INDICE. Piano di sorveglianza delle Arbovirosi

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "INDICE. Piano di sorveglianza delle Arbovirosi"

Transcript

1 Pag. 1 di 20 INDICE MODIFICHE...2 SCOPO...3 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO...3 CONTENUTO...4 PREMESSA...4 MESSAGGI CHIAVE...4 SORVEGLIANZA DEI CASI DI MALATTIA DA VIRUS ZIKA, CHIKUNGUNYA E DENGUE, AUTOCTONI E IMPORTATI...5 SORVEGLIANZA DEI CASI DI MALATTIA NEURO INVASIVA DA WEST NILE VIRUS, AUTOCTONI E IMPORTATI...12 MISURE DA ADOTTARE PER PREVENIRE LA TRASMISSIONE DELLA INFEZIONE...17 ALLEGATI...20 Documento redatto da: Dott. Vincenzo Ciccarese - Direzione Medica Presidio ISRI Claudia Gallerani - Controllo Infezioni Correlate all Assistenza Dott. Stefano Giordani Infettivologo - Controllo Infezioni Correlate all Assistenza Dott. Giuseppe Licitra Direzione Medica Ospedale di Sassuolo ISRI Barbara De Paolis - Controllo Infezioni Correlate all Assistenza Verifica Approvazione Emissione Responsabile S.S. Controllo Infezioni Correlate all Assistenza Dr. Stefano Giordani Direttore Dr. Giorgio Lenzotti RAQ Dr. Andrea Lombardi Data di emissione 30/05/2016

2 Pag. 2 di 20 MODIFICHE Rev. Approvazione Data Visto Pagine Modificate Tipo - natura della modifica 0 03/07/2012 Prima emissione 1 28/06/2013 Aggiornamento 2 06/08/2013 Aggiornamento 3 12/06/2014 Aggiornamento 4 22/07/ /06/ /05/2016 Aggiornamento 1 E stato modificato il titolo del documento in arbovirosi Aggiornamento dei documenti di riferimento 7 E stata aggiornata la tabella 1 con i dati relativi ai casi confermati di Chikungunya e Dengue in Europa, Italia, Emilia Romagna, periodo E stata inserita la definizione di caso sospetto di Chikungunya e Dengue E stata aggiornata la mappa dei Paesi in cui sono stati riportati casi autoctoni di Chikungunya 9-13 Per il 2015 il periodo di attività dei vettori è fissato convenzionalmente, per la Regione Emilia Romagna, dal 15 giugno al 31 ottobre (nel 2014 era dal 15 giugno al 30 novembre) 9-13 E stato inserito il numero telefonico per contattare il medico dell Igiene Pubblica, 7 giorni su 7, h E stata aggiornata la mappa dei Paesi europei e confinanti in cui sono stati riportati casi di febbre West Nile 11 E stata aggiornata la tabella con i casi confermati di malattia neuro-invasiva da West Nile in Italia, periodo E cambiato il numero telefonico di riferimento del CRREM, dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore E stato inserito il paragrafo Altre arbovirosi ed eliminata la parte specifica per Zica Virus Allegato SIPPMI E stato eliminato Allegato 8 L Allegato 8 è stato sostituito dall Allegato 6 Allegato E stato aggiornato il programma di sorveglianza secondo le indicazioni RER per il Flow-chart Aggiornamento dei documenti di riferimento 4 Sono stati inseriti i MESSAGGI CHIAVE della sorveglianza delle Arbovirosi 7 E stata aggiornata la tabella 1 dove sono elencati i casi confermati da virus Dengue, Chikungunya e Zika segnalati in Italia e in Emilia Romagna nel periodo E' stato inserito il paragrafo relativo al virus Zika 8 E' stata inserita la mappa dei paesi interessati dalla diffusione di virus Zika 10 Sono stati aggiornati la mappa e l'elenco dei paesi interessati dalla diffusione del virus Chikungunya 13 E stata aggiornata la mappa (novembre 2015) dei Paesi europei e confinanti in cui sono stati riportati casi di febbre West Nile 14 E stata aggiornata la tabella con i casi confermati di malattia neuro-invasiva da West Nile in Italia, periodo E' stata aggiornata la Tabella relativa alle Altre Arbovirosi Allegato 2 E' stato sostituito con l'allegato A1 Allegato 6 E' stato sostituito con l'allegato A5 Allegato E stato aggiornato il programma di sorveglianza secondo le indicazioni RER per il Flow-chart 2016

3 Pag. 3 di 20 SCOPO Lo scopo del documento è descrivere il piano di sorveglianza e controllo dei casi umani di arbovirosi, in particolare da virus Zika, Chikungunya, Dengue e della forma neuroinvasiva da West-Nile virus al fine di: identificare precocemente i casi importati di malattia identificare precocemente un eventuale cluster di casi autoctoni nel periodo di presenza del vettore intraprendere le misure atte alla riduzione del rischio di trasmissione registrare tutti i casi ai fini epidemiologici. CAMPO DI APPLICAZIONE Il protocollo si applica alle Unità Operative degli Ospedali del dell Azienda USL di Modena e del Nuovo Ospedale Civile di Sassuolo. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Aggiornamento sulla malattia da Virus Zika, Microcefalia e Sindrome di Guillain-Barré. Ministero della Salute, 27/05/2016 Piano di sorveglianza arbovirosi, Regione Emilia Romagna Aggiornamento su Infezione/Malattia da Virus Zika (MVZ). Misure di prevenzione e controllo. Ministero della Salute, 19/02/2016 Sorveglianza dei casi umani di Chikungunya, Dengue, West Nile Disease ed altre arbovirosi e valutazione del rischio di trasmissione in Italia Ministero della Salute, 16/06/2015 Piano di sorveglianza arbovirosi, Regione Emilia Romagna Sorveglianza dei casi umani delle malattie trasmesse da vettori con particolare riferimento a Chikungunya, Dengue, Zika virus e West Nile Disease Ministero della Salute, 30/06/2014 Piano di sorveglianza arbovirosi, Regione Emilia Romagna Piano di sorveglianza arbovirosi, Regione Emilia Romagna Sorveglianza dei casi umani delle malattie trasmesse da vettori con particolare riferimento alla Chikungunya, Dengue e West Nile Disease Ministero della Salute Indicazioni in merito alla trasmissione del Virus West Nile (WNV) mediante trapianto d organo, tessuti e cellule nella stagione estivo-autunnale 2013, ISS Centro Nazionale Trapianti Indicazioni per la sorveglianza e la prevenzione della trasmissione dell infezione da WNV mediante la trasfusione di emocomponenti labili nella stagione estivo-autunnale 2013, Centro Nazionale Sangue, 24 maggio Nuove evidenze di circolazione del WNV in Emilia Romagna. Aggiornamento delle note PG del 30/07/2013, PG del 08/08/2013 e PG del 14/08/2013 recanti indicazioni per la sorveglianza e il controllo dell infezione da WNV

4 Pag. 4 di 20 CONTENUTO PREMESSA Negli ultimi anni i cambiamenti climatici e la globalizzazione che ha portato all aumento di viaggi a scopo turistico, professionale o di scambi commerciali verso molte zone del mondo, hanno causato l importazione e la riproduzione nel territorio di nuove specie di vettori provenienti da altri Paesi (tra cui zanzare del genere Aedes albopictus). In Italia, a partire dagli anni 90, si è assistito alla diffusione di zanzare della specie Aedes albopictus, in quasi tutte le Regioni. Parallelamente si sta verificando anche un ampliamento dell area di distribuzione di artropodi indigeni (in particolare flebotomi, zecche e zanzare), vettori di malattie endemiche (Leishmaniosi, malattia di Lyme, encefalite da zecche, febbre bottonosa, malattia di West Nile) nel nostro Paese, seguito da una tendenza al graduale aumento dei casi di infezione registrato negli ultimi anni. In Italia e in Europa si è assistito nell ultimo decennio, in sanità pubblica umana, all aumento della segnalazione di casi importati e autoctoni di alcune infezioni trasmesse da vettori molto diffuse nel mondo tra cui la Dengue, la febbre Chikungunya, la malattia da virus West Nile e Zika. MESSAGGI CHIAVE La sorveglianza delle arbovirosi è estesa a tutto l'anno per rilevare i casi importati di malattia nel periodo 1 giugno 31 ottobre la sorveglianza deve essere ancora più accurata per rilevare anche i casi autoctoni di malattia in quanto questo è il periodo di massima attività vettoriale nella nostra regione per tutti i casi sospetti di malattia da virus Zika, Chikungunya, Dengue e di malattia neuro invasiva da virus West Nile è necessario 1. inviare i campioni biologici al Laboratorio di riferimento regionale per le emergenze microbiologiche (CRREM) 2. effettuare la segnalazione al Dipartimento di Sanità Pubblica entro 12 ore Quest'anno, in particolare, la sorveglianza deve essere perseguita con maggiore attenzione con l'obiettivo di individuare il più precocemente possibile i casi umani di infezione da virus Zika, dichiarata il 1 febbraio 2016 una emergenza di Sanità Pubblica di rilevanza internazionale dalla Organizzazione Mondiale della Sanità. Per tale virus esiste ormai un ampio consenso scientifico sul fatto che causi sia la microcefalia nel feto sia la Sindrome di Guillain-Barré.

