REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA UOMO/DONNA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA UOMO/DONNA"

Transcript

1 PROVINCIA DI LIVORNO REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA UOMO/DONNA Approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 79/ Modificato ed integrato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 140/ In vigore dal 1 giugno 2004 (Le modifiche ed integrazioni sono evidenziate con il carattere grassetto)

2 SOMMARIO CAPO I ISTITUZIONE, FINALITA, FUNZIONI, COMPETENZE, PRINCIPI ORGANIZZATIVI 3 Articolo 1 - Istituzione e finalità 3 Articolo 2 - Funzioni 3 Articolo 3 - Competenze 3 Articolo 4 - Principi organizzativi 4 CAPO II COSTITUZIONE, COMPOSIZIONE, FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE 4 Articolo 5 - Costituzione 4 Articolo 6 - Composizione 5 Articolo 7 - Organi della commissione 5 Articolo 8 - Attribuzioni della presidente 5 Articolo 9 - Compiti dell ufficio di presidenza 6 Articolo 10 - Funzionamento della commissione 6 Articolo 11 - Gruppi di lavoro 7 Articolo 12 - Oneri finanziari 7 ALLEGATO A 8 2

3 CAPO I ISTITUZIONE, FINALITA, FUNZIONI, COMPETENZE, PRINCIPI ORGANIZZATIVI Articolo 1 - Istituzione e finalità E istituita presso la Presidenza dell Amministrazione provinciale di Livorno la Commissione Provinciale per la Parità e le Pari Opportunità tra Uomo e Donna (d ora innanzi indicata come la Commissione). In attuazione dei principi di parità sanciti dagli artt. 3 e 37 della Costituzione italiana, in conformità con i principi contenuti nella L.R. n. 14/ , la Commissione opera per rimuovere gli ostacoli che di fatto costituiscono discriminazione diretta e/o indiretta nei confronti delle donne, per valorizzare la differenza di genere e per favorire le condizioni di riequilibrio della rappresentanza tra uomo e donna in tutti i luoghi decisionali del territorio provinciale. Sulla base della Raccomandazione n. 635/84 del Consiglio della Comunità Europea, della legge n. 125 del 10 aprile 1991 e della Direttiva 7/3/1997 del Presidente del Consiglio dei Ministri Azioni volte a promuovere l attribuzione di poteri e di responsabilità alle donne, a riconoscere e garantire libertà di scelte e qualità sociale a donne e uomini, la Commissione promuove e favorisce l adozione di azioni positive per raggiungere le suddette finalità. Articolo 2 - Funzioni La Commissione è un organismo permanente consultivo e di proposta al Consiglio e alla Giunta. Essa esercita le sue funzioni in piena autonomia, operando anche per un raccordo con amministratrici/amministratori e consigliere/consiglieri provinciali e con le donne elette negli enti locali del territorio provinciale. Articolo 3 - Competenze 1) La Commissione, per il perseguimento delle sue finalità ed in relazione alla attività degli organismi regionali, nazionali, europei ed extraeuropei che si occupano di parità e di pari opportunità: a) promuove ed attua indagini e ricerche sui percorsi dell identità femminile e sulla condizione delle donne del territorio provinciale; b) opera per favorire l accesso delle donne al mercato del lavoro e per incrementare le opportunità di formazione e di progressione professionale delle donne stesse, in ottemperanza alle normative nazionali e comunitarie; c) sviluppa e promuove interventi nel mondo della scuola, in collaborazione con le istituzioni preposte, per rafforzare la soggettività femminile docente, per educare le nuove generazioni al riconoscimento ed alla valorizzazione della differenza di genere, eliminando gli stereotipi sessisti presenti nella comunicazione scritta, orale e massmediale; d) attraverso gli uffici della Provincia promuove iniziative che favoriscano la visibilità della cultura delle donne sia nel campo del sapere (storia, sociologia, filosofia, psicologia, pedagogia, medicina, etc.) sia nel campo dei saper fare (professioni tradizionali e non tradizionali, imprenditoria, cinema, teatro, giornalismo, arte, scrittura etc.); e) attraverso gli Uffici della Provincia attua iniziative dirette a promuovere condizioni familiari di piena corresponsabilità della coppia che consenta alla donna di rendere compatibile l esperienza familiare con l impegno pubblico, sociale, professionale; f) favorisce la costituzione di reti di relazione con l associazionismo femminile a livello nazionale, ma anche a livello comunitario ed extracomunitario per rendere operante il diritto alla diversità nella comunanza di genere e per promuovere scambi di esperienze, di elaborazioni e di proposte; g) attua interventi tesi a creare memoria storica dei progetti realizzati nel corso della legislatura; h) promuove interventi, iniziative, volte a diffondere nelle Amministrazioni pubbliche e nella comunicazione sociale il linguaggio di genere. 2) La Commissione, per il perseguimento delle sue finalità ed in relazione alla attività della Amministrazione provinciale: a) esprime, preventivamente e consultivamente parere sulle deliberazioni che abbiano una ricaduta diretta o indiretta sulle condizioni di vita delle concittadine provinciali. b) (eliminato); c) promuove e sostiene la presenza delle donne nelle nomine di competenza provinciale: 3

4 d) formula proposte di codici di comportamento per definire regole di condotta conformi alla parità ed opera affinchè gli strumenti di comunicazione sociale superino atteggiamenti stereotipati e comportamenti discriminatori nei confronti dell immagine della donna; e) collabora con il Comitato d Ente Pari opportunità al fine di superare ogni eventuale condizione di svantaggio del personale femminile in servizio presso la Provincia; f) propone al Consiglio ed alla Giunta istanze, petizioni e/o mozioni ed ordini del giorno ritenuti idonei a realizzare gli obiettivi della Commissione. 3. La Commissione, al fine di ottemperare ai principi del T.U.E.L. 267/2000 e della legge n. 241/1990 nonché dello Statuto provinciale, attraverso l Ufficio Pari Opportunità, e nei limiti previsti dalle disponibilità finanziarie, a) provvede al reperimento, acquisto, conservazione e diffusione di materiale bibliografico e documentaristico sulla cultura di genere e sulla condizione femminile; b) allo scopo di una migliore utilizzazione di tali fonti, istituisce un Archivio documentario ed organizza il prestito di libri alle cittadine ed ai cittadini del territorio provinciale; c) favorisce la conoscenza della normativa e delle politiche riguardanti le donne, nonché, dei risultati delle indagini e delle ricerche di cui ai commi precedenti, assumendo iniziative di informazione rivolte alle istituzioni ed al mondo del lavoro nel suo complesso; d) provvede, su richiesta scritta od orale, a rendere visionabile ogni atto programmatorio e/o deliberativo prodotto dalla Commissione stessa o dall Ufficio P.O. all interno delle proprie competenze, nonché, esplicitando la causa dell interesse personale, a fotocopiare l atto visionato; 4) La Commissione predispone entro il mese di marzo di ogni anno una relazione sull attività svolta nell anno trascorso. La Commissione predispone inoltre un documento programmatico per l anno successivo contenente la previsione di spesa per la sua attuazione. Detto documento è trasmesso entro il 30 settembre al Presidente della Amministrazione perché, verificata la congruenza politica con gli obiettivi di governo dell Ente e la compatibilità finanziaria con le risorse disponibili, sia trasmesso al Dirigente competente per l inserimento nel bilancio della previsione di spesa. 5) La Commissione si pone come punto di riferimento e di confronto con i soggetti pubblici, con particolare riguardo ai Comuni ed al Centro Servizi Amministrativi e con soggetti privati quali, in particolare, le Associazioni ed i Gruppi organizzati e non, delle donne, svolgendo attività di: - Informazione e consulenza in materia di parità e cultura di genere; - Promozione di iniziative culturali. Articolo 4 - Principi organizzativi 1) La Commissione promuove rapporti di collaborazione con gli organismi preposti alla realizzazione della parità e delle pari opportunità a livello provinciale, regionale, nazionale, europeo ed extraeuropeo. 2) La Commissione, per l espletamento delle sue funzioni, si avvale della collaborazione di Enti pubblici e privati, Associazioni femminili, Associazioni sindacali, imprenditoriali e di categoria, nonché di tutti gli organismi ed i soggetti interessati ed esperti della condizione femminile; 3) Tale collaborazione si esplica : a) attraverso momenti partecipativi su temi specifici, a richiesta delle singole Associazioni o Enti; b) con la partecipazione delle Associazioni e degli Enti a gruppi di lavoro istituiti nell ambito della Commissione. CAPO II COSTITUZIONE, COMPOSIZIONE, FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE Articolo 5 - Costituzione La Commissione per la Parità e le Pari Opportunità tra uomo/donna è composta da componenti nominati dal Consiglio provinciale con voto limitato a tre componenti sulla base di un elenco di candidature predisposto da un apposito gruppo tecnico nominato dallo stesso Consiglio. Il gruppo tecnico elaborerà sia la bozza di bando (di cui all art. 6 comma 3) che l elenco delle candidature ammissibili sulla base dei criteri e dei requisiti di cui all art. 6. 4

