1. PREMESSA. GSA s.r.l. architettura del paesaggio - golf design - Via Alberoni 4 Ravenna tel
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2 1. PREMESSA La presente relazione agronomica riguarda l analisi delle alberature esistenti nel lotto di via Antico Squero di proprietà di Coop. ITER, nonchè la descrizione degli interventi previsti per rigenerare la vegetazione esistente, e compensare gli abbattimenti previsti dalle nuove opere di urbanizzazione. Più in dettaglio la cartografia allegata alla presente relazione restituisce una immagine sintetica dello stato di conservazione delle alberature, molte delle quali risentono dei fenomeni di competizione generati dell accrescimento delle lberature, in competizione con piante spontanee ed infestanti, senza una gestione agronomica che ne favorisse il corretto sviluppo. Delle piante esistenti, come si vedrà dagli allegati, solo poche piante sono in buono stato vegetativo mentre la maggior parte sono in precario stato di conservazione o addirittura da consigliare l abbattimento al fine di favorire lo sviluppo e conservazione delle piante immediatamente vicine. L analisi dello stato vegetativo è stato svolto secondo criteri di analisi visiva del metodo VTA, per il quale oltre all analisi botanica e dimensionale, è stato definito un giudizio complessivo dello stato fitosanitario e del livello di competizione, con alberature vicine o con essenze arbustive e rampicanti. Il coordinamento con i progettisti del nuovo complesso urbanistico previsto dal Piano, ha consentito di salvaguardare le piante migliori, di prevedere diradamenti per favorire le alberature meritevoli e di integrare il patrimonio esistente con nuovi impianti previsti anche nelle aree libere vicine, così da garantire il mantenimento e il miglioramento del valore ambientale e ornamentale complessivo del comparto. Di seguito vengono descritte nel dettaglio le analisi del patrimonio arboreo esistente e delle relative proposte progettuali, partendo da un inquadramento climatico e vegetazionale dell area.
3 2. INQUADRAMENTO CLIMATICO E VEGETAZIONALE 2.1 Classificazione fitoclimatica di Pavari Questa classificazione trova ampio impiego nello studio dei caratteri forestali ed è stata applicata da numerosi studiosi per la caratterizzazione delle formazioni boschive italiane. Pavari distingue cinque zone climatiche: Lauretum, Castanetum, Fagetum, Picetum ed Alpinetum. La divisione in zone e sottozone è basata essenzialmente su tre valori medi di temperatura: media annua, media del mese più freddo e media dei minimi annuali. Le zone del Lauretum e del Castanetum sono contraddistinte anche in base all'andamento pluviometrico. La zona studiata, situata lungo il litorale adriatico, si situa nel Castanetum caldo, fascia che comprende tutta la pianura padana orientale. 2.2 Classificazione fitogeologica di Pignatti Pignatti propone, per un inquadramento climatico della vegetazione italiana, una zonizzazione su base altimetrica cui fa corrispondere fasce di vegetazione ben definite. La regione Emilia Romagna si situa nella zona bioclimatica medio europea comprendente (in Italia) le Alpi, la Padania ed il versante settentrionale dell'appennino della Liguria alla Romagna. La zona bioclimatica mediterranea comprende invece tutta l'italia peninsulare ed insulare. Nella nostra regione l'area di contatto tra le due zone corrisponde grosso modo alla valle del Marecchia, con gradienti di mediterraneità che si spostano lungo la fascia costiera fino al Friuli. 2.3 Inquadramento vegetazionale La composizione della vegetazione potenziale in equilibrio ecologico (climax) della nostra pianura, caratterizzata da una certa continentalità del clima, può essere rappresentata da boschi di latifoglie mesofile inquadrabili nell'alleanza Fraxino-Carpinion. Per quanto riguarda la pianura padana orientale, l'associazione vegetazionale di riferimento è il Querco-carpinetum boreoitalicum: si tratta di boschi misti a prevalenza di farnia (Quercus robur) e carpino bianco (Carpinus betulus), accompagnati da rovere (Quercus petraea), acero campestre (Acer campestre), nocciolo (Corylus avellana), ciliegio selvatico (Prunus avium), olmo campestre (Ulmus