5 Pag. 5 di 20 SORVEGLIANZA DEI CASI DI MALATTIA DA VIRUS ZIKA, CHIKUNGUNYA E DENGUE, AUTOCTONI E IMPORTATI La sorveglianza sanitaria dei casi umani di malattia da virus Zika, Chikungunya e Dengue è estesa a tutto l anno. E evidente tuttavia che nel periodo di attività vettoriale il sistema di sorveglianza dovrà essere particolarmente tempestivo e sensibile nelle aree infestate per permettere l individuazione tempestiva di tutti i casi sospetti e l adozione immediata delle necessarie misure di controllo. L ambito temporale di attività del vettore è fissato convenzionalmente, per la Regione Emilia Romagna, dal 1 giugno al 31 ottobre Pertanto, a partire dal 1 giugno e fino al 31 ottobre, deve essere posta particolare attenzione alla individuazione precoce dei casi sospetti: - persone sintomatiche che rientrano da un Paese dove Zika, Chikungunya e Dengue sono endemiche o epidemiche. L'elenco dei Paesi è aggiornato ai seguenti link Zika virus: Dengue: Chikungunya: png?ua=1 - persone con sintomatologia clinica compatibile con infezione da virus Zika, Dengue, Chikungunya o con complicanze, quali ad esempio quelle di tipo neurologico, anche solo potenzialmente associate a queste infezioni, ma che non hanno viaggiato in aree endemiche al fine di riconoscere eventuali casi autoctoni e cluster di casi autoctoni (due o più casi insorti nell arco temporale di 30 giorni in un area territoriale ristretta), qualora fosse sfuggito alla diagnosi il caso indice. Manifestazioni cliniche Zika L'infezione può manifestarsi con numerosi sintomi quali rash, prurito, febbre, mal di testa, artralgia, artrite, mialgia, congiuntivite, mal di schiena, dolore retro orbitale. In particolare va sospettata in presenza di qualsiasi esantema e/o febbre e almeno uno dei seguenti segni o sintomi: artralgia o artrite o congiuntivite (non purulenta/iperemia) Per sintomi compatibili con malattia da virus Zika si devono intendere anche le sole manifestazioni neurologiche (Sindrome di Guillain Barré, microcefalia fetale) non precedute, almeno in apparenza, dai suddetti sintomi tipici.

6 Pag. 6 di 20 Chikungunya Esordio acuto di febbre > di 38,5 C e poliartralgia grave, tale da limitare le normali attività quotidiane in assenza di altre cause. Dengue Dengue classica: febbre > 38,5 C che perdura da 2-7 giorni e almeno 2 o più dei seguenti sintomi: dolore oculare o retrorbitale, cefalea, rash cutaneo di tipo maculopapulare, mialgia, artralgie. Dengue emorragica: febbre che perdura da 2-7 giorni e tutti i seguenti sintomi: evidenza di manifestazioni emorragiche o prova del laccio o del tourniquet positive, trombocitopenia ( /mmc), emoconcentrazione (un incremento dell ematocrito del 20% rispetto la media per età) o, in seguito a somministrazione di liquidi per via endovenosa, una riduzione dell ematocrito del 20% dei valori normali, versamento pleurico, ascite, ipoproteinemia. Dengue con shock: febbre che perdura da 2-7 giorni, almeno due manifestazioni di emorragia sopra descritta e segni e sintomi correlabili a shock. Nelle situazioni sopraindicate: i clinici devono segnalare tempestivamente, entro 12 ore, al Dipartimento di Sanità Pubblica, tutti i casi sospetti. La segnalazione dei casi, anche solo sospetti, dovrà essere effettuata secondo le modalità già in essere nei singoli ospedali per le malattie infettive che richiedono una segnalazione immediata, utilizzando la consueta scheda SSCMI/2006. Il medico dell Igiene Pubblica può essere contattato, 7 giorni su 7, h 24, al numero telefonico 0535/ dovranno essere inviati i campioni biologici (sangue, liquor, urina e solo per lo Zika anche saliva prelevata con apposito tampone), per l accertamento diagnostico di Zika, Chikungunya e Dengue, al Centro di Riferimento Regionale per le Emergenze Microbiologiche (CRREM) della Unità Operativa di Microbiologia dell Azienda Ospedaliera Universitaria S.Orsola Malpighi di Bologna. L invio dei campioni dovrà essere accompagnato dalla Scheda per l invio al laboratorio di riferimento regionale (CRREM) di campioni biologici per accertamenti riguardanti Chikungunya, Dengue e Zika virus (Allegato A1). I campioni biologici dovranno essere raccolti, conservati, confezionati per il trasporto e recapitati nel rispetto delle indicazioni contenute nell'allegato A2. Il CRREM fornirà via fax all Unità Operativa richiedente, al Dipartimento di Sanità Pubblica territorialmente competente e al Servizio di Sanità Pubblica Regionale i risultati delle indagini effettuate, entro 24 ore. Per il trasporto dei campioni biologici al CRREM può essere contattato il Servizio di Trasporto Interospedaliero, attivo dalle ore 7 alle ore 01 del giorno dopo, 7 giorni su sette, al seguente numero telefonico (interno 37201).

7 Pag. 7 di 20 Nella seguente tabella sono elencati i casi confermati da virus Dengue, Chikungunya e Zika segnalati in Italia e in Emilia Romagna nel periodo ZIKA VIRUS: modalità di trasmissione e diffusione Lo Zika virus è un virus a RNA appartenente al genere Flavivirus della famiglia Flaviviridae. Modalità di trasmissione La febbre da Zika virus è una malattia acuta virale trasmessa da vettori, per lo più zanzare del genere Aedes (ad esempio Aedes albopictus, conosciuta come zanzara tigre, presente anche in Italia ed Aedes aegypti non presente nel nostro paese); l unico ospite del virus in corso di epidemia è l uomo. La zanzara si infetta pungendo un soggetto in fase viremica, il virus si replica all interno degli organi della zanzara e viene trasmesso all uomo al momento della puntura. La durata della viremia nell uomo non è ben definita: si pensa che duri da 3 a 10 giorni, iniziando subito prima dell inizio dei sintomi e terminando 5-7 giorni dopo l esordio della sintomatologia. L infezione si può trasmettere anche attraverso le trasfusioni di sangue o il trapianto di organi e tessuti infetti. Possibile la trasmissione materno-fetale. Ad oggi 10 Paesi hanno segnalato la trasmisione da persona a persona del virus Zika, probabilmente per via sessuale (Argentina, Canada, Cile, Francia, Germania, Italia, Nuova Zelanda, Perù, Portogallo e Stati Uniti d'america). Diffusione Alla data del 25 maggio 2016, 60 paesi e territori segnalano che è in corso la trasmissione, tramite vettori, di virus Zika. In particolare, dal 2015 in 46 paesi è in corso un primo focolaio di infezioni da virus Zika in assenza di precedente circolazione del virus e con trasmissione tramite zanzare.

8 Pag. 8 di 20 Sono 14 i paesi che hanno segnalato la trasmisssione del virus Zika tra il 2007 e il 2014 e la trasmissione è attualmente in corso. Inoltre, fra il 2007 e il 2014, 4 paesi o territori hanno segnalato la trasmissione di virus Zika ma attualmente tale trasmissione è terminata (Isole Cook, Polinesia Francese, Isola di Pasqua-Cile e Stati Federati di Micronesia). Di seguito è riportata la mappa dei Paesi interessati dalla diffusione dello Zika virus aggiornata al 20 maggio 2016 (ECDC). La mappa e l'elenco dei Paesi interessati dalla diffusione dello Zika virus, in continuo aggiornamento, è consultabile al seguente link del ECDC:

9 Pag. 9 di 20 CHIKUNGUNYA E DENGUE: modalità di trasmissione e diffusione Il virus Chikungunya (CHIKV) è un virus a RNA che appartiene al genere Alphavirus della famiglia Togaviridae. Il Dengue virus (DENV) è un virus a RNA appartenente al genere Flavivirus della famiglia Flaviviridae. Modalità di trasmissione La febbre Chikungunya e Dengue sono malattie acute virali trasmesse da vettori, per lo più zanzare del genere Aedes (ad esempio Aedes albopictus, conosciuta come zanzara tigre, presente anche in Italia ed Aedes aegypti non presente nel nostro paese); l unico ospite del virus in corso di epidemia è l uomo. La zanzara si infetta pungendo un soggetto in fase viremica, il virus si replica all interno degli organi della zanzara e viene trasmesso all uomo al momento della puntura. La durata della viremia nell uomo non è ben definita: si pensa che duri da 3 a 10 giorni, iniziando subito prima dell inizio dei sintomi e terminando 5-7 giorni dopo l esordio della sintomatologia. L infezione si può trasmettere anche attraverso le trasfusioni di sangue o il trapianto di organi e tessuti infetti. Possibile la trasmissione materno-fetale. Sono stati descritti casi di Dengue contratta in strutture sanitarie a seguito di puntura accidentale con aghi infetti. Diffusione Dal 2004 la Chikungunya dopo aver causato milioni di casi nell area dell Oceano Indiano è stata segnalata in Africa ed in Asia ed è stata responsabile di numerose epidemie in queste aree. In Europa, dopo l epidemia di Chikungunya verificatasi in Emilia Romagna nel 2007 (217 casi confermati prevalentemente nelle aree di Ravenna e Cesena) sono stati segnalati due focolai autoctoni di Dengue in Francia e Croazia nel Nell isola di Madeira (Portogallo) un epidemia di Dengue iniziata alla fine di settembre 2012 ha contato, fino a marzo 2013, casi di cui confermati dal laboratorio. A dicembre 2013, per la prima volta, più isole caraibiche e recentemente anche il Sud America hanno riportato focolai epidemici di Chikungunya con circa casi sospetti segnalati alle autorità competenti. Epidemie di Dengue sono state segnalate in più di 100 Paesi ed è ormai endemica nella maggior parte dei territori dell Asia (sud-est e centro-sud), dei Caraibi, dell America Latina e dell Africa. La diffusione geografica della Dengue è molto simile a quella della malaria, a differenza della quale si localizza soprattutto in aree urbane. La Dengue, insieme alla malaria, è una delle principali malattie febbrili in turisti che rientrano dalle aree endemiche sopra-indicate.

10 Pag. 10 di 20 Di seguito sono riportati la mappa e l'elenco dei paesi e dei territori dove sono stati segnalati casi di Chikungunya aggiornati ad aprile 2016* La mappa e l'elenco dei Paesi interessati dalla diffusione del virus Chikungunya, in continuo aggiornamento, è consultabile al seguente link del CDC Geographic Distribution Chikungunya virus CDC

11 Pag. 11 di 20 Di seguito è riportata la mappa delle aree a rischio per Dengue, aggiornata al 2013 Al seguente link è possibile consultare la mappa aggiornata dei Paesi interessati In Italia, successivamente al 2007 non si è verificato alcun caso di trasmissione autoctona di Dengue o di Chikungunya ma vengono rilevati ogni anno diversi casi importati.