5 La Commissione resta in carica per la durata del mandato amministrativo della legislatura provinciale ed esercita le sue funzioni fino alla elezione della nuova Commissione che deve avvenire entro 60 gg. dall insediamento del Consiglio. L assenza ingiustificata a tre sedute consecutive della Commissione può comportare, a seguito di richiesta di motivazioni e su proposta della Commissione, la decadenza dalla carica del/della componente; tale decadenza è deliberata dal Consiglio Provinciale, il quale provvede a sostituire la/le componenti decadut/i-e e/o dimissionar/i-e, con gli stessi criteri con i quali si è proceduto alla nomina originaria. Articolo 6 - Composizione La Commissione è composta da un minino di 10 ad un massimo di 18 componenti nel numero che il Consiglio Provinciale stabilirà prima della nomina della Commissione con la stessa o con altra deliberazione. I/le componenti della Commissione devono possedere competenza e/o esperienza sul versante della parità e delle pari opportunità nei campi storico, giuridico, economico, scientifico ecologico, sociologico, psicologico, pedagogico, sanitario, della comunicazione massmediale, del lavoro, della formazione professionale, della pianificazione territoriale, dei servizi sociali, della tutela dell ambiente, della valorizzazione, dei beni culturali, della produzione artistica, nonché in ulteriori ambiti di interventi riconducibili alle funzioni ed ai compiti della Commissione stessa. La composizione della Commissione è volta a valorizzare le esperienze multietniche, la realtà femminile giovanile, la realtà del lavoro di cura accanto al lavoro di produzione e la realtà della diversabilità nell intero territorio provinciale. Il Presidente della Provincia provvede a dare pubblicità all istituzione della Commissione attraverso bando la cui bozza predisposta dal gruppo tecnico previsto all art. 5 è approvata in via definitiva dalla Giunta Provinciale. Le candidature possono essere proposte dalle Associazioni e dai Movimenti femminili presenti ed operanti nella provincia, dalle organizzazioni politiche, dalle organizzazioni sindacali, dalle organizzazioni imprenditoriali e cooperative, dall Università, dal Centro Servizi Amministrativi, dagli Albi professionali e da Enti culturali. Singole personalità possono candidarsi. La proposta di candidatura deve essere presentata al Presidente della Provincia tramite domanda scritta corredata da un curriculum vitae contenente prioritariamente le notizie elencate nell allegato A al presente regolamento cui dovrà fare obbligatoriamente riferimento il bando previsto nel presente articolo al 4 comma ed, inoltre, dal quale risultino le specifiche competenze ed esperienze in materia di problematiche femminili. Della Commissione fa parte di diritto la Consigliera di Parità provinciale, nominata dal Ministro del Lavoro e della Previdenza sociale ex art. 8 della legge n. 125 del 10 Aprile 1991 e le Consigliere provinciali in carica. Per l espletamento delle funzioni della Commissione è istituito, presso la Presidenza della Amministrazione provinciale, l Ufficio Pari Opportunità, fornito di personale e strumenti adeguati. La Commissione si riunisce almeno una volta ogni due mesi. I/Le Presidenti delle Commissioni Pari Opportunità e dei Comitati d Ente Pari Opportunità dei Comuni della provincia sono invitat/-i-e permanenti. Articolo 7 - Organi della commissione Sono organi della Commissione: il/la Presidente e l Ufficio di Presidenza. L Ufficio di Presidenza quale organo esecutivo della Commissione e per i suoi specifici compiti, così come indicati al successivo art. 9, è, al pari della Commissione stessa, organismo di pari opportunità ed è composto dal/dalla Presidente e da due Vice Presidenti. Funge da segretario/a verbalizzante dell Ufficio di Presidenza il/la dipendente previsto/a al 7 comma dell art. 10. Il/La Presidente è elett/o-a dal Consiglio su designazione del Presidente della Provincia. I/Le due Vicepresidenti sono elett/i-e dalla Commissione con voto limitato ad uno. Articolo 8 - Attribuzioni della presidente Il/La Presidente ha la rappresentanza della Commissione all interno e all esterno dell Amministrazione provinciale. Egli/Ella convoca, preparando l ordine del giorno, la Commissione e ne coordina tutte le attività. 5

6 Il/La Presidente designa, di vota in volta, il/la Vicepresidente che lo/la sostituisce nel coordinamento della Commissione in caso di assenza o di impedimento. Il/La Presidente può designare un/o-a dei/delle due Vicepresidenti oppure, ove essi/esse siano indisponibili o particolari ragioni di luogo e di materia lo consiglino, singoli componenti della Commissione a rappresentarl/o-a in riunioni a tema specifico o in pubbliche manifestazioni. Egli/Ella affida compiti od incarichi temporanei ai/alle singol/e-i componenti della Commissione in relazione alle particolari competenze professionali degli/delle stess/e-i. Articolo 9 - Compiti dell ufficio di presidenza Le riunioni dell Ufficio di Presidenza precedono di almeno due giorni le riunioni della Commissione al fine di concordare le linee guida degli argomenti proposti nell ordine del giorno. L Ufficio di Presidenza ha il compito : a) di curare che l attività della Commissione sia diretta al progressivo raggiungimento dei fini istituzionali di cui al Capo I art. 1; b) di dare piena attuazione alle attività deliberate dalla Commissione; c) di assicurare i rapporti con gli amministratori ed i dirigenti della Provincia con i Comuni del territorio provinciale e con quelli limitrofi di altra Provincia, con Enti, Associazioni ed Organizzazioni esterne; d) di programmare una turnazione di presenze delle componenti presso la Provincia al fine di assicurare continuità d azione volta a soddisfare i bisogni delle cittadine e dei cittadini che, a vario titolo e rappresentanza o per esigenze personali specifiche, si rivolgono alla Commissione Pari Opportunità; e) di programmare l attività dei gruppi di lavoro: f) di predisporre la relazione annuale sulla attività svolta; g) di predisporre il documento programmatico da discutere in sede di Commissione e da trasmettere entro i termini stabiliti al Presidente della Provincia ed alla Conferenza dei Capigruppo Consiliari; h) di assumere, in caso di urgenza, le decisioni di competenza della Commissione qualora questa non possa essere tempestivamente convocata; tali decisioni sono sottoposte alla Commissione nella prima seduta successiva; i) all Ufficio di Presidenza si applica, quale organismo di pari opportunità, l art. 79, 3 comma del T.U. Enti Locali Articolo 10 - Funzionamento della commissione La Commissione si riunisce almeno una volta ogni due mesi in seduta pubblica ed è convocata dal/dalla Presidente con l invio dell ordine del giorno al domicilio dei suoi componenti possibilmente 5 giorni prima la data della riunione. La Commissione è convocata anche quando ne facciano richiesta scritta almeno la metà dei suoi componenti; in tal caso la seduta deve aver luogo entro dieci giorni da quando la richiesta è pervenuta al/ alla Presidente. Le decisioni della Commissione sono assunte a voto palese, salvo che sulle questioni riguardanti fatti ed apprezzamenti personali o argomenti per i quali, la Commissione decida di procedere con voto segreto su proposta almeno di 1/5 dei componenti. Per la validità delle decisioni della Commissione è necessaria, nella prima convocazione, la presenza della maggioranza dei componenti e le decisioni sono adottate a maggioranza dei presenti ; in seconda convocazione, da convocarsi entro un ora dalla prima, le decisioni sono valide con la presenza di 1/3 dei componenti ed esse sono adottate a maggioranza. Delle sedute della Commissione viene redatto un verbale a cura del personale assegnato all Ufficio Pari Opportunità. I componenti che vogliono far risultare a verbale le loro dichiarazioni testuali le dettano o ne forniscono il testo scritto. Il verbale di ogni seduta resta agli atti raccolti in apposito registro; nella seduta successiva è sottoposto alla approvazione dei componenti della Commissione; è firmato dal/dalla Presidente e da un/una dipendente assegnat/o-a all Ufficio Pari Opportunità che svolge funzioni di Segretari/o-a. Alla Commissione, quale organismo di pari opportunità si applica quanto previsto dall art. 79, comma 3 del T.U. degli Enti Locali. 6