minor), tiglio selvatico (Tilia cordata), frassini (Fraxinus oxycarpa e Fraxinus excelsior) e pioppi (Populus nigra e Populus alba) Il carattere di mediterraneità si evidenzia nella presenza, nelle aree più calde e sui rilievi dunosi delle vicine pinete, di un bosco termofilo, ascrivibile all'associazione Orno-Quercetum ilicis, costituito essenzialmente da leccio (Quercus ilex) con orniello (Fraxinus ornus), carpinella e roverella (Quercus pubescens) in forte subordinazione. Nel sottobosco si ritrovano specie tipiche della lecceta quali fillirea (Phyllirea angustifolia), asparago (Asparagus acutifolius), attaccamani (Rubia peregrina), clematide (Clematis flammula), agazzino (Pyracantha coccinea) e pungitopo (Ruscus aculeatus). Il bosco di latifoglie decidue a prevalenza di farnia ed il bosco termofilo a leccio si presentano generalmente come piano dominato nei soprassuoli di conifere mediterranee, derivati da impianto artificiale, quali pino domestico e pino marittimo. 2.4 Inquadramento climatico Per la descrizione dei dati climatici si fa riferimento ai rilevamenti reperiti nella stazione termo pluviometrica di Marina di Ravenna. Per quanto riguarda la temperatura, è stato considerato un periodo di 37 anni ( ), mentre per ciò che concerne le precipitazioni un arco di 51 anni ( ). La temperatura media annua è di 12.8 C; con media più fredda nel mese di gennaio di 2,3 C e quella più calda con media mensile di 23,4 C: l'esc ursione media annua risulta pertanto essere di 21,1 C. La temperatura minima assoluta è stata raggiunta nell'inverno del 1945 con -17,5 C, mentre, la massima registrata corrisponde a 40,2 C. Prendendo in esame il regime pluviometrico, il valore di precipitazione media annua è pari a 648 mm, registrando massimi a giugno e novembre e minimi in luglio e agosto.
4 Nei riguardi dello sviluppo della vegetazione arborea si considerano importanti le precipitazioni durante i mesi estivi (giugno luglio e agosto) in quanto definiscono il grado di un periodo siccitoso e sono stimabili attorno ai 167 mm. L'umidità relativa, facendo riferimento al periodo , risulta essere costantemente superiore al 60% per tutti i mesi dell'anno. I venti dominanti differiscono notevolmente durante l'arco dell'anno, e più precisamente nell'inverno prevale il NO e N, nella primavera e l'estate prevale il regime di brezze sud orientali, in autunno il N, il SE e l'o. Il clima locale viene definito genericamente come clima temperato sub continentale con inverno rigido ed estate calda e siccitosa. 3. ANALISI DELLO STATO DI FATTO E INDIRIZZI DI SALVAGUARDIA Il lotto in oggetto occupa una superficie di circa metri quadri, ha forma pressochè rettangolare. Sono presenti diverse specie arboree ed arbustive in parte originariamente piantate ed in parte diffuse spontaneamente, e in seguito crescite in modo occasionale. Le specie esistenti appartengono prevalentemente a tre tipi di essenze, in parte spontanee o infestanti come il pioppo bianco (Populus alba) e la robinia (Robinia pseudoacacia), e in parte piantate, come il tiglio (Tillia cordata) e un esemplare di kaki (Diospirus kaki). La tavola di analisi del verde (TAV. 1) sintetizza lo stato di conservazione delle piante: in verde sono evidenziate quelle in buono stato vegetativo, in giallo le piante con stato vegetativo precario ma nel complesso sufficientemente conservate, in rosso le piante con stato di conservazione compromesso e in grigio le piante morte. E evidente dall immagine della tavola semaforo che la maggior parte delle piante presentano uno stato vegetativo degradato, e la causa è da ricercare nel tipo di impianto e nello stato di abbandono in cui da anni si trova la vegetazione. In particolare possiamo sintetizzare che dal punto di vista agronomico l evoluzione spontanea delle alberature non favorisce la loro conservazione e sviluppo, specie in ambiente urbano. Alla distribuzione originaria delle alberature, che prevedeva il doppio filare di Tigli oltre ad esemplari distribuiti in modo casuale di Pioppi bianchi, si sono aggiunte alberature infestanti di pioppo e di robinia, che hanno contribuito ad avviare i fenomeni di competizione tra le piante cresciute nel tempo troppo vicine. Ne