12 Pag. 12 di 20 SORVEGLIANZA DEI CASI DI MALATTIA NEURO INVASIVA DA WEST NILE VIRUS, AUTOCTONI E IMPORTATI La sorveglianza dei casi umani riguarda le forme di malattia neuro-invasiva da West Nile virus (WNND). Si estende per tutto l anno in quanto potrà essere posta diagnosi in persone che hanno effettuato un viaggio recente in aree in cui la malattia è endemica o ha fatto la sua comparsa. E evidente tuttavia che il sistema di sorveglianza, nell'ambito del territorio regionale, dovrà essere particolarmente tempestivo e sensibile nel periodo di maggiore attività del vettore per permettere la rilevazione dei casi autoctoni e l adozione immediata delle necessarie misure di controllo. Per la Regione Emilia Romagna l ambito temporale di attività del vettore è fissato convenzionalmente, dal 1 giugno al 31 ottobre. Il sospetto diagnostico di WNND va posto in qualunque persona ricoverata che presenti febbre e manifestazioni neurologiche di tipo encefalite, meningite a liquor limpido o poliradicoloneurite (simil Sindrome di Guillain Barré) o paralisi flaccida acuta. In caso di sospetto diagnostico: dovrà essere effettuata, al massimo entro 12 ore, la segnalazione dei casi, anche solo sospetti, al Dipartimento di Sanità Pubblica secondo le modalità già in essere, nei singoli ospedali, per le malattie infettive che richiedono una segnalazione immediata. La consueta scheda SSCMI/2006 dovrà essere accompagnata dall apposita scheda di segnalazione di caso di West Nile Virus (Allegato A5). Il medico dell Igiene Pubblica può essere contattato, 7 giorni su 7, h 24, al numero telefonico 0535/ andrà ricercato il virus WN e/o la presenza dei relativi anticorpi nel liquor, sangue e/o siero del paziente. E possibile la ricerca del virus anche nelle urine. I campioni biologici (sangue o siero, liquor, urine), in tempi rapidi, dovranno essere inviati al Centro di Riferimento Regionale per le Emergenze Microbiologiche (CRREM) della Unità Operativa di Microbiologia dell Azienda Ospedaliera Universitaria S. Orsola Malpighi di Bologna, per l accertamento diagnostico di malattia di West Nile. L invio dei campioni biologici dovrà essere accompagnato dalla Scheda di segnalazione di caso di West Nile Virus (Allegato A5). I campioni biologici dovranno essere raccolti, conservati, confezionati per il trasporto e recapitati nel rispetto delle indicazioni contenute nell'allegato A2. Il CRREM fornirà via fax all Unità Operativa richiedente, al Dipartimento di Sanità Pubblica territorialmente competente e al Servizio di Sanità Pubblica Regionale i risultati delle indagini effettuate, entro 24 ore. Per il trasporto dei campioni biologici al CRREM può essere contattato il Servizio di Trasporto Interospedaliero, attivo dalle ore 7 alle ore 01 del giorno dopo, 7 giorni su 7, al seguente numero telefonico (interno 37201).

13 Pag. 13 di 20 Eziologia e modalità di trasmissione La West Nile Disease, è una malattia infettiva ad eziologia virale. Il virus West Nile (WNV) è un virus ad RNA della famiglia delle Flaviviridae trasmesso sia agli animali che all uomo tramite la puntura di zanzare infette appartenenti soprattutto al genere Culex. Il ciclo biologico coinvolge gli uccelli selvatici come ospiti amplificatori, mentre i mammiferi infettati si comportano come ospiti accidentali a fondo cieco, in quanto la viremia non presenta un titolo tale da poter infettare nuovamente un vettore competente. Il virus può infettare diverse specie di vertebrati (mammiferi, uccelli, rettili) e tra i mammiferi l uomo ed il cavallo possono mostrare sintomatologia clinica. E importante ricordare che il virus non si trasmette da persona a persona, né da cavallo a persona. Il ciclo naturale del virus prevede il passaggio dell agente patogeno dal vettore ad un elevato numero di specie di uccelli selvatici che rappresentano il serbatoio d infezione e nei quali può provocare anche una significativa mortalità. E invece documentata la trasmissione interumana mediante trasfusione di sangue/emocomponenti (ivi incluse le cellule staminali del sangue periferico e del sangue cordonale), o trapianto di organi o tessuti. Diffusione La mappa seguente (novembre 2015) riporta i casi di febbre da West Nile virus (WNV) in Europa e nei Paesi confinanti relativamente agli anni precedenti.

14 Pag. 14 di 20 In particolare in Europa, in anni recenti, WNV è stato responsabile di epidemie rilevanti: in Russia (2004, 2007, 2010), in Ungheria (2004), in Romania, in Grecia (2010, 2011, 2012). Nel 2013 vi è stato un significativo interessamento dell area balcanica. Nel 2015, invece, il maggior numero di casi in Europa è stato registrato in Italia. Nella tabella seguente è riportato il numero dei casi autoctoni di malattia neuro invasiva in Italia, suddivisi per regione, nel periodo Manifestazioni cliniche di infezione da virus West Nile Nell uomo la maggior parte delle infezioni decorre in modo del tutto asintomatico. Circa il 20% dei soggetti infetti sviluppa una malattia febbrile chiamata comunemente febbre di West Nile (WNF). Questa forma clinica, quando presente, si manifesta dopo un periodo di incubazione di 2-14 giorni, che possono diventare 21 in soggetti immunocompromessi, con febbre, cefalea, dolori muscolari e possibili eruzioni cutanee e linfoadenopatia. Generalmente la fase acuta si risolve in una settimana. In meno del 1% dei casi la malattia si manifesta come una malattia neuro-invasiva (encefalite, meningoencefalite o paralisi flaccida) che può avere decorso fatale. Il rischio di contrarre la forma neurologica della malattia aumenta all aumentare dell età ed è particolarmente elevato nei soggetti di età superiore ai 60 anni. Diagnosi differenziale con il virus Toscana Il virus Toscana è un virus neurotropo circolante in varie regioni italiane che causa soprattutto meningiti ed encefaliti nel periodo estivo di attività dei vettori. Il virus Toscana appartiene al genere Phlebovirus, famiglia Bunyaviridae ed è trasmesso dai flebotomi della specie Phlebotomus perniciosus e Phlebotomus perfiliewi. E da prendere in considerazione la possibilità della diagnosi di tale infezione autoctona nel caso di sintomi neurologici. Si raccomanda la segnalazione di eventuali focolai epidemici attribuibili a tale virus.

15 Pag. 15 di 20 ALTRE ARBOVIROSI Al momento attuale si conoscono oltre 100 virus classificati come Arbovirus, in grado di causare malattia nell uomo. La maggior parte di questi sono stati classificati in famiglie e generi di cui i Togaviridae (Alphavirus), i Flaviviridae (Flavivirus) e i Bunyaviridae (Bunyavirus e Phlebovirus) sono i più noti. Oltre a quelli inseriti nel presente Piano quindi, altri arbovirus, sia autoctoni, sia di possibile importazione, possono essere causa di malattia e devono essere presi in considerazione per la diagnosi. Nella tabella seguente ne sono elencati alcuni di particolare rilevanza. Informazioni aggiornate su focolai epidemici di arbovirosi nel mondo, responsabili di eventuali casi importati anche in Italia, possono essere reperite sui siti web: del Ministero della salute %20infettive&menu=viaggiatori dell ECDC del WHO del CDC su quello di Promed

16 Pag. 16 di 20

17 Pag. 17 di 20 MISURE DA ADOTTARE PER PREVENIRE LA TRASMISSIONE DELLA INFEZIONE Misure protettive nei confronti delle punture da insetto Accoglienza del paziente ZIKA,CHIKUNGUNYA e DENGUE (per la durata della fase viremica) Ricoverare il paziente in una stanza singola Mantenere chiuse la porta e la finestra della stanza di degenza per evitare il rischio di ingresso di zanzare Utilizzare repellenti, previa verifica dell esistenza di intolleranza individuale allo specifico prodotto, al fine di evitare la puntura di zanzare che, infettandosi, veicolerebbero l infezione a terzi MALATTIA DA VIRUS WEST NILE Non è necessario il ricovero del paziente in camera singola La prevenzione si attua anche attraverso l applicazione delle precauzioni standard, (indicate nel documento PO009 Misure di isolamento nelle strutture sanitarie del 05/10/2010, allegato A) vista la possibilità di trasmissione per via parenterale soprattutto in presenza di manifestazioni emorragiche, in particolare Igiene delle mani COME Se le mani non sono visibilmente sporche eseguire il frizionamento alcolico, secondo quanto indicato nel poster DS.DO.037 Come frizionare le mani con la frizione alcolica?, allegato n.1 del documento DS.IO.003 del 03/06/2014 Igiene delle mani con acqua e sapone/frizione alcolica Se le mani sono visibilmente sporche eseguire un lavaggio con acqua e sapone, secondo quanto indicato nel poster DS.DO.038 Come lavarsi le mani con acqua e sapone?, allegato n.2 del documento DS.IO.003 del 03/06/2014 Igiene delle mani con acqua e sapone/frizione alcolica QUANDO Prima e dopo il contatto con il paziente Immediatamente prima di qualsiasi manovra asettica e preparazione/manipolazione di farmaci e alimenti Subito dopo il contatto con sangue, liquidi biologici o escrezioni, mucose, cute non integra o medicazioni di ferite Quando le mani devono passare da una parte contaminata del corpo ad una pulita e dopo aver utilizzato la toilette Dopo il contatto con oggetti/superfici, vicine al paziente, anche in assenza di un contatto diretto con il paziente L igiene delle mani deve essere eseguita indipendentemente dall uso dei guanti Durante l assistenza limitare allo stretto necessario il contatto con le superfici/oggetti nelle immediate vicinanze del paziente. Le unghie devono essere mantenute corte e pulite e prive di smalto; non indossare unghie artificiali o ricostruite