7 Articolo 11 - Gruppi di lavoro La Commissione svolge la propria attività anche attraverso la formazione di gruppi di lavoro, a cui possono partecipare cittadine e cittadini esterni alla Commissione che ne facciano richiesta, dietro invito del/della Presidente o del/della Coordinatore/coordinatrice. I Gruppi di lavoro sono istituti dalla Commissione, che ne definisce la formazione, i compiti, la durata e le modalità di funzionamento in base a specifici progetti presentati nel documento programmatico triennale e annuale. Per il funzionamento dei Gruppi di lavoro la Commissione può avvalersi di consulenze esterne. Ogni Gruppo di lavoro è coordinato dal/dalla Presidente o da suo/a delegat/o-a, designat/o-a tra i componenti della Commissione; il/la Coordinatore/Coordinatrice delegat/o-a riferisce al/alla Presidente. I verbali delle riunioni dei Gruppi di lavoro pervengono all Ufficio di Presidenza. I Gruppi di lavoro possono, motivandone l opportunità e previa autorizzazione del/della Presidente, riunirsi in sedi diverse da quella ordinaria, purché pubblica. Articolo 12 - Oneri finanziari I componenti della Commissione possono partecipare, previa autorizzazione del Presidente della G.P. o comunque in modo analogo a quanto previsto per i componenti della Giunta provinciale, a convegni, seminari ed incontri di particolare rilevanza per la Commissione. Ai componenti della Commissione spetta il rimborso delle spese di viaggio sostenute utilizzando i mezzi pubblici per la partecipazione alle sedute della Commissione, e/o dell Ufficio di Presidenza. Agli stessi componenti, ove formalmente autorizzati dal Presidente della Commissione all utilizzo del mezzo proprio, spetta un indennità ragguagliata, per i chilometri percorsi, ad un quinto del prezzo di un litro di benzina verde. All onere derivante dal funzionamento della Commissione l Amministrazione provinciale provvede mediante apposito stanziamento iscritto tra le spese di Bilancio di competenza provinciale. Formattazione del testo coordinato con successive modifiche ed integrazioni a cura della Segreteria Generale Ultima revisione

8 ALLEGATO A COSTITUZIONE DELLA COMMISSIONE PART OPPORTUNITA DELLA PROVINCIA DI LIVORNO CURRICULUM VITAE Per la costituzione della Commissione in oggetto l Amministrazione Provinciale terrà conto prioritariamente delle seguenti voci: a) settore di lavoro e qualifica; b) discolocazione della residenza (al fine dì coprire la rappresentanza di tutto il territorio provinciale); c) titoli di studio; d) specializzazioni sulle Pari Opportunità (tesi di laurea, corsi universitari, corsi professionali, etc; e) e) incarichi sulle Pari Opportunità (Assessorati deleghe degli enti locali, incarichi di referente Pari Opportunità, Commissioni, etc,) f) esperienze sulle Pari Opportunità (progetti, ricerche, programmi, partecipazioni a gruppi di lavoro, coordinamenti di esperienze, docenze; g) aggiornamento sulle Pari Opportunità (partecipazioni a convegni, seminari, iniziative, cui.); h) particolare disposizione ad ottenere la nomina per l interesse alle problematiche delle Pari Opportunità. (da motivare con una breve relazione); i) premiazioni in concorsi indetti dall associazionismo femminile oppure da Commissioni Pari Opportunità (di livello nazionale, regionale, provinciale e comunale). 8

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER LE PARI OPPORTUNITA

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER LE PARI OPPORTUNITA REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER LE PARI OPPORTUNITA - Approvato con Delibera del Consiglio comunale n. 97 del 08/11/2006. - Modificato con Delibera del Consiglio comunale n. 23 del 07/03/2007.

Dettagli

Provincia di Pistoia Regolamento della Commissione Provinciale per le Pari Opportunità

Provincia di Pistoia Regolamento della Commissione Provinciale per le Pari Opportunità Provincia di Pistoia Regolamento della Commissione Provinciale per le Pari Opportunità Testo approvato con Deliberazione del Consiglio provinciale n.108 del 18 luglio 2000, n.301 del 30 novembre 2009,

Dettagli

COMUNE DI CREAZZO PROVINCIA DI VICENZA REGOLAMENTO PER L'ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE COMUNALE PER LE PARI OPPORTUNITA'

COMUNE DI CREAZZO PROVINCIA DI VICENZA REGOLAMENTO PER L'ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE COMUNALE PER LE PARI OPPORTUNITA' COMUNE DI CREAZZO PROVINCIA DI VICENZA REGOLAMENTO PER L'ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE COMUNALE PER LE PARI OPPORTUNITA' Regolamento approvato con deliberazione del Consiglio Comunale

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA PER LE PARI OPPORTUNITA

REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA PER LE PARI OPPORTUNITA REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA PER LE PARI OPPORTUNITA Approvato con Delibera del Consiglio Comunale n.22 del 13.11.2007 Art. 1 Istituzione e finalità 1. In attuazione del principio di parità stabilito

Dettagli

COMUNE DI PONTECAGNANO FAIANO PROVINCIA DI SALERNO REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DELLA COMMISSIONE COMUNALE PER LE PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA

COMUNE DI PONTECAGNANO FAIANO PROVINCIA DI SALERNO REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DELLA COMMISSIONE COMUNALE PER LE PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA COMUNE DI PONTECAGNANO FAIANO PROVINCIA DI SALERNO REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DELLA COMMISSIONE COMUNALE PER LE PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA Approvato con delibera di C.C. n. 39 del 20.10.2000

Dettagli

COMUNE DI SAN GIUSEPPE VESUVIANO Provincia di Napoli REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA

COMUNE DI SAN GIUSEPPE VESUVIANO Provincia di Napoli REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA COMUNE DI SAN GIUSEPPE VESUVIANO Provincia di Napoli REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA Art. 1 Istituzione e finalità La Commissione per le Pari Opportunità (d'ora in poi C.P.O.) è istituita

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DELLA CONSULTA COMUNALE DEI CITTADINI STRANIERI EXTRA-UE ED APOLIDI RESIDENTI A TRIESTE

