Approfondimento: laghi e fiumi

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1 Approfondimento: laghi e fiumi Alla scoperta di laghi particolari In Europa: il lago di Tovel (Italia, Trentino) Il lago di Tovel si trova in Trentino, in Val di Non (provincia di Trento). Il lago è noto per il caratteristico arrossamento che si verificava nelle sue acque: in estate, durante i mesi più caldi, le rive del lago si tingevano di un rosso acceso. Lo spettacolo era davvero suggestivo e non c è da meravigliarsi se, intorno alle origini del fenomeno, nacquero, nel corso dei secoli, molte storie e leggende. L arrossamento era dovuto in realtà all'azione di un'alga conosciuta col nome di Tovellia sanguinea: dal 1964 non si è più osservato, probabilmente a causa della minor presenza di vacche in alpeggio; infatti erano le deiezioni di queste ultime ad apportare sostanze nutrienti con le quali le alghe si nutrivano.

2 In Asia: il lago Baikal (Russia) Il lago Baikal si trova in Russia, nella regione della Siberia meridionale ed è considerato dall UNESCO patrimonio dell umanità. D'inverno il lago è interessato da un esteso congelamento delle acque superficiali: Data la mole d'acqua che contiene (è uno dei laghi più estesi del mondo), il Baikal inizia a congelare relativamente tardi, tra la fine di dicembre e l'inizio di gennaio, e si fonde completamente altrettanto in ritardo, intorno a maggio. Verso marzo, le differenze di temperatura e pressione tra una zona e l'altra del lago (dovute anche alle diverse profondità), insieme al calore del Sole e ai venti che sferzano la zona, causano la rottura della superficie di ghiaccio e la formazione di spunzoni turchesi rivolti verso il cielo, che attirano turisti e fotografi. I lastroni di ghiaccio attirano i visitatori anche per un'altra, curiosa peculiarità: se percossi suonano, con frequenze diverse a seconda delle dimensioni e dello spessore. E c'è chi - sfidando il gelo - si diverte a improvvisare concerti sulla sua superficie. Guarda il video: Avventurarsi sul ghiaccio del Baikal rimane comunque un'impresa riservata a pochi: oltre al pericolo derivante dallo scioglimento dei ghiacci, ci si mettono anche potenti raffiche di vento (quello che le popolazioni locali chiamano "sarma") che soffiano anche a 150 chilometri orari. Affrontare questo clima senza la giusta esperienza potrebbe portare alla morte per ipotermia.

3 Per altre immagini del lago Baikal, vedi

4 In America: le isole galleggianti del lago Titicaca Il lago Titicaca ( puma di pietra ) è situato tra Perù e Bolivia. È il lago navigabile alla maggiore altitudine del mondo (3.812 m s.l.m.). Nel lago, che si estende per oltre km² ci sono diverse isole. Le più curiose sono sicuramente le isole Uros, isole artificiali interamente costruite con canne di totora (che cresce naturalmente sulle sponde del lago) e che galleggiano sull'acqua. Le isole ospitano tradizionali villaggi e sono ancorate al fondo del lago: si alzano e si abbassano seguendo il livello dell'acqua e i loro abitanti sono in grado di scioglierle e farle spostare se necessario. A costruirle per scampare agli attacchi di popoli bellicosi come gli Incas, fu l antica etnia degli Uros, oggi scomparsa. Gli attuali abitanti delle isole galleggianti si occupano di pesca e di vendita dei prodotti artigianali ai turisti.

5 In Africa: Chot el Djerid (Tunisia) Nel territorio della Tunisia e dell Algeria sono presenti diverse depressioni occupate dai chott, laghi salati poco profondi posti in aree desertiche calde. Nei periodi di pioggia raccolgono l acqua delle scarse precipitazioni; nei periodi più caldi, quando le temperature arrivano a superare i 50 C, l acqua evapora e i chott diventano delle distese di depositi salini. Dopodiché i giochi di luce e il vento fanno il resto: ricoprendo di sabbia i cristalli di sale, la superficie dei laghi assume continuamente colori e sfumature diverse. Per questo il Chott El Jerid, nel sud della Tunisia, non mostra mai la stessa faccia.

