che possa essere protettivamente messa a terra; tuttavia le parti metalliche dell involucro che non sono protettivamente messe a terra, possono essere ricoperte parzialmente o totalmente da un foglio metallico. Quando si vogliono misurare le correnti di dispersione sull involucro in condizioni di primo guasto, il foglio metallico può essere posto a contatto della parte metallica dell involucro. Quando la superficie dell involucro che può venire in contatto del paziente o dell operatore è più grande di una mano normale, la dimensione del foglio è aumentata in proporzione alla superficie di contatto. MISURA DELLA CORRENTE DI DISPERSIONE NEL PAZIENTE Gli apparecchi di Classe I con parte applicata devono essere provati secondo lo schema Figura 13 Circuito di misura della corrente di dispersione nel paziente dalla parte applicata verso terra. Per gli apparecchi di Classe II omettere la/le connessioni protettive a terra ed S7. Esempio con il circuito di alimentazione di misura di Fig. 3. Misura (con S 7 chiuso per Classe I) in tutte le possibili combinazioni delle posizioni di S 1 ed S 5 e di S 10. S 1 aperto costituisce condizione di primo guasto. Soltanto per Classe I: misurare con S 7 aperto (condizione di primo guasto) e con S 1 chiuso in tutte le possibili combinazioni delle posizioni di S 5 e di S 10 e S 13. utilizzando uno dei circuiti di alimentazione di misura indicati nelle fig. 3, 4, 5, 6 secondo i casi.

7 Gli apparecchi di Classe I con parti applicate di Tipo F devono, inoltre, essere provati secondo la Figura 14 Circuito di misura della corrente di dispersione nel paziente attraverso una parte applicata di tipo F verso terra causata da una tensione esterna sulla parte applicata. Per gli apparecchi di Classe II la messa a terra di protezione S7 non è utilizzata. Esempio con il circuito d alimentazione di misura di Fig. 3. Misura (con S 7 chiuso per Classe I) con S 1 chiuso in tutte le possibili combinazioni delle posizioni di S 5, S 9, S 10, S 13 (condizione di primo guasto). utilizzando uno dei circuiti di alimentazione di misura indicati nelle fig. 3, 4, 5, 6 secondo i casi. Le entrate e le uscite di segnale devono, se non già permanentemente messe a terra sull apparecchio, essere connesse a terra. Il valore della tensione sulla quale deve essere regolato il trasformatore T2 nella fig. 14 deve essere pari al 110 % della massima tensione nominale dell apparecchio.

8 Gli apparecchi di Classe I con parte applicata e con entrata di segnale e/o uscita di segnale che non sia una parte applicata devono, quando richiesto, ulteriormente essere provati secondo la Figura 15 Circuito di misura della corrente di dispersione nel paziente dalla parte applicata verso terra causata da una tensione esterna su una entrata di segnale od uscita di segnale. Per gli apparecchi di Classe II omettere la messa a terra di protezione ed S7. Esempio con il circuito d alimentazione di misura di Fig. 3. Misura (con S 7 chiuso per Classe I) con S 1 chiuso in tutte le possibili combinazioni delle posizioni di S 5, S 9, S 10, e S 13 (condizione di primo guasto). utilizzando uno dei circuiti di alimentazione di misura indicati nelle Fig. 3, 4, 5 o 6 secondo i casi. Il valore della tensione sulla quale deve essere regolato il trasformatore T2 deve essere pari al 110 % della massima tensione nominale dell apparecchio. L entrata e l uscita di segnale devono essere cortocircuitate a meno che il costruttore non prescriva un carico, nel qual caso la tensione di prova viene applicata, in sequenza, a tutti i poli dell entrata e dell uscita di segnale.

9 Gli apparecchi di Classe II devono essere provati come gli apparecchi di Classe I menzionati ma omettendo la/le connessioni alla terra di protezione ed S7. La corrente di dispersione sul paziente degli apparecchi di Classe II con parte applicata Tipo F e con tensione esterna nella parte applicata, devono essere provati con l involucro metallico, se esistente, connesso a terra. Nel caso degli apparecchi di Classe II con involucro di materiale isolante, essi devono essere posti su una superficie piana conduttrice messa a terra con dimensioni almeno pari a quelle della protezione retta dall involucro. Gli apparecchi con sorgente elettrica interna devono essere provati secondo lo schema di Figura 16 Circuito di misura della corrente di dispersione nel paziente dalla parte applicata verso l involucro dell apparecchio negli apparecchi con sorgente elettrica interna. Misura tra la parte applicata e l involucro dell apparecchio (condizione usuale). Quando l involucro è di materiale isolante, deve essere applicato un foglio metallico come detto precedentemente. Gli apparecchi con sorgente elettrica interna e muniti di una parte applicata di Tipo F, devono essere provati anche secondo lo schema di Figura 17 Circuito di misura della corrente di dispersione nel paziente attraverso una parte applicata di tipo F verso l involucro dell apparecchio negli apparecchi con sorgente elettrica interna.

10 Il valore della tensione su cui deve essere regolato il trasformatore T2, deve essere di 250V alla frequenza di alimentazione. Per questa prova l involucro metallico dell apparecchio e la parte delle entrate di segnale e uscite di segnale devono essere connesse a terra. Gli apparecchi con sorgente elettrica interna e muniti di una parte applicata e di un entrata di segnale e/o uscita di segnale, devono essere ulteriormente provati secondo lo schema della Figura 18 Circuito di misura della corrente di dispersione nel paziente da una parte applicata verso terra negli apparecchi con sorgente elettrica interna, causata da una tensione esterna su un entrata di segnale o su un uscita di segnale. Il valore della tensione da predisporre sul trasformatore T1 deve essere di 250V alla frequenza di alimentazione. MISURA DELLA CORRENTE AUSILIARIA NEL PAZIENTE Le connessioni alla/e parte/i applicata/e vengono riportate di seguito: Esempi dei collegamenti delle parti applicate per la misura della corrente di dispersione nel paziente. APPARECCHIO con PARTE APPLICATA di TIPO B Da tutti i collegamenti del paziente connessi insieme Figura 19

11 APPARECCHIO con PARTE APPLICATA di TIPO BF Da o verso tutti i collegamenti del paziente di una funzione singola connessi insieme. Figura 19bis Esempi di collegamento della parte applicata per la misura della corrente ausiliaria nel paziente. APPARECCHIO con PARTE APPLICATA di TIPO CF Da e verso ogni collegamento del paziente. Figura 20 APPARECCHIO con PARTE APPLICATA di TIPO B, BF, CF Tra un qualunque collegamento del paziente e tutti gli altri. Figura 20bis

12 Gli apparecchi di Classe I con parte applicata devono essere provati secondo il circuito seguente: Figura 21 Circuito di misura della corrente ausiliaria nel paziente. Per gli apparecchi di Classe II omettere la messa a terra di protezione. Esempio con il circuito d alimentazione di misura di Fig. 3. Misura (con S 7 chiuso per Classe I) in tutte le possibili combinazioni delle posizioni di S 1, S 5 e di S 10. S 1 aperto costituisce condizione di primo guasto. Solo per Classe I: Misura con S 7 aperto (condizione di primo guasto) e con S 1 chiuso in tutte le possibili combinazioni delle posizioni di S 5 e di S 10. utilizzando uno dei relativi circuiti di alimentazione di misura delle fig. 3, 4, 5 o 6. Gli apparecchi di Classe II con parte applicata, sono provati come gli apparecchi di Classe I sopra riportati, ma omettendo la/le connessione/i di terra di protezione ed S7. Gli apparecchi ad alimentazione interna devono essere provati secondo il seguente schema: Figura 22 Circuito di misura della corrente ausiliaria nel paziente negli apparecchi con sorgente elettrica interna.

13 RIGIDITA DIELETTRICA Devono essere provati solo gli isolamenti con funzioni di sicurezza. Lo scopo di questa prova è di evidenziare eventuali problemi di isolamento, stressando i circuiti, o meglio sottoponendo diverse parti dei circuiti a tensioni elevate che potrebbero così evidenziare problematiche a carico dell isolamento. Le prove si eseguono applicando una tensione di prova come riportato in tabella e misurando la resistenza di isolamento la quale deve essere superiore a valori prefissati che variano a secondo del tipo di apparecchio. TABELLA II Nota: Quando la tensione a cui l isolamento principale è soggetto nell USO NORMALE non è sinusoidale, la prova può essere effettuata utilizzando una tensione di prova sinusoidale a 50 Hz. In questo caso il valore della tensione di prova deve essere determinato dalla tab. II usando una tensione di riferimento (U) uguale alla tensione picco-picco misurata dividendola per 2 2. Nella tabella U è la tensione alla quale l isolamento in questione può andare soggetto nell uso normale ed alla tensione di alimentazione nominale o ad una tensione specificata dal costruttore, scegliendo la maggiore. Le tensioni di prova per l isolamento da provare è, come riportato in tabella, funzione della tensione di riferimento U. Per completezza si ricorda che l isolamento fondamentale è l isolamento di cui sono munite le parti sotto tensione per fornire la protezione fondamentale contro i pericoli elettrici. L isolamento supplementare è un isolamento indipendente aggiunto a quello fondamentale con lo scopo di fornire protezione contro i contatti diretti ed indiretti nel caso di cedimento dell isolamento fondamentale. L isolamento rinforzato è un sistema di isolamento unico delle parti sotto tensione, tale da fornire un grado di protezione contro i pericoli elettrici equivalente a quello di un doppio isolamento (isolamento comprendente un isolamento fondamentale ed un isolamento supplementare). ESEMPI DI MISURA DI SICUREZZA ELETTRICA Ci sono diverse apparecchiature per effettuare le misure di isolamento e le correnti di dispersione indicate dalla Norma CEI EN Quasi tutte permettono di effettuare le prove in modo automatico in funzione della classe, tipo e caratteristiche dell apparecchio elettromedicale sotto misura o alternativamente in modo manuale selezionando la singola prova.

14 Nella figura viene riportato un modulo di una prova di sicurezza elettrica effettuata con una delle apparecchiature di misura esistenti in commercio. Armando Ferraioli Bioingegnere

LA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTROMEDICALI

LA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTROMEDICALI L esercizio della pratica medica negli ospedali dipende sempre più dai dispositivi medici per l osservazione e il trattamento dei pazienti. Le apparecchiature elettromedicali devono pertanto essere progettate

Dettagli

Luoghi conduttori ristretti

Luoghi conduttori ristretti Pubblicato il: 09/07/2004 Aggiornato al: 09/07/2004 di Gianluigi Saveri Un luogo conduttore ristretto si presenta delimitato da superfici metalliche o comunque conduttrici in buon collegamento elettrico

Dettagli

PRESCRIZIONI PARTICOLARI PER I TRASFORMATORI DI ISOLAMENTO PER L ALIMENTAZIONE DEI LOCALI AD USO MEDICO.

PRESCRIZIONI PARTICOLARI PER I TRASFORMATORI DI ISOLAMENTO PER L ALIMENTAZIONE DEI LOCALI AD USO MEDICO. IL NUOVO QUADRO NORMATIVO PRESCRIZIONI PARTICOLARI PER I TRASFORMATORI DI ISOLAMENTO PER L ALIMENTAZIONE DEI LOCALI AD USO MEDICO. La nuova norma si applica ai trasformatori di isolamento fissi, monofase

Dettagli

VERIFICA DI SICUREZZA ELETTRICA IEC CEI ANTAB Maurizio Ferri

VERIFICA DI SICUREZZA ELETTRICA IEC CEI ANTAB Maurizio Ferri VERIFICA DI SICUREZZA ELETTRICA IEC 62-353 CEI 62-148 ANTAB 06-02-2015 Maurizio Ferri OGGETTO DELLA NORMA IEC 62353 ANTAB 06-02-2015 Maurizio Ferri ANTAB 06-02-2015 Maurizio Ferri PERSONALE QUALIFICATO

Dettagli

PROTEZIONE DAI CONTATTI INDIRETTI: METODI DI PROTEZIONE PASSIVA

PROTEZIONE DAI CONTATTI INDIRETTI: METODI DI PROTEZIONE PASSIVA PROTEZIONE DAI CONTATTI INDIRETTI: METODI DI PROTEZIONE PASSIVA Appunti a cura dell Ing. Emanuela Pazzola Tutore del corso di Elettrotecnica per meccanici, chimici e biomedici A.A. 2005/2006 Facoltà d

Dettagli

ELIA TARTAGLIA LA SICUREZZA ELETTRICA IN AMBIENTE FERROVIARIO

ELIA TARTAGLIA LA SICUREZZA ELETTRICA IN AMBIENTE FERROVIARIO ELIA TARTAGLIA LA SICUREZZA ELETTRICA IN AMBIENTE FERROVIARIO 2 INDICE GENERALE Argomento Prefazione 9 PARTE PRIMA 17 CAPITOLO 1 19 LA SICUREZZA ELETTRICA E LA MESSA A TERRA 1.1 Premessa 19 1.2 Misure

Dettagli

Luoghi conduttori ristretti

Luoghi conduttori ristretti Luoghi conduttori ristretti Ferrara 09/04/2013 Tecnico della Prevenzione Dott. Loreano Veronesi UOPSAL AUSL Ferrara LUOGHI CONDUTTORI RISTRETTI Un Luogo è da ritenersi conduttore ristretto, quando: E'

Dettagli

Apparecchi e impianti di illuminazione

Apparecchi e impianti di illuminazione Apparecchi e impianti di illuminazione Pubblicato il: 04/06/2007 Aggiornato al: 04/06/2007 di Gianluigi Saveri 1. Generalità Nella nuova Norma 64-8 è stata inserita una nuova sezione, la 559, con prescrizioni

Dettagli

PROGETTO RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA

PROGETTO RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA PROGETTO RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA Donnas : 15/12/2015 Relazione Tecnica di Progetto Impianto Elettrico Illuminazione Pubblica Progetto di riqualificazione energetica

Dettagli

Gruppi elettrogeni Guida alla protezione contro i contatti indiretti

Gruppi elettrogeni Guida alla protezione contro i contatti indiretti Gruppi elettrogeni Guida alla protezione contro i contatti indiretti (prima parte) Pubblicato il: 19/02/2007 Aggiornato al: 19/02/2007 di Gianfranco Ceresini 1. Generalità Il gruppo elettrogeno è una sorgente

Dettagli

Impianti Elettrici Definizioni

Impianti Elettrici Definizioni FACOLTÁ DI INGEGNERIA UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA Impianti Elettrici Definizioni Prof. Roberto Mugavero tel/fax 06-72597320 e-mail mugavero@ing.uniroma2.it LA NORMATIVA VIGENTE NORMA CEI

Dettagli

810 ELETTROSIT. По вопросам приобретения продукции сайт тел. +7 (499)

810 ELETTROSIT. По вопросам приобретения продукции сайт  тел. +7 (499) SIT Group 810 ELETTROSIT CONTROLLO MULTIFUNZIONALE PER GAS COMANDO A PULSANTI TUTTE LE REGOLAZIONI ACCESSIBILI DALL ALTO DISPOSITIVO TERMOELETTRICO DI SICUREZZA ELETTROVALVOLA DI INTERCETTAZIONE PIN 63AN7060/3

Dettagli

Norma CEI : Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua

Norma CEI : Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua Norma CEI 64-8 2012: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua Norma CEI 64-8 Edizione 2012 Impianti elettrici utilizzatori

Dettagli

INSTALLAZIONE ED ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI DI PROVA CEI EN 50191

INSTALLAZIONE ED ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI DI PROVA CEI EN 50191 INSTALLAZIONE ED ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI DI PROVA CEI EN 50191 Introduzione La norma EN 50191 definisce in p a r t i c o l a r e i r e q u i s i t i p e r i l f u n z i o n a m e n t o s i c

Dettagli

ERRATA CORRIGE NORMA CEI (fasc )

ERRATA CORRIGE NORMA CEI (fasc ) ERRATA CORRIGE NORMA CEI 64-8 2012-07 (fasc. 99998) Il presente fascicolo contiene modifiche ad alcuni articoli della Norma CEI 64-8:2012 per i quali sono state riscontrate imprecisioni o errori che ne

Dettagli

Gradi di protezione degli involucri (Codice IP)

Gradi di protezione degli involucri (Codice IP) NORME TECNICHE CEI 70-1 Gradi di protezione degli involucri (Codice IP) 1980-01 - fascicolo 519 - prima edizione 1989-01 - fascicolo 1280 V - variante 1 1992-09 - fascicolo 1915 - seconda edizione 1993-09

Dettagli

I circuiti PELV per l'alimentazione dei circuiti di comando delle macchine (1/3)

I circuiti PELV per l'alimentazione dei circuiti di comando delle macchine (1/3) I circuiti PELV per l'alimentazione dei circuiti di comando delle macchine (1/3) La Norma 44-5, all'articolo 9.1.4, richiede per i circuiti di comando che un polo del circuito di alimentazione sia permanentemente

Dettagli

TECNOLOGIA, DISEGNO E PROGETTAZIONE STRUMENTI DI MISURA

TECNOLOGIA, DISEGNO E PROGETTAZIONE STRUMENTI DI MISURA TECNOLOGIA, DISEGNO E PROGETTAZIONE STRUMENTI DI MISURA CLASSIFICAZIONE DEGLI STRUMENTI TIPO DI IMPIEGO Strumenti da quadro Strumenti da laboratorio Strumenti portatili. PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO Elettronici

Dettagli

P Tester per la resistenza di terra P 3301D.

P Tester per la resistenza di terra P 3301D. Tester per la resistenza di terra P 3301D P 3301 2 tester in 1: CT, PE Corrente di prova programmabile fino a max. 30 AAC Gestito tramite microprocessore Sequenza dei test in automatico Interfaccia per

Dettagli

Procedure di Verifica

Procedure di Verifica Pagina 1 di 11 Procedure di Verifica Analisi ed esame della Documentazione La disponibilità della Documentazione rientra nei mezzi che il datore di lavoro è tenuto a mettere a disposizione, insieme con

Dettagli

Protezioni contro i CONTATTI DIRETTI

Protezioni contro i CONTATTI DIRETTI Protezioni contro i CONTATTI DIRETTI Protezioni contro i CONTATTI DIRETTI Protezioni contro i CONTATTI INDIRETTI IMPIANTO DI TERRA IMPIANTO DI TERRA Con il termine TERRA si indica la massa del terreno

Dettagli

Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI

Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica (Prima parte) Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI L articolo 7 del Decreto Ministeriale 22/01/2008,

Dettagli

LA SICUREZZA DEGLI APPARECCHI ELETTROMEDICALI: NORMATIVA DI RIFERIMENTO E MODALITA DI ESECUZIONE DELLE PROVE ELETTRICHE PREVISTE

LA SICUREZZA DEGLI APPARECCHI ELETTROMEDICALI: NORMATIVA DI RIFERIMENTO E MODALITA DI ESECUZIONE DELLE PROVE ELETTRICHE PREVISTE ARMANDO FERRAIOLI Bioingegnere LA SICUREZZA DEGLI APPARECCHI ELETTROMEDICALI: NORMATIVA DI RIFERIMENTO E MODALITA DI ESECUZIONE DELLE PROVE ELETTRICHE PREVISTE (Parte Prima) La sicurezza degli apparecchi

Dettagli

N0RME TECNICHE 23/05/2013 SPSAL AUSL Ferrara TdP Dott. Loreano Veronesi

N0RME TECNICHE 23/05/2013 SPSAL AUSL Ferrara TdP Dott. Loreano Veronesi N0RME TECNICHE 23/05/2013 SPSAL AUSL Ferrara TdP Dott. Loreano Veronesi Punti salienti delle Norme CEI 64-8/7 Cantieri di costruzione e di demolizione e Norme CEI 64-17 Guida all'esecuzione degli impianti

Dettagli

L impianto di terra. 8.1 Elementi costitutivi l impianto di terra

L impianto di terra. 8.1 Elementi costitutivi l impianto di terra L impianto di terra è finalizzato al collegamento alla stessa terra di tutte le parti metalliche conduttrici e accessibili dell impianto elettrico (collegamento o messa a terra di protezione). La messa

Dettagli

QUADRI DI DISTRIBUZIONE MOBILI DA CANTIERE

QUADRI DI DISTRIBUZIONE MOBILI DA CANTIERE QUADRI DI DISTRIBUZIONE MOBILI DA CANTIERE Per il settore edilizio cantieri e grandi opere Per il settore oil and gas e attività minerarie Per il settore cantieristico navale QUADRI DI DISTRIBUZIONE MOBILI

Dettagli

Stalla (Norme di Installazione)

Stalla (Norme di Installazione) Norme di installazione Protezione contro i contatti diretti Isolamento delle parti attive Involucri o barriere con grado di protezione minimo IP2X o IPXXB. Per le superfici orizzontali superiori a portata

Dettagli

Necessità di progetto: SI, secondo guida CEI 0-2, se classificato come ambiente ad uso medico o se di superficie superiore a 400 m 2

Necessità di progetto: SI, secondo guida CEI 0-2, se classificato come ambiente ad uso medico o se di superficie superiore a 400 m 2 Norme di riferimento: Norma CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua Norma CEI 64-8 /7 Sezione 710 Ambienti

Dettagli

Apparecchi a LED: Illuminazione da esterno e sovratensioni. APIL - Milano, ing. Matteo Raimondi Responsabile laboratorio illuminazione IMQ

Apparecchi a LED: Illuminazione da esterno e sovratensioni. APIL - Milano, ing. Matteo Raimondi Responsabile laboratorio illuminazione IMQ Apparecchi a LED: Illuminazione da esterno e sovratensioni. APIL - Milano, 25-02-2016 ing. Matteo Raimondi Responsabile laboratorio illuminazione IMQ Criticità della tecnologia LED Grandi superfici metalliche

Dettagli

Esercitazione Multimetro analogico e digitale

Esercitazione Multimetro analogico e digitale Esercitazione Multimetro analogico e digitale - 1 Esercitazione Multimetro analogico e digitale 1 - Oggetto Confronto tra multimetro analogico (OM) e digitale (DMM). Misure di tensioni alternate sinusoidali

Dettagli

Interruttore differenziale e protezione contro i contatti elettrici nel sistema

Interruttore differenziale e protezione contro i contatti elettrici nel sistema Interruttore differenziale e protezione contro i contatti elettrici nel sistema Pubblicato il: 04/07/2005 Aggiornato al: 04/07/2005 di Gianlugi Saveri La pericolosità della corrente elettrica che attraversa

Dettagli

Competenze di ambito Prerequisiti Abilità / Capacità Conoscenze Livelli di competenza

Competenze di ambito Prerequisiti Abilità / Capacità Conoscenze Livelli di competenza Docente: LASEN SERGIO Classe: 4AP Materia: Tecnologie e Tecniche di Installazione e di Manutenzione di Apparati e Impianti Civili e Industriali MODULO 1 UTILIZZAZIONE DELL ENERGIA ELETTRICA Saper effettuare

Dettagli

Terasaki Italia Srl via Campania, Segrate (MI) Tel Fax

Terasaki Italia Srl via Campania, Segrate (MI) Tel Fax Sovracorrenti Generalità E trattato l impiego degli interruttori magnetotermici modulari (MCBs: Miniature Circuit Breakers) nell edilizia residenziale, intendendo per edifici residenziali quelli che contengono

Dettagli

Sistemi a bassissima tensione SELV-PELV-FELV (Scheda)

Sistemi a bassissima tensione SELV-PELV-FELV (Scheda) SISTEMI A BASSISSIMA TENSIONE: SELV PELV FELV Sistema di alimentazione: I sistemi elettrici a bassissima tensione che presentano una tensione nominale e una tensione nominale verso terra non superiore

Dettagli

Sovracorrenti negli edifici

Sovracorrenti negli edifici Sovracorrenti negli edifici Generalità E trattato l impiego degli interruttori magnetotermici modulari (MCBs: Miniature Circuit Breakers) nell edilizia residenziale, intendendo per edifici residenziali

Dettagli

Interruttori magnetotermici

Interruttori magnetotermici Curve caratteristiche di intervento secondo CEI EN 0 e DIN VDE 0 parte Caratteristiche di intervento B Caratteristiche di intervento C Caratteristiche di intervento D Curve caratteristiche di intervento

Dettagli

Protezione dai contatti indiretti senza interruzione automatica

Protezione dai contatti indiretti senza interruzione automatica Protezione dai contatti indiretti senza interruzione automatica di Gianluigi Saveri Pubblicato il 26/01/2010 Aggiornato al: 04/01/2010 1 Generalità Sono dei metodi di protezione che, si differenziano dai

Dettagli

LA SCELTA DELL ISOLAMENTO IN AMBIENTE FERROVIARIO

LA SCELTA DELL ISOLAMENTO IN AMBIENTE FERROVIARIO CAPITOLO 5 LA SCELTA DELL ISOLAMENTO IN AMBIENTE FERROVIARIO 5.1 Generalità La norma base e fondamentale di sicurezza per il coordinamento dell isolamento nei sistemi a bassa tensione, a cui devono fare

Dettagli

Interruttore differenziale

Interruttore differenziale Interruttore differenziale Dispositivo meccanico destinato a connettere e a disconnettere un circuito all alimentazione, m ediante operazione manuale, e ad aprire il circuito auto m atica m ente quando

Dettagli

PROVE ACCREDITATE - CATEGORIA: 0

PROVE ACCREDITATE - CATEGORIA: 0 Scheda N 1 di 14 PROVE ACCREDITATE - CATEGORIA: 0 1 Apparecchi associati ai ricevitori radiofonici e televisivi, esclusi i videoregistratori Misura della potenza di disturbo (30-300 MHz) EN 55013:2001

Dettagli

Esercitazione Misure su circuiti magnetici. 3 - Rilievo del ciclo di isteresi dinamico di un nucleo magnetico

Esercitazione Misure su circuiti magnetici. 3 - Rilievo del ciclo di isteresi dinamico di un nucleo magnetico Esercitazione Misure su circuiti magnetici - 1 Esercitazione Misure su circuiti magnetici 1 - Oggetto Caratterizzazione di materiali magnetici. Strumento virtuale per il rilievo del ciclo di isteresi dinamico.

Dettagli

L impianto in esame sarà alimentato mediante n. 1 fornitura di energia elettrica in bassa tensione 230 V.

L impianto in esame sarà alimentato mediante n. 1 fornitura di energia elettrica in bassa tensione 230 V. PREMESSA La presente relazione tecnica è relativa alla realizzazione dell impianto di pubblica illuminazione a servizio del PARCO DI MADONNA DEL COLLE di Stroncone (TR). DESCRIZIONE DELL IMPIANTO L impianto

Dettagli

Modulo 2. Locali uso medico

Modulo 2. Locali uso medico Modulo 2 Locali uso medico Locali uso medico Norma CEI 64-8/7 V2 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in c.a. e 1500 V in c.c. Parte 7: Ambienti ed applicazioni particolari

Dettagli

Tipi di sistemi di distribuzione Nelle definizioni che seguono i codici usati hanno i seguenti significati.

Tipi di sistemi di distribuzione Nelle definizioni che seguono i codici usati hanno i seguenti significati. Protezione Fasi-Neutro Generalità In un circuito, l interruttore automatico magnetotermico deve essere capace di stabilire, portare ed interrompere sia le correnti in condizioni normali, che le correnti

Dettagli

La Tecnologia in Sala Operatoria: dalla fase di progettazione agli aspetti gestionali

La Tecnologia in Sala Operatoria: dalla fase di progettazione agli aspetti gestionali Seminario di Ingegneria Clinica 2013 La Tecnologia in Sala Operatoria: dalla fase di progettazione agli aspetti gestionali Con il Patrocinio di Cagliari, Facoltà di Ingegneria Aula V 14 Giugno 2013 ore

Dettagli

Cei La norma per i quadri ad uso domestico e similari

Cei La norma per i quadri ad uso domestico e similari Cei 23-51 - La norma per i quadri ad uso domestico e similari 1. Generalità La norma 23-51 si interessa dei quadri elettrici ad installazione fissa con corrente nominale non superiore a 125 A ed è stata

Dettagli

Scopi e funzione dell'impianto di terra. DIFFERENZIALE DI POTENZIALE. DISPERSIONE CORRENTI ANOMALE NEL SUOLO a 50 Hz (guasti) fulmine

Scopi e funzione dell'impianto di terra. DIFFERENZIALE DI POTENZIALE. DISPERSIONE CORRENTI ANOMALE NEL SUOLO a 50 Hz (guasti) fulmine 1 Scopi e funzione dell'impianto di terra. IMPIANTO DI TERRA DISPERSIONE CORRENTI ANOMALE NEL SUOLO a 50 Hz (guasti) fulmine DIFFERENZIALE DI POTENZIALE tra le masse ed il suolo tra due punti del suolo

Dettagli

NORMA 64-8/7 INTRODUZIONE

NORMA 64-8/7 INTRODUZIONE 1 INTRODUZIONE Agli impianti elettrici nei locali ad uso medico non è più applicabile la norma CEI 64-4 ma bensì la sezione 710 della norma CEI 64-8/7:2003-05. La nuova norma è una evoluzione della precedente

Dettagli

Direttiva. Concetti per l'alimentazione elettrica di impianti di antenne su tralicci dell'alta tensione. ESTI n. 243 Versione 0514 i.

Direttiva. Concetti per l'alimentazione elettrica di impianti di antenne su tralicci dell'alta tensione. ESTI n. 243 Versione 0514 i. Ispettorato federale degli impianti a corrente forte ESTI ESTI n. 243 Versione 0514 i Direttiva Concetti per l'alimentazione elettrica di impianti di antenne su tralicci dell'alta tensione Autore ESTI

Dettagli

Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro. il Rischio Elettrico

Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro. il Rischio Elettrico Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro Spegnere il Telefonino!! il Rischio Elettrico ai sensi dell art.37 del D.Lgs. 81/08 Accordo Stato Regioni del 21.12.2011 e 22.02.2012 Ente Ligure di

Dettagli

ALLEGATO D SCHEDA VERIFICHE SEMESTRALI. Immobilie.. Firma operatore. Data verifica. Descrizione

ALLEGATO D SCHEDA VERIFICHE SEMESTRALI. Immobilie.. Firma operatore. Data verifica. Descrizione ALLEGATO D SCHEDA VERIFICHE SEMESTRALI Esito (P Verifica efficienza degli apparecchi di emergenza del tipo 1 autoalimentato (accensione e tempo di autonomia). Prove interruttori differenziali con il tasto

Dettagli

Leggete attentamente le nuove prescrizioni

Leggete attentamente le nuove prescrizioni Leggete attentamente le nuove prescrizioni La Sezione 710 Locali ad uso medico della norma CEI 64-8/7 ha sostituito la norma CEI 64-4 terza edizione. Ora il CEI ha preparato anche una guida, che qui rileggiamo

Dettagli

Valvole fusibili A.T. per circuiti in c.c.

Valvole fusibili A.T. per circuiti in c.c. DIREZIONE TECNICA Viale S. Lavagnini, 58 50129 FIRENZE Identificazione 309532 Esp. 07 Pagina 1 di 7 "Il presente documento è di proprietà di Trenitalia. Nessuna parte di questo documento può essere riprodotto,

Dettagli

SCARICATORI PER SOVRATENSIONI PER INSTALLAZIONE SU MORSETTIERA INDICE

SCARICATORI PER SOVRATENSIONI PER INSTALLAZIONE SU MORSETTIERA INDICE Foglio 1 di 6 INDICE 1. PREMESSA 2 2. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 2 3. NORME DI RIFERIMENTO 2 4. CONDIZIONI DI PROGETTO 2 5. CARATTERISTICHE DI FUNZIONAMENTO 2 6. CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE 3 7. VERIFICHE

Dettagli

LE NORMATIVE PER L ILLUMINAZIONE PUBBLICA

LE NORMATIVE PER L ILLUMINAZIONE PUBBLICA LE NORMATIVE PER 1 L ILLUMINAZIONE PUBBLICA Daniela Zambelli - CEI 1 CEI Comitato Elettrotecnico Italiano Costituito nel 1909, tra i primi enti normatori al mondo, è l ente istituzionale, riconosciuto

Dettagli

Interruttori differenziali di Tipo B+

Interruttori differenziali di Tipo B+ Interruttori differenziali di Tipo B+ BETA Apparecchi Modulari, Fusibili BT, Quadretti e Centralini Nel settore industriale, del terziario e in quello medicale, è sempre più frequente l impiego di utilizzatori

Dettagli

Materiale contatti AgNi, adatto per carichi resistivi, debolmente induttivi e carichi motore fluorescenti compatte (CFL) W

Materiale contatti AgNi, adatto per carichi resistivi, debolmente induttivi e carichi motore fluorescenti compatte (CFL) W Serie - Contattori modulari 25 A SERIE Caratteristiche.32.0.xxx.1xx0.32.0.xxx.4xx0 Contattore modulare 25 A - 2 contatti Larghezza 17.5 mm Apertura contatti NO 3 mm, doppia rottura Bobina e contatti per

Dettagli

La sicurezza elettrica nelle aree di manutenzione. Panorama normativo -- Programma LEONARDO

La sicurezza elettrica nelle aree di manutenzione. Panorama normativo -- Programma LEONARDO La sicurezza elettrica nelle aree di manutenzione Panorama normativo Legislazione Italiana in materia di sicurezza ed igiene del lavoro COSTITUZIONE artt. 35-41 CODICE CIVILE art. 2087 CODICE PENALE artt.

Dettagli

La sicurezza degli impianti elettrici e dei dispositivi medici nelle strutture sanitarie

La sicurezza degli impianti elettrici e dei dispositivi medici nelle strutture sanitarie Dipartimento Tecnologie di Sicurezza La sicurezza degli impianti elettrici e dei dispositivi medici nelle strutture sanitarie La sicurezza elettrica in ospedale Obb Osservatorio Salute Lavoro Dipartimento

Dettagli

Potenza. Potenza - Strumenti di misura. Strumenti di misura. Potenza. Energia & Potenza.

Potenza. Potenza - Strumenti di misura. Strumenti di misura. Potenza. Energia & Potenza. Potenza Strumenti di misura Potenza Energia & Potenza 2012 Misuratori di isolamento con tensioni di prova fino a 12kV Differenti modelli con tensioni fino a 5kV/10kV/12kV Indicazione analogico digitale

Dettagli

Pericolosità della Corrente Elettrica

Pericolosità della Corrente Elettrica Pericolosità della Corrente Elettrica Individuare sistemi per la protezione dai pericoli della corrente elettrica presuppone la conoscenza di tale pericolosità, ossia gli effetti della corrente elettrica

Dettagli

MANUALE D USO PER TRASFORMATORI DI CORRENTE PER MISURA IN MEDIA TENSIONE

MANUALE D USO PER TRASFORMATORI DI CORRENTE PER MISURA IN MEDIA TENSIONE MANUALE D USO PER TRASFORMATORI DI CORRENTE PER MISURA IN MEDIA F.T.M. S.r.l. Fabbrica trasformatori di misura Via Po, 3 20090 Opera MI Tel : +39 (0)2 576814 Fax : +39 (0)2 57605296 E-mail: info@ftmsrl.it

Dettagli

Trasformatore monofase E =

Trasformatore monofase E = Circuito equivalente esatto del trasformatore monofase E V t = = = E V t = Rapporto di trasformazione V V = R I = R I + jx d jx I d + I E I + + E = I + I0 = I + Im Ip E E = jωλ = jω Φ = = R 0 E = I p E

Dettagli

Sicurezza degli impianti elettrici nei luoghi chirurgici - seconda parte -

Sicurezza degli impianti elettrici nei luoghi chirurgici - seconda parte - Sicurezza degli impianti elettrici nei luoghi chirurgici - seconda parte - Pubblicato il: 23/0/2004 Aggiornato al: 23/0/2004 di Gianluigi Saveri Il paziente all'interno di un locale ad uso medico è sottoposto

Dettagli

IMPIANTO ELETTRICO DI ILLUMINAZIONE ESTERNA

IMPIANTO ELETTRICO DI ILLUMINAZIONE ESTERNA IMPIANTO ELETTRICO DI ILLUMINAZIONE ESTERNA Sistema di alimentazione: TT, TN Norme di riferimento: o Norma CEI 64-8 "Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente

Dettagli

QUESTIONARIO PER L EQUIPAGGIAMENTO ELETTRICO DELLE MACCHINE

QUESTIONARIO PER L EQUIPAGGIAMENTO ELETTRICO DELLE MACCHINE QUESTIONARIO PER L EQUIPAGGIAMENTO ELETTRICO DELLE MACCHINE Firma del Committente_ QUESTIONARIO PER L EQUIPAGGIAMENTO ELETTRICO DELLE MACCHINE Ver.2.0 Pagina 1 di 8 1.PREMESSE Il presente questionario

Dettagli

TECNOLOGIA, DISEGNO E PROGETTAZIONE ESAME A VISTA IMPIANTO ELETTRICO

TECNOLOGIA, DISEGNO E PROGETTAZIONE ESAME A VISTA IMPIANTO ELETTRICO TECNOLOGIA, DISEGNO E PROGETTAZIONE ESAME A VISTA IMPIANTO ELETTRICO Impossibile visualizzare l'immagine. ESAME A VISTA L'esame a vista è propedeutico alle prove e può essere di due tipi: Esame a vista

Dettagli

Misure di protezione Protezione contro la scossa elettrica

Misure di protezione Protezione contro la scossa elettrica 7.05.4 Misure di protezione 7.05.4 Misure di protezione 7.05.4.1 Protezione contro la scossa elettrica 7.05.4.1.1 Interruzione automatica dell' alimentazione.1 Generalità ( 4.1.1.1) nei circuiti di corrente,

Dettagli

COMUNE DI VEDANO OLONA

COMUNE DI VEDANO OLONA COMUNE DI VEDANO OLONA PROVINCIA DI VARESE PROGETTO DI ADEGUAMENTO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI E COMPLEMENTARI DEL PLESSO SCOLASTICO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO S. PELLICO DI P.ZZA DEL POPOLO -

Dettagli

Corrente elettrica e corpo umano

Corrente elettrica e corpo umano Corrente elettrica e corpo umano Il contatto di una persona con parti in tensione può determinare il passaggio di una corrente attraverso il corpo umano, con conseguenze anche mortali. Sicurezza conseguita

Dettagli

COLLAUDO DI UN TRASFORMATORE MONOFASE

COLLAUDO DI UN TRASFORMATORE MONOFASE Alunno: Gruppo: Classe: Data.: I. T. I. S. P. HEMSEMBERGER...... 5 Bs 2007/08 MONZA COLLAUDO DI UN TRASFORMATORE MONOFASE Oggetto: Trasformatore monofase n... Sn =... VA - fn = 50 Hz V 1n /V 20 =... /...

Dettagli

Informazione Tecnica. 6. Relè differenziali di terra

Informazione Tecnica. 6. Relè differenziali di terra Informazione Tecnica 6. Relè differenziali di terra Contenuti 6.1 Relè ELR-3C 6.1.1 Generalità 6.1.2 Schema di inserzione 6.1.3 Legenda 6.1.4 Dimensioni di ingombro 6.2 Relè ELRC-1 6.2.1 Generalità 6.2.2

Dettagli

Sicurezza Elettrica. Terza Lezione Corso di Elettrotecnica II (Per ing. Biomedica) Prof. L. Di Rienzo

Sicurezza Elettrica. Terza Lezione Corso di Elettrotecnica II (Per ing. Biomedica) Prof. L. Di Rienzo Sicurezza Elettrica Terza Lezione Corso di Elettrotecnica II (Per ing. Biomedica) Prof. L. Di Rienzo Protezione contro i Contatti Diretti Per contatto diretto si intende il contatto con parti attive. Attiva

Dettagli

SCARICATORI PER SOVRATENSIONI PER INSTALLAZIONE INTERRATA SU GIUNTI ISOLANTI INDICE

SCARICATORI PER SOVRATENSIONI PER INSTALLAZIONE INTERRATA SU GIUNTI ISOLANTI INDICE Foglio 1 di 6 INDICE 1. PREMESSA 2 2. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 2 3. NORME DI RIFERIMENTO 2 4. CONDIZIONI DI PROGETTO 2 5. CARATTERISTICHE DI FUNZIONAMENTO 2 6. CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE 3 7. VERIFICHE

Dettagli

Materiale contatti AgNi, adatto per carichi resistivi, debolmente induttivi e carichi motore. 2 NO 1 NO + 1 NC 2 NC (x3x0) (x5x0) (x4x0)

Materiale contatti AgNi, adatto per carichi resistivi, debolmente induttivi e carichi motore. 2 NO 1 NO + 1 NC 2 NC (x3x0) (x5x0) (x4x0) Serie - Contattori modulari 25-40 - 63 SERIE Caratteristiche Contattore modulare 25-2 contatti.32.0.xxx.1xx0.32.0.xxx.4xx0 Larghezza 17.5 mm pertura contatti NO 3 mm, doppia rottura Bobina e contatti per

Dettagli

GASD C Foglio 1 di 5

GASD C Foglio 1 di 5 Foglio 1 di 5 ID DESCRIZIONE ID DESCRIZIONE 1 Morsetto per il collegamento alla terra di protezione 10 Contenitore 2 Amperometro da quadro per la misura della corrente drenata 11 Morsettiera per il collegamento

Dettagli

Serie 78 - Alimentatori switching. Caratteristiche

Serie 78 - Alimentatori switching. Caratteristiche Caratteristiche 78.12...2400 78.12...1200 78.36 Gamma di alimentatori modulari con uscita DC Alta efficienza (fino a 91%) Basso consumo in stand-by: < 0.4 Protezione termica interna, con spegnimento dell'uscita

Dettagli

Progetto in inchiesta pubblica PROGETTO C ; V1

Progetto in inchiesta pubblica PROGETTO C ; V1 N O R M A I T A L I A N A C E I 1 Data Scadenza Inchiesta C. 1113 08-03-2013 Data Pubblicazione 2013-. Classificazione 64-8; V1 Titolo Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore

Dettagli

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA ALLA SEZIONE F DELLA GUIDA PER LE CONNESSIONI ALLA RETE ELETTRICA DI ENEL DISTRIBUZIONE

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA ALLA SEZIONE F DELLA GUIDA PER LE CONNESSIONI ALLA RETE ELETTRICA DI ENEL DISTRIBUZIONE DICHIARAZIONE DI CONFORMITA ALLA SEZIONE F DELLA GUIDA PER LE CONNESSIONI ALLA RETE ELETTRICA DI ENEL DISTRIBUZIONE (SEZIONE RISERVATA AL TECNICO DEL CLIENTE) La seguente dichiarazione deve essere compilata

Dettagli

CN Gruppi statici di continuità (UPS) Aprile 2016

CN Gruppi statici di continuità (UPS) Aprile 2016 CN 050 - Gruppi statici di continuità (UPS) Aprile 2016 Apparecchiatura detta comunemente Gruppo Statico di continuità, per distinguerla dai generatori rotanti e costituita da batteria, raddrizzatore,

Dettagli

Cosa collegare a terra e cosa no Impianti di terra: quesiti ricorrenti

Cosa collegare a terra e cosa no Impianti di terra: quesiti ricorrenti Cosa collegare a terra e cosa no Impianti di terra: quesiti ricorrenti pubblicato il 12/08/2013 aggiornato il 12/08/2013 1. Generalità L impianto di terra è definito dalla Norma CEI 64-8 come l insieme

Dettagli

PARALLELO DI DUE TRASFORMATORI

PARALLELO DI DUE TRASFORMATORI l trasformatore PARALLELO D DUE TRASFORMATOR l funzionamento in parallelo di due trasformatori, di uguale o differente potenza nominale, si verifica quando sono in parallelo sia i circuiti primari sia

Dettagli

SERIE 44 Mini relè per circuito stampato 6-10 A

SERIE 44 Mini relè per circuito stampato 6-10 A SERIE Mini relè per circuito stampato 6-10 SERIE Relè 2 contatti in scambio ad elevato isolamento tra contatti adiacenti Montaggio su circuito stampato o ad innesto su zoccolo Tipo.52 -- 2 scambi 6 (passo

Dettagli

IMPIANTI ELETTRICI NEI LOCALI ADIBITI AD USO MEDICO

IMPIANTI ELETTRICI NEI LOCALI ADIBITI AD USO MEDICO IMPIANTI ELETTRICI NEI LOCALI ADIBITI Le strutture sanitarie sono ospitate in edifici di caratteristiche molto differenti, sia per dimensioni che per destinazione d uso: possono verificarsi casi di edifici

Dettagli

INDICAZIONI TECNICHE TERMOCOPPIE

INDICAZIONI TECNICHE TERMOCOPPIE INDICAZIONI TECNICHE TERMOCOPPIE 1. Principio di funzionamento 2. Metodi di misura con le termocoppie 3. Costruzione delle Termocoppie 4. Termocoppie ad isolamento tradizionale 5. Termocoppie ad isolamento

Dettagli

INVERTER POWER-ONE AURORA ACCOPPIATI A MODULI CON ELEVATA CAPACITA VERSO TERRA: PRESCRIZIONI PER L UTILIZZO

INVERTER POWER-ONE AURORA ACCOPPIATI A MODULI CON ELEVATA CAPACITA VERSO TERRA: PRESCRIZIONI PER L UTILIZZO POWER-ONE AURORA ACCOPPIATI A MODULI CON ELEVATA CAPACITA VERSO TERRA: PRESCRIZIONI PER L UTILIZZO Oggetto del documento Gli inverter Power-One Aurora realizzati secondo architettura transformerless sono

Dettagli

MISURA DELLA RESISTENZA DI TERRA

MISURA DELLA RESISTENZA DI TERRA MISURA DELLA RESISTENZA DI TERRA RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI La misura della resistenza di terra è regolamentata dalla NORMA CEI 11-1 Impianti MT D.P.R. 22 ottobre 2001, n. 462 Regolamento per

Dettagli

Fupact 2012-2013. Catalogo. Interruttori di manovra-sezionatori con fusibili da 32 a 800 A

Fupact 2012-2013. Catalogo. Interruttori di manovra-sezionatori con fusibili da 32 a 800 A Fupact Interruttori di manovra-sezionatori con fusibili da 32 a 800 A Catalogo 2012-2013 TM Interruttori di manovra-sezionatori con fusibili Un nuovo approccio alla protezione elettrica Fupact INF da 32

Dettagli

Colori identificativi dei cavi (Scheda)

Colori identificativi dei cavi (Scheda) COLORI IDENTIFICATIVI DEI CAVI Principali norme di riferimento CEI EN 60446 (CEI 16-6 ) Codice di designazione dei colori ; CEI-UNEL 00722 Identificazione delle anime dei cavi ; CEI EN 60446 (CEI 16-4)

Dettagli

Quadri a neutro isolato

Quadri a neutro isolato Sistemi di installazione Quadri a neutro isolato Generalità 158 Controllore permanente di isolamento 159 Trasformatore di isolamento 160 Quadretto di segnalazione SD220 e SD024 161 Esecuzioni tipiche 162

Dettagli

Appunti Corso di Sistemi Elettrici

Appunti Corso di Sistemi Elettrici UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI MESSINA Dipartimento di Ingegneria Contrada Di Dio I, 98166 Villaggio S. Agata Messina Appunti Corso di Sistemi Elettrici Capitolo 05 Impianto Elettrico e classificazione dei

Dettagli

System pro M compact. Gamma di trasformatori modulari La giusta potenza per ogni applicazione

System pro M compact. Gamma di trasformatori modulari La giusta potenza per ogni applicazione System pro M compact Gamma di trasformatori modulari La giusta potenza per ogni applicazione Informazioni generali I nuovi modelli TM e TS ampliano la collaudata serie System pro M compact con una più

Dettagli

Trasformatori Monofase a Colonna

Trasformatori Monofase a Colonna Trasformatori Monofase a Colonna MCA/400 MCC/4000 MCI/500 MCS/500 MCA/400 Trasformatori di Alimentazione - Trasformatore di Alimentazione secondo CEI 14.8 - rimario monotensione max 1000 V - Secondario

Dettagli

QUADRI DI DISTRIBUZIONE MOBILI DA CANTIERE

QUADRI DI DISTRIBUZIONE MOBILI DA CANTIERE QUADRI DI DISTRIBUZIONE MOBILI DA CANTIERE Per il settore edilizio cantieri e grandi opere Per il settore oil and gas e attività minerarie Per il settore cantieristico navale QUADRI DI DISTRIBUZIONE MOBILI

Dettagli

COMUNE DI STRA (PROVINCIA DI VENEZIA) PROGETTO ESECUTIVO

COMUNE DI STRA (PROVINCIA DI VENEZIA) PROGETTO ESECUTIVO COMUNE DI STRA (PROVINCIA DI VENEZIA) PROGETTO ESECUTIVO LAVORI DI AMPLIAMENTO, DI RIQUALIFICAZIONE E MESSA IN SICUREZZA DEL PLESSO SCOLASTICO DI STRA INCLUSO NELL ISTITUTO STATALE A. PISANI PRIMO LOTTO

Dettagli

KEYSTONE. OM4 - EPI 2 Modulo interfaccia Bluetooth Manuale di istruzioni.

KEYSTONE. OM4 - EPI 2 Modulo interfaccia Bluetooth Manuale di istruzioni. KEYSTONE Indice 1 Modulo opzionale OM44: interfaccia Bluetooth 1 2 Installazione 2 3 Descrizione dell interfaccia Bluetooth OM4 4 4 Schema elettrico del modulo OM4 5 1. Modulo opzionale 4: interfaccia

Dettagli

Le novità introdotte dalla EN 81.20:2014 nelle certificazioni degli ascensori. Fabio Battellini

Le novità introdotte dalla EN 81.20:2014 nelle certificazioni degli ascensori. Fabio Battellini Le novità introdotte dalla EN 81.20:2014 nelle certificazioni degli ascensori Fabio Battellini UNI EN 81-20:2014 ELEMENTI FONDAMENTALI DELLA CERTIFICAZIONE: Paragrafo 5 UNI EN 81-20:2014 Requisiti di sicurezza

Dettagli

PROCEDURE per la. Prevenzione del Rischio Elettrico PRE

PROCEDURE per la. Prevenzione del Rischio Elettrico PRE PROCEDURE per la Prevenzione del Rischio Elettrico PRE !"#$ % PRINCIPI FONDAMENTALI Prima di eseguire qualsiasi operazione o lavoro su, con, od in prossimità di un impianto elettrico si deve far riferimento

Dettagli

55.34T. SERIE 55 Relè per applicazioni ferroviarie 7 A. Relè per impieghi generali Montaggio ad innesto su zoccolo 4 scambi, 7 A

55.34T. SERIE 55 Relè per applicazioni ferroviarie 7 A. Relè per impieghi generali Montaggio ad innesto su zoccolo 4 scambi, 7 A SERIE Relè per applicazioni ferroviarie 7 A SERIE Relè per impieghi generali Montaggio ad innesto su zoccolo 4 scambi, 7 A Conformi alle normative EN 445-2:2013 (protezione contro fuoco e fumi), EN 61373

Dettagli

Alcune esperienze di laboratorio sull elettromagnetismo

Alcune esperienze di laboratorio sull elettromagnetismo Alcune esperienze di laboratorio sull elettromagnetismo - Scarica del condensatore A - Oscilloscopio didattico Q - Motorino elettrico A - Sistema molla-magnete Q - Trasformatore didattico A P. Bernardini

Dettagli