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DELLA CONSULTA COMUNALE DEI CITTADINI STRANIERI EXTRA-UE ED APOLIDI RESIDENTI A TRIESTE REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DELLA CONSULTA COMUNALE DEI CITTADINI STRANIERI EXTRA-UE ED APOLIDI RESIDENTI A TRIESTE Articolo 1 Istituzione della Consulta E istituita, quale organo consultivo del Consiglio

Dettagli

REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE PARI OPPORTUNITA

REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE PARI OPPORTUNITA ASSESSORATO POLTICHE SOCIALI E PARI OPPORTUNITA REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE PARI OPPORTUNITA Approvato con deliberazione di C.C. n.72 del 29.11.2012 Tel. 011 91151 - Fax 011 9112989 - C.F. 82500150014

Dettagli

STATUTO CONSULTA PARI OPPORTUNITA DEL COMUNE DI ALBA

STATUTO CONSULTA PARI OPPORTUNITA DEL COMUNE DI ALBA STATUTO CONSULTA PARI OPPORTUNITA DEL COMUNE DI ALBA ART. 1 ISTITUZIONE 1. In attuazione del principio di parità sancito dall art. 3 della Costituzione Italiana viene istituita dall Amministrazione Comunale

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DELLA COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA approvato con Deliberazione di CC n 31 del

REGOLAMENTO COMUNALE DELLA COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA approvato con Deliberazione di CC n 31 del REGOLAMENTO COMUNALE DELLA COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA approvato con Deliberazione di CC n 31 del 04.07.2013 Articolo 1 Istituzione e finalità 1. In attuazione del principio di parità stabilito dall art.3

Dettagli

REGOLAMENTO COMMISSIONE COMUNALE PER LE PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA (C.C.P.O.)

REGOLAMENTO COMMISSIONE COMUNALE PER LE PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA (C.C.P.O.) COMUNE DI DAVOLI REGOLAMENTO COMMISSIONE COMUNALE PER LE PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA (C.C.P.O.) Premessa Al fine di assicurare a tutti i cittadini pari dignità, senza distinzioni di sorta, anche

Dettagli

REGOLAMENTO CONSULTA PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO

REGOLAMENTO CONSULTA PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO PROVINCIA DI LIVORNO REGOLAMENTO CONSULTA PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 224/21.12.2006 In vigore dal 1 febbraio 2007 SOMMARIO Articolo 1 - Compiti

Dettagli

Città di Seregno. Regolamento delle Consulte

Città di Seregno. Regolamento delle Consulte Città di Seregno Regolamento delle Consulte Art. 1 - Istituzione delle Consulte Comunali 1. Il Comune di Seregno valorizza le libere forme associative per la partecipazione dei cittadini all attività amministrativa,

Dettagli

COMUNE DI LIVORNO. Articolo 1 Principi e Finalità

COMUNE DI LIVORNO. Articolo 1 Principi e Finalità COMUNE DI LIVORNO Articolo 1 Principi e Finalità 1. Il Comitato Unico di Garanzia (CUG) del Comune di Livorno, costituito con atto del Segretario Generale n. 940 del 22/03/2011, promuove azioni positive

Dettagli

Regolamento del Comitato per la Promozione dell Imprenditoria Femminile

Regolamento del Comitato per la Promozione dell Imprenditoria Femminile Regolamento del Comitato per la Promozione dell Imprenditoria Femminile Approvato dalla Giunta Camerale con delibera n. 183 del 10 luglio 2006 R E G O L A M E N T O ART. 1 DEFINIZIONE 1. Il Comitato per

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI. Art. 1 Costituzione e finalità

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI. Art. 1 Costituzione e finalità Allegato alla deliberazione consiliare n. 45 del 18/04/2012 REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI Art. 1 Costituzione e finalità Il Comune di Senigallia riconosce nei giovani

Dettagli

Legge Regionale Basilicata 13/4/1996 n.21. B.U.R. 20/4/1996 n.20

Legge Regionale Basilicata 13/4/1996 n.21. B.U.R. 20/4/1996 n.20 Legge Regionale Basilicata 13/4/1996 n.21 B.U.R. 20/4/1996 n.20 INTERVENTI A SOSTEGNO DEI LAVORATORI EXTRACOMUNITARI IN BASILICATA ED ISTITUZIONE DELLA COMMISSIONE REGIONALE DELL' IMMIGRAZIONE [1] Articolo

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 21 DEL REGIONE BASILICATA

LEGGE REGIONALE N. 21 DEL REGIONE BASILICATA LEGGE REGIONALE N. 21 DEL 13-04-1996 REGIONE BASILICATA INTERVENTI A SOSTEGNO DEI LAVORATORI EXTRACOMUNITARI IN BASILICATA ED ISTITUZIONE DELLA COMMISSIONE REGIONALE DELL' IMMIGRAZIONE Fonte: BOLLETTINO

Dettagli

Comune di Padova REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSULTIVA PER LE PARI OPPORTUNITA

Comune di Padova REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSULTIVA PER LE PARI OPPORTUNITA Comune di Padova REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSULTIVA PER LE PARI OPPORTUNITA Approvato con deliberazione consiliare n. 261 del 27 settembre 1993 In vigore dal 16 novembre 1993 I N D I C E Art. 1 -

Dettagli

STATUTO CONSULTA COMUNALE GIOVANILE

STATUTO CONSULTA COMUNALE GIOVANILE STATUTO CONSULTA COMUNALE GIOVANILE TITOLO 1- DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 Fonti normative Le disposizioni contenute nel presente statuto trovano il loro fondamento giuridico nella legge n 267/2000, T.U.

Dettagli

REGOLAMENTO DEL COMITATO DI PARTECIPAZIONE SDS PISANA (ALLEGATO A - VERBALE DEL ) TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI

REGOLAMENTO DEL COMITATO DI PARTECIPAZIONE SDS PISANA (ALLEGATO A - VERBALE DEL ) TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI Allegato 2 delib. 3_2011 REGOLAMENTO DEL COMITATO DI PARTECIPAZIONE SDS PISANA (ALLEGATO A - VERBALE DEL 30.12.2010) TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI ART. 1 FINALITA DEL REGOLAMENTO 1. Il presente Regolamento

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE DELLA CONSULTA DEGLI UTENTI

REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE DELLA CONSULTA DEGLI UTENTI REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE DELLA CONSULTA DEGLI UTENTI 1 Indice TITOLO I Disposizioni Generali 3 Premessa 3 Art. 1 - Istituzioni, Sede e durata della Consulta degli Utenti 3 Art. 2 - Finalità 3 TITOLO

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 8 DEL REGIONE LOMBARDIA. Istituzione del Consiglio per le pari opportunità

LEGGE REGIONALE N. 8 DEL REGIONE LOMBARDIA. Istituzione del Consiglio per le pari opportunità LEGGE REGIONALE N. 8 DEL 29-04-2011 REGIONE LOMBARDIA Istituzione del Consiglio per le pari opportunità ARTICOLO 1 (Oggetto) Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LOMBARDIA N. 18 SUPPLEMENTO del 3

Dettagli

COMUNE DI MONTECCHIO EMILIA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA Comune Capodistretto della Val d Enza

COMUNE DI MONTECCHIO EMILIA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA Comune Capodistretto della Val d Enza COMUNE DI MONTECCHIO EMILIA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA Comune Capodistretto della Val d Enza Piazza della Repubblica, 1 Tel. 0522.861811 Fax 0522.864709 www.comune.montecchio-emilia.re.it SETTORE I Affari

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 1 DEL REGIONE CAMPANIA

LEGGE REGIONALE N. 1 DEL REGIONE CAMPANIA LEGGE REGIONALE N. 1 DEL 3-01-1985 REGIONE CAMPANIA Modifiche ed integrazioni alla legge regionale n. 39 del 9 agosto 1974 - Istituzione dell' Ente regionale per lo sviluppo e la valorizzazione dell' artigianato

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE CULTURA DEL COMUNE DI CESENA. Approvato con delibera di C.C. n. 110 del 11/12/2014

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE CULTURA DEL COMUNE DI CESENA. Approvato con delibera di C.C. n. 110 del 11/12/2014 REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE CULTURA DEL COMUNE DI CESENA Approvato con delibera di C.C. n. 110 del 11/12/2014 Art. 1 (Istituzione) 1. Il Comune di Cesena riconosce la cultura

Dettagli

REGOLAMENTO DEL TAVOLO DELLE ASSOCIAZIONI

REGOLAMENTO DEL TAVOLO DELLE ASSOCIAZIONI REGOLAMENTO DEL TAVOLO DELLE ASSOCIAZIONI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 54 del 29.10.2012 TAVOLO DELLE ASSOCIAZIONI DEL COMUNE DI ZIBIDO SAN GIACOMO art. 1 PRINCIPI ISPIRATORI 1.

