IMPIANTI DI DEPURAZIONE BIOLOGICA SANOclean DA 4 A 500 AE

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1 IMPIANTI DI DEPURAZIONE BIOLOGICA SANOclean DA 4 A 500 AE

2 Premessa Gli scarichi civili, sia domestici che industriali, sono le principali fonti di inquinamento delle risorse idriche e del suolo. Essi possono provenire da insediamenti privi di recapito in fognatura o da agglomerati dotati di solo pre-trattamento (ad es. fosse Imhoff). L apporto inquinante di tali reflui deriva normalmente da concentrazioni variabili di sostanze organiche, di azoto ammoniacale e nitrico, di fosfati e materiale solido in sospesione. Le norme di riferimento Il testo unico ambientale (D. Lgs. 3 Aprile 2006 n 152 e s.m.i.) stabilisce precisi valori per lo scarico delle acque nere sia in fognatura che in acque superficiali e sul suolo. Nel caso di liquami di provenienza civile si devono osservare in particolare, tra gli altri, i limiti previsti per COD, BOD 5, ph, colore, odore, solidi, azoto totale e fosforo totale. La tabella sottostante riepiloga i limiti di concentrazione allo scarico dei parametri più significativi distinti per tipo di recapito finale ai sensi del testo unico ambientale sopracitato. 2

3 Il testo unico ambientale precisa che, anche per gli scarichi prodotti da agglomerati di dimensioni modeste, occorre prevedere, oltre al sistema di raccolta, un trattamento specifico di depurazione per raggiungere i limiti di concentrazione richiesti allo scarico finale nel corpo recettore. La norma italiana UNI EN fissa i criteri di costruzione, efficacia e certificazione degli impianti di depurazione per acque nere. Dal 1 novembre 2010, per gli impianti di depurazione delle acque nere di potenzialità inferiore a 50 A.E., sono obbligatori in tutta Europa la marcatura CE, la dichiarazione di prestazione e la certificazione a cura di ente terzo notificato. La tecnica di depurazione In presenza di uno scarico civile proveniente da piccoli insediamenti (da 4 a 500 A.E.) quindi, se si devono scaricare i reflui in acque superficiali o sul suolo (in alcuni casi anche in fognatura), è necessario dotarsi di un impianto di depurazione biologica. E' importante evidenziare la grande variabilità quantitativa degli scarichi dei piccoli insediamenti: le portate sono generalmente assai elevate nelle ore mattutine e nelle prime ore serali, molto basse se non nulle nelle ore notturne. Tale andamento delle portate si riflette anche sulle concentrazioni. E' pertanto fondamentale che le soluzioni depurative adottate tengano in considerazione tale particolare peculiarità. Il trattamento biologico delle acque reflue civili sfrutta l azione di degradazione di specifiche popolazioni batteriche che utilizzano le sostanze inquinanti come substrato per il loro metabolismo. In questo modo, i contaminanti presenti in forma disciolta nel refluo in ingresso, non abbattibili nelle fasi iniziali di separazione per gravità, sono convertiti in materiale cellulare sedimentabile, rimosso poi per decantazione finale. Sono di norma utilizzati impianti a letto percolatore, biorulli o, con maggiore frequenza, impianti a fanghi attivi. In questi ultimi la biomassa è liberamente sospesa nel liquame all interno del reattore biologico. 3