conseguono fenomeni di eccessivo accrescimento verticale delle piante, spesso non equilibrate o storte, a volte con branche principali spaccate o in parte mancanti. Alla competizione tra le essenze arboree vicine si è aggiunta quella sul piano dominato, cioè di essenze minori di tipo arbustivo o rampicante infestanti, che hanno soffocato la vegetazione contribuendo al degrado dello stato vegetativo del patrimonio arboreo originario. Gli interventi di ripristino dello stato di conservazione delle piante, partono dal presupposto fondamentale di generare le condizioni necessarie per la loro corretta evoluzione, sia per favorirne il riequilibrio vegetativo, sia per scongiurare pericoli dovuti a rotture e crolli della vegetazione arborea oggi compromessa. Detti principi riguardano in primo luogo il ripristino degli spazi vitali allo sviluppo della pianta mediante diradamenti delle alberature a scapito di quelle meno sviluppate e maggiormente compromesse, e con potature che consentano di riequilibrare la dimensione della chioma rispetto allo sviluppo generale della pianta. Allo stesso tempo vengono proposte nuove piantumazioni al fine di contribuire ai principi esposti dal Regolamento del Verde del Comune di Ravenna sulla salvaguardia del valore ornamentale. In questo senso il progetto prevede un equilibrato impianto di nuovi alberi rispetto a quelli sacrificati anche per effetto dello spazio richiesto per l espansione del nuovo comparto urbanistico, ma disponendo le alberature su spazi vicini al fine di escludere fenomeni competitivi con la vegetazione esistente e contribuire ad un nuovo assetto arboreo esteso a tutto il comparto urbano.
5 4. PROGETTO Il progetto del verde è stato impostato con due finalità precise: A) Riequilibrio della vegetazione esistente mediante diradamenti e potature; B) Integrazione delle piante abbattute con nuovi impianti di alberi e arbusti. Il primo obiettivo è conseguente sia allo stato di conservazione e diffusione di piante infestanti, sia all esigenza lasciare spazi per i nuovi interventi di edificazione. La tabella di seguito allegata (cap. 5 valore Ornamentale Delle Piante Da Abbattere) indica mediante l applicazione del valore ornamentale (Regolamento Comunale del Verde approvato in data 16 Dicembre 2003) l effettivo valore patrimoniale delle alberature. Dall analisi si deduce che di tutte le piante di cui si prevede l abbattimento, solo 7 esemplari hanno un valore ornamentale significativo, a testimonianza che la maggior parte delle alberature esistenti sono in precario stato di conservazione e la loro presenza contribuisce ad alimentare fenomeni competitivi sulla vegetazione da conservare. Il secondo obiettivo riguarda pertanto l integrazione del valore ornamentale delle patrimonio arboreo che si prevede di abbattere, che viene proposto, come anticipato, mettendo a dimora 18 novi alberi a compensazione delle alberature di Tiglio esistenti. I nuovi impianti vengono realizzati in parte nell ambito dell area oggetto di studio, mediante la messa a dimora di 7 alberature di Morus hybrida, gelsi selvatici tipici della vegetazione locale che per caratteristiche di sviluppo ben si adattano a soddisfare le esigenze di ombreggiamento dei nuovi parcheggi. Altre nuove alberature vengono previste nell area limitrofa in cui i due tigli isolati esistenti vengono integrati con alberature di Quercus robur pyramidalis (quercie piramidali) al fine di contribuire al completamento del sistema di aree verdi del lotto, favorendo la definizione di una ampia area prativa schermata rispetto le vicine aree produttive ancora esistenti. Oltre alle alberature gli impianti vengono completati con nuove essenze arbustive al fine di mitigare rispetto al giardino, l area a parcheggio delle auto e il piccolo fabbricato tecnico (cabina Enel). La nuova barriera arbustiva viene realizzata su un doppio filare con arbusti di Punica granatum (melograni, per un totale di circa 20 piante) e di Nandina domestica (nandina, circa 25 piante) al fine di abbinare l effetto schermante del melograno con quello più ornamentale della Nandina, essenza sempreverde caratteristica per le bacche rosse raccolte in grappoli nel periodo invernale.