18 Pag. 18 di 20 DPI Indossare e rimuovere i DP rispettando le tecniche illustrate nel documento PO009 Misure di isolamento nelle strutture sanitarie del 05/10/2010 negli allegati P e Q. GUANTI MONOUSO Indossarli ogni volta che si presume di venire a contatto con sangue e altro materiale biologico potenzialmente infetto, mucose, cute non integra o cute integra potenzialmente contaminata e di tipo appropriato alla procedura da eseguire. Sostituirli tra procedure diverse sullo stesso paziente, su pazienti diversi e dopo il contatto con materiale che può contenere alte concentrazioni di microrganismi, come superfici, DM-attrezzature sanitarie in prossimità del paziente. Rimuoverli correttamente e smaltirli prima di lasciare la stanza: attenzione affinché le mani pulite non tocchino superfici/oggetti potenzialmente contaminati SOVRACAMICE MONOUSO Indossarlo di tipo adeguato alla procedura da eseguire, quando si prevede che la divisa possa venire a contatto con: sangue, liquidi biologici, secrezioni, escrezioni non protette, superfici, DM-attrezzature sanitarie potenzialmente contaminate, in prossimità del paziente. Sostituirlo quando visibilmente sporco tra una procedura e l altra sullo stesso paziente. Rimuoverlo prima di lasciare la stanza, smaltirlo correttamente, eseguire l igiene delle mani e assicurarsi che la divisa e la cute non entrino a contatto con superfici potenzialmente contaminate. DISPOSITIVI per proteggere le mucose di OCCHI, NASO, BOCCA Indossarli per procedure che possono comportare schizzi di sangue, liquidi biologici, secrezioni, escrezioni. MASCHERINA CHIRURGICA Indossarla ogni volta che si presume di venire a contatto con sangue e altro materiale biologico potenzialmente infetto, mucose, cute non integra o cute integra potenzialmente contaminata Rimuoverla prima di lasciare la stanza, smaltirla correttamente ed eseguire l igiene delle mani. Sostituirla se umida e/o visibilmente sporca e non abbassarla assolutamente, anche se temporaneamente, per poi riposizionarla. PROTEZIONE OCULARE Indossarla ogni volta che si presume di venire a contatto con sangue e altro materiale biologico potenzialmente infetto, mucose, cute non integra o cute integra potenzialmente contaminata Rimuoverla, prima di lasciare la stanza: se la protezione oculare è visibilmente contaminata, smaltirla subito nel contenitore dei rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo; se la protezione oculare non è visibilmente contaminata, riporla, evitando la contaminazione di superfici e materiali (es. inserirla in un sacchetto di plastica richiudibile), in attesa di disinfezione con DECS al 10% (100 ml. di prodotto ml. di acqua; la soluzione è utilizzabile per 24 ore), per 5 minuti di contatto.

19 Pag. 19 di 20 Dispositivi medici attrezzature sanitarie Se i DM/attrezzature sanitarie pluriuso critici o semicritici sono potenzialmente contaminati da sangue e liquidi corporei, sottoporli prima a decontaminazione, poi a pulizia, disinfezione o sterilizzazione. Riservare la disinfezione ai soli DM/attrezzature sanitarie che non è possibile sterilizzare: DECS al 10% (100 ml. di prodotto ml. di acqua; la soluzione è utilizzabile per 24 ore), per 5 minuti di contatto. Per le apparecchiature sanitarie contattare il SIC per verificare la compatibilità del prodotto o avere specifiche indicazioni sul prodotto da utilizzare. Igiene ambientale STANZA DI DEGENZA Informazioni al paziente, familiari, conviventi Mantenere la frequenza di pulizia giornaliera prevista dal capitolato tecnico dell appalto del Servizio di Pulizia. Attivare, se necessario, l intervento a chiamata, previsto dal capitolato tecnico, in caso di contaminazione ambientale (pavimenti, pareti, ecc). L operatore sanitario, al termine di ogni intervento assistenziale sul paziente deve trattare le superfici toccate o contaminate con materiale biologico con ANTISAPRIL DETERGENTE DISINFETTANTE al 5% (50 ml. di prodotto ml. di acqua; la soluzione è utilizzabile per 24 ore), per 5 minuti di contatto e panno monouso ZIKA, CHIKUNGUNYA e DENGUE (per la durata della fase viremica) I pazienti il cui quadro clinico non richiede il ricovero devono essere dimessi fornendo loro, anche per iscritto nel referto, l informazione circa la necessità di utilizzare repellenti contro le zanzare e permanere in locali protetti da zanzariere o con finestre e porte chiuse per limitare la puntura da parte di zanzare (isolamento domiciliare fiduciario) e, quindi, la diffusione del virus; tali indicazioni sono valide fino a 7 giorni dalla comparsa dei sintomi. Informare inoltre i famigliari o le persone che prestano assistenza nei confronti dei pazienti infetti di utilizzare le seguenti precauzioni: non utilizzare oggetti taglienti usati per la cura o l assistenza del paziente utilizzare i guanti, non sterili, ove sia previsto di venire a contatto con il sangue del paziente lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone dopo aver rimosso i guanti o comunque dopo aver assistito il paziente.

20 Pag. 20 di 20 ALLEGATI Allegato A1. Scheda per l invio al laboratorio di riferimento regionale (CRREM) di campioni biologici per accertamenti riguardanti Chikungunya, Dengue e Zika virus Allegato A2. Sorveglianza di malattia da virus Chikungunya, Dengue, Zika e West Nile. Modalità di raccolta, conservazione, confezionamento-trasporto e conferimento dei campioni biologici al Laboratorio di riferimento regionale Allegato A5. Scheda di segnalazione di caso di West Nile Virus Allegato etichetta. Etichetta confezionamento campioni biologici Allegato Flow-chart. Sorveglianza dei casi di infezione da virus Zika, Chikungunya, Dengue e di malattia neuro-invasiva da West Nile virus (WNND) 2016

Piano di sorveglianza delle Arbovirosi - 2015 INDICE

Piano di sorveglianza delle Arbovirosi - 2015 INDICE Pag. 1 di 20 INDICE MODIFICHE... 2 SCOPO... 3 CAMPO DI APPLICAZIONE... 4 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 4 CONTENUTO... 4 PREMESSA... 4 FEBBRE CHIKUNGUNYA E DENGUE... 5 MALATTIA DA VIRUS WEST NILE... 10 ALTRE

Dettagli

MALATTIE EMERGENTI TRASMESSE DA VETTORI - DENGUE, CHIKUNGUNYA, ZIKA, WEST NILE anno 2016

MALATTIE EMERGENTI TRASMESSE DA VETTORI - DENGUE, CHIKUNGUNYA, ZIKA, WEST NILE anno 2016 MALATTIE EMERGENTI TRASMESSE DA VETTORI - DENGUE, CHIKUNGUNYA, ZIKA, WEST NILE anno 2016 A giugno 2016, il della Direzione Sanità della Regione Piemonte ha emanato, con DD n. 327 del 09.06. 2016, il PIANO

Dettagli

Tutto quello che i viaggiatori devono sapere per difendersi meglio dalle malattie trasmesse dalle zanzare

Tutto quello che i viaggiatori devono sapere per difendersi meglio dalle malattie trasmesse dalle zanzare Tutto quello che i viaggiatori devono sapere per difendersi meglio dalle malattie trasmesse dalle zanzare conosciamo meglio le malattie trasmesse dalle zanzare 1 2 3 u In molte parti del mondo, e in particolare

Dettagli

Contro. Speciale viaggi. facciamoci in. la zanzara tigre

Contro. Speciale viaggi. facciamoci in. la zanzara tigre Contro la zanzara tigre facciamoci in 4 Speciale viaggi Tutto quello che i viaggiatori devono sapere per difendersi meglio dalle malattie trasmesse dalle zanzare conosciamo meglio le malattie trasmesse

Dettagli

LINEE-GUIDA PER IL CONTROLLO DELLA DIFFUSIONE DEL MRSA

LINEE-GUIDA PER IL CONTROLLO DELLA DIFFUSIONE DEL MRSA AZIENDA OSPEDALIERA S. CROCE E CARLE COMITATO INFEZIONI OSPEDALIERE LINEE-GUIDA PER IL CONTROLLO DELLA DIFFUSIONE DEL MRSA (STAFILOCOCCO AUREO METICILLINO RESISTENTE) aggiornate ad Agosto 2001 DEFINIZIONE

Dettagli

WEST NILE: La sorveglianza integrata: un successo Italiano

WEST NILE: La sorveglianza integrata: un successo Italiano WEST NILE: La sorveglianza integrata: un successo Italiano Caterina Rizzo, MD LA SORVEGLIANZA DELLE MALATTIE VIRALI EMERGENTI E RIEMERGENTI IN ITALIA: FOCUS SU ZIKA, WESTNILE E ALTRE ARBOVIROSI 19 Aprile

Dettagli

Sorveglianza e controllo delle malattie trasmesse da vettore. Le attività di disinfestazione da. Monselice, 25 febbraio 2015

Sorveglianza e controllo delle malattie trasmesse da vettore. Le attività di disinfestazione da. Monselice, 25 febbraio 2015 Sorveglianza e controllo delle malattie trasmesse da vettore Le attività di disinfestazione da zanzare Monselice, 25 febbraio 2015 Dr.ssa Anna Ferraresso Servizio Igiene e Sanità Pubblica Dipartimento

Dettagli

LA SORVEGLIANZA DELLE MALATTIE VIRALI EMERGENTI E RIEMERGENTI IN ITALIA: FOCUS SU ZIKA, WESTNILE E ALTRE ARBOVIROSI

LA SORVEGLIANZA DELLE MALATTIE VIRALI EMERGENTI E RIEMERGENTI IN ITALIA: FOCUS SU ZIKA, WESTNILE E ALTRE ARBOVIROSI Mod. S5 Rev. 6 del 12/10/2015, Pagina 1 di 5 LA SORVEGLIANZA DELLE MALATTIE VIRALI EMERGENTI E RIEMERGENTI IN ITALIA: FOCUS SU ZIKA, WESTNILE E ALTRE ARBOVIROSI 19 Aprile 2016 organizzato da ISTITUTO SUPERIORE

Dettagli

Il caso Chikungunya 2007 e il Piano di sorveglianza regionale. Florio Ghinelli U.O.Malattie Infettive Azienda Ospedaliero Universitaria Ferrara

