Il decreto legislativo 231 del 2001

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1 Il decreto legislativo 231 del

2 Indice Introduzione Profili giuridici Qualche accenno al metodo Conclusioni 3

3 Introduzione eventi modificativi

4 Introduzione

5 INTRODUZIONE 3

6 Introduzione 6

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10 10

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15 Fusione per incorporazione Fusione classica

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24 Sulla base di quali principi deve essere redatto il MODELLO? Ex art. 6, comma 2, il modello deve rispondere alle seguenti esigenze: a) Individuare le attività nel cui ambito possono essere commessi i reati; b) Prevedere specifici protocolli diretti a programmare la formazione e l attuazione delle decisioni dell Ente in relazione ai reati da prevenire; c) Individuare modalità di gestione delle risorse finanziarie idonee ad impedire la commissione dei reati (c.d. reati presupposto); d) Prevedere obblighi di informazione nei confronti dell organismo deputato a vigilare sul funzionamento e l osservanza dei modelli; e) Introdurre un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello.

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31 Articolo del D.Lgs. 231 Reato introdotto con Legge 6 novembre 2012, n. 190 Sanzioni 25 concussione e corruzione induzione indebita a dare o promettere utilità Sanzione pecuniaria da 300 a 800 quote + Sanzione interdittiva di cui all art. 9, comma 2, per una durata non inferiore a 1 anno

32 Articolo del D.Lgs. 231 Reati previsti Sanzioni 24 bis delitti informatici e trattamento illecito dei dati - accesso abusivo a un sistema informatico (art. 615 ter c.p.), -intercettazione, impedimento o interruzione illecita di comunicazioni informatiche o telematiche (617 quater c.p.), -(617 quinquies c.p.), -(art. 635 bis c.p.), -(art. 635 ter c.p.), -(art. 635 quater c.p.), -(art. 635 quinquies c.p.) - detenzione e diffusione abusiva codici d accesso (art. 615 quater c.p.) - diffusione di apparecchiature, dispositivi o programmi diretti a danneggiare [ ] (art. 615 quinquies c.p.) - documenti informatici (art. 491 bis c.p.), - frode informatica del soggetto che presta servizi di certificazione di firma elettronica (art. 640 quinquies c.p.) Sanzione pecuniaria da 100 a 500 quote + Sanzione interdittiva di cui all art. 9, comma 2, lett. a), b) ed e) Sanzione pecuniaria fino a 300 quote + Sanzione interdittiva di cui all art. 9, comma 2, lett. b) ed e) Sanzione pecuniaria fino a 400 quote + Sanzione interdittiva di cui all art. 9, comma 2, lett. c), d) ed e)

33 Articolo del D.Lgs. 231 Reato introdotto con Legge 6 novembre 2012, n. 190 Sanzioni 25-ter reati societari Corruzione tra privati Sanzione pecuniaria da 200 a 400 quote

34 Articolo del D.Lgs. 231 Reati previsti Sanzioni 25 septies Omicidio colposo o lesioni gravi o gravissime commesse con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro - omicidio colposo (art. 589 c.p.) - lesioni personali colpose (art. 590 c.p.) Sanzione pecuniaria pari a 1000 quote (nel caso di omicidio colposo con violazione dell art 55, comma 1, del d.lgs. 81 del 2008) oppure non inferiore a 250 e non superiore a 500 quote (in caso di omicidio colposo commesso con violazione delle norme sulla tutela della slaute e sicurezza sul lavoro) + Sanzione interdittiva di cui all art. 9, comma 2, per una durata non inferiore a 3 mesi e non superiore ad 1 anno Sanzione pecuniaria in misura non superiore a 250 quote + Sanzione interdittiva di cui all art. 9, comma 2, per una durata non superiore ai 6 mesi

35 Articolo del D.Lgs. 231 Reati previsti Sanzioni 25 octies ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita - ricettazione (art. 648 c.p.) - riciclaggio (art. 648 bis c.p.) - impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita (art. 648 ter c.p.) Sanzione pecuniaria da 200 a 800 quote (ma nel caso di delitti per i quali la pena della reclusione sia superiore nel massimo a 5 anni, la sanzione va da 400 a 1000 quote) + Sanzione interdittiva di cui all art. 9, comma 2, per una durata non superiore ai 2 anni

36 Articolo del D.Lgs. 231 Reati previsti Sanzioni 25 duodecies Impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare articolo 22, comma 12-bis, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 Sanzione pecuniaria da 100 a 200 quote, entro il limite di 150mila euro