6 5. CALCOLO DEL VALORE ORNAMENTALE DELLE PIANTE DA ABBATTERE Stima del Valore ornamentale (V.o.), come da disposizioni del Regolamento Comunale del Verde approvato in data 16 Dicembre 2003 delib. C.C. PV 252/72182 e modificato in data 13 Ottobre 2008 delib. C.C. PV 140 / Il V.o. di una alberatura viene calcolato in base a 5 parametri che tengono conto del prezzo di vendita e specie, della localizzazione, dello stato di fitosanitario, delle dimensioni e del deprezzamento. I parametri sono: Prezzo di vendita al dettaglio Indice relativo alla specie e varietà (b = a / 10) Indice secondo il valore estetico e lo stato fitosanitario Indice secondo la localizzazione Indice secondo le dimensioni Deprezzamento FORMULA DI CALCOLO DEL VALORE ORNAMENTALE: V.o. = (b x c x d x e) g
7 Numero di riferimento alberatura Prezzo di Vendita al dettaglio Indice relativo alla specie e varietà Valore estetico e stato fitosanitario Indice secondo la Localizzazione Indice secondo le Dimensioni Deprezzamento totale , % 2.782, , % 1.030, , % 1.416, , ,5 30% 1.610, , % 2.189, , % 2.060, , % 2.189, , ,8 30% 282, , ,8 30% 383, , ,8 30% 383, , % , ,8 30% 282, , ,8 30% 383, , % , ,8 30% 282, , ,8 30% 383, , ,8 30% 383, , % , % , ,8 30% 383, , ,8 30% 282, , ,8 30% 282, , ,8 30% 383, , % , ,8 30% 282, , ,8 30% 383, , % , ,8 30% 211, , ,8 30% 211, , % , ,4 30% 483, , % 151, , ,5 30% 287, , % 151, , % 151, , % , ,4 30% 483,84
8 6. ALLEGATO (calcolo valore ornamentale) Esemplare identificato dal numero 3 Genere/Specie: Tilia Cordata Nome comune: Tiglio Stato vegetativo: Sufficiente Circonferenza del fusto rilevata a petto d uomo: 180cm Altezza stimata: 10-11m Calcolo del Valore ornamentale 46,00 46 / 10 = = pianto sana, media vigoria, facente parte di un filare 18 = circonferenza tronco cm 180 V.o. = (4.6 x 6 x 8 x 18) 30% = 2782,08 Esemplare identificato dal numero 5 Genere/Specie: Tilia Cordata Nome comune: Tiglio Stato vegetativo: Sufficiente Circonferenza del fusto rilevata a petto d uomo: 115cm Altezza stimata: 11-12m Calcolo del Valore ornamentale 46,00 46 / 10 = = circonferenza tronco cm 115 V.o. = (4.6 x 5 x 8 x 8) 30% = 1030,40 ravvicinata rispetto ad altre.l intervento, prevede l abbattimento dell esemplare. Esemplare identificato dal numero 6 Genere/Specie: Tilia Cordata Nome comune: Tiglio Stato vegetativo: Sufficiente Circonferenza del fusto rilevata a petto d uomo: 125cm Altezza stimata: 10-11m Calcolo del Valore ornamentale 46,00 46 / 10 = = circonferenza tronco cm 125 V.o. = (4.6 x 5 x 8 x 11) 30% = 1416,80
9 Esemplare identificato dal numero 7 Genere/Specie: Tilia Cordata Nome comune: Tiglio Stato vegetativo: Sufficiente Circonferenza del fusto rilevata a petto d uomo: 135cm Altezza stimata: 10-11m Calcolo del Valore ornamentale 46,00 46 / 10 = ,5 = circonferenza tronco cm 135 V.o. = (4.6 x 5 x 8 x 12,5) 30% = 1610,00 ravvicinata rispetto ad altre.l intervento, prevede l abbattimento dell esemplare. Esemplare identificato dal numero 9 Genere/Specie: Tilia Cordata Nome comune: Tiglio Stato vegetativo: Sufficiente Circonferenza del fusto rilevata a petto d uomo: 130cm Altezza stimata: 10 m Calcolo del Valore ornamentale 46,00 46 / 10 = ,5 = circonferenza tronco cm 130 V.o. = (4.6 x 5 x 8 x 12,5) 30% = 1610,00 Esemplare identificato dal numero 11 Genere/Specie: Tilia Cordata Nome comune: Tiglio Stato vegetativo: Sufficiente Circonferenza del fusto rilevata a petto d uomo: 160cm Altezza stimata: 10-11m Calcolo del Valore ornamentale 46,00 46 / 10 = = circonferenza tronco cm 160 V.o. = (4.6 x 5 x 8 x 16) 30% = 2060,08