4 Al fine di degradare le sostanze inquinanti presenti nello scarico, la biomassa richiede quantitativi variabili di sostanze ossidanti. Se il processo è aerobico (rimozione del BOD 5) è necessario fornire ossigeno, ad esempio mediante insufflazione nel liquame di bolle d aria di piccole o medie dimensioni, se il processo è anossico (rimozione dell azoto nitrico) il liquame non deve essere ossigenato. A seconda che le fasi di trattamento aerobiche e anaerobiche avvengano o meno nello stesso comparto, sarà necessario intervenire diversamente sui meccanismi di aerazione (regolazione della soffiante) e sulla temporizzazione delle varie fasi del ciclo di depurazione. La disponibilità di sostanza organica biodegradabile è condizione necessaria per la crescita e la sopravvivenza delle colonie batteriche. I normali reflui civili (esenti cioè da sostanze tossiche potenzialmente nocive per i batteri) offrono un ambiente ideale per la loro proliferazione. In circa 4 settimane, un impianto biologico alimentato con scarichi civili normali, si autoinnesca e raggiunge una situazione operativa di regime. La tecnologia SBR La discontinuità quali-quantitativa degli scarichi nei piccoli insediamenti è estrema. I percorsi della fognatura sono molto brevi e per questo i flussi di punta che confluiscono ai depuratori sono praticamente istantanei. Gli impianti di depurazione tradizionali a flusso continuo, non sufficientemente elastici, manifestano problemi di funzionamento e quindi non sono in grado di garantire effluenti accettabili. Lo schema di funzionamento sequenziale degli impianti SBR (Sequencing Batch Reactor), nei piccoli insediamenti, risulta il più adatto. Ha infatti una fase di predepurazione, omogenizzazione ed accumulo nella quale è stoccato il refluo che viene successivamente convogliato alla fase attiva secondo tempi predeterminati. 4

5 Le successive fasi di depurazione (aerazione/pausa/sedimentazione) avvengono in completa quiete, non disturbate dall alimentazione e dallo scarico. In particolare la fase di sedimentazione avviene a velocità ascensionale nulla e ciò garantisce un elevata efficienza di separazione dei fanghi. Sono numerosi i vantaggi della tecnica SBR rispetto ai sistemi tradizionali ed a quelli a fanghi attivi: tutta la biomassa rimane nel reattore e non occorre quindi effettuare il riciclo interno dei fanghi di processo; in un'unica vasca si succedono le fasi di carico, attivazione con ossigenazione intermittente, sedimentazione, scarico, riciclo fanghi di esubero e, se necessario, nitrodenitrificazione e defosfatazione (nei depuratori a fanghi attivi le fasi di funzionamento prevedono la realizzazione di minimo due vasche: reattore e sedimentatore secondario); è possibile fissare con precisione la durata di ciascuna fase di trattamento rendendo gli impianti estremamente flessibili (i sistemi tradizionali hanno volumi e conseguenti tempi di residenza predefiniti). 5

6 I vantaggi della tecnologia SBR I principali vantaggi offerti dal processo di depurazione di tipo SBR sono i seguenti: Flessibilità nel trattamento di scarichi quali-quantitativamente variabili. I reflui sono accumulati ed omogeneizzati per un tempo sufficientemente lungo, pari alla durata di un ciclo di trattamento, con conseguente grande resistenza agli eventuali shock; Flessibilità della fase biologica i cui tempi di processo possono essere variati anche in fase gestionale con miglioramento nella rimozione di carbonio organico, nutrienti ed inquinanti diversi; Efficienza elevata della fase di sedimentazione. Tale fase avviene in assenza della turbolenza indotta dal moto ascensionale dell effluente e per un tempo che può essere regolato in funzione delle caratteristiche di sedimentabilità del fango attivo. Il tutto si traduce nell'assenza di vie preferenziali (short circuiting) e in un valore di concentrazione solida allo scarico molto basso (si tenga presente che la frazione solida si abbina spesso a microinquinanti). Per impianti SBR esistono evidenze sprimentali che mostrano l'elevata sedimentabilità (SVI <80 cc/g) e resistenza agli shock meccanici del fango attivato. Assenza di ricircolo dei fanghi. I fanghi, rimanendo nel reattore, consentono di utilizzare molto efficacemente la sostanza organica per la denitrificazione. Questo aspetto è particolarmente importante nel caso di reflui con bassi rapporti COD/N. L'assenza di pompe di ricircolo comporta inoltre una semplificazione impiantistica notevole con conseguente vantaggio economico; Gestione flessibile. E' possibile attuare diverse strategie operative per adeguare il funzionamento alle caratteristiche del refluo. Capacità di rimozione di inquinanti organici bioresistenti che rendono questo sistema particolarmente indicato al trattamento dei reflui di natura industriale; Maggiore efficienza di trasferimento dell'ossigeno nella fase di aerazione, dato che durante le fasi di carico e attivazione la concentrazione di ossigeno disciolto diminuisce sino a valori prossimi allo zero (efficienze di trasferimento del 1030%); Ingombri ridotti in quanto attivazione e sedimentazione avvengono nella medesima vasca. 6