Il caso Chikungunya 2007 e il Piano di sorveglianza regionale. Florio Ghinelli U.O.Malattie Infettive Azienda Ospedaliero Universitaria Ferrara Il caso Chikungunya 2007 e il Piano di sorveglianza regionale Florio Ghinelli U.O.Malattie Infettive Azienda Ospedaliero Universitaria Ferrara Ferrara, 18 maggio 2009 Chikungunya La Chikungunya è una malattia

Dettagli

Malattie trasmesse da vettori. Donatella Tiberti Giorgia Ramella

Malattie trasmesse da vettori. Donatella Tiberti Giorgia Ramella Malattie trasmesse da vettori Donatella Tiberti Giorgia Ramella MTV Interesse per la Sanità pubblica: Incremento viaggi internazionali per numero, distanze, complessità di itinerario ed attività (457 milioni

Dettagli

Rassegna stampa. A cura dell Ufficio Stampa FIDAS Nazionale. Venerdì 24 giugno Rassegna associativa. Rassegna Sangue e emoderivati

Rassegna stampa. A cura dell Ufficio Stampa FIDAS Nazionale. Venerdì 24 giugno Rassegna associativa. Rassegna Sangue e emoderivati Rassegna stampa A cura dell Ufficio Stampa FIDAS Nazionale Venerdì 24 giugno 2016 Rassegna associativa 2 Rassegna Sangue e emoderivati 5 Rassegna sanitaria, medico-scientifica e Terzo settore 8 Prima pagina

Dettagli

REPORT WEST NILE DISEASE (WND) Anno 2015

REPORT WEST NILE DISEASE (WND) Anno 2015 REPORT WEST NILE DISEASE (WND) Anno 2015 Gennaio 2016 Redazione a cura della DG Welfare-Regione Lombardia, IZLER e Centro Regionale Sangue 1 Sorveglianza West Nile Disease Anno 2015 Il presente report

Dettagli

West Nile Disease. Seminario 20 maggio LINK nile/emergenze.htm Raffaella Baldelli DSPVPA

West Nile Disease. Seminario 20 maggio LINK  nile/emergenze.htm Raffaella Baldelli DSPVPA West Nile Disease Seminario 20 maggio 2009 LINK http://sorveglianza.izs.it/emergenze/west_ nile/emergenze.htm Cenni storici 1937: 1 isolamento nel distretto di West Nile, Uganda, da una donna con sintomatologia

Dettagli

Malattia da virus Zika

Malattia da virus Zika Malattia da virus Zika La zanzara Aedes che trasmette Zika virus trasmette anche Febbre Gialla Dengue e Chikungunia. AAS5 Friuli Occidentale Dipartimento di Prevenzione dr.ssa Oriana Feltrin Malattia

Dettagli

Problematiche di Laboratorio nell applicazione del Protocollo regionale

Problematiche di Laboratorio nell applicazione del Protocollo regionale Problematiche di Laboratorio nell applicazione del Protocollo regionale UOC di Microbiologia e Virologia DAI di Patologia e Diagnostica AOUI di Verona MALATTIE TRASMESSE DA VETTORI E SORVEGLIANZA DELLE

Dettagli

Bollettino epidemiologico 2016

Bollettino epidemiologico 2016 Bollettino epidemiologico 2016 1 Situazione epidemiologica 2 Piano di sorveglianza 3 Risultati delle attività di sorveglianza 4 Definizione di caso negli equidi 28 luglio 2016 n. 4 1 Situazione epidemiologica

Dettagli

MISURE DI CONTROLLO PER LA GESTIONE DEI CASI SOSPETTI/PROBABILI/ACCERTATI DELLA SINDROME INFLUENZALE DEL TIPO AH1N1

MISURE DI CONTROLLO PER LA GESTIONE DEI CASI SOSPETTI/PROBABILI/ACCERTATI DELLA SINDROME INFLUENZALE DEL TIPO AH1N1 MISURE DI CONTROLLO PER LA GESTIONE DEI CASI SOSPETTI/PROBABILI/ACCERTATI DELLA SINDROME INFLUENZALE DEL TIPO AH1N1 Dott. Maurizio Dal Maso Direttore Sanitario Dott.ssa Ausilia Pulimeno Dirigente Area

Dettagli

CONTROLLO DELLA TRASMISSIONE DELLA PATOLOGIA INFETTIVA IN OSPEDALE: NORME DI COMPORTAMENTO PER I VISITATORI ED I VOLONTARI

CONTROLLO DELLA TRASMISSIONE DELLA PATOLOGIA INFETTIVA IN OSPEDALE: NORME DI COMPORTAMENTO PER I VISITATORI ED I VOLONTARI pag. 1 di 6 PER IL Dott. Antonio Silvestri Presidente Commissione di Controllo per le Infezioni Ospedaliere Dott. Maurizio Rango Direttore Sanitario Dott. Antonio Silvestri Stesura Validazione ed Approvazione

Dettagli

I compiti del Servizio Igiene Pubblica nell ambito della sorveglianza sanitaria delle malattie infettive trasmesse da vettori.

I compiti del Servizio Igiene Pubblica nell ambito della sorveglianza sanitaria delle malattie infettive trasmesse da vettori. West Nile Disease e altre malattie a trasmissione vettoriale nel territorio regionale. I compiti del Dipartimento di Sanità Pubblica Venerdì 15 aprile 2011 Sala Galloni I compiti del Servizio Igiene Pubblica

Dettagli

Roma, 15 giugno 2011. Prot. n. 14381

Roma, 15 giugno 2011. Prot. n. 14381 Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE E COMUNICAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA Ufficio V Viale Giorgio Ribotta, 5-00144 Roma Allegati: 4 Oggetto: Sorveglianza dei

Dettagli

Il sistema di sorveglianza della febbre Chikungunya:

Il sistema di sorveglianza della febbre Chikungunya: Il sistema di sorveglianza della febbre Chikungunya: dall esperienza dell Emilia-Romagna allo sviluppo del sistema nazionale Cervia, 9 maggio 2011 Alba Carola Finarelli Servizio Sanità pubblica Regione

Dettagli

I documenti di: quotidianosanità.it. Quotidiano online di informazione sanitaria

I documenti di: quotidianosanità.it. Quotidiano online di informazione sanitaria I documenti di: quotidianosanità.it Quotidiano online di informazione sanitaria Dossier Documentazione legislativa Studi e ricerche Interventi e relazioni MinisterodellaSalute Dipartimento della sanità

Dettagli

PIANO REGIONALE DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO DEI CASI UMANI DI DENGUE, CHIKUNGUNYA, ZIKA, WEST NILE E ALTRE ARBOVIROSI

PIANO REGIONALE DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO DEI CASI UMANI DI DENGUE, CHIKUNGUNYA, ZIKA, WEST NILE E ALTRE ARBOVIROSI PIANO REGIONALE DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO DEI CASI UMANI DI DENGUE, CHIKUNGUNYA, ZIKA, WEST NILE E ALTRE ARBOVIROSI Giugno 2016 a cura di: Chiara Pasqualini, Pierangela Ferrero, Mauro Piazzi - SEREMI

Dettagli

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 3 del 7 agosto 2015

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 3 del 7 agosto 2015 ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA BRUNO UBERTINI (ENTE SANITARIO DI DIRITTO PUBBLICO) ------------------------------------- Sede Legale: Via Bianchi, 9 25124 Brescia

Dettagli

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 1 del 07/07/2015

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 1 del 07/07/2015 ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA BRUNO UBERTINI (ENTE SANITARIO DI DIRITTO PUBBLICO) ------------------------------------- Sede Legale: Via Bianchi, 9 25124 Brescia

Dettagli

EBOLA. Protocollo ASL Varese

EBOLA. Protocollo ASL Varese EBOLA Protocollo ASL Varese Virus gruppo 4 art. 268 D.L. 81/08 Virus a RNA (all. XLVI) Noti solo da pochi anni Area di origine: fiume Ebola (aff. Congo) Serbatoio: non ancora determinato (orientamento:

Dettagli

Gruppo di lavoro in Puglia

Gruppo di lavoro in Puglia Regione Puglia Sviluppo di un sistema di sorveglianza nazionale della febbre Chikungunya: l esperienza della Regione Puglia Francesca Fortunato e Rosa Prato Cervia, 9 maggio 2011 Gruppo di lavoro in Puglia

Dettagli

Tutti i casi di malattia invasiva batterica segnalazione rapida da parte dei clinici al Dipartimento di Sanità Pubblica dell Azienda USL

Tutti i casi di malattia invasiva batterica segnalazione rapida da parte dei clinici al Dipartimento di Sanità Pubblica dell Azienda USL La segnalazione Tutti i casi di malattia invasiva batterica: meningiti, sepsi, altre forme invasive batteriche sono eventi oggetto di segnalazione rapida da parte dei clinici al Dipartimento di Sanità

Dettagli

Definizione ed obiettivi dell Igiene. Concetto di salute e malattia. Epidemiologia delle malattie infettive

Definizione ed obiettivi dell Igiene. Concetto di salute e malattia. Epidemiologia delle malattie infettive Obiettivi dell igiene CONTENUTI CORSO DI Definizione ed obiettivi dell Igiene. Concetto di salute e malattia Epidemiologia delle malattie infettive IGIENE Catena di contagio, sorgenti e serbatoi di infezione,

Dettagli

Assessori Regionali alla Sanità delle Regioni a Statuto Ordinario e Speciale e delle Province Autonome di Trento e Bolzano LORO SEDI.