10 Esemplare identificato dal numero 12 Genere/Specie: Tilia Cordata Nome comune: Tiglio Stato vegetativo: Sufficiente Circonferenza del fusto rilevata a petto d uomo: 175cm Altezza stimata: 10 m Calcolo del Valore ornamentale 46,00 46 / 10 = = circonferenza tronco cm 175 V.o. = (4.6 x 5 x 8 x 17) 30% = 2189,60 Esemplare identificato dal numero 13 Circonferenza del fusto rilevata a petto d uomo: 65cm Altezza stimata: 10 m 2,8 = circonferenza tronco cm 65 V.o. = (3.6 x 5 x 8 x 2,8) 30% = 282,24 Esemplare identificato dal numero 15 Circonferenza del fusto rilevata a petto d uomo: 70cm Altezza stimata: 10 m 3,8 = circonferenza tronco cm 70 V.o. = (3.6 x 5 x 8 x 3,8) 30% = 383,04
11 Esemplare identificato dal numero 16 Circonferenza del fusto rilevata a petto d uomo: 75cm Altezza stimata: 10 m 3,8 = circonferenza tronco cm 75 V.o. = (3.6 x 5 x 8 x 3,8) 30% = 383,04 Esemplare identificato dal numero 17 Circonferenza del fusto rilevata a petto d uomo: 80cm Altezza stimata: 10 m 5 = circonferenza tronco cm 80 V.o. = (3.6 x 5 x 8 x 5) 30% = 504,00 Esemplare identificato dal numero 18 Circonferenza del fusto rilevata a petto d uomo: 60cm Altezza stimata: 10 m 2,8 = circonferenza tronco cm 60 V.o. = (3.6 x 5 x 8 x 2,8) 30% = 282,24 ravvicinata rispetto ad altre. L intervento, prevede l abbattimento dell esemplare.
12 Esemplare identificato dal numero 20 Circonferenza del fusto rilevata a petto d uomo: 78cm Altezza stimata: 10 m Calcolo del Valore ornamentale 36,00 3,8 = circonferenza tronco cm 78 V.o. = (3.6 x 5 x 8 x 3,8) 30% = 383,04 ravvicinata rispetto ad altre.l intervento, prevede l abbattimento dell esemplare. Esemplare identificato dal numero 21 Circonferenza del fusto rilevata a petto d uomo: 82cm Altezza stimata: 10 m 5 = circonferenza tronco cm 82 V.o. = (3.6 x 5 x 8 x 5) 30% = 504 Esemplare identificato dal numero 22 Circonferenza del fusto rilevata a petto d uomo: 63cm Altezza stimata: 10 m 2,8 = circonferenza tronco cm 63 V.o. = (3.6 x 5 x 8 x 2,8) 30% = 282,24
13 Esemplare identificato dal numero 24 Circonferenza del fusto rilevata a petto d uomo: 74cm Altezza stimata: 10 m 3.8 = circonferenza tronco cm 74 V.o. = (3.6 x 5 x 8 x 3,8) 30% = 383,04 Esemplare identificato dal numero 26 Circonferenza del fusto rilevata a petto d uomo: 70cm Altezza stimata: 10 m 3.8 = circonferenza tronco cm 74 V.o. = (3.6 x 5 x 8 x 3,8) 30% = 383,04 Esemplare identificato dal numero 27 Circonferenza del fusto rilevata a petto d uomo: 81cm Altezza stimata: 10 m Calcolo del Valore ornamentale36,00 5 = circonferenza tronco cm 81 V.o. = (3.6 x 5 x 8 x 5) 30% = 504,00
14 Esemplare identificato dal numero 28 Circonferenza del fusto rilevata a petto d uomo: 86cm Altezza stimata: 10 m 5 = circonferenza tronco cm 86 V.o. = (3.6 x 5 x 8 x 5) 30% = 504,00 Esemplare identificato dal numero 29 Circonferenza del fusto rilevata a petto d uomo: 78cm Altezza stimata: 10 m 3.8 = circonferenza tronco cm 78 V.o. = (3.6 x 5 x 8 x 3,8) 30% = 383,04 Esemplare identificato dal numero 32 Circonferenza del fusto rilevata a petto d uomo: 61cm Altezza stimata: 10 m 2.8 = circonferenza tronco cm 61 V.o. = (3.6 x 5 x 8 x 2,8) 30% = 282,24
