Presso-massaggio connettivale mediante compressione ed aspirazione

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1 Una interessante evoluzione del sistema tradizionale a rulli motorizzati, inizialmente utilizzato in Francia negli anni 80 per la terapia delle cicatrici da ustione e post-chirurgiche, ed impiegato in seguito nel campo della medicina estetica per il trattamento delle lipodistrofie ed in particolare della pannicolopatia edematofibrosclerotica (PEFS), comunemente detta cellulite, è dato dalla metodica di presso-massaggio connettivale, nota con il nome di Remove Cell Tecnique. Si tratta di una tecnica di trattamento elettivo del tessuto connettivo sottocutaneo, le cui indicazioni attuali si rivolgono alla medicina estetica, alla chirurgia plastica ed alle manifestazioni di insufficienza microcircolatoria, il tutto grazie ad una stimolazione connettivale, ottenuta mediante azione combinata di aspirazioni e compressioni ritmiche, con manipolo a rulli passivi, facilmente sterilizzabile. I precedenti dispositivi ad aspirazione si avvalevano del sistema a rulli motorizzati per consentire l avanzamento del manipolo lungo la plica cutanea creata dalla pressione negativa: ciò determinava un effetto di trazione meccanica, particolarmente a carico del derma, che in taluni casi poteva risultare controindicato ( p.e. in presenza di teleangectasie o striae cutis distensae). La nuova tecnica (Remove Cell), invece, si avvale di un sistema computerizzato che alterna ad una fase di aspirazione (pressione negativa) una seconda fase di compressione (pressione positiva), che consente il distacco del manipolo dalla cute ed il suo avanzamento manuale, senza ulteriori trazioni dermiche. L azione di compressione contribuisce così al presso massaggio, facilitando il drenaggio linfatico. L effetto di questo massaggio è in grado di portare, tra l altro, ad un rimodellamento del contorno cutaneo, esercitando inoltre un azione linfodrenante e di depurazione dei tessuti, consentendo un nuovo approccio ai trattamenti sia estetici che funzionali specifici per il corpo, dal viso fino agli arti inferiori: si realizza una ginnastica cutanea che, agendo sulla struttura della pelle, si adatta ai tessuti atoni e rilassati, in modo personalizzato. L azione che gli specifici manipoli esercitano è di stimolazione meccanica della pelle, rispettandone tuttavia la struttura: si viene a realizzare, quindi, un effetto lifting per una naturale riduzione delle imperfezioni e un rimodellamento dei contorni. Per mezzo di applicatori specifici si possono effettuare operazioni di scollamento, drenaggio e massaggio ritmico con modalità di programmi di lavoro automatici o manuali. I programmi determinano la frequenza delle variazioni di aspirazione, rilascio e pressione (A-P-T) 1 / 5

2 TEORIA E PRINCIPI Remove Cell adotta un nuovo principio di vacuum-massaggio messo a punto nella sperimentazione eseguita. Per evitare danni alla struttura del derma ed alla rete capillare, e allo stesso tempo effettuare una aspirazione più forte è stato introdotto nel ritmo di aspirazione-pausa, adottata da altri apparati in uso, una pressione positiva con tempi determinati dal tipo di pelle e dal programma specifico per ogni tipo morfologico. Il sistema Remove Cell ad onda permette pertanto di ridurre al minimo il rischio di traumi soprattutto al sistema capillare e circolatorio superficiale. Il notevole richiamo di sangue, e quindi il riempimento forzato dei capillari determinato dalla pressione esercitata successivamente, funzionando come una pompa esterna, effettua una ginnastica vascolare che migliora la circolazione venosa e linfatica medio-superficiale. Nell apparecchiatura utilizzata per la sperimentazione clinica era resa possibile la regolazione manuale discreta dei singoli parametri: tempo di aspirazione, pausa a pressione negativa e tempo di compressione, espressa in valori assoluti, con range da 0 a 20 a step di 1. Poiché il terminale del manipolo è facilmente smontabile e sterilizzabile, si sono effettuate le applicazioni direttamente a contatto della cute, senza interposizione di calze di cotone, con una azione decisamente più marcata sulle zone trattate. In tale modo si realizza una mobilizzazione del tessuto cutaneo e del sottocute, che determina un aumento del tono elastico, del flusso linfatico ed ematico, un incremento dell ossigenazione cellulare ed una ristrutturazione del tessuto connettivo con rimaneggiamento e neoproduzione di fibre collagene ed elastiche. Numerosi studi clinici dimostrano che, dopo un adeguato ciclo di trattamento è possibile rilevare: miglioramento sia dell aspetto che del tono cutaneo; effetto lifting delle irregolarità della superficie cutanea; 2 / 5