7 Gli impianti di depurazione MALL - Pozzoli Depurazione s.r.l. modello Sanoclean SBR, forniscono i seguenti ulteriori vantaggi impiantistici: Certificazioni. I depuratori biologici con capacità fino a 50 A.E. sono certificati e marcati CE da ente terzo notificato ai sensi delle normative armonizzate UNI EN 12566; Efficacia. Gli impianti, se correttamente installati e sottoposti a periodica manutenzione programmata a cura di tecnici specializzati, consentono il rispetto dei limiti allo scarico richiesti dal vigente testo unico ambientale D.LGS. 152/06 e s.m.i.; Impianti compatti ed interrati. E' quindi annullato l'influsso della temperatura esterna (le rigide temperature invernali e quelle calde estive limitano l'efficacia degli impianti biologici che raggiungono il loro funzionamento ideale con temperature comprese tra 18 e 25 C); Statica ed impermeabilità. Gli impianti hanno prestazioni garantite per ciò che concerne statica ed impermeabilità (versione di c.a. prefabbricato per installazioni anche in zone di transito pesante); Dimensionamento. Sia il reattore biologico, sia il comparto di pretrattamento sono provvisti di idoneo franco di sicurezza; di norma sono previsti 3 o 4 cicli giornalieri di funzionamento (di rispettivamente 8 o 6 ore cadauno) in cui la fase di pausa può essere utilizzata per eventuali future calibrazioni del depuratore. Tecnica innovativa. Lo spostamento del refluo da un comparto all altro dell impianto (per impianti sino a 200 AE) avviene tramite air lift sfruttando l effetto trascinante di una colonna di acqua ed aria compressa realizzata collegando alla soffiante, tramite le elettrovalvole, tubi da 19 mm di diametro (il cui colore è diverso a seconda della funzione e corrisponde ad una specifica elettrovalvola); Semplicità / economicità. La manutenzione è estremamente semplice, sicura ed economica: tutte le operazioni necessarie sono eseguite dal quadro comandi, senza necessità di intervento dell'autospurgo e senza che il personale tecnico debba scendere in vasca; 7

8 Basso consumo energetico. La presenza del sistema d-pac che adegua il funzionamento dell'impianto al reale afflusso di refluo (riduce i cicli in presenza di sottocarico) hanno un basso consumo energetico; Qualità. Le vasche di cemento armato qualità C35/45 (B45) sono realizzate come da DIN DIN EN 124 e sono prodotte sotto controllo di qualità utilizzando le più moderne tecnologie; Negli impianti di potenzialità maggiore di 200 AE la tecnica è installata in vasca (escluse le soffianti ed il quadro comandi che sono alloggiati in apposito armadio); tutte le parti tecniche sono di primaria marca (KSB, Siemens, Becker ecc.); l armadio comandi è fornito completamente montato internamente, già dotato di idoneo basamento pronto da interrare; Fabbrica Telecontrollo. Tutti gli impianti possono essere dotati di sistema di telecontrollo Sanoweb per la gestione consultiva e dispositiva da remoto; ciò consente di ottimizzare la gestione e la manutenzione dell'impianto, minimizzando i costi di esercizio; Versatilità. Il sistema SBR è adattabile anche a vasche di impianti esistenti. La capacità di depurazione Versioni SANOclean Sono disponibili due versioni impiantistiche. - Versione base Sanoclean S: valori ottenibili allo scarico finale COD 150 mg/l, BOD5 40 mg/l; Produzione armature - Versione ampliata con nitro-denitro-defosfatazione Sanoclean XL: valori ottenibili allo scarico finale COD 90 mg/l BOD 5 20 mg/l NH 4-N 10 mg/l Ntot 25 mg/l PO 4-P 2 mg/l. Nella gamma da 4 a 50 A.E. i depuratori Sanoclean possiedono la Dichiarazione di Prestazione ufficiale ai sensi del Regolamento EU 305/11 e della normativa armonizzata UNI EN 12566/3, che specifica le portate giornaliere ammissibili, i relativi carichi nominali e le prestazioni di abbattimento ottenibili. Vasche di c.a. 8 La gamma di impianti disponibili è suddivisa in tre sezioni a seconda della potenzialità in abitanti equivalenti (A.E.) e delle caratteristiche peculiari di ogni sezione.