Dettagli

Provincia della Spezia

Provincia della Spezia Regolamento Consulta provinciale delle elette Il Consiglio Comunale adotta la deliberazione n. 40 del 13.05.2004 ad oggetto: Presa d atto dell istituzione delle Elette della Provincia di La Spezia esecutiva

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PARI OPPORTUNITÀ'

REGOLAMENTO COMUNALE PARI OPPORTUNITÀ' COMUNE DI LAGOSANTO Assessorato Pari Opportunita REGOLAMENTO COMUNALE PARI OPPORTUNITÀ' (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n 16 del 04/03/2010 e modificato con delibera di Consiglio Comunale

Dettagli

LEGGE PROVINCIALE N. 41 DEL REGIONE TRENTO (Prov.) Interventi per la realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna

LEGGE PROVINCIALE N. 41 DEL REGIONE TRENTO (Prov.) Interventi per la realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna LEGGE PROVINCIALE N. 41 DEL 10-12-1993 REGIONE TRENTO (Prov.) Interventi per la realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TRENTINO ALTO ADIGE N. 61

Dettagli

REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE DI CONTROLLO E GARANZIA

REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE DI CONTROLLO E GARANZIA COMUNE DI ASCIANO - PROVINCIA DI SIENA REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE DI CONTROLLO E GARANZIA (Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 17 del

Dettagli

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. del 18 maggio 1998, n. 429

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. del 18 maggio 1998, n. 429 Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 18 maggio 1998, n. 429 Regolamento concernente norme per l'organizzazione e il funzionamento della Commissione nazionale per la previsione e le prevenzione

Dettagli

LEGGE REGIONALE 26 novembre 1991, n. 27 Art. 1 Art. 2

LEGGE REGIONALE 26 novembre 1991, n. 27 Art. 1 Art. 2 LEGGE REGIONALE 26 novembre 1991, n. 27 Norme relative alla costituzione della Commissione regionale per le parità e le pari opportunità tra uomo e donna. (B.U. R. 1 dicembre 1991, n. 46) Art. 1 Nell'intento

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEI CITTADINI STRANIERI E DEGLI APOLIDI

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEI CITTADINI STRANIERI E DEGLI APOLIDI REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEI CITTADINI STRANIERI E DEGLI APOLIDI Regolamento approvato dal Consiglio Comunale con atto n. 76 del 20.11.2008 Indice Art. 1 Principi 2 Art. 2 Istituzione 2 Art.

Dettagli

RICHIAMATI CONSAPEVOLI

RICHIAMATI CONSAPEVOLI I Difensori civici delle Regioni a Statuto ordinario e speciale e delle Province Autonome di Trento e Bolzano, riuniti a Roma i giorni 23 settembre e 7 ottobre 2003, RICHIAMATI l atto costitutivo dell

Dettagli

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO CONSULTA COMUNALE DEL SOCIALE 2 ART. 1 - COSTITUZIONE DELLA CONSULTA 2 ART. 2 - COMPITI DELLA CONSULTA COMUNALE DEL

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO CONSULTA COMUNALE DEL SOCIALE 2 ART. 1 - COSTITUZIONE DELLA CONSULTA 2 ART. 2 - COMPITI DELLA CONSULTA COMUNALE DEL REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO CONSULTA COMUNALE DEL SOCIALE 2 ART. 1 - COSTITUZIONE DELLA CONSULTA 2 ART. 2 - COMPITI DELLA CONSULTA COMUNALE DEL SOCIALE 2 ART. 3 - ORGANI DELLA CONSULTA COMUNALE DEL SOCIALE

Dettagli

Regolamento della Consulta cittadina dell ambiente

Regolamento della Consulta cittadina dell ambiente Regolamento della Consulta cittadina dell ambiente Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 2 del 18.02.2013 In vigore dal 19.03.2013 Revoca del Regolamento approvato con deliberazione di Consiglio

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA SPORTIVA DI VIMERCATE

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA SPORTIVA DI VIMERCATE REGOLAMENTO DELLA CONSULTA SPORTIVA DI VIMERCATE Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 51 del 18 maggio 1998 e modificato con deliberazione del Consiglio comunale n. 19 dell 8 giugno 2004.

Dettagli

COMUNE DI VILLASOR Provincia di Cagliari REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DELLE DONNE

COMUNE DI VILLASOR Provincia di Cagliari REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DELLE DONNE COMUNE DI VILLASOR Provincia di Cagliari REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DELLE DONNE Approvato con Delibera del C.C. n. 5 del 26.02.2009 ART. 1 ISTITUZIONE DELLA CONSULTA DELLE DONNE Nell ambito delle

Dettagli

Città Metropolitana di Roma Capitale REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE DI CONTROLLO E GARANZIA

Città Metropolitana di Roma Capitale REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE DI CONTROLLO E GARANZIA Città Metropolitana di Roma Capitale REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE DI CONTROLLO E GARANZIA Adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 72 del 21 dicembre 2015 INDICE Art. 1 Oggetto

Dettagli

Regolamento delle Commissioni Comunali

Regolamento delle Commissioni Comunali Regolamento delle Commissioni Comunali approvato con deliberazione consiliare n. 5 del 29/02/2000 D:\Lavoro\Roccafranca\Sito\Progetto\Materiale pubblicato\documenti Ufficiali\Regolamenti\Regolamento COMMISSIONI.doc

Dettagli

Municipalità 9 Pianura - Soccavo REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PARI OPPORTUNITA

Municipalità 9 Pianura - Soccavo REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PARI OPPORTUNITA Municipalità 9 Pianura - Soccavo REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PARI OPPORTUNITA approvato con delibera del Consiglio della Municipalità n 2 dell'8 febbraio 2017 INDICE Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 Art.