3 rimodellamento del profilo cutaneo; miglioramento del trofismo cutaneo determinato dal miglioramento del microcircolo artero-venoso e linfatico; prevenzione e riduzione dei segni di invecchiamento cutaneo. Materiali e metodi dello studio effettuato su pazienti con PEFS Sono state effettuate 16 applicazioni su pazienti volontarie non sottoposte ad alcuna altra terapia, con cadenza bisettimanale per le prime 8 sedute e settimanale per altri 2 mesi (ulteriori 8 applicazioni). Delle 8 pazienti sottoposte a trattamento, 4 presentavano PEFS localizzata in stadio avanzato della regione pertrocanterica e sottoglutea, con interessamento diffuso, ancorché meno marcato, della faccia anteriore, posteriore e mediale delle cosce; 2 presentavano, in associazione a lipodistrofia degli arti inferiori, una dermocalasi soprattutto evidente a livello della regione mediale della coscia, zona nella quale, a causa della stretta adiacenza della fascia superficiale a quella muscolare, le capacità elastiche della cute e quindi la sua adattabilità sono particolarmente ridotte. Sono state inoltre trattate 2 pazienti che erano state sottoposte ad intervento di liposuzione nella regione laterale e posteriore della coscia, iniziando le applicazioni rispettivamente in quindicesima e ventunesima giornata, con pressioni molto lievi che sono state progressivamente incrementate in corso di terapia. Nelle 4 pazienti con PEFS si è eseguito un trattamento con pressioni differenziate: una prima fase con aspirazione 14, pausa 2 e pressione positiva 12, immediatamente seguita da una seconda passata con aspirazione variabile da 16 a 20, pausa 4 e pressione positiva 12 per effettuare una stimolazione progressiva non dolorosa. Nelle 2 pazienti con lipodistrofia, a causa della dermocalasi, è stato possibile iniziare subito con aspirazione tra 16 e 20, pausa 4 e pressione positiva leggermente più alta (14-16) per facilitare il distacco e lo scorrimento del manipolo, altrimenti reso difficoltoso dall entità della plica cutanea che si veniva a determinare all interno del manipolo. Le 2 pazienti che erano state sottoposte a liposuzione sono state trattate inizialmente con aspirazione 8-10, 3 / 5

4 pausa 1 e pressione positiva 12, valori che sono stati progressivamente aumentati nel prosieguo della terapia. La durata di ogni singola seduta, in tutti i casi sottoposti a terapia, si è aggirata mediamente attorno ai minuti. Osservazioni clinico-sperimentali La compliance delle pazienti è stata assolutamente soddisfacente, non essendo stato riferito, per i modi ed i tempi sopra descritti, alcun disconfort né durante né dopo la terapia. Tutte le pazienti hanno riferito un senso di benessere immediatamente dopo l applicazione, con sensazione di leggerezza degli arti inferiori ed aumentato tono cutaneo, fatto, quest ultimo, riscontrabile anche obiettivamente nella maggior parte dei casi. Non è stato, peraltro, rilevato alcun effetto collaterale indesiderato in nessuno dei casi trattati, neppure in 3 dei soggetti sottoposti a terapia che, nota particolarmente importante, presentavano evidenti teleangectasie degli arti inferiori. Risultati obiettivamente significativi hanno cominciato a manifestarsi mediamente dopo 4 6 settimane, sottoforma di un evidente miglioramento del trofismo e del tono cutaneo, rimodellamento della silhouette, riattivazione del microcircolo distrettuale rilevabile anche termograficamente, e significativa riduzione dell edema, verificata mediante impedenziometria computerizzata settoriale, al di là della palese evidenza semeiologica. Nei 2 casi precedentemente sottoposti a liposuzione, si è potuto riscontrare un postoperatorio abbreviato, con più rapido riassorbimento dei liquidi e degli ematomi, nonché un aspetto maggiormente uniforme della superficie cutanea. Conclusione Il pesso-massaggio connettivale mediante compressione ed aspirazione secondo la metodica Remove Cell, ha dimostrato di utilizzare una metodica di facile esecuzione che non presenta rischi nè effetti collaterali indesiderati; è ben accettata dalle pazienti ed in grado di fornire incoraggianti risultati sia dal punto di vista funzionale sia da quello estetico. 4 / 5

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