CERAMICA NORDITALICA DECORATA DEL MAGDALENSBERG: PROBLEMI APERTI

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1 Eleni Schindler Kaudelka 53 CERAMICA NORDITALICA DECORATA DEL MAGDALENSBERG: PROBLEMI APERTI Eleni Schindler Kaudelka Cinquant anni di scavi sul Magdalensberg hanno portato alla luce una grande quantità di ceramica importata dalla regione padana. L assortimento del materiale commerciato prevedeva, fin dai primi anni di colonizzazione, oltre alla terra sigillata liscia, anche bicchieri e tazze in ceramica norditalica decorata, che i consumatori evidentemente apprezzavano. Fino ad oggi abbiamo una collezione di 950 bicchieri A c o e di 800 coppe S a r i u s, conservati in un stato molto frammentario. Solo pochi esemplari sono ricostruibili per l esposizione nel nostro museo, mentre sono un po più frequenti i bicchieri Aco che sono ricostruibili graficamente. Anche se il gruppo della norditalica decorata è più numeroso che altrove, si tratta di una parte piccolissima rispetto alla totalità del materiale: in genere rappresenta il 3% del totale del vasellame e il 6% dal vasellame importato, un dato comunque importante per la valutazione cronologica nei contesti databili 1. La norditalica decorata arrivava nella città del Magdalensberg tramite Aquileia e Concordia, però gli inventari dei rispettivi musei non mostrano grandi analogie nella tipologia. Mancano inoltre prove sicure di produzione sia ad Aquileia che a Concordia. Nell ultimo rapporto degli scavi uscito nel 98 2 vengono pubblicati i ritrovamenti molto numerosi rinvenuti nel caseggiato Südhang: nonostante questi nuovi risultati le nostre conoscenze rimangono povere. Argomenti chiariti pochi anni fa non hanno più valore significativo, così come i risultati delle ricerche degli anni Settanta sono stati smentiti; attualmente non si ha più la possibilità di basare nuove riflessioni su livelli di conoscenza sicuri. L osservazione non è ristretta ai ritrovamenti del Magdalensberg, bensì è risultata valida anche per la totalità della norditalica decorata. A questo punto non è tempo di proporre nuove soluzioni ma al contrario si deve ricordare che con il moltiplicarsi delle indagini anche le questioni aperte vengono moltiplicate e le nostre basi di riflessione, già barcollanti, divengono ancora più vaghe. Le principali questioni aperte per la norditalica decorata del Magdalensberg sono quattro: gli impasti e la provenienza del vasellame; le firme; l attribuzione sulla base dello stile; la cronologia. Gli impasti e la provenienza del vasellame Quali sono i gruppi di riferimento? È possibile classificare la norditalica decorata in produzioni diverse? Dove erano situate le unità di produzione? Possiamo dire che, attualmente, mancano gruppi di riferimento 3. Uno studio riguardante le analisi chimiche e la campionatura degli impasti è solo agli inizi e l interpretazione dei valori misurati non ha ancora forza espressiva perchè la quantità di dati disponibili è insufficiente. Sarebbe necessario un grande numero di campioni per le analisi, ma, visto lo stato molto frammentario dei pezzi, si incontrano alcune difficoltà nell affrontare una campionatura intelligente: non ha senso analizzare campioni non significativi, cioè che non abbiano anche una forma ricostruibile o dei motivi decorativi impressi. D altra parte, per ragioni museali, non è sempre possibile prendere frammenti abbastanza grandi da bicchieri molto sottili per eseguire esperimenti di ricottura. Un raggruppamento visivo che segua i tipi di impasto non ha prodotto risultati significativi, perchè le differenze visibili non corrispondono a quelle tipologiche date dalla forma e dai motivi decorativi presenti. Dunque la questione rimane sempre la stessa: come classificare le produzioni diverse della norditalica decorata. 1 SCHINDLER KAUDELKA 1989, p SCHINDLER KAUDELKA 1998, pp OLCESE 1998, pp