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL LAVORO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL LAVORO REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL LAVORO Art. 1 - Competenze La Consulta Comunale del Lavoro è un organo con funzioni propositive e consultive nei confronti della Amministrazione Comunale in materia di politiche

Dettagli

PARCO ADDA NORD DISCIPLINA MODALITA DI FUNZIONAMENTO COMMISSIONE PER IL PAESAGGIO

PARCO ADDA NORD DISCIPLINA MODALITA DI FUNZIONAMENTO COMMISSIONE PER IL PAESAGGIO PARCO ADDA NORD DISCIPLINA MODALITA DI FUNZIONAMENTO COMMISSIONE PER IL PAESAGGIO Approvato con deliberazione Consiglio di Amministrazione n. 45 del 13.11.2008 ISTITUZIONE COMMISSIONE PER IL PAESAGGIO

Dettagli

COMUNE DI MARCELLINA Provincia di Roma

COMUNE DI MARCELLINA Provincia di Roma COMUNE DI MARCELLINA Provincia di Roma CONSULTA PER LA TUTELA AMBIENTALE LO SVILUPPO SOSTENIBILE E LA VALORIZZAZIONE DEI BENI CULTURALI Approvato con deliberazione di C.C n. 40 del 28/11/2012. Art 1 COSTITUZIONE

Dettagli

COMUNE DI GAETA (Provincia di Latina) REGOLAMENTO CONSULTE COMUNALI

COMUNE DI GAETA (Provincia di Latina) REGOLAMENTO CONSULTE COMUNALI COMUNE DI GAETA (Provincia di Latina) REGOLAMENTO CONSULTE COMUNALI EX ART.38 DELLO STATUTO DEL COMUNE DI GAETA 1) CONSULTA COMUNALE DELL ECONOMIA, DEL LAVORO E DELLE ATTIVITÁ SOCIALI 2) CONSULTA DELLA

Dettagli

CITTA DI BAGHERIA. Provincia di Palermo

CITTA DI BAGHERIA. Provincia di Palermo CITTA DI BAGHERIA Provincia di Palermo REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE FEMMINILE E DELLE PARI OPPORTUNITA DEL COMUNE DI BAGHERIA Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA PROMOZIONE DEL COMITATO DI PARTECIPAZIONE

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA PROMOZIONE DEL COMITATO DI PARTECIPAZIONE REGOLAMENTO COMUNALE PER LA PROMOZIONE DEL COMITATO DI PARTECIPAZIONE Approvato dal Consiglio Comunale con delibera n 3, del 31.01.2015 Art. 1 Promozione dei Comitato di Partecipazione Il Comune di Menconico,

Dettagli

COMUNE DI CANCELLARA. (Provincia di POTENZA) REGOLAMENTO per il funzionamento del Comitato Unico Di Garanzia

COMUNE DI CANCELLARA. (Provincia di POTENZA) REGOLAMENTO per il funzionamento del Comitato Unico Di Garanzia COMUNE DI CANCELLARA (Provincia di POTENZA) REGOLAMENTO per il funzionamento del Comitato Unico Di Garanzia 1 Art. 1 Oggetto del Regolamento Il presente Regolamento disciplina l'attività del Comitato Unico

Dettagli

COMUNE DI GORLA MAGGIORE REGOLAMENTO COMMISSIONE GOVERNO DEL TERRITORIO E AMBIENTE

COMUNE DI GORLA MAGGIORE REGOLAMENTO COMMISSIONE GOVERNO DEL TERRITORIO E AMBIENTE COMUNE DI GORLA MAGGIORE REGOLAMENTO COMMISSIONE GOVERNO DEL TERRITORIO E AMBIENTE Approvato con delibera C.C. n del 2015 1 Sommario Art.1 - Istituzione... 3 Art.2 - Funzioni... 3 Art. 3 - Nomina- composizione-durata...

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO GEMELLAGGI

REGOLAMENTO PER LA ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO GEMELLAGGI REGOLAMENTO PER LA ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO GEMELLAGGI 1 ART. 1 FUNZIONE COMITATO 1. È istituito nel Comune di Bitonto il Comitato per i gemellaggi con compito di: a) promuovere, programmare,

Dettagli

C O M U N E D I C O R A T O

C O M U N E D I C O R A T O C O M U N E D I C O R A T O (CITTÀ METROPOLITANA DI BARI) REGOLAMENTO DELLA CONSULTA PERMANENTE DELLO SPORT (Approvato con Delibera di C.C. n. 87 del 24.10.2016) INDICE Art. 1 - Finalità Art. 2 - Competenze

Dettagli

PIANO SOCIALE DI ZONA Ambito territoriale Modugno Bitetto Bitritto REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL COORDINAMENTO ISTITUZIONALE

PIANO SOCIALE DI ZONA Ambito territoriale Modugno Bitetto Bitritto REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL COORDINAMENTO ISTITUZIONALE PIANO SOCIALE DI ZONA Ambito territoriale Modugno Bitetto Bitritto REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL COORDINAMENTO ISTITUZIONALE Approvato con Delibera del Consiglio Comunale n. 14/2010 Articolo 1 DEFINIZIONE

Dettagli

Legge regionale 9 ottobre 2009, n. 13 Istituzione del Consiglio delle autonomie locali *

Legge regionale 9 ottobre 2009, n. 13 Istituzione del Consiglio delle autonomie locali * Legge regionale 9 ottobre 2009, n. 13 Istituzione del Consiglio delle autonomie locali * Art. 1 Oggetto 1. È istituito il Consiglio delle autonomie locali (CAL), quale organo di rappresentanza delle autonomie

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLE COMMISSIONI COMUNALI

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLE COMMISSIONI COMUNALI All. sub A alla delibera di C.C. n. 06 del 17.02.2004 COMUNE DI MARENO DI PIAVE PROVINCIA DI TREVISO REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLE COMMISSIONI COMUNALI Art. 1 - Oggetto del regolamento 1. Il presente

Dettagli

Regolamento Commissioni consultive

Regolamento Commissioni consultive Regolamento Commissioni consultive Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 31 del 29.11.2012 e pubblicato sul sito dal al ai sensi dell art. 88 dello statuto comunale. Esecutivo il Il Segretario

Dettagli

Ministero della Difesa

Ministero della Difesa Ministero della Difesa COMITATO UNICO DI GARANZIA PER LE PARI OPPORTUNITA, LA VALORIZZAZIONE DEL BENESSERE DI CHI LAVORA E CONTRO LE DISCRIMINAZIONI REGOLAMENTO INTERNO Articolo 1 (Oggetto del Regolamento)

Dettagli

CONFERENZA ZONALE PER L ISTRUZIONE Comuni di Livorno, Collesalvetti e Capraia Isola REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA ZONALE

CONFERENZA ZONALE PER L ISTRUZIONE Comuni di Livorno, Collesalvetti e Capraia Isola REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA ZONALE CONFERENZA ZONALE PER L ISTRUZIONE Comuni di Livorno, Collesalvetti e Capraia Isola REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA ZONALE INDICE Art. 1 Istituzione Art. 2 Composizione Art. 3

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO Allegato alla deliberazione C.C. n. 24 del 2/4/2012 Il Presidente Il Segretario F.to Frigerio Ft.to Urbano Unità Organizzativa Servizi Sociali REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO 1 INDICE Articolo

Dettagli

REGOLAMENTO. Articolo 1 Istituzione

REGOLAMENTO. Articolo 1 Istituzione REGOLAMENTO Articolo 1 Istituzione Nella ferma convinzione che la musica sia un bene socialmente rilevante, è istituita, per iniziativa dell Amministrazione Comunale, la Civica Accademia Musicale Sperimentale

Dettagli

COMUNE DI MONTOPOLI IN VAL D'ARNO Provincia di Pisa

COMUNE DI MONTOPOLI IN VAL D'ARNO Provincia di Pisa COMUNE DI MONTOPOLI IN VAL D'ARNO Provincia di Pisa R E G O L A M E N T O P E R L A F O R M A Z I O N E E I L F U N Z I O N A M E N T O D E L C O M I T A T O G E M E L L A G G I ( Approvato con deliberazione

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE COMUNE DI CASTEL MAGGIORE Provincia di Bologna REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE APPROVATO CON LA DELIBERA DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 11 DEL 27/03/2013 Pag 1 INDICE Articolo 1 Oggetto

Dettagli

Regolamento della Consulta delle Professioni della provincia di Agrigento.