9 Il dimensionamento I depuratori Sanoclean sono idonei alla depurazione delle acque reflue nere e grigie, provenienti dal metabolismo umano e dall'utilizzo di cucine, servizi igienici ed attrezzature domestiche. Non è concessa l'immissione al depuratore di acque piovane. Il dimensionamento degli impianti Sanoclean avviene in conformità a quanto riportato nei più accreditati testi scientifici di settore e a quanto previsto dalle norme DIN 4261 ed EN Per effettuare una scelta del modello di impianto corretto occorre conoscere i seguenti dati principali: - numero di abitanti equivalenti allacciati (A.E.); - origine del refluo (tipologia di attività che origina lo scarico); - nuova costruzione oppure adeguamento di depuratore esistente; - disponibilità di spazio per l'installazione dell'impianto; - tipologia di carico cui sono sottoposte le vasche (installazione in zona carrabile, in zona a verde); - limiti allo scarico da rispettare (tipo recettore); - posizione dell'armadio comandi e distanza dalle vasche; - quota scorrimento ingresso; - livello di massima insorgenza della falda sotterranea; - accessibilità del cantiere, eventuali condizioni particolari per lo scarico con autogrù delle vasche; - caratteristiche della linea di scarico (soprattutto per quanto concerne il sistema di ventilazione). 9

10 Per quanto concerne i carichi inquinanti specifici, analogamente alle procedure adottate per gli altri tipi di impianti biologici, si considera che un abitante equivalente corrisponda giornalmente a 60 g BOD 5, 120 g COD, 13 g di N totale, 2 g PO4-P e circa 150 litri di refluo. Il dimensionamento considera un carico volumetrico pari a 0,20 kg BOD5/m3d, indice del fango di 100 ml/g, concentrazione di biomassa di 4 kg/m3, età del fango di 25 giorni, rapporto di ricambio di 0,35. Il volume specifico garantito negli impianti Sanoclean corrisponde a 300 litri/a.e. sia per la fase di pretrattamento, sia per la fase di attivazione. Il funzionamento dell'impianto SANOclean Nel sistema SANOclean i processi di depurazione avvengono secondo distinte fasi in successione che compongono un ciclo di trattamento completo. Sanoclean L'impostazione standard prevede 4 cicli giornalieri di 6 ore cadauno, con le fasi di carico e scarico impostate nei picchi di portata giornalieri dipendenti dal tipo di attività che genera il refluo. In successione si ritrovano in ogni ciclo le seguenti fasi di processo: Sgrossatura meccanica del liquame grezzo in ingresso (tramite sedimentazione oppure grigliatura); Predepurazione meccanica e accumulo. Nel comparto di sedimentazione primaria ed omogeneizzazione del refluo avvengono sia la rimozione dei materiali grossolani e delle sostanze flottanti (oli, grassi), sia la decantazione delle frazioni sedimentabili e dei fanghi primari e secondari. In questa sezione è ricavato anche un volume di accumulo per l alimentazione al reattore (tale volume si ricava dalla differenza tra la portata in ingresso e quella di alimentazione al reattore in base al numero di cicli giornalieri che, per disporre di un idoneo franco di sicurezza, è raddoppiato). Il volume così determinato consente, in caso di guasto al depuratore, un accumulo tampone che garantisce di far fronte ad un giorno di carico dell impianto. 10