2 54 PRODUZIONE CERAMICA IN AREA PADANA TRA IL II SECOLO a.c. E IL VII SECOLO d.c.: NUOVI DATI E PROSPETTIVE DI RICERCA Le prime analisi effettuate da G. Schneider (Arbeitsgruppe Archäometrie Berlin) su bicchieri Aco provenienti dal Magdalensberg hanno prodotto almeno due gruppi che si distinguono l un l altro sia dal punto di vista chimico sia per quanto riguarda le firme, ma che ad un analisi solamente visiva dell impasto sembrano uguali 4. Seguendo le firme le divisioni dei campioni analizzati sono le seguenti: Gruppo chimico 1 Gruppo chimico 2 Aco C. Aco Aco Hilarus Hilarus Aco C. Aco. C. L. Diophanes Diophanes C. Aco. C. L. Antiochus Acastus Aco Hilarus Gavi Hilarus L. Norbanus Buccio. Norbani La stessa riserva per quanto riguarda la campionatura è valida per le coppe S a r i u s meno sottili. Non è molto intelligente analizzare un frammento di parete senza rilievo o senza firma; dunque, data la gran quantità di frammenti piccoli, è difficile trovare campioni che valga la pena analizzare. Per le coppe S a r i u s si è tentato di trovare un eventuale associazione con le sigillate lisce che portano firme uguali per sapere se anche la produzione delle coppe a rilievo venisse realizzata nelle stesse officine che hanno fornito sigillate lisce. Non sembra esistere una corrispondenza esatta con la produzione di S a r i u s e di S u r u s; maggiori sono le conformità chimiche con le officine di T. Turius, A. Terentius e dei S e r i i 5 ; tuttavia le differenze interne fra il materiale padano sono piccole e il numero di campioni analizzati, solo tredici, è troppo esiguo per fornire interpretazioni c o r r e t t e. Una sistemazione che segue tipi di impasto diversi sembrava possibile per le coppe S a r i u s, ma come è successo per i bicchieri A c o, i gruppi ottenuti non hanno portato fino ad ora alla formazione di un quadro generale che preveda dei raggruppamenti sicuri. Per quanto riguarda le coppe Sarius si osservano grandi differenze di aspetto morfologico e di fattura, mentre le differenze tra i diversi impasti sono dovute alle condizioni di cottura. Queste categorie non corrispondono ad un raggruppamento stilistico, non portano ad una sequenza cronologica, nè possono aiutare i nomi presenti sulle coppe. Tutto ciò fa pensare ad una produzione di varie piccole officine che utilizzavano matrici probabilmente acquisite durante gli scambi commerciali. Dal punto di vista attuale è impossibile rintracciare le produzioni ed il commercio di queste ipotetiche botteghe. La localizzazione degli atelier è sconosciuta per la maggior parte della produzione. Ravenna 6, Faenza 7 e Cremona 8 hanno fornito prove della presenza di officine, però i pochi frammenti di matrice scoperti non permettono una sicura valutazione. Sia a Ravenna che a Cremona appare il nome di Buccio, ma lo stile delle matrici rispettive è completamente diverso, e la datazione non sembra la stessa. Non è neppure chiaro se si tratti di due vasai o di una persona sola, attiva prima a Cremona come schiavo di L. Norbanus e successivamente a Ravenna come libertus. Per tutte le altre località proposte fino ad oggi mancano dati che possano dare prova di una produzione. Tipi di impasto delle coppe Sarius vernice impasto forma rilievo qualità 1 rosso scuro, a volte fragile rosso scuro, un po granuloso massiccia grossolano trascurata 2 marrone arancio marrone, arancio, fine, setoso chiara, arrotondata, fine delicato, fine buona 3 arancio vivo arancio pallido, molto duro pesante con differenze di elevatura mediocre 4 arancio macchiato marrone arancio, caffelatte angolosa elevato tanti errori di punzoni 5 marrone violetto cottura prolungata rosso grigio, molto pesante piatto morbido, senza spigoli punzoni grossi, diffettosi 4 Per i valori vd.: SCHINDLER KAUDELKA 1998, p SCHINDLER KAUDELKA 1998, p BERMOND MONTANARI RIGHINI 1979, pp STENICO , pp