Regolamento della Consulta delle Professioni della provincia di Agrigento. Allegato 5 Regolamento della Consulta delle Professioni della provincia di Agrigento. * * * Art. 1 - Definizioni 1. Ai fini del presente regolamento si applicano le definizioni che seguono: a) Legge è

Dettagli

COMUNE DI PASSIRANO PROVINCIA DI BRESCIA

COMUNE DI PASSIRANO PROVINCIA DI BRESCIA COMUNE DI PASSIRANO PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE POLITICHE SOCIALI Approvato con delibera di C.C. n. 39 del 27/04/2004 Modificato con delibera di C.C. n. 77 del 29/11/2004 Modificato

Dettagli

REGOLAMENTO per il funzionamento della CONSULTA SPORTIVA

REGOLAMENTO per il funzionamento della CONSULTA SPORTIVA Allegato n. 1 alla delibera del Consiglio Comunale n. 02 del 30.01.2007 CITTA DI ORZINUOVI Provincia di BRESCIA A R E A S E R V I Z I G E N E R A L I REGOLAMENTO per il funzionamento della CONSULTA SPORTIVA

Dettagli

COMUNICAZIONE DEL SINDACO METROPOLITANO IN ORDINE A MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO METROPOLITANO DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI MILANO

COMUNICAZIONE DEL SINDACO METROPOLITANO IN ORDINE A MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO METROPOLITANO DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI MILANO COMUNICAZIONE DEL SINDACO METROPOLITANO IN ORDINE A MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO METROPOLITANO DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI MILANO Art. 1 Oggetto e finalità 1. Il presente Regolamento disciplina

Dettagli

REGOLAMENTO DI ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DEI GRUPPI DI LAVORO. ai sensi dell art. 35 dello Statuto Comunale

REGOLAMENTO DI ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DEI GRUPPI DI LAVORO. ai sensi dell art. 35 dello Statuto Comunale REGOLAMENTO DI ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DEI GRUPPI DI LAVORO ai sensi dell art. 35 dello Statuto Comunale approvato dal Consiglio Comunale con delib. n. 51 del 25/10/2016 ART. 1... 3 ART. 2... 3 ART.

Dettagli

COMUNE DI BONASSOLA Provincia della Spezia Via Beverino 1 cap tel fax

COMUNE DI BONASSOLA Provincia della Spezia Via Beverino 1 cap tel fax COMUNE DI BONASSOLA Provincia della Spezia Via Beverino 1 cap 19011 tel 0187 81381 fax 0187 813830 Regolamento per il funzionamento del Comitato Unico di Garanzia (CUG) per le pari opportunità, la valorizzazione

Dettagli

COMUNE DI ARTEGNA PROVINCIA DI UDINE

COMUNE DI ARTEGNA PROVINCIA DI UDINE COMUNE DI ARTEGNA PROVINCIA DI UDINE REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA GIOVANILE Approvato con delibera di C.C. n. 33 del 15/10/2015 1 Articolo 1 - Istituzioni e scopi 1.E istituita dal Comune di Artegna

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONSULTA GIOVANILE DEL COMUNE DI CALASCIBETTA

REGOLAMENTO PER LA CONSULTA GIOVANILE DEL COMUNE DI CALASCIBETTA COMUNE DI CALASCIBETTA PROVINCIA REGIONALE DI ENNA REGOLAMENTO PER LA CONSULTA GIOVANILE DEL COMUNE DI CALASCIBETTA Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 66 del 28/11/2003 REGOLAMENTO CONSULTA

Dettagli

Segreteria di Stato per il Lavoro, la Cooperazione e le Politiche Giovanili

Segreteria di Stato per il Lavoro, la Cooperazione e le Politiche Giovanili In ottemperanza a quanto previsto dall art. 10 della Legge n. 91 del 30 luglio 2007, su proposta della con delega per, viene emanato il seguente Regolamento che disciplina l organizzazione ed il funzionamento

Dettagli

CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI DELLA LOMBARDIA REGOLAMENTO INTERNO. Articolo 1 (Principi generali)

CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI DELLA LOMBARDIA REGOLAMENTO INTERNO. Articolo 1 (Principi generali) CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI DELLA LOMBARDIA REGOLAMENTO INTERNO Articolo 1 (Principi generali) 1. Il presente regolamento disciplina, nel rispetto dello Statuto d autonomia e della legge regionale

Dettagli

ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI SALERNO. Commissione Raggruppamento Donne Ingegneri

ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI SALERNO. Commissione Raggruppamento Donne Ingegneri ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI SALERNO Commissione Raggruppamento Donne Ingegneri REGOLAMENTO COMMISSIONE RAGGRUPPAMENTO DONNE INGEGNERI TITOLO PRIMO COSTITUZIONE E SCOPI Art. 1 Costituzione

Dettagli

Consiglio regionale della Toscana

Consiglio regionale della Toscana Consiglio regionale della Toscana LEGGE REGIONALE N. 1/2017 (Atti del Consiglio) Professioni regolamentate. Modifiche alla l.r. 73/2008. *************** Approvata dal Consiglio regionale nella seduta del

Dettagli

CONSULTA DEL VOLONTARIATO PER I SERVIZI SOCIO- ASSISTENZIALI Proposta di Regolamento

CONSULTA DEL VOLONTARIATO PER I SERVIZI SOCIO- ASSISTENZIALI Proposta di Regolamento CONSULTA DEL VOLONTARIATO PER I SERVIZI SOCIO- ASSISTENZIALI Proposta di Regolamento Art. 1 Istituzione Il Comune di Acireale riconosce e valorizza la funzione sociale del volontariato, quale espressione

Dettagli

BOZZA Regolamento di Comitato Studentesco

BOZZA Regolamento di Comitato Studentesco BOZZA Regolamento di Comitato Studentesco "Il comitato (...)adotta un regolamento interno di organizzazione dei propri lavori, anche per commissioni e gruppi, ed esprime un gruppo di gestione, coordinato

Dettagli

COMUNE DI CISTERNA DI LATINA

COMUNE DI CISTERNA DI LATINA COMUNE DI CISTERNA DI LATINA Medaglia d'argento al Valor Civile REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE DONNE Approvato con atto di C.C. n.18 del 31/03/2015 Art.1 ISTITUZIONE DELLA CONSULTA DELLE DONNE Il Comune

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEI PROFESSIONISTI. ARTICOLO 1 (Oggetto del Regolamento) ARTICOLO 2 (Finalità e compiti della Consulta)

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEI PROFESSIONISTI. ARTICOLO 1 (Oggetto del Regolamento) ARTICOLO 2 (Finalità e compiti della Consulta) REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEI PROFESSIONISTI ARTICOLO 1 (Oggetto del Regolamento) 1. Il presente Regolamento disciplina le modalità di funzionamento, organizzazione, criteri di selezione ed il numero

Dettagli

COMUNE di CASTELGRANDE - PROVINCIA DI POTENZA - REGOLAMENTO PER IL FORUM DEI GIOVANI DEL COMUNE DI CASTELGRANDE

COMUNE di CASTELGRANDE - PROVINCIA DI POTENZA - REGOLAMENTO PER IL FORUM DEI GIOVANI DEL COMUNE DI CASTELGRANDE COMUNE di CASTELGRANDE - PROVINCIA DI POTENZA - REGOLAMENTO PER IL FORUM DEI GIOVANI DEL COMUNE DI CASTELGRANDE APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N. 6 DEL 22/022008 1 I N D I C E ARTICOLO

Dettagli

REGOLAMENTO CONFERENZA DEI COMUNI DELL AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE DELLA PROVINCIA DI BRESCIA

REGOLAMENTO CONFERENZA DEI COMUNI DELL AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE DELLA PROVINCIA DI BRESCIA All. 1 alla Deliberazione della Conferenza dei Comuni n. 1 del 20.06.2011 CONFERENZA DEI COMUNI DELL AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE DELLA PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO REGOLAMENTO DELLA CONFERENZA DEI

Dettagli

COMUNE DI SPILINGA (Provincia di Vibo Valentia) Tel Fax

COMUNE DI SPILINGA (Provincia di Vibo Valentia) Tel Fax COMUNE DI SPILINGA (Provincia di Vibo Valentia) Tel.0963.65035 Fax 0963.605802 www.comune.spilinga.vv.it REGOLAMENTO PER LA CONSULTA ANZIANI E PENSIONATI ART. 1 OBIETTIVI FONDAMENTALI La Consulta Comunale

Dettagli

Regolamento Comunale per la Consulta delle Donne

Regolamento Comunale per la Consulta delle Donne COMUNE DI MONTELANICO Regolamento Comunale per la Consulta delle Donne Approvato con Deliberazione di Consiglio comunale n del 1 Art. 1 Istituzione In attuazione del principio di parità sancito dall art.