15 Esemplare identificato dal numero 33 Circonferenza del fusto rilevata a petto d uomo: 63cm Altezza stimata: 10 m 2.8 = circonferenza tronco cm 63 V.o. = (3.6 x 5 x 8 x 2,8) 30% = 282,24 Esemplare identificato dal numero 34 Circonferenza del fusto rilevata a petto d uomo: 76cm Altezza stimata: 10 m 2.8 = circonferenza tronco cm 76 V.o. = (3.6 x 5 x 8 x 3,8) 30% = 383,04 Esemplare identificato dal numero 35 Circonferenza del fusto rilevata a petto d uomo: 82cm Altezza stimata: 10 m 5 = circonferenza tronco cm 82 V.o. = (3.6 x 5 x 8 x 5) 30% = 504,00
16 Esemplare identificato dal numero 37 Circonferenza del fusto rilevata a petto d uomo: 60cm Altezza stimata: 10 m 2.8 = circonferenza tronco cm 60 V.o. = (3.6 x 5 x 8 x 2,8) 30% = 282,24 Esemplare identificato dal numero 38 Circonferenza del fusto rilevata a petto d uomo: 74cm Altezza stimata: 10 m 3.8 = circonferenza tronco cm 74 V.o. = (3.6 x 5 x 8 x 3,8) 30% = 383,04 Esemplare identificato dal numero 45 Circonferenza del fusto rilevata a petto d uomo: 85cm Altezza stimata: 10 m 5 = circonferenza tronco cm 85 V.o. = (2.7 x 5 x 8 x 5) 30% = 378,00
17 Esemplare identificato dal numero 46 Circonferenza del fusto rilevata a petto d uomo: 60cm Altezza stimata: m 2.8 = circonferenza tronco cm 60 V.o. = (2.7 x 5 x 8 x 2.8) 30% = 211,68 Esemplare identificato dal numero 48 Circonferenza del fusto rilevata a petto d uomo: 65cm Altezza stimata: 13 m 2.8 = circonferenza tronco cm 65 V.o. = (2.7 x 5 x 8 x 2.8) 30% = 211,68 Esemplare identificato dal numero 49 Circonferenza del fusto rilevata a petto d uomo: 85cm Altezza stimata: 10 m 5 = circonferenza tronco cm 85 V.o. = (2.7 x 5 x 8 x 5) 30% = 378,00
18 Esemplare identificato dal numero 51 Circonferenza del fusto rilevata a petto d uomo: 92cm Altezza stimata: 9 m 6.4 = circonferenza tronco cm 92 V.o. = (2.7 x 5 x 8 x 6.4) 30% = 483,84 Esemplare identificato dal numero 53 Circonferenza del fusto rilevata a petto d uomo: 88cm Altezza stimata: 10 m 2 = pianta poco vigorosa, malformata, in gruppo o sola 5 = circonferenza tronco cm 88 V.o. = (2.7 x 2 x 8 x 5) 30% = 151,20 Esemplare identificato dal numero 56 Circonferenza del fusto rilevata a petto d uomo: 115cm Altezza stimata: 11 m 2 = pianta poco vigorosa, malformata, in gruppo o sola 9.5 = circonferenza tronco cm 115 V.o. = (2.7 x 2 x 8 x 9.5) 30% = 287,28
19 Esemplare identificato dal numero 59 Circonferenza del fusto rilevata a petto d uomo: 85cm Altezza stimata: 10 m 2 = pianta poco vigorosa, malformata, in gruppo o sola 5 = circonferenza tronco cm 85 V.o. = (2.7 x 2 x 8 x 5) 30% = 151,20 Esemplare identificato dal numero 61 Circonferenza del fusto rilevata a petto d uomo: 85cm Altezza stimata: 10 m 2 = pianta poco vigorosa, malformata, in gruppo o sola 5 = circonferenza tronco cm 85 V.o. = (2.7 x 2 x 8 x 9.5) 30% = 151,20 ravvicinata rispetto ad altre. ml intervento, prevede l abbattimento dell esemplare. Esemplare identificato dal numero 66 Circonferenza del fusto rilevata a petto d uomo: 85cm Altezza stimata: 8 m 5 = circonferenza tronco cm 85 V.o. = (2.7 x 5 x 8 x 5) 30% = 378,00
20 Esemplare identificato dal numero 67 Circonferenza del fusto rilevata a petto d uomo: 90cm Altezza stimata: 10 m 6.4 = circonferenza tronco cm 90 V.o. = (2.7 x 5 x 8 x 6.4) 30% = 483,84
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