Assessori Regionali alla Sanità delle Regioni a Statuto Ordinario e Speciale e delle Province Autonome di Trento e Bolzano LORO SEDI. Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA SANITÀ PUBBLICA E DELL INNOVAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE Ufficio 05 Ex DGPREV Malattie Infettive e Profilassi Internazionale Viale Giorgio Ribotta,

Dettagli

Chikungunya-Dengue. Sorveglianza umana: dati e prospettive. Andrea Mattivi Roberto Cagarelli. Bologna, 17 maggio 2013

Chikungunya-Dengue. Sorveglianza umana: dati e prospettive. Andrea Mattivi Roberto Cagarelli. Bologna, 17 maggio 2013 MALATTIE DA VETTORE IN EMILIA-ROMAGNA: PIANO DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO 2013 Bologna, 17 maggio 2013 Chikungunya-Dengue Sorveglianza umana: dati e prospettive. Andrea Mattivi Roberto Cagarelli Servizio

Dettagli

Insetti vettori di patologie infettive, cambiamenti climatici. Il sapere

Insetti vettori di patologie infettive, cambiamenti climatici. Il sapere Insetti vettori di patologie infettive, cambiamenti climatici cventurelli@ausl-cesena.emr.it Il sapere Imparare è un esperienza, tutto il resto è solo informazione aforisma di Albert Einstein (1879-1955)

Dettagli

Rassegna stampa. A cura dell Ufficio Stampa FIDAS Nazionale. Mercoledì 27 gennaio Rassegna associativa. Rassegna Sangue e emoderivati

Rassegna stampa. A cura dell Ufficio Stampa FIDAS Nazionale. Mercoledì 27 gennaio Rassegna associativa. Rassegna Sangue e emoderivati Rassegna stampa A cura dell Ufficio Stampa FIDAS Nazionale Mercoledì 27 gennaio 2016 Rassegna associativa 2 Rassegna Sangue e emoderivati 5 Rassegna sanitaria, medico-scientifica e Terzo settore 7 Prima

Dettagli

pag. 1/7 Linee operative per la sorveglianza delle febbri estive in Regione Veneto, anno 2012

pag. 1/7 Linee operative per la sorveglianza delle febbri estive in Regione Veneto, anno 2012 pag. 1/7 Linee operative per la sorveglianza delle febbri estive in Regione Veneto, anno 2012 luglio 2012 pag. 2/7 Premessa Il presente protocollo integra e parzialmente modifica le linee operative indicate

Dettagli

Febbre da Virus Zika OPUSCOLO INFORMATIVO ASL SALERNO. Fonti: Ministero della Salute, Centro Nazionale Sangue, Farnesina

Febbre da Virus Zika OPUSCOLO INFORMATIVO ASL SALERNO. Fonti: Ministero della Salute, Centro Nazionale Sangue, Farnesina Febbre da Virus Zika OPUSCOLO INFORMATIVO ASL SALERNO Fonti: Ministero della Salute, Centro Nazionale Sangue, Farnesina FEBBRE DA VIRUS ZIKA La febbre da virus Zika è una malattia virale acuta trasmessa

Dettagli

INTRODUZIONE La chikungunya West-Nile

INTRODUZIONE La chikungunya West-Nile INTRODUZIONE Negli ultimi anni fattori correlati a cambiamenti climatici e alla globalizzazione, che hanno portato all'aumento dei viaggi a scopo turistico, professionale o di scambi commerciali verso

Dettagli

Linee operative per la sorveglianza delle febbri estive in Regione Veneto, anno 2013 ALLEGATI. Giugno 2013

Linee operative per la sorveglianza delle febbri estive in Regione Veneto, anno 2013 ALLEGATI. Giugno 2013 Linee operative per la sorveglianza delle febbri estive in Regione Veneto, anno 2013 Giugno 2013 ALLEGATI Allegato 1. Diagramma di flusso delle febbri estive di importazione Allegato 2. Diagramma di flusso

Dettagli

Le azioni in atto in Emilia-Romagna per la prevenzione delle malattie a trasmissione vettoriale

Le azioni in atto in Emilia-Romagna per la prevenzione delle malattie a trasmissione vettoriale Il progetto Life Conops sistemi di sorveglianza delle zanzare invasive Le azioni in atto in Emilia-Romagna per la prevenzione delle malattie a trasmissione vettoriale Bologna 10 marzo 2014 Claudio Venturelli

Dettagli

La diagnosi di laboratorio delle infezioni virali emergenti trasmesse da vettore

La diagnosi di laboratorio delle infezioni virali emergenti trasmesse da vettore Stato dell Arte delle Malattie Infettive Emergenti e Riemergenti Cesena Pievesestina sabato 8 Giugno 2013 La diagnosi di laboratorio delle infezioni virali emergenti trasmesse da vettore Giada Rossini

Dettagli

INFEZIONE DA ZIKA VIRUS

INFEZIONE DA ZIKA VIRUS INFEZIONE DA ZIKA VIRUS (28/01/2016) Riassunto esecutivo Lo Zika virus è un virus della famiglia Flaviviridae trasmesso attraverso la puntura di zanzare infette del genere Aedes. La maggior parte delle

Dettagli

Sistema di sorveglianza nazionale della rosolia in gravidanza e della rosolia congenita

Sistema di sorveglianza nazionale della rosolia in gravidanza e della rosolia congenita Sistema di sorveglianza nazionale della rosolia in gravidanza e della rosolia congenita Bianca Maria Borrini Piano Nazionale di eliminazione del morbillo e della Rosolia congenita. Corso ROSOLIA CONGENITA

Dettagli

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 1/12 del 21/08/2012

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 1/12 del 21/08/2012 ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA BRUNO UBERTINI (ENTE SANITARIO DI DIRITTO PUBBLICO) ------------------------------------- BRESCIA Via Bianchi, 9 25124 BRESCIA

Dettagli

CONFERMA DIAGNOSTICA IN CASO DI MORBILLO

CONFERMA DIAGNOSTICA IN CASO DI MORBILLO CONFERMA DIAGNOSTICA IN CASO DI MORBILLO Ai fini della segnalazione al Servizio di Igiene e Sanità Pubblica si intende per morbillo una forma morbosa caratterizzata da: febbre superiore a 38 C esantema

Dettagli

I RIFIUTI SANITARI Misure di prevenzione e protezione

I RIFIUTI SANITARI Misure di prevenzione e protezione Servizio Prevenzione Protezione I RIFIUTI SANITARI Misure di prevenzione e protezione Dott. Stefania Bertoldo ottobre novembre 2014 L'ospedale, così come ogni altra realtà aziendale produttiva, dà origine

Dettagli

L infezione da virus Zika

L infezione da virus Zika L infezione da virus Zika La nascita del virus 1947 primo isolamento del virus nella foresta ugandese di Zika, in un macaco 1963 alcuni casi di malattia febbrile in Nigeria 2007 5.000 infezioni in Micronesia

Dettagli

Istruzione Operativa Direzione Medica di Presidio. Esecuzione del prelievo per EMOCOLTURA

Istruzione Operativa Direzione Medica di Presidio. Esecuzione del prelievo per EMOCOLTURA Rev. 02 del 27/06/14 Pag. 1 / 8 Indice rev. Data Par. n 02 27/06/14 n.d. Pag. n 1 01 01/03/13 Tutti tutte 3 Sintesi della modifica Sostituito Clorexidina 0,5% con Clorexidina 2% per antisepsi cute prelievo

Dettagli

SORVEGLIANZA E CONTROLLO DELLA MALATTIA DI WEST NILE IN FRIULI VENEZIA GIULIA E ALTRE MALATTIE TRASMESSE DA VETTORI (CHIKUNGUNYA, DENGUE) 2012

SORVEGLIANZA E CONTROLLO DELLA MALATTIA DI WEST NILE IN FRIULI VENEZIA GIULIA E ALTRE MALATTIE TRASMESSE DA VETTORI (CHIKUNGUNYA, DENGUE) 2012 SORVEGLIANZA E CONTROLLO DELLA MALATTIA DI WEST NILE IN FRIULI VENEZIA GIULIA E ALTRE MALATTIE TRASMESSE DA VETTORI (CHIKUNGUNYA, DENGUE) 2012 Premessa Nel corso del 2008, come in altri Paesi europei (Ungheria,

Dettagli

RISCHIO BIOLOGICO. riente TITOLO PROGETTAZIONE E PRODUZIONE. Oriente s.r.l Progetti di comunicazione e formazione CREDITI FORMATIVI 8

RISCHIO BIOLOGICO. riente TITOLO PROGETTAZIONE E PRODUZIONE. Oriente s.r.l Progetti di comunicazione e formazione CREDITI FORMATIVI 8 TITOLO RISCHIO BIOLOGICO PROGETTAZIONE E PRODUZIONE PROVIDER ECM O s.r.l Progetti di comunicazione e formazione USL 7 SIENA CREDITI FORMATIVI 8 MODALITÀ DI FRUIZIONE CURATORE E RESPONSABILE SCIENTIFICO

Dettagli

Il nuovo sistema informativo sorveglianza delle malattie

Il nuovo sistema informativo sorveglianza delle malattie Il nuovo sistema informativo sorveglianza delle malattie infettive: SMI Bologna, 23 febbraio 2012 Sistema di sorveglianza del Centro Europeo di Controllo delle Malattie Infettive (ECDC) A livello europeo

Dettagli

POIA n. 04 PROTOCOLLO INTERAZIENDALE ACCERTAMENTO DEL TASSO ALCOOLEMICO IN PRONTO SOCCORSO

POIA n. 04 PROTOCOLLO INTERAZIENDALE ACCERTAMENTO DEL TASSO ALCOOLEMICO IN PRONTO SOCCORSO Pagina 1 di 8 Revisione Data Causale 0 20/07/2009 Prima stesura 1 Recepimento nuovo format aziendale Fasi Funzioni Firma Data Resp. UO PS Nottola USL 7 Redazione Resp. UF Laboratorio AOUS Verifica Approvazione

Dettagli

FAQ DOMANDE SULLA WND

FAQ DOMANDE SULLA WND FAQ DOMANDE SULLA WND MALATTIA 1. Che cos è la West Nile Disease (WND)? La WND è una zoonosi ad eziologia virale, trasmessa da zanzare, che causa forme di meningo-encefalite negli uccelli, sia selvatici

Dettagli

SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE BASILICATA Asl 4 - Matera SERVIZIO ASSISTENZA

SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE BASILICATA Asl 4 - Matera SERVIZIO ASSISTENZA SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE BASILICATA Asl 4 - Matera SERVIZIO ASSISTENZA Pagina 2/6 SOMMARIO 1. SCOPO/OBIETTIVO...3 2. CAMPO DI APPLICAZIONE...3 3. RIFERIMENTI NORMATIVI E DOCUMENTALI...3 4.