37 615 ter cp Accesso abusivo a un sistema informatico Sanzione pecuniaria da 100 a 500 quote Profili giuridici Sanzione interdittiva di cui all art. 9, comma 2, lett. a), b) ed e) Sanzione fino a 300 quote 24 bis delitti informatici e trattamento illecito dei dati 615 quater cp Detenzione e diffusione abusiva di codici d accesso Sanzione interdittiva di cui all art. 9, comma 2, lett. b) ed e) art. 640 quinquies cp frode informatica del soggetto che presta servizi di certificazione di firma elettronica Sanzione interdittiva di cui all art. 9, comma 2, lett. c), d) ed e) Sanzione fino a 400 quote

38 25 Concussione e corruzione 318, 321 e 322 c.p. corruzione per un atto d'ufficio, pene per il corruttore, istigazione alla corruzione 319, 319-ter, 322 c.p. corruzione per un atto contrario ai doveri d ufficio, corruzione in atti giudiziari Sanzione pecuniaria fino a 200 quote Sanzione da 200 a 600 quote Sanzione interdittiva di cui all art. 9, comma 2, lett. b) ed e) Sanzione interdittiva di cui all art. 9, comma 2 Sanzione da 300 a 800 quote

39 Reato presupposto sanzione Trasgressione / mancato rispetto sanzione

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45 Componente del modello Breve descrizione output Rif. normativo Codice etico Mappa rischi e protocolli di gestione collegati Gestione risorse finanziarie Documento che raccoglie i principi ispiratori dell azione dell Ente Art. 6, comma 3 Sistema di gestione dei rischi Art. 6, comma 2, lett. a) e b) Controllo di gestione, sistema di deleghe Art. 6, comma 2, lett. c) Sistema di controllo Organismo di vigilanza Art. 6, comma 1, lett. b) Sistema disciplinare Sistema idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello Art. 6, comma 2, lett. e)

46 Componente del modello Breve descrizione output Rif. normativo Codice etico Mappa rischi e protocolli di gestione collegati Gestione risorse finanziarie Documento che raccoglie i principi ispiratori dell azione dell Ente Art. 6, comma 3 Sistema di gestione dei rischi Art. 6, comma 2, lett. a) e b) Controllo di gestione, sistema di deleghe Art. 6, comma 2, lett. c) Sistema di controllo Organismo di vigilanza Art. 6, comma 1, lett. b) Sistema disciplinare Sistema idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello Art. 6, comma 2, lett. e)

47 Componente del modello Breve descrizione output Rif. normativo Codice etico Mappa rischi e protocolli di gestione collegati Gestione risorse finanziarie Documento che raccoglie i principi ispiratori dell azione dell Ente Art. 6, comma 3 Sistema di gestione dei rischi Art. 6, comma 2, lett. a) e b) Controllo di gestione, sistema di deleghe Art. 6, comma 2, lett. c) Sistema di controllo Organismo di vigilanza Art. 6, comma 1, lett. b) Sistema disciplinare Sistema idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello Art. 6, comma 2, lett. e)

48 Componente del modello Breve descrizione output Rif. normativo Codice etico Mappa rischi e protocolli di gestione collegati Gestione risorse finanziarie Documento che raccoglie i principi ispiratori dell azione dell Ente Art. 6, comma 3 Sistema di gestione dei rischi Art. 6, comma 2, lett. a) e b) Controllo di gestione, sistema di deleghe Art. 6, comma 2, lett. c) Sistema di controllo Organismo di vigilanza Art. 6, comma 1, lett. b) Sistema disciplinare Sistema idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello Art. 6, comma 2, lett. e)

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51 Componente del modello Breve descrizione output Rif. normativo Codice etico Mappa rischi e protocolli di gestione collegati Gestione risorse finanziarie Documento che raccoglie i principi ispiratori dell azione dell Ente Art. 6, comma 3 Sistema di gestione dei rischi Art. 6, comma 2, lett. a) e b) Controllo di gestione, sistema di deleghe Art. 6, comma 2, lett. c) Sistema di controllo Organismo di vigilanza Art. 6, comma 1, lett. b) Sistema disciplinare Sistema idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello Art. 6, comma 2, lett. e)

52 Fase di applicazione del modello Applicazione della procedura Breve descrizione Esecuzione di quanto formalizzato Rif. normativo Art. 6, comma 2 Attuazione dei controlli Attività continuativa dell OdV Art. 6, comma 1, lett. b) Informazione all OdV Aggiornamento del modello Produzione reportistica e attivazione canali informativi Proposte migliorative/aggiornamenti indicati dall OdV e adottati dalla Direzione Art. 6, comma 2, lett. d) Art. 6, comma 1, lett. b)

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54 Conclusioni

55 Conclusioni

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