11 Alimentazione del liquame al reattore (tramite air lift di carico per impianti sino a 200 AE, tramite pompa negli impianti maggiori). Questa fase dura di norma fino a 30 minuti dopodichè si arresta una volta raggiunto il livello massimo stabilito nel comparto di attivazione oppure una volta esaurito il tempo massimo impostato dal processore; Aerazione con piatti ossigenatori a membrana immersi in vasca e collegati alla soffiante collocata esternamente nell armadio comandi. La modalità d-pac monitora il livello idrico in accumulo e, in dipendenza dal regime di carico (sottocarico/normale/sovraccarico), il depuratore regola automaticamente l attività di aerazione della soffiante. In attivazione avviene l ossidazione biologica del carico contaminante ad opera delle popolazioni batteriche che costituiscono i fanghi attivi. La presenza di nutrienti, la disponibilità di ossigeno ed un adeguata intensità di miscelazione assicurano condizioni ottimali per la crescita e l attività della biomassa. La soffiante garantisce, oltre all apporto necessario di ossigeno, la corretta miscelazione tra fango attivo e liquame, fondamentale anche per una corretta denitrificazione. Attraverso le fasi cicliche di carico, aerazione intermittente e scarico nel sistema si creano le condizioni aerobiche e anaerobiche necessarie per la rimozione del carico organico, dell azoto ammoniacale e dei nitrati. L arrivo del nuovo refluo al comparto di attivazione crea la movimentazione del fango sedimentato durante il ciclo precedente. La quota di esubero è convogliata alla predepurazione; Fase anaerobica per la denitrificazione (per impianti Sanoclean versione XL); Abbattimento aerobico del carico organico, nitrificazione (per impianti Sanoclean versione S ed XL); Dosaggio del policloruro di alluminio per la defosfatazione versione XL); (per impianti Sanoclean Postaerazione della miscela liquame-fango; 11

12 Sedimentazione dei fanghi attivi. Nel sistema SANOclean i processi di abbattimento di COD e BOD 5, nitrificazione, eliminazione biologica del fosforo, denitrificazione e sedimentazione secondaria avvengono in un'unica vasca; Decantazione dell acqua trattata e separazione dello strato chiarificato di superficie che viene avviato allo scarico (tramite air lift di scarico per impianti sino a 200 AE, tramite pompa negli impianti maggiori); Allontanamento dei fanghi d esubero (tramite air lift di carico per impianti sino a 200 AE, tramite pompa negli impianti maggiori); Pausa di riserva; Inizio di un nuovo ciclo con l alimentazione di altro liquame grezzo al reattore. La durata delle singole fasi è preimpostata in fabrica e gestita dal PLC di comando. Ogni depuratore ha un proprio programma di depurazione con elenco della durata di tutte le sezioni di trattamento. Tutte le funzioni dei depuratori Sanoclean sono regolate dal microprocessore (programmato in fabbrica). Dal display è possibile ricavare numerose indicazioni: la fase di processo in funzione, i minuti mancanti al termine della fase stessa ed all'inizio della successiva, le ore di attività e quelle complessive dall'inizio della messa in esercizio. L allarme visivo lampeggia per segnalare un eventuale disturbo contemporaneamente viene emesso anche un segnale acustico. e La modalità di funzionamento dell impianto durante l esercizio è quella automatica, quella manuale è utilizzata in fase di manutenzione. Terminata l'installazione del depuratore e riempite le vasche con acqua pulita, il personale autorizzato provvede alla messa in funzione dell'impianto (vedi pagina 20). 12

