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1 La Termoregolazione Animali omeotermi Animali poichilotermi (endotermici)

2 Cabina di Regia Termocettori superficiali e profondi Neuroni ipotalamici (area preottica), in grado di integrare i messaggi che provengono dalla periferia con quelli che direttamente sono in grado di percepire (temperatura del sangue)

3 Termogenesi Il calore prodotto da un organismo è la risultante del calore prodotto da ogni singola cellula; l ; Reazioni biochimiche esotermiche (endotermiche); Glucidi e lipidi = combustibile preferenziale; L efficienza della fosforilazione ossidativa è pari al 50%! Una notevole quantità di calore si sviluppa a seguito dell idrolisi dell ATP.

4 Termogenesi Obbligatoria Produzione basale di calore, involontaria, prevalentemente controllata dagli ormoni tiroidei.

5 Termogenesi Facoltativa Produzione in eccesso rispetto alle conizioni basali, involontaria, prevalentemente controllata dalle catecolamine.

6 Termogenesi Volontaria CONTRAZIONI MUSCOLARI VOLONTARIE.

7 Azione degli Ormoni Aumentano il flusso intracellulare di ioni Attivazione ATPasi Maggiore disponibilità di ADP e P Stimolazione dei processi ossido- riduttivi mitocondriali.

8 I Muscoli Massa considerevole Brivido da freddo Attività volontaria Termogenesi per stimolazione ormonale.

9 Il Grasso Bruno Ricco in mitocondri Riccamente vascolarizzato ed innervato Esiguo nei mammiferi di grossa taglia.

10 Acclimatamento Aumento della permeabilità agli ioni!!! ORGANI DI RISCALDAMENTO = ORGANI DI RISCALDAMENTO = cellule muscolari modificate.

11 Distribuzione del calore Sangue! nell organismo Vasocostrizione e vasodilatazione periferica

12 Termodispersione Conduzione Convezione Irraggiamento (onde elettromagnetiche infrarosse) Evaporazione

13 Centri di Termoregolazione Alla termoregolazione sovrintendono numerose strutture nervose presenti soprattutto nella regione preottica dell ipotalamo I neuroni termoregolatori operano ad una temperatura di riferimento (37-39 C)

14 Centri di Termoregolazione ogniqualvolta i neuroni termoregolatori t sono sottoposti ti ad una variazione della temperatura di riferimento i per variazioni i i della temperatura del sangue o stimoli provenienti dai termocettori tt periferici rispondono generando segnali che danno inizio i i ad una risposta adeguata.

15 Centri di Termoregolazione Risposta adeguata? Integrazioni complesse di natura neuroendocrina (es. stimolazione tiroide).

16 Neuroni Termoregolatori Neuroni W = sensibili alle temperature t > 37 C Neuroni w = effettori della perdita di calore Neuroni c = neuroni effettori della produzione di calore Neuroni I = neuroni insensibili alla temperatura.

17 IPERTERMIE NON FEBBRILI L aumento della temperatura risulta da una eccessiva produzione di calore o da un alterato funzionamento dei meccanismi di termodispersione.

18 IPERTERMIE NON FEBBRILI Colpo di Calore Colpo di Sole Endocrinopatie Ipertermia Maligna

19 Colpo di Sole Consegue ad una prolungata esposizione del capo ai raggi solari Meccanismo patogenetico? Probabilmente dipende dall aumento della permeabilità vasale a livello di SNA

20 Colpo di Calore Esposizione prolungata a temperature ambientali eccessive!

21 Endocrinopatie IPERTIROIDISMO Aumento del metabolismo basale

22 Ipertermia Maligna Porcine Stress Syndrome Scatenata da stress, trasporto, alotano; Recettore per la rianodina (RYR1) Flusso ioni calcio - > ca++ nel citosol - > idrolisi ATP.

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25 Ipertermie Febbrili La febbre è una forma di ipertermia che si distingue dalle altre per il suo peculiare meccanismo patogenetico che consiste in una alterazione della funzione dei neuroni termoregolatori che, per azione di determinate citochine, vanno incontro ad un innalzamento della temperatura di riferimento

26 La Teoria dei Pirogeni Fra l inoculazione di LPS (pirogeno esogena) e la febbre intercorre un periodo di latenza L effetto dell LPS si riduce nei conigli resi leucopenici L inoculazione i del siero di un coniglio con febbre causa subito un rialzo febbrile, senza periodo di latenza

27 La Teoria dei Pirogeni LPS non causa direttamente la febbre, ma il suo effetto è mediato da un qualcosa (pirogeno g endogeno) ) verosimilmente prodotto dai leucociti.

28 I Pirogeni Esogeni LPS Muramil-dipeptide dei Gram+ Latte Farmaci

29 I Pirogeni Endogeni IL-1 TNF IFN (alpha, beta, gamma) IL-2 IL-6 MIP-1 IL-8

30 Meccanismo di Azione dei Azione diretta? Pirogeni Azione indiretta! Ruolo delle prostaglandine (PGE2)

31 Prostaglandine Al momento si ritiene che la maggior parte dei pirogeni endogeni agisca indirettamente sui centri ipotalamici, per intermediazione delle PGE2; solo la MIP-1 sarebbe in grado di agire direttamente.

32 Prostaglandine Le cellule endoteliali producono PGE2 sotto stimolazione da parte dei pirogeni endogeni I pirogeni endogeni potrebbero agire direttamente sui neuroni termoregolatori, attivando la COX di neuroni e cellule l gliali.

33 Il decorso della febbre Rialzo termico (fase prodromica) = sensazione di freddo, vasocostrizione periferica, aumento della termogenesi; Fastigio = la funzione dei neuroni termoregolatori si attesta su un valore superiore ai 37 C; Defervescenza = per crisi o per lisi.

34 Tipi di Febbre Continua Remittente (non c è defervescenza) Intermittente (c è defervescenza) quotidiana, terzana, quartana Ricorrente Ondulante

35 Alterazioni Metaboliche nella > glicogenolisi > corpi chetonici Febbre Negativizzazione del ricambio azotato < diuresi

36 Effetti della Febbre sui Microrganismi????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????

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