3 Eleni Schindler Kaudelka 55 Le firme Qual è il significato dei nomi? Chi ha prodotto la norditalica decorata? Grandi stabilmenti o piccole botteghe? Molti i bicchieri, ma non tutti e le tazze erano firmati. A volte le firme sono nascoste nella decorazione un po come un enigma. Sui bicchieri A c o del Magdalensberg sono attestate tre varietà di firma. I seguenti tipi di firma su bicchieri A c o non sembrano legati a un nome di v a s a i o. -Firma sotto il fregio -Cartiglio o tabula ansata integrati nella decorazione -Lettere singole integrate nella decorazione Si nota l assenza di nomi altrove abbastanza comuni, fenomeno per cui non esiste ancora una spiegazione ragionevole. Firme attestate Aco Acastus Eros Diophanes Iucundus A T L.Norbanus C. Aco C. Aco C. L. Eros C. Aco C.L. Diophanes Aescinus Gavius Stepanus Norbani Acastus Aco Hilarus Aco Antiochus Anticles Hilarus Gavi Buccio Aco Acastus Aco Hilarus C. Aco C.L. Antiochus Rusticus Gratus T.Rubri Buccio Norbani Firma di bicchiere Aco sotto il fregio : 1. ACO (SCHINDLER KAUDELKA 1980, 26/1). 2. DIOPHANES. 3. Cartiglio integrato nella decorazion e: RUSTICUS. 4. Tabula ansata integrata nella decorazione: ANTI- CLES (SCHINDLER KAUDELKA 1980, 19/49). Lettere singole integrate nella decorazione: 5. NOR- BANI. 6. EROS (SCHINDLER KAUDELKA 1980, 3 9 / ).

4 56 PRODUZIONE CERAMICA IN AREA PADANA TRA IL II SECOLO a.c. E IL VII SECOLO d.c.: NUOVI DATI E PROSPETTIVE DI RICERCA Tre tipi di firma appaiono anche sulle coppe S a r i u s e l interpretazione è ancora più difficile perchè siamo di fronte a situazioni completamente diverse. Nel primo tipo le lettere sono integrate nel rilievo e sembrano parte della decorazione, nel secondo tipo la firma apparteneva alla matrice e nella terza versione la firma non era destinata ad essere vista dal consumatore in quanto si trovava all interno del piede. Le coppe Sarius sono, per la maggior parte, anepigrafi: a che conclusioni possiamo arrivare dunque, a proposito delle firme? Marchi di fabbrica sul fondo esterno Q. A (retrograd) N (retrograd) Rosette Firme attestate sulle coppe Sarius Lettere singole disperse all interno della zona decorata Sarius L. Sarius L. Sarius L. L. Surus Surus Surus Sari L. L. Surus Su Secundi Felix A. Ter. Co TA TI H Sipa Tabula ansata Clemens Nome dell operaio invisibile per il consumatore Primi Firme di coppe Sarius, lettere disperse: 7. A.TER.CO (SCHINDLER KAUDELKA 1980, 62/138). 8. SARIUS. 9. Lettere in fila: SECUNDI (SCHIND- LER KAUDELKA 1980, 46/19). 10. Tabula ansata: SIPA (SCHINDLER KAUDELKA 1980, 49/38). 11. Tabula ansata: CLEMENS (SCHINDLER KAU- DELKA 1980, 44/7). 12. Marca di fabbrica di coppa Sarius, invisibile per il consumato r e: PRIMI (SCHINDLER KAUDELKA 1998, 126). Marche di fabbrica sul fondo esterno di coppa S a r i u s: 13. Q.A. 14. N (SCHINDLER KAUDELKA 1980, 11/14).