Dettagli

ARTICOLO 1. Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione con delibera del 14 giugno

ARTICOLO 1. Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione con delibera del 14 giugno REGOLAMENTO DEL COMITATO REMUNERAZIONE E NOMINE ARTICOLO 1 DISPOSIZIONI PRELIMINARI Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione con delibera del 14 giugno 2007 e successivamente

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI DEL MONDO PRODUTTIVO

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI DEL MONDO PRODUTTIVO REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI DEL MONDO PRODUTTIVO Articolo 1 Oggetto del regolamento 1. Il presente regolamento disciplina l attività della Consulta delle

Dettagli

REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE PER IL TURISMO

REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE PER IL TURISMO CITTA DI CASTELVETRANO PROVINCIA di TRAPANI REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE PER IL TURISMO Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 4 del 30 gennaio 2013 Art. 1 ISTITUZIONE 1. Il Comune di Castelvetrano

Dettagli

COMUNE DI BITONTO (Provincia di Bari)

COMUNE DI BITONTO (Provincia di Bari) COMUNE DI BITONTO (Provincia di Bari) REGOLAMENTO PER LA ISTITUZIONE DELL OSSERVATORIO PERMANENTE SULLA LEGALITÀ E SICUREZZA 1 Comune di Bitonto (Provincia di Bari)

Dettagli

Statuto della Consulta del Commercio e del Turismo

Statuto della Consulta del Commercio e del Turismo Statuto della Consulta del Commercio e del Turismo Stampa elettronica Comune di Monte Sant Angelo 1 Indice Art. 1 Istituzione Art. 2 Fini Art. 3 Organi Art. 4 Componenti dell'assemblea Art. 5 Il Presidente

Dettagli

REGOLAMENTO CONSIGLI DI FRAZIONE

REGOLAMENTO CONSIGLI DI FRAZIONE REGOLAMENTO CONSIGLI DI FRAZIONE REGOLAMENTO CONSIGLI DI FRAZIONE 1 TITOLO I Istituzione e sedi ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento 1. L amministrazione comunale, ai sensi di quanto previsto dall articolo

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEL TERZO SETTORE

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEL TERZO SETTORE COMUNE DI ORISTANO Comuni de Aristanis REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEL TERZO SETTORE (APPROVATO CON DELIBERA C.C. N. 124 DEL 01.12.2009) I N D I C E TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 Finalità

Dettagli

(C.U.G) Articolo 1 - Oggetto del Regolamento

(C.U.G) Articolo 1 - Oggetto del Regolamento REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA PER LE PARI OPPORTUNITA, LA VALORIZZAZIONE DEL BENESSERE DI CHI LAVORA E CONTRO LE DISCRIMINAZIONI (C.U.G) Articolo 1 - Oggetto del Regolamento

Dettagli

C I T T À D I R E C A N A T I

C I T T À D I R E C A N A T I C I T T À D I R E C A N A T I REGOLAMENTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNE DI RECANATI P R E M E S S A La Consulta Giovanile, nello spirito dello Statuto comunale, della Carta europea per la partecipazione

Dettagli

CITTÀ DI FOLIGNO. Regolamento per l istituzione ed il funzionamento della Consulta per l Ambiente della città di Foligno

CITTÀ DI FOLIGNO. Regolamento per l istituzione ed il funzionamento della Consulta per l Ambiente della città di Foligno CITTÀ DI FOLIGNO Regolamento per l istituzione ed il funzionamento della Consulta per l Ambiente della città di Foligno Approvato con D.C.C. n. 139 del 12/07/2002 Art. 1 - Istituzione È istituita la Consulta

Dettagli

Regolamento del Forum Giovani

Regolamento del Forum Giovani Regolamento del Forum Giovani Approvato Indice Art. 1 Finalità Art. 2 Composizione del Forum Art. 3 Organi Art. 4 Assemblea del Forum Art. 5 Presidente Art. 6 Gruppo di Coordinamento Art. 7 Gruppi di lavoro

Dettagli

COMUNE DI VALENZANO Provincia di Bari

COMUNE DI VALENZANO Provincia di Bari COMUNE DI VALENZANO Provincia di Bari REGOLAMENTO COMUNALE PER LA PROMOZIONE DELL ASSOCIAZIONISMO L ISTITUZIONE DELL ALBO DELLE ASSOCIAZIONI E DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI Approvato con deliberazione

Dettagli

COMUNE DI TERNI REGOLAMENTO DEL CENTRO PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA

COMUNE DI TERNI REGOLAMENTO DEL CENTRO PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA COMUNE DI TERNI REGOLAMENTO DEL CENTRO PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA Deliberazione di Consiglio Comunale n. 323 del 11.10.2006 INDICE ARTICOLI: 1. Istituzione pag. 3 2. Finalità e compiti del Centro.

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE LOCALE PER IL PAESAGGIO

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE LOCALE PER IL PAESAGGIO CITTA di ALBA (Provincia di Cuneo) REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE LOCALE PER IL PAESAGGIO (L.R. 01 Dicembre 2008 n.32) Approvato con deliberazione di C.C.

Dettagli

Rinnovo degli AA.CC.NN. per la disciplina dei rapporti con il personale convenzionato con il S.S.N. medici e altre professionalità sanitarie

Rinnovo degli AA.CC.NN. per la disciplina dei rapporti con il personale convenzionato con il S.S.N. medici e altre professionalità sanitarie Rinnovo degli AA.CC.NN. per la disciplina dei rapporti con il personale convenzionato con il S.S.N. medici e altre professionalità sanitarie (comma 27, articolo 52, Legge 27 dicembre 2002, n. 289) 1 CONFERENZA

Dettagli

FORUM DELLE ASSOCIAZIONI FAMILIARI DE LAZIO REGOLAMENTO

FORUM DELLE ASSOCIAZIONI FAMILIARI DE LAZIO REGOLAMENTO FORUM DELLE ASSOCIAZIONI FAMILIARI DE LAZIO REGOLAMENTO Art. 1 Sede legale e sede operativa 1.1 La sede legale e operativa è in Roma, via in Miranda n. 1. 1.2 Per motivate esigenze l Assemblea dei Soci,

Dettagli

COMUNE DI SILEA (Provincia di Treviso)

COMUNE DI SILEA (Provincia di Treviso) COMUNE DI SILEA (Provincia di Treviso) Regolamento sul funzionamento del Comitato Unico di garanzia per le Pari Opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (C.U.G.)

Dettagli

CONSORZIO DEI SERVIZI SOCIALI ALTA IRPINIA REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL TAVOLO DI CONCERTAZIONE PERMANENTE

CONSORZIO DEI SERVIZI SOCIALI ALTA IRPINIA REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL TAVOLO DI CONCERTAZIONE PERMANENTE CONSORZIO DEI SERVIZI SOCIALI ALTA IRPINIA REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL TAVOLO DI CONCERTAZIONE PERMANENTE Premesso che: il Governo predispone ogni tre anni il Piano nazionale degli interventi

Dettagli