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute 0004776-19/02/2016-DGPRE-COD_UO-P Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA A UFFICIO V MALATTIE INFETTIVE E PROFILASSI INTERNAZIONALE UFFICIO III COORDINAMENTO USMAF -SASN

Dettagli

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 4/2009 del 04/08/2009

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 4/2009 del 04/08/2009 ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA BRUNO UBERTINI (ENTE SANITARIO DI DIRITTO PUBBLICO) ------------------------------------- BRESCIA Via Bianchi, 9 25124 BRESCIA

Dettagli

M s i ur u e d i d i p r p ot o ezio i n o e n p e p r g l g i l i O pe p rator o i i S a S ni n t i ari

M s i ur u e d i d i p r p ot o ezio i n o e n p e p r g l g i l i O pe p rator o i i S a S ni n t i ari Rev. 1 del 14.10.09 Misure di protezione per gli Operatori Sanitari (Circolare Ministero della Salute n. 23671del 20.05.09) Gli Operatori Sanitari, a stretto contatto con casi sospetti di influenza da

Dettagli

Malattie Emergenti ed Epidemiologia

Malattie Emergenti ed Epidemiologia Nuove Malattie emergenti in campo nazionale ed internazionale Dati epidemiologici del territorio ferrarese Dott. Alessandro Cucchi U.O. Igiene Pubblica AUSL Ferrara Malattie Emergenti ed Epidemiologia

Dettagli

La sorveglianza della legionellosi

La sorveglianza della legionellosi La sorveglianza ed il controllo della legionellosi: le linee guida regionali Flussi informativi per la sorveglianza ed il controllo della legionellosi Bianca Maria Borrini Dipartimento di Sanità Pubblica

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute 0024747-25/08/2016-DGPRE-DGPRE-P Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA Ufficio V Prevenzione delle malattie trasmissibili e profilassi internazionale A: ASSESSORATI ALLA

Dettagli

LA LEISHMANIOSI protozoo parassita Leishmania Leishmania infantum flebotomi pappataci insetti ematofagi ore serali

LA LEISHMANIOSI protozoo parassita Leishmania Leishmania infantum flebotomi pappataci insetti ematofagi ore serali LA LEISHMANIOSI La leishmaniosi è una malattia causata da un protozoo parassita chiamato Leishmania. Può colpire sia il cane sia l uomo; la principale specie di Leishmania che infetta il cane è Leishmania

Dettagli

Le malattie da vettore in Emilia-Romagna

Le malattie da vettore in Emilia-Romagna Seminario regionale Le malattie da vettore in Emilia-Romagna West Nile Disease Le sorveglianze: dati storici e prospettive 2012 La sorveglianza sanitaria Alba Carola Finarelli Servizio Sanità pubblica

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute 0017674-30/06/2014-DGPRE-COD_UO-P Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE Ufficio V Malattie Infettive e Profilassi Internazionale ex DG PREV A: ASSESSORATI ALLA SANITÀ REGIONI STATUTO

Dettagli

Sorveglianza della leishmaniosi canina in Emilia-Romagna: il progetto regionale

Sorveglianza della leishmaniosi canina in Emilia-Romagna: il progetto regionale Sorveglianza della leishmaniosi canina in Emilia-Romagna: il progetto regionale Bologna 17 maggio 2013 Annalisa Lombardini & Silvano Natalini 1 D.P.R. 8 febbraio 1954 n.320 art. 5 comunicazione reciproca

Dettagli

SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE BASILICATA Asl 4 - Matera SERVIZIO ASSISTENZA

SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE BASILICATA Asl 4 - Matera SERVIZIO ASSISTENZA SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE BASILICATA Asl 4 - Matera SERVIZIO ASSISTENZA 7/1/2009 Pagina 2/2 SOMMARIO 1. SCOPO/OBIETTIVO...3 2. CAMPO DI APPLICAZIONE...3 3. RIFERIMENTI NORMATIVI E DOCUMENTALI...3

Dettagli

INDICAZIONI OPERATIVE PER IL CONTROLLO E LA NOTIFICA DI EVENTUALI CASI DI SARS

INDICAZIONI OPERATIVE PER IL CONTROLLO E LA NOTIFICA DI EVENTUALI CASI DI SARS ISTRUZIONE OPERATIVA n 2/2003 Revisione 1/2003 INDICAZIONI OPERATIVE PER IL CONTROLLO E LA NOTIFICA DI EVENTUALI CASI DI SARS Ratificato dalla Commissione Aziendale per la Sorveglianza e il Controllo delle

Dettagli

AGGIORNAMENTO SULL ANDAMENTO DEL MORBILLO IN EMILIA-ROMAGNA 1 GENNAIO 31 MAGGIO 2014

AGGIORNAMENTO SULL ANDAMENTO DEL MORBILLO IN EMILIA-ROMAGNA 1 GENNAIO 31 MAGGIO 2014 AGGIORNAMENTO SULL ANDAMENTO DEL MORBILLO IN EMILIA-ROMAGNA 1 GENNAIO 31 MAGGIO 2014 MORBILLO Il presente rapporto mostra i risultati del Sistema di Sorveglianza Integrata del Morbillo e della Rosolia

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA SANITÀ PUBBLICA E DELL NNOVAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE Ufficio V Malattie Infettive e Profilassi Internazionale ex DG PREV A: ASSESSORATI ALLA

Dettagli

Zika virus: domande a risposte

Zika virus: domande a risposte Zika virus: domande a risposte 1. LA MALATTIA Che cos è la malattia da Zika virus? Zika è una malattia causata dal virus Zika che appartiene alla famiglia dei Flaviviridae. Non è un nuovo virus. E stato

Dettagli

Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV)

Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV) FSME (Frühsommermeningoenzephalitis) Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV) 95 West Nile Virus Foto: CNN Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV) DEFINIZIONE La febbre del Nilo

Dettagli

Contro. Speciale viaggi. facciamoci in in. Tutto quello che i viaggiatori devono sapere per difendersi meglio dalle malattie trasmesse dalle zanzare

Contro. Speciale viaggi. facciamoci in in. Tutto quello che i viaggiatori devono sapere per difendersi meglio dalle malattie trasmesse dalle zanzare Contro la la zanzara tigre tigre Speciale viaggi 4 facciamoci in in 4 Tutto quello che i viaggiatori devono sapere per difendersi meglio dalle malattie trasmesse dalle zanzare conosciamo meglio le malattie

Dettagli

SMI IL NUOVO SISTEMA INFORMATIVO DELLE MALATTIE INFETTIVE SMI SORVEGLIANZA. (Sorveglianza Malattie Infettive) Bologna, 23 febbraio 2012

SMI IL NUOVO SISTEMA INFORMATIVO DELLE MALATTIE INFETTIVE SMI SORVEGLIANZA. (Sorveglianza Malattie Infettive) Bologna, 23 febbraio 2012 IL NUOVO SISTEMA INFORMATIVO DELLE SMI (Sorveglianza Malattie Infettive) Bologna, 23 febbraio 2012 IL CONTESTO INTERNAZIONALE Organizzazione Mondiale della Sanità Regione Europea dell OMS Centro Europeo

Dettagli

Diagnosi, cura e protocolli di gestione dei casi di malattie da vettore

Diagnosi, cura e protocolli di gestione dei casi di malattie da vettore Diagnosi, cura e protocolli di gestione dei casi di malattie da vettore Dott. Carlo Pallotto Clinica delle Malattie Infettive Azienda Ospedaliero-Universitaria di Perugia Università degli Studi di Perugia

Dettagli

PATOLOGIE EMERGENTI E RIEMERGENTI

PATOLOGIE EMERGENTI E RIEMERGENTI PATOLOGIE EMERGENTI IN ITALIA Loredana Nicoletti Istituto Superiore di Sanità, Roma PATOLOGIE EMERGENTI E RIEMERGENTI Globalizzazione, Migrazione, Salute e Vaccini Le nuove patologie della Globalizzazione

Dettagli

ZIKA VIRUS se lo conosci lo eviti!!

ZIKA VIRUS se lo conosci lo eviti!! Dipartimento di Sanità Pubblica Servizio Igiene Pubblica Area Disciplinare Profilassi delle Malattie Infettive Newsletter: informati! Numero 17 - Febbraio 2016 Gentile Direttore, continua con questa nota

Dettagli

La gestione clinica di un eventuale caso in Italia. Nicola Petrosillo INMI

La gestione clinica di un eventuale caso in Italia. Nicola Petrosillo INMI La gestione clinica di un eventuale caso in Italia Nicola Petrosillo INMI La gestione clinica di un eventuale caso in Italia Nicola Petrosillo INMI L. Spallanzani, Roma La malattia da virus Ebola (MVE)

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA n 1/2009. Revisione 0 GASTROENTERITI DA NOROVIRUS: LA PREVENZIONE E IL CONTROLLO IN AMBITO OSPEDALIERO

ISTRUZIONE OPERATIVA n 1/2009. Revisione 0 GASTROENTERITI DA NOROVIRUS: LA PREVENZIONE E IL CONTROLLO IN AMBITO OSPEDALIERO ISTRUZIONE OPERATIVA n 1/2009 Revisione 0 GASTROENTERITI DA NOROVIRUS: LA PREVENZIONE E IL CONTROLLO IN AMBITO OSPEDALIERO Ratificato dalla Commissione Aziendale per la Sorveglianza e il Controllo delle

Dettagli

INFLUENZA UMANA PANDEMICA - A/H1N1p Aggiornamento al 29 Ottobre 2010

INFLUENZA UMANA PANDEMICA - A/H1N1p Aggiornamento al 29 Ottobre 2010 INFLUENZA UMANA PANDEMICA - A/H1N1p Aggiornamento al 29 Ottobre 2010 Si comunica che a seguito degli ultimi comunicati emessi dall Organizzazione Mondiale della Sanità e del Centro Europeo di Prevenzione

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute 0020115-16/06/2015-DGPRE-COD_UO-P Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA Ufficio V Malattie Infettive e Profilassi Internazionale ex-dgprev DIREZIONE GENERALE DELLA SANITÀ