5 Eleni Schindler Kaudelka 57 Attualmente non è possibile indicare quale criterio determinasse la produzione e l utilizzazione di una matrice firmata oppure di una anonima. Come trovare un denominatore comune per la diversità degli impasti, delle firme e di tutta la gamma di dati confusi che abbiamo a disposizione? L attribuzione sulla base dello stile Realtà o idea fissa degli archeologi? Quali sono le basi di definizione per il repertorio decorativo? Che importanza dare alle classificazioni stilistiche? I vecchi modelli di classificazione stilistica basati sui metodi della storia dell arte non hanno prodotto argomenti sufficienti per risolvere i problemi della ceramica norditalica decorata. È un paradosso: maggiori sono i ritrovamenti disponibili, minore è la chiarezza sul canone decorativo. Si deve notare in questo contesto che ad alcuni punzoni speciali sono legate firme diverse, ad esempio: i busti imperiali provenienti da impronte di gemme che sul Magdalensberg appaiono su un vasetto con K o m m a r e g e n firmato da A n t i o - c h u s 9 si trovano anche su un bicchiere con iscrizione proveniente da Gambarata con la firma di A c a s t u s 1 0. Le implicazioni di questo fenomeno impediscono l associazione di un certo punzone ad una precisa firma, manca inoltre una spiegazione del fenomeno. Anche l osservazione del numeroso materiale trovato sul Magdalensberg non permette una classificazione delle differenze stilistiche manifeste basandosi solo sui punzoni. Si deve sempre prendere in considerazione il vaso completo, ma purtroppo le condizioni di conservazione dei ritrovamenti da contesti di abitato lo impediscono. Il tipo stilistico più frequente è il bicchiere con Kommaregen (nn. 1, 2, 4, 6, 15, 16, 17, 18, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40). Il gruppo stilistico di A c a s t u s(?) è abbastanza tipico e sul Magdalensberg si può notare una cosa importante: dall esame dei nostri bicchieri non si possono intravedere rapporti tra A c a s t u s e D i o p h a n e s. Manca infatti il gruppo stilistico di D i o p h a n e s che si riscontra nell area padana occidentale, mentre sul Magdalensberg i bicchieri con firma Diophanes hanno sempre la tipica forma alta ed una decorazione a K o m m a r e g e n. Sul Magdalensberg, invece, il tipo a K o m m a r e g e n non porta mai la firma di A c a s t u s. È quindi probabile che i due gruppi provenissero da a t e l i e r s diversi che usavano lo stesso nome; anche le firme, dunque, non sono un riferimento sicuro ( n n. 19, 41, 2, 36). È presente inoltre un gruppo con decorazione zonale a motivi vegetali fra colonne stilizzate portanti degli archi; qui le firme sono mutilate, cosí che la loro attribuzione risulta quasi sempre incerta (nn. 22, 23). Ci sono infine alcuni tipi stilistici più o meno isolati come il bicchiere in stile gallico firmato C. Aco, il bicchiere con gladiatori uscito da una matrice estremamente usata o alcuni frammenti recanti motivi vegetali tra file di puntini (nn. 24, 43, 21; 20, 1, 42). La possibilità di classificazioni a base stilistica è ancora più ridotta per le coppe S a r i u s. I pezzi sono per la maggior parte troppo piccoli per determinare un canone decorativo. Ci sono pochissimi esemplari con scene di commedia, mentre i pezzi con punzone a decorazione vegetale, sebbene molto numerosi, a causa della frammentarietà e del cattivo stato di conservazione non permettono di stabilire gruppi stilistici sicuri. Al momento tanti stili isolati sembrano riconoscibili (nn. 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 46, 47, 48, 49, 50, 51, 52). Lo stile di C l e m e n s si distingue chiaramente, ma purtroppo nella norditalica decorata presente sul Magdalensberg le coppe che appartengono a questo gruppo sono molto rare. Comunque, i pochi pezzi presenti sono notevoli per l elaborazione stilistica, come si vede nella figura (n. 32). La cronologia Tipologie o contesti databili come punto di partenza? Quanto è possibile collegare una cronologia ad un tipo preciso? Come armonizzare le datazioni del Magdalensberg con i dati forniti dai ritrovamenti in Italia e a Lyon? In base ai dati lacunosi in nostro possesso sui prodotti e sulle produzioni della norditalica decorata è impossibile basarsi sulla tipologia creare una cronologia: mancano dati precisi per le officine; non si sa nulla della loro localizzazione; non si sono scavati atelier. 9 SCHINDLER KAUDELKA 1980, tav. 37/ PATRONCINI 1981, pp

6 58 PRODUZIONE CERAMICA IN AREA PADANA TRA IL II SECOLO a.c. E IL VII SECOLO d.c.: NUOVI DATI E PROSPETTIVE DI RICERCA Bicchieri Aco, gruppo stilistico con K o m m a r e g e n : 15. Firmato DIOPHANES. 16. Firmato BUCCIO (SCHIND- LER KAUDELKA 1998, 85) (SCHINDLER KAUDELKA 1980, 19/48). 19. Gruppo stilistico di A c a s t u s, firmato ACASTUS ACO. 20. Firmato C. 21. Gruppo stilistico con decorazione zonale (SCHINDLER KAUDELKA 1980, 21/6). 22. Gruppo stilistico a colonnette. 23. Firmato N. 24. Gruppo stilistico gallico, f i r m a t o C. A C O.