13 Gamma Gli impianti standard, nella versione S e XL, sono disponibili in cemento armato prefabbricato nella gamma 4-50 A.E. (certificati UNI EN 12566), A.E., A.E. Oltre i 500 A.E. si effettuano delle progettazioni specifiche e si forniscono impianti su richiesta combinando elementi prefabbricati a componenti realizzati in opera. Di seguito si riepilogano i principali dati tecnici degli impianti Sanoclean gamma standard. Impianti di depurazione Sanoclean da 4 a 50 A.E. Gli impianti Sanoclean da 4 a 50 abitanti equivalenti sono realizzati con vasche di cemento armato monolitico prefabbricato qualità C35/45 aventi forma cilindrica vertificale, diametro interno 2000 mm e soletta conica con chiusino di ispezione classe A15/B125/D400, diametro utile 600 mm. Le vasche sono da interrare completamente e sono già predisposte in fabbrica con tutti fori necessari per il collegamento di ingresso-scarico-cavidotto (ventilazione opzionale in vasca, da prevedere comunque sulla linea di scarico a cura del cliente). In dotazione sono forniti l'armadio comandi completo di soffiante, le elettrovalvole e il quadro elettrico (in opzione il sistema di telecontrollo Sanoweb) e 15 metri di tubi flessibili colorati per il collegamento in vasca. Gli impianti di questa gamma sono realizzati in vasca unica fino a 8 abitanti equivalenti. Tutte le parti tecniche sono alloggiate esternamente alle vasche, all'interno dell'armadio comandi installabile internamente oppure all'esterno nelle immeditae vicinanze del depuratore. Non è quindi necessario svuotare le cisterne per eventuali interventi di manutenzione sulle componenti elettromeccaniche. 13

14 I depuratori Sanoclean da 4 a 50 A.E. sono dotati di dichiarazione di prestazione obbligatoria ai sensi del Regolamento EU 305/11 e della norma armonizzata UNI EN 12566/3. Tale attestazione riporta la portata massima trattabile giornaliera, il corrispondente carico nominale, la conformità delle prestazioni statiche del manufatto ed attesta i rendimenti di depurazione, come riassunto nella tabella seguente (le prestazioni percentuali di abbattimento per i parametri azoto e fosforo sono valide solo per i modelli Sanoclean XL). 14

15 Impianti di depurazione Sanoclean da 50 a 200 A.E. Gli impianti Sanoclean da 50 a 200 abitanti equivalenti sono realizzati con vasche di cemento armato monolitico prefabbricato qualità C35/45 aventi forma cilindrica vertificale, diametro interno 2000 mm fino alla potenzialità di 75 abitanti equivalenti (oltre il diametro è di 2500 mm) e soletta conica con chiusino di ispezione classe A15/B125/D400 diametro utile 600 mm. Le vasche sono da interrare completamente, e sono già predisposte in fabbrica con tutti fori necessari per il collegamento di ingresso-scarico-cavidotti (ventilazione opzionale in vasca, da prevedere comunque a cura del cliente sulla linea di scarico). In dotazione con le vasche sono forniti l'armadio comandi completo di soffiante, le elettrovalvole e il quadro elettrico (in opzione sistema di telecontrollo Sanoweb) e 15 metri di tubi flessibili colorati per i collegamenti in vasca. Gli impianti di questa gamma sono realizzati in batteria di vasche da collegare tra di loro secondo lo schema progettuale in dotazione. Tutte le parti tecniche sono alloggiate esternamente alle vasche, all'interno dell'armadio comandi installabile internamente oppure all'esterno nelle immediate vicinanze del depuratore. Internamente alle vasche sono collocati esclusivamente i sistemi air lift per il trasporto del refluo ed i piatti ossigenatori a membrana nei comparti di attivazione. Non è quindi necessario svuotare le cisterne per eventuali interventi di manutenzione sulle componenti elettromeccaniche. 15