6 In Asia: il lago d Aral Situato al confine tra il Kazakistan e l Uzbekistan, il lago salato d'aral è stato per millenni uno dei più grandi specchi d acqua del pianeta. Ha cominciato a restringersi fin dagli anni Sessanta, quando un piano agricolo sovietico deviò il corso di due dei fiumi più importanti in quella regione, l Amu Darya e Syr Darya, principalmente per favorire la notevole irrigazione necessaria per le proficue coltivazioni di cotone. Senza i fiumi che lo alimentavano, il lago Aral si è via via prosciugato, lasciando il posto a un deserto di sabbia salata e tossica in cui sopravvivono solo gli scheletri arrugginiti delle navi che un tempo solcavano le sue acque. Per far posto alle piantagioni di cotone, infatti, vennero utilizzati enormi quantità di diserbanti che inquinarono irrimediabilmente il terreno circostante, tanto che ancora oggi le polveri inquinanti vengono sparpagliate ovunque dalle frequenti tempeste di sabbia, fino ai lontani ghiacciai dell'himalaya. La sorte del lago d Aral è un'amara lezione sugli errori commessi dall'uomo. Per approfondire, vedi

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8 Non un lago, ma uno stagno: lo stagno di Monet (Giappone) Uno stagno è uno specchio d acqua più piccolo di un lago e di minore profondità, che può esser invaso per tutta la sua superficie dalla flora litoranea. In Giappone, nelle vicinanze della cittadina di Seki, esiste un stagno che ricorda molto da vicino i dipinti di Monet, con particolare riferimento al ciclo delle ninfee, che si compone di oltre 200 opere. Per questo è stato ribattezzato lo stagno di Monet : la trasparenza delle acque permette di osservare da vicino gli elementi che lo compongono, dai colori della natura con le sue sfumature fino ai pesci che popolano le sue acque.

9 La prefettura giapponese di Gifu, dove si trova la città di Seki Ninfee, Claude Monet Per altre immagini, vedi Per altri laghi particolari, vedi

10 Il fiume: le parole chiave da ricordare Il fiume segue sempre uno stesso cammino detto corso e scava un solco detto letto o alveo, delimitato da sponde o rive. Gli argini, non sempre presenti, sono rialzi naturali o artificiali del terreno, paralleli all alveo, costruiti per contenere il corso delle acque e impedire che straripino. Ogni fiume appartiene a un bacino idrografico (o imbrifero), cioè il territorio le cui acque confluiscono tutte in un unico corso d acqua. Ogni bacino idrografico è separato dagli altri da una linea immaginaria detta spartiacque. Tra le caratteristiche principali di un fiume ci sono la lunghezza e la portata. La portata è la quantità d acqua che passa in un secondo in un certo punto del fiume: se la portata è regolare, il fiume può essere navigabile.

11 Il corso del fiume La sorgente è il luogo in cui nasce il fiume e, di solito, si trova in montagna. Con le spalle alla foce, distinguiamo una riva destra e una riva sinistra. La sorgente del fiume Po, il più lungo d Italia, segnalata dalla pietra. Ci troviamo sul Monviso, in Piemonte Nel tratto iniziale del fiume, più vicino alle montagne e quindi più in pendenza, le acque scorrono più impetuose formando cascate e scavando gole. Il tratto iniziale di un fiume si chiama corso superiore.

12 Il Po scorre impetuoso poco più a valle della foce, nel corso iniziale Quando arriva a valle, il fiume rallenta perché la pendenza del terreno diminuisce. Questo tratto del fiume si chiama corso medio. Infine, nella parte finale, detta anche corso inferiore, il fiume scorre ormai in pianura, non ha più la forza iniziale e procede lento verso la foce, formano ampie curve anse o meandri quando incontra un ostacolo. Il Po scorre nella pianura dell Emilia Romagna formando anse Se un fiume si getta in un atro fiume si chiama affluente. Il punto in cui i due fiumi si incontrano si chiama confluenza.

13 La Stura si getta nel Po Quando un fiume entra in un lago è detto immissario, quando esce è detto emissario. Il punto di arrivo del corso di un fiume nel mare è detto foce e può essere di due tipi, a estuario e a delta. La foce a estuario del fiume Arno, nel mar Ligure

14 La foce a delta del Po, nel mar Adriatico Nell immagine seguente sono riepilogate le caratteristiche principali del corso di un fiume.