7 Eleni Schindler Kaudelka 59 Coppe Sarius: 25. Scena di commedia(schindler KAUDELKA 1980, 45/1) Decorazione vegetale libera.

8 60 PRODUZIONE CERAMICA IN AREA PADANA TRA IL II SECOLO a.c. E IL VII SECOLO d.c.: NUOVI DATI E PROSPETTIVE DI RICERCA 28. Decorazione vegetale a zone orizontale. 29. Decorazione vegetale pseudogeometrica(schindler KAUDELKA 1980, 61/137). 30. Firmata SARIUS (SCHINDLER KAUDELKA 1980, 44/3). 31. Firmata L.SURUS SU (SCHINDLER KAUDELKA 1980, 58/123).

9 Eleni Schindler Kaudelka Calix firmato CLEMENS (SCHINDLER KAUDELKA 1998, 184).

10 62 PRODUZIONE CERAMICA IN AREA PADANA TRA IL II SECOLO a.c. E IL VII SECOLO d.c.: NUOVI DATI E PROSPETTIVE DI RICERCA La questione delle datazioni dipende dall esame dei contesti databili. Purtroppo, a questo punto i problemi non diminuiscono. Nella stratigrafia della città del Magdalensberg che, dopo 50 anni di scavo è molto raffinata e precisa, i primi bicchieri A c o appaiono in contesti databili verso il 10 a.c., corrispondenti all orizzonte Oberaden. Il loro arrivo era iniziato verso il 20 a.c. L importazione delle prime coppe S a r i u s c o m i n- cia pochi anni dopo, verso il 10 a.c., come mostra lo schema approssimativo dei contesti. Non abbiamo ceramica norditalica decorata nel K o m p l e x 1, databile prima del 20 a.c., ma i rinvenimenti nel K o m p l e x 2 (=orizzonte Oberaden) dimostrano una presenza già massiccia di bicchieri A c o e una presenza rispettabile di coppe S a r i u s. Nel K o m p l e x 3 le due forme si trovano in quantità uguali, e nel K o m p l e x 4, risalente alla fine dell età augustea (= orizzonte Haltern) i bicchieri A c o non verniciati sono già chiaramente in minoranza. Nel K o m p l e x 5, databile alla prima età tiberiana, si trova solo materiale della seconda generazione dei bicchieri A c o, tipi di N o r b a n u s v e r n i c i a t i e altri relativi alla produzione di C l e m e n s con alcuni pezzi di s u r v i v a l. Negli ultimi complessi, K o m p l e x 6, 7 e 8, è rimasta solo una piccola quantità di s u r v i v a l s; questa osservazione sembra confermata in ogni nuovo settore di scavo. In Italia mancano per lo più siti e ritrovamenti con cronologie così strette. La datazione fornita dal Magdalensberg per i bicchieri Aco viene convalidata anche dal relitto di Comacchio, databile verso il 10 a.c. 11. Il contesto cronologico del materiale di Montirone è sconosciuto, mentre la cronologia è basata su riflessioni stilistiche 12. La proposta cronologica di datare i pozzi di Ravenna all età c l a u d i a 1 3 sembra confermare l osservazione della seconda generazione della produzione Aco 14. Però a Bolsena esiste una coppa Sarius in un contesto del 20 a.c. 1 5, cronologia che non corrisponde al materiale del Magdalensberg. Le osservazioni sulla datazione dei primi bicchieri A c o contrastano con la cronologia delle produzioni filiali di Lyon che iniziano verso a.c a.c. 20 a.c. 10 a.c d.c. 20 d.c. 30 d.c. L y o n O b e r a d e n H a l t e r n D a n g s t e t t e n B o l s e n a C o m a c c h i o R a v e n n a M a g d a l e n s b e r g Quali sono i reali limiti cronologici per datare le produzioni italiche? Concludendo si può dire che, nonostante la quantità di pezzi a disposizione, un interpretazione soddisfacente è un progetto per un futuro lontano. Le quattro questioni di base indicate all inizio rimangono aperte non solo per il materiale del Magdalensberg che, pur costituendo una notevole percentuale del materiale conosciuto, non fornisce ancora risposte certe a queste domande. La norditalica decorata è usata validamente per datazioni in diversi contesti, però i modelli utilizzati per lo studio non si basano su riflessioni di logica ma piuttosto su intuizioni. L ultima parola, specialmente per la localizzazione delle produzioni, per le attribuzioni e per gli eventuali rapporti, non è ancora detta. Per finire mi sembra importante ricordare la questione filosofica sempre attuale: è lecito un raggruppamento scientifico dei bicchieri A c o e delle coppe S a r i u s? Ci sono teorie che considerano la Norditalica decorata come un unico gruppo, ma gli argomenti che invitano a considerare l esistenza di due produzioni molto diverse, senza relazioni strette tra loro, sono altrettanto importanti. 11 BERTI 1996, pp LAVIZZARI PEDRAZZINI BERMOND MONTANARI 1972, p SCHINDLER KAUDELKA 1998, p GOUDINEAU 1968, pp DESBAT et al