Dettagli

MORBILLO, IN CAMPANIA OLTRE 9 MILA BAMBINI NATI NEL 2012 NON VACCINATI

MORBILLO, IN CAMPANIA OLTRE 9 MILA BAMBINI NATI NEL 2012 NON VACCINATI MORBILLO, IN CAMPANIA OLTRE 9 MILA BAMBINI NATI NEL 2012 NON VACCINATI Nei primi tre mesi del 2016 sono stati segnalati 61 casi. Allerta dei medici campani: senza vaccinazione si rischia una epidemia simile

Dettagli

Azienda USL 3 Pistoia Zona Distretto Procedura per gestione delle Infezioni correlate all assistenza (ICA) PP.DS.04

Azienda USL 3 Pistoia Zona Distretto Procedura per gestione delle Infezioni correlate all assistenza (ICA) PP.DS.04 PROCEDURA PER LA GESTIONE DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA (ICA) REV. DATA AUTORIZZAZIONI REDATTO VERIFICATO APPROVATO 1 14/11/2011 Gruppo di redazione: Dr.ssa D. Simoncini Dr.ssa C. Pili Dr.ssa

Dettagli

Appendice 4. Il lavaggio delle mani

Appendice 4. Il lavaggio delle mani Appendice 4 La World Health Organization (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha pubblicato nell Agosto 2014 la guida Interim infection control guidance for care of patients with suspected or confirmed

Dettagli

SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE BASILICATA Asl 4 - Matera SERVIZIO ASSISTENZA

SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE BASILICATA Asl 4 - Matera SERVIZIO ASSISTENZA SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE BASILICATA Asl 4 - Matera SERVIZIO ASSISTENZA SERVIZIO SANITARIO REGIONALE REGIONE BASILICATA ISTRUZIONE OPERATIVA INTERDIPARTIMENTALE PER LA DETERMINAZIONE DELLA GLICEMIA

Dettagli

ELENCO PRESIDI SANITARI PER LA CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO E SEGNALETICA

ELENCO PRESIDI SANITARI PER LA CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO E SEGNALETICA ELENCO PRESIDI SANITARI PER LA CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO E SEGNALETICA L elenco dei presidi è quello previsto dall allegato 1 del D.Lgs. 388/2003, "REGOLAMENTO RECANTE DISPOSIZIONI SUL PRONTO SOCCORSO

Dettagli

SARS - CoV. Sindrome respiratoria acuta grave (SARS) IO 13. Rev. 01 del 23 settembre 2010 Pag. 1/10

SARS - CoV. Sindrome respiratoria acuta grave (SARS) IO 13. Rev. 01 del 23 settembre 2010 Pag. 1/10 Pag. 1/10 Sindrome respiratoria acuta grave SARS - CoV File Redazione Dott. Giuliana Bonizzato Direzione Medica Ospedaliera Dott. Stefania Bertoldo - Servizio Prevenzione Protezione Data applicazione 15

Dettagli

GESTIONE DEI CASI SOSPETTI DI INFLUENZA A(H1N1) NELL AMBULATORIO DEI MMG E DEI PLS

GESTIONE DEI CASI SOSPETTI DI INFLUENZA A(H1N1) NELL AMBULATORIO DEI MMG E DEI PLS Azienda USL di Parma Istruzione Operativa N pagine: 1 di 8 Dipartimento di Sanità Pubblica Servizio Igiene e Sanità Pubblica Dipartimento delle Cure Primarie GESTIONE DEI CASI SOSPETTI DI INFLUENZA A(H1N1)

Dettagli

IL CONCETTO DI ZOONOSI CLASSIFICAZIONE DELLE ZOONOSI. Zoonosi dirette. Ciclozoonosi. Metazoonosi. Saprozoonosi

IL CONCETTO DI ZOONOSI CLASSIFICAZIONE DELLE ZOONOSI. Zoonosi dirette. Ciclozoonosi. Metazoonosi. Saprozoonosi IL CONCETTO DI ZOONOSI Malattie ed infezioni che si trasmettono naturalmente dagli animali vertebrati all uomo e viceversa (O.M.S.) CLASSIFICAZIONE DELLE ZOONOSI Zoonosi dirette Trasmissione dall animale

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute 0020115-16/06/2015-DGPRE-COD_UO-P Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA Ufficio V Malattie Infettive e Profilassi Internazionale ex-dgprev DIREZIONE GENERALE DELLA SANITÀ

Dettagli

SCHMALLENBERG: DISPOSIZIONI NORMATIVE E MISURE DI CONTROLLO IN ITALIA

SCHMALLENBERG: DISPOSIZIONI NORMATIVE E MISURE DI CONTROLLO IN ITALIA SCHMALLENBERG: DISPOSIZIONI NORMATIVE E MISURE DI CONTROLLO IN ITALIA MINISTERO DELLA SALUTE Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti Direzione Generale

Dettagli

Sistema di sorveglianza nazionale della ROSOLIA IN GRAVIDANZA e della ROSOLIA CONGENITA

Sistema di sorveglianza nazionale della ROSOLIA IN GRAVIDANZA e della ROSOLIA CONGENITA Sistema di sorveglianza nazionale della ROSOLIA IN GRAVIDANZA e della ROSOLIA CONGENITA Il sistema di sorveglianza nazionale - dal 2005 D.M. del 14 ottobre 2004: a partire dal 1 gennaio 2005, l infezione

Dettagli

Protocollo di emergenza. Sorveglianza e lotta al vettore Chikungunya Dengue - West Nile. dal 15 giugno al 15 novembre.

Protocollo di emergenza. Sorveglianza e lotta al vettore Chikungunya Dengue - West Nile. dal 15 giugno al 15 novembre. Protocollo di emergenza Sorveglianza e lotta al vettore Chikungunya Dengue - West Nile dal 15 giugno al 15 novembre 19 luglio 2010 1 SORVEGLIANZA CHIKUNGUNYA O DENGUE Obiettivi Identificazione precoce

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute 0020115-16/06/2015-DGPRE-COD_UO-P Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA Ufficio V Malattie Infettive e Profilassi Internazionale ex-dgprev DIREZIONE GENERALE DELLA SANITÀ

Dettagli

La sorveglianza delle meningo/meningoencefaliti virali estive. Katia Marinelli Patrizia Bagnarelli Ancona,

La sorveglianza delle meningo/meningoencefaliti virali estive. Katia Marinelli Patrizia Bagnarelli Ancona, La sorveglianza delle meningo/meningoencefaliti virali estive Katia Marinelli Patrizia Bagnarelli Ancona, 08-09-2012 Agenti eziologici virali ricercati: protocollo standard clinica e anamnesi LIQUOR SANGUE

Dettagli

4ª UNITA DIDATTICA Modello Nutrizionale metabolico

4ª UNITA DIDATTICA Modello Nutrizionale metabolico 4ª UNITA DIDATTICA Modello Nutrizionale metabolico Contenuti Modello Nutrizionale metabolico Sezione del modello: Equilibrio idro-elettrolitico e acido-base Assistenza alla persona con problemi relativi

Dettagli

FORTEMENTE RACCOMANDATO;

FORTEMENTE RACCOMANDATO; CAMPAGNA DI VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE 2015/2016 L Influenza rappresenta un serio problema di Sanità Pubblica e una rilevante fonte di costi diretti e indiretti per l attuazione delle misure di controllo

Dettagli

OLYMPIC WATCH. Sorveglianza e controllo dei giochi paralimpici. Sintesi delle informazioni raccolte dal sistema di sorveglianza del giorno

OLYMPIC WATCH. Sorveglianza e controllo dei giochi paralimpici. Sintesi delle informazioni raccolte dal sistema di sorveglianza del giorno Report dell 11 marzo 2006 OLYMPIC WATCH Sorveglianza e controllo dei giochi paralimpici Sintesi delle informazioni raccolte dal sistema di sorveglianza del giorno 11 marzo 2006 Ogni giorno alla valutazione

Dettagli

OBIETTIVI IDENTIFICARE LE FASI DEL SOCCORSO CONOSCERE I MEZZI DI COMUNICAZIONE UTILIZZATI SUI MEZZI DI SOCCORSO

OBIETTIVI IDENTIFICARE LE FASI DEL SOCCORSO CONOSCERE I MEZZI DI COMUNICAZIONE UTILIZZATI SUI MEZZI DI SOCCORSO CAPITOLO 11_a OBIETTIVI IDENTIFICARE LE FASI DEL SOCCORSO CONOSCERE I MEZZI DI COMUNICAZIONE UTILIZZATI SUI MEZZI DI SOCCORSO 2 FASI DEL SOCCORSO INDIVIDUAZIONE DEL MEZZO ALLERTAMENTO GESTIONE della COEU/SOREU

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute 0017200-16/06/2016-DGPRE-DGPRE-P Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA Ufficio V Prevenzione delle malattie trasmissibili e profilassi internazionale DIREZIONE GENERALE

Dettagli

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 4/13 del 30/08/2013

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 4/13 del 30/08/2013 ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA BRUNO UBERTINI (ENTE SANITARIO DI DIRITTO PUBBLICO) ------------------------------------- BRESCIA Via Bianchi, 9 25124 BRESCIA

Dettagli

Cambiamenti climatici e malattie infettive. Giovanni Rezza Dipartimento Malattie Infettive

Cambiamenti climatici e malattie infettive. Giovanni Rezza Dipartimento Malattie Infettive Cambiamenti climatici e malattie infettive Giovanni Rezza Dipartimento Malattie Infettive Clima e malattie infettive un rapporto complesso Stagionalità Alcuni esempi (in paesi a clima temperato): Influenza

Dettagli

La compilazione del questionario non richiederà più di 10 minuti di tempo.

La compilazione del questionario non richiederà più di 10 minuti di tempo. Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell'ambiente e nei Luoghi di Lavoro Questa indagine, che sto effettuando ai fini della tesi di laurea in Tecniche della Prevenzione nei Luoghi e negli Ambienti

Dettagli

Influenza pandemica (A/H1N1p)

Influenza pandemica (A/H1N1p) Influenza pandemica (A/H1N1p) Aggiornamento del 20.05.11 1 INFLUENZA UMANA PANDEMICA - A/H1N1p Aggiornamento al 20 Maggio 2011 A seguito degli ultimi comunicati emessi dall Organizzazione Mondiale della

Dettagli