16 Impianti di depurazione Sanoclean da 200 a 500 A.E. Gli impianti Sanoclean da 200 a 500 abitanti equivalenti sono realizzati con elementi semicircolari di cemento armato monolitico prefabbricato qualità B45 da assemblare in cantiere. Le vasche che proponiamo hanno diametro interno 4 metri e sono di forma cilindrica verticale da interrare totalmente. Le caratteristiche di resistenza statica (le vasche proposte sono certificate secondo il criterio statico SLW 60 come da norme DIN 1072) garantiscono la totale sicurezza per la resistenza al traffico veicolare, alle spinte del terreno e della eventuale falda sotterranea. Di volta in volta è comunque opportuno verificare preliminarmente le condizioni di progetto (quali spessore e tipo ricopertura, livello massimo di insorgenza della falda, tipologia di transito o sosta, eventuale presenza di acqua marina o altre sostanze per le quali si richiede una specifica resistenza chimica al cemento) per realizzare la soluzione più adatta al caso specifico. La combinazione di più elementi consente una grande flessibilità realizzativa e la possibilità di contenere i costi di trasporto. Gli elementi sono assemblati in opera con giunti elastomerici e tiranti di acciaio inox per una perfetta tenuta idraulica e sono trattati per un ottimale resistenza alla fessurazione (in conformità alle norme DIN 4034). Il montaggio è veloce e sicuro grazie alla presenza di appositi golfari per la posa e di sedi presagomate per la posa ed il fissaggio delle guarnizioni che assicurano la tenuta idraulica. Le vasche vanno poste su un fondo scavo livellato e realizzato con un sabbione di cm oppure, se ci sono problemi geotecnici del terreno, su un magrone leggermente armato. Le attrezzature elettromeccaniche sono installate in vasca (pompe/agitatori) e fuori vasca internamente ad apposito armadio comandi posato superiormente ad un basamento di cls prefabbricato in dotazione. L'armadio comandi, dotato di apposita ventilazione e chiusura di sicurezza, alloggia le soffianti, il quadro elettrico con il telecontrollo (opzionale) e l'eventuale fase di trattamento terziario per la disinfezione o l'abbattimento del fosforo. 16

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18 Impianti di depurazione Sanoclean oltre 500 A.E. La ditta Pozzoli Depurazione s.r.l. è in grado di fornire consulenza per la progettazione e fornitura degli impianti di depurazione per reflui civili anche per potenzialità superiori ai 500 A.E. Di norma per tale potenzialità i depuratori sono realizzati in parte con componenti edili prefabbricati ed in parte realizzati in opera. Al fine di effettuare una valutazione progettuale corretta è necessario preliminarmente avere una serie di informazioni, tra le quali: - Descrizione della tipologia di refluo (acque reflue domestiche, urbane, da stabilimento produttivo); - Provenienza del refluo (da sistema fognario separato o misto, a pelo libero o in pressione); - Caratteristiche e composizione del refluo; - Caratteristiche quantitative: Portata (m³/anno), Portata max (m³/d), Portata max (m³/h), Portata minima (m³/d); - Caratteristiche analitiche del refluo grezzo; - Eventuali sistemi di accumulo/predepurazione/omogeneizzazione esistenti (diagarmma di flusso dell'impianto esistente); - Concentrazione dei principali parametri analitici da rispettare allo scarico finale; - Autorità competetente per il rilascio dell'autorizzazione allo scarico; - Tipologia di scarico ammessa nel recettore (diretta, indiretta); - Costi di scarico ( /m³), maggiorazione per eventuali scarichi concentrati (attuali e attesi eventuale disponibilità di deroghe monetizzabili per alcuni parametri); - Possibilità di riciclo delle acque depurate? Se sì, quale è il livello qualitativo richiesto? - Eventuali finanziamenti disponibili; - Periodo disponibile per la realizzazione dell'impianto; - Spazio disponibile per collocazione del depuratore; - Configurazione del territorio; - Studio professionale di riferimento; - Indagini preliminari richieste oppure già effettuate; - Eventuali richieste particolari del cliente. 18

19 Opzione telecontrollo Tutti i depuratori Sanoclean (purchè dotati di centralina versione 3.xx) possono essere equipaggiati con il sistema di controllo in remoto Sanoweb, composto da centralina completa di modem GSM, scheda SIM ed antenna, abbinati, da agosto 2013, ad un portale web per la gestione dei dati. Il portale, frubile a fronte di un canone mensile di abbonamento, è accessibile tramite login autorizzato diversificato a seconda che l'utente sia il cliente, il personale addetto alla manutenzione oppure il partner fornitore. I dati vengono salvati in formato pdf ed eventualmente elaborati in formato excel. Il sistema consente un accesso bidirezionale alla centralina di comando, al fine di effettuare una migliore gestione dell'impianto in fase di esercizio e minimizzare i costi di manutenzione. Attraverso la connessione modem è possibile conoscere lo stato di esercizio attuale, trasmettere mensilmente il libro di gestione interno, modificare le durate delle singole fasi processuali, leggere i parametri principali di esercizio (quali pressione e corrente). I messaggi di errore o gli esiti dei vari test di controllo possono essere inoltrati via . Alcuni allarmi possono essere tacitati da remoto, allegando un commento di valutazione. Il sistema Sanoweb può essere fornito unitamente all'impianto SANOclean, oppure può essere installato in un secondo tempo anche su impianti esistenti, purchè dotati di centralina versione 3.xx o successive. 19