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12 64 PRODUZIONE CERAMICA IN AREA PADANA TRA IL II SECOLO a.c. E IL VII SECOLO d.c.: NUOVI DATI E PROSPETTIVE DI RICERCA

13 Eleni Schindler Kaudelka 65 Bicchieri Aco, gruppo stilistico con Kommaregen : Firmato DIOPHANES. (37) Firmato C.ACO Gruppo stilistico di Acastus : 41. = Gruppo stilistico gallico : 43. = 24.

14 66 PRODUZIONE CERAMICA IN AREA PADANA TRA IL II SECOLO a.c. E IL VII SECOLO d.c.: NUOVI DATI E PROSPETTIVE DI RICERCA Marca di fabbrica di coppa S a r i u s, invisibile per il consumatore, PRIMI: 44. = 12. Marche di fabbrica sul fondo esterno di coppa S a r i u s: 45. Q.A = Coppa S a r i u s a decorazione vegetale pseudogeometrica. 47. Decorazione vegetale a zone orizzontale 47. = 28. Decorazione vegetale libera: 48. = Firmata C. 52. = 27.

15 Eleni Schindler Kaudelka 67 BIBLIOGRAFIA G. BERMOND MONTANARI 1972, Pozzi a sud-ovest di Raven - na e nuove scoperte di officine ceramiche, in I proble - mi della ceramica romana di Ravenna, della Valle Padana e dell alto Adriatico, Atti del Convegno Internazionale (Ravenna 1969), Bologna, pp F. BERTI 1996, Osservazione a margine di alcune ceramiche del relitto navale di Valle Ponti (Comacchio), e sul loro commercio, in B. M. GIANNATTASIO (a cura di), Viaggi e commerci nell antichità, Atti della VII Giornata archeologica, Genova, pp A. DESBAT et al. 1997, Les productions des ateliers de potiers antiques de Lyon. Première partie: les ateliers préco - ces, Gallia, 53, C. GOUDINEAU 1968, Un nouveau vase de L. Sarius Surus, Mélanges de l Ecole française de Rome. Antiquité, 80, pp C. LASAGNA PATRONCINI 1981, G a m b a r a t a, Q u a d e r n i d archeologia reggiana, 4/80, pp M. P. LAVIZZARI PEDRAZZINI 1987, Ceramica romana di tradizione ellenistica in Italia settentrionale. I l vasellame tipo Aco, Firenze. V. RIGHINI 1979, Ceramica Tipo Aco e Tipo Sarius marca - ta a Faenza, Faenza, LXV, pp E. SCHINDLER KAUDELKA 1980, Die römische Modelkera - mik vom Magdalensberg(Archäologische Forschungen zu den Grabungen auf dem Magdalenberg, 7), Klagenfurt. E. SCHINDLER KAUDELKA 1989, Die gewöhnliche Gebrau - chskeramik vom Magdalensberg. Helltonige Krüge und Verwandtes, Klagenfurt. E. SCHINDLER KAUDELKA (unter Mithilfe von G. SCHNEI- DER) 1998, Die Modelkeramik vom Magdalensberg 2, Die Norditalica decorata vom Südhang des Mag - dalensberges, in Die Ausgrabungen auf dem Magda - lensberg 1980 bis 1986, Klagenfurt, pp A. STENICO , Localizzata a Cremona una produzione di vasellame tipo A c o, Rei Cretariae Romanae Fautorum Acta, 5/6, pp G. OLCESE 1998, Ceramiche in Lombardia, in G. OLCESE (a cura di), Ceramiche in Lombardia tra II secolo a.c. e VII secolo d.c. Raccolta dei dati editi, Mantova, pp

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