20 La messa in esercizio Una volta eseguiti l'installazione edile delle vasche (comprese le parti elettromeccaniche) ed il loro riempimento con acqua pulita, verificata la presenza di idonea linea di ventilazione degli scarichi, ultimato l'allaccio elettrico al depuratore, la connessione del sistema di aerazione ed il collegamento idraulico degli scarichi in ingresso e in uscita, può avvenire la messa in funzione del depuratore. Questa deve essere eseguita da personale autorizzato utilizzando la procedura illustrata di seguito. Si impostano data e ora, quindi, dopo aver inserito il codice PIN d'accesso al programma, si effettua un test che verifica il funzionamento di tutte le attrezzature installate. Si procede poi con l'autocalibrazione del sistema d-pac. Tale fase dura cinque giorni e serve a minimizzare i costi energetici rilevando lo stato di carico (sottocarico carico normale o sovraccarico) in cui l'impianto si trova a lavorare, adeguando di conseguenza i tempi di funzionamento della soffiante. Con la messa in esercizio si abilita il depuratore al riconoscimento automatico dell'assenza di alimentazione elettrica, all'impostazione del tempo di 6 mesi per la durata massima della fase di riciclo fanghi di supero, al funzionamento del sistema di autocalibrazione d-pac. Dal menu INFO si ottiene un riepilogo delle impostazioni di fabbrica, dal quale è verificabile la corrispondenza della potenzialità del depuratore impostata (A.E.) e della tipologia di soffiante collegata. P :34 calibrazione dpac 20

21 La manutenzione e l'esercizio Un impianto di depurazione biologico a fanghi attivi SBR Sanoclean entra nella fase di esercizio a regime, in condizioni normali, in un tempo variabile tra 2 e 4 settimane. Una volta che l'impianto è entrato a regime è necessario assicurare condizioni di esercizio efficienti e manutenzioni programmate costanti per garantire il rispetto dei limiti allo scarico. I controlli manutentivi standard richiesti sono in carico al gestore, che giornalmente deve verificare essenzialmente l'assenza di allarmi/anomalie e la presenza di corrente. Personale specializzato deve periodicamente eseguire controlli specifici. Questi ultimi devono prevedere la verifica dei fanghi sedimentati, la presenza di sufficiente biomassa ed ossigeno in attivazione, la perfetta funzionalità delle attrezzature elettromeccaniche installate e l'andamento generale del processo di depurazione, intervenendo, se necessario, nella regolazione della durata delle singole fasi processuali. Periodicamente bisogna effettuare il prelievo di un campione medio di refluo allo scarico verificandone i parametri analitici richiesti dal documento autorizzativo rilasciato dall'ente competente. I costi di esercizio dipendono dai consumi energetici (valutabili nel prodotto tra ore di funzionamento delle attrezzature elettromeccaniche moltiplicato per l'assorbimento elettrico moltiplicato per il fattore di perdita), dai costi di manutenzione periodica (sono richieste minimo 2 manutenzioni complete annuali) e dai costi di smaltimento fanghi di esubero (valutabili in una volta l'anno per impianti fino a 50 A.E., una/due volte l'anno per impianti tra 50 e 200 A.E. e tre volte l'anno per impianti tra 250 e 500 A.E.). La ditta Pozzoli Depurazione offre il servizio di manutenzione periodica su tutto il territorio nazionale eseguito da tecnici specializzati ed avvalendosi per le analisi di laboratori esterni certificati. 21

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24 Pozzoli Depurazione s.r.l. Via M. Quadrio, n CHIAVENNA (SO) Tel: Fax: Il testo e le immagini non sono vincolanti. Ci riserviamo di apportare modifiche dovute al